Amarsi, Lasciarsi
"Amarsi, Lasciarsi" è un'opera di Io Sakisaka edita dalla Planet Manga in 12 volumi. L'edizione italiana è stata gestita nella traduzione e nel lettering in modo accurato e accattivante: i pensieri dell'autrice arrivano al cuore del lettore sin dalle pagine di apertura del primo volume. Suggerisco Amarsi, Lasciarsi ai lettori che apprezzano le storie di amicizia e di amore narrate con introspezione e attenzione particolare alla vulnerabilità - vista qui come motore del cambiamento.
"Amarsi, Lasciarsi" è la storia di un incontro casuale come pochi avvenuto tra due ragazze liceali, che si scopriranno in un secondo momento vicine di casa. E' evidente da subito che si tratta di due persone aventi una visione diametralmente opposta della vita e dei rapporti di coppia. Yuna attende il giorno in cui potrà coronare il suo sogno d'amore con un principe azzurro che il destino le riserverà; Akari possiede delle idee concrete circa il ruolo dell'amore nella sua vita anche se talvolta sembra quasi lasciarsi guidare dal ruscello. L'autrice sin dal primo volume dichiara che l'intento di questa storia è presentare queste due visioni senza propendere per l'una o l'altra. Entrambe, Yuna e Akari, sono protagoniste ed entrambe conquistano il lettore grazie ad un valore che le accomuna: la lealtà.
Proprio questa amicizia, nata da un incontro casuale, costruita giorno dopo giorno per volere di entrambe, renderà le due protagoniste un esempio di vita l'una per l'altra. Nonostante la loro evidente diversità, deducibile dai dialoghi, dai pensieri e dal modo di affrontare le situazioni, l'amicizia guiderà le loro scelte e le porterà a sperimentare nuove azioni verso il cambiamento. E' una storia che si nutre di elementi cari al tema dei sentimenti: il coraggio di pronunciarsi, la fierezza di sé stessi, il bisogno di proteggere le persone alle quali si vuole bene. Credo di aver individuato in poche altre storie una amicizia raccontata con questa delicatezza, Nana è una di queste. Non che i personaggi maschili non abbiano un ruolo, sono anzi importanti e determinanti (oltre che assai piacevoli graficamente). Tuttavia, qui il valore della storia è dato dalla capacità di entrambe le protagoniste di influenzarsi a vicenda nonostante la diversità.
L'impronta di Io Sakisaka è distinguibile senza riserve nella grafica, nei dialoghi, nella semplice umanità attribuita ai suoi personaggi. Per me pochi come questa autrice sono in grado di raccontare la "vulnerabilità" dei sentimenti e di renderla un valore. Le insicurezze, le paure, non sono una vergogna ma un punto di partenza. E lo si comprende bene quando i protagonisti, nella loro analisi, mettono a nudo le loro debolezze con naturalezza e talvolta auto-ironia. Bisogna solo avere la voglia di leggerli e di soffrire insieme a loro, chiedendosi se forse ciascuno di noi non possiede un pezzettino del loro carattere.
Io Sakisaka dà forma ai personaggi prima ancora che alle vicende, cura il loro sviluppo personale. E' così in "Amarsi, Lasciarsi" dove le protagoniste conoscono una progressione visibile nei loro pensieri, nella sperimentazione su loro stesse e nella richiesta (implicita) al lettore di tifare per loro. Ti trovi ad incoraggiarle anche senza volerlo ed a staccare un attimo chiedendoti "ma sono io il fumetto oppure loro?". Io Sasisaka attribuisce una forma a tutto questo con le parole e con la grafica. Le parole sono scelte con cura e delicatezza (complimenti al team traduzione e lettering Planet) e nelle espressioni facciali traspare l'emozione (lo stupore, la tristezza, la paura, la gioia) con un effetto fotografia.
"Amarsi, Lasciarsi" è un'opera apprezzabile sia se si conosce l'autrice, sia se si desidera scoprirla. Personalmente, delle tre edite fino ad oggi in Italia, è la mia opera preferita e l'autrice ha dato il meglio di sé. Qui non ci sono vittime di eventi e crocerossini, emerge solo la voglia di cambiamenti positivi e i personaggi sono padroni delle loro azioni.
"Amarsi, Lasciarsi" è la storia di un incontro casuale come pochi avvenuto tra due ragazze liceali, che si scopriranno in un secondo momento vicine di casa. E' evidente da subito che si tratta di due persone aventi una visione diametralmente opposta della vita e dei rapporti di coppia. Yuna attende il giorno in cui potrà coronare il suo sogno d'amore con un principe azzurro che il destino le riserverà; Akari possiede delle idee concrete circa il ruolo dell'amore nella sua vita anche se talvolta sembra quasi lasciarsi guidare dal ruscello. L'autrice sin dal primo volume dichiara che l'intento di questa storia è presentare queste due visioni senza propendere per l'una o l'altra. Entrambe, Yuna e Akari, sono protagoniste ed entrambe conquistano il lettore grazie ad un valore che le accomuna: la lealtà.
