Out (Makoto Mizuta)
Uno dei generi che per la maggiore sulle riviste della Akita Shoten è decisamente il bosozoku: le storie relative ai teppisti. Ne ho lette almeno tre tratte dalle sue riviste e questo Out e forse la più interessante.
Non aspettatevi il protagonista piagnone visto nella serie tv Tokyo Revengers: Takemichi Hanagaki qui se lo sbranano al primo volume.
Caratteristica delle serie bosozoku made in Champion (o come questa Young Champion) è che sono serie per adulti, in cui questi disadattati vengono messi in buona luce, a volte anche perché si presume che l’autore si ispiri alla sua stessa vita di teppista in motocicletta.
Infatti il nome del protagonista è lo stesso di quello dello sceneggiatore Tatsuya Iguchi… per i primi volumi poteva anche essere credibile, ma quando parte la violenza e il sangue inizia a scorrere mi vengono i primi dubbi sull’autenticità del racconto e arrivati al ventiduesimo volume si è certi che di vero nel narrato c’è ben poco.
Vedremo che l’autore si impegna a presentare i suoi personaggi, catapultandoli direttamente nell’azione e con flashback e cerca man mano di estendere le relazioni e i rapporti fra i protagonisti di turno.
I disegni sono ben fatti e che si intonano con quanto narrato. Le scene di combattimento sono ben caratterizzate e all’inizio ci sono momenti in cui si può ridere.
Il mio voto e' nove e se piace la violenza questo manga fa anche per voi.
Non aspettatevi il protagonista piagnone visto nella serie tv Tokyo Revengers: Takemichi Hanagaki qui se lo sbranano al primo volume.
Caratteristica delle serie bosozoku made in Champion (o come questa Young Champion) è che sono serie per adulti, in cui questi disadattati vengono messi in buona luce, a volte anche perché si presume che l’autore si ispiri alla sua stessa vita di teppista in motocicletta.
Infatti il nome del protagonista è lo stesso di quello dello sceneggiatore Tatsuya Iguchi… per i primi volumi poteva anche essere credibile, ma quando parte la violenza e il sangue inizia a scorrere mi vengono i primi dubbi sull’autenticità del racconto e arrivati al ventiduesimo volume si è certi che di vero nel narrato c’è ben poco.
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
Comunque il protagonista dopo essere uscito dal riformatorio incontra alcuni teppisti e fa amicizia con loro, questi teppisti fanno parte di una banda i Kihilito che si è sbarazzata con un trucco della generazione precedente dei suoi senpai, questi usciti dal riformatorio vogliono riprendersi la rivincita e di li inizia la scia del sangue.Vedremo che l’autore si impegna a presentare i suoi personaggi, catapultandoli direttamente nell’azione e con flashback e cerca man mano di estendere le relazioni e i rapporti fra i protagonisti di turno.
I disegni sono ben fatti e che si intonano con quanto narrato. Le scene di combattimento sono ben caratterizzate e all’inizio ci sono momenti in cui si può ridere.
Il mio voto e' nove e se piace la violenza questo manga fa anche per voi.