Goodbye, I love you
'Goodbye, I Love you', o in lingua originale 'Sayonara demo aishiteiru', è un manga shoujo scritto e disegnato da Rina Yagami, già abbastanza apprezzata in Giappone, ma che verrà presentata ai lettori italiani proprio grazie a questo volumetto, che uscirà nel mese di Agosto per la Flashbook Edizioni, al costo di 5.90€. Il manga si divide in tre storie e 4 capitoli. I primi due capitoli raccontano sempre la stessa storia, ma nel capitolo uno le vicende sono narrate dal punto di vista di Lui, mentre nel capitolo due dal punto di vista di Lei. La seconda storia narra dell'amore fra una studentessa del primo anno di liceo e un ragazzo che lavora nell'infermeria della scuola, mentre la terza storia racconta l'innamoramento di un ragazzo per una sua senpai, una ragazza fredda e distaccata, ma anche gentile e disponibile.
Soffermandomi prima di tutto sulle tre storie, vorrei fare una breve analisi. La prima storia, divisa in due capitoli, non è particolarmente entusiasmante e decisamente poco realistica. Viene costruita sull'incontro dei due protagonisti agli esami d'ammissione. Lui si innamora di lei perché lei gli presta una gomma da cancellare. Lei accetta di vedersi con lui perché non le dispiace l'idea di uscire con un ragazzo. C'è la solita tipa innamorata di lui che fa la bulla. I due innamorati si lasciano, ma una fortuita coincidenza risolve tutto. Schema narrativo semplice e alquanto trito e ritrito. Non è che mi aspettassi grandi cose per una storiella che si svolge in due capitoli, però non è che questo breve racconto mi abbia lasciato molto. E poi le vicende sono del tutto irreali: lui è pazzo d'amore per una che ha avuto la gentilezza di prestargli una gomma, lei si innamora di lui perché lui ha molte attenzioni per lei. Morale: nessuno dei due è più o meno preso dell'altro da questo amore, si amano entrambi alla follia. Va beh, se ci credete voi. Storia da sufficienza, va.
Storia numero 2: studentessa e tizio random dell'infermeria. In pratica per evitare di scendere proprio nel patetico, la mangaka ha sostituito il prof con l'infermiere, ma poi la roba è sempre quella. Lui è maturo e misterioso, lei una ragazzina senza alcuna personalità. Lui le dice che le piacciono quelle mature e serie. Lei stravolge capelli e vestiario per lui. Lui la deve rifiutare, davanti ai colleghi di lavoro. Lei le dice dopo qualche ora che comunque se ha almeno l'1% di possibilità non si arrenderà, e sbuca fuori che lui la ama. Va bene che sono 30 pagine, però è ridicola come cosa. Per non parlare dell'espediente che usa lei per catturare l'attenzione del tipo: colleziona 'trofei' a lui appartenenti, passando da un bottone a un fazzoletto. 4 e mezzo.
Storia numero 3: questa invece, paradossalmente, è carina. Il tipo di coppia è sempre lo stesso: qualcosa li fa conoscere, alla fine scoppia l'amore, baci e abbracci, vari 'ti amo' e chiusura con finale tutto sorrisi e coccole, però qui i personaggi almeno sono un pochino caratterizzati (la mangaka aveva anche 45 pagine in questo caso! Quindici pagine fanno la differenza). Lei ha una psicologia un po' deviata: è fredda e distaccata, quindi il 99% della popolazione umana secondo lei la odia. Lui fa di tutto per conquistarla perché lei è stata molto dolce mesi prima durante un casualissimo incontro (e lei manco si ricorda i fatti...), e alla fine lei capisce che l'amore esiste anche per lei, e a quanto pare non è così odiosa. Sviluppata meglio e più con calma questa storia poteva diventare un carinissimo two shot a mio parere. In ogni caso a questa vicenda do un bell'8.
Spostandoci sulla grafica e lo stile di disegno, non capisco perché Flashbook dice che la Yagami è un fenomeno del disegno: sinceramente le sue tavole cuoriciose e con tanti personaggi dagli occhi grandi e appassionati non è che sono tanto diversi da quelli di una Aya Oda o di una Minami Kanan... I ragazzi che disegna hanno tutti i capelli scompigliati e il mento a punta, le ragazze sono tutte piatte, alte e magre, e gli ambienti sono scarni e semplici. Davvero, io non ci ho trovano nulla di particolarmente 'efficace e azzeccato' (citando Flashbook) nel suo modo di disegnare e nell'impostazione dei dialoghi o nell'impaginazione. Anche la copertina non è davvero niente di che, e anzi, la definirei anche fuorviante, perché ha un che di 'scena smut', mentre questo manga di smut non ha nulla. Do un 6 perché comunque stiamo parlando di un volume singolo, quindi è più che normale che non ne sarebbe potuto venire fuori un capolavoro indimenticabile (anche se ehi, io un paio di 'volumi singoli aka capolavoro' li ho letti). E poi ripeto, la terza storia l'ho trovata molto carina e delicata, e se usata meglio, chissà che magari non sarebbe venuto fuori qualcosa di interessante. Non sono una fan degli shoujo, ma leggerò altro di lei se avrò tempo libero, per farmi un'idea migliore. Riconfermo quindi il 6, e consiglio il manga solo ad un pubblico femminile, e di età non troppo elevata (13-15 anni), che sicuramente sogna queste cose e può apprezzarle più di me che, da adulta quale sono, ho smesso di credere nelle storie d'amore fra i banchi del liceo e nei principi azzurri che lavorano part time per comprare anelli.
