Nii-chan
Quest’opera del 2013 di Harada, uscita per una casa editrice giapponese minore, ha pregi e difetti che andrò a raccontare: il pregio è un tentativo di realismo nel narrare una storia di pedofilia.
<spoiler>Rei da bambino ha fatto arrestare un pedofilo che abusava di lui ma è diventato gay cosa che non fa piacere alla madre che lo vuole assolutamente curare.
Adesca nelle prime pagine un ragazzino che si chiama Yui, ma la cosa finisce male.
A distanza di anni si rincontrano e Yui, che non conosce nessun ragazzo della sua età gay, dice a Rei di essere innamorato di lui, fanno sesso e il più vecchio dei due filma tutto e ricatta il più giovane obbligandolo a pratiche umilianti.
Dopo Yui che aiutato dalla sua (finta) fidanzata (lesbica) si rivolta distrugge il materiale imbarazzate ma sceglie di stare con Rei, diventato un rottame d’uomo. <fine spoiler="">
Riflessioni. L’amore è strano, esistono forme di amore malato quali la pedofilia e questo racconto inizia come shotakon.
Tutti sanno che il termine Shotacon deriva dal protagonista di Super Robot 28 (Tetsujin 28 go) di Mitsuteru Yokoyama che eccitando i bambini verso Shota, il ragazzino eroe della serie, li ha portati da adulti ha cercare scene dello stesso o di ragazzini simili in versione ose.
Questo succedeva perché non avevano modo di sfogare gli ormoni sul serio con i loro compagniucci di classe. Per Yui è lo stesso avvicinati al sesso da un ragazzo più grande di lui, lo cerca, non perché come vuole l’autrice lo ama ma perché non riesce a sfogare i suoi ormoni diversamente. Anche Rei probabilmente non ama Yui però desidera far sesso, possiede decine di filmati porno, molta oggettistica per giochi particolari, cerca solo qualcuno da dominare e con cui sfogarsi.
L’errore dell’autrice è di cercare di dare un lieto fine accettabile per le sue lettrici e non tentare di scavare oltre nel degrado della situazione, in un fumetto dove nessun personaggio fa una bella figura, per questa mancanza il mio voto non può andare oltre l’otto.
Promosso il coraggio di J-POP nel portare un’opera che potrebbe far discutere i perbenisti.</fine></spoiler>
<spoiler>Rei da bambino ha fatto arrestare un pedofilo che abusava di lui ma è diventato gay cosa che non fa piacere alla madre che lo vuole assolutamente curare.
Adesca nelle prime pagine un ragazzino che si chiama Yui, ma la cosa finisce male.
A distanza di anni si rincontrano e Yui, che non conosce nessun ragazzo della sua età gay, dice a Rei di essere innamorato di lui, fanno sesso e il più vecchio dei due filma tutto e ricatta il più giovane obbligandolo a pratiche umilianti.
Dopo Yui che aiutato dalla sua (finta) fidanzata (lesbica) si rivolta distrugge il materiale imbarazzate ma sceglie di stare con Rei, diventato un rottame d’uomo. <fine spoiler="">
Riflessioni. L’amore è strano, esistono forme di amore malato quali la pedofilia e questo racconto inizia come shotakon.
Tutti sanno che il termine Shotacon deriva dal protagonista di Super Robot 28 (Tetsujin 28 go) di Mitsuteru Yokoyama che eccitando i bambini verso Shota, il ragazzino eroe della serie, li ha portati da adulti ha cercare scene dello stesso o di ragazzini simili in versione ose.
Questo succedeva perché non avevano modo di sfogare gli ormoni sul serio con i loro compagniucci di classe. Per Yui è lo stesso avvicinati al sesso da un ragazzo più grande di lui, lo cerca, non perché come vuole l’autrice lo ama ma perché non riesce a sfogare i suoi ormoni diversamente. Anche Rei probabilmente non ama Yui però desidera far sesso, possiede decine di filmati porno, molta oggettistica per giochi particolari, cerca solo qualcuno da dominare e con cui sfogarsi.
