Lilim Kiss
"Lilim Kiss" è un manga di due soli volumi, scritto e disegnato da Mizuki Kawashita, autrice nota principalmente per "100% Fragola", che però è successivo a questo.
La storia vede per protagonista un giovane studente di nome Saiki. Belloccio e molto alto e forte, ma con la fama di teppista. Un giorno, per caso, Saiki trova per strada una piccola bottiglietta e dopo averla aperta dal suo interno viene fuori una bellissima ragazza. Il suo nome è Lilim ed è una succubus. La ragazza non ha memoria del suo passato ma una cosa è chiara fin da subito: per vivere deve nutrirsi della forza vitale degli uomini, che lei assorbe tramite… un bacio sulle labbra.
Visto che Saiki è molto forte e pieno di vitalità, un solo bacio al ragazzo è in grado di soddisfare Lilim per un intera giornata. Inizia così una convivenza forzata tra il ragazzo e la diavoletta.
Dunque, per quel che riguarda la trama descritta poco sopra è abbastanza evidente che il manga della Kawashita non è molto originale. La convivenza tra un ragazzo comune e una ragazza dotata di qualche potere / aliena o che altro è una cosa che nei manga si è già vista e rivista. Per fare due esempi famosi potrei citare "Lamù" o "To Love-ru".
Il problema però di "Lilim Kiss" è che a differenza delle altre opere citate non ha un briciolo di personalità e non è nemmeno divertente o gradevole da leggere.
Leggendo i due volumi di cui è composto ci si può accorgere subito che l'autrice non aveva probabilmente le idee chiare circa la storia che voleva realizzare. "Lilim Kiss" è un gran minestrone di cose, clichè e situazioni già viste che però vengono abbandonate quasi subito. Basta fare l'esempio dei capitoli in cui compare una seconda succubus, che all'apparenza sembra essere una rivale / nemica della protagonista, ma che nel giro di poco tempo viene fatta sparire e dimenticata, o ancora della ragazza innamorata di Saiki, e pertanto rivale in amore di Lilim, ma che viene messa subito in secondo piano anche lei.
Per non parlare poi del drago evocato dai protagonisti che si trasforma inspiegabilmente in mostriciattolo tipo Pokèmon, nel probabile tentativo di creare una sorta di mascotte.
La cosa peggiore della storia è comunque il finale, che arriva davvero a caso a chiudere forzatamente il fumetto, dando proprio l'impressione di chiusura anticipata.
A causa dell'indecisione dell'autrice nel proseguire con la storia, i personaggi soffrono di una scarsa caratterizzazione psicologica. Su tutti, i personaggi secondari che sono davvero abbozzati nei loro ruoli, ma anche i due personaggi principali non ne escono meglio. Essendo personaggi poco definiti ma che cambiano carattere in base alle esigenze dell'autrice, il lettore non riesce a provare simpatia e affetto per loro, e anche le scene che in teoria dovrebbero essere emozionanti, specialmente quelle dei capitoli finali, finiscono per avere invece l'effetto opposto, risultando poco credibili.
Per quel che invece riguarda i disegni non ci si può tutto sommato lamentare. Lo stile della Kawashita è ancora un po' acerbo rispetto ai lavori seguenti a questo, ma il suo tratto è abbastanza definito e le ragazze disegnate da lei sono molto carine e subito riconoscibili.
I personaggi maschili sono invece meno variegati e, tolto il protagonista e il suo miglior amico, gli altri sono tutti abbastanza generici.
In conclusione "Lilim Kiss" è un opera consigliabile solo ed esclusivamente ai fan dell'autrice, ma solo per una questione di completezza e affetto verso di lei. Meriti effettivi non ne ha, dato che la storia è poco originale e mal scritta, piena di situazioni banali e già viste e con personaggi poco caratterizzati. Anche se il manga è di soli due volumi arrivare alla fine risulta essere abbastanza pesante, e pertanto ne sconsiglio la lettura.
La storia vede per protagonista un giovane studente di nome Saiki. Belloccio e molto alto e forte, ma con la fama di teppista. Un giorno, per caso, Saiki trova per strada una piccola bottiglietta e dopo averla aperta dal suo interno viene fuori una bellissima ragazza. Il suo nome è Lilim ed è una succubus. La ragazza non ha memoria del suo passato ma una cosa è chiara fin da subito: per vivere deve nutrirsi della forza vitale degli uomini, che lei assorbe tramite… un bacio sulle labbra.
Visto che Saiki è molto forte e pieno di vitalità, un solo bacio al ragazzo è in grado di soddisfare Lilim per un intera giornata. Inizia così una convivenza forzata tra il ragazzo e la diavoletta.
