Itoshi Kingyo
"Il buongiorno si vede dal mattino", dice il proverbio e se a 20 anni una mangaka è stata in grado di pubblicare una raccolta non banale, carinissima e anche profonda come Itoshi Kingyo e in seguito anche quell'autentico gioiello di Orange, viene da chiedersi come mai gli editori non abbiano puntato prima su Ichigo Takano, autrice prolifica e molto abile.
Lasciando da parte i misteri del mercato manga in Italia, posso confermare il talento della Takano, evidente anche in quest'opera che è uno dei suoi primi lavori. I disegni sono abbastanza acerbi, ma comunque gradevolissimi e ricordano in parte, pur essendo molto personali e non omologati agli standard degli shoujo Shueisha, quelli della bravissima Ryo Ikuemi e della celebre Ai Yazawa (pur non raggiungendo assolutamente il livello di quelli della sensei). Le tavole a volte sono carenti di sfondi, ma questo non pregiudica la carineria e la gradevolezza del tratto, che si dimostra più accurato per ciò che riguarda i volti.
Per quanto riguarda il contenuto, invece, si tratta di cinque storie senza alcun collegamento tra loro più una side story del primo capitolo. La Takano parte da incipit quasi banali e molto tipici di questo tipo di manga, come ad esempio l'allontanamento di due amici d'infanzia, futuri cognati molto più affabili e gentili del proprio ragazzo, triangoli vari ecc... ma dirige i vari racconti in direzioni e finali inaspettati, non sempre (anzi, quasi mai!) a lieto fine.
La più riuscita è senz'altro la prima one-shot: ha una partenza molto classica, con l'allontanamento di due amici d'infanzia a causa della scostanza di lui, sembra proseguire in modo altrettanto classico (con i due che in realtà si amano da sempre, altro luogo comune) per poi arrivare ad una conclusione che lascia sgomenti, un vero e proprio pugno nello stomaco, che addirittura commuove le persone più sensibili.
Per tutto il volume, comunque, il ritmo della narrazione, ben dosato e ben calibrato, si mantiene a metà tra lo spensierato e il malinconico, senza fretta e senza alcuna pesantezza. I personaggi sono ben caratterizzati con poche vignette, pochi gesti. La Takano è un'autrice molto attenta ai dettagli ed è su quelli che punta maggiormente, nel suo inconfondibile stile che non manca mai di soddisfare sia i lettori alle prime armi, sia quelli in cerca di un qualcosa in più nelle loro letture. Forse perché anche nella vita di tutti i giorni sono i dettagli a fare la differenza, sono quelli che donano felicità o altro, salvandoci dalla monotonia quotidiana. Degno di nota è anche il modo con cui vengono messi in luce i sentimenti, i comportamenti di questi protagonisti, che mai risulteranno forzati o banali.
Grazie a questo suo stile, la mangaka è riuscita a regalare al pubblico una piccola perla, tranquillamente fruibile e apprezzabile da chiunque, dando sfumature diverse e anche toccanti a quei sentimenti come amore e affetto sviscerati in ogni produzione e da ogni tipo di persona. Itoshi Kingyo è una lettura che consiglio a tutti, per le sue atmosfere che in certi punti ricordano il ben più famoso Orange, per i suoi messaggi. Per il fatto che pur con qualche piccola ingenuità, non mancherà di lasciare qualcosa, senza finire nel dimenticatoio come tanti inutili manga più commerciali. 8 e mezzo, pienamente meritato e adesso non resta che sperare nella sua pubblicazione da parte di Flashbook, editore serio e professionale che già pubblica Dreamin'Sun, l'opera più lunga di Ichigo Takano.
Lasciando da parte i misteri del mercato manga in Italia, posso confermare il talento della Takano, evidente anche in quest'opera che è uno dei suoi primi lavori. I disegni sono abbastanza acerbi, ma comunque gradevolissimi e ricordano in parte, pur essendo molto personali e non omologati agli standard degli shoujo Shueisha, quelli della bravissima Ryo Ikuemi e della celebre Ai Yazawa (pur non raggiungendo assolutamente il livello di quelli della sensei). Le tavole a volte sono carenti di sfondi, ma questo non pregiudica la carineria e la gradevolezza del tratto, che si dimostra più accurato per ciò che riguarda i volti.
Per quanto riguarda il contenuto, invece, si tratta di cinque storie senza alcun collegamento tra loro più una side story del primo capitolo. La Takano parte da incipit quasi banali e molto tipici di questo tipo di manga, come ad esempio l'allontanamento di due amici d'infanzia, futuri cognati molto più affabili e gentili del proprio ragazzo, triangoli vari ecc... ma dirige i vari racconti in direzioni e finali inaspettati, non sempre (anzi, quasi mai!) a lieto fine.
La più riuscita è senz'altro la prima one-shot: ha una partenza molto classica, con l'allontanamento di due amici d'infanzia a causa della scostanza di lui, sembra proseguire in modo altrettanto classico (con i due che in realtà si amano da sempre, altro luogo comune) per poi arrivare ad una conclusione che lascia sgomenti, un vero e proprio pugno nello stomaco, che addirittura commuove le persone più sensibili.
Per tutto il volume, comunque, il ritmo della narrazione, ben dosato e ben calibrato, si mantiene a metà tra lo spensierato e il malinconico, senza fretta e senza alcuna pesantezza. I personaggi sono ben caratterizzati con poche vignette, pochi gesti. La Takano è un'autrice molto attenta ai dettagli ed è su quelli che punta maggiormente, nel suo inconfondibile stile che non manca mai di soddisfare sia i lettori alle prime armi, sia quelli in cerca di un qualcosa in più nelle loro letture. Forse perché anche nella vita di tutti i giorni sono i dettagli a fare la differenza, sono quelli che donano felicità o altro, salvandoci dalla monotonia quotidiana. Degno di nota è anche il modo con cui vengono messi in luce i sentimenti, i comportamenti di questi protagonisti, che mai risulteranno forzati o banali.
Grazie a questo suo stile, la mangaka è riuscita a regalare al pubblico una piccola perla, tranquillamente fruibile e apprezzabile da chiunque, dando sfumature diverse e anche toccanti a quei sentimenti come amore e affetto sviscerati in ogni produzione e da ogni tipo di persona. Itoshi Kingyo è una lettura che consiglio a tutti, per le sue atmosfere che in certi punti ricordano il ben più famoso Orange, per i suoi messaggi. Per il fatto che pur con qualche piccola ingenuità, non mancherà di lasciare qualcosa, senza finire nel dimenticatoio come tanti inutili manga più commerciali. 8 e mezzo, pienamente meritato e adesso non resta che sperare nella sua pubblicazione da parte di Flashbook, editore serio e professionale che già pubblica Dreamin'Sun, l'opera più lunga di Ichigo Takano.