Katsura Akira
Un interessante volume contenente due lavori fatti a breve distanza di tempo per due riviste della casa editrice Shueisha, la recente, mensile Jump Square e la storica, settimanale Weekly Shonen Jump. Due storie nate dalla collaborazione tra Akira Toriyama per il fronte narrativo e Masakatsu Katsura per i disegni, due maestri, due amici di vecchia data, due bizzarri provincialotti di campagna benedetti dal successo. La prima storia presentata si intitola "Sachie Chan's Goo", e propone un'avventura di sole 50 pagine dal contesto piuttosto semplice, ovvero, dove ci sono i cattivoni serve un salvatore, meglio ancora se sono due. In questo primo esperimento, visto il taglio comico, Katsura si è lasciato andare ad uno stile insolito, rigido con il ragazzo, Zarido (la cui motivazione ricorda il dragonbolliano Nam), per sottolinearne la serietà e l'impegno e morbido deformed con la frivola (ma non troppo) kogal Sachie. A parte il vergognosamente familiare contesto combattivo, l'influenza di Toriyama qui è al minimo, si intravede solo nell'aspetto dei cattivi, ma in generale sembra un buffo omaggio di Katsura al suo illustre senpai. Il secondo progetto invece si intitola "Jiya" una storia di polizia galattica e sterminio umano, che dura circa il doppio di Sachie Chan's. In questa storia tutto assume toni leggermente più seri e ciò ben si sposa con la piega dark già espressa più volte in passato dal sentimentale Katsura e di recente usata in modo massiccio col suo Bat...Zetman. "Jiya" tuttavia rimane comunque su toni mai realmente drammatici e anzi l'influenza di Toriyama in questo caso è sicuramente più forte, sia per il design dei personaggi che per le parentesi comico maliziose presenti. Rispetto a "Sachie" sono anche stati aumentati il numero di riquadri, permettendo una migliore resa narrativa e dell'azione. Di norma infatti delle vignette larghe sono un carico di lavoro minore e possono essere un bene per la fluidità della lettura, ma in questo caso ciò ha permesso di non far sentire la storia affrettata e ha costretto Katsura a fare del suo meglio. Il maestro infatti visto il contesto è tornato al suo stile più spontaneo, dedicandosi per bene a ricreare l'atmosfera notturna, le sfumature generali e l'occasionale pericolosità, senza poter però mai eccedere grazie a Toriyama. Katsura sul lato artistico è sicuramente di alto livello, ma questo limite, ampliato dall'impaginazione, ha fatto si che restasse in qualche modo espressivo e curato, ma semplice, riuscendo a volte a trasmettere davvero la sensazione di uno stile a metà tra i due, concedendosi in più giusto un paio di imbarazzi, assolutamente azzeccati oltretutto. Il mix di "Jiya" è davvero riuscito, un prodotto equilibrato in cui entrambi hanno avuto meno remore e si sono maggiormente compensati. Un lavoro leggero ma non vuoto, epico ma non pesante, non un capolavoro sia chiaro, anche perché l'idea del possesso corporale ricorda molto il vecchio "Cashman" di Toriyama, ma sicuramente è qualcosa che fa desiderare una continuazione o almeno ulteriori collaborazioni tra i due autori. "Sachie" = 6 - "Jiya" = 8
"Katsura Akira" è un opera nata dalla fusione lavorativa di due grandi autori: Masakazu katsura, nonché mio autore preferito in assoluto, e Akira Toriyama, autore di un opera che ha cambiato totalmente il modo otaku nel mondo.
L'opera di per se è molto semplice, fatta di storie brevi ma intense sia dal punto di vista narrativo che grafico. I personaggi sono disegnati molto bene, e con l'avanzamento della storia cominciano a mostrare degli aspetti caratteriali molto interessanti, come la determinazione e il coraggio. Non mi soffermo molto sulla trama visto che potrei rovinare la trama al lettore (le storie sono molto brevi). L'edizione del volumetto della star comics è molto piacevole e, visto la sovracopertina e le pagine a colori, il prezzo di 5,90 mi pare più che giustificato. Da un punto di vista personale quest'opera mi ha sorpreso molto, incredibilmente gradevole nonostante le poche pagine a disposizione, una sorpresa davvero piacevole. Infatti con grande sorpresa mi tocca ricredermi dallo scetticismo che avevo all'inizio dando all'opera in generale un 8 pieno, visto che trama e disegni sono a mio parere di tale livello.
