Renai Shimasen ka?
"Renai Shimasen Ka?" è un manga di Roku Tachibana, incominciato nel 2012 e attualmente concluso con all'attivo 3 volumetti. Una commedia sentimentale piuttosto semplice in quanto a impostazione, ma che, nonostante tutto, è riuscita a coinvolgere per il modo in cui ha trattato determinati argomenti e, soprattutto, ha descritto i vari protagonisti.
Tutto incomincia con Fuwa Rito che, spinto dalla sua amica d'infanzia, Ruri, a partecipare a un incontro misto tra ragazzi e ragazze, si dirige in un "Maid Cafè", dove, quasi per caso, incontra tra le cameriere una fanciulla davvero incantevole. Che sia sbocciato l'amore nel cuore assopito del nostro giovane otaku?
A causa di un trauma passato non è più riuscito a credere nell'amore; Ruri ha tentato di smuovere questa situazione, sebbene voglia chiaramente essere lei la fanciulla che starà per sempre al fianco dell'amato "senpai". Peccato che la nuova arrivata, anche lei poco avvezza all'altro sesso, decida di entrare in gioco con un vero e proprio colpo di scena: propone a Rito di essere amanti per un mese.
Chissà come andranno a finire le cose.
I tre personaggi principali si mantengono molto su dei binari prestabiliti, senza discostarsi troppo. Si sa già come si evolveranno alcuni sviluppi, eppure l'autore riesce sempre a sorprendere con qualche piccolo colpo di scena. L'impatto emotivo supera la semplicità della trama e dei vari protagonisti, commuovendo per la sua forza espressiva.
Rito non convince appieno; piuttosto altalenante nelle sue decisione. Stesso discorso per la prosperosa cameriera, che appare fin troppo sempliciotta per essere la co-protagonista. E allora tocca ancora una volta all'amica d'infanzia caricarsi sulle spalle tutto il lavoro, aiutando l'amico e, allo stesso tempo, trattenendo i propri sentimenti per lui. Si sa che fine fanno di solito questi personaggi, ma chissà se questa volta riuscirà a sconfiggere la protagonista di turno.
I disegni sono piuttosto semplici, ma non per questo deludenti. I vari personaggi non mostrano tratti molto originali e il loro design rispecchia molto la categoria che rappresentano nella suddetta storia. Insomma, un manga che, nonostante l'utilizzo di molteplici cliché, ha saputo comunque appassionarmi e commuovermi. Non troppo lungo, condensa tutta la storia in un succo carico di passione e sentimenti. Molto bello anche il flashback a metà, che rivela tanti piccoli segreti e curiosità sollevate nel corso dei capitoli precedenti.
Il finale mi è piaciuto in maniera discreta, anche se si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio… soprattutto nei vari sviluppi sentimentali. Purtroppo ho gusti diversi rispetto al protagonista, ma per questo non posso farci proprio nulla.
Tutto incomincia con Fuwa Rito che, spinto dalla sua amica d'infanzia, Ruri, a partecipare a un incontro misto tra ragazzi e ragazze, si dirige in un "Maid Cafè", dove, quasi per caso, incontra tra le cameriere una fanciulla davvero incantevole. Che sia sbocciato l'amore nel cuore assopito del nostro giovane otaku?
A causa di un trauma passato non è più riuscito a credere nell'amore; Ruri ha tentato di smuovere questa situazione, sebbene voglia chiaramente essere lei la fanciulla che starà per sempre al fianco dell'amato "senpai". Peccato che la nuova arrivata, anche lei poco avvezza all'altro sesso, decida di entrare in gioco con un vero e proprio colpo di scena: propone a Rito di essere amanti per un mese.
Chissà come andranno a finire le cose.
I tre personaggi principali si mantengono molto su dei binari prestabiliti, senza discostarsi troppo. Si sa già come si evolveranno alcuni sviluppi, eppure l'autore riesce sempre a sorprendere con qualche piccolo colpo di scena. L'impatto emotivo supera la semplicità della trama e dei vari protagonisti, commuovendo per la sua forza espressiva.
Rito non convince appieno; piuttosto altalenante nelle sue decisione. Stesso discorso per la prosperosa cameriera, che appare fin troppo sempliciotta per essere la co-protagonista. E allora tocca ancora una volta all'amica d'infanzia caricarsi sulle spalle tutto il lavoro, aiutando l'amico e, allo stesso tempo, trattenendo i propri sentimenti per lui. Si sa che fine fanno di solito questi personaggi, ma chissà se questa volta riuscirà a sconfiggere la protagonista di turno.
I disegni sono piuttosto semplici, ma non per questo deludenti. I vari personaggi non mostrano tratti molto originali e il loro design rispecchia molto la categoria che rappresentano nella suddetta storia. Insomma, un manga che, nonostante l'utilizzo di molteplici cliché, ha saputo comunque appassionarmi e commuovermi. Non troppo lungo, condensa tutta la storia in un succo carico di passione e sentimenti. Molto bello anche il flashback a metà, che rivela tanti piccoli segreti e curiosità sollevate nel corso dei capitoli precedenti.
