Burn the Witch
Sinceramente, è semplicemente pessimo.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ho aspettato a scrivere la recensione, considerando che ci saranno altri volumi, ma visto che per ora non se ne sa ancora nulla, ho deciso di dire la mia, considerando comunque che questa serie è diversa degli altri manga e il primo volume (ma penso che sarà così per ogni altro) è comunque totalmente autoconclusivo.
La storia parla di "Niiha" e Ninny, due ragazze, apparentemente all'opposto in tutto, che lavorano insieme al Wing Bing, un'organizzazione che si occupa della gestione (che può essere intesa sia come abbattimento, sia come semplice confinamento) delle creature sovrannaturali chiamate draghi (che insomma, non sono animali come nella loro visione più classica). Gli eventi porteranno le due ragazze a risvegliare e a combattere contro uno dei sette draghi leggendari, noto come Cenerentola.
Il problema di questo manga è che praticamente è un "insulto" a tutte le più basilari regole della narrazione (ma forse anche della logica).
Partiamo dai personaggi. Niiha è un personaggio abbastanza comune, niente di eccezionale, ma ok. Il problema è Ninny. Quest'ultimo è un personaggio scritto semplicemente male. Lei è una cantante professionista, che gestisce i draghi come secondo lavoro. Essendo una cantante di successo, non è interessata ai soldi, vuole però fare carriera nel Wing Bing. Ed ora arriva la cosa che non ha senso, odia lavorare al Wing Bing... A questo punto la domanda sorge spontanea: perché lavora li? Lei è una cantante ricca e famosa, perché dovrebbe avere un secondo lavoro? Inoltre questo secondo lavoro non le piace, visto che gran parte di esso consiste nel curare i draghi (insomma, è come lavorare in una fattoria). La cosa avrebbe senso se ci fosse una regole che le imponesse la cosa, ma non viene mai menzionato nulla del genere.
Passando avanti, il manga si perde nell'introdurre una lunga serie di elementi che è poi risultata totalmente inutile. Due dei quattro capitoli sono solamente una lunga introduzione di world building e personaggi, che poi risultano totalmente inutili ai fini dello svolgimento degli eventi. Qualcuno potrebbe obiettare con "Ma in futuro potrebbero trovare spazio". Ok, è vero (siamo sempre nei se, comunque) ma se anche fosse così, rimane il fatto che tutti quegli elementi sono stati introdotti in maniera pessima. Per farvi un esempio, immaginate che in One Piece come prima cosa venga fatta una lunga introduzione sulla politica, sul governo, sui quattro mari e l'oceano... Ci sarebbero gli stessi elementi, ma introdotti in modo pessimo. Qui viene fatto così. Una lunga e noiosa introduzione che tra l'altro risulta pure inutile.
Per concludere con la ciliegina sulla torta, la storia effettiva (esclusa l'introduzione, insomma) si chiude con un grandissimo deus ex machina, che magari risulterà strano per chi non ne mastica di sistemi magici, ma insomma, il tutto si risolve con un attacco magico che esce fuori "dal nulla" (nel senso che non era stato introdotto, né mai per un secondo si era lasciato intendere della possibilità che potesse avvenire qualcosa del genere) e salva tutti.
Ora qualcuno potrebbe obiettare che ho parlato solo delle cose negative, ma in realtà le poche cose che non ho menzionato (parliamo di quattro capitoli, non c'è molto altro) sono semplicemente dimenticabili, niente di eccezionale, niente che la facciano risaltare rispetto alla media.
Il capitolo autoconclusivo presente nel volume otto non aggiunge praticamente nulla, allunga solo una scena, ma oltre a ciò, non va considerato nell'insieme della serie vera e propria, perché è uno One-Shot a sé, che va inteso come prototipo della serie e niente più, visto che gli eventi palesemente non sono conciliabili.
