Deathco
Atsushi Kaneko è un artista come pochi.
Il suo stile di disegno, così atipico, è unico e ipnotico, iconico senza dubbio.
Cercherò di descrivere la trama come posso, in quanto è particolare :
La Gilda è una associazione illegale e misteriosa, una volta scelto l'obbiettivo, cioè una persona da uccidere, gli assassini che hanno stipulato il contratto con essa vengono avvisati con notifica e si mettono alla ricerca di questa persona.
Tutti usano abiti grotteschi e carnevaleschi (per tutelare la loro identità ufficiale), sono infatti chiamati "Reaper", mentre il nome in codice della vittima è "la Testa". Tutti i reaper sono rivali e si possono scontrare/uccidere per aggiudicarsi la Testa e incassare la somma pattuita per l'omicidio.
Gli omicidi sono scelti casualmente, senza logica.....
Le vicende ruotano attorno a una reaper ragazzina di nome Deathco (il nome deriva dall'unione delle parole Death disco - danza della morte) e impersonifica l'essenza della Morte stessa, la Killer perfetta: senza debolezze, amante dell'omicidio e del sangue, imprevedibile, sadica e spietata.
Quando non uccide Deathco entra gradualmente in uno stato di apatia e depressione, uccidere è la ragione di vita, l'unica cosa che ama a questo mondo; costruisce bizzarri giocattoli contenenti armi letali che usa con spiccata fantasia; quando entra in azione il sangue scorre tra teste o parti del corpo mozzate, stermini di massa al suo passaggio....
Vive in un castello spettrale stile halloween con una donna gravemente obesa che non fa altro che passare le giornata in divano a mangiare pizza e dolci senza mai alzarsi, e lei è il personaggio per me più riuscito di tutta la serie: MADAME M.
Nonostante la sua obesità, fino a qualche anno fa Madame era una donna longilinea, sexy e spietata, non solo una reaper, la Regina dei reaper! Stimata e idolatrata da molti.
Ma Madame aveva un difetto: non si accontentava di essere la killer numero 1, no, lei voleva anche avere un marito (che non sapeva nulla del suo lavoro oscuro) e una famiglia normale.
La sua storia è molto bella ma a tratti prevedibile, Madame ora nel presente ha lasciato il suo castello e tutti i suoi averi a Deathco con il compito di farsi uccidere da lei.
Anche il ruolo di Li, l'autista dall'aspetto vampiresco e caricaturale è ben definito: Li ha sempre tenuto tantissimo a Madame e detesta il ruolo di Deathco in tutto questo; vorrebbe che Madame vivesse ma la stessa lo intima a lasciar fare a Deathco il suo lavoro... quando la ragazzina ne avrà voglia.
I personaggi sono ben caratterizzati, la trama è semplice e lineare... ma trovo abbia delle carenze, e a volte risulti piatta e banale.
Deathco, nonostante le sue caratteristiche non mi ha convinto come personaggio, forse per questa sua freddezza e odio per tutto il mondo, non ha un passato (l'autore le fa raccontare spesso tante versioni, tutte inventate) che per carità, ci può anche stare quell'alone di mistero ma non sono riuscita a farmelo piacere mai del tutto questo personaggio purtroppo.
Alcune parti della trama non sono molto chiare, ad esempio non verrà mai dato alcun chiarimento sulla Gilda, chi ne è alla guida.... sembra che l'autore abbia volutamente lasciato questo tema nell'oblio per avere la libertà di scegliere le Teste in base alle sue esigenze narrative in totale libertà.
I riferimenti al mondo del cinema sono numerosi: Shining, Psyco... per citarne alcuni. Il trucco di Deathco mi fa venire in mente il volto di Eric ne " Il Corvo". I disegni sono dettagliati, ogni personaggio ha una fisionomia caratteristica e suggestiva, il contrasto netto fra bianco e nero qui si fa ancora più accentuato, dando un ritmo psichedelico alle scene. Kaneko ha senza dubbio uno stile originale, anarchico, affascinante.
La Star comics ha fatto una buona edizione con sovracopertina.
Consiglio questa lettura a chi vuole immergersi in una trama sanguinosa e violenta disegnata divinamente.
Il suo stile di disegno, così atipico, è unico e ipnotico, iconico senza dubbio.
Cercherò di descrivere la trama come posso, in quanto è particolare :
La Gilda è una associazione illegale e misteriosa, una volta scelto l'obbiettivo, cioè una persona da uccidere, gli assassini che hanno stipulato il contratto con essa vengono avvisati con notifica e si mettono alla ricerca di questa persona.
