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VeganWarrior

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
"Io sono Hanamichi Sakuragi e adesso state a guardare come gioca un campione!"
SLAM DUNK
La prima cosa che mi viene da consigliare quando penso a slam dunk è di provarlo, realmente credo che sia una lettura che tutti dovrebbero provare.
Io odio i manga sportivi in quanto sono troppo ripetitivi e spesso diventano noiosi almeno che non ti piaccia lo sport trattato. Ecco, slam dunk è una forte eccezione. Ma andiamo con ordine.
La trama avrà come protagonista il nostro Hanamichi Sakuragi, il capo di una piccola banda di teppisti che si distingue per la sua chioma rossa. Hanamichi, dopo essere stato rifiutato dall'ennesima ragazza, s'innamora della bella Haruko, ed a quanto pare Haruko ama il basket. Questa motivazione sarà più che sufficiente per Sakuragi per unirsi al club di basket, anche se non ha la più minima idea di come si giochi. Da qui in poi il nostro protagonista si ritroverà travolto da questo sport, e ad accompagnarlo tutti i suoi compagni di squadra e non solo.
Detta così potrebbe sembrare molto semplicistica ma in realtà con la scusa che Sakuragi non sappia giocare a basket, l'autore ci spiega il gioco del basket partendo dai concetti base, e quindi anche chi non è pratico in materia può capire tranquillamente le regole del gioco.
Le tematiche trattate saranno varie anche se mai incentrate unicamente sullo sport, ad esempio sappiamo che Sakuragi è un teppista, anche senza aver mai fatto nulla di "grave", durante la storia potremmo capire sin dai primi volumi il disagio sociale e le conseguenze che tale scelta di vita comporta. Sarà anche interessante vedere i vari retroscena di tutti i personaggi, una piccola infarinatura rapida e per nulla pesante che ci farà affezionare ai personaggi. Verrà trattata la sconfitta, non in maniera filosofica, ma in maniera bruciante che ti fa stare male, eh si, questa non è un'opera con il finale assicurato dove i protagonisti vincono tutte le partite perché sono i "protagonisti". Altro tema trattato secondo me è la spensieratezza giovanile, quella libertà che spesso ti porta a fare delle scelte o anche semplici azioni senza pensarci più di tanto. Verrà trattata la passione e la rivalità sportiva.
Artisticamente siamo ad un livello altissimo, in alcune scene sembra quasi di toccare il fotorealismo. Probabilmente il punto migliore sono le scene d'azione sportive, chiare, pulite, si ha sempre un'idea di quello che sta succedendo. Lo so che sembrerebbe banale in un manga sportivo, ma vi assicuro che non lo è, ci sono manga che anche se con un'ottima idea di base non ottengono abbastanza attenzione proprio a causa del disegno non eccelso o (in alcuni casi) neanche sufficiente. Ora bisognerebbe pensare anche al fatto che il manga è del 1990, e secondo me reggerebbe ancora degnamente il confronto con la maggior parte dei migliori manga attuali, a questo abbiniamoci anche delle tavole da paura ed ovviamente (artisticamente parlando), solo per i motivi sopra citati, quest'opera riuscirebbe a trarre a sé una buona fetta di pubblico. Ovvio che soltanto la bellezza delle tavole da sola non basta a poter entrare nei cult della fumettistica nipponica, ma se si ha una buona idea in più si riesce a svilupparla divinamente ovvio che ciò aiuta tanto.
I personaggi, come già accennato, sono fenomenali, impossibile non affezionarsi ad alcuni di loro, questo dovuto principalmente all'ottimo lavoro di background accennato prima. Personalmente io ho adorato Sakuragi, ma tutti i membri, i 5 della squadra sono molto carismatici e riescono facilmente a rimanere impressi.
Eccellenti le gag comiche, davvero meravigliose, quasi mai scontate e genuinamente divertenti, ed egregiamente inserite anche nei momenti di suspense.
In conclusione l'opera gode di personaggi fantastici, scene adrenaliniche unite alla perfezione alla suspense delle azioni, disegni al limite del fotorealismo che potrebbero essere incorniciati ed esposti, gag che più volte mi hanno fatto sorridere se non addirittura ridere.
L'opera non ha lati negativi se non forse la storia troppo "breve", almeno per me che ho letto i volumi uno dietro l'altro quasi assuefatto.
Slam dunk è un must have che non dovrebbe mai mancare nella collezione di qualunque collezionista, non solo perche' è un'opera famosa che ha fatto la storia, ma anche perche' è di facile lettura per chiunque e che intrattiene in maniera eccelsa il lettore.
Prodotto ottimo sotto tutti i punti di vista.


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chomp96v2

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9,5
Slam Dunk, opera disegnata e sceneggiata da Inoue, dove qui ottiene la completa consacrazione come uno dei migliori autori contemporanei soprattutto per quanto riguarda i suoi disegni.
Slam Dunk parla della storia di Hanamichi Sakuragi che per la più classica della motivazione, fare colpo su una ragazza, fa i suoi primi passi verso lo sport del basket, questo non sarà altro che il preludio di quella che sarà un susseguirsi di avvenimenti e momenti estremamente corali, dove spesso il collante di tutto sarà proprio il nostro protagonista.

Inoue è conosciuto per il suo amore per il basket, in Slam Dunk la cosa è chiaramente visibile anche dalle spiegazioni sempre puntuali delle regole del gioco, anche un neofita di questo sport potrà dopo poche pagine entrare nelle logiche del basket e trovarsi ben immerso nelle varie azioni, questo amore per il basket Inoue lo fa trasparire anche nei suoi personaggi, Dove Hanamichi è palesemente Rodman, grande cestista dei Chicago Bulls, e la sua controparte, Rukawa, che ha molto che condivide con Michael Jordan, nelle varie azioni ci saranno spesso pose e azioni iconiche del basket reale, che grazie ai disegni di Inoue risulteranno sempre perfettamente comprensibili e di una morbidità e fluidità molto rare per un manga spokon con pubblicazione settimanale come questo.

La storia è una delle più classiche per questo genere di serie, anche se ogni tanto in alcuni frangenti ci sono delle piacevoli differenze che si discostano da esse che rendono la serie comunque sempre godibile nell'arco dei 31, o 20 se si ha l'ultima edizione pubblicata, volumi, la storia ha comunque dei passaggi secondo me meno riusciti, o comunque che stonano con il resto della serie, generalmente quello più rilevante si trova a circa un terzo della serie, con la presentazioni di due nuovi/vecchi membri del team, nulla da dire sui personaggi in se e su quello che faranno da lì in avanti nella storia, ma la loro presentazione e motivazioni che li hanno portati a quel punto sono un po forzate ed eccedono un po troppo dai paletti che la serie si autoimpone per tutto il resto del tempo.

POSSIBILI LIEVI SPOILER SUL FINALE
Parliamo ora del finale, in se estremamente emozionante e con scene che difficilmente verranno dimenticate, anche le ultime pagine della serie sono ottime e faranno piangere molte persone, me compreso, quindi si, il finale è ottimo, ma no, non è perfetto e si vede che è stato rushato/tagliato, probabilmente per il volere dello stesso autore che avrà deciso di concludere l'opera nel modo in cui è effettivamente conclusa in un secondo momento, avendo in precedenza dedicato diversi capitoli a personaggi ed eventi che nel finale e in generale nella storia rimarranno in sospeso, SPOILER SUL FINALE nella mia idea probabilmente inizialmente lo Shohoku sarebbe dovuto andare avanti dopo aver battuto il Sannoh e incontrare i suddetti personaggi, ma qualcosa deve aver fatto cambiare idea all'autore che ha deciso di far infortunare sul finale Hanamichi, e quindi concludere i sogni di gloria sul prosieguo del torneo, l'infortunio in se può anche starci, ma sembra un po forzato per tutto quello che fino a quel momento aveva fatto Hanamichi e a tutto quello che gli era capitato, anche ben peggio del motivo che ha causato l'infortunio. FINE SPOILER

In conclusione Slam Dunk è un manga che andrebbe letto senza riserve per chi ama gli spokon, ma andrebbe letto anche da chi non ne è avvezzo, probabilmente scoprirebbe un nuovo genere con cui appassionarsi, ma potrebbe anche solo godere degli splendidi disegni di Inoue pieni di vita e dinamismo, per me è quindi un capolavoro senza tempo e merita il 9,5.