L'opera di per se è molto semplice, fatta di storie brevi ma intense sia dal punto di vista narrativo che grafico. I personaggi sono disegnati molto bene, e con l'avanzamento della storia cominciano a mostrare degli aspetti caratteriali molto interessanti, come la determinazione e il coraggio. Non mi soffermo molto sulla trama visto che potrei rovinare la trama al lettore (le storie sono molto brevi). L'edizione del volumetto della star comics è molto piacevole e, visto la sovracopertina e le pagine a colori, il prezzo di 5,90 mi pare più che giustificato. Da un punto di vista personale quest'opera mi ha sorpreso molto, incredibilmente gradevole nonostante le poche pagine a disposizione, una sorpresa davvero piacevole. Infatti con grande sorpresa mi tocca ricredermi dallo scetticismo che avevo all'inizio dando all'opera in generale un 8 pieno, visto che trama e disegni sono a mio parere di tale livello.
Non avevo grandi aspettative per questa collaborazione fra due dei più conosciuti mangaka shonen, in genere si tratta di trovate commerciali e con pochi spunti veri. Mi trovo invece ad aver letto un breve volumetto contenente due racconti autoconclusivi nel complesso scorrevoli e piacevoli, di certo ben disegnati e graficamente molto piacevoli. Non mi sento tuttavia di valutarlo come un lavoro che si distanza eccessivamente dalla sufficienza, si porta sulle spalle infatti due macchie che gli impediscono di essere una lettura che davvero consiglio. Il primo è semplice, i racconti sono castrati e nulla di speciale. Li ho trovati un lavoro realizzato con buona cura su una sceneggiatura classica e base, senza alcun spunto o tentativo di offrire qualcosa con un minimo di originalità o spessore: sono due racconti di azione e combattimento, dove c'è un cattivo e un buono che se le danno, con scontri tra l'altro non poi così in crescendo. Vi è la fortuna che sono ben raccontati e disegnati, alla fine risultano piacevoli, ma non c'è altro oltre questo. Il secondo problema riguarda la comicità usata, in particolare la battutine su tette e cavolate di questo tipo, che sono abbastanza di bassa lega e le ho trovate di cattivo gusto e tristi, tanto da ridurre alcuni personaggi a macchiette comiche di serie B. Non posso negare che si tratta di una valutazione, quest'ultima, altamente soggettiva: ci sarà anche chi apprezza il tipo di comicità proposta e che non vedeva l'ora di vedere i due mangaka collaborare su un qualcosa che è molto vicino ai loro loro abituali cavalli di battaglia. Per quel che mi riguarda avevo due aspettative opposte: qualcosa di meramente commerciale che sarebbe sfociato in un disastro; che avessero voluto produrre qualcosa di originale e memorabile. Mi è stato offerto qualcosa in mezzo, che alla fine ritengo sufficiente e che può essere letto con piacere. Non mi è andata male, però peccato.
Se siete amanti dei sue autori, compratelo assolutamente.
Io, che non lo sono più come tanti anni fa, avrei forse potuto usare il tempo per leggere qualcosa di più interessante o particolare.
Se siete amanti dei sue autori, compratelo assolutamente.
Io, che non lo sono più come tanti anni fa, avrei forse potuto usare il tempo per leggere qualcosa di più interessante o particolare.
"Katsura Akira" è un insolito e strepitoso esperimento che qualunque appassionato di shounen non dovrebbe farsi sfuggire.
Troviamo ai disegni Masakazu Katsura (autore di "Video Girl Ai", "I"s" e "Zetman") e alla sceneggiatura Akira Toriyama ("Dragon Ball" e "Dottor Slump"), ed è bene precisare fin da subito che non ci troviamo di fronte a - come invece ero convinta prima di leggere il volumetto - una mera operazione commerciale dovuta al richiamo mediatico dei nomi dei due autori, bensì a una collaborazione tra due amici che da tempo sognavano di lavorare insieme, e che per l'occasione hanno dato il loro meglio.