Il finale mi è piaciuto in maniera discreta, anche se si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio… soprattutto nei vari sviluppi sentimentali. Purtroppo ho gusti diversi rispetto al protagonista, ma per questo non posso farci proprio nulla.
Piccola sorpesa, questo "Renai shimasen ka?", opera del mangaka Roku Tachibana, che, con soli tre volumi, riesce comunque a proporre una storia ben sviluppata, con personaggi dal carattere ottimamente tratteggiato e una romance estremamente dolce, per gli amanti del genere.
Ma andiamo con ordine: la trama, nonostante lo scarso spazio di cui ha potuto usufruire, si sviluppa in modo solido e senza particolari falle. Nonostante non si assista ad un canovaccio particolarmente complesso, la storia d'amore tra Fuwa e la sua bella maid non è banale come ci si aspetterebbe da un'opera così breve, e tutte le tessere del puzzle andranno al loro posto, quando verrà svelato il background del legame che avvicina i due protagonisti.
I personaggi, come la trama, godono anch'essi di un'ottima caratterizzazione, anche stavolta sorprendente, se si valuta che tutto il lavoro è concentrato, come detto, in tre volumi.
I due protagonisti, come anche le figure comprimarie, sono tutti mossi da sentimenti ed emozioni perfettamente compatibili con il "vissuto" che Tachibana decide di rivelarci via via, e le loro scelte non sono mai forzate o poco credibili.
I personaggi non sono il massimo dell'originalità, questo va ammesso, visto che un po' tutti sono costruiti su stereotipi già visti in opere analoghe, quello che però Tachibana è riuscito a fare egregiamente è costruire un background piuttosto interessante sui modelli stereotipati dei personaggi del manga, che si rivelano, quindi, inaspettatamente complessi e sfaccettati.
A corroborare il risultato finale del manga di Tachibana, ci sono anche i disegni, che seppur mostrino i segni di un'esperienza limitata (al suo attivo, oltre a questo manga, l'autore ha uno one shot ed un'altra mini serie, sempre di tre volumi, uscita nel 2014) sono decisamente accattivanti, sia per quanto riguarda il chara design che per gli sfondi e i dettagli.
Se quindi volti e corpi dei personaggi sono decisamente carini e gradevoli (in particolare spicca, inevitabilmente, la maid Fuwari, la protagonista con la sua prorompente prosperosità) anche i dettagli dei vari ambienti, che sono svariati, nonostante la brevità del manga, sono sicuramente all'altezza.
Tirando le somme, un manga decisamente carino, che merita una chance sia come piacevole intrattenimento, vista la sua freschezza e leggerezza, sia per farci conoscere un autore sconosciuto qui da noi, ancora agli inizi, ma che potrebbe avere qualche freccia al suo arco.
Ma andiamo con ordine: la trama, nonostante lo scarso spazio di cui ha potuto usufruire, si sviluppa in modo solido e senza particolari falle. Nonostante non si assista ad un canovaccio particolarmente complesso, la storia d'amore tra Fuwa e la sua bella maid non è banale come ci si aspetterebbe da un'opera così breve, e tutte le tessere del puzzle andranno al loro posto, quando verrà svelato il background del legame che avvicina i due protagonisti.
I personaggi, come la trama, godono anch'essi di un'ottima caratterizzazione, anche stavolta sorprendente, se si valuta che tutto il lavoro è concentrato, come detto, in tre volumi.
I due protagonisti, come anche le figure comprimarie, sono tutti mossi da sentimenti ed emozioni perfettamente compatibili con il "vissuto" che Tachibana decide di rivelarci via via, e le loro scelte non sono mai forzate o poco credibili.
I personaggi non sono il massimo dell'originalità, questo va ammesso, visto che un po' tutti sono costruiti su stereotipi già visti in opere analoghe, quello che però Tachibana è riuscito a fare egregiamente è costruire un background piuttosto interessante sui modelli stereotipati dei personaggi del manga, che si rivelano, quindi, inaspettatamente complessi e sfaccettati.
A corroborare il risultato finale del manga di Tachibana, ci sono anche i disegni, che seppur mostrino i segni di un'esperienza limitata (al suo attivo, oltre a questo manga, l'autore ha uno one shot ed un'altra mini serie, sempre di tre volumi, uscita nel 2014) sono decisamente accattivanti, sia per quanto riguarda il chara design che per gli sfondi e i dettagli.
Se quindi volti e corpi dei personaggi sono decisamente carini e gradevoli (in particolare spicca, inevitabilmente, la maid Fuwari, la protagonista con la sua prorompente prosperosità) anche i dettagli dei vari ambienti, che sono svariati, nonostante la brevità del manga, sono sicuramente all'altezza.
Tirando le somme, un manga decisamente carino, che merita una chance sia come piacevole intrattenimento, vista la sua freschezza e leggerezza, sia per farci conoscere un autore sconosciuto qui da noi, ancora agli inizi, ma che potrebbe avere qualche freccia al suo arco.