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Felpato12

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Nello scrivere questa recensione ammetto esserci un pò di reticenza, perchè parlare di un manga come Slam Dunk non è affatto facile. L'opera di Takehiko Inoue è a tutti gli effetti un capolavoro, a mio avviso, sia all'interno che all'esterno del suo genere/target.

La storia, ambientata negli anni '90, è incentrata sulle vicende di un teppista, Hanamichi Sakuragi che per amore nei confronti di una ragazza di nome Haruko entra nel club di basket dello Shohoku, mostrando sin da subito grandi doti atletiche, predisposizione naturale per lo sport e una testa calda, quasi "rovente". Proprio quest'ultima "dote" lo porterà a scontrarsi con uno dei suo compagni di squadra, non che eterno rivale e teppista nato, Kaede Rukawa, ragazzo freddo e distaccato di cui Haruko è segretamente innamorata. Il modo di fare irruento e a tratti demenziale di Hanamichi verrà continuamente ripreso per tutta la serie dal capitano della squadra e fratello della ragazza, Takenori Akagi. La situazione si farà poi ancora più complicata quando ad entrare o meglio ritornare in squadra saranno Hisashi Mitsui del terzo anno e Ryota Myagi del secondo, anche loro con un passato da teppisti alle loro spalle. Con loro due la truppa di combinaguai dello Shohoku è al completo e guidata dal coach Anzai pronta per affrontare le squadre più forti della prefettura e non solo.

Ciò che rende speciale l'opera è innanzitutto proprio la storia, in grado di appassionare anche persone non amanti del basket come me, anche perché nonostante le apparenze non è quello il tema che conta. Il basket non è altro che un mezzo per arrivare alla rivendicazione sociale di ragazzi che la società etichetta come semplici teppisti, che imperversavano nel Giappone degli anni '90. Da Hanamichi capo di una vera e propria banda a Mitsui che aveva lasciato il basket per diventare membro di una gang, i giocatori dello Shohoku al di fuori di Akagi sono dei veri e proprio reietti della società, che solo grazie al basket hanno l'opportunità di redimersi e finalmente far capire al mondo intero di che pasta sono fatti. Ecco che il manga di Inoue diventa quindi "socialmente" impegnato.

Ma tutto ciò è possibile solo grazie a dei personaggi di spessore e che evolvono in maniera esponenziale nel corso della serie. Hanamichi ne è l'esempio più lampante. Lui che entra nella squadra solo per piacere ad una ragazza si appassiona a questo sport fino ad impegnarsi come non aveva mai fatto prima. Ha finalmente qualcosa per cui valga la pena lottare e trova in ciò un valido sostegno nell'amico di sempre, Yohei Mito che appoggia sempre le sue scelte e addirittura lo aiuta ad allenarsi insieme agli altri compagni della banda. Mito è la raffigurazione dell'amico che tutti vorremmo al nostro fianco. Hisashi Mitsui e Ryota Myagi entrambi ex teppisti che prima di diventare membri della stessa squadra, avevano fatto a botte tanto da finire all’ospedale, si ripromettono di non invischiarsi più in situazioni del genere e di dedicarsi solamente al basket. Takenori Agaki, il capitano è il collante che tiene insieme la squadra nei momenti duri e anche lui è soggetto ad una crescita che lo porterà a diventare un leader con la L. Infine c'è l'impassibile Kaede Rukawa, con cui Hanamichi si pizzica sempre e di cui non si fida minimamente, di fatti i due se non involontariamente nel corso delle partite non si passano mai la palla, essendo in continua e inconsapevolmente sana competizione. Una competizione che il coach Anzai approva, conscio del fatto che quei due sono dei talenti puri che possono solo migliorarsi e cominciare ad avere fiducia nell'altro. Infatti la scena del cinque rappresenta uno dei momenti più alti di tutta l'opera, che simboleggia in pieno il significato della parola "maturità" che il team riesce a raggiungere alla fine del percorso.

Infine, ennesimo ed ultimo onore al merito al grande Takehiko Inoue per le splendide tavole che ci ha regalato. Slam Dunk non sarebbe tale senza i disegni magistrali del suo maestro. Mai uno sbaglio, mai una imperfezione. In un manga così movimentato dove la maggior parte del tempo la si passa sul parquet è incredibile come si riesca a comprendere sempre tutto chiaramente e distintamente. Sarà che devo leggere ancora tante opere di spessore, ma per ora non ho ancora trovato disegni migliori di quelli del maestro Inoue.

Perchè io sono un genio!

Utente132024

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Utente132024

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9
Slam Dunk fu serializzato dal 1990 al 1996 sulla rivista per ragazzi Shonen Jump. Tutto inizia con Hanamichi Sakuragi, personaggio principale del manga, presentato come un teppista manesco e violento dalla chioma rossa senza alcuna disciplina, costantemente rifiutato dalle ragazze e per questo disposto a tutto per un po di attenzione femminile. Decide di entrare infatti a far parte della Shohoku per far colpo sulla sorella (Haruko) del capitano della sopra citata squadra di basket. Il manga finisce però per seguire gli sforzi di Sakuragi per diventare, da un inetto e spazientito principiante, un grande campione, complice un grande talento e una forza di volontà sovrumana, percorso che va di pari passo con le partite giocate contro gli altri licei, prima a livello locale e poi alle nazionali.

Takehiko Inoue, iconico autore di Slam Dunk, entrò in contrasto con il primo editor del manga volendo scegliere la pallacanestro come fonte di sviluppo e di ispirazione dell’opera, scelta pericolosa per il tempo dato che uno spokon non era mai stato associato a quello sport fino a quel momento, che tra l’altro difficilmente avrebbe coinvolto il pubblico giapponese. Così quindi l’autore andò incontro alle richieste del suo editor, adottando per l’incipit del suo manga semplici e divertenti gags con dei giovani teppistelli. Questo però avviene solo apparentemente dato che l’opera avrà un proseguimento ben diverso da quello che ci si può aspettare in un primo ingenuo approccio, andando avanti e svoltando verso quella strada che era esattamente quella che Inoue desiderava far percorrere al suo manga e che porterà quest’ultimo a diventare uno dei prodotti più potenti e geniali per i suoi risvolti commerciali e comunicativi. Slam Dunk portò infatti alla scoperta del basket in Giappone, al proliferare inarrestabile dell’amore per questo sport e all’unire la cultura sportiva occidentale a quella orientale.

L’elemento più potente del manga è senza dubbio il suo protagonista eccezionalmente accattivante, il già citato Hanamichi Sakuragi. Ammantato dall’autore di un carisma e di una grinta sconfinati, di egocentrismo e spirito di squadra paradossalmente in perfetto equilibrio, di una forza ed emotività commoventi e di una personalità prorompente e trascinante, basterebbe da solo a valere la lettura del manga. In più, Hanamichi non è il classico eroe del filone spokon in cerca di un riscatto (come l’iconico pugile di Ashita no Joe) o con limitazioni fisiche, ma è un ragazzo semplice e neanche molto sveglio, ma dotato di una grinta e di una forza di volontà fuori dal comune che lo rendono uno dei personaggi più sensazionali di sempre.


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Sguaida

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9,5
Il primo anno del nuovo millennio se ne sta andando. Sono le ore 20, tempo di cenare. Ti appropri del telecomando prima dei tuoi genitori, evitando quindi la lagna ancora incomprensibile ed indifferente del TG. Ti sintonizzi sull'8, MTV, una rete che per quel poco che capivi all'epoca arrivavi a considerare ribelle, trasgressiva, pop e naive in ogni suo aspetto ed in ogni suo programma. Santiddio, un presentatore ha i rasta. Mamma, papà, c'è "Slam Dunk", io non ci sono per nessuno per la prossima mezz'ora.

Questo susseguirsi di azioni sarà noto e nostalgico per chi come me sta per scavallare la soglia dei trenta. E per chi, all'epoca, come il sottoscritto era un cestista in erba che sbavava vedendo il proprio sport in tv. "Slam Dunk" è stato una pietra miliare nella mia educazione all'animazione giapponese ed un grande stimolo per portare avanti il mio percorso di crescita sportivo. Terminato tra l'altro malamente ed a metà della sua durata ponderata, in analogia a quanto successo alla serie anime, ma questo è un altro discorso.
Per quanto l'Io nostalgico ed ormai grigio tenda ad associare ai ricordi della propria infanzia un peso specifico maggiore e quindi una migliore qualità assoluta, la rilettura di "Slam Dunk" mi ha portato ad un'analisi critica ed oggettiva del prodotto, riuscendo ad isolare le emozioni e valutando in base ad una maggiore coscienza personale e non con il metro di giudizio del malinconico attaccato al proprio passato.

