In the Flow of Time
Shiro è un ragazzo di diciassette anni un po’ riservato, vive da solo in una casetta modesta con un grande orto annesso e lo zio che ne ha la custodia lo va a trovare ogni tanto. Da poco è venuto a mancare suo nonno che lo ha cresciuto e amato senza mai fargli mancare niente e per questo Shiro si sente un po’ solo. Un giorno decide di ripercorrere vecchi ricordi con un giocattolo della sua infanzia e, facendo volare un aeroplanino sul fiume, si accorge di uno strano ragazzo in acqua. Lo sconosciuto sembra sconvolto e disorientato, tanto che Shiro non fa in tempo a rendersi conto di lui che questo perde i sensi. Decide di portarlo a casa sua che dista poco e chiama un dottore affinché lo visiti, ma lui non sembra ricordare nulla, non sa chi è o da dove arrivi, non riconosce molti oggetti e sembra venire letteralmente da un epoca diversa. Preoccupato per lui, Shiro decide di ospitarlo in casa fino a quando non avrà ripreso la memoria o qualcuno avrà sporto denuncia di scomparsa alla polizia. Kiku, così chiamato per non doverlo appellare come “Tizio” per ringraziare la gentilezza si dà molto da fare per il padrone di casa, si interessa alla sua vita, lo aiuta con le faccende domestiche e si applica alla gestione della terra.
Kiku ha atteggiamenti molto strani, è come se certe cose gli riuscissero più che naturali e certi ambienti gli fossero così familiari nonostante la sua memoria ancora inesistente. È così dolce e pudico che per Shiro è quasi divertente vedere come risponde alle sue provocazioni perché è più che evidente che sia interessato a lui. Soprattutto da quando ha deciso di volergli dormire accanto la notte per evitare che possa continuare a fare quei terribili incubi che lo perseguitano da che ha smarrito i propri ricordi. Chi è davvero Kiku? Da dove arriva? Shiro è così solo da starsi immaginando tutto oppure è reale?
Cosa ne ho pensato io? "Ma.. Come diavolo è stato possibile che io abbia aperto il fumetto e, un attimo dopo, boom era finito?" Dolce, mistico e appassionato. Non avevo capito fosse un po’ spicy, in realtà quando l’ho scelto avevo voglia di un amore dolce e innocente, ma ho dovuto riadattarmi per certi aspetti e scene non esattamente innocue. Non posso certo dire di essere dispiaciuta, soprattutto perché la vicenda resta dolce e piena di appassionato struggimento più che di voraci amplessi e la cosa è andata decisamente a mio favore. Sotto un certo punto di vista mi dispiace che sia durato così poco, le immagini sono belle e la trama c’è, alcuni tagli temporali avrei preferito approfondirli ma mi sono accontentata.
Kiku ha atteggiamenti molto strani, è come se certe cose gli riuscissero più che naturali e certi ambienti gli fossero così familiari nonostante la sua memoria ancora inesistente. È così dolce e pudico che per Shiro è quasi divertente vedere come risponde alle sue provocazioni perché è più che evidente che sia interessato a lui. Soprattutto da quando ha deciso di volergli dormire accanto la notte per evitare che possa continuare a fare quei terribili incubi che lo perseguitano da che ha smarrito i propri ricordi. Chi è davvero Kiku? Da dove arriva? Shiro è così solo da starsi immaginando tutto oppure è reale?
Cosa ne ho pensato io? "Ma.. Come diavolo è stato possibile che io abbia aperto il fumetto e, un attimo dopo, boom era finito?" Dolce, mistico e appassionato. Non avevo capito fosse un po’ spicy, in realtà quando l’ho scelto avevo voglia di un amore dolce e innocente, ma ho dovuto riadattarmi per certi aspetti e scene non esattamente innocue. Non posso certo dire di essere dispiaciuta, soprattutto perché la vicenda resta dolce e piena di appassionato struggimento più che di voraci amplessi e la cosa è andata decisamente a mio favore. Sotto un certo punto di vista mi dispiace che sia durato così poco, le immagini sono belle e la trama c’è, alcuni tagli temporali avrei preferito approfondirli ma mi sono accontentata.
Ammetto di aver comprato questo manga spinta più dalla bellezza del box che dalla trama stessa. Il box è bellissimo in ogni sua parte e contiene i due volumi del manga e una cartolina con i due protagonisti della storia. I volumi presentano alcune pagine a colori e nel primo, un piccolo poster. E, io che sono fissata col guardare cosa c'è sotto le sovra-copertine, ho scoperto una bellissima immagine nella sotto-coperta del primo volume!
Ma passiamo alla storia! Shiro è uno studente delle superiori che da poco ha perso suo nonno, unica figura che si occupava di lui. Un giorno, mentre provava a far volare un aeroplanino di quando era piccolo, soccorre un ragazzo vestito da pilota che non si ricorda niente, né da dove viene né il suo nome, così Shiro decide di ospitarlo a casa sua e di chiamarlo Kiku, in onore di suo nonno.
Parte così una dolcissima convivenza dove i due ragazzi, complici anche gli incubi di Kiku, si avvicineranno sempre di più e scopriranno, passo dopo passo, sempre più cose l'uno dell'altro.
Ma mentre si leggono i due volumi, si ha sempre il sentore di qualcosa che non quadra.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Kiku non solo era vestito in modo strano, ma non conosce la maggior parte degli oggetti tecnologici che ci sono oggi; sembra quasi che venga da un'altra epoca! E questo dà origine a molti siparietti comici!
Inoltre la "presenza" del nonno è ingombrante e aleggia sempre intorno ai due protagonisti. Quello che temevo potesse succedere si è, infine, avverato.
Il finale lascia aperta l'interpretazione al lettore e la mente di ognuno di noi può vagare dove vuole. Aggiungo solo che quando ho letto l'ultima pagina, ho pensato alle parole che Kiku dice a Shiro: "Sei stato tu a chiamarmi, Shiro. Tu mi hai chiamato... e io sono venuto per te..."
Ma passiamo alla storia! Shiro è uno studente delle superiori che da poco ha perso suo nonno, unica figura che si occupava di lui. Un giorno, mentre provava a far volare un aeroplanino di quando era piccolo, soccorre un ragazzo vestito da pilota che non si ricorda niente, né da dove viene né il suo nome, così Shiro decide di ospitarlo a casa sua e di chiamarlo Kiku, in onore di suo nonno.
Parte così una dolcissima convivenza dove i due ragazzi, complici anche gli incubi di Kiku, si avvicineranno sempre di più e scopriranno, passo dopo passo, sempre più cose l'uno dell'altro.
Ma mentre si leggono i due volumi, si ha sempre il sentore di qualcosa che non quadra.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Kiku non solo era vestito in modo strano, ma non conosce la maggior parte degli oggetti tecnologici che ci sono oggi; sembra quasi che venga da un'altra epoca! E questo dà origine a molti siparietti comici!
Inoltre la "presenza" del nonno è ingombrante e aleggia sempre intorno ai due protagonisti. Quello che temevo potesse succedere si è, infine, avverato.
Il finale lascia aperta l'interpretazione al lettore e la mente di ognuno di noi può vagare dove vuole. Aggiungo solo che quando ho letto l'ultima pagina, ho pensato alle parole che Kiku dice a Shiro: "Sei stato tu a chiamarmi, Shiro. Tu mi hai chiamato... e io sono venuto per te..."