Goumaden Shutendouji
La storia narra di un bambino portato nel nostro mondo dentro alla bocca di un gigantesco Oni, un demone, direttamente dal mondo degli inferi. Il bambino, di nome Doji, crescerà come un normale essere umano, fino al giorno in cui inizierà ad essere attaccato da diversi Oni che vogliono impadronirsi del Goma, un potere insito nel giovane del quale però nessuno conosce la forza. Touya Doji, catapultato in una realtà che non credeva potesse esistere assieme ad alcuni suoi amici, si ritroverà a dover respingere queste orde di demoni per sopravvivere, ma ben presto scoprirà che non tutto quello che ha creduto di vivere fino a quel momento corrisponde alla realtà.
Ho apprezzato per la maggior parte del tempo la lettura di questi sette volumi, anche se inizialmente (forse perché non ho letto molti manga) ho trovato difficile riuscire a seguire le vignette: capitava che a causa di una distribuzione un po' confusionaria dovessi tornare a inizio pagina perché mi era sfuggito cosa stesse succedendo; a volte durante i combattimenti addirittura mancano delle immagini che farebbero comprendere meglio come si sta svolgendo l'azione. I disegni comunque mi hanno colpito da subito, così come il design dei demoni.
Man mano che andavo avanti le sfide che attendevano il protagonista si facevano sempre più interessanti, fino ad arrivare al punto (a due numeri dalla fine) che non riuscivo a vedere come potesse concludersi con soli altri due numeri. A tal proposito mi azzarderei a dire che a un certo punto la storia fa un brusco salto in avanti, poiché migliaia di demoni spariscono dalla scena in un solo numero.
Come ho detto ho apprezzato per la maggior parte del tempo questa storia, così come le meccaniche di quel mondo (ad esempio il fatto che i demoni riescano ad assorbire altri esseri per trarne giovamento), ma purtroppo giunti all'ultimo volume... il caos più totale: ora Doji è Doji, giri la pagina ed è diventato qualcun'altro, non capisci in che diamine di mondo si sta svolgendo quella scene, ecc. insomma... Alla fine il senso si capisce, ma non è così diretto e intuitivo, devi stare a ragionare su quello che stai guardando per un po' prima di chiarirti le idee.
Concludendo è una bella storia, ma a mio avviso il finale confuso ha un po' rovinato la lettura.
Inoltre, non ho comprato molti manga, ma il prezzo mi è parso piuttosto alto per gli standard.
Ho apprezzato per la maggior parte del tempo la lettura di questi sette volumi, anche se inizialmente (forse perché non ho letto molti manga) ho trovato difficile riuscire a seguire le vignette: capitava che a causa di una distribuzione un po' confusionaria dovessi tornare a inizio pagina perché mi era sfuggito cosa stesse succedendo; a volte durante i combattimenti addirittura mancano delle immagini che farebbero comprendere meglio come si sta svolgendo l'azione. I disegni comunque mi hanno colpito da subito, così come il design dei demoni.
Man mano che andavo avanti le sfide che attendevano il protagonista si facevano sempre più interessanti, fino ad arrivare al punto (a due numeri dalla fine) che non riuscivo a vedere come potesse concludersi con soli altri due numeri. A tal proposito mi azzarderei a dire che a un certo punto la storia fa un brusco salto in avanti, poiché migliaia di demoni spariscono dalla scena in un solo numero.
Come ho detto ho apprezzato per la maggior parte del tempo questa storia, così come le meccaniche di quel mondo (ad esempio il fatto che i demoni riescano ad assorbire altri esseri per trarne giovamento), ma purtroppo giunti all'ultimo volume... il caos più totale: ora Doji è Doji, giri la pagina ed è diventato qualcun'altro, non capisci in che diamine di mondo si sta svolgendo quella scene, ecc. insomma... Alla fine il senso si capisce, ma non è così diretto e intuitivo, devi stare a ragionare su quello che stai guardando per un po' prima di chiarirti le idee.
Concludendo è una bella storia, ma a mio avviso il finale confuso ha un po' rovinato la lettura.
Inoltre, non ho comprato molti manga, ma il prezzo mi è parso piuttosto alto per gli standard.