Tutti usano abiti grotteschi e carnevaleschi (per tutelare la loro identità ufficiale), sono infatti chiamati "Reaper", mentre il nome in codice della vittima è "la Testa". Tutti i reaper sono rivali e si possono scontrare/uccidere per aggiudicarsi la Testa e incassare la somma pattuita per l'omicidio.
Gli omicidi sono scelti casualmente, senza logica.....
Le vicende ruotano attorno a una reaper ragazzina di nome Deathco (il nome deriva dall'unione delle parole Death disco - danza della morte) e impersonifica l'essenza della Morte stessa, la Killer perfetta: senza debolezze, amante dell'omicidio e del sangue, imprevedibile, sadica e spietata.
Quando non uccide Deathco entra gradualmente in uno stato di apatia e depressione, uccidere è la ragione di vita, l'unica cosa che ama a questo mondo; costruisce bizzarri giocattoli contenenti armi letali che usa con spiccata fantasia; quando entra in azione il sangue scorre tra teste o parti del corpo mozzate, stermini di massa al suo passaggio....
Vive in un castello spettrale stile halloween con una donna gravemente obesa che non fa altro che passare le giornata in divano a mangiare pizza e dolci senza mai alzarsi, e lei è il personaggio per me più riuscito di tutta la serie: MADAME M.
Nonostante la sua obesità, fino a qualche anno fa Madame era una donna longilinea, sexy e spietata, non solo una reaper, la Regina dei reaper! Stimata e idolatrata da molti.
Ma Madame aveva un difetto: non si accontentava di essere la killer numero 1, no, lei voleva anche avere un marito (che non sapeva nulla del suo lavoro oscuro) e una famiglia normale.
La sua storia è molto bella ma a tratti prevedibile, Madame ora nel presente ha lasciato il suo castello e tutti i suoi averi a Deathco con il compito di farsi uccidere da lei.
Anche il ruolo di Li, l'autista dall'aspetto vampiresco e caricaturale è ben definito: Li ha sempre tenuto tantissimo a Madame e detesta il ruolo di Deathco in tutto questo; vorrebbe che Madame vivesse ma la stessa lo intima a lasciar fare a Deathco il suo lavoro... quando la ragazzina ne avrà voglia.
I personaggi sono ben caratterizzati, la trama è semplice e lineare... ma trovo abbia delle carenze, e a volte risulti piatta e banale.
Deathco, nonostante le sue caratteristiche non mi ha convinto come personaggio, forse per questa sua freddezza e odio per tutto il mondo, non ha un passato (l'autore le fa raccontare spesso tante versioni, tutte inventate) che per carità, ci può anche stare quell'alone di mistero ma non sono riuscita a farmelo piacere mai del tutto questo personaggio purtroppo.
Alcune parti della trama non sono molto chiare, ad esempio non verrà mai dato alcun chiarimento sulla Gilda, chi ne è alla guida.... sembra che l'autore abbia volutamente lasciato questo tema nell'oblio per avere la libertà di scegliere le Teste in base alle sue esigenze narrative in totale libertà.
I riferimenti al mondo del cinema sono numerosi: Shining, Psyco... per citarne alcuni. Il trucco di Deathco mi fa venire in mente il volto di Eric ne " Il Corvo". I disegni sono dettagliati, ogni personaggio ha una fisionomia caratteristica e suggestiva, il contrasto netto fra bianco e nero qui si fa ancora più accentuato, dando un ritmo psichedelico alle scene. Kaneko ha senza dubbio uno stile originale, anarchico, affascinante.
La Star comics ha fatto una buona edizione con sovracopertina.
Consiglio questa lettura a chi vuole immergersi in una trama sanguinosa e violenta disegnata divinamente.
Deathco è, in ordine cronologico, l'ultima opera di Atsushi Kaneko, mangaka famoso da noi soprattutto per la serie di "Soil" edita da Panini. Questa nuova opera è molto simile a "Soil" o anche a "Wet Moon" per le dinamiche surreali e naturalmente per i disegni che sono sempre di Kaneko. Invece si distingue particolarmente dalle stesse per la trama non più complicata, paranormale e iperpsicologica. Infatti la storia si svolge con un filo facile da percorrere e non ci si perde in congetture fisiche o parafisiche. Non c'è niente di complesso nei personaggi e nello svolgimento del racconto, o almeno i primi volumetti portano a pensare questo.
