Revenge Classroom
«Revenge classroom» è un manga scritto da Karasu Yamazaki, sua opera prima e unica (al momento della recensione) e illustrato da Ryu Kaname. Opera che riesce ad affascinare il lettore, partendo da blandi presupposti, da una storia banale, per poi rivelare che dietro le apparenze c'è una storia ben costruita.
La storia narra di una vendetta contro un’intera classe colpevole di atti di bullismo nei confronti di Fujisawa Ayana, la protagonista indiscussa del manga, che nel suo agire all'apparenza in piena consapevolezza si potrebbe pensare nascondere macchinazioni di altro o altri, di persone capaci di manovrare rancori e dissapori della classe a proprio vantaggio. La protagonista è stanca delle angherie subite e, non venendo ascoltata da nessuno, decide di agire in prima persona; il punto di partenza dell'opera è una denuncia alla società colpevole di non prestare la dovuta attenzione alle sofferenze dei ragazzi. Ma se questo è il punto di partenza tale non è il punto di arrivo, la stessa protagonista si rende conto, durante l'evolversi delle vicende, che questa non è la risposta, non è la soluzione al male che ha vissuto, la violenza genera violenza, perdendone il controllo in quanto non tutti riescono a mantenere la sanità mentale di fronte a scene macabre, alla paura della morte. E' proprio la paura che generandosi nella mente delle possibili vittime li farà agire sconsideratamente creando tensione nel lettore e rendendo imprevedibili gli eventi successivi.
Per riuscire nel suo scopo la ragazza ha preparato su ogni compagno una scheda dove vengono riepilogate caratteristiche e quindi i vari punti deboli sono messi a nudo. La vendetta non sarà soltanto fisica ma anche emotiva mettendo a nudo la crudeltà di chi pensava di essere nel giusto. La continua ricerca di vendetta potrebbe indurre facilmente ad un ripetersi similare di eventi ma in questo caso risultano sagge le scelte dell'autore, cambiando punto di vista, facendo agire altre persone, rendendo imprevedibile ciò che prima era facilmente prevedibile
In effetti la storia ha come elemento nascosto una sua risposta a come nasca il fenomeno del bullismo, ripresa più palesemente in altre opere, qui nascosta quasi a tutti tranne che al lettore e pochi altri.
Fra i personaggi visto la generale buona caratterizzazione ve ne sarebbero molti da segnalare, alcuni resi molto credibili; molto particolare è Tsukamoto Miho ragazza dall'agire inizialmente molto misterioso, di cui, verso la fine, verranno chiarite intenzioni e motivazioni. La parte finale è particolarmente da apprezzare, sia per l'azione che diventa maggiormente frenetica rispetto ai volumi iniziali che per qualità e farà venire voglia di una rilettura dell'intera opera, per comprenderne meglio le varie sfaccettature sfuggite inizialmente.
Nei disegni è forse il punto più debole dell'opera, ma non risulteranno fastidiosi o incomprensibili in particolari scene e ci si abituerà, se l'autore avesse potuto usufruire di una migliore collaborazione l'opera ne avrebbe giovato notevolmente. Nella qualità dei dialoghi c'è un'alternanza, alcuni sono banali altri più articolati, da apprezzare i vari punti di vista ben approfonditi.
In definitiva sicuramente una buona opera, da consigliare a chi apprezza le storie di vendetta articolate e originali con la giusta tensione e colpi di scena, per chi sappia superare la visione di un tratto non all'altezza dell'opera.
La storia narra di una vendetta contro un’intera classe colpevole di atti di bullismo nei confronti di Fujisawa Ayana, la protagonista indiscussa del manga, che nel suo agire all'apparenza in piena consapevolezza si potrebbe pensare nascondere macchinazioni di altro o altri, di persone capaci di manovrare rancori e dissapori della classe a proprio vantaggio. La protagonista è stanca delle angherie subite e, non venendo ascoltata da nessuno, decide di agire in prima persona; il punto di partenza dell'opera è una denuncia alla società colpevole di non prestare la dovuta attenzione alle sofferenze dei ragazzi. Ma se questo è il punto di partenza tale non è il punto di arrivo, la stessa protagonista si rende conto, durante l'evolversi delle vicende, che questa non è la risposta, non è la soluzione al male che ha vissuto, la violenza genera violenza, perdendone il controllo in quanto non tutti riescono a mantenere la sanità mentale di fronte a scene macabre, alla paura della morte. E' proprio la paura che generandosi nella mente delle possibili vittime li farà agire sconsideratamente creando tensione nel lettore e rendendo imprevedibili gli eventi successivi.