Proprio questa amicizia, nata da un incontro casuale, costruita giorno dopo giorno per volere di entrambe, renderà le due protagoniste un esempio di vita l'una per l'altra. Nonostante la loro evidente diversità, deducibile dai dialoghi, dai pensieri e dal modo di affrontare le situazioni, l'amicizia guiderà le loro scelte e le porterà a sperimentare nuove azioni verso il cambiamento. E' una storia che si nutre di elementi cari al tema dei sentimenti: il coraggio di pronunciarsi, la fierezza di sé stessi, il bisogno di proteggere le persone alle quali si vuole bene. Credo di aver individuato in poche altre storie una amicizia raccontata con questa delicatezza, Nana è una di queste. Non che i personaggi maschili non abbiano un ruolo, sono anzi importanti e determinanti (oltre che assai piacevoli graficamente). Tuttavia, qui il valore della storia è dato dalla capacità di entrambe le protagoniste di influenzarsi a vicenda nonostante la diversità.
L'impronta di Io Sakisaka è distinguibile senza riserve nella grafica, nei dialoghi, nella semplice umanità attribuita ai suoi personaggi. Per me pochi come questa autrice sono in grado di raccontare la "vulnerabilità" dei sentimenti e di renderla un valore. Le insicurezze, le paure, non sono una vergogna ma un punto di partenza. E lo si comprende bene quando i protagonisti, nella loro analisi, mettono a nudo le loro debolezze con naturalezza e talvolta auto-ironia. Bisogna solo avere la voglia di leggerli e di soffrire insieme a loro, chiedendosi se forse ciascuno di noi non possiede un pezzettino del loro carattere.
Io Sakisaka dà forma ai personaggi prima ancora che alle vicende, cura il loro sviluppo personale. E' così in "Amarsi, Lasciarsi" dove le protagoniste conoscono una progressione visibile nei loro pensieri, nella sperimentazione su loro stesse e nella richiesta (implicita) al lettore di tifare per loro. Ti trovi ad incoraggiarle anche senza volerlo ed a staccare un attimo chiedendoti "ma sono io il fumetto oppure loro?". Io Sasisaka attribuisce una forma a tutto questo con le parole e con la grafica. Le parole sono scelte con cura e delicatezza (complimenti al team traduzione e lettering Planet) e nelle espressioni facciali traspare l'emozione (lo stupore, la tristezza, la paura, la gioia) con un effetto fotografia.
"Amarsi, Lasciarsi" è un'opera apprezzabile sia se si conosce l'autrice, sia se si desidera scoprirla. Personalmente, delle tre edite fino ad oggi in Italia, è la mia opera preferita e l'autrice ha dato il meglio di sé. Qui non ci sono vittime di eventi e crocerossini, emerge solo la voglia di cambiamenti positivi e i personaggi sono padroni delle loro azioni.
"Stavolta la storia presenta due protagoniste femminili che possiedono due visioni totalmente opposte dell'amore. [...] Nessuna delle due concezioni di amore è più giusta dell'altra, quindi nessuna delle due protagoniste è più protagonista dell'altra. [...] nella mia testa e nel mio cuore le protagoniste sono due."
Con queste parole Io Sakisaka ci presenta la sua nuova opera "Omoi, Omoware, Furi, Furare" edito da Planet Manga con il titolo di "Amarsi, lasciarsi". Dopo il grande successo della sua opera precedente "Ao Haru ride" (pubblicato da noi come "A un passo da te" sempre da Planet Manga), la mangaka torna a parlarci di adolescenti in crescita.
Abbiamo due protagoniste femminili: Yuna Ichihara e Akari Yamamoto. La prima è molto timida, impacciata e con autostima pari a zero, ma sogna un amore romantico che le porti il suo principe azzurro, possibilmente molto simile a quello del libro d'infanzia che tanto adorava da piccola. Akari, invece, è spigliata, espansiva, apparentemente sicura di sé e soprattutto ha una concezione dell'amore diametralmente opposta a Yuna, molto più pragmatica e quasi studiata a tavolino per avere il massimo rendimento con il minimo sforzo. Le due si incontreranno per caso, per poi scoprire di abitare nello stesso condominio, frequentare la stessa scuola nella stessa classe, diventando così molto amiche.