Il grosso pregio di "Slam Dunk" è quello di non farti pesare troppo certe situazioni fuori dall'ordinario grazie ad un ritmo incalzante. Le gesta dei giocatori, le loro capacità sovrumane e le loro dimensioni incredibili, passano quasi in secondo piano nonostante siano sempre ben presenti e palesi. La foga degli eventi, il susseguirsi di canestri rimbalzi e stoppate, non ti fanno pesare assolutamente le scelte secondo alcuni discutibili dell'autore. Sono giapponesi e sono alti due metri? Si, vabbè, però mi godo lo stesso quanto disegnato. Si susseguono le partite, gli allenamenti, gli acquisti di scarpe ed i sipari più o meno comici e più o meno emotivi, ma non c'è una volta che ci si ritrovi a pensare alle incongruenze. O almeno, questo è quel che è capitato a me.
Ancora, Inoue riesce a proporre una narrazione ben sorretta da un contesto personale ed emotivo senza però intricarla troppo e renderla pesante. Il passato dei giocatori e delle squadre in generale è ben gestito, non risulta troppo persistente ed ingombrante. Si parla di basket, si da un contesto agli atleti, ma senza far passare in secondo piano lo sport. Un bilanciamento a mio parere perfetto e ben misurato.
Ancora, la scelta di non terminare il prodotto scadendo nel consueto. Gli atleti dello Shohoku avranno il loro momento di gloria, ma non sarà quello che tutti noi ci aspettiamo. I ragazzi quindi restano umani: non supereroi divini scesi dal cielo, non divinità eteree capaci di scatenare l'apocalisse con uno schiocco di dita, ma esseri umani con limiti, ambizioni, infortuni, emozioni. E' probabilmente questo l'aspetto che ho preferito oggi del manga, il fatto che si sia optato per una scelta controcorrente riuscendo a rendere i protagonisti più vicini a noi tutti, atleti e non, alle prese con gli insuccessi della vita quotidiana.

Una piccola pecca, però, gli va trovata. "Slam Dunk" forse meritava qualcosa di più in termini romantici. Ho detto prima che merito dell'autore è stato non uscire troppo dal tema sportivo; sembrerà un controsenso, ma la mia indole più romantica mi porta a dire che forse si poteva osare di più in questo senso. O quantomeno, questo è quello che avrei preferito io, immedesimato nelle vesti del tensai in crescita costante.

Tiriamo le somme. "Slam Dunk" infiamma ed emoziona proprio come il basket vissuto o visto. E' veloce, rapido da leggere, rapisce ed appassiona, è intenso ed emozionante. Il "fattore nostalgia" davvero non conferisce un peso differente al manga perchè in maniera oggettiva si tratta di un prodotto difficile da non apprezzare. Personalmente lo ritengo tutt'ora sul podio dei prodotti sportivi dell'animazione, un connubio perfetto tra disegni, caratterizzazione dei personaggi, vicende, rappresentazione dello sport.
Ed ora basta, lasciatemi crogiolare nell'oceano di ricordi emersi dalla memoria. Si accendono le luci, si illumina un parquet, si sente il vociare del pubblico, "kimi ga suki da to sakebitai"...


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DarkSoulRead

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9,5
Takehiko Inoue oltre ad essere uno dei mangaka più influenti dell’ultimo trentennio, nonché uno dei migliori disegnatori di fumetti a livello mondiale, è noto anche per il suo rapporto non proprio idilliaco con i finali. E non è certo l’unico artista a soffrire di quella che potremmo definire “sindrome di Urasawa” (anche se quest’ultimo quantomeno i suoi lavori li conclude).
Tolta qualche opera breve minore (come il simpatico “Buzzer Beater”) “Slam Dunk” è l’unico tra i capolavori di Inoue ad essere stato portato a termine. Le altre sue due grandi opere infatti “Vagabond” e “Real” patiscono da parecchio una pubblicazione fin troppo dilatata e rallentata negli anni da non essere neanche più regolarmente annuali, con continue interruzioni e conseguenti pause che ne funestano la magnificenza.

Se oggi per stare qualche anno in più sulle pagine di Shonen Jump gli artisti sono disposti a spalmare sceneggiature allungando il brodo fino ad annacquare e rovinare quelle che di base sarebbero anche ottime trame, sminuendo l’arte a mero prodotto commerciale, c’erano una volta i manga che finivano anzitempo, vuoi per ragioni tecniche/commerciali vuoi perché gli autori, impreparati ad un inaspettato successo e soffocati dalle troppe aspettative generate, non sapevano più come mandare avanti le loro storie.
Gli anni 90’ vantano una vasta gamma di opere dal finale non-finale di cui “Neon Genesis Evangelion” è massimo esponente, o dal finale prematuro, incompleto, che tronca in parte le vicende lasciando al lettore quell’insaziabile fame di pagine.
“Slam Dunk” rientra sicuramente in questa categoria.

Hanamichi Sakuragi è un rissoso bullo dal fisico imponente e la buffa testa rossa che durante le scuole medie ha confezionato il record di due di picche inflitti dal gentil sesso.
Si iscrive al club di basket per far colpo su Haruko, sorella del capitano del team.
“Se riuscissi a fare insieme a lei la strada da casa a scuola poi potrei anche morire felice”.
Peccato che la ragazza dei suoi sogni abbia messo gli occhi sulla sua nemesi, il fenomeno strappacuori Rukawa, anche lui come Hanamichi al primo anno di liceo ma già superstar della squadra.
La competizione tra i due, nonché il contrasto tra il talento puro e cristallino di Rukawa e l’ammirevole abnegazione di Sakuragi, è metaforicamente simbolo di come si possa raggiungere lo stesso obiettivo pur percorrendo due percorsi diversi.
Rukawa il predestinato, e Sakuragi quello che il suo destino se lo costruisce, mattoncino mattoncino.
Grazie a loro, al capitano Akagi e all’innesto di due top player, sotto le veci dell’allenatore “Anzai”, che sembra tutto fuorché “Il diavolo dai capelli bianchi”, il liceo dello Shohoku formerà un vero e proprio dream team che passerà agli annali come “il temibile Shohoku del genio Sakuragi”.

Dimenticatevi il “tiro della tigre” e la “catapulta infernale”.
Seppure il plot volutamente comico/demenziale e lo spiccato umorismo di Inoue facciano di “Slam Dunk” un fumetto principalmente divertente, ciò che accade in termini di pallacanestro è abbastanza credibile e realistico, nonostante più che liceali giapponesi certi giocatori sembrano top player NBA(stazze comprese); ma è un compromesso accettabile dato che giova all’opera in termini di spettacolarità (uno spokon simulativo su scolari che infilano una tripla su 10 non avrebbe intrattenuto nessuno). Le partite sono estremamente coinvolgenti, raccontate con un ritmo incalzante, che va piano piano rallentando man mano che il match entra nella fase calda per aumentare il pathos.

Se si dovesse descrivere questo fumetto con una parola probabilmente la più appropriata sarebbe “passione”.
Quella dell’autore verso la pallacanestro e quella del protagonista verso la pura competizione.
Totalmente estraneo al basket a inizio manga e visceralmente appassionato poi, Hanamichi è allegoria perfetta del lettore medio giapponese che partendo da neofita, (proprio come il protagonista) pagina dopo pagina finisce inevitabilmente con l’appassionarsi a questo sport, fino addirittura a ritrovarsi alle volte con la palla in mano in qualche campetto di periferia.
Prima che in “Slam Dunk” a livello di mainstream la pallacanestro in Giappone si era visto solo in alcuni episodi di “Dash Kappei”, conosciuto in Italia come “Gigi la trottola”, ed il coraggio di Inoue nel mettere su carta uno sport cosi misconosciuto nella sua patria fu figlio proprio di quella pura e indomabile passione sopraccitata, trasformando un potenziale salto nel vuoto in un best-seller mondiale. Da gregario di Tsukasa Hojo (“City Hunter”) Inoue ne ha fatta di strada, quel talentuoso ragazzino relegato ad assistente si è trasformato nell’idolo di intere generazioni.