Per riuscire nel suo scopo la ragazza ha preparato su ogni compagno una scheda dove vengono riepilogate caratteristiche e quindi i vari punti deboli sono messi a nudo. La vendetta non sarà soltanto fisica ma anche emotiva mettendo a nudo la crudeltà di chi pensava di essere nel giusto. La continua ricerca di vendetta potrebbe indurre facilmente ad un ripetersi similare di eventi ma in questo caso risultano sagge le scelte dell'autore, cambiando punto di vista, facendo agire altre persone, rendendo imprevedibile ciò che prima era facilmente prevedibile
In effetti la storia ha come elemento nascosto una sua risposta a come nasca il fenomeno del bullismo, ripresa più palesemente in altre opere, qui nascosta quasi a tutti tranne che al lettore e pochi altri.
Fra i personaggi visto la generale buona caratterizzazione ve ne sarebbero molti da segnalare, alcuni resi molto credibili; molto particolare è Tsukamoto Miho ragazza dall'agire inizialmente molto misterioso, di cui, verso la fine, verranno chiarite intenzioni e motivazioni. La parte finale è particolarmente da apprezzare, sia per l'azione che diventa maggiormente frenetica rispetto ai volumi iniziali che per qualità e farà venire voglia di una rilettura dell'intera opera, per comprenderne meglio le varie sfaccettature sfuggite inizialmente.
Nei disegni è forse il punto più debole dell'opera, ma non risulteranno fastidiosi o incomprensibili in particolari scene e ci si abituerà, se l'autore avesse potuto usufruire di una migliore collaborazione l'opera ne avrebbe giovato notevolmente. Nella qualità dei dialoghi c'è un'alternanza, alcuni sono banali altri più articolati, da apprezzare i vari punti di vista ben approfonditi.
In definitiva sicuramente una buona opera, da consigliare a chi apprezza le storie di vendetta articolate e originali con la giusta tensione e colpi di scena, per chi sappia superare la visione di un tratto non all'altezza dell'opera.
Finalmente è giunta la conclusione di questo fantastico manga. Inutile negarlo: mi ha colpito dal primo sguardo alla copertina e mi ha tenuto col fiato sospeso pagina dopo pagina, volume dopo volume. Il tema della vendetta e quello del bullismo sono il cuore di questa perla. Si tratta di un manga che sa davvero trasportarti nei sentimenti oscuri della protagonista. Ayana, il main charachter, non è per niente stereotipata, anzi, è forse uno dei personaggi più realistici che abbia mai visto. Ho veramente adorato questo Revenge Classroom. Se volessi farla breve, si potrebbe dire che è un Death Note liceale e senza elementi soprannaturali, ma sarebbe davvero riduttivo. I suoi pochi volumi (7) si leggono che è un piacere. Le rivelazioni finali, poi, danno la voglia di rileggere tutto da capo alla luce delle nuove scoperte. Senza fare spoiler, il finale lascia un po’ l’amaro in bocca, ma non è un male. Non mancano numerosi colpi di scena, tra l’altro.
I personaggi sono il punto forte del manga: tutti estremamente ben caratterizzati. Finita la lettura, probabilmente vi ricorderete di gran parte di loro. I disegni sono veramente ben fatti, e contribuiscono a far memorizzare molto bene i singoli personaggi. Ho trovato anche interessante che solo i ragazzi hanno un volto, quello degli adulti è sempre oscurato (con un paio di eccezioni).
So che questa recensione è forse un po’ confusionaria, ma è un manga davvero particolare e credo che tutti dovrebbero leggere almeno il primo volume per poi valutare se continuare o no la lettura in base ai propri gusti.
Per quel che riguarda i miei, l’ho adorato.
I personaggi sono il punto forte del manga: tutti estremamente ben caratterizzati. Finita la lettura, probabilmente vi ricorderete di gran parte di loro. I disegni sono veramente ben fatti, e contribuiscono a far memorizzare molto bene i singoli personaggi. Ho trovato anche interessante che solo i ragazzi hanno un volto, quello degli adulti è sempre oscurato (con un paio di eccezioni).
So che questa recensione è forse un po’ confusionaria, ma è un manga davvero particolare e credo che tutti dovrebbero leggere almeno il primo volume per poi valutare se continuare o no la lettura in base ai propri gusti.
Per quel che riguarda i miei, l’ho adorato.
