Minamoto-kun Monogatari
Una storia lunghissima, oltre 300 episodi, anche se ciascuno composto di poche (tipicamente 9) tavole.
Per chi non conosce almeno in prima approssimazione la leggenda di Genji può essere utile acquisire un minimo di informazione, anche solo via Google. L'argomento è una storia di carattere erotico, in cui il protagonista seduce una dopo l'altra 14 donne fra loro diversissime per carattere, aspetto, status sociale. La storia rimane comunque incentrata sull'aspetto sentimentale, qualche tavola di nudo molto moderata non sconfina mai nella pornografia.
Data la lunghissima durata della pubblicazione, è evidente l'evoluzione dello stile grafico dell'autrice, che nel corso della storia evolve da uno stile piuttosto contrastato, con aree pesantemente inchiostrate, ad uno molto più leggero, dove il segno la fa da padrone e le campiture sono sostituite da tratteggi anche molto elaborati.
Non aspettatevi troppo dal carattere del protagonista: Minamoto è disegnato in modo piuttosto banale e dà spesso l'impressione di essere un fantoccio nelle mani della zia professoressa e a volte delle sue stesse "conquiste", anche se non mancano momenti in cui dimostra un po' di spina dorsale.
La lettura più interessante dell'opera è considerarla sostanzialmente come la descrizione di una serie di fantasie erotiche femminili, sono i caratteri, i desideri e gli stati d'animo delle donne i veri protagonisti. I "target" le donne che Minamoto conquista vanno dalla ragazzona timida alla dominatrice, dalla bambina con cui avere un rapporto da fratello maggiore alla donna matura narcisista che umilia Minamoto.
Al contrario del disegno di Terumi, la rappresentazione delle donne è molto più curata, spesso con ricchi dettagli del loro vestire, spesso della biancheria intima, dei collant e di altri elementi caratterizzanti del genere femminile e quindi potenzialmente oggetto di feticismo.
Sui forum dedicati, la storia sembra aver avuto ottima accoglienza, con alcuni giudizi negativi soprattutto legati al fatto che sia stata diluita in un tempo (alcuni anni) molto lungo, al punto che diventava difficile seguirla per la frammentarietà degli episodi. Ovviamente, ora che la storia è completa e si possono quindi leggere molti episodi in una sola giornata, questa risulta più avvincente e piacevole.
Per chi non conosce almeno in prima approssimazione la leggenda di Genji può essere utile acquisire un minimo di informazione, anche solo via Google. L'argomento è una storia di carattere erotico, in cui il protagonista seduce una dopo l'altra 14 donne fra loro diversissime per carattere, aspetto, status sociale. La storia rimane comunque incentrata sull'aspetto sentimentale, qualche tavola di nudo molto moderata non sconfina mai nella pornografia.
Data la lunghissima durata della pubblicazione, è evidente l'evoluzione dello stile grafico dell'autrice, che nel corso della storia evolve da uno stile piuttosto contrastato, con aree pesantemente inchiostrate, ad uno molto più leggero, dove il segno la fa da padrone e le campiture sono sostituite da tratteggi anche molto elaborati.
Non aspettatevi troppo dal carattere del protagonista: Minamoto è disegnato in modo piuttosto banale e dà spesso l'impressione di essere un fantoccio nelle mani della zia professoressa e a volte delle sue stesse "conquiste", anche se non mancano momenti in cui dimostra un po' di spina dorsale.
La lettura più interessante dell'opera è considerarla sostanzialmente come la descrizione di una serie di fantasie erotiche femminili, sono i caratteri, i desideri e gli stati d'animo delle donne i veri protagonisti. I "target" le donne che Minamoto conquista vanno dalla ragazzona timida alla dominatrice, dalla bambina con cui avere un rapporto da fratello maggiore alla donna matura narcisista che umilia Minamoto.