Il tratto del mangaka è tra i più invidiati di tutto il Sol levante, e se appare ottimo già da subito riesce addirittura a migliorare in corso d’opera, raggiungendo apici davvero sbalorditivi, come la scenografica schiacciata di Rukawa nella partita contro il Kainan.
Si passa da una maniacale cura per le maglie dei giocatori (ispirate tra l’altro a reali squadre NBA come Los Angeles Lakers e Chicago Bulls) a sbalorditivi primi piani oculari. La stessa cura non sempre è riservata ai fondali, ma l’azione, che in uno spokon è fondamentale, è resa con un dinamismo che solo Murata e pochi altri riescono a far trasudare dalle proprie tavole. Per le scene comiche l’autore utilizza invece uno stile deformed, dal tratto stilizzato e caricaturale, grazie al quale i personaggi assumono espressioni facciali che fanno sganasciare dalle risate.

Tra i personaggi spicca senza dubbio l’incommensurabile eco di Sakuragi; Inoue prende la demenzialità di Goku “imbastardendola” un po’ a sua discrezione, la infila dentro uno stangone di 187 cm dai capelli rossi e confeziona un personaggio memorabile. Hanamichi non ha la
classe di Rukawa, il palleggio di Miyagi, o il tiro di Mitsui, ma prova a limare il gap con un costante allenamento giornaliero sui fondamentali, sopperendo alle sue lacune tecniche grazie a notevoli doti fisiche, tra cui un‘incredibile elevazione.
La sua perseveranza, il suo essere sempre sopra le righe ed il suo trascinante carisma, lo hanno reso uno dei personaggi più iconici dell’universo manga.
Non sarà raro vederlo autoproclamarsi Dio del basket quando di fatto è l’anello debole del quintetto Shohoku. Nonostante lo spiccato charme il protagonista non oscura i comprimari, che malgrado qualche stereotipo risultano tutti funzionali e ben caratterizzati, catturando spesso la scena grazie a spettacolari giocate cestistiche.

All’inizio il fumetto sembra meno basket-centrico di quello che si rivela poi essere, ed i rapporti interpersonali lasciano spazio a partite si al cardiopalma, ma che potrebbero non coinvolgere fino in fondo chi è indifferente allo sport. Il debole riscontro mediatico che “Slam Dunk” ha avuto in Italia lo dimostra. Durante una lettura del genere avere una parvenza anche minima di vena agonistica è utile ad immedesimarsi quel tanto che basta a cambiare radicalmente la valutazione finale sul prodotto, da mediocre a capolavoro assoluto. Questo, oltre al prematuro e inaspettato finale, è forse l’unico vero limite di “Slam Dunk”.

Un’opera seminale, appassionante, forse il miglior spokon di tutti i tempi insieme a “Rocky Joe” ed uno dei più influenti insieme a “Capitan Tsubasa” e “L’uomo Tigre”.
“Slam Dunk” è un punto fermo del fumetto sportivo, una storia semplice che riesce nell’arduo compito di insegnare facendo ridere.
Una lettura che dovrebbe concedersi chiunque e senza remore, perché nessuno dovrebbe fare a meno di sapere che c’era una volta lo Shohoku... del genio del basket Hanamichi Sakuragi.

Voto: 9.5


 2
tonstyle

Volumi letti: 24/31 --- Voto 9
Sono un appassionato del basket e questo sicuramente gioca un ruolo importante nella mia valutazione.
Per me il tratto di Inoue é uno tra i più espressivi; le storie ti tengono incollato alle pagine; le situazioni comiche sono divertenti.
Se siete amanti delle commedie sportive questo non può mancare nella vostra collezione.
Inoltre se riuscite ad avere l’edizione d/visual, questo sarà il fiore all’occhiello per un’opera che è un must.
Non vedo l’ora di leggere la prossima edizione in 20 volumi e con nuove tavole a colori.


 3
Barisx

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9,5
E' un classico. Non invecchia mai! E una volta che inizi, non puoi smettere di leggere. Il manga è decisamente migliore dell'anime (che pur "monco", è di buon livello, in più da noi ebbe un doppiaggio non fedelissimo, ma memorabile!)

Storia:
Narra di quell' Hanamichi Sakuragi che è un teppistello ed inizia a giocare a basket tutto a causa di una ragazza. A lei ovviamente piace il suo presunto rivale. Mentre la storia continua, il suo amore per il basket cresce sempre di più, e durante il corso della storia si vedrà chiaramente la maturazione del personaggio principale ma in generale tutti personaggi sono caratterizzati alla perfezione, ognuno saprà farsi amare oppure odiare in modo unico e distinto, ovviamente tutti accomunati dall'amore per il basket.
E' anche abbastanza crudo, il problema del bullismo è molto ben rappresentato.

Disegni:
Takehiko Inoue, che iniziò Slam Dunk dopo essersi fatto le ossa con Tsukasa Hojo in City Hunter, dette una prova spettacolare: I disegni e le scene in movimento in particolare, sembrano fermi immagine fotografici, per quanto sono dettagliati, inoltre migliorano con l'avanzare dei volumi. Memorabili le espressioni nelle tantissime scene comiche.
L’amore per questo sport dell’autore viene rappresentato molto bene, attraverso le reazioni dei giocatori dopo una vittoria oppure dopo una sconfitta.

Complessivamente, 9.5/10. Non dò il massimo soltanto perchè è tutto sommato un'opera leggera e poteva avere una durata maggiore, (il 10 lo riservo a spokon tipo Ashita No Joe), tuttavia qui siamo ai massimi livelli di sempre..Difatti Slam Dunk è uno dei fumetti giapponesi più celebri in patria e nel mondo ed ha contribuito, in maniera molto marcata, alla diffusione ed allo sviluppo del basket nella Terra del Sol Levante. Nell’opera sono inoltre evidenti alcuni riferimenti all’NBA.


 4
Irene Tempesta

Volumi letti: 31/31 --- Voto 5
Sono sorpresa nel vedere così tanti voti alti su Slam Dunk e francamente non me ne capacito.
Slam Dunk è un manga del 1990, il più famoso di Takehiko Inoue. In Giappone ha fatto cifre da capogiro, e anche qui in Italia ha avuto un buon successo, grazie alla versione animata su 7Gold ed MTV anni fa.
Definirlo addirittura un capolavoro mi sembra eccessivo perchè la trama non è così profonda a livello emotivo. Parliamo di una trama molto semplice in fin dei conti: adolescenti che giocano a basket, tra risse e scene comiche. Punto.
Non vi sono valori importanti come per esempio in Rocky Joe.
Qui il protagonista, Hanamichi Sakuragi, si avvicina al basket per poter piacere ad Haruko, una ragazzina dolce e insignificante (che tra l'altro ha un debole per Rukawa).
Anche Hanamichi non ha un carattere così approfondito, è molto vanitoso, presuntuoso, permaloso, irrascibile.... questo genera gag comiche a non finire e devo dire che è stato divertente, ma scavando nel fondo della trama, non c'è nulla più.
I personaggi sono enormemente stereotipati: il bel Kaede Rukawa, osannato dalle ragazze, eterno rivale di Sakuragi, di poche parole e grande talento che non fa altro che battibeccare con Hanamichi, e nulla più; il fratello di Haruko, Akagi, che è un bestione grande e grosso, il personaggio più giudizioso del manga, ma a parte questo, non ha altre caratteristiche; Miyagi, il più basso del gruppo, ma molto talentuoso, da sempre innamorato di Ayako, ma anche qui nulla più; e infine Mitzui, che ha avuto un passato da teppista, ma che torna a giocare spinto dalla sua grande passione per la pallacanestro e la stima profonda per l'allenatore.
L'autore sa creare la giusta suspense, ma le vicende scorrono ripetitive: finita una partita, una breve pausa e ne comincia subito un'altra.
Tutto il manga mi è sembrato un tripudio di immagini in primo piano dei giocatori, delineati nei minimi dettagli, a volte quasi in modo sensuale, col loro sudore, con lo sguardo concentrato.
I personaggi non hanno un passato interessante o legami con altre persone al di fuori della squadra. Totalmente privi di spessore e piatti.
Le vicende sono tutte incentrate sulle partite e le regole del gioco, dopo un pò stanca tutta questa ripetitività.
Neanche il finale è stato interessante, banalissimo, tra utopia e demenzialità, pseudo-realismo e mancanza di veri valori e contenuti.
Manga immaturo,roba già vista, scontata.
I disegni sono davvero notevoli: Takehiko Inoue già dalle prime armi si rivela un ottimo disegnatore, molto meticoloso nell'anatomia, i giocatori vengono minuziosamente rifiniti in ogni inquadratura. Si scoprirà poi essere un artista di alto livello sopratutto con Vagabond e Real.
Il mio voto non raggiunge la sufficienza perchè è la trama a non essere sufficientemente interessante. I capolavori sono ben altri.
Lo consiglio a chi ama i manga che parlano di sport ma cercano una lettura molto leggera e divertente. Ma nulla di più.


