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GianniGreed

Volumi letti: 2/2 --- Voto 3
"Chameleon Jail" è un manga in due volumi, uscito nel 1989, con la storia scritta da Kazuhiko Watanabe e i disegni di Takehiko Inoue, mangaka che successivamente diventerà famoso per "Slam Dunk".

La storia vede per protagonista Chameleon Jail, un ragazzo che ha una capacità particolare: per qualche motivo riesce a manipolare il "kara", un'energia spirituale presente all'interno del corpo umano, riuscendo così a cambiare aspetto fisico e trasformarsi in un'altra persona. Non solo il volto, ma anche corporatura, voce e sesso.

Jail utilizza queste capacità per svolgere il suo pericoloso lavoro di "Risk Hunter", una sorta di libero professionista alle prese con terroristi, rapinatori e assassini. I lavori gli vengono affidati dalla bella Shall, una giovane donna a capo di un'agenzia di investigazioni private.

La trama potenzialmente interessante del manga però, si rivela essere molto mal sfruttata e il fumetto non riesce mai a decollare davvero, complice anche il fatto che è molto corto.
Nel corso della storia vediamo Jail affrontare vari criminali e varie situazioni difficili, ma il tutto è presentato in una struttura ad episodi brevi dal respiro corto. Anche se funzionano nell'immediato, proseguendo ci si accorge che la storia non procede verso una direzione precisa, per arrivare infine ad un finale evidentemente affrettato e inconcludente.
Infatti, di Jail non viene spiegato nulla: chi lui sia in realtà, qual è il suo vero nome, l'origine del suo potere, perché lavora con Shall… Tutte domande che rimangono senza risposta.

Anche sul lato psicologico non ci si può aspettare molto. I personaggi protagonisti, Jail e Shall, sono stereotipati e piatti. Jail è il classico scavezzacollo che si lancia a capofitto in situazioni rischiose che riesce però a risolvere con la prontezza e fortuna, mentre Shall è la bella aiutante, che ogni tanto arriva al momento giusto per salvare il suo collega, oppure finisce catturata, costringendolo ad intervenire per salvarla. Nulla di nuovo o troppo elaborato insomma.

Passiamo ai disegni. Probabilmente l'unica cosa salvabile del manga. Realizzati da un giovane Inoue, i disegni di "Chameleon Jail" sono molto buoni considerato che stiamo parlando di quello che all'epoca era praticamente un esordiente. Certo, il tratto è ancora un po' acerbo e la qualità dei disegni è ben lontana da quanto si vedrà nel successivo "Slam Dunk", ma ciò non sminuisce il talento di Inoue, che già era ben visibile e sotto gli occhi di tutti perché i disegni di un Inoue esordiente erano già al pari o anche superiori a quelli di mangaka con anni di carriera alle spalle.

Concludendo però, torno a ripetere che oltre ai bei disegni "Chameleon Jail" non offre molto altro. La storia aveva buone potenzialità, ma a causa della brevità del manga e della struttura episodica finisce per diventare presto noiosa e perfino ripetitiva. L'unico motivo per cui vale la pena leggerlo è essere fan dei disegni di Takehiko Inoue.