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 1
~Bloodrose

Volumi letti: 9/9 --- Voto 7
Appena finito di leggere l'intero manga, scoperto poche ore fa, non ho potuto fare a meno di leggerlo, e staccarmi da esso è stato impossibile.

La trama, di primo acchito, non ha niente di che, nulla di nuovo o particolare: lei, bella ma povera, che si ritrova a vendersi per salvare i suoi cari ecc.
Lui, bello, tenebroso e ricco, la fa sua e bla bla bla.
Poi c'è l'altro, affascinante che subito conquista il cuore della protagonista.
Ma non è tutto oro ciò che luccica...
Senza dire e anticiparvi troppo la trama in soldoni è questo.

I disegni sono curati, i tratti del viso mi son piaciuti parecchio, gli occhi non troppo giganteschi, gli abiti ultracurati (ammetto, una delle cose che più ho amato sono state la varietà dei costumi utilizzati e le bellissime acconciature di Sumi. Credo che gliene fregherò qualcuno).

Ho sempre amato questo genere di storia, dove ci sono matrimoni combinati ecc. perchè, in genere, la protagonista si ribella, o trova il vero amore nel compagno che le è stato "imposto".
In questa storia particolare, che mi ricorda tanti altri manga letti (Saiunkoku Monogatari ad esempio, anche se si sviluppano in maniere diverse), tuttavia l'ho letta davvero con piacere.
Sembra banale, ma se lo si segue fino in fondo si scoprono tante di quelle cose che in effetti posso dire che non mi aspettavo in alcun modo. Non è così scontato come si potrebbe credere.

I personaggi... credo che siano ben sviluppati, ho apprezzato soprattutto il fratello di Sumi, Eisuke e il maggiordomo di Soichiro, Komai. Anche Nozomu, specie all'inizio, mi aveva conquistata.
Dei personaggi femminili, gli unici che abbiano avuto un vero ruolo sono, oltre alla protagonista, Miu e Keiko. Sono comunque i personaggi maschili quelli che hanno attirato maggiormente le mie simpatie.
Il finale... non è male, ma non mi ha lasciata pienamente soddisfatta.

Se vi piacciono le storie sul genere storico e sentimentale, dovete assolutamente leggerlo, non è lunghissimo, si legge che è un piacere.


 7
Illidan

Volumi letti: 9/9 --- Voto 8
Hadashi de Bara wo Fume, altresì noto come Stepping on Roses, è un manga dal tema fortemente storico, che illustra la storia della squattrinata Sumi Kitamura, costretta ad un matrimonio di convenienza con il riccone Soichiro Ashida... ma corteggiata da tutt'altro pretendente. Il succo della storia è questo; a prima vista, può sembrare una trama già vista e rivista... ma ormai, quale trama non è già vista e rivista, al giorno d'oggi?

Stepping on Roses, nonostante questo, ha un suo fascino del tutto particolare. L'idea dell'autrice, a mio avviso geniale, è stata quella di collocare la vicenda in un periodo estremamente delicato per il Giappone: l'età della Restaurazione Meiji. Piccola divagazione storica, per chi non avesse idea di cosa stiamo parlando: il Periodo Meiji inizia perlopiù verso la seconda metà del 19mo secolo, più o meno quando nacque il Regno d'Italia, per intenderci. Si trattò di un periodo storico che sconvolse totalmente la cultura, l'economia e gli usi del Giappone, poiché fu proprio in quell'era che il paese del Sol Levante ruppe l'isolamento che si era autoimposto e permise alla cultura occidentale di penetrare all'interno dei confini nipponici. In pochissimi anni, il Giappone si trasformò da stato feudale a paese industrializzato, imponendosi come una delle grandi superpotenze mondiali.

Chiuso il capitolo storico, passiamo ad illustrare in che modo i turbolenti eventi di allora hanno a che fare con la trama di Stepping on Roses: Sumi Kitamura, in quanto di estrazione a dir poco infima, si ritrova catapultata nel mondo dell'alta società giapponese che cerca di uniformarsi agli usi e ai costumi occidentali. Per lei, poco più che mendicante, si apre un mondo totalmente nuovo, e dovrà fare i conti con la sua inesperienza, imparando a poco a poco i trucchi per sopravvivere in quella dimensione completamente estranea. Questo non solo ci dà un assaggio, un "glimpse" di ciò che ha significato per la cultura nipponica l'improvvisa irruzione del Vecchio Mondo, ma offre un numero pressoché infinito di spunti comici: sì, perché neanche le risate mancano, in questo bellissimo manga. E non mancano, pensate un po', neanche i riferimenti al grande cinema: alcuni capitoli strizzano chiaramente l'occhio a capolavori come "Shining", o "La Ricerca della Felicità" di Muccino. La trama è sempre intensa, e difficilmente scontata: cala solo verso l'ultimo capitolo, ma su questo tornerò dopo. Il mio plauso va all'autrice, capace di realizzare una storia con gli attributi, che si uniforma ben poche volte allo stile Shojo, e narra gli eventi in maniera spassionata e cruda.

Un 8 è stato il voto finale, e ben meritato. Ho dovuto operare la sottrazione di un voto poiché due particolari mi hanno lasciato decisamente poco convinto: prima di tutto, com'è possibile che un riccone, pur privato del lavoro e della prestigiosa posizione, si ritrovi in mezzo ad una strada, senza più una lira? Come si fa a perdere, assieme al lavoro, un'intera proprietà e i risparmi di una vita? E' esattamente quanto accade ad uno dei personaggi, e si tratta di un'incongruenza piuttosto grave. In secondo luogo, il finale della storia è sì velato di scontatezza, ma sopra ogni altra cosa, è inverosimile; senza scendere nei dettagli, è sì soddisfacente, ma totalmente inverosimile. In più, ma questo ha influito di meno sul voto, verso gli ultimi capitoli viene a galla una rivelazione che, secondo me, era assolutamente inutile ai fini della storia, una rivelazione gettata lì, che probabilmente doveva servire ad evidenziare quanto fosse schizzato uno dei personaggi (ma questo era chiaro sin dai primi capitoli), e che invece ha stonato terribilmente.

Per il resto, i disegni sono abbastanza studiati e accurati, soprattutto quando si arriva ai paesaggi e agli scenari. Certo, non si tratta di un capolavoro da quel punto di vista, ma sicuramente ti fa sentire più coinvolto nella vicenda.

Consigliato a chiunque cerca una storia diversa e appassionante. Sono sicuro che, quando uscirà anche in Italia, questo manga non terrà incollate solo le shojoiste più incallite. Correte a comprarlo, se mai lo vedrete sullo scaffale di una fumetteria del Bel Paese.