Urataro
«Urataro» scritto e disegnato da Atsushi Nakayama è un manga che non segue un percorso lineare nel suo svolgersi, cambiando repentinamente la trama stessa dell'opera spiazzando il lettore sino alla conclusione, per giungere ad un epilogo emozionante perdendo troppi pezzi per strada.
Ambientato in un ipotetico medioevo dove umani e demoni coesistono non pacificamente, narra dell'incontro della principessa Taira Chiyo, giovane ragazza condannata ad un destino tragico, una morte imminente evitabile soltanto se riuscisse ad acquistare l'immortalità e colui che potrebbe essere la sua salvezza, Uratarō guerriero e saggio immortale. La ragazza dopo tanti tentativi falliti nel raggiungere il suo obiettivo spera che l'uomo possa esaudire la sua richiesta, i due troveranno un modo per riuscirci alquanto tortuoso e di difficile realizzazione ma sarà una speranza che la ragazza non aveva, il saggio farà una singola richiesta a Chiyo: riuscire ad ucciderlo.
Queste le premesse al tutto, sicuramente originali e ben costruite, nell'arco dei vari volumi i colpi di scena non mancheranno, faranno la loro comparsa nemici temibili giungendo prima al finale perfetto per poi dilagare e sconfinare in evitabile buonismo. Da segnalare che sino al termine del primo grande colpo di scena il tutto funzionava veramente bene.
Il tutto per come viene presentato ha diversi difetti, oltre ai tre personaggi principali ci saranno tanti altri in realtà interessanti, che sembrano voler contribuire in qualche modo alla storia, ma in realtà sono tutti evitabili, alla fine della lettura si ha l'impressione che si poteva concludere anche in uno massimo due volumi il tutto. Alcuni personaggi vengono introdotti per poi essere tolti bruscamente dalla scena come se l'autore avesse cambiato idea su un qualche scenario che aveva in mente per l'evolversi sella storia, altri più semplicemente non si mostreranno più senza motivazione alcuna. Durante i pochi volumi la storia che si presenta al lettore viene completamente stravolta più volte, così come il carattere dei protagonisti, quasi irriconoscibili e con motivazioni addotte a tali cambiamenti radicali decisamente discutibili, eppure l'idea base della storia non verrà mai tradita, evolvendosi ma trovando un giusto finale.
Il disegno è notevole, molti personaggi vengono realizzati molto bene, con cura, in altri si nota che non vengono rispettate le proporzioni del corpo, carenza molto visibile nei corpi più minuti, stonando con la qualità generale. Se l'effetto sia voluto o meno non è dato sapere, potrebbe essere un elemento caratteristico dell'autore, ma visivamente potrebbe disturbare.
In definitiva ottime premesse (emozionante nell'evolversi), buon finale ma troppo caotico nel suo raggiungimento.
Ambientato in un ipotetico medioevo dove umani e demoni coesistono non pacificamente, narra dell'incontro della principessa Taira Chiyo, giovane ragazza condannata ad un destino tragico, una morte imminente evitabile soltanto se riuscisse ad acquistare l'immortalità e colui che potrebbe essere la sua salvezza, Uratarō guerriero e saggio immortale. La ragazza dopo tanti tentativi falliti nel raggiungere il suo obiettivo spera che l'uomo possa esaudire la sua richiesta, i due troveranno un modo per riuscirci alquanto tortuoso e di difficile realizzazione ma sarà una speranza che la ragazza non aveva, il saggio farà una singola richiesta a Chiyo: riuscire ad ucciderlo.
Queste le premesse al tutto, sicuramente originali e ben costruite, nell'arco dei vari volumi i colpi di scena non mancheranno, faranno la loro comparsa nemici temibili giungendo prima al finale perfetto per poi dilagare e sconfinare in evitabile buonismo. Da segnalare che sino al termine del primo grande colpo di scena il tutto funzionava veramente bene.
Il tutto per come viene presentato ha diversi difetti, oltre ai tre personaggi principali ci saranno tanti altri in realtà interessanti, che sembrano voler contribuire in qualche modo alla storia, ma in realtà sono tutti evitabili, alla fine della lettura si ha l'impressione che si poteva concludere anche in uno massimo due volumi il tutto. Alcuni personaggi vengono introdotti per poi essere tolti bruscamente dalla scena come se l'autore avesse cambiato idea su un qualche scenario che aveva in mente per l'evolversi sella storia, altri più semplicemente non si mostreranno più senza motivazione alcuna. Durante i pochi volumi la storia che si presenta al lettore viene completamente stravolta più volte, così come il carattere dei protagonisti, quasi irriconoscibili e con motivazioni addotte a tali cambiamenti radicali decisamente discutibili, eppure l'idea base della storia non verrà mai tradita, evolvendosi ma trovando un giusto finale.
Il disegno è notevole, molti personaggi vengono realizzati molto bene, con cura, in altri si nota che non vengono rispettate le proporzioni del corpo, carenza molto visibile nei corpi più minuti, stonando con la qualità generale. Se l'effetto sia voluto o meno non è dato sapere, potrebbe essere un elemento caratteristico dell'autore, ma visivamente potrebbe disturbare.
In definitiva ottime premesse (emozionante nell'evolversi), buon finale ma troppo caotico nel suo raggiungimento.
In un medioevo infestato dai demoni la giovane Chiyo, destinata a morire per un accordo stretto da altri, alla ricerca dell'immortalità incontra Urataro, essere immortale che ha perso ogni attrazione per la vita ma che non può morire.
'Io ti ucciderò', questa stessa frase pronuncita da Chiyo al nobile KiJin (Urataro) segnerà l'inizio e il termine del viaggio dei due, la prima volta pronunciata in modo sereno e deciso, la seconda pieno di disperazione.
In sei volumi ci si ritrova in un delirio d'azione a cavallo tra horror e azione, punteggiato da riflessioni anche abbastanza profonde sul senso della vita.
Punto di forza principale è lo stile di disegno particolare e, per quanto mi riguarda, stupendo, capace di rendere sia la violenza nelle battaglie sia la triste dolcezza delle scene contemplative.
Un piccolo difetto si può riscontare nel finale, probabilmente abbastanza affrettato, ma che tutto sommato mi ha convinto comunque.
Davvero una bella sorpesa. Voto: 8
'Io ti ucciderò', questa stessa frase pronuncita da Chiyo al nobile KiJin (Urataro) segnerà l'inizio e il termine del viaggio dei due, la prima volta pronunciata in modo sereno e deciso, la seconda pieno di disperazione.
In sei volumi ci si ritrova in un delirio d'azione a cavallo tra horror e azione, punteggiato da riflessioni anche abbastanza profonde sul senso della vita.
Punto di forza principale è lo stile di disegno particolare e, per quanto mi riguarda, stupendo, capace di rendere sia la violenza nelle battaglie sia la triste dolcezza delle scene contemplative.
Un piccolo difetto si può riscontare nel finale, probabilmente abbastanza affrettato, ma che tutto sommato mi ha convinto comunque.
Davvero una bella sorpesa. Voto: 8