Canaria-tachi no Fune
La lettura di questo manga è paragonabile ad una storia amorosa. Inizialmente tutto è perfetto, non ci sono difetti, guardando al futuro si ha la sensazione che tutto possa succedere. Dopo qualche mese, in questo caso i primi due capitoli, emergono i difetti, ciò che ci fa dubitare che sia stata la scelta giusta ma perseveriamo perché, in fondo, potrebbe essere solo un periodo. Finalmente apriamo gli occhi, gli ultimi due capitoli, nulla è come credevamo e siamo profondamente delusi. Ovviamente parliamo di una storia d'amore fallimentare.
"Kanaria-tachi no Fune" o, se preferite, "La barca delle cavie" è un manga che per i primi tre capitoli ha davvero un grande potenziale. Un potenziale che non si può raccontare in soli sei capitoli. La storia è avvincente e ha quel giusto livello di mistero che ti porta a leggerlo senza sosta. Purtroppo dal quarto capitolo in poi tutto diventa assurdo. Tanti aspetti vengono stravolti e l'ipocrisia regna sovrana.
Magari, un giorno, il neofita Misaki Takamatsu, che con questo manga era alla sua prima serializzazione, riuscirà ad ottenere il tempo e la possibilità di costruire una storia che ci appassioni tutti.
Il mio voto è 6,5 perché i disegni e l'idea sorgente mi sono piaciuti tanto ma alla storia sono state tagliate le gambe e non ha avuto il suo naturale sviluppo.
"Kanaria-tachi no Fune" o, se preferite, "La barca delle cavie" è un manga che per i primi tre capitoli ha davvero un grande potenziale. Un potenziale che non si può raccontare in soli sei capitoli. La storia è avvincente e ha quel giusto livello di mistero che ti porta a leggerlo senza sosta. Purtroppo dal quarto capitolo in poi tutto diventa assurdo. Tanti aspetti vengono stravolti e l'ipocrisia regna sovrana.
Magari, un giorno, il neofita Misaki Takamatsu, che con questo manga era alla sua prima serializzazione, riuscirà ad ottenere il tempo e la possibilità di costruire una storia che ci appassioni tutti.
Il mio voto è 6,5 perché i disegni e l'idea sorgente mi sono piaciuti tanto ma alla storia sono state tagliate le gambe e non ha avuto il suo naturale sviluppo.