Mousou Megane
"Mousou Megane" è un manga di Yuki Azuma, incominciato nel 2010 e concluso in 3 volumetti. Una raccolta di brevi (molto brevi) storie sentimentali, dai caratteri ecchi particolarmente visibili. Tante piccoli vicissitudini in cui, ogni volta, troviamo differenti protagonisti in situazioni non collegate tra loro.
E, proprio per questo motivo, appare molto difficile ravvisare un trama di fondo dietro a questa serie. Avviene sempre un incidente, in cui al protagonista di turno cadono gli occhiali. Dopo ciò è in grado di vedere attraverso i vestiti della donna amata. Una prima fase, dove si accontenta di reggiseno e mutandine, e una seconda in cui, per chissà quale strano potenziamento, risulta capace di vedere anche al di là di questi.
I disegni sono piuttosto approssimativi; oltre ai vari personaggi principali, curati in maniera adeguata, gli sfondi risultano appena accennati, o comunque assolutamente irrilevanti. Le mini-storie si evolvono in un numero piuttosto piccolo di pagine, così da non permetterci nemmeno di gustare una vera e propria vicenda sentimentale.
Il lettore è catapultato in una situazione già iniziata, che si risolve in un battibaleno per ragioni assolutamente insensate. Personaggi privi di spessore si susseguono uno dopo l'altro con una velocità tale da non lasciare alcunché, se non un vano senso di inappagamento.
E se le figure maschili vengono almeno accennate, quelle femminili risultano completamente vuote. I cliché e gli stereotipi sono sfruttati senza alcun ritegno, e anche le varie situazioni mostrano tutte un qualcosa di "già visto".
"Mousou Megane", come si può capire, non mi ha convinto per niente. Il semplice fatto di mostrare qualche fanciulla seminuda non migliora certo la qualità della storia. Forse allungare gli archi narrativi sarebbe stata una possibile soluzione, o forse avrebbe solamente prolungato la monotonia. L'unica cosa di cui sono sicuro è che questo valzer di storielle non ha convinto, non appassiona e, soprattutto, non coinvolge.
Voto finale: 5… meno!
E, proprio per questo motivo, appare molto difficile ravvisare un trama di fondo dietro a questa serie. Avviene sempre un incidente, in cui al protagonista di turno cadono gli occhiali. Dopo ciò è in grado di vedere attraverso i vestiti della donna amata. Una prima fase, dove si accontenta di reggiseno e mutandine, e una seconda in cui, per chissà quale strano potenziamento, risulta capace di vedere anche al di là di questi.
I disegni sono piuttosto approssimativi; oltre ai vari personaggi principali, curati in maniera adeguata, gli sfondi risultano appena accennati, o comunque assolutamente irrilevanti. Le mini-storie si evolvono in un numero piuttosto piccolo di pagine, così da non permetterci nemmeno di gustare una vera e propria vicenda sentimentale.
Il lettore è catapultato in una situazione già iniziata, che si risolve in un battibaleno per ragioni assolutamente insensate. Personaggi privi di spessore si susseguono uno dopo l'altro con una velocità tale da non lasciare alcunché, se non un vano senso di inappagamento.
E se le figure maschili vengono almeno accennate, quelle femminili risultano completamente vuote. I cliché e gli stereotipi sono sfruttati senza alcun ritegno, e anche le varie situazioni mostrano tutte un qualcosa di "già visto".
"Mousou Megane", come si può capire, non mi ha convinto per niente. Il semplice fatto di mostrare qualche fanciulla seminuda non migliora certo la qualità della storia. Forse allungare gli archi narrativi sarebbe stata una possibile soluzione, o forse avrebbe solamente prolungato la monotonia. L'unica cosa di cui sono sicuro è che questo valzer di storielle non ha convinto, non appassiona e, soprattutto, non coinvolge.
Voto finale: 5… meno!