Deathco è una ragazzina che al massimo puo' dimostrare dodici anni che si diverte ad uccidere, ma non solo, vuole farlo in modo sempre diverso e originale. Nel suo "tempo libero" si gingillla costruendo nuovi "strumenti di morte" per poter svolgere il suo lavoro di "reaper" perché nel mondo di Deathco il "reaper" è un lavoro riconosciuto e ben pagato. Molti sono quelli che si impegnano in questa professione, chi per passione e chi per bisogno. La "Gilda" diventa così una specie di agenzia interinale che indica la "testa", ossia chi deve essere eliminato, mandando una busta con nome e cognome a tutti i "reaper". Ogni assassino ha la libertà di camuffarsi come vuole creando il proprio personaggio ad hoc e questo rende il manga di Kaneko un trionfo di personaggi grotteschi che si massacrano a vicenda per raccogliere la testa dell'obiettivo. Deathco si distingue da tutti non solo per il suo incredibile talento nell'assassinio ma anche per la sua natura che, anche se non è ancora chiaro, non ritengo sia umana. Questa bimba-bambola-androide ha capacita' impressionanti che non riguardano la forza o l'intelligenza ma solo e soltanto l'istinto di uccidere. Non è cattiva e non è buona, non è ancora chiaro ed è questo che rende il suo personaggio molto interessante, la sua ambiguità è spiazzante. E' molto strano anche il suo rapporto con la "Madame", una donna obesa che in passato era stata la più grande rappresentante della categoria dei "reaper". Ora si limita a stare seduta ad ingurgitare chili di cibo facendosi servire dal suo fedelissimo autista e si fa sostituire da Deathco per svolgere le commissioni inviate dalla "Gilda".
Questo fumetto mi ha molto divertito per la sua semplicità e per lo humor nero di fondo che caratterizza molti dialoghi. I disegni sono molto belli e caratteristici, danno sempre un'idea di vintage anni '50 e '60 e sono estremamente cinematografici. Ci sono scene fluide e molto d'impatto che fanno invidia ai migliori comics. Il confronto più netto mi viene con Batman. Infatti Deathco, la bimba killer, assomiglia un po' a Joker per aspetto e pazzia.
La serie di Deathco è pubblicata da Star Comics in un formato con sovraccoperta molto curato. I volumetti andrebbero comprati solo per le copertine, che ritraggono la protagonista in pose dark molto artistiche. Graficamente questo manga potrebbe diventare un cult. Buona lettura.
Deathco è una ragazzina che al massimo puo' dimostrare dodici anni che si diverte ad uccidere, ma non solo, vuole farlo in modo sempre diverso e originale. Nel suo "tempo libero" si gingillla costruendo nuovi "strumenti di morte" per poter svolgere il suo lavoro di "reaper" perché nel mondo di Deathco il "reaper" è un lavoro riconosciuto e ben pagato. Molti sono quelli che si impegnano in questa professione, chi per passione e chi per bisogno. La "Gilda" diventa così una specie di agenzia interinale che indica la "testa", ossia chi deve essere eliminato, mandando una busta con nome e cognome a tutti i "reaper". Ogni assassino ha la libertà di camuffarsi come vuole creando il proprio personaggio ad hoc e questo rende il manga di Kaneko un trionfo di personaggi grotteschi che si massacrano a vicenda per raccogliere la testa dell'obiettivo. Deathco si distingue da tutti non solo per il suo incredibile talento nell'assassinio ma anche per la sua natura che, anche se non è ancora chiaro, non ritengo sia umana. Questa bimba-bambola-androide ha capacita' impressionanti che non riguardano la forza o l'intelligenza ma solo e soltanto l'istinto di uccidere. Non è cattiva e non è buona, non è ancora chiaro ed è questo che rende il suo personaggio molto interessante, la sua ambiguità è spiazzante. E' molto strano anche il suo rapporto con la "Madame", una donna obesa che in passato era stata la più grande rappresentante della categoria dei "reaper". Ora si limita a stare seduta ad ingurgitare chili di cibo facendosi servire dal suo fedelissimo autista e si fa sostituire da Deathco per svolgere le commissioni inviate dalla "Gilda".
Questo fumetto mi ha molto divertito per la sua semplicità e per lo humor nero di fondo che caratterizza molti dialoghi. I disegni sono molto belli e caratteristici, danno sempre un'idea di vintage anni '50 e '60 e sono estremamente cinematografici. Ci sono scene fluide e molto d'impatto che fanno invidia ai migliori comics. Il confronto più netto mi viene con Batman. Infatti Deathco, la bimba killer, assomiglia un po' a Joker per aspetto e pazzia.
La serie di Deathco è pubblicata da Star Comics in un formato con sovraccoperta molto curato. I volumetti andrebbero comprati solo per le copertine, che ritraggono la protagonista in pose dark molto artistiche. Graficamente questo manga potrebbe diventare un cult. Buona lettura.