Ohana Holoholo
Dopo averlo tanto atteso, finalmente ho messo le mani su Ohana Holoholo, un josei/slice of life di Shino Torino, storica assistente di Chica Umino (Honey and Clover e Un marzo da leoni.
Il manga racconta di Maya e Michiru, una coppia di donne in passato innamorate, che adesso condividono semplicemente l'appartamento come "coinquiline". Infatti qualche anno prima Michiru è scappata abbanndando Maya all'improvviso, e si è ripresentata in seguito con un bambino, suo figlio.
Nonostante tutto le due fanno del loro meglio per crescere questo bambino come una vera famiglia, dandogli tutto l'amore possibile; ad aiutarle nell'impresa c'è il loro vicino di casa, il misterioso Nico, che per qualche motivo sembra molto affezionato al piccolino...
Ohana Holoholo è stata una piacevole sorpresa.
L'autrice riesce a raccontare in modo delicato e mai morboso, le dinamiche familiari e personali all'interno di questo strano gruppo di persone, mettendo bene in mostra il carattere dei vari personaggi: Maya è la vera protagonista, un po' riservata, seria e sinceramente dedita al piccolo Yuta; Michiru invece è capricciosa, una di quelle donne terrorizzate dalla solitudine che non riesce mai ad avere una vita stabile; e infine il loro vicino di casa Nico, che nasconde un grosso segreto.
Tutti questi personaggi interagiscono egregiamente tra di loro, senza che ci siano dei veri "buoni" e "cattivi", semplicemente persone, con tutti i loro pregi e debolezze.
Questa è forse proprio la vera essenza dello slice of life, che la Torino è riuscita a cogliere in pieno.
Dal punto di vista grafico, è evidente fin da subito che la Torino era un allieva di Chica Umino, ma il suo stile ha qualcosa di molto personale, più appuntito e minimalista. L'impostazione delle tavole è simile a quelle della maestra, ma la Torino introduce qualcosa in più, forse più adulto e sobrio nel delineare la struttura delle pagine.
Molto bella l'edizione italiana della Renbooks, che sono riuscita a recuperare con relativamente poca fatica, con una grafica di copertina interessante e colorata, in un formato un po' più grande del normale che permette di apprezzare meglio il volume, e le pagine iniziali a colori.
E' il primo manga che acquisto di questo editore, e sono soddisfatta e fiduciosa riguardo al loro operato, visto che pur essendo da pochissimo nel settore dei manga hanno fatto un'edizione che farebbe invidia alla maggior parte degli editori "storici".
Mi auguro che il titolo possa continuare a uscire rapidamente e ad avere la diffusione che merita, soprattutto tra un pubblico di lettori più adulto che abbia voglia di leggere qualcosa di più maturo e sofisticato.
Il manga racconta di Maya e Michiru, una coppia di donne in passato innamorate, che adesso condividono semplicemente l'appartamento come "coinquiline". Infatti qualche anno prima Michiru è scappata abbanndando Maya all'improvviso, e si è ripresentata in seguito con un bambino, suo figlio.
Nonostante tutto le due fanno del loro meglio per crescere questo bambino come una vera famiglia, dandogli tutto l'amore possibile; ad aiutarle nell'impresa c'è il loro vicino di casa, il misterioso Nico, che per qualche motivo sembra molto affezionato al piccolino...
Ohana Holoholo è stata una piacevole sorpresa.
L'autrice riesce a raccontare in modo delicato e mai morboso, le dinamiche familiari e personali all'interno di questo strano gruppo di persone, mettendo bene in mostra il carattere dei vari personaggi: Maya è la vera protagonista, un po' riservata, seria e sinceramente dedita al piccolo Yuta; Michiru invece è capricciosa, una di quelle donne terrorizzate dalla solitudine che non riesce mai ad avere una vita stabile; e infine il loro vicino di casa Nico, che nasconde un grosso segreto.
Tutti questi personaggi interagiscono egregiamente tra di loro, senza che ci siano dei veri "buoni" e "cattivi", semplicemente persone, con tutti i loro pregi e debolezze.
Questa è forse proprio la vera essenza dello slice of life, che la Torino è riuscita a cogliere in pieno.
Dal punto di vista grafico, è evidente fin da subito che la Torino era un allieva di Chica Umino, ma il suo stile ha qualcosa di molto personale, più appuntito e minimalista. L'impostazione delle tavole è simile a quelle della maestra, ma la Torino introduce qualcosa in più, forse più adulto e sobrio nel delineare la struttura delle pagine.
Molto bella l'edizione italiana della Renbooks, che sono riuscita a recuperare con relativamente poca fatica, con una grafica di copertina interessante e colorata, in un formato un po' più grande del normale che permette di apprezzare meglio il volume, e le pagine iniziali a colori.
E' il primo manga che acquisto di questo editore, e sono soddisfatta e fiduciosa riguardo al loro operato, visto che pur essendo da pochissimo nel settore dei manga hanno fatto un'edizione che farebbe invidia alla maggior parte degli editori "storici".
Mi auguro che il titolo possa continuare a uscire rapidamente e ad avere la diffusione che merita, soprattutto tra un pubblico di lettori più adulto che abbia voglia di leggere qualcosa di più maturo e sofisticato.
