Undercurrent
Una donna giovane ma già sposata e, dopo un breve matrimonio, lasciata dal marito che il mattino non ha fatto ritorno a casa. La decisione di continuare a lavorare, gestendo al posto dello scomparso marito il bagno pubblico di famiglia. Decisione che la porta, dopo un breve tempo, ad ingaggiare un uomo perché l'aiuti nella parte più faticosa e fisica del lavoro. Ma anche un investigatore privato, per scoprire dove fosse finito il marito scomparso.
Date queste premesse ci si aspetterebbe una versione adulta di Maison Ikkoku, complice le personalità originali di un bizzarro vicino e dell'investigatore, ma già destinata a fallire in partenza per le poche pagine, dato che qui siamo in presenza di un solo tankobon. Il ritmo, poi, lento non lascia ben sperare. Ma in controtendenza vi é l'alto numero dei capitoli, ben undici. Le cose, però, non andranno come ci si aspetterebbe e, negli ultimi tre capitoli capiremo dove l'autore volesse portarci e scopriremo il nerbo della storia. Come tutti siano più di ciò che sembrino e il pasatto abbia il brutto vizio di riemergere dalle tubature dell'anima. Una storia ben fatta e scritta, per cui un volume é davvero la lunghezza giusta, per cui non si può certo accusare l'autore di aver lasciato cose in sospeso o non sviluppate, classico pericolo dei manga brevi.
Certo, si può sostenere che il finale sia un tantino squilibrato, perché troppo chiuso per essere aperto e troppo aperto per essere chiuso, ma direi che va bene così. Un finale malinconico, che sembra sottolineare come l'amore coniugale sia anche ascoltarsi e aver cura l'uno dell'altra, mentre non farlo può portare alla rovina del rapporto. Stranamente non posso non pensare a "un piccolo grande amore" che si concludeva con il rimpianto di aver rovinato una relazione adolescenziale per non aver saputo cosa fare e cosa dire, mentre qui sembra che il problema sia di non averlo voluto fare al momento opportuno. Parafrasando il titolo non si può sempre lasciarsi portare dalla corrente, bisogna agire.
La grafica e la regia sono discrete, mentre il disegno dei personaggi femminili lascia a desiderare, dato che non é sempre facile capire chi sia chi. In conclusione un buon manga, che piacerà sia ai fan di Maison Ikkoku che a chiunque abbia voglia di una storia seria e lenta, che osservi aspetti del rapporto uomo donna non sempre considerati.
Con la soddisfazione di aver trovato un'altra piccola perla grazie al mio interesse per i manga brevi, dò un convinto 7,5
Date queste premesse ci si aspetterebbe una versione adulta di Maison Ikkoku, complice le personalità originali di un bizzarro vicino e dell'investigatore, ma già destinata a fallire in partenza per le poche pagine, dato che qui siamo in presenza di un solo tankobon. Il ritmo, poi, lento non lascia ben sperare. Ma in controtendenza vi é l'alto numero dei capitoli, ben undici. Le cose, però, non andranno come ci si aspetterebbe e, negli ultimi tre capitoli capiremo dove l'autore volesse portarci e scopriremo il nerbo della storia. Come tutti siano più di ciò che sembrino e il pasatto abbia il brutto vizio di riemergere dalle tubature dell'anima. Una storia ben fatta e scritta, per cui un volume é davvero la lunghezza giusta, per cui non si può certo accusare l'autore di aver lasciato cose in sospeso o non sviluppate, classico pericolo dei manga brevi.
Certo, si può sostenere che il finale sia un tantino squilibrato, perché troppo chiuso per essere aperto e troppo aperto per essere chiuso, ma direi che va bene così. Un finale malinconico, che sembra sottolineare come l'amore coniugale sia anche ascoltarsi e aver cura l'uno dell'altra, mentre non farlo può portare alla rovina del rapporto. Stranamente non posso non pensare a "un piccolo grande amore" che si concludeva con il rimpianto di aver rovinato una relazione adolescenziale per non aver saputo cosa fare e cosa dire, mentre qui sembra che il problema sia di non averlo voluto fare al momento opportuno. Parafrasando il titolo non si può sempre lasciarsi portare dalla corrente, bisogna agire.
La grafica e la regia sono discrete, mentre il disegno dei personaggi femminili lascia a desiderare, dato che non é sempre facile capire chi sia chi. In conclusione un buon manga, che piacerà sia ai fan di Maison Ikkoku che a chiunque abbia voglia di una storia seria e lenta, che osservi aspetti del rapporto uomo donna non sempre considerati.
Con la soddisfazione di aver trovato un'altra piccola perla grazie al mio interesse per i manga brevi, dò un convinto 7,5
