Pillowfish
C'è veramente poco da dire su questo manga, sono tante mini storielle che si concludono
in poche pagine, tra i vari capitoli potrete trovare delle riflessioni personali tratte dal
diario dell'autore. I disegni sono un pò strani, i personaggi delle varie storielle sono
disegnati in modo semplice quasi in modo elementare, mentre le ambientazioni sono inchiostrate
divinamente con tantissimi particolari, la combinazione tra i due "stili" di disegno si sposa
molto bene seppur in modo strano. Molte volte ci sono tavole o capitoli interi con alcune
scene lasciate a matita non inchiostrati.
Panpanya non mi sembra un autore molto conosciuto, secondo me merita tantissimo perchè in
alcune storielle si possono trovare dei significati nascosti molto simpatici. Ambientazioni
molto spesso cupe che ti trasportano in piccole avventure a giro per un Giappone fantastico.
in poche pagine, tra i vari capitoli potrete trovare delle riflessioni personali tratte dal
diario dell'autore. I disegni sono un pò strani, i personaggi delle varie storielle sono
disegnati in modo semplice quasi in modo elementare, mentre le ambientazioni sono inchiostrate
divinamente con tantissimi particolari, la combinazione tra i due "stili" di disegno si sposa
molto bene seppur in modo strano. Molte volte ci sono tavole o capitoli interi con alcune
scene lasciate a matita non inchiostrati.
Panpanya non mi sembra un autore molto conosciuto, secondo me merita tantissimo perchè in
alcune storielle si possono trovare dei significati nascosti molto simpatici. Ambientazioni
molto spesso cupe che ti trasportano in piccole avventure a giro per un Giappone fantastico.
"Pillowfish" di Panpanya è una raccolta di storie brevi pubblicata nel 2015 ed edita in Italia da Star Comics. L'autrice è la stessa che l'anno precedente si era fatta conoscere dal grande pubblico con il suo "An Invitation from a Crab".
In entrambi casi, ma specialmente nel caso di "Pillowfish" che è l'opera di cui pariamo in questo frangente, l'autrice si diletta a raccontarci un gran numero di storie brevi, tratte sicuramente dalla sua quotidianità, ma rielaborate in chiave fantasy. La protagonista di queste vicende è una ragazza in piena età adolescenziale, ma di cui sappiamo poco altro. Quasi come se ci trovassimo in un mondo magico, la protagonista si ritrova a dialogare con degli animali che trovano una personificazione in tutta l'opera; a viaggiare in luoghi sconosciuti e misteriosi di cui l'uomo non sa nulla e infine a comprare un comodissimo cuscino a forma di pesce, da cui l'opera prende il titolo. Queste storie brevi però, non hanno solo il compito di divertire il lettore ma anche di insegnare qualcosa, di fatti, alcuni racconti sono delle vere e proprie lezioni di vita. I capitoli "New Fish" e "La chiamata della spazzatura" ci insegnano ad avere maggior rispetto dell'ambiente che ci circonda e della natura, cercando di trovare qualche compromesso che faccia del bene sia a noi che a loro; il capitolo "Stare in piedi" ci insegna invece che al mondo non esiste nulla di inutile e che anche un piccolo gesto può fare la differenza e infine il capitolo "Gratitudine" ci ricorda che fare del bene ci porterà del bene, motivo per il quale l'uomo dovrebbe scegliere questo stile di vita, nonostante da tempo sia abituato a fare il contrario.
Oltre alle storie brevi, ho molto apprezzato anche il disegno a tratti sporco fino a riempire la tavola di un nero denso, a tratti appena abbozzato o addirittura scarabocchiato e altre volte estremamente pulito e chiaro.
Insomma, questa è un'opera che definirei sotto ogni punto di vista estremamente eterogenea.
In entrambi casi, ma specialmente nel caso di "Pillowfish" che è l'opera di cui pariamo in questo frangente, l'autrice si diletta a raccontarci un gran numero di storie brevi, tratte sicuramente dalla sua quotidianità, ma rielaborate in chiave fantasy. La protagonista di queste vicende è una ragazza in piena età adolescenziale, ma di cui sappiamo poco altro. Quasi come se ci trovassimo in un mondo magico, la protagonista si ritrova a dialogare con degli animali che trovano una personificazione in tutta l'opera; a viaggiare in luoghi sconosciuti e misteriosi di cui l'uomo non sa nulla e infine a comprare un comodissimo cuscino a forma di pesce, da cui l'opera prende il titolo. Queste storie brevi però, non hanno solo il compito di divertire il lettore ma anche di insegnare qualcosa, di fatti, alcuni racconti sono delle vere e proprie lezioni di vita. I capitoli "New Fish" e "La chiamata della spazzatura" ci insegnano ad avere maggior rispetto dell'ambiente che ci circonda e della natura, cercando di trovare qualche compromesso che faccia del bene sia a noi che a loro; il capitolo "Stare in piedi" ci insegna invece che al mondo non esiste nulla di inutile e che anche un piccolo gesto può fare la differenza e infine il capitolo "Gratitudine" ci ricorda che fare del bene ci porterà del bene, motivo per il quale l'uomo dovrebbe scegliere questo stile di vita, nonostante da tempo sia abituato a fare il contrario.
Oltre alle storie brevi, ho molto apprezzato anche il disegno a tratti sporco fino a riempire la tavola di un nero denso, a tratti appena abbozzato o addirittura scarabocchiato e altre volte estremamente pulito e chiaro.
Insomma, questa è un'opera che definirei sotto ogni punto di vista estremamente eterogenea.