 2
IamMattia

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Come iniziare se non dicendo che Slam Dunk è stato il primo fumetto che ho acquistato in forma fisica ed è stato il manga che ha acceso in me la passione per il basket? A causa di questo probabilmente sarò un po' di parte, ma andiamo con ordine. Slam Dunk è uno spokon cult degli anni 90, l'autore è Takehiko Inoue che a quel tempo era ai suoi esordi. Lo si può notare da un tratto e dalle proporzioni non proprio precisissime nei primi volumi. La trama ruota inizialmente attorno al personaggio di Hanamichi Sakuragi, un teppista al suo primo anno di liceo che, oltre a collezionare due di picche da parte delle ragazze e a combinare guai, non fa altro nella vita. Dopo un inizio di Liceo un po' turbolento, Hanamichi incontrerà una ragazza e cercando di conoscerla finirà per affacciarsi inaspettatamente al mondo del basket, cosa che gli cambierà completamente la vita.
Dalla trama iniziale può sembrare il classico spokon/shonen dove il protagonista principale inizia a caso uno sport nel quale risulterà in un modo o nell'altro abilissimo; ma in verità Inoue non vuole creare nulla di tutto ciò, infatti Sakuragi all'inizio, oltre ad avere un fisico atletico, non possiede nient'altro. I fondamentali del basket sono per lui sconosciuti, dovrà allenarsi costantemente per iniziare solamente a padroneggiarli, e nelle prime partite possiamo tranquillamente dire che è un totale disastro, come normale che sia qualsiasi principiante. Uno dei punti di forza di questo fumetto è che si basa sulla realtà dei fatti, nessun power up improvviso, nessun allenamento segreto per imparare una "tecnica" speciale, tutto ciò che ci viene mostrato è una lenta crescita spinta dalla determinazione e dalla fatica che il protagonista è disposto a sopportare per questo sport che diventerà così importante per lui. Un'altro fattore che permette a Slam Dunk di essere uno degli spokon per eccellenza è la crescita dei personaggi, tutti molto caratterizzati, persino quelli secondari. L'emblema di questa crescita è senza ombra di dubbio Sakuragi stesso, che inizialmente non ha nessuno scopo nella sua vita, tutti attorno a lui lo vedono come il classico giovane maldestro senza futuro, sarà grazie al basket e al compagno di squadra e acerrimo rivale, Kaede Rukawa, se maturerà così tanto durante tutta l'opera. Ma oltre a lui anche le persone che gli stanno affianco cresceranno moralmente, dai suoi amici teppisti i quali iniziando a seguirlo si rendono conto di essere dei completi perditempo senza scopi nella vita, a Rukawa che nelle fasi finali del manga farà un gesto atletico tanto semplice quanto commovente. Insomma questo Slam Dunk dal punto di vista della trama è veramente un qualcosa di unico, ci si può affezionare tranquillamente a qualsiasi personaggio, ad ogni partita impariamo qualcosa insieme a loro, capiamo che le sconfitte e le difficoltà sono onnipresenti nella vita di ognuno di noi, nessuno è esente dalle delusioni, ma possiamo notare che ognuno di noi ha la possibilità di cambiare tutto ciò, ottenendo le sue piccole vittorie, dentro e fuori dal mondo dello sport. Minuscole o grandi soddisfazioni che ti fanno capire chi sei.
Dal punto di vista sportivo, chiunque, persino un completo neofita del basket può comprendere i termini tecnici usati durante le partite o gli allenamenti, perché il buon Inoue ci spiega tutto nei minimi dettagli tramite note o divertenti siparietti dove è presente lui stesso sotto forma di illustrazione.
Il disegno, che come ho detto inizialmente non è dei migliori, continua a migliorare durante tutta l'opera, fino ad arrivare agli ultimi volumi dove raggiunge un livello di qualità sublime, rendendo i movimenti dei giocatori estremamente dinamici e realistici.
Per concludere, in pochi non conoscono questo capolavoro ma per chi se lo fosse perso o per chiunque si fosse appena affacciato al mondo dei fumetti, quest'opera è un must da avere, per sportivi e non.


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kirk

Volumi letti: 62/31 --- Voto 9
Riprendendo questo manga in mano dopo molti anni ero sicuro che non mi sarebbe piaciuto, che era un manga da 4. Negli anni 90 lo avevo comprato solo perché mi piacevano i personaggi maschili e amavo scriverci sopra delle fanfiction aventi per soggetto personaggi come Rukawa o Nabunaga. Non davo molto peso neanche alla posta dove impazzavano concorsi come "qual'è il tuo personaggio preferito" o "la canzone di Hanamichi scaricato"
Rileggendolo tutto di un fiato il mio giudizio è cambiato radicalmente:i disegni sono realistici, la trama è appassionante e ci sono bizzeffe di personaggi interessanti con caratteristiche fisiche e psicologiche diverse: non ho potuto che ricredermi questo manga è uno dei migliori che mi siano capitati in mano.
L'inizio è semplice: un ragazzo dalla chioma rossa (quindi per tutti un teppista che si colora i capelli) dopo aver provato a conquistare decide di ragazze (che non lo hanno voluto) si innamora di una tifosa di basket. Decide allora di iscriversi al club scolastico e fa passi di gigante in poco tempo unendosi ad un team che vince e perde partite migliorando e diventando una grande squadra. Il tipico fumetto spoken? "Sacrificio, amicizia, vittoria"? Si ma tutto si incastra a meraviglia, storie personali e storie di gruppo, sport e amore, amicizia e risse, la squadra e la volontà di emergere. Questo mix provoca senz'altro emozioni alle persone che "sentono" anche con i sentimenti ciò che leggono.
Due cose per finire: le regole del basket vengono spiegate ai neofiti (alle persone come me che non praticano e ne seguono le partite) e il finale è ben congegnato ma lascia in bocca un po' di retrogusto amaro.


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Calu11

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
<b>ATTENZIONE: LA RECENSIONE POTREBBE CONTENERE DEGLI SPOILER</b>

Per me il basket non è mai stato uno sport tanto amato, dato che fin dai primissimi tempi giocavo a calcio e che mio zio e mio cugino erano degli appassionati. Mi sono approcciato la prima volta a questo titolo con l'anime, trasmesso su MTV molti anni fa. Guardai tutte le puntate e mi innamorai subito. Passati un bel po' di anni, nel periodo delle superiori mi recuperai le puntate che mi fecero affiorire una "passione del basket" molto intensa, tanto che a scuola ero felice di fare alcune lezioni di basket durante educazione fisica; tutta questa premessa serve per dire che quando inziai a leggere il manga avevo molta conoscenza della storia.

Iniziamo col dire che a primo impatto Slam Dunk potrebbe essere la solita tamarrata giapponese alla Capitan Tsubasa per far risaltare i giapponesi nello sport, ma fin da subito non è così. Questo manga parla di come la passione per uno sport il fatto di sudate e lotte per dare il massimo in qualcosa che si ama sia veramente gratificante, che si vinca o si perda.

Hanamichi - il protagonista - non ha nessun interesse verso il basket ma, dopo un evento casuale, pian piano comincia ad amarlo, trasformandosi non solo come giocatore ma anche come persona. Un altro esempio è Hakagi detto "Gorilla", il capitano della squadra, inossidabile e imponente come figura ma che non ha mai smesso di allenarsi e di credere nel sogno di accedere alle finali nazionali, anche quando ha subìto solamente sconfitte su sconfitte.

