Storie di un Tempo Lontano
“Storie di un tempo lontano” raccoglie 24 racconti brevi scritti e disegnati da Leiji Matsumoto a metà degli anni ‘70. L’edizione nelle mie mani è quella francese del 2014, dell’editore KANA, non di lusso ma piuttosto buona.
Un viaggio nel noto Leijiverse qui, nel piccolo, frammentario e dal tempo confuso come nel suo insieme. Le bellissime donne di Matsumoto, i suoi uomini bassi e tarchiati e anche, fugacemente, l’iconico Capitan Harlock (mito indiscusso della mia infanzia) portano a spasso il lettore, fra pianeti freddi e bui, o caldi al limite della sopportazione, mostrando la devastazione provocata dagli uomini, la voglia e la necessità di sopravvivere, la difficoltà delle relazioni.
Sono racconti brevi, malinconici, talora duri, che toccano, in varie declinazioni, il tema della distruzione del Pianeta nativo (che può essere la Terra, ma non solo), della volontà e della difficoltà della sopravvivenza, individuale e della specie (umana, ma non solo).
I racconti hanno qualità altalenante, ma l’insieme è molto gradevole, i disegni sono belli e alcune tavole davvero suggestive, la rappresentazione della natura umana è cupa, Matsumoto non sorvola sulle nostre bassezze e, qui e là, riesce a raccontarle strappando un sorriso.
Una lettura sicuramente piacevole per chi, come me, abbia visto solo le trasposizioni animate delle principali opere di Leiji Matsumoto e abbia voglia di conoscere meglio l’autore.
Un viaggio nel noto Leijiverse qui, nel piccolo, frammentario e dal tempo confuso come nel suo insieme. Le bellissime donne di Matsumoto, i suoi uomini bassi e tarchiati e anche, fugacemente, l’iconico Capitan Harlock (mito indiscusso della mia infanzia) portano a spasso il lettore, fra pianeti freddi e bui, o caldi al limite della sopportazione, mostrando la devastazione provocata dagli uomini, la voglia e la necessità di sopravvivere, la difficoltà delle relazioni.
Sono racconti brevi, malinconici, talora duri, che toccano, in varie declinazioni, il tema della distruzione del Pianeta nativo (che può essere la Terra, ma non solo), della volontà e della difficoltà della sopravvivenza, individuale e della specie (umana, ma non solo).
I racconti hanno qualità altalenante, ma l’insieme è molto gradevole, i disegni sono belli e alcune tavole davvero suggestive, la rappresentazione della natura umana è cupa, Matsumoto non sorvola sulle nostre bassezze e, qui e là, riesce a raccontarle strappando un sorriso.
Una lettura sicuramente piacevole per chi, come me, abbia visto solo le trasposizioni animate delle principali opere di Leiji Matsumoto e abbia voglia di conoscere meglio l’autore.
Non consideratela una recennsione vera e propria: a parte che non ne ho la verve, diciamo che si tratta del mio punto di vista. Per una recensione sarebbero necessarie un'analisi di tutti i racconti ed una penna superiore alla mia.
Innanzitutto devo dire che sono stato sorpreso, umanamente sorpreso, da quest'opera. Davvero io so che Matsumoto è un bravo autore, ma come altri della mia generazione sono troppo, davvero troppo, influenzato dalle trasposizioni animate delle sue opere; senz'altro ne apprezzo le illustrazioni ed i disegni, ma proprio perché mi rimandano a quel mondo, alle emozioni delle trasposizioni animate. Il mangaka Leiji Matsumoto era fino ad oggi una "terra incognita" di cui questa antologia mi ha fornito una mappa, permettendo di toccarne con mano, annussarne l'opera... egli è, pur con alcuni limiti, un grande mangaka, e alcune delle sue pagine sono vera poesia...ma una poesia molto concreta e umana, capace di farci avvertire il respiro della vita attorno a noi. La sua forza si muove nelle righe di inchiostro. Non sono storie di grandissimi eroi quelle che troviamo in questi racconti, anche se vi si ritrovano temi, personaggi, stilemi, storie che attraversano tutto il leijiverse, ma se vogliamo non dico capire, ma incontrare Leiji Matsumoto, bene, questo è il volume adatto.
Due elementi però mi dispiacciono profondamente dell'edizione GOEN. Anzitutto sarebbe stata necessaria un'edizione più grande: la fedeltà all'originale non centra, semplicemente il formato è proprio piccolo, alcune tavole - ed anche la copertina - sembrano francobolli e inesorabilmente si perdono particolari; in secondo luogo se è interessante l'editoriale di Tokiko Kako - anche per comprendere i temi e le idee sottese ai vari racconti - manca una legenda che inquadri temporalmente le storie (dove e come siano state pubblicate etc.). Ma d'altronde sono "Storie di un Tempo lontano"...
Però è anche un punto in meno.
Innanzitutto devo dire che sono stato sorpreso, umanamente sorpreso, da quest'opera. Davvero io so che Matsumoto è un bravo autore, ma come altri della mia generazione sono troppo, davvero troppo, influenzato dalle trasposizioni animate delle sue opere; senz'altro ne apprezzo le illustrazioni ed i disegni, ma proprio perché mi rimandano a quel mondo, alle emozioni delle trasposizioni animate. Il mangaka Leiji Matsumoto era fino ad oggi una "terra incognita" di cui questa antologia mi ha fornito una mappa, permettendo di toccarne con mano, annussarne l'opera... egli è, pur con alcuni limiti, un grande mangaka, e alcune delle sue pagine sono vera poesia...ma una poesia molto concreta e umana, capace di farci avvertire il respiro della vita attorno a noi. La sua forza si muove nelle righe di inchiostro. Non sono storie di grandissimi eroi quelle che troviamo in questi racconti, anche se vi si ritrovano temi, personaggi, stilemi, storie che attraversano tutto il leijiverse, ma se vogliamo non dico capire, ma incontrare Leiji Matsumoto, bene, questo è il volume adatto.
Due elementi però mi dispiacciono profondamente dell'edizione GOEN. Anzitutto sarebbe stata necessaria un'edizione più grande: la fedeltà all'originale non centra, semplicemente il formato è proprio piccolo, alcune tavole - ed anche la copertina - sembrano francobolli e inesorabilmente si perdono particolari; in secondo luogo se è interessante l'editoriale di Tokiko Kako - anche per comprendere i temi e le idee sottese ai vari racconti - manca una legenda che inquadri temporalmente le storie (dove e come siano state pubblicate etc.). Ma d'altronde sono "Storie di un Tempo lontano"...
Però è anche un punto in meno.