"Katsura Akira" è una raccolta di due storie autoconclusive, una di un solo capitolo e un'altra che copre tutto il resto del volume e segue le vicende di un alieno venuto per combattere una minaccia proveniente dallo spazio che si scontra con la bella e arrogante Kaede e il suo portaborse.
Detta così può sembrare una stupidaggine, e invece la sceneggiatura di Toriyama ci regala, in un solo volumetto una storia piena di azione, risate e con un pizzico di romanticismo che non mancherà di colpirvi al cuore (quel bel romanticismo vecchia scuola come solo i grandi autori di shounen manga riescono a far intuire con qualche frecciatina al lettore, mai stucchevole e perfetto per completare la storia).
I disegni di Katsura sono più che mai all'altezza del compito, con uno stile stilizzato nella prima storia breve e più armonioso in quella più lunga: diverso dal solito Katsura, ma sempre preciso, con una retinatura e degli sfondi che rasentano la perfezione assoluta.
"Katsura Akira" è sostanzialmente un manuale, tutto quello che un buon manga dovrebbe essere e la testimonianza del lavoro di una vita di due autori straordinari, che riescono ancora a mettere a frutto la loro esperienza per creare una storia fresca e divertente. Comprimere in un solo volume una storia completa e articolata non è da tutti, anzi, è un compito piuttosto difficile, che i due hanno centrato in pieno.
Se la prima storia appare simpatica, ma nel complesso poco significativa, la seconda sarebbe di per sé ottimo materiale per un film o un cortometraggio.
Ottima l'edizione italiana della "Star Comics", che ha pubblicato le altre opere di entrambi gli autori, con sovraccoperta e immagini a colori.
Sicuramente un manga che riuscirà a intrattenervi e a divertirvi.
Troviamo ai disegni Masakazu Katsura (autore di "Video Girl Ai", "I"s" e "Zetman") e alla sceneggiatura Akira Toriyama ("Dragon Ball" e "Dottor Slump"), ed è bene precisare fin da subito che non ci troviamo di fronte a - come invece ero convinta prima di leggere il volumetto - una mera operazione commerciale dovuta al richiamo mediatico dei nomi dei due autori, bensì a una collaborazione tra due amici che da tempo sognavano di lavorare insieme, e che per l'occasione hanno dato il loro meglio.
"Katsura Akira" è una raccolta di due storie autoconclusive, una di un solo capitolo e un'altra che copre tutto il resto del volume e segue le vicende di un alieno venuto per combattere una minaccia proveniente dallo spazio che si scontra con la bella e arrogante Kaede e il suo portaborse.
Detta così può sembrare una stupidaggine, e invece la sceneggiatura di Toriyama ci regala, in un solo volumetto una storia piena di azione, risate e con un pizzico di romanticismo che non mancherà di colpirvi al cuore (quel bel romanticismo vecchia scuola come solo i grandi autori di shounen manga riescono a far intuire con qualche frecciatina al lettore, mai stucchevole e perfetto per completare la storia).
I disegni di Katsura sono più che mai all'altezza del compito, con uno stile stilizzato nella prima storia breve e più armonioso in quella più lunga: diverso dal solito Katsura, ma sempre preciso, con una retinatura e degli sfondi che rasentano la perfezione assoluta.
"Katsura Akira" è sostanzialmente un manuale, tutto quello che un buon manga dovrebbe essere e la testimonianza del lavoro di una vita di due autori straordinari, che riescono ancora a mettere a frutto la loro esperienza per creare una storia fresca e divertente. Comprimere in un solo volume una storia completa e articolata non è da tutti, anzi, è un compito piuttosto difficile, che i due hanno centrato in pieno.
Se la prima storia appare simpatica, ma nel complesso poco significativa, la seconda sarebbe di per sé ottimo materiale per un film o un cortometraggio.
Ottima l'edizione italiana della "Star Comics", che ha pubblicato le altre opere di entrambi gli autori, con sovraccoperta e immagini a colori.
