logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 3
Aminako

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
"Mamma" è uno slice of life creato dalla matita di Aoi Ikebe ed è stato proposto in un volume unico dalla casa editrice Dynit nel 2018. L'autrice è conosciuta in Italia anche per "Princess Maison", attualmente in corso di pubblicazione dalla Bao. Acquistando "Mamma" speravo di ritrovare il suo talento e per questo tengo a riproporre un passaggio della stessa casa editrice che l'ha portata in Italia: "Autrice apprezzata da pubblico e critica per il tratto particolarissimo e per la sua abilità di narrare il femminile in modo realistico".

"Mamma" è un collage di storie brevi che propone delle diverse declinazioni dell'Essere madre. Le protagoniste di queste vicende vestono i panni di persone comuni: sono mamme, sono figlie, sono amiche, sono bambine, sono adulte, sono anziane, accomunate dalla loro appartenenza allo stesso sesso biologico. Non entrerò nel merito di ciascuna storia perché offrire delle anticipazioni ridimensionerebbe la portata delle vicende e delle situazioni. Credo che la potenza di quest'opera non sia esercitata dai suoi eventi ma dalla naturalezza e dalla schiettezza con cui vengono narrati. I dialoghi diretti e asciutti danzano con un tratto grafico morbido, che rendono il lettore diretto osservatore delle scene e in egual misura partecipante ai silenzi. Questi ultimi apparentemente sembrano creare un vuoto con il lettore ma in realtà lo stanno catturando in un sottosuolo di pensieri così profondi da essere visibili più che leggibili. Aoi Ikebe verso i suoi personaggi non è invadente e non pretende di spiegarli, lascia a loro il tempo di svelarsi.

Le figure di Aoi Ikebe sono avvolte da una tenerezza che non lascia spazio al giudizio di valore sui fatti narrati. Quando da lettrice sono così concentrata sul dramma dei personaggi e il contesto intorno non pretende di essere capito, l'autore mi ha definitivamente conquistata. Le sue donne hanno la schiena incurvata, hanno la vista offuscata e le borse sotto gli occhi, sono operose e instancabili. Le sue storie ci insegnano che "le mamme" possono essere ovunque e in qualsiasi forma: possono cantare in un orfanotrofio, possono essere scambiate per delle streghette, possono osservarci da lontano. Le mamme che racconta Aoi Ikebe possono essere quelle che ci sono sempre state e scegliamo non sempre di vedere, oppure sono quelle che sappiamo esserci ma scelgono di non manifestarsi nelle nostre vite. "Mamma" è anche un'opera che parla di figli/e, come solo la delicatezza del suo tratto grafico può rappresentare: figure minute, con occhi grandi, che si muovono ingenuamente in spazi piatti e che talvolta suscitano sentimenti di protezione.

Il lettore è guidato da una scena all'altra grazie al susseguirsi di esse come una sequenza di fotografie. Ecco poi l'attenzione catturata dai dettagli di un oggetto, di un paesaggio o di uno sguardo attento, bonario, innocente. La sensazione è che l'autrice inviti il lettore a mettere in moto il proprio intuito per comprendere alcune situazioni, che non sono definite da contorni chiari ma una volta comprese trasmettono l'intero messaggio della storia. "Mamma" è un'opera che ha la particolarità di ribaltare un modello ideale di mamma. Lo fa adottando una lente ruvida, che può entrare in contrasto con la dolcezza del tratto. Qual è il confine tra il reclamare un diritto di essere madre e il dovere di comportarsi come tale? Essere madre è un ruolo o una attitudine alla cura? Quanto spazio occorre perché i propri figli possano prendere la rincorsa per il volo?

La suggerisco a tutti i lettori che non hanno bisogno di pagine gonfie di dialoghi per fotografare i contesti e le emozioni. Io l'ho regalato alla mia mamma, ha superato i 60 e le è piaciuto al punto di averlo condiviso con tutti. Come è stato accolto lo lascio immaginare: per me è un 10 e lode meritato, indiscusso, insindacabile.