Dunque, per quel che riguarda la trama descritta poco sopra è abbastanza evidente che il manga della Kawashita non è molto originale. La convivenza tra un ragazzo comune e una ragazza dotata di qualche potere / aliena o che altro è una cosa che nei manga si è già vista e rivista. Per fare due esempi famosi potrei citare "Lamù" o "To Love-ru".
Il problema però di "Lilim Kiss" è che a differenza delle altre opere citate non ha un briciolo di personalità e non è nemmeno divertente o gradevole da leggere.
Leggendo i due volumi di cui è composto ci si può accorgere subito che l'autrice non aveva probabilmente le idee chiare circa la storia che voleva realizzare. "Lilim Kiss" è un gran minestrone di cose, clichè e situazioni già viste che però vengono abbandonate quasi subito. Basta fare l'esempio dei capitoli in cui compare una seconda succubus, che all'apparenza sembra essere una rivale / nemica della protagonista, ma che nel giro di poco tempo viene fatta sparire e dimenticata, o ancora della ragazza innamorata di Saiki, e pertanto rivale in amore di Lilim, ma che viene messa subito in secondo piano anche lei.
Per non parlare poi del drago evocato dai protagonisti che si trasforma inspiegabilmente in mostriciattolo tipo Pokèmon, nel probabile tentativo di creare una sorta di mascotte.
La cosa peggiore della storia è comunque il finale, che arriva davvero a caso a chiudere forzatamente il fumetto, dando proprio l'impressione di chiusura anticipata.
A causa dell'indecisione dell'autrice nel proseguire con la storia, i personaggi soffrono di una scarsa caratterizzazione psicologica. Su tutti, i personaggi secondari che sono davvero abbozzati nei loro ruoli, ma anche i due personaggi principali non ne escono meglio. Essendo personaggi poco definiti ma che cambiano carattere in base alle esigenze dell'autrice, il lettore non riesce a provare simpatia e affetto per loro, e anche le scene che in teoria dovrebbero essere emozionanti, specialmente quelle dei capitoli finali, finiscono per avere invece l'effetto opposto, risultando poco credibili.
Per quel che invece riguarda i disegni non ci si può tutto sommato lamentare. Lo stile della Kawashita è ancora un po' acerbo rispetto ai lavori seguenti a questo, ma il suo tratto è abbastanza definito e le ragazze disegnate da lei sono molto carine e subito riconoscibili.
I personaggi maschili sono invece meno variegati e, tolto il protagonista e il suo miglior amico, gli altri sono tutti abbastanza generici.
In conclusione "Lilim Kiss" è un opera consigliabile solo ed esclusivamente ai fan dell'autrice, ma solo per una questione di completezza e affetto verso di lei. Meriti effettivi non ne ha, dato che la storia è poco originale e mal scritta, piena di situazioni banali e già viste e con personaggi poco caratterizzati. Anche se il manga è di soli due volumi arrivare alla fine risulta essere abbastanza pesante, e pertanto ne sconsiglio la lettura.
"Lilim Kiss" è il primo manga pubblicato col suo vero nome da Mizuki Kawashita, autrice di opere come "Ichigo 100%" e "First love limited"; prima di allora, infatti, la mangaka nipponica si firmava con lo pseudonimo Mikan Momokuri nome che verrà riutilizzato ancora una volta nel 2015 per il manga "Gunjō ni Siren".
Composto da solo due volumetti, possiamo considerare questo "Lilim Kiss" come un lavoro di secondaria importanza nell'ambito della produzione di questa autrice, che raggiungerà la sua maturità artistica solo con i suoi lavori successivi: non è un mistero il mio amore per "100% Ichigo" ma anche "First love limited" m'è piaciuto molto. Il manga in questione, invece, non ha incontrato il mio gradimento e non credo sarei riuscito ad arrivare alla fine se fosse stato solo un po' più lungo.
"Lilim kiss" narra le vicende di Saiki, uno studente molto popolare per la sua bellezza e per la sua intelligenza ma anche per la tendenza a rimanere coinvolto nelle risse. Un bel giorno il ragazzo trova uno strano ciondolo composto, tra le altre cose, da una strana piccola ampolla sigillata; ovviamente, Saiki la aprirà e, molto meno ovviamente, dall'ampolla verrà fuori una bellissima ragazza demone con un'abitudine piuttosto problematica: per nutrirsi deve assorbire dalle persone, attraverso un bacio, la loro energia vitale.
Nonostante i miei sforzi per documentarmi sul tema, non sono riuscito a capire se questo manga è stato creato dalla Kawashita senza troppe aspettative o se l'evidenza dei fatti ha suggerito all'autrice giapponese di interrompere in fretta questo lavoro poco riuscito per dedicarsi ad altro; qualora si fosse verificato quest'ultimo caso non potrei che approvare tale scelta. La sceneggiatura è troppo scontata e stufa dopo pochi minuti; i personaggi non hanno nessuna attrattiva e non riescono quasi mai ad attirare le simpatie del lettore: L'unica cosa positiva sono i disegni: si intravede già il tratto classico della Kawashita, quello che poi riscuoterà maggiori consensi nelle sue opere successive e che a me è sempre piaciuto molto.