Principalmente i due personaggi che mi hanno colpito di più sono loro, ma anche gli altri non sono da meno: Rukawa, il nemico/amico di Hanamichi, talentuoso ma chiuso dentro di sé, col sogno di giocare nella NBA; Mitsui, ex teppista con una gioventù proficua bruciata per un infortunio; Miyagi, playmaker rapido e scattante ma sempre in mezzo alle risse; Anzai, allenatore della squadra silenzioso ma forte come presenza in campo e nella squadra; Kogure, vice della squadra, giocatore che non spicca come talento ma che possiede una forte personalità dietro ai suoi occhiali da "secchione"; e infine Mito, amico di Hanamichi che lo aiuta in qualsiasi momento. Ce ne sono molti altri, ma voglio evitarvi di spoilerare troppe cose.

Ci sono momenti anche di gag e divertimento, che rendono il manga leggero e rilassante, rubandoci qualche risata. Il disegno di Takehiko Inoue in questi casi è eccezionale, anche grazie al tratto "super deformed".

Non c'è solo il tema dello sport a fare da padrone, ma anche quello del bullismo: Hanamichi lo è e anche la maggior parte dei giocatori dei personaggi ne sono coinvolti. Takehiko Inoue ha veramente a cuore questo tema e attraverso le storie e le partite dello Shohoku ha voluto rivolgere il messaggio ai giovani che con la passione e un sogno ben impresso nella mente, in qualsiasi attività (non solo la pallacanestro), si può evadere dal bullismo e "sfogarsi" in altri modi.

I disegni di Inoue sono semplicemente stupendi, rendendo al massimo quei momenti di tensione attraverso disegni dinamici oppure come un vero e proprio "slow motion" su carta, andando pure nel dettaglio come le goccie di sudore sul corpo dei giocatori.

Una nota importante sono le copertine, praticamente fantastiche e realizzate benissimo; sono delle piccole opere d'arte e son bellissime da vedere (parlo della prima edizione di sessantadue volumi).

Nel complesso il manga è a dir poco perfetto, anche se qualche sbavatura sta nei grandi palazzetti gremiti di persone quando il basket non era certamente diffuso e famoso e sull'altezza esagerata di quasi tutti i giocatori. Comunque Inoue è riuscito nel suo intento di trasmettere la sua passione, oltre al messaggio sul bullismo; inoltre, i personaggi sono caratterizzati benissimo, con ognuno un certo carattere/qualità. Il voto 10 non è esagerato, anzi... Questo manga è consigliato a tutti, anche a chi - come me - non è appassionato di basket o di nessun sport in particolare.

zettaiLara

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Neo-liceale teppista di fama viene folgorato dalla studentessa carina di turno, e si iscrive per amore al club di basket che lei tifa. Cliché. Ma ciò che fa di Slam Dunk l'opera indimenticabile che è sta nell'immenso e carismatico ego del rosso protagonista, Hanamichi Sakuragi, che fa ovviamente e letteralmente a pugni con le personalità altrettanto esplosive dei compagni di squadra prima e degli avversari di gioco poi.
Hanamichi è il ragazzo che tutti vorrebbero poter incarnare: spaccone ma dotato, che si ricerca il rispetto in ogni modo e quando non lo trova se lo procura ugualmente, disposto a mettere da parte l'orgoglio solo per riceverne una soddisfazione più grande. Inguaribile testardo, ma anche vero uomo se l'occasione lo richiede. Ed è il ragazzo che tutte le ragazze segretamente sognano di poter avere nella loro scuola: non il belloccio cui fare il filo senza speranza, bensì colui che fa disperare i professori a lezione, ridere e stupire, movimentando la routine di ogni giorno. Accanto a lui, la schiera di personaggi che non hanno nulla da invidiargli quanto ad esuberante personalità cresce di volume in volume, così che se sarà impossibile non provare un moto di irritazione, orgoglio o invidia per lo sfacciato talento di Rukawa, Miyagi o Mitsui e la possente solidità del capitano. Di certo non passeranno inosservate nemmeno le figure di Sendoh, Fukuda, Maki, Kyota, Fujima e molti altri: giungono da licei avversari, ma sono modelli cui rubare le tecniche e ispirarsi, oltre che da sfidare. Autoproclamarsi genio non basta, bisogna dimostrarlo.
I disegni di Inoue sono magistrali, i campi da gioco e le narrazioni delle partite di basket sono da perfezione quasi fotografica. Ed ecco perché da anni ai fan non bastano i trentuno volumi che compongono la serie: Slam Dunk è una storia di tenacia, di pianto per le inevitabili sconfitte sul campo, di spirito di squadra. Puntare verso l'alto, sempre più avanti, e se anche non sapremo vincere un torneo giovanile, nessuno mai potrà cancellare lo smisurato ardore di chi scommette su qualcosa con tutto sé stesso.
Impossibile averne abbastanza.


 2
Onizuka85

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Slam Dunk, semplicemente uno dei manga più belli della storia. Ma andiamo ad analizzarlo per giustificare tali parole.
Può accadere, quando si parla di manga sportivi, di cadere spesso in cliché e ripetitività, che le storie prendano le direzioni o dell'assurdo o della banalità. La bravura di Inoue è stata proprio quella di rendere il suo capolavoro mai banale, mai scontato e mai veramente assurdo (sportivamente parlando). Questo perché nella sua ricetta ha inserito di tutto, dal fascino della scuola nipponica alle risse dei teppisti, dalla comicità alle scene adrenaliniche, da un pizzico di amore ai sogni inaspettati di chi non avrebbe mai pensato di intraprendere una certa via. Il risultato è un susseguirsi di eventi ed una crescita dei personaggi e delle loro situazioni in maniera costantemente esponenziale, da far innamorare il lettore.
Analizzando il protagonista posso dire con certezza che Hanamichi Sakuragi è il re assoluto del panorama fumettistico insieme a pochi altri, un personaggio così memorabile da lasciare in noi le sue gag, le sue espressioni, le sue frasi. Il lettore cresce pagina dopo pagina insieme ad Hanamichi, diventando un tutt'uno con lui. Infatti, come ho detto poc'anzi, la maestria dell'autore è stata quella di far(ci) partire da zero con il basket per poi cominciare a prendere sempre più confidenza con le regole (per chi non le conoscesse) e i meccanismi che rendono questo sport meraviglioso. Da novellino ed ex teppista il protagonista ne combinerà di tutti i colori, infatti le prime pagine sono da fianchi piegati dal ridere, e il mordente di tutto ciò non può essere altro che l'amore. Solo questo può portare dall'odiare un qualcosa ad amarlo per il gusto e il piacere di mostrarsi a chi siamo innamorati. Da qui parte tutto.
Gli altri personaggi che imbottiranno la storia di fascino non potrei mai definirli secondari: sono quasi tutti determinanti, divertenti, importanti e questa è un'altra carta vincente di Inoue. È impossibile non amare anche i rivali.
Le risate e i momenti epici si alternano che è una favola e la lettura scivola così emozionale che alla fine rimane un vuoto pesante.
Ed ecco l'unica e purtroppo fondamentale pecca di questo manga, il finale. Ho sentito e letto varie voci in merito, fatto sta che si rimane delusi c'è poco da dire. A mio modo di vedere c'era materiale per altri venti volumi come minimo, ed invece tutto resta così, come un brusco risveglio da un bellissimo sogno. La speranza è quella di poterlo continuare, un giorno; sarebbe forse una delle notizie più belle in una vita per chi ha amato Slam Dunk a dismisura. Se una cosa così non ha inciso sul voto immaginate per trentuno volumi cos'è contenuto in quelle pagine. Immenso ed immortale.


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Atom

Volumi letti: 31/31 --- Voto 8
"Slam Dunk" è stato uno di quei manga di cui ho sempre sentito parlare un gran bene, ma del quale ho continuato a rimandare la lettura. Chi, come il sottoscritto, ha paura di annoiarsi nel leggere interi volumi incentrati su una partita di basket può dormire sonni tranquilli; terminato l'ultimo numero cercherà disperatamente un pallone da far rimbalzare. Nel caso invece detestiate lo sport, sconsiglio vivamente la lettura.
Inoue sensei ci racconta le vicissitudini dello scapestrato "rossino" Sakuragi e del quintetto del liceo Shohoku.
Un ragazzo che per amore si iscrive al club di basket della sua scuola e da teppista cerca di trasformarsi in giocatore. Il suo orgoglio verrà più volte calpestato, con conseguenti scoppi d'ira, visto che è l'unico della squadra a non aver mai toccato un pallone. Partirà dai fondamentali e, con molta pazienza e dedizione, riuscirà a dimostrare il proprio valore.