In sintesi, "Burn The Witch" risulta un manga mediocre quando va bene, e semplicemente sbagliato quando va male. L'unica eccezione la fanno, ovviamente, i disegni.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ho aspettato a scrivere la recensione, considerando che ci saranno altri volumi, ma visto che per ora non se ne sa ancora nulla, ho deciso di dire la mia, considerando comunque che questa serie è diversa degli altri manga e il primo volume (ma penso che sarà così per ogni altro) è comunque totalmente autoconclusivo.
La storia parla di "Niiha" e Ninny, due ragazze, apparentemente all'opposto in tutto, che lavorano insieme al Wing Bing, un'organizzazione che si occupa della gestione (che può essere intesa sia come abbattimento, sia come semplice confinamento) delle creature sovrannaturali chiamate draghi (che insomma, non sono animali come nella loro visione più classica). Gli eventi porteranno le due ragazze a risvegliare e a combattere contro uno dei sette draghi leggendari, noto come Cenerentola.
Il problema di questo manga è che praticamente è un "insulto" a tutte le più basilari regole della narrazione (ma forse anche della logica).
Partiamo dai personaggi. Niiha è un personaggio abbastanza comune, niente di eccezionale, ma ok. Il problema è Ninny. Quest'ultimo è un personaggio scritto semplicemente male. Lei è una cantante professionista, che gestisce i draghi come secondo lavoro. Essendo una cantante di successo, non è interessata ai soldi, vuole però fare carriera nel Wing Bing. Ed ora arriva la cosa che non ha senso, odia lavorare al Wing Bing... A questo punto la domanda sorge spontanea: perché lavora li? Lei è una cantante ricca e famosa, perché dovrebbe avere un secondo lavoro? Inoltre questo secondo lavoro non le piace, visto che gran parte di esso consiste nel curare i draghi (insomma, è come lavorare in una fattoria). La cosa avrebbe senso se ci fosse una regole che le imponesse la cosa, ma non viene mai menzionato nulla del genere.
Passando avanti, il manga si perde nell'introdurre una lunga serie di elementi che è poi risultata totalmente inutile. Due dei quattro capitoli sono solamente una lunga introduzione di world building e personaggi, che poi risultano totalmente inutili ai fini dello svolgimento degli eventi. Qualcuno potrebbe obiettare con "Ma in futuro potrebbero trovare spazio". Ok, è vero (siamo sempre nei se, comunque) ma se anche fosse così, rimane il fatto che tutti quegli elementi sono stati introdotti in maniera pessima. Per farvi un esempio, immaginate che in One Piece come prima cosa venga fatta una lunga introduzione sulla politica, sul governo, sui quattro mari e l'oceano... Ci sarebbero gli stessi elementi, ma introdotti in modo pessimo. Qui viene fatto così. Una lunga e noiosa introduzione che tra l'altro risulta pure inutile.
Per concludere con la ciliegina sulla torta, la storia effettiva (esclusa l'introduzione, insomma) si chiude con un grandissimo deus ex machina, che magari risulterà strano per chi non ne mastica di sistemi magici, ma insomma, il tutto si risolve con un attacco magico che esce fuori "dal nulla" (nel senso che non era stato introdotto, né mai per un secondo si era lasciato intendere della possibilità che potesse avvenire qualcosa del genere) e salva tutti.
Ora qualcuno potrebbe obiettare che ho parlato solo delle cose negative, ma in realtà le poche cose che non ho menzionato (parliamo di quattro capitoli, non c'è molto altro) sono semplicemente dimenticabili, niente di eccezionale, niente che la facciano risaltare rispetto alla media.
Il capitolo autoconclusivo presente nel volume otto non aggiunge praticamente nulla, allunga solo una scena, ma oltre a ciò, non va considerato nell'insieme della serie vera e propria, perché è uno One-Shot a sé, che va inteso come prototipo della serie e niente più, visto che gli eventi palesemente non sono conciliabili.
In sintesi, "Burn The Witch" risulta un manga mediocre quando va bene, e semplicemente sbagliato quando va male. L'unica eccezione la fanno, ovviamente, i disegni.