Al contrario del disegno di Terumi, la rappresentazione delle donne è molto più curata, spesso con ricchi dettagli del loro vestire, spesso della biancheria intima, dei collant e di altri elementi caratterizzanti del genere femminile e quindi potenzialmente oggetto di feticismo.
Sui forum dedicati, la storia sembra aver avuto ottima accoglienza, con alcuni giudizi negativi soprattutto legati al fatto che sia stata diluita in un tempo (alcuni anni) molto lungo, al punto che diventava difficile seguirla per la frammentarietà degli episodi. Ovviamente, ora che la storia è completa e si possono quindi leggere molti episodi in una sola giornata, questa risulta più avvincente e piacevole.
Sebbene sia un'opera che nei primi volumi non mi aveva per niente colpito, ciò nonostante vi è qualcosa nella narrazione che ti tiene incollato, vuoi sapere come finirà la storia ossia, tra il protagonista e la zia, cosa succederà? Vi è una curiosità incandescente che ti tiene incollato alle pagine.
La storia cerca un equilibrio tra una storia sentimentale più o meno seria e il fatto che la sessualità esiste. Un equilibrio non sempre rispettato, alcune volte si eccede in un lato preferendolo all'altro, la perfezione chiaramente non è umana, ciò nonostante la trama e' piuttosto interessante.
Una cosa che ho apprezzato è che il protagonista non rimane uguale dall'inizio alla fine. All'inizio ci viene presentato come un ragazzo timido ed insicuro, tormentato da traumi di un passato neanche così lontano, ma lentamente acquisisce maggiore sicurezza in sé stesso, maggiore forza di volontà, maggiore abilità nel corteggiamento. Non parliamo di uno sviluppo veloce ed immotivato, ma di una formazione lenta e progressiva. Come spesso accade nella vita vi sono anche dei passi falsi, degli sbagli a cui bisogna porre rimedio.
Non ho notato lo stesso cambiamento per quanto riguarda i personaggi femminili, cosa che mi è dispiaciuto, in tal senso l'autore preferisce svelarci lentamente le loro vere intenzioni e i loro desideri più intimi. A mio parere questi non cambiano, semplicemente ci viene mostrato qualcosa che precedentemente era solo immaginazione del lettore.
Un altro elemento che non ho gradito è stata l'assenza di riutilizzo di alcuni personaggi, che a mio parere avevano ancora tanto da dare. Capisco che la storia è basata su un romanzo per cui si tende a ricalcare quella trama, ma essendo una rivisitazione qualche eccezione la si poteva anche portare. Alcune relazioni terminano senza una vera e propria fine, mentre altre hanno un chiaro punto, alcune si chiudono senza punti, lasciando dei possibili spazi di manovra e l'autore lo sa. Infatti alcune delle ragazze le fa ricomparire in qualche tavola, forse a rimpolpare la speranza del lettore che qualcosa possa succedere?
Lo stile di disegno è normale, gradevole, vi è un buon utilizzo degli spazi, delle inquadrature, che comunque rendono estremamente gradevole la lettura.
Il punto forte dell'opera rimane la trama e la curiosità che ti suscita.
La storia cerca un equilibrio tra una storia sentimentale più o meno seria e il fatto che la sessualità esiste. Un equilibrio non sempre rispettato, alcune volte si eccede in un lato preferendolo all'altro, la perfezione chiaramente non è umana, ciò nonostante la trama e' piuttosto interessante.
Una cosa che ho apprezzato è che il protagonista non rimane uguale dall'inizio alla fine. All'inizio ci viene presentato come un ragazzo timido ed insicuro, tormentato da traumi di un passato neanche così lontano, ma lentamente acquisisce maggiore sicurezza in sé stesso, maggiore forza di volontà, maggiore abilità nel corteggiamento. Non parliamo di uno sviluppo veloce ed immotivato, ma di una formazione lenta e progressiva. Come spesso accade nella vita vi sono anche dei passi falsi, degli sbagli a cui bisogna porre rimedio.