L’errore dell’autrice è di cercare di dare un lieto fine accettabile per le sue lettrici e non tentare di scavare oltre nel degrado della situazione, in un fumetto dove nessun personaggio fa una bella figura, per questa mancanza il mio voto non può andare oltre l’otto.
Promosso il coraggio di J-POP nel portare un’opera che potrebbe far discutere i perbenisti.</fine></spoiler>
Recensire questo manga non è semplice ma ci provo nella speranza di aiutare chi magari è ancora incerto se leggere o meno Nii-chan.
Comincio col dire che si, si parla anche di pedofilia e si, ci sono contenuti forti (com'è tipico dell'autrice) che possono essere impressionabili per alcuni. E' un manga riservato (come precisa la casa editrice) esclusivamente per un pubblico maturo e consigliato a un pubblico maggiorenne.
Dico subito che non consiglio assolutamente Nii-chan a chi ha pregiudizi sulle inclinazioni o parafilie sessuali , a chi è moralista (si corre il rischio di indignarsi facilmente) o predisposto al turbamento.
Detto questo Harada è un'autrice di yaoi molto affermata, professionale, audace, il suo fascino per me che ho letto tutte le sue opere, sta nell'osare in tutti i suoi manga, nel non nascondere aspetti brutali come stupri, violenze sessuali o psicologiche o parafilie, ma anche nel mostrare l'amore puro e profondo nascere in tali contesti condito anche, come molti boys love, di una buona dose di sesso esplicito.
Lei riesce a trattare storie perverse, molte moralmente non accettate dalla società in modo magistrale, mi sento di dire che non tutti sono capaci di raccontarle, perché l'equilibrio è veramente precario ma Harada, come anche Koogi con "Killing Stalking", ci riesce benissimo.
Quest'opera di un volume unico ha pochi personaggi ma ben caratterizzati, il tratto psicologico è complesso , la trama non cade mai nel banale, è scorrevole e interessante.
Trama: Yui è un bambino che spesso và a casa di Nii-chan (letteralmente "Fratellone" in Giappone si usa riferirsi con questo nome ai maschi più grandi) un ragazzo adulto e molto dolce con lui per giocare ai videogiochi. Dalle prime pagine si capisce subito che Nii-chan tocca e bacia il bambino in un modo che và oltre la semplice amicizia ma il bimbo la vede come un gioco divertente, un giorno però, si sente agitato nel modo in cui viene toccato e fugge; la madre nota quanto è accaduto e accusa Nii-chan di esser un pervertito schifoso.
Subito quest'ultimo sparisce dall'appartamento in cui era in affitto per evitare scandali e Yui, che in realtà provava un sentimento sincero di amicizia e benessere nello starci in compagnia, capisce che questa lontananza gli manca tantissimo e da allora non fa che ripensare a lui, tornando nel quartiere ripetutamente negli anni per vedere se magari lo incrocia casualmente. E un giorno, quando ormai Yui è adolescente, incontra nuovamente Nii-chan per strada, non lo ha mai dimenticato e stavolta, gli dice, non scapperà più, vuole frequentarlo se lui lo vorrà di nuovo.
Da allora Kei (vero nome di Nii-chan) non fidandosi della sua parola, lo aveva "tradito" in passato, decide di accettare questa nuova relazione, ma per tutelarsi crea filmati mentre fanno sesso, ricattandolo di mettere tutto online se racconta a qualcuno di loro.
Ora Yui è cresciuto , nonostante sia adolescente ha il corpo di un ragazzo maturo pieno di ormoni e desiderio e la loro relazione sessuale è passionale e travolgente.
Nii-chan però ora non è più il dolce e affettuoso ragazzo che lo ricopriva di attenzioni da bambino, ora è un uomo brutale seppur passionale, diffidente , freddo, inquieto, ma nonostante tutto Yui sente di essersi innamorato pazzamente.
Ed è disposto a tutto per fargli capire che non fuggirà più e dimostrargli il suo amore più sincero.
