Ino-Head Gargoyle
A volte ritornano.
Non parlo della celebre raccolta di Stephen King, bensì di uno dei personaggi più amati della scorsa generazione, preso di peso dalla pagine di SJG ed ora protagonista di un'opera a lui interamente dedicata, stiamo parlando del cane rabbioso di Kamakura, o "l'uomo con la matita nel naso", ossia Toshiyuki Saejima.
+PRO+
1/ Disegni ben fatti: il tratto del sensei Fujisawa migliora opera dopo opera, diventando sempre più pulito, attuale e di facile comprensione
2/ La comparsa di personaggi storici provenienti dall'universo di SJG farà la felicità degli appassionati della precedente produzione dell'autore
3/ Presenza di extra all'interno dei volumi, tra cui: storie inedite del protagonista o crossover con altre opere del maestro
-CONTRO-
1/ Il personaggio di Saejima mi è parso fin da subito caratterialmente diverso rispetto a quanto mostrato in SJG o GTO, dove comunque si presta per qualche cameo
2/ Fan-service proposto in dosi eccessive e non sempre contestualizzate
3/ Alcuni dei personaggi presi da SJG, che faranno da spalla alle avventure del protagonista, paiono dei gusci vuoti, in alcuni casi quasi totalmente privi di dialoghi e messi solo per fare presenza
4/ Ripetitività di alcune scenette, proposte e riproposte in tutte le salse
5/ Con il susseguirsi dei volumi viene aggiunta molta carne al fuoco, a discapito della storia viene lasciata sempre più in disparte: proponendo vicende perlopiù fini a sé stesse e inutili al proseguo della trama
Mi lascia l'amaro in bocca sapere che: nonostante il maestro Fujisawa abbia voluto dedicare un'intera serie al personaggio di Saejima, questo sia finito relegato ad un ruolo stereotipato, monotono e che nulla va ad aggiungere alla sua caratterizzazione.
Leggendo l'opera non ho potuto fare a meno di constatare che, probabilmente, neppure il sensei sapesse cosa raccontare del suo personaggio.
Concludo dicendo che considero questa serie un'occasione mancata: chi è rimasto particolarmente coinvolto nelle avventure della "banda dell'amore puro di Shonan" e vuole un "di più" da uno dei personaggi che hanno contribuito alla sua celebrità, temo che dovrà accontentarsi di quanto già proposto in SJG, dove il personaggio di Saejima trova il suo massimo splendore.
Non parlo della celebre raccolta di Stephen King, bensì di uno dei personaggi più amati della scorsa generazione, preso di peso dalla pagine di SJG ed ora protagonista di un'opera a lui interamente dedicata, stiamo parlando del cane rabbioso di Kamakura, o "l'uomo con la matita nel naso", ossia Toshiyuki Saejima.
+PRO+
1/ Disegni ben fatti: il tratto del sensei Fujisawa migliora opera dopo opera, diventando sempre più pulito, attuale e di facile comprensione
2/ La comparsa di personaggi storici provenienti dall'universo di SJG farà la felicità degli appassionati della precedente produzione dell'autore
3/ Presenza di extra all'interno dei volumi, tra cui: storie inedite del protagonista o crossover con altre opere del maestro
-CONTRO-
1/ Il personaggio di Saejima mi è parso fin da subito caratterialmente diverso rispetto a quanto mostrato in SJG o GTO, dove comunque si presta per qualche cameo
2/ Fan-service proposto in dosi eccessive e non sempre contestualizzate
3/ Alcuni dei personaggi presi da SJG, che faranno da spalla alle avventure del protagonista, paiono dei gusci vuoti, in alcuni casi quasi totalmente privi di dialoghi e messi solo per fare presenza
4/ Ripetitività di alcune scenette, proposte e riproposte in tutte le salse
5/ Con il susseguirsi dei volumi viene aggiunta molta carne al fuoco, a discapito della storia viene lasciata sempre più in disparte: proponendo vicende perlopiù fini a sé stesse e inutili al proseguo della trama
Mi lascia l'amaro in bocca sapere che: nonostante il maestro Fujisawa abbia voluto dedicare un'intera serie al personaggio di Saejima, questo sia finito relegato ad un ruolo stereotipato, monotono e che nulla va ad aggiungere alla sua caratterizzazione.
Leggendo l'opera non ho potuto fare a meno di constatare che, probabilmente, neppure il sensei sapesse cosa raccontare del suo personaggio.
Concludo dicendo che considero questa serie un'occasione mancata: chi è rimasto particolarmente coinvolto nelle avventure della "banda dell'amore puro di Shonan" e vuole un "di più" da uno dei personaggi che hanno contribuito alla sua celebrità, temo che dovrà accontentarsi di quanto già proposto in SJG, dove il personaggio di Saejima trova il suo massimo splendore.