Sicuramente un manga che riuscirà a intrattenervi e a divertirvi.
In occasione della venuta di Masakazu Katsura al Lucca Comics and Games 2014 e in attesa delle riedizioni di "Video Girl Ai" e "Dr. Slump e Arale", Star Comics pubblica un volume unico realizzato dallo stesso Katsura, in collaborazione proprio con il celeberrimo autore di Arale, quell'Akira Toriyama creatore, tra l'altro, anche del popolarissimo Dragon Ball.
L'albo in questione, "Katsura Akira", è il primo esperimento di una collaborazione tra i due e contiene due storie scritte da Toriyama e disegnate da Katsura.
La prima, "Sachie-chan's Goo", è costituita da un solo capitolo e ha per protagonista una buffa e un po' irriverente ragazzina di nome Sachie che, assieme al giovane combattente Razido, salva un pianeta in difficoltà.
La seconda, "Jiya", amplia una delle idee della storia precedente, quella della pattuglia galattica (sfruttata anche in seguito per la creazione del volume auto-conclusivo "Jaco the Galactic Patrolman", prequel delle avventure di Goku & Co.), raccontandoci di un membro di questa sorta di polizia spaziale, Jiya appunto, e del suo incontro con due terrestri, la bella Kaede e il suo fido autista Kyumonji.
Due racconti non eccezionali e neppure particolarmente incisivi, ma scorrevoli e godibilissimi dall'inizio alla fine e in cui è possibile riscontrare, bene o male, tutti i pregi che hanno fatto la fortuna di questi due autori: sia in "Jiya" che in "Sachie-chan's Goo", ritroveremo l'umorismo e la verve di Akira Toriyama, i suoi personaggi buffissimi, divertenti, sopra le righe, le tipiche atmosfere delle sue opere più famose con in più un'inaspettata punta di malizia, il tutto unito e amalgamato alla perfezione con lo stile grafico di Katsura, come al solito impeccabile e dettagliato tanto nel caso dei personaggi quanto in quello di sfondi, dettagli, super-deformed e combattimenti, sempre precisi e semplici da seguire, e con il suo tocco più sensibile e malinconico, che in qualche punto emerge, arricchendo questo spensierato volume di una giusta dose di sentimento.
A fine albo sono presenti, inoltre, gli schizzi preparatori di tutti i personaggi delle due storie e una succosa intervista ai due mangaka, che svelano ai lettori diversi retroscena sia su vicende relative a questa collaborazione, sia sulla loro storica amicizia.
Katsura Akira, per tutti i motivi espressi finora, risulta essere quindi una chicca imperdibile per gli amanti di Toriyama e Katsura, che non dovrebbero assolutamente lasciarselo sfuggire, e per chi è alla ricerca di una lettura leggera e spensierata. Per tutti gli altri invece, è un acquisto tranquillamente trascurabile.
L'albo in questione, "Katsura Akira", è il primo esperimento di una collaborazione tra i due e contiene due storie scritte da Toriyama e disegnate da Katsura.
La prima, "Sachie-chan's Goo", è costituita da un solo capitolo e ha per protagonista una buffa e un po' irriverente ragazzina di nome Sachie che, assieme al giovane combattente Razido, salva un pianeta in difficoltà.
La seconda, "Jiya", amplia una delle idee della storia precedente, quella della pattuglia galattica (sfruttata anche in seguito per la creazione del volume auto-conclusivo "Jaco the Galactic Patrolman", prequel delle avventure di Goku & Co.), raccontandoci di un membro di questa sorta di polizia spaziale, Jiya appunto, e del suo incontro con due terrestri, la bella Kaede e il suo fido autista Kyumonji.
Due racconti non eccezionali e neppure particolarmente incisivi, ma scorrevoli e godibilissimi dall'inizio alla fine e in cui è possibile riscontrare, bene o male, tutti i pregi che hanno fatto la fortuna di questi due autori: sia in "Jiya" che in "Sachie-chan's Goo", ritroveremo l'umorismo e la verve di Akira Toriyama, i suoi personaggi buffissimi, divertenti, sopra le righe, le tipiche atmosfere delle sue opere più famose con in più un'inaspettata punta di malizia, il tutto unito e amalgamato alla perfezione con lo stile grafico di Katsura, come al solito impeccabile e dettagliato tanto nel caso dei personaggi quanto in quello di sfondi, dettagli, super-deformed e combattimenti, sempre precisi e semplici da seguire, e con il suo tocco più sensibile e malinconico, che in qualche punto emerge, arricchendo questo spensierato volume di una giusta dose di sentimento.
