Rikujou Bouei-tai Mao-chan
"Rikujou Bouei-tai Mao-chan" è l'adattamento manga in quattro volumi dell'omonimo anime, ideato da Ken Akamatsu, l'autore di "Love Hina" e "Magister Negi Magi", che ha sviluppato la storia alla base e realizzato il character design dei personaggi principali. Il manga in questione però, non è stato disegnato da lui ma da un altro mangaka, tale Ran, il cui stile di disegno è abbastanza simile a quello di Akamatsu, anche se un po' più acerbo.
La storia del manga è la stessa dell'anime: il Giappone, come al solito, viene attaccato da alcuni alieni. Ma attenzione, non si tratta dei soliti alieni mostruosi pronti a distruggere tutto e sterminare la razza umana, proprio no. Si tratta invece di "alieni carini", che suscitano grande tenerezza negli occhi di chi li guarda. Per questo motivo, l'esercito non può usare i soliti mezzi per difendersi, sarebbe troppo crudele e l'opinione pubblica delle forze di difesa risulterebbe compromessa. Viene perciò creato uno speciale corpo di difesa composto da tre graziosissime bambine, che dotate di armi speciali dovranno difendere il Giappone dagli alieni in modo carino e politicamente corretto.
Il manga dunque, come l'anime, è una storia di tipo comico / parodistico, che prende in giro i vari cliché degli anime fantascientifici, con trovate molto divertenti e simpatiche. La storia è molto leggera, e anche se si parla di alieni e invasioni non c'è nessuna scena di guerra o battaglie, e morti ammazzati.
La versione manga comunque non è la esatta trasposizione della storia dell'anime, anzi, proprio il contrario. A parte i capitoli iniziali dove vengono introdotte le tre protagoniste, tutto il resto del manga differisce moltissimo dalla controparte animata. Tutti i vari capitoli presentano situazioni inedite e storie diverse, mancano alcuni personaggi dell'anime ma ne sono stati introdotti molti altri, come ad esempio una squadra di tre ragazzini che si contrappone alla squadra di Mao-chan (idea non molto originale ma che funziona), e soprattutto il manga ha un finale diverso da quello della serie tv, che devo dire reputo anche migliore.
Inoltre nel manga ci sono moltissimi capitoli incentrati su personaggi che nell'anime venivano lasciati un po' da parte, e ne approfondiscono le storie passate e il loro carattere.
I disegni di Ran dicevo più sopra, sono molto simili a quelli di Ken Akamatsu, e riescono a rendere bene su carta la carineria delle tre bambine e degli alieni che si trovano ad affrontare. Nel corso dei quattro volumi il tratto è in continuo miglioramento, e arrivati alla fine i disegni sono quasi indistinguibili da quelli dell'anime.
Per concludere, dunque: la versione manga di "Mao-chan" parte dalle stesse premesse dell'anime ma ha una storia completamente diversa, dove vengono rispettati comunque tutti gli elementi di base, che però vengono sfruttati meglio. La storia che ne viene fuori è anche migliore di quella dell'anime e ha un finale più definito, mentre l'anime alla fine si perdeva un po'.
È uno dei pochi casi in cui ritengo che l'adattamento cartaceo sia superiore all'opera originale animata.
Lo consiglio a chi ha già visto l'anime, perché è appunto migliore e diverso, e a tutti quelli a cui piacciono le opere un po' demenziali.
La storia del manga è la stessa dell'anime: il Giappone, come al solito, viene attaccato da alcuni alieni. Ma attenzione, non si tratta dei soliti alieni mostruosi pronti a distruggere tutto e sterminare la razza umana, proprio no. Si tratta invece di "alieni carini", che suscitano grande tenerezza negli occhi di chi li guarda. Per questo motivo, l'esercito non può usare i soliti mezzi per difendersi, sarebbe troppo crudele e l'opinione pubblica delle forze di difesa risulterebbe compromessa. Viene perciò creato uno speciale corpo di difesa composto da tre graziosissime bambine, che dotate di armi speciali dovranno difendere il Giappone dagli alieni in modo carino e politicamente corretto.
Il manga dunque, come l'anime, è una storia di tipo comico / parodistico, che prende in giro i vari cliché degli anime fantascientifici, con trovate molto divertenti e simpatiche. La storia è molto leggera, e anche se si parla di alieni e invasioni non c'è nessuna scena di guerra o battaglie, e morti ammazzati.
La versione manga comunque non è la esatta trasposizione della storia dell'anime, anzi, proprio il contrario. A parte i capitoli iniziali dove vengono introdotte le tre protagoniste, tutto il resto del manga differisce moltissimo dalla controparte animata. Tutti i vari capitoli presentano situazioni inedite e storie diverse, mancano alcuni personaggi dell'anime ma ne sono stati introdotti molti altri, come ad esempio una squadra di tre ragazzini che si contrappone alla squadra di Mao-chan (idea non molto originale ma che funziona), e soprattutto il manga ha un finale diverso da quello della serie tv, che devo dire reputo anche migliore.
Inoltre nel manga ci sono moltissimi capitoli incentrati su personaggi che nell'anime venivano lasciati un po' da parte, e ne approfondiscono le storie passate e il loro carattere.
I disegni di Ran dicevo più sopra, sono molto simili a quelli di Ken Akamatsu, e riescono a rendere bene su carta la carineria delle tre bambine e degli alieni che si trovano ad affrontare. Nel corso dei quattro volumi il tratto è in continuo miglioramento, e arrivati alla fine i disegni sono quasi indistinguibili da quelli dell'anime.
Per concludere, dunque: la versione manga di "Mao-chan" parte dalle stesse premesse dell'anime ma ha una storia completamente diversa, dove vengono rispettati comunque tutti gli elementi di base, che però vengono sfruttati meglio. La storia che ne viene fuori è anche migliore di quella dell'anime e ha un finale più definito, mentre l'anime alla fine si perdeva un po'.
È uno dei pochi casi in cui ritengo che l'adattamento cartaceo sia superiore all'opera originale animata.
Lo consiglio a chi ha già visto l'anime, perché è appunto migliore e diverso, e a tutti quelli a cui piacciono le opere un po' demenziali.