A corredo delle ragazze, ci sono due maschietti: Rio Yamamoto e Inui Kazuomi. Il primo è il fratello di Akari, bello, molto corteggiato e per questo con la fama di Dongiovanni, visto che pare avere una predilezione soprattutto per le più carine (ma scopriremo che ha i suoi buoni motivi per farlo). Il secondo è un amico di infanzia di Yuna, molto allegro, il tipo che ti aspetti essere friendzonato già nel primo volume e che invece rivelerà un animo molto più complicato da comprendere.
"Io non voglio proprio ferire nessuno. Anzi, vorrei che tutti fossero felici. E tutte le mie decisioni le ho prese sempre tenendo a mente queste due cose."
A fare da sfondo alle vicende sentimentali dei quattro giovani, la mangaka pone la più classica delle ambientazioni, cioè la scuola superiore con i suoi momenti topici: la maratona sportiva, il matsuri estivo, il festival scolastico, la vigilia di Natale, San Valentino. Quindi ci troviamo di fronte ad uno shojo manga al quadrato, prevedibile e scontato? Proprio no!
Il bello è proprio questo: Io Sakisaka costruisce un impianto ben collaudato che dà sicurezza ai lettori e poi li fa uscire dalla comfort zone donando spessore ai suoi personaggi, rendendoli non stereotipi ma adolescenti reali.
Yuna, Akari, Rio e Inui crescono e si pongono domande e sfide. Vorrebbero essere ascoltati dai genitori che invece li ignorano e dispongono delle loro vite come se non fossero in grado di prendere decisioni per il loro futuro essendo dei semplici liceali. Vorrebbero cambiare e migliorare per essere degni dell'amore del loro fidanzato e per migliorare se stessi.
La mangaka riesce ad impartire un giusto ritmo alla storia, soprattutto dal terzo volume in poi: se all'inizio non ci si sente magari coinvolti subito dalle vicende dei ragazzi, in realtà tutto è costruito per fare in modo che piano piano si insinuino nei nostri cuori, ci si affezioni a loro e si seguano con gli occhi a cuore le loro vicissitudini.
Pur avendo una certa età, mi sono ritrovata a sospirare di soddisfazione per un obiettivo raggiunto e a battere i piedi per l'emozione di fronte a certe dichiarazioni d'amore.
Un grande pregio è poi l'equilibrio che la sceneggiatura riesce a mantenere fra i vari ingredienti della storia che risulta essere dolce ma non stucchevole, riflessiva senza risultare noiosa o perdersi in elucubrazioni mentali, stemperate un attimo prima di diventare pesanti con una battuta o una scenetta divertente, sottolineata graficamente. I volti diventano leggermente deformed o virano al chibi, regalando sorrisi e pucciosità a mano bassa.
"Anche se... non sarebbe male sentirsi dire... qualche volta... Scusa... Grazie... Meno male che ci sei tu. Basterebbe così poco per ricomporre quell'armonia che tiene insieme le persone."
D'altronde la Sakisaka sa il fatto suo dal punto di vista grafico: il tratto è preciso e pulito, senza sbavature e si concentra soprattutto su intensi primi piani dei protagonisti. Sui loro volti si legge senza fatica tutta la gamma di emozioni che attraversa i loro cuori. Sono spesso ritratti di profilo, quasi a voler sottolineare il loro rivolgersi verso il futuro, come è giusto che facciano gli adolescenti che dovrebbero avere sempre il diritto di guardare avanti per costruire al meglio gli uomini e le donne che saranno un domani.
Il tratto è preciso e pulito, senza sbavature e si concentra soprattutto su intensi primi piani dei protagonisti
Quindi, tirando le somme, Amarsi, lasciarsi è un manga che consiglio sia agli amanti del genere shojo sia a quelli che vi si vogliono avvicinare perché inizierebbero con un ottimo titolo. L'opera è ancora in corso, quindi il mio giudizio e il mio voto non possono essere per forza di cose definitivi, ma i nove volumi che ho letto finora mi hanno conquistata e non vedo l'ora di leggere il seguito, sperando che la storia continui su questi livelli.
Con queste parole Io Sakisaka ci presenta la sua nuova opera "Omoi, Omoware, Furi, Furare" edito da Planet Manga con il titolo di "Amarsi, lasciarsi". Dopo il grande successo della sua opera precedente "Ao Haru ride" (pubblicato da noi come "A un passo da te" sempre da Planet Manga), la mangaka torna a parlarci di adolescenti in crescita.