Yui, senza troppo slancio emotivo, si fidanza ufficialmente anche con una compagna di scuola che si fa avanti, solo per capire fin da subito che la compagnia femminile lo lascia indifferente, e che la scaricherà presto per dimostrare a Nii-chan che il suo amore è tutto per lui.
Date le premesse si potrebbe rimanere turbati dall'atteggiamento di Nii-chan verso Yui, così aprofittatore e cinico , ma vi posso garantire che continuando la lettura i ruoli cambieranno e ci saranno molte svolte interessanti che lasceranno inchiodati il lettore fino all'ultima pagina.
Harada bilancia perfettamente tutti i ruoli raccontando una storia d'amore forte, mostrando i lati più nascosti dell'animo umano: perversione, disperazione, follia, passione.
Personalmente la trama a me è piaciuta molto.
Il tratto di Harada è pulito e semplice, non vengono apportate censure nelle scene sessuali, il che per me è un fattore positivo, so che tante lettrici l'avevano chiesto alle case editrici.
La J-Pop ha fatto un'ottima edizione con sovraccopertina e ottima qualità, come sempre.
Lode a questa casa editrice e ad Harada che hanno avuto il coraggio di portare sul mercato e in Italia un manga dalle tematiche controverse.
Avevo letto, all'annuncio di quest'opera, pareri di alcune che definiscono schifoso Nii-chan per il fatto che include materiale pedopornografico e che non si dovrebbe neppure pubblicare. Lo reputo ridicolo, e fortunatamente la maggior parte dei lettori la pensa come me e cioè che una storia non deve essere educativa per essere raccontata, perchè a questo punto non si dovrebbe pubblicare più nulla!
Nè gli hentai, nè le storie di assassini...... negli yaoi in generale poi, abbondano scene di stupri e violenze.... Ogni artista deve essere libero di narrare anche tematiche pesanti e controverse, deve esserci libertà d'espressione!
Mi ha fatto riflettere il commento di un lettore che diceva di cercare nei manga soprattutto tematiche forti che ti portano in mondi paralleli assolutamente diversi dalla realtà che viviamo nel quotidiano, anche come fuga da essa seppur per qualche ora.
Consiglio questa lettura a tutte le amanti dell'autrice Harada, alle amanti dei Boys love, a chi non è facilmente impressionabile a tematiche come la pedofilia, e cerca una lettura intensa che sa osare.
Comincio col dire che si, si parla anche di pedofilia e si, ci sono contenuti forti (com'è tipico dell'autrice) che possono essere impressionabili per alcuni. E' un manga riservato (come precisa la casa editrice) esclusivamente per un pubblico maturo e consigliato a un pubblico maggiorenne.
Dico subito che non consiglio assolutamente Nii-chan a chi ha pregiudizi sulle inclinazioni o parafilie sessuali , a chi è moralista (si corre il rischio di indignarsi facilmente) o predisposto al turbamento.
Detto questo Harada è un'autrice di yaoi molto affermata, professionale, audace, il suo fascino per me che ho letto tutte le sue opere, sta nell'osare in tutti i suoi manga, nel non nascondere aspetti brutali come stupri, violenze sessuali o psicologiche o parafilie, ma anche nel mostrare l'amore puro e profondo nascere in tali contesti condito anche, come molti boys love, di una buona dose di sesso esplicito.
Lei riesce a trattare storie perverse, molte moralmente non accettate dalla società in modo magistrale, mi sento di dire che non tutti sono capaci di raccontarle, perché l'equilibrio è veramente precario ma Harada, come anche Koogi con "Killing Stalking", ci riesce benissimo.
Quest'opera di un volume unico ha pochi personaggi ma ben caratterizzati, il tratto psicologico è complesso , la trama non cade mai nel banale, è scorrevole e interessante.
Trama: Yui è un bambino che spesso và a casa di Nii-chan (letteralmente "Fratellone" in Giappone si usa riferirsi con questo nome ai maschi più grandi) un ragazzo adulto e molto dolce con lui per giocare ai videogiochi. Dalle prime pagine si capisce subito che Nii-chan tocca e bacia il bambino in un modo che và oltre la semplice amicizia ma il bimbo la vede come un gioco divertente, un giorno però, si sente agitato nel modo in cui viene toccato e fugge; la madre nota quanto è accaduto e accusa Nii-chan di esser un pervertito schifoso.
