Watashitachi ni wa Kabe ga Aru.
Un fumetto inedito in Italia, conosciuto anche con il titolo inglese “There are Walls between us” – letteralmente “Ci sono dei muri tra noi” – oppure “The walls between us” – letteralmente “I muri tra noi”. La storia è stata scritta e disegnata dalla mangaka giapponese Haru Tsukishima a partire dal 2013 per l’editore Kodansha e ultimata nel 2017. In totale sono stati resi pubblici 7 volumi nella categoria Shoujo per un totale di 33 capitoli di racconto che trattano dei personaggi principali.
Tutta la vicenda ruota attorno a Makoto, una giovane ragazza che riceve un’improvvisa dichiarazione d’amore dal suo amico d’infanzia Reita. Quello che all’apparenza sembra essere una proposta superficiale di un vero narcisista è in realtà qualcosa di più profondo. Il problema però deriva, non tanto dalla proposta che non pare qualcosa di serio, quanto più dal fatto che Makoto veda in Reita una specie di fratello con cui è cresciuta e non come un uomo. Reita, dal canto suo, sembra provare una forte attrazione per la sua amica d’infanzia e cercherà in tutti i modi di mettere la sua vicina davanti alla realtà dei sentimenti che lei stessa rifiuta inconsciamente. In una scoperta di se stessa Makoto imparerà a capirsi e a orientarsi in una serie di emozioni mai provate prima, ad aiutarla saranno fondamentali le figure dei suoi amici che le faciliteranno l’accettazione del suo sentimento per Reita anche se questo la spaventa come nulla prima d’ora.
Devo ammettere che la lettura di questo manga sia stato qualcosa di piacevole, sarei una bugiarda a dire che non ho apprezzato ma non posso nemmeno sbilanciarmi troppo elogiandolo inutilmente. In sé il fumetto racchiude una lunga serie di scene interessanti e cariche di sentimento ma, nel suo complesso tutta la storia si mantiene sullo scontato e sullo scialbo soprattutto avvicinandosi verso la fine. Ho apprezzato il mantenimento di coerenza tra storia e personaggi dall’inizio alla fine, cosa che invece viene meno nella maggior parte di queste storielle poco articolate per cercare in tutti i modi di allungare un brodo già poco saporito. I personaggi principali sin da subito esternano le proprie caratteristiche e restano fedeli a se stesse nel corso delle vicende, si lasciano amare apertamente dal lettore guidato abilmente nella mente di tutti. Una storia di lente scoperte personali che riportano ad un passato ormai dimenticato ma piacevole da rivivere per la solida realtà a cui si aggrappa.
Un’altra cosa di cui sono rimasta piacevolmente colpita è stata la fermezza con cui i due protagonisti vivono i propri sentimenti in accettazione e negazione verso l’altro. In una situazione tale dove il passato ed il sentimento di profonda amicizia che ti lega a qualcuno all’improvviso muta è qualcosa che può fare una grandissima paura, soprattutto per le innumerevoli incognite future che questo potrebbe generare e che inevitabilmente crea un mutamento positivo o negativo che sia in quell’amicizia. L’autrice è stata molto abile nel saper rappresentare quel tormento mantenendo costantemente vivo quel senso di tenerezza nell’aria circostante.
Posso quindi dire che in generale sia stata una lettura interessante, una bella compagnia a cui attribuisco un voto di 7.
Tutta la vicenda ruota attorno a Makoto, una giovane ragazza che riceve un’improvvisa dichiarazione d’amore dal suo amico d’infanzia Reita. Quello che all’apparenza sembra essere una proposta superficiale di un vero narcisista è in realtà qualcosa di più profondo. Il problema però deriva, non tanto dalla proposta che non pare qualcosa di serio, quanto più dal fatto che Makoto veda in Reita una specie di fratello con cui è cresciuta e non come un uomo. Reita, dal canto suo, sembra provare una forte attrazione per la sua amica d’infanzia e cercherà in tutti i modi di mettere la sua vicina davanti alla realtà dei sentimenti che lei stessa rifiuta inconsciamente. In una scoperta di se stessa Makoto imparerà a capirsi e a orientarsi in una serie di emozioni mai provate prima, ad aiutarla saranno fondamentali le figure dei suoi amici che le faciliteranno l’accettazione del suo sentimento per Reita anche se questo la spaventa come nulla prima d’ora.
Devo ammettere che la lettura di questo manga sia stato qualcosa di piacevole, sarei una bugiarda a dire che non ho apprezzato ma non posso nemmeno sbilanciarmi troppo elogiandolo inutilmente. In sé il fumetto racchiude una lunga serie di scene interessanti e cariche di sentimento ma, nel suo complesso tutta la storia si mantiene sullo scontato e sullo scialbo soprattutto avvicinandosi verso la fine. Ho apprezzato il mantenimento di coerenza tra storia e personaggi dall’inizio alla fine, cosa che invece viene meno nella maggior parte di queste storielle poco articolate per cercare in tutti i modi di allungare un brodo già poco saporito. I personaggi principali sin da subito esternano le proprie caratteristiche e restano fedeli a se stesse nel corso delle vicende, si lasciano amare apertamente dal lettore guidato abilmente nella mente di tutti. Una storia di lente scoperte personali che riportano ad un passato ormai dimenticato ma piacevole da rivivere per la solida realtà a cui si aggrappa.
Un’altra cosa di cui sono rimasta piacevolmente colpita è stata la fermezza con cui i due protagonisti vivono i propri sentimenti in accettazione e negazione verso l’altro. In una situazione tale dove il passato ed il sentimento di profonda amicizia che ti lega a qualcuno all’improvviso muta è qualcosa che può fare una grandissima paura, soprattutto per le innumerevoli incognite future che questo potrebbe generare e che inevitabilmente crea un mutamento positivo o negativo che sia in quell’amicizia. L’autrice è stata molto abile nel saper rappresentare quel tormento mantenendo costantemente vivo quel senso di tenerezza nell’aria circostante.
Posso quindi dire che in generale sia stata una lettura interessante, una bella compagnia a cui attribuisco un voto di 7.