Il giorno e la notte
Attenzione: la recensione contiene spoiler
I Montanas sono un'importante e nobile famiglia di Spagna che, a suo tempo, ebbe un ruolo insostituibile durante le Crociate contro gli Islamici (sempre gente simpatica, negli Harmony!). Rodrigo Diaz de las Montanas, ultimo discendente della famiglia, vive con sua madre in un favoloso castello. Proprio il castello sembra essere il fulcro di questa vicenda d'amore -ma gestito male, per la brutta sceneggiatura o per la traduzione approssimativa.
Quando Laura Marsh lo vede per la prima volta, ne rimane affascinata: è situato in una posizione per cui l'alba sorge dietro le mura e sembra quasi un edificio in fiamme. Benché l'abbia già visto nelle prime pagine, Laura si meraviglia di nuovo alcune pagine più avanti. "Ora capisco perché lo chiamano castello di fuoco", riflette tra sé.
La storia a fumetti era pubblicata a puntate su una rivista? spiegherebbe la ripetizione, a beneficio di chi non ha letto la prima puntata, ma il monologo andava corretto nella raccolta in volume.
L'altro difetto sta nei protagonisti. Essere un'infermiera impacciata, messa in ridicolo, con un repertorio di espressioni buffe -in questo c'è molto di Candy Candy. Tuttavia, qui è solo Laura a passare per stupida, ad andare a sbattere, a fare scelte sbagliate, mentre la controparte maschile -Rodrigo- se ne rimane con la sua espressione seriosa per tutta la durata del manga. Dunque, nei manga prodotti negli Stati Uniti non si può prendere in giro il personaggio maschile protagonista? I maschi troppo seriosi che si burlano delle ragazze sono un po' il marchio di fabbrica dei X Me, ma in questo albo si percepisce di più.
La sceneggiatura non è condotta al meglio. Laura si trova ad assistere la madre di Rodrigo, la quale ha bisogno di un trapianto, ma sta diventando troppo anziana. Rodrigo nega il consenso.
Ricevendo una proposta di matrimonio che non la convince, Laura finisce per dire sì al giovane, a patto che dia l'approvazione al trapianto. Lui accetta. La ragazza, quindi, si sente come un oggetto, un trofeo conquistato da un uomo che sembra abituato ad avere tutto senza amare nulla. Lui si convince che lo sposi solo per amore di sua madre.
"Appena sarai mia moglie (...) saremo così occupati che non avrò né il tempo né le forze per un'altra donna (...) ti aspetta un vero e proprio tour de force. Voglio da te un figlio al più presto!", afferma Rodrigo.
E quale donna potrebbe resistere a una dichiarazione d'amore così romantica?(...!)
Anche la rivale in amore, Carlotta Martinez, non è un mostro di simpatia. Però è poco valorizzata. Il manga si conclude con una scena "clou" che vede Carlotta responsabile, ma non ce la mostra: tutte le sue azioni e intenzioni sono raccontate in terza persona. Ed è la cosa peggiore che si possa fare.
I Montanas sono un'importante e nobile famiglia di Spagna che, a suo tempo, ebbe un ruolo insostituibile durante le Crociate contro gli Islamici (sempre gente simpatica, negli Harmony!). Rodrigo Diaz de las Montanas, ultimo discendente della famiglia, vive con sua madre in un favoloso castello. Proprio il castello sembra essere il fulcro di questa vicenda d'amore -ma gestito male, per la brutta sceneggiatura o per la traduzione approssimativa.
Quando Laura Marsh lo vede per la prima volta, ne rimane affascinata: è situato in una posizione per cui l'alba sorge dietro le mura e sembra quasi un edificio in fiamme. Benché l'abbia già visto nelle prime pagine, Laura si meraviglia di nuovo alcune pagine più avanti. "Ora capisco perché lo chiamano castello di fuoco", riflette tra sé.
La storia a fumetti era pubblicata a puntate su una rivista? spiegherebbe la ripetizione, a beneficio di chi non ha letto la prima puntata, ma il monologo andava corretto nella raccolta in volume.
L'altro difetto sta nei protagonisti. Essere un'infermiera impacciata, messa in ridicolo, con un repertorio di espressioni buffe -in questo c'è molto di Candy Candy. Tuttavia, qui è solo Laura a passare per stupida, ad andare a sbattere, a fare scelte sbagliate, mentre la controparte maschile -Rodrigo- se ne rimane con la sua espressione seriosa per tutta la durata del manga. Dunque, nei manga prodotti negli Stati Uniti non si può prendere in giro il personaggio maschile protagonista? I maschi troppo seriosi che si burlano delle ragazze sono un po' il marchio di fabbrica dei X Me, ma in questo albo si percepisce di più.
La sceneggiatura non è condotta al meglio. Laura si trova ad assistere la madre di Rodrigo, la quale ha bisogno di un trapianto, ma sta diventando troppo anziana. Rodrigo nega il consenso.
Ricevendo una proposta di matrimonio che non la convince, Laura finisce per dire sì al giovane, a patto che dia l'approvazione al trapianto. Lui accetta. La ragazza, quindi, si sente come un oggetto, un trofeo conquistato da un uomo che sembra abituato ad avere tutto senza amare nulla. Lui si convince che lo sposi solo per amore di sua madre.
"Appena sarai mia moglie (...) saremo così occupati che non avrò né il tempo né le forze per un'altra donna (...) ti aspetta un vero e proprio tour de force. Voglio da te un figlio al più presto!", afferma Rodrigo.
E quale donna potrebbe resistere a una dichiarazione d'amore così romantica?(...!)
Anche la rivale in amore, Carlotta Martinez, non è un mostro di simpatia. Però è poco valorizzata. Il manga si conclude con una scena "clou" che vede Carlotta responsabile, ma non ce la mostra: tutte le sue azioni e intenzioni sono raccontate in terza persona. Ed è la cosa peggiore che si possa fare.