Con gioia mi accingo a recensire questo piccolo gioiello. Ayana é una quindicenne intelligente e attraente, ma non é felice. La sua vita é un inferno, a causa del continuo bullismo subito sia dai compagni che dalle compagne di scuola e dallo scarso amore dei genitori. Decide così di farla finita e inizia una crudele e implacabile vendetta verso i suoi compagni di classe, decisa ad ucciderli tutti. Farla finita é la parola giusta, poiché non ha desideri di giustizia o anche solo di fuga, cambiando scuola o di denunciare il bullismo. Semplicemente vuole morire, ma portando tutti con sé. Basta già questo per capire quanto sia cruda questa serie, ma pensare che sia puro splatter é fuorviante. Come Light Yagami muoverà le sue pedine con incredibile astuzia e abilità, facendo entrare in gioco altre vittime, che la vedranno come paladina della giustizia e l'aiuteranno volentieri. Ma qui non c'é eroismo. Altri importanti figure saranno la nemica amica Maki che celerà in sé stessa i suoi desideri di vendetta e Ren, un ragazzo forte e misterioso, che verso Ayana si rivelerà violento e protettivo allo stesso tempo. Due nemici amici che avranno un gran peso nello svolgersi delle vicende, quindi. Ma Revenge non é solo una versione ridotta e senza servizi, una versione liceale di Death note. Ma sarà molto di più. Con le ultime venti pagine scopriremo come la storia abbia una seconda chiave di lettura e rileggeremo tutto alla luce di quella chiave, ottenendo così due manga in uno.
Un manga che affronta con coraggio un tema difficile come quello del bullismo o degli stupri tra compagni di scuola, che, come un romanzo di Natsuo Kirino mette in piena luce i terribili livelli di cattiveria cui le ragazze adolescenti possano giungere. Che evidenzia la crudeltà dei genitori che non amano i figli o vivano storie ambigue con figli segreti. Ma che lancia uno struggente desiderio di felicità, dato che Ayana, in fondo, come dice nelle ultime pagine, vuole solo vivere una vita serena, amata dai genitori e con rapporti pacifici con vere amiche, nonché di espiare le colpe contratte con la sua crudele vendetta. Non si può non provare un senso di pietà e solidarietà con lei, dato che non é sociopatica come Light, ma é invece umana come Lelouche solo che, a differenza di lui, si é rotta dentro per la mancanza di amore. E che amore si può ricevere da un padre che ti dichiara di essere una fallita, inutile per la famiglia e che sarebbe meglio se tu non fossi mai nata! O con una madre che si preoccupa solo del rendimento scolastico che renda onore alla famiglia? Il tutto, poi, per veder nascere una lunga serie di emuli, di vittime che uccideranno i tormentatori o di tormentatori che, per paura, uccideranno le vittime. Grafica e regia ottime, con uno stile di disegno davvero eccezionale, specialmente per un giovane autore. Impeccabile anche l'edizione della Panini. Certo, non é un manga per tutti ma, se siete fan di almeno uno tra Death note , Code Geass, Natsuo Kirino o School Days non potete esimervi dal leggerlo.
Non sono mai stato tenero con i manga, ma qui il nove ci sta tutto e chissà, se venisse animato si urlerebbe al nuovo Death Note.. forse
Un manga che affronta con coraggio un tema difficile come quello del bullismo o degli stupri tra compagni di scuola, che, come un romanzo di Natsuo Kirino mette in piena luce i terribili livelli di cattiveria cui le ragazze adolescenti possano giungere. Che evidenzia la crudeltà dei genitori che non amano i figli o vivano storie ambigue con figli segreti. Ma che lancia uno struggente desiderio di felicità, dato che Ayana, in fondo, come dice nelle ultime pagine, vuole solo vivere una vita serena, amata dai genitori e con rapporti pacifici con vere amiche, nonché di espiare le colpe contratte con la sua crudele vendetta. Non si può non provare un senso di pietà e solidarietà con lei, dato che non é sociopatica come Light, ma é invece umana come Lelouche solo che, a differenza di lui, si é rotta dentro per la mancanza di amore. E che amore si può ricevere da un padre che ti dichiara di essere una fallita, inutile per la famiglia e che sarebbe meglio se tu non fossi mai nata! O con una madre che si preoccupa solo del rendimento scolastico che renda onore alla famiglia? Il tutto, poi, per veder nascere una lunga serie di emuli, di vittime che uccideranno i tormentatori o di tormentatori che, per paura, uccideranno le vittime. Grafica e regia ottime, con uno stile di disegno davvero eccezionale, specialmente per un giovane autore. Impeccabile anche l'edizione della Panini. Certo, non é un manga per tutti ma, se siete fan di almeno uno tra Death note , Code Geass, Natsuo Kirino o School Days non potete esimervi dal leggerlo.
Non sono mai stato tenero con i manga, ma qui il nove ci sta tutto e chissà, se venisse animato si urlerebbe al nuovo Death Note.. forse