Adam to Eve

Negli anni ‘90 Ryoichi Ikegami era un autore famosissimo in Giappone e anche in Occidente, in Italia era come il prezzemolo: "Mai" (su Mangazine), "Sanctuary" (su Zero), "Crying Freeman", "Strain", "Sakon della stella cadente" (su Kappa Magazine) e poi ancora in seguito "Bestia" (sempre su Kappa Magazine)… poi direi che è quasi scomparso… adesso la Star l’ha riscoperto e propone di portare molti suoi manga inediti, se tutto va bene in seguito porteranno anche questo "Adam to Eve" che, secondo me, è una porcheria in cui si cerca di fondere yakuza e sovrannaturale: due temi cari ad Ikegami che; ci tengo a precisare; raramente si occupa della scenografia (tipo in "Bestia") e quasi sempre si accontenta di disegnare le storie scritte da altri, in questo caso Hideo Yamamoto, autore di non disprezzabile fama.

Purtroppo in questo caso l’incontro di due menti illustri non ha portato a nulla di buono.

Attenzione: questa parte contiene spoiler!

I più efferati criminali delle famiglie yakuza del paese si incontrano per dar vita ad una nuova organizzazione: ognuno di loro eccelle nel possedere uno dei sensi supersviluppato, purtroppo a questa riunione si intrufola qualcuno di non invitato e di non visibile, sarà una strage…
Detta così uno si aspetta grandi cose; invece, colpa anche la brevità e il fatto che questi criminali non scappano alla loro sorte tutto è un rincorrersi veloce di sesso e violenza.


Fine parte contenente spoiler!

Sinceramente non lo consiglio: le carenze di trama non sono perdonabili nonostante il solito comparto visivo che è in linea con quanto offre da decenni Ikegami…
Se proprio volete qualcosa di questo autore recuperate "Strain" che è di solo cinque volumi ed è secondo me la migliore opera del maestro.