Soffermandomi prima di tutto sulle tre storie, vorrei fare una breve analisi. La prima storia, divisa in due capitoli, non è particolarmente entusiasmante e decisamente poco realistica. Viene costruita sull'incontro dei due protagonisti agli esami d'ammissione. Lui si innamora di lei perché lei gli presta una gomma da cancellare. Lei accetta di vedersi con lui perché non le dispiace l'idea di uscire con un ragazzo. C'è la solita tipa innamorata di lui che fa la bulla. I due innamorati si lasciano, ma una fortuita coincidenza risolve tutto. Schema narrativo semplice e alquanto trito e ritrito. Non è che mi aspettassi grandi cose per una storiella che si svolge in due capitoli, però non è che questo breve racconto mi abbia lasciato molto. E poi le vicende sono del tutto irreali: lui è pazzo d'amore per una che ha avuto la gentilezza di prestargli una gomma, lei si innamora di lui perché lui ha molte attenzioni per lei. Morale: nessuno dei due è più o meno preso dell'altro da questo amore, si amano entrambi alla follia. Va beh, se ci credete voi. Storia da sufficienza, va.
Storia numero 2: studentessa e tizio random dell'infermeria. In pratica per evitare di scendere proprio nel patetico, la mangaka ha sostituito il prof con l'infermiere, ma poi la roba è sempre quella. Lui è maturo e misterioso, lei una ragazzina senza alcuna personalità. Lui le dice che le piacciono quelle mature e serie. Lei stravolge capelli e vestiario per lui. Lui la deve rifiutare, davanti ai colleghi di lavoro. Lei le dice dopo qualche ora che comunque se ha almeno l'1% di possibilità non si arrenderà, e sbuca fuori che lui la ama. Va bene che sono 30 pagine, però è ridicola come cosa. Per non parlare dell'espediente che usa lei per catturare l'attenzione del tipo: colleziona 'trofei' a lui appartenenti, passando da un bottone a un fazzoletto. 4 e mezzo.
Storia numero 3: questa invece, paradossalmente, è carina. Il tipo di coppia è sempre lo stesso: qualcosa li fa conoscere, alla fine scoppia l'amore, baci e abbracci, vari 'ti amo' e chiusura con finale tutto sorrisi e coccole, però qui i personaggi almeno sono un pochino caratterizzati (la mangaka aveva anche 45 pagine in questo caso! Quindici pagine fanno la differenza). Lei ha una psicologia un po' deviata: è fredda e distaccata, quindi il 99% della popolazione umana secondo lei la odia. Lui fa di tutto per conquistarla perché lei è stata molto dolce mesi prima durante un casualissimo incontro (e lei manco si ricorda i fatti...), e alla fine lei capisce che l'amore esiste anche per lei, e a quanto pare non è così odiosa. Sviluppata meglio e più con calma questa storia poteva diventare un carinissimo two shot a mio parere. In ogni caso a questa vicenda do un bell'8.
Spostandoci sulla grafica e lo stile di disegno, non capisco perché Flashbook dice che la Yagami è un fenomeno del disegno: sinceramente le sue tavole cuoriciose e con tanti personaggi dagli occhi grandi e appassionati non è che sono tanto diversi da quelli di una Aya Oda o di una Minami Kanan... I ragazzi che disegna hanno tutti i capelli scompigliati e il mento a punta, le ragazze sono tutte piatte, alte e magre, e gli ambienti sono scarni e semplici. Davvero, io non ci ho trovano nulla di particolarmente 'efficace e azzeccato' (citando Flashbook) nel suo modo di disegnare e nell'impostazione dei dialoghi o nell'impaginazione. Anche la copertina non è davvero niente di che, e anzi, la definirei anche fuorviante, perché ha un che di 'scena smut', mentre questo manga di smut non ha nulla. Do un 6 perché comunque stiamo parlando di un volume singolo, quindi è più che normale che non ne sarebbe potuto venire fuori un capolavoro indimenticabile (anche se ehi, io un paio di 'volumi singoli aka capolavoro' li ho letti). E poi ripeto, la terza storia l'ho trovata molto carina e delicata, e se usata meglio, chissà che magari non sarebbe venuto fuori qualcosa di interessante. Non sono una fan degli shoujo, ma leggerò altro di lei se avrò tempo libero, per farmi un'idea migliore. Riconfermo quindi il 6, e consiglio il manga solo ad un pubblico femminile, e di età non troppo elevata (13-15 anni), che sicuramente sogna queste cose e può apprezzarle più di me che, da adulta quale sono, ho smesso di credere nelle storie d'amore fra i banchi del liceo e nei principi azzurri che lavorano part time per comprare anelli.