La personalità del protagonista è a dir poco debordante e viene tratteggiata in maniera egregia, così come sono assai particolareggiati i caratteri dei suoi compagni di squadra. Durante la narrazione assistiamo al loro processo di maturazione, che si riflette fuori, ma soprattutto all'interno del campo da gioco.
Purtroppo non si può dire lo stesso dei personaggi che orbitano attorno ai nostri beniamini. Sia gli antagonisti che gli amici del protagonista vengono solamente tratteggiati, individuandone per lo più le caratteristiche principali; persino le personalità di Haruko, oggetto dell'amore di Sakuragi, e della manager Ayako sono per lo più abbozzate.

Una delle caratteristiche principali di questo manga è senza dubbio l'uso smodato di gag al limite del demenziale. La storia è pervasa di un umorismo dilagante, che l'autore gestisce con tempistiche perfette, ed è probabilmente tra le più divertenti che abbia mai letto.
I disegni, soprattutto con il progredire della storia, sono semplicemente magnifici. Da ogni tavola traspare l'amore dell'autore per questo sport, che finisce inevitabilmente per inebriare e contagiare il lettore.
La "potenza" che scaturisce da certe giocate lascia davvero di stucco, anche grazie ad un impiego impeccabile delle linee cinetiche; Takehiko Inoue riesce davvero ad emozionare, innalzando magistralmente il pathos durante ogni partita.

Il difetto principale di "Slam Dunk" è anche la sua forza più grande, il basket. Se solo Inue sensei fosse riuscito a "sfondare" il perimetro tracciato dal gioco stesso! Se avesse preso spunto da alcuni episodi, appena accennati nella trama, aiutandoci a comprendere meglio il perché di certe situazioni e approfondendo magari personaggi che tanto secondari non sono, allora avrebbe sicuramente raggiunto la perfezione.

L'edizione curata da d/visual è esemplare; mai vista una cura tanto maniacale per i dettagli. Sicuramente l'edizione migliore che in assoluto abbia mai tenuto tra le mani. Le sovraccoperte sono in splendido cartoncino ruvido con scritte lucide in bassorilievo.
Carta bianchissima di eccellente qualità, anche se un po' troppo rigida per i miei gusti, tavole a colori ed una traduzione fedele all'originale.
Anche l'edizione "deluxe" edita da Panini Comics non è affatto male.
Non è sicuramente paragonabile alla prima, ma presenta un formato più grande, sovraccoperte, anch'esse con scritte lucide in bassorilievo, e tavole a colori. La carta non è dello stesso livello qualitativo di quella utilizzata dalla d/visual, molto più scura, ma comunque assai piacevole da sfogliare.


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Ihei Misawa

Volumi letti: 31/31 --- Voto 1
Ok, vedo voti altissimi per questo manga, e francamente non me ne capacito, perché un prodotto (non vorrei chiamarla opera) che parla di adolescenti che giocano a pallacanestro, oggettivamente parlando, non può e non deve essere considerato un capolavoro. Decido quindi di motivare il mio 1 scarso: Slam Dunk è un manga del 1990, senz'ombra di dubbio il più famoso di Takehiko Inoue. In Giappone ha fatto cifre da capogiro, vendendo qua e là in tutto il paese, mentre qui in Italia ha avuto un breve e modesto successo, soprattutto grazie alla versione animata trasmessa su 7Gold ed MTV anni fa.
Ma di che cosa parla Slam Dunk? Come si evince dal titolo stesso tratta di pallacanestro, ed entrando più nello specifico, narra di adolescenti che giocano a basket, tra ragazzate e scene pseudo comiche. Fine. Non ci sono i veri valori importanti come si è visto per esempio in Ashita no Joe (Rocky Joe) e Tiger Mask (L'Uomo Tigre), dove Joe Yabuki e Naoto Date combattevano con il sudore della fronte per emanciparsi dalla vita meschina delle baraccopoli (i cosiddetti slum), o in Capitan Tsubasa (Holly&Benji), dove Hyuga Kojiro cercava in tutti i modi di aiutare economicamente e moralmente la propria famiglia dopo la morte prematura del padre. Quindi, a differenza dei 3 spokon per eccellenza che ho citato prima (e aggiungerei volentieri anche Garouden, del maestro Jiro Taniguchi), qui abbiamo dei pivelli che giocano partite di basket e che vanno al liceo. Tutto qua.
Manga immaturo e storia a dir poco banale, roba di tutti i giorni, già vista, scontata e melensa. Il protagonista decide di giocare a basket solo per farsi piacere ad una ragazzina, che poi sarebbe la sorella di un bestione alto ben 197 cm (forse l'unico personaggio riuscito a livello di caratterizzazione, ma stona ampiamente nel contesto troppo infantile). Ah, e si criticava Capitan Tsubasa per la mancanza di realismo... Beh, tralasciando il fatto delle altezze a dir poco spropositate (in Giappone la statura media per le persone di sesso maschile è 171 cm), in questo fumetto quasi tutti i giocatori sembrano professionisti della NBA. Anche le matricole. Se poi aggiungiamo anche la volgarità di certe scene, il super deformed alquanto fastidioso, messo lì magari solo per cercare di strappare forzatamente un sorriso o una risata al lettore quindicenne, ed un finale scadente, essi rendono il manga ancora più snervante di quanto non lo sia già.
I disegni sono notevoli per lo standard, ma enormemente sopravvalutati (Inoue non è Ryoichi Ikegami o Tetsuo Hara), e spesso l'autore non disegna gli sfondi (come già ampiamente dimostrato in Real e Vagabond). Slam Dunk è un simbolo ed un emblema della pochezza generale che ha contraddistinto buona parte della fumettistica nipponica degli anni 90, e che poi avrebbe etichettato sempre più le generazioni future (Kuroko no Basket?), tra utopia e demenzialità, pseudo-realismo e mancanza di veri valori e contenuti. I capolavori sono ben altri.
Da un ex giocatore di pallacanestro,
Ihei Misawa.


 1
MarcoR

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Da sempre sono appassionato di sport e di manga sportivi, ma credo che in Giappone niente possa competere con la forza di Slam Dunk, manga sportivo per eccellenza. Qui il basket viene trattato nella sua verità, con realismo. Fortissimi i valori che vengono trasmessi, quali l'amicizia, il concetto di squadra, la forza di volontà, il rispetto e l'ammirazione. Come se non bastasse, Slam Dunk possiede una massiccia dose di humour, ma di humour vero, di quello che fa morire dal ridere! E lo si vede bene quando i protagonisti, da grandi e grossi, diventano disegnati in miniatura, come una caricatura di se stessi, spesso anche trasformati per somigliare ad animali.

Di certo però l'anima del manga sono gli incontri di basket, sfide davvero avvincenti in cui l'autore riesce sempre a fare sudare ogni azione anche al lettore, che si sente trasportato in campo, partecipe della partita quasi come se la stesse giocando lui stesso. La perfezione ed il realismo dei disegni sono impressionanti, così come quelli delle azioni di gioco. Al contrario di molti manga sportivi, nessuno ne compie di esagerate od impossibili, ciononostante Takehiko Inoue riesce a mettere l'accento sulla spettacolarità dei dribbling, delle schiacciate (i dunk, appunto) e a trasmettere suspence nei tiri da tre punti.

La trama è semplice, per chi non la conoscesse. Hanamichi Sakuragi è uno studente del primo anno. Non è un teppistello, ma è una testa calda e viene spesso alle mani, vista anche la sua corporatura che lo favorisce. Viene notato da Harukoo, sorella del capitano del club di basket dello Shohoku e, nonostante sia un totale novellino, entra a far parte della squadra, dove incontra molte difficoltà per la sua inesperienza, salvo poi farsi spazio migliorando nel corso della storia. La squadra è trascinata dal suo asso, Kaede Rukawa, rivale in campo e in amore di Hanamichi. Vedremo così lo Shohoku farsi largo nel torneo della prefettura e poi a quello nazionale. Riuscirà a battere tutti gli avversari?

Non anticipo nulla, ma io sono rimasto stupito dal finale, un po' a sorpresa. Un plauso all'autore per la scelta coraggiosa e per aver tenuto viva una storia lunga e piena di personaggi tutti molto interessanti e con il loro stile di gioco. Ce ne fossero di manga come Slam Dunk!


