Do Retry

Credo che la boxe sia uno sport che piace molto ai maschietti, ma creare qualcosa di veramente grande su uno sport così stra-abusato negli anni diventa difficile: pensate a successi con tanti o tantissimi volumi come "Ashita no Joe", "Ganbare Genki" o l’inedito, da noi (e secondo me destinato a rimanere tale), "Hajime no Ippo"… molti autori provano a seguire la loro strada, ma il destino per i più è il cestino dell’immondizia.

Ikki Kagiwara era un maestro con forti venature gekiga e il suo eroe non poteva che essere un orfano nel dopoguerra che ha un grande sogno il titolo mondiale di boxe o salvare un orfanotrofio, Jun Kirarazaka prova le cose diversamente: il suo eroe è un orfano costretto a lottare per salvare la sorellina malata… Quindi la partenza era già vista, ma la forza di un fumetto non sta solo o meglio non sta quasi per niente nell’originalità: per prima cosa servono personaggi carismatici che ti fanno sembrare un piatto riscaldato qualcosa di forte. Invece questi personaggi non mi hanno conquistato.

Poi certo servono bei disegni (qui per me Kirarazaka supera la sufficienza) e per finire combattimenti fighi.
Purtroppo salvo i disegni tutto il resto è da buttare.
Il mio voto sarebbe un cinque col dubbio di essere troppo generoso ad assegnare un ulteriore mezzo punto per l’episodio finale il quale ha una cosa che si è persa in molte opere: una morale.