A fine albo sono presenti, inoltre, gli schizzi preparatori di tutti i personaggi delle due storie e una succosa intervista ai due mangaka, che svelano ai lettori diversi retroscena sia su vicende relative a questa collaborazione, sia sulla loro storica amicizia.
Katsura Akira, per tutti i motivi espressi finora, risulta essere quindi una chicca imperdibile per gli amanti di Toriyama e Katsura, che non dovrebbero assolutamente lasciarselo sfuggire, e per chi è alla ricerca di una lettura leggera e spensierata. Per tutti gli altri invece, è un acquisto tranquillamente trascurabile.
Chi li ha seguiti fedelmente nelle loro varie opere ben sa che Akira Toriyama e Masakatsu Katsura sono grandi amici.
Si ricorderanno, infatti, i vicendevoli sfottò che i due autori si rivolgevano rispettivamente sulle pagine di Dr. Slump & Arale (dove Senbei Norimaki e Toriyama stesso incontravano Katsura o dialogavano con lui dandogli del bifolco) e Wingman (dove compariva un annunciatore sportivo modellato su Toriyama che si bullava di essere aggiornato e colto).
A ben pensarci, dunque, non dovrebbe stupire molto questo "Katsura Akira", raccolta di racconti realizzati a quattro mani dai due autori, con Toriyama alla sceneggiatura e un inedito Katsura ai disegni.
Eppure, per quanto la cosa possa essere sulla carta comprensibile, un po' rimaniamo comunque stupiti nel vedere un Akira Toriyama che parla apertamente di sesso e prostituzione e un Masakatsu Katsura che ritrae esseri buffi e personaggi caricaturali.
Sapevamo che Katsura fosse capace di "incorporare" elementi di Toriyama nei suoi disegni (ricordate i capelli ritti di certi personaggi di DNA2?), così come abbiamo visto più volte un lato più burlone e malizioso di Toriyama, ma le storie brevi contenute in questo volume stupiscono ugualmente.
A parte un po' più di malizia e serietà, le due storie del volume non si discostano molto da altri shorts a cui Toriyama ci ha abituati in passato, rappresentando ancora una volta giovani personaggi dalla grande forza e vivacità, secchioncelli un po' deboli che nascondono dietro montatura e lenti un grande coraggio, prodi guerrieri, ragazze dal carattere forte, creature dall'aspetto divertente e grazioso, nemici caricaturali che non lasciano indifferenti, in un modo o nell'altro.
Si nota, in un certo senso, la maturità di Toriyama scrittore, che a partire da "Sand Land" ha infarcito le sue storie di una maggior serietà e/o drammaticità, creando dei cattivi che, ogni tanto, si fanno anche odiare dal lettore, invece di fargli simpatia, come accade appunto nei racconti di questo volume.
Anche se disegnati da un'altra persona, e perciò filtrati dal suo sguardo un po' differente, riusciamo ugualmente a riconoscere gli elementi chiave dei personaggi di Toriyama, e non si può, nel loro piccolo, non riuscire ad amarli anche stavolta.
Delle due storie che compongono il volume, la prima è più breve e, in un certo senso, meno incisiva, incentrata su una ragazzina iperattiva e volgarotta e su una tragicomica avventura spaziale che ricorda, in maniera un po' più seria e meno spensierata, il viaggio di Arale e Gacchan sul pianeta Nikochan.
L' umorismo di Toriyama qui appare in un certo senso un po' arrugginito, si sente (e dispiace) che non c'è più quella naturalezza che il viaggio spaziale di Arale aveva circa trent'anni fa, ma la storia risulta comunque simpatica e offre una poetica morale conclusiva, da sempre tipica delle storie dell'autore.