Insomma "Lilim Kiss" è un manga consigliabile solo agli appassionati delle opere dell'autrice ma credo che anche loro, così come è successo al sottoscritto, non ne rimarranno molto entusiasti. Gli altri, invece possono tranquillamente scegliere di non prenderlo in considerazione.
Composto da solo due volumetti, possiamo considerare questo "Lilim Kiss" come un lavoro di secondaria importanza nell'ambito della produzione di questa autrice, che raggiungerà la sua maturità artistica solo con i suoi lavori successivi: non è un mistero il mio amore per "100% Ichigo" ma anche "First love limited" m'è piaciuto molto. Il manga in questione, invece, non ha incontrato il mio gradimento e non credo sarei riuscito ad arrivare alla fine se fosse stato solo un po' più lungo.
"Lilim kiss" narra le vicende di Saiki, uno studente molto popolare per la sua bellezza e per la sua intelligenza ma anche per la tendenza a rimanere coinvolto nelle risse. Un bel giorno il ragazzo trova uno strano ciondolo composto, tra le altre cose, da una strana piccola ampolla sigillata; ovviamente, Saiki la aprirà e, molto meno ovviamente, dall'ampolla verrà fuori una bellissima ragazza demone con un'abitudine piuttosto problematica: per nutrirsi deve assorbire dalle persone, attraverso un bacio, la loro energia vitale.
Nonostante i miei sforzi per documentarmi sul tema, non sono riuscito a capire se questo manga è stato creato dalla Kawashita senza troppe aspettative o se l'evidenza dei fatti ha suggerito all'autrice giapponese di interrompere in fretta questo lavoro poco riuscito per dedicarsi ad altro; qualora si fosse verificato quest'ultimo caso non potrei che approvare tale scelta. La sceneggiatura è troppo scontata e stufa dopo pochi minuti; i personaggi non hanno nessuna attrattiva e non riescono quasi mai ad attirare le simpatie del lettore: L'unica cosa positiva sono i disegni: si intravede già il tratto classico della Kawashita, quello che poi riscuoterà maggiori consensi nelle sue opere successive e che a me è sempre piaciuto molto.
Insomma "Lilim Kiss" è un manga consigliabile solo agli appassionati delle opere dell'autrice ma credo che anche loro, così come è successo al sottoscritto, non ne rimarranno molto entusiasti. Gli altri, invece possono tranquillamente scegliere di non prenderlo in considerazione.
"Lilim Kiss" è un manga di Mizuki Kawashita (autore noto anche per Ichigo 100%, Anedoki e molti altri) uscito nel 2000 e formato da soli due volumi. Un'opera senza dubbio interessante e, per certi aspetti, anche intrigante, che ha avuto una sola colpa: è stata letta dal sottoscritto subito dopo Ichigo 100%.
Se le mutandine a fragola mi avevano letteralmente conquistato, quelle di Lilim appaiono un pochino più sbiadite (ovviamente parlo in senso metaforico).
Questa volta Mizuki ci porta un manga soprannaturale, con forti elementi ecchi che, se proprio devo fare un paragone, mi ricorda tanto Princess Lucia di Kouji Seo. Ma, per ora, lasciamo perdere questo confronto e concentriamoci sull'opera in questione.
Il protagonista è un ragazzo stranamente bello, muscoloso e aggressivo. Strano per una commedia dove, solitamente, si prediligono personaggi maschili, soprattutto i principali, piuttosto bassi, incapaci e goffi. Pazienza, non mi lamento. Questo gigante, dal fascino indiscutibile, trova un bel giorno uno strano pendaglio, da cui fuoriesce una bellissima ragazza: Lilim. Quest'ultima non può essere ritenuta completamente normale, visto che è dotata di un paio di ali e, per sopravvivere, è costretta a baciare le persone, sottraendo loro energia vitale. Non muoiono, tranquilli, ma si ritroveranno incredibilmente spossati, e pure un pochino eccitati.
Saiki, il protagonista appunto, è dotato di un incredibile energia, che gli permetterà di resistere ai continui attacchi del demone. I due incominceranno a convivere e, dopo le prime resistenze del ragazzo, anche ad apprezzarsi. Ma come si evolverà la loro storia? È vero che Saiki apprende di amare Lilim, ma questa sarà veramente emotivamente coinvolta, o reputa il ragazzo alla stregua di un piatto caldo.
