101 Hitome no Alice
Un manga fondamentalmente incentrato sulla musica, che ne è il tema portante e perno attorno al quale ruotano le vicende anche personali dei personaggi principali. L'elemento Boys Love è solo accennato, e si traduce più che altro nell'instaurarsi di relazioni molto strette e talora lievemente ambigue, oppure battute relative al tema da parte di alcuni personaggi, che non si concretizzano però in vere e proprie relazioni. Fa eccezione per il personaggio, in questa serie secondario, di Georges che prosegue senza intoppi (seppur off screen) la propria relazione con Robert iniziata nel precedente "La Esperança".
Il protagonista di "101 Hitome no Alice" è Aristide, "Arisutide" in giapponese, da cui il diminutivo "Arisu"/"Alisu", con la "r" che pronunciata come una "l" trasforma il nome nel nomignolo che gli viene attribuito dal primo volume, "Alice" (nella sua pronuncia inglese "Alis", con la "e" muta). Questo gioco di parole risulta particolarmente divertente nei capitoli che ruotano attorno alla conseguenza di uno scherzo per cui il ragazzo si trova a dover interpretare un personaggio femminile, Cenerentola, in una commedia recitata a sessi invertiti.
Aristide entra nell'accademia di Mondonville su richiesta del nonno, con l'obiettivo di ritrovare le proprie radici, essendo il padre stato un famoso musicista e trovandosi custodito proprio in quell'accademia il violino appartenuto al padre, denominato "Margo". Alice non è in grado di leggere la musica, ma ha un orecchio assoluto e riesce a riprodurre fedelmente e rielaborandola con stile e passione personali qualsiasi melodia. Proprio grazie a una di queste sue performance viene ammesso come 101esimo studente all'accademia musicale. Nonostante le iniziali difficoltà, il suo carattere allegro, spensierato e gioviale e il suo indiscutibile talento fanno sì che non impieghi molto a circondarsi di amici. Ognuno di essi ha la sua storia personale e i propri dilemmi, che vengono tutti affrontati con delicatezza e attenzione nel corso dell'opera.
La linea di trama principale è costituita dalla relazione che si instaura tra Alice, Vick e Max. Max è lo studente più promettente dell'accademia, ma sentendolo suonare il violino Alice non esita ad osservare come egli sembri eseguire la melodia senza sentimento. Vick, studente di viola, guidato da ragioni inizialmente imperscrutabili sfida allora Alice a superare in bravura Max; in cambio, egli si prende l'impegno di ritrovare il violino "Margo" appartenuto al padre di Alice, che al momento è stato prelevato dal museo dell'accademia per una destinazione ignota. La relazione tra Vick e Max si rivelerà più complessa di quello che sembra inizialmente, e il tempo e le circostanze porteranno Alice e Max ad avvicinarsi e diventare rivali ma anche amici.
Alice ha un grande talento e la sua mancanza di basi deriva principalmente da una scarsa applicazione nello studio; la cosa, unitamente al suo carattere solare e positivo, non mancherà di attirare l'ammirazione, l'affetto e talora anche l'invidia sia di coloro che lo vedono come un intruso, sia di coloro che lo vedono come un amico. Nel corso della storia scopriremo che fine ha fatto "Margo", i retroscena sulla gioventù del padre, le relazioni che legano i diversi protagonisti e le ragioni che li spingono all'azione. Essi, Alice in primis, si riveleranno capaci di andare oltre i propri limiti e affrontare le proprie paure, guardando con coraggio al futuro e trovando la propria identità.
Una storia raccontata con delicatezza e con un elevato livello di introspezione, nel consueto stile di Chigusa Kawai, con la capacità di tenere il lettore in sospeso fino all'ultimo secondo sugli eventi del passato e poi, una volta svelati questi misteri, lasciare che i protagonisti cerchino in se stessi le chiavi per affrontarli e superarli, diventando ciò che in loro stessi sono in fondo sempre stati.