La seconda, più lunga e articolata, colpisce maggiormente, non solo per l'ispirato design in stile Iron Man dell'eroe Jiya, ma anche per diverse, graziose, battute sulla diversità fra alieni e terrestri, che giocano anche con la sessualità in maniera leggera e mai eccessivamente fastidiosa.
La storia di Jiya ha un'impronta più seria e drammatica, con un cattivo malvagio e corrotto e la piacevolissima crescita del giovane e debole coprotagonista Kyumonji, che affronta mortali battaglie senza arrendersi e alla fine, anche se la cosa viene (come sempre accade con Toriyama) buttata quasi sul ridere, trova anche il coraggio di dichiararsi alla dispotica lady di cui è segretamente innamorato.
Un racconto che probabilmente risulta meno incisivo rispetto ad altri precedenti di Toriyama, ma è comunque piacevole e ricco di belle trovate, su tutte la figura della pattuglia galattica, presumibilmente approfondita dall'autore in altre storie successive.
Ad impreziosire il volume, infine, c'è anche una preziosa raccolta di bozzetti e schizzi preparatori, nonché una succosa intervista doppia fra i due autori, che svelano diversi retroscena della creazione delle storie, sul loro rapporto e sul loro modo di lavorare, il tutto raccontato con uno stile bonario, modesto e spassoso.
Un volume non epocale, questo "Katsura Akira", ma che di sicuro interesserà i fans di due autori che, in un modo o nell'altro, han fatto la storia della loro rivista/casa editrice, anche se sono i primi a non ammettere di esserne consapevoli.
E' una bella occasione per vedere una bizzarra contaminazione fra i due stili, per vedere il giocherellone e pacioso Toriyama "sporcarsi" un po' nel narrare di sesso, schifidi insettoni giganti, violenza e drammaticità e il malizioso e drammatico Katsura far uscire dalla propria matita personaggi più caricaturali e simpatici.
In un certo senso, chissà, forse "Katsura Akira" è una sorta di "opera della crescita" per entrambi gli autori.
Una crescita che può piacere come no, ma che è interessante affrontare, da parte di chi la compie (Katsura e Toriyama) e di chi la subisce (noi lettori).
Consiglio dunque "Katsura Akira" a chi già conosce le opere dei due autori coinvolti.
Per Katsura e Toriyama, infatti, rappresenta uno strano divertissement, ma non la norma, e dunque non è un buon modo per farsi da zero un'idea sul loro operato, sul loro stile e sui lavori che li hanno resi celebri.
Si ricorderanno, infatti, i vicendevoli sfottò che i due autori si rivolgevano rispettivamente sulle pagine di Dr. Slump & Arale (dove Senbei Norimaki e Toriyama stesso incontravano Katsura o dialogavano con lui dandogli del bifolco) e Wingman (dove compariva un annunciatore sportivo modellato su Toriyama che si bullava di essere aggiornato e colto).
A ben pensarci, dunque, non dovrebbe stupire molto questo "Katsura Akira", raccolta di racconti realizzati a quattro mani dai due autori, con Toriyama alla sceneggiatura e un inedito Katsura ai disegni.
Eppure, per quanto la cosa possa essere sulla carta comprensibile, un po' rimaniamo comunque stupiti nel vedere un Akira Toriyama che parla apertamente di sesso e prostituzione e un Masakatsu Katsura che ritrae esseri buffi e personaggi caricaturali.
Sapevamo che Katsura fosse capace di "incorporare" elementi di Toriyama nei suoi disegni (ricordate i capelli ritti di certi personaggi di DNA2?), così come abbiamo visto più volte un lato più burlone e malizioso di Toriyama, ma le storie brevi contenute in questo volume stupiscono ugualmente.
A parte un po' più di malizia e serietà, le due storie del volume non si discostano molto da altri shorts a cui Toriyama ci ha abituati in passato, rappresentando ancora una volta giovani personaggi dalla grande forza e vivacità, secchioncelli un po' deboli che nascondono dietro montatura e lenti un grande coraggio, prodi guerrieri, ragazze dal carattere forte, creature dall'aspetto divertente e grazioso, nemici caricaturali che non lasciano indifferenti, in un modo o nell'altro.