Questa, in sintesi, è la trama. Una storia piuttosto semplice e, a dirla tutta, breve. Sembra proseguire tranquilla e in lenta evoluzione, quando, improvvisamente, la situazione si complicherà in modo abbastanza innaturale. I personaggi vengono analizzati per quanto riguarda il carattere e le varie emozioni, ma non sempre queste riescono a trasparire in maniera spontanea. E con ciò? I sentimenti ci sono e in alcuni momenti raggiungono attimi di toccante romanticismo, ma in altri invece ci vengono mostrati in maniera tale da apparire quasi forzati. Quasi.
I tratti del disegno sono quelli di Mizuki Kawashita e non può che essere positivo, visto che già in passato ho avuto il piacere di apprezzarlo. Lilim tuttavia mi sa troppo del "già visto", riportandomi alla mente ben altri personaggi delle precedenti opere di Mizuki (un pizzico di Natsuki Hagiwara, Anedoki e un poco di Aya Toujou, Ichigo 100%), ma, come precedentemente ribadito, non è necessariamente negativo. Non sono identiche e, d'altro canto, è inevitabile che un disegnatore mantenga uno stile tutto suo, andando incontro a una sorta di "auto plagio".
Per concludere e, soprattutto, per non demolire completamente quest'opera, vorrei ribadire ancora una volta che, nonostante le numerose critiche sopra riportate, leggere "Lilim Kiss" è stato nel complesso molto piacevole. Non posso considerarla una delle più belle, ma non sfigura , anzi…
Poteva essere realizzata in maniera migliore, questo è certo. Anche perché il materiale era buono e ricco di spunti interessanti che, ahimè, non sono sempre stati approfonditi. Peccato.
Voto finale: 6… e mezzo!
Se le mutandine a fragola mi avevano letteralmente conquistato, quelle di Lilim appaiono un pochino più sbiadite (ovviamente parlo in senso metaforico).
Questa volta Mizuki ci porta un manga soprannaturale, con forti elementi ecchi che, se proprio devo fare un paragone, mi ricorda tanto Princess Lucia di Kouji Seo. Ma, per ora, lasciamo perdere questo confronto e concentriamoci sull'opera in questione.
Il protagonista è un ragazzo stranamente bello, muscoloso e aggressivo. Strano per una commedia dove, solitamente, si prediligono personaggi maschili, soprattutto i principali, piuttosto bassi, incapaci e goffi. Pazienza, non mi lamento. Questo gigante, dal fascino indiscutibile, trova un bel giorno uno strano pendaglio, da cui fuoriesce una bellissima ragazza: Lilim. Quest'ultima non può essere ritenuta completamente normale, visto che è dotata di un paio di ali e, per sopravvivere, è costretta a baciare le persone, sottraendo loro energia vitale. Non muoiono, tranquilli, ma si ritroveranno incredibilmente spossati, e pure un pochino eccitati.
Saiki, il protagonista appunto, è dotato di un incredibile energia, che gli permetterà di resistere ai continui attacchi del demone. I due incominceranno a convivere e, dopo le prime resistenze del ragazzo, anche ad apprezzarsi. Ma come si evolverà la loro storia? È vero che Saiki apprende di amare Lilim, ma questa sarà veramente emotivamente coinvolta, o reputa il ragazzo alla stregua di un piatto caldo.
Questa, in sintesi, è la trama. Una storia piuttosto semplice e, a dirla tutta, breve. Sembra proseguire tranquilla e in lenta evoluzione, quando, improvvisamente, la situazione si complicherà in modo abbastanza innaturale. I personaggi vengono analizzati per quanto riguarda il carattere e le varie emozioni, ma non sempre queste riescono a trasparire in maniera spontanea. E con ciò? I sentimenti ci sono e in alcuni momenti raggiungono attimi di toccante romanticismo, ma in altri invece ci vengono mostrati in maniera tale da apparire quasi forzati. Quasi.
I tratti del disegno sono quelli di Mizuki Kawashita e non può che essere positivo, visto che già in passato ho avuto il piacere di apprezzarlo. Lilim tuttavia mi sa troppo del "già visto", riportandomi alla mente ben altri personaggi delle precedenti opere di Mizuki (un pizzico di Natsuki Hagiwara, Anedoki e un poco di Aya Toujou, Ichigo 100%), ma, come precedentemente ribadito, non è necessariamente negativo. Non sono identiche e, d'altro canto, è inevitabile che un disegnatore mantenga uno stile tutto suo, andando incontro a una sorta di "auto plagio".
Per concludere e, soprattutto, per non demolire completamente quest'opera, vorrei ribadire ancora una volta che, nonostante le numerose critiche sopra riportate, leggere "Lilim Kiss" è stato nel complesso molto piacevole. Non posso considerarla una delle più belle, ma non sfigura , anzi…
Poteva essere realizzata in maniera migliore, questo è certo. Anche perché il materiale era buono e ricco di spunti interessanti che, ahimè, non sono sempre stati approfonditi. Peccato.
Voto finale: 6… e mezzo!