Subito quest'ultimo sparisce dall'appartamento in cui era in affitto per evitare scandali e Yui, che in realtà provava un sentimento sincero di amicizia e benessere nello starci in compagnia, capisce che questa lontananza gli manca tantissimo e da allora non fa che ripensare a lui, tornando nel quartiere ripetutamente negli anni per vedere se magari lo incrocia casualmente. E un giorno, quando ormai Yui è adolescente, incontra nuovamente Nii-chan per strada, non lo ha mai dimenticato e stavolta, gli dice, non scapperà più, vuole frequentarlo se lui lo vorrà di nuovo.
Da allora Kei (vero nome di Nii-chan) non fidandosi della sua parola, lo aveva "tradito" in passato, decide di accettare questa nuova relazione, ma per tutelarsi crea filmati mentre fanno sesso, ricattandolo di mettere tutto online se racconta a qualcuno di loro.
Ora Yui è cresciuto , nonostante sia adolescente ha il corpo di un ragazzo maturo pieno di ormoni e desiderio e la loro relazione sessuale è passionale e travolgente.
Nii-chan però ora non è più il dolce e affettuoso ragazzo che lo ricopriva di attenzioni da bambino, ora è un uomo brutale seppur passionale, diffidente , freddo, inquieto, ma nonostante tutto Yui sente di essersi innamorato pazzamente.
Ed è disposto a tutto per fargli capire che non fuggirà più e dimostrargli il suo amore più sincero.
Yui, senza troppo slancio emotivo, si fidanza ufficialmente anche con una compagna di scuola che si fa avanti, solo per capire fin da subito che la compagnia femminile lo lascia indifferente, e che la scaricherà presto per dimostrare a Nii-chan che il suo amore è tutto per lui.
Date le premesse si potrebbe rimanere turbati dall'atteggiamento di Nii-chan verso Yui, così aprofittatore e cinico , ma vi posso garantire che continuando la lettura i ruoli cambieranno e ci saranno molte svolte interessanti che lasceranno inchiodati il lettore fino all'ultima pagina.
Harada bilancia perfettamente tutti i ruoli raccontando una storia d'amore forte, mostrando i lati più nascosti dell'animo umano: perversione, disperazione, follia, passione.
Personalmente la trama a me è piaciuta molto.
Il tratto di Harada è pulito e semplice, non vengono apportate censure nelle scene sessuali, il che per me è un fattore positivo, so che tante lettrici l'avevano chiesto alle case editrici.
La J-Pop ha fatto un'ottima edizione con sovraccopertina e ottima qualità, come sempre.
Lode a questa casa editrice e ad Harada che hanno avuto il coraggio di portare sul mercato e in Italia un manga dalle tematiche controverse.
Avevo letto, all'annuncio di quest'opera, pareri di alcune che definiscono schifoso Nii-chan per il fatto che include materiale pedopornografico e che non si dovrebbe neppure pubblicare. Lo reputo ridicolo, e fortunatamente la maggior parte dei lettori la pensa come me e cioè che una storia non deve essere educativa per essere raccontata, perchè a questo punto non si dovrebbe pubblicare più nulla!
Nè gli hentai, nè le storie di assassini...... negli yaoi in generale poi, abbondano scene di stupri e violenze.... Ogni artista deve essere libero di narrare anche tematiche pesanti e controverse, deve esserci libertà d'espressione!
Mi ha fatto riflettere il commento di un lettore che diceva di cercare nei manga soprattutto tematiche forti che ti portano in mondi paralleli assolutamente diversi dalla realtà che viviamo nel quotidiano, anche come fuga da essa seppur per qualche ora.
Consiglio questa lettura a tutte le amanti dell'autrice Harada, alle amanti dei Boys love, a chi non è facilmente impressionabile a tematiche come la pedofilia, e cerca una lettura intensa che sa osare.