Abbiamo due protagoniste femminili: Yuna Ichihara e Akari Yamamoto. La prima è molto timida, impacciata e con autostima pari a zero, ma sogna un amore romantico che le porti il suo principe azzurro, possibilmente molto simile a quello del libro d'infanzia che tanto adorava da piccola. Akari, invece, è spigliata, espansiva, apparentemente sicura di sé e soprattutto ha una concezione dell'amore diametralmente opposta a Yuna, molto più pragmatica e quasi studiata a tavolino per avere il massimo rendimento con il minimo sforzo. Le due si incontreranno per caso, per poi scoprire di abitare nello stesso condominio, frequentare la stessa scuola nella stessa classe, diventando così molto amiche.
A corredo delle ragazze, ci sono due maschietti: Rio Yamamoto e Inui Kazuomi. Il primo è il fratello di Akari, bello, molto corteggiato e per questo con la fama di Dongiovanni, visto che pare avere una predilezione soprattutto per le più carine (ma scopriremo che ha i suoi buoni motivi per farlo). Il secondo è un amico di infanzia di Yuna, molto allegro, il tipo che ti aspetti essere friendzonato già nel primo volume e che invece rivelerà un animo molto più complicato da comprendere.
"Io non voglio proprio ferire nessuno. Anzi, vorrei che tutti fossero felici. E tutte le mie decisioni le ho prese sempre tenendo a mente queste due cose."
A fare da sfondo alle vicende sentimentali dei quattro giovani, la mangaka pone la più classica delle ambientazioni, cioè la scuola superiore con i suoi momenti topici: la maratona sportiva, il matsuri estivo, il festival scolastico, la vigilia di Natale, San Valentino. Quindi ci troviamo di fronte ad uno shojo manga al quadrato, prevedibile e scontato? Proprio no!
Il bello è proprio questo: Io Sakisaka costruisce un impianto ben collaudato che dà sicurezza ai lettori e poi li fa uscire dalla comfort zone donando spessore ai suoi personaggi, rendendoli non stereotipi ma adolescenti reali.
Yuna, Akari, Rio e Inui crescono e si pongono domande e sfide. Vorrebbero essere ascoltati dai genitori che invece li ignorano e dispongono delle loro vite come se non fossero in grado di prendere decisioni per il loro futuro essendo dei semplici liceali. Vorrebbero cambiare e migliorare per essere degni dell'amore del loro fidanzato e per migliorare se stessi.
La mangaka riesce ad impartire un giusto ritmo alla storia, soprattutto dal terzo volume in poi: se all'inizio non ci si sente magari coinvolti subito dalle vicende dei ragazzi, in realtà tutto è costruito per fare in modo che piano piano si insinuino nei nostri cuori, ci si affezioni a loro e si seguano con gli occhi a cuore le loro vicissitudini.
Pur avendo una certa età, mi sono ritrovata a sospirare di soddisfazione per un obiettivo raggiunto e a battere i piedi per l'emozione di fronte a certe dichiarazioni d'amore.
Un grande pregio è poi l'equilibrio che la sceneggiatura riesce a mantenere fra i vari ingredienti della storia che risulta essere dolce ma non stucchevole, riflessiva senza risultare noiosa o perdersi in elucubrazioni mentali, stemperate un attimo prima di diventare pesanti con una battuta o una scenetta divertente, sottolineata graficamente. I volti diventano leggermente deformed o virano al chibi, regalando sorrisi e pucciosità a mano bassa.
"Anche se... non sarebbe male sentirsi dire... qualche volta... Scusa... Grazie... Meno male che ci sei tu. Basterebbe così poco per ricomporre quell'armonia che tiene insieme le persone."
D'altronde la Sakisaka sa il fatto suo dal punto di vista grafico: il tratto è preciso e pulito, senza sbavature e si concentra soprattutto su intensi primi piani dei protagonisti. Sui loro volti si legge senza fatica tutta la gamma di emozioni che attraversa i loro cuori. Sono spesso ritratti di profilo, quasi a voler sottolineare il loro rivolgersi verso il futuro, come è giusto che facciano gli adolescenti che dovrebbero avere sempre il diritto di guardare avanti per costruire al meglio gli uomini e le donne che saranno un domani.
Il tratto è preciso e pulito, senza sbavature e si concentra soprattutto su intensi primi piani dei protagonisti
Quindi, tirando le somme, Amarsi, lasciarsi è un manga che consiglio sia agli amanti del genere shojo sia a quelli che vi si vogliono avvicinare perché inizierebbero con un ottimo titolo. L'opera è ancora in corso, quindi il mio giudizio e il mio voto non possono essere per forza di cose definitivi, ma i nove volumi che ho letto finora mi hanno conquistata e non vedo l'ora di leggere il seguito, sperando che la storia continui su questi livelli.