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Ninfea

Volumi letti: 16/17 --- Voto 8
Si è conclusa in maniera positiva la serie di 16 volumi edita da J-Pop, "Horimiya", commedia romantico/sentimentale d'ambientazione scolastica, ottimamente disegnata e sceneggiata da Daisuke Hagiwara, sul soggetto originale di Hero.

Commedia scolastica atipica, si distingue nettamente dalla moltitudine di storie che si sviluppano attorno a questo tema, per il modo che ha di presentare e narrare personaggi e situazioni, puntando l'attenzione oltre ciò che appare dietro le maschere dei personaggi, che non sono fasulle, ma schermi veri che servono a nascondere lati più intimi e segreti dei personaggi.

I due protagonisti principali Hori e Miyamura, che nel privato sono diversi dall'immagine che rendono agli altri, imparano ad andare oltre queste maschere, si scoprono e si svelano, cambiando loro stessi e il loro approccio al mondo che li circonda, e questo vale in maniera singolare per il protagonista maschile, che a intervalli, ritroviamo messo a confronto col suo passato solitario, puntando una luce sul suo doppio, quasi fosse una sorta di alterego. L'espediente dei flashback è risultato perfetto allo scopo e svela qualcosa di più sulla psicologia di questo personaggio.

Ho apprezzato molto il fatto che nulla avviene in maniera brusca; lo sviluppo del rapporto da amicizia ad amore, avviene nel tempo e per gradi.
Le sfumature dei sentimenti, non sempre così netti, passano attraverso le sensazioni degli altri personaggi, una bella serie di comprimari tra famigliari - da parte di Hori, sopratutto - ed amici da ambo le parti, che portano visuali differenti e storie parallele che si intrecciano con quella principale, sopratutto nella seconda parte della serie.

Di fatto, la storia tra Hori e Miyamura si dipana e si esaurisce quasi completamente nell'arco della prima parte della serializzazione, (diciamo in una decina di volumi, più o meno) tra prese di coscienza, riflessioni, situazioni comiche e piccole tensioni che possono coinvolgere anche altri personaggi, che si risolvono naturalmente senza forzature di alcun genere, e l'ambientazione si divide in maniera equa tra scuola e casa.

I personaggi emergono in maniera chiara e definita; Hori è una ragazza certamente singolare, dal carattere forte, molto consapevole di sé e delle sue priorità in relazione ai suoi doveri verso la famiglia, con dei lati 'bizzarri' capaci di spiazzare il lettore, - oppure infastidirlo - ma sa regalare slanci e tenerezze; è sicuramente, una figura femminile insolita, non facilmente inquadrabile.
Miyamura sembra subirla un po' a volte, (diverse situazioni divertenti, nascono da qui) ma da lei si sente accettato e accolto, per lei trova la forza e la volontà di uscire da un isolamento quasi autoimposto e di aprirsi di più verso gli altri, fino a mostrare un carattere più solare e socievole di quanto non appaia ad un osservatore poco attento.

Gli altri personaggi, Sengoku e Remi, Sakura, Yuki e Toru, insieme ad altri compagni di liceo, sono amici e confidenti della coppia e prendono spazio in momenti diversi, delineando altre piccole storie piacevoli e divertenti, di amicizie, di amori segreti o negati, tra passato e presente. Non si impongono sulla storia principale, ma riescono a lasciare la loro impronta positiva nel complesso generale dell'opera.

Lo stile grafico è molto accattivante, lineare, pulito e chiaro, esteticamente bello e armonioso, curato nei dettagli che non sono mai ridondanti; le tavole impostano una sceneggiatura equilibrata tra pieni e vuoti, e lo schema lascia intuire certe situazioni in modo sottile ed efficace.

Una bella serie che mi sento di suggerire a chi ama le commedie e le storie d'amore con uno sviluppo coerente e graduale.


 1
M4d.H4tter

Volumi letti: 16/17 --- Voto 8,5
Incuriosita dalla trama carina, iniziai a leggerlo, senza rimanere delusa. "Horimiya" è uno di quei manga capaci di farti sorridere e a volte ridere, ma che riesce anche a farti riflettere e, talvolta, commuovere.

I disegni sono di mio gusto ed è capitato più e più volte che mi soffermassi su una tavola per ammirarla. Oltre allo stile di disegno, l'elemento che più mi ha colpito sono i personaggi. "Horimiya" non è solo la storia di Hori e Miyamura, ma anche dei loro amici e delle loro vite. I personaggi sono ben distinti e con un carattere loro, con delle storie loro. Più si va avanti e più li conosciamo, e più loro crescono. Il personaggio che ha compiuto un percorso di crescita personale più evidente è sicuramente Miyamura, che mi ha fatto anche commuovere.

In generale, è un manga interessante e senza colpi di scena, ma che saprà comunque incuriosire e piacere. Una storia che insegna a non basarsi sulle apparenze, che ingannano e nascondono tesori preziosi.

Attenzione: questa parte contiene spoiler!
Mi è piaciuto anche il fatto che non tutti i personaggi si siano messi insieme, e come questo accada senza lasciare un senso di vuoto o altro. Per il momento, la loro doveva rimanere una semplice amicizia e non bisognava affrettare le cose, e ho apprezzato molto questa scelta.