Si nota, in un certo senso, la maturità di Toriyama scrittore, che a partire da "Sand Land" ha infarcito le sue storie di una maggior serietà e/o drammaticità, creando dei cattivi che, ogni tanto, si fanno anche odiare dal lettore, invece di fargli simpatia, come accade appunto nei racconti di questo volume.
Anche se disegnati da un'altra persona, e perciò filtrati dal suo sguardo un po' differente, riusciamo ugualmente a riconoscere gli elementi chiave dei personaggi di Toriyama, e non si può, nel loro piccolo, non riuscire ad amarli anche stavolta.
Delle due storie che compongono il volume, la prima è più breve e, in un certo senso, meno incisiva, incentrata su una ragazzina iperattiva e volgarotta e su una tragicomica avventura spaziale che ricorda, in maniera un po' più seria e meno spensierata, il viaggio di Arale e Gacchan sul pianeta Nikochan.
L' umorismo di Toriyama qui appare in un certo senso un po' arrugginito, si sente (e dispiace) che non c'è più quella naturalezza che il viaggio spaziale di Arale aveva circa trent'anni fa, ma la storia risulta comunque simpatica e offre una poetica morale conclusiva, da sempre tipica delle storie dell'autore.
La seconda, più lunga e articolata, colpisce maggiormente, non solo per l'ispirato design in stile Iron Man dell'eroe Jiya, ma anche per diverse, graziose, battute sulla diversità fra alieni e terrestri, che giocano anche con la sessualità in maniera leggera e mai eccessivamente fastidiosa.
La storia di Jiya ha un'impronta più seria e drammatica, con un cattivo malvagio e corrotto e la piacevolissima crescita del giovane e debole coprotagonista Kyumonji, che affronta mortali battaglie senza arrendersi e alla fine, anche se la cosa viene (come sempre accade con Toriyama) buttata quasi sul ridere, trova anche il coraggio di dichiararsi alla dispotica lady di cui è segretamente innamorato.
Un racconto che probabilmente risulta meno incisivo rispetto ad altri precedenti di Toriyama, ma è comunque piacevole e ricco di belle trovate, su tutte la figura della pattuglia galattica, presumibilmente approfondita dall'autore in altre storie successive.
Ad impreziosire il volume, infine, c'è anche una preziosa raccolta di bozzetti e schizzi preparatori, nonché una succosa intervista doppia fra i due autori, che svelano diversi retroscena della creazione delle storie, sul loro rapporto e sul loro modo di lavorare, il tutto raccontato con uno stile bonario, modesto e spassoso.
Un volume non epocale, questo "Katsura Akira", ma che di sicuro interesserà i fans di due autori che, in un modo o nell'altro, han fatto la storia della loro rivista/casa editrice, anche se sono i primi a non ammettere di esserne consapevoli.
E' una bella occasione per vedere una bizzarra contaminazione fra i due stili, per vedere il giocherellone e pacioso Toriyama "sporcarsi" un po' nel narrare di sesso, schifidi insettoni giganti, violenza e drammaticità e il malizioso e drammatico Katsura far uscire dalla propria matita personaggi più caricaturali e simpatici.
In un certo senso, chissà, forse "Katsura Akira" è una sorta di "opera della crescita" per entrambi gli autori.
Una crescita che può piacere come no, ma che è interessante affrontare, da parte di chi la compie (Katsura e Toriyama) e di chi la subisce (noi lettori).
Consiglio dunque "Katsura Akira" a chi già conosce le opere dei due autori coinvolti.
Per Katsura e Toriyama, infatti, rappresenta uno strano divertissement, ma non la norma, e dunque non è un buon modo per farsi da zero un'idea sul loro operato, sul loro stile e sui lavori che li hanno resi celebri.
"Katsura Akira" è il titolo di un manga in volume unico realizzato in collaborazione tra Akira Toriyama e Masakazu Katsura: il papà di "Dragon Ball" ha scritto la storia e quello di "Video Girl Ai" ne ha realizzato i disegni.
