Sabu & Ichi
Ho letto in inglese tutti e 13 i volumi di questa opera. Ma per chi vuole leggerla in italiano sappia che la Hikaru/001 edizioni (uno dei miei editori preferiti) l'ha iniziata nel 2021, purtroppo però si è fermata al primo volume per ragioni che non conosco, forse scarsità di vendite.
L’opera è di 83 capitoli usciti dal 1966 al 1973 per l’editore Shogakukan ed è un seinen.
I protagonisti di questo giallo sono due detective: il “poliziotto” di Edo Sabu e il suo amico massaggiatore cieco Ichi, il quale a discapito della sua invalidità è un maestro di spada.
I racconti sono ben costruiti con spunti interessanti ma… devo dire che la risoluzione dei casi non è così facile per il lettore, in quanto Ishinomori non dissemina di indizi i suoi racconti quindi avremo sempre delle sorprese non potendo arrivare noi stessi.
Anche se è qualcosa di diverso e mi ha ricordato il bellissimo Samurai executioner (chi non lo ha letto dovrebbe subito recuperare), il quale indaga anche lui su casi di delitti nello stesso modo. Shotaro Ishinomori è il Re dei manga e questo fumetto si dimostra non inferiore a molte opere di Tezuka ma credo che non possa essere considerato il re dei manga storici di samurai, premio che per i maestri della vecchia scuola assegno alla coppia Kozuo Koike e Goseki Kojima i quali hanno uno stile di disegno molto più realistico.
Al fumetto di Sabu & Ichi assegno un otto ma ci tengo a precisare che poteva prendere un voto molto più alto se solo… avesse usato meglio certi spunti che ci sono come il fatto che esistono casi impossibili da risolvere non in quanto non si arriva alla soluzione ma in quanto coperti dalle autorità, oppure un altro spunto è che a volte i poliziotti stessi coprono dei misfatti cosa che farà sul finale anche Sabu per uno dei suoi casi.
Un altra cosa che stona ma va bene così è la cecità di Ichi: mi ricorda Daredevil dell’universo Marvel. Ichi non vede ma riesce a fare tutto quasi percepisse le spade ed i pugnali dei nemici o il culo di una bella ragazza.
L’opera è di 83 capitoli usciti dal 1966 al 1973 per l’editore Shogakukan ed è un seinen.
I protagonisti di questo giallo sono due detective: il “poliziotto” di Edo Sabu e il suo amico massaggiatore cieco Ichi, il quale a discapito della sua invalidità è un maestro di spada.
I racconti sono ben costruiti con spunti interessanti ma… devo dire che la risoluzione dei casi non è così facile per il lettore, in quanto Ishinomori non dissemina di indizi i suoi racconti quindi avremo sempre delle sorprese non potendo arrivare noi stessi.
Anche se è qualcosa di diverso e mi ha ricordato il bellissimo Samurai executioner (chi non lo ha letto dovrebbe subito recuperare), il quale indaga anche lui su casi di delitti nello stesso modo. Shotaro Ishinomori è il Re dei manga e questo fumetto si dimostra non inferiore a molte opere di Tezuka ma credo che non possa essere considerato il re dei manga storici di samurai, premio che per i maestri della vecchia scuola assegno alla coppia Kozuo Koike e Goseki Kojima i quali hanno uno stile di disegno molto più realistico.
Al fumetto di Sabu & Ichi assegno un otto ma ci tengo a precisare che poteva prendere un voto molto più alto se solo… avesse usato meglio certi spunti che ci sono come il fatto che esistono casi impossibili da risolvere non in quanto non si arriva alla soluzione ma in quanto coperti dalle autorità, oppure un altro spunto è che a volte i poliziotti stessi coprono dei misfatti cosa che farà sul finale anche Sabu per uno dei suoi casi.
Un altra cosa che stona ma va bene così è la cecità di Ichi: mi ricorda Daredevil dell’universo Marvel. Ichi non vede ma riesce a fare tutto quasi percepisse le spade ed i pugnali dei nemici o il culo di una bella ragazza.