“Ino-Head Gargoyle” è un manga in cinque volumi, scritto e disegnato da Tohru Fujisawa, autore noto soprattutto per “GTO – Great Teacher Onizuka”. Questo manga può essere considerato una sorta di spin off di “GTO”, ma è anche e soprattutto un sequel di “Shonan Junai Gumi”, un’opera precedente di Fujisawa, sulle cui pagine è nato il personaggio di Eikichi Onizuka. Ai tempi delle risse tra teppisti di Shonan, Onizuka, oltre a Ryuji, aveva come amico e rivale un ragazzo dalla faccia spaventosa di nome Toshiyuki Saejima.
Ora, anni dopo quegli eventi, esattamente come Onizuka che ha messo la “testa a posto” diventando un professore, anche Saejima ha iniziato a rigare dritto, diventando un onesto poliziotto. Anzi no, non tanto onesto a dire la verità…
Nel corso dei cinque volumi che compongono il manga seguiremo le (dis)avventure di Saejima, un ragazzo che, ha sì, la faccia spaventosa, ma anche un cuore tenero, ed è per questo costantemente in cerca del vero amore. Purtroppo per lui lo cerca nei posti sbagliati, finendo in locali poco raccomandabili, scontrandosi con teppisti e yakuza di vario genere. La storia è molto simpatica e divertente, piena di momenti comici ma anche di azione, e non mancano nemmeno quelli romantici.
Inoltre come detto, il manga è una sorta di sequel di “Shonan Junai Gumi” perché ad un certo punto, un importante evento mette Saejima in contatto con i suoi vecchi compagni di liceo. Da segnalare anche le diverse e sempre d’effetto comparsate di Onizuka, il biondo professore protagonista di “GTO” nonché il cross over con “Kamen Teacher”, altro manga dell’autore.
I disegni di Fujisawa sono molto belli, e sempre curati e puliti. Le scene d’azione sono dinamiche e ben rese. Le ragazze da lui disegnate sono tutte molto belle, mentre i vari teppisti o yakuza tendono purtroppo a somigliarsi tutti.
Amicizia, amore, teppisti, yakuza, botte, divertimento. Questi sono i contenuti di “Ino-Head Gargoyle”.
Quello che potrebbe essere un difetto abbastanza importante è che per capire e apprezzare appieno la storia del manga, è necessario aver letto anche i diversi fumetti precedenti ad esso collegati, perché i rimandi sono davvero molti. Se però siete fan di Onizuka e dei suoi amici teppisti dai tempi delle risse nei licei di Shonan, “Ino-Head Gargoyle” è sicuramente meritevole di lettura.
Ora, anni dopo quegli eventi, esattamente come Onizuka che ha messo la “testa a posto” diventando un professore, anche Saejima ha iniziato a rigare dritto, diventando un onesto poliziotto. Anzi no, non tanto onesto a dire la verità…
Nel corso dei cinque volumi che compongono il manga seguiremo le (dis)avventure di Saejima, un ragazzo che, ha sì, la faccia spaventosa, ma anche un cuore tenero, ed è per questo costantemente in cerca del vero amore. Purtroppo per lui lo cerca nei posti sbagliati, finendo in locali poco raccomandabili, scontrandosi con teppisti e yakuza di vario genere. La storia è molto simpatica e divertente, piena di momenti comici ma anche di azione, e non mancano nemmeno quelli romantici.
Inoltre come detto, il manga è una sorta di sequel di “Shonan Junai Gumi” perché ad un certo punto, un importante evento mette Saejima in contatto con i suoi vecchi compagni di liceo. Da segnalare anche le diverse e sempre d’effetto comparsate di Onizuka, il biondo professore protagonista di “GTO” nonché il cross over con “Kamen Teacher”, altro manga dell’autore.
I disegni di Fujisawa sono molto belli, e sempre curati e puliti. Le scene d’azione sono dinamiche e ben rese. Le ragazze da lui disegnate sono tutte molto belle, mentre i vari teppisti o yakuza tendono purtroppo a somigliarsi tutti.
Amicizia, amore, teppisti, yakuza, botte, divertimento. Questi sono i contenuti di “Ino-Head Gargoyle”.
Quello che potrebbe essere un difetto abbastanza importante è che per capire e apprezzare appieno la storia del manga, è necessario aver letto anche i diversi fumetti precedenti ad esso collegati, perché i rimandi sono davvero molti. Se però siete fan di Onizuka e dei suoi amici teppisti dai tempi delle risse nei licei di Shonan, “Ino-Head Gargoyle” è sicuramente meritevole di lettura.