Il volume contiene due storie brevi, debolmente collegate tra loro. La prima è "Sachie-chan Goo!" di un solo capitolo, la seconda è "Jiya" lunga invece tre capitoli.
In "Sachie-chan Goo!", degli alieni dall'aspetto mostruoso ma dall'indole pacifica arrivano sulla Terra in cerca di aiuto perché alcuni criminali hanno iniziato ad attaccare il loro pianeta e loro non riescono a difendersi. Per questo reclutano un giovane campione di arti marziali e Sachie, la figlia del lottatore più forte del mondo.
In "Jiya", un agente della Pattuglia Galattica arriva sulla Terra in cerca di un suo collega disertore, ma finisce ad affrontare un mostro vampiro, coinvolgendo nella lotta anche una coppia di ragazzi terrestri incontrati per caso.
Le due storie scritte da Toriyama, rispecchiano nello stile quelle dei volumi unici precedenti come ad esempio "Kajika" o "Sand Land", presentando una buona dose di umorismo condita a qualche bella scena d'azione e combattimento (più "Jiya" in questo caso), e sono molto gradevoli da leggere.
Lo stile di disegno del maestro Katsura si sposa perfettamente alle situazioni e ai personaggi partoriti dalla mente di Toriyama, al punto tale che mentre si legge ci si dimentica che il manga è stato realizzato da due persone diverse. Il tutto scorre così in sintonia che se non ci fossero i nomi sulla copertina a ricordarlo, non ci si farebbe più caso.
Certo, rimane il limite del numero di pagine, che inevitabilmente sacrifica un approfondimento dei personaggi in favore di qualche gag più immediata, ma nel complesso le due storie funzionano, e i fan dei due maestri non resteranno delusi.
A impreziosire il volume, dopo le due storie c'è una raccolta degli schizzi dei personaggi realizzati da Katsura e una breve ma significativa intervista incrociata ai due mangaka, che raccontano la genesi dell'opera e svelano dettagli inediti sulla loro amicizia di lungo corso.
Insomma, "Katsura Akira" è un volume imperdibile per i fan dei due autori.
Il volume contiene due storie brevi, debolmente collegate tra loro. La prima è "Sachie-chan Goo!" di un solo capitolo, la seconda è "Jiya" lunga invece tre capitoli.
In "Sachie-chan Goo!", degli alieni dall'aspetto mostruoso ma dall'indole pacifica arrivano sulla Terra in cerca di aiuto perché alcuni criminali hanno iniziato ad attaccare il loro pianeta e loro non riescono a difendersi. Per questo reclutano un giovane campione di arti marziali e Sachie, la figlia del lottatore più forte del mondo.
In "Jiya", un agente della Pattuglia Galattica arriva sulla Terra in cerca di un suo collega disertore, ma finisce ad affrontare un mostro vampiro, coinvolgendo nella lotta anche una coppia di ragazzi terrestri incontrati per caso.
Le due storie scritte da Toriyama, rispecchiano nello stile quelle dei volumi unici precedenti come ad esempio "Kajika" o "Sand Land", presentando una buona dose di umorismo condita a qualche bella scena d'azione e combattimento (più "Jiya" in questo caso), e sono molto gradevoli da leggere.
Lo stile di disegno del maestro Katsura si sposa perfettamente alle situazioni e ai personaggi partoriti dalla mente di Toriyama, al punto tale che mentre si legge ci si dimentica che il manga è stato realizzato da due persone diverse. Il tutto scorre così in sintonia che se non ci fossero i nomi sulla copertina a ricordarlo, non ci si farebbe più caso.
Certo, rimane il limite del numero di pagine, che inevitabilmente sacrifica un approfondimento dei personaggi in favore di qualche gag più immediata, ma nel complesso le due storie funzionano, e i fan dei due maestri non resteranno delusi.
A impreziosire il volume, dopo le due storie c'è una raccolta degli schizzi dei personaggi realizzati da Katsura e una breve ma significativa intervista incrociata ai due mangaka, che raccontano la genesi dell'opera e svelano dettagli inediti sulla loro amicizia di lungo corso.
Insomma, "Katsura Akira" è un volume imperdibile per i fan dei due autori.