Non ho notato lo stesso cambiamento per quanto riguarda i personaggi femminili, cosa che mi è dispiaciuto, in tal senso l'autore preferisce svelarci lentamente le loro vere intenzioni e i loro desideri più intimi. A mio parere questi non cambiano, semplicemente ci viene mostrato qualcosa che precedentemente era solo immaginazione del lettore.
Un altro elemento che non ho gradito è stata l'assenza di riutilizzo di alcuni personaggi, che a mio parere avevano ancora tanto da dare. Capisco che la storia è basata su un romanzo per cui si tende a ricalcare quella trama, ma essendo una rivisitazione qualche eccezione la si poteva anche portare. Alcune relazioni terminano senza una vera e propria fine, mentre altre hanno un chiaro punto, alcune si chiudono senza punti, lasciando dei possibili spazi di manovra e l'autore lo sa. Infatti alcune delle ragazze le fa ricomparire in qualche tavola, forse a rimpolpare la speranza del lettore che qualcosa possa succedere?
Lo stile di disegno è normale, gradevole, vi è un buon utilizzo degli spazi, delle inquadrature, che comunque rendono estremamente gradevole la lettura.
Il punto forte dell'opera rimane la trama e la curiosità che ti suscita.
Una storia lunghissima, che riprende un importante mito giapponese, la leggenda del Gengi, il principe splendente.
Trama e personaggi li trovate su Wikipedia, quindi non serve raccontare nulla qui.
Quando si inizia a leggere, si ha la netta impressione che il protagonista, Minamoto-kun, sia un personaggio scipito, un fantoccio nelle mani dell'affascinante zia che lo usa per fargli rivivere la leggenda dal Gengi e il suo amore con 14 donne per corroborare con un esperimento un'improbabile ricerca universitaria. In realtà, proseguendo nella lettura, mi sono reso conto che Minamoto e la sua storia sono solo un filo conduttore per presentare i personaggi femminili che egli incontra, paradigmi estremamente diversi della sessualità femminile, descritti nella narrazione ma soprattutto nel disegno con abilità e cura decisamente al di sopra del livello tipico di un fumetto. Parlo di paradigmi (esempi) e non di stereotipi perché la cura maniacale della grafica nel disegno delle figure umane, ma anche dell'ambiente in cui si muovono, riesce ad ovviare in parte alla mancanza di capacità introspettiva propria del fumetto e a far intravvedere l'interiorità. Paradossalmente, il disegno del "protagonista" Minamoto-kun è invece piuttosto schematico.
Si tratta chiaramente di un racconto erotico, che però si mantiene leggero e delicato, non cadendo mai nella pornografia, nemmeno quando descrive esplicitamente rapporti sessuali.
Trama e personaggi li trovate su Wikipedia, quindi non serve raccontare nulla qui.
Quando si inizia a leggere, si ha la netta impressione che il protagonista, Minamoto-kun, sia un personaggio scipito, un fantoccio nelle mani dell'affascinante zia che lo usa per fargli rivivere la leggenda dal Gengi e il suo amore con 14 donne per corroborare con un esperimento un'improbabile ricerca universitaria. In realtà, proseguendo nella lettura, mi sono reso conto che Minamoto e la sua storia sono solo un filo conduttore per presentare i personaggi femminili che egli incontra, paradigmi estremamente diversi della sessualità femminile, descritti nella narrazione ma soprattutto nel disegno con abilità e cura decisamente al di sopra del livello tipico di un fumetto. Parlo di paradigmi (esempi) e non di stereotipi perché la cura maniacale della grafica nel disegno delle figure umane, ma anche dell'ambiente in cui si muovono, riesce ad ovviare in parte alla mancanza di capacità introspettiva propria del fumetto e a far intravvedere l'interiorità. Paradossalmente, il disegno del "protagonista" Minamoto-kun è invece piuttosto schematico.
Si tratta chiaramente di un racconto erotico, che però si mantiene leggero e delicato, non cadendo mai nella pornografia, nemmeno quando descrive esplicitamente rapporti sessuali.