Il tratto di Chigusa Kawai è più armonico ed elegante che nella sua serie precedente, e rende la lettura anche un piacere per la vista. Un peccato solo la mancata reperibilità dei volumi, i primi 4 dei quali si trovano in lingua inglese ma la cui stampa è stata a quel punto interrotta. L'unica maniera per leggere interamente questo manga è al momento purtroppo solo acquistarlo in lingua originale. Una lettura che però, se siete in grado di affrontarla, vale sicuramente l'acquisto.
Il protagonista di "101 Hitome no Alice" è Aristide, "Arisutide" in giapponese, da cui il diminutivo "Arisu"/"Alisu", con la "r" che pronunciata come una "l" trasforma il nome nel nomignolo che gli viene attribuito dal primo volume, "Alice" (nella sua pronuncia inglese "Alis", con la "e" muta). Questo gioco di parole risulta particolarmente divertente nei capitoli che ruotano attorno alla conseguenza di uno scherzo per cui il ragazzo si trova a dover interpretare un personaggio femminile, Cenerentola, in una commedia recitata a sessi invertiti.
Aristide entra nell'accademia di Mondonville su richiesta del nonno, con l'obiettivo di ritrovare le proprie radici, essendo il padre stato un famoso musicista e trovandosi custodito proprio in quell'accademia il violino appartenuto al padre, denominato "Margo". Alice non è in grado di leggere la musica, ma ha un orecchio assoluto e riesce a riprodurre fedelmente e rielaborandola con stile e passione personali qualsiasi melodia. Proprio grazie a una di queste sue performance viene ammesso come 101esimo studente all'accademia musicale. Nonostante le iniziali difficoltà, il suo carattere allegro, spensierato e gioviale e il suo indiscutibile talento fanno sì che non impieghi molto a circondarsi di amici. Ognuno di essi ha la sua storia personale e i propri dilemmi, che vengono tutti affrontati con delicatezza e attenzione nel corso dell'opera.
La linea di trama principale è costituita dalla relazione che si instaura tra Alice, Vick e Max. Max è lo studente più promettente dell'accademia, ma sentendolo suonare il violino Alice non esita ad osservare come egli sembri eseguire la melodia senza sentimento. Vick, studente di viola, guidato da ragioni inizialmente imperscrutabili sfida allora Alice a superare in bravura Max; in cambio, egli si prende l'impegno di ritrovare il violino "Margo" appartenuto al padre di Alice, che al momento è stato prelevato dal museo dell'accademia per una destinazione ignota. La relazione tra Vick e Max si rivelerà più complessa di quello che sembra inizialmente, e il tempo e le circostanze porteranno Alice e Max ad avvicinarsi e diventare rivali ma anche amici.
Alice ha un grande talento e la sua mancanza di basi deriva principalmente da una scarsa applicazione nello studio; la cosa, unitamente al suo carattere solare e positivo, non mancherà di attirare l'ammirazione, l'affetto e talora anche l'invidia sia di coloro che lo vedono come un intruso, sia di coloro che lo vedono come un amico. Nel corso della storia scopriremo che fine ha fatto "Margo", i retroscena sulla gioventù del padre, le relazioni che legano i diversi protagonisti e le ragioni che li spingono all'azione. Essi, Alice in primis, si riveleranno capaci di andare oltre i propri limiti e affrontare le proprie paure, guardando con coraggio al futuro e trovando la propria identità.
Una storia raccontata con delicatezza e con un elevato livello di introspezione, nel consueto stile di Chigusa Kawai, con la capacità di tenere il lettore in sospeso fino all'ultimo secondo sugli eventi del passato e poi, una volta svelati questi misteri, lasciare che i protagonisti cerchino in se stessi le chiavi per affrontarli e superarli, diventando ciò che in loro stessi sono in fondo sempre stati.
Il tratto di Chigusa Kawai è più armonico ed elegante che nella sua serie precedente, e rende la lettura anche un piacere per la vista. Un peccato solo la mancata reperibilità dei volumi, i primi 4 dei quali si trovano in lingua inglese ma la cui stampa è stata a quel punto interrotta. L'unica maniera per leggere interamente questo manga è al momento purtroppo solo acquistarlo in lingua originale. Una lettura che però, se siete in grado di affrontarla, vale sicuramente l'acquisto.