 1
akira_sendoh7

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Come mi sono appassionato al basket?
Diciamo che i vari Michael Jordan, Magic Johnson, Rodman, Bryant o Derrick Rose hanno aiutato e molto. I commenti del duo Flavio Tranquillo e Federico Buffa hanno messo quel qualcosa in più. Questo manga ha dato il colpo di grazia. Se vi piace il basket, dovete leggerlo. Se vi piacciono i manga dovete leggerlo. Se siete in grado di intendere e di volere dovete leggerlo.
Un amore viscerale per la pallacanestro unito a una ancor più grande passione per i manga.
"Il manga che è entrato nella leggenda". 31 volumi oggettivamente uno più bello dell'altro. Dopo Slam Dunk ho letto anche Generation Basket e Kuroko's Basket. Carini. Ma è come passare da fare l'amore tutte le notti con Belen Rodriguez a limonare in discoteca con una compagna delle superiori: due belle cose, ma siamo su due pianeti diversi...
Lo stile del disegno va migliorando in maniera esponenziale, così come la storia che nonostante sia semplice è emozionante. Slam Dunk è stato il primo fumetto serio sul basket. Difficile parlare di basket in Giappone essendo la media nazionale di circa 1,67 per gli uomini. Coi tacchi.
Takehiko Inoue compie un capolavoro: ambientato nel liceo Shohoku, una scuola normale con studenti normali.
La chicca è la caratterizzazione di ogni personaggio. Ognuno dei protagonisti ha bene in mente quello che deve fare, cosa migliorare, e si nota subito il carattere di ognuno. Il protagonista Hanamichi Sakuragi, una specie di bullo, capelli rossi, sempre pronto a fare a botte, con una sfiga clamorosa con le ragazze. Scopre il basket così, un po' per caso. Si invaghisce di tale Haruko Akagi, sorella del capitano del club di basket Takenori. Mi devo soffermare su di lui: 197 cm, giapponese, nero. Soprannominato il Gorilla. Genitori giapponesi normodotati, sorellina molto kawaii. Qualcosa non quaglia. Ma vabbè. Sakuragi comincia la sua avventura nel mondo del basket solo per fare colpo su Haruko.
Ovviamente lei non ha occhi che per la stella della squadra, tale Kaede Rukawa: talento sopraffino, bello e fisicato da far schifo. Starebbe sui maroni anche a Buddah in persona, le ha tutte lui. In trentuno tankobon spiccicherà si e no trentaquattro parole, ma quando gioca c'è da rimanere strabiliati.
Hanamichi è l'antitesi del sopracitato: non ha la più pallida idea di cosa stia facendo, non sa giocare, non è mai stato un atleta. In realtà gioca solo per fare colpo su Haruko, ma andando avanti si innamorerà pazzamente di questo sport, trascinando con se anche il lettore. Hanamichi ha in realtà un corpo nato per fare sport, e non se ne è mai reso conto. Quando nasci in un corpo così tendi a saltare alcune parti e vai per essere il migliore.
Ma non senza il duro lavoro.
Perché puoi non avere il talento di Michael Jordan, ma puoi sempre diventare un buonissimo Dennis Rodman e toglierti mille soddisfazioni ugualmente.
Sakuragi lo vedo cosi: come Dennis Rodman.
Hanamichi comincia così ad allenarsi come un matto per migliorare, mette da parte il suo enorme ego e diventa quasi umile. Personaggio di una simpatia anormale e contagiosa visto con gli occhi di un lettore, da uccidere con un badile se esistesse nella vita reale.
Inoue alterna momenti di puro agonismo e concentrazioni testosteroniche che neanche al Mr. Olympia, con scenette iper-comiche e momenti di riflessione importanti. Non si parla solo di basket. Si parla di basket, di sogni, di adolescenza e di amori.
In chiave comica, perché no, la comicità che può avere un gruppo di ragazzi di 16-17 anni (anche se ne dimostrano almeno 25-26 - ma il ramen fa questo effetto?).
La particolarità che ho trovato veramente interessante in questo manga, e posso dire sia uno dei pochi dove succede, è che anche gli antagonisti o i personaggi minori hanno un loro stile e una loro evoluzione. Si parla del loro passato, dei sacrifici che hanno fatto per arrivare dove sono, e niente è lasciato al caso.
Takehiko riesce addirittura a spiegare alcune regole del basket in alcuni trafiletti delle pagine, in modo che anche i profani possano capire meglio e perché no, magari avvicinarsi a questo sport.
I richiami con la NBA: tantissimi a mio modo di vedere. In primis le divise delle squadre sono assolutamente identiche a quelle delle squadre NBA. Shohoku - Chicago Bulls, Ryonan -Utah Jazz, Kainan - Lakers e Shoyo - Boston Celtics. Anche i personaggi a mio modo di vedere richiamano molto i giocatori NBA di quell'epoca. Cito solo la coppia Sendoh -Uozumi del Ryonan: mi ricorda molto quella Stockthon - Malone degli Utah Jazz.

Ovviamente non sono in grado di scrivere recensioni, il concetto di “analisi analitica” per me non esiste: esiste il mi piace o il non mi piace. Questo voleva essere soprattutto un omaggio a uno dei manga che ha dato il via alle mie due grandi passioni.

A parte l'alba a Macchu Picchu e il canestro di Jordan alle Finals 1998, mai visto niente di simile.
Grazie, Takehiko.


 7
::Koizumi::

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Il "manga preferito" e il "manga ritenuto migliore" sono state a lungo due entità separate nella mia mente: mentre da un lato i miei gusti mi portavano verso opere i cui numerosi difetti oggettivi non mi permettevano di consacrarle al di la di ogni ragionevole dubbio, dall'altro lato mi trovavo davanti ad opere ottime, senza nessun difetto apparentemente riscontrabile, ma che per un motivo o per l'altro non riuscivano ad arrivarmi dritte al cuore.
Poi è arrivato Slam Dunk, ed è riuscito nell'impresa di unire entrambe le cose.
Partendo da questo presupposto, capirete bene che in questa recensione non riuscirò ad essere completamente oggettivo, anzi, direi proprio per nulla, ma va bene così.

Non vi annoierò sui dettagli del manga, si sa ormai che Slam Dunk parla tanto, e soprattutto, di basket. Non è una di quelle opere che mischia in rapporto paritario slice of lice e agonismo: qui lo sbilanciamento pende pesantemente da una parte, e lo farà con maggior forza e vigore col passare dei volumi. Questo non vuol dire che il manga sia fruibile solo agli appassionati di questo sport: io stesso non avevo mai visto una partita di basket prima di leggere questo manga, e mi guardavo bene dal farlo. Dopo averlo letto non solo ho iniziato a seguirlo in TV, nei limiti del possibile, ma sono addirittura finito con una palla in mano in mezzo ad un campetto da basket di periferia, a 24 anni e per la prima volta in vita mia, a farmi insegnare da amici esperti i fondamentali per cercare di imparare a giocare!
Insomma, ovviamente non siamo tutti uguali e le emozioni ci prendono e ci circuiscono in modo differente, quindi non vi dico che inizierete per forza ad amare il basket grazie a questo fumetto; sta di fatto che l'amore e la passione che questo grande uomo di nome Takehiko Inoue riesce ad infondere nella sua opera di esordio vi travolgerà, senza mezzi termini. L'esaltazione delle partite, le reazioni in campo e fuori dei personaggi, nei movimenti, negli allenamenti, nelle esultanze, nei piccoli gesti: tutto sarà tremendamente vero, vivo, realistico, mai troppo romanzato, solo il giusto, quel tanto che basta per trasferire la realtà su carta e renderla interessante per la maggior fetta di pubblico possibile.

Analizzando il tutto singolarmente, abbiamo un cast di personaggi di primo livello, mai stereotipati, tutti diversi tra loro anche graficamente, difficilmente compatibili l'uno con l'altro, che però stringono legami veri, in bilico tra l'odio, l'amore e quell'affetto genuino verso dei compagni che inizialmente magari non stanno simpatici, ma che condividendo gioia e sofferenze alla fine diventano non amici ma fedeli alleati, parte della tua vita, segnando una traccia indelebile sulla tua gioventù, un po' come può succedere ad ognuno di noi sui banchi di scuola: se avete avuto la fortuna di aver provato sentimenti simili saprete certamente di cosa sto parlando, e la cosa sarà talmente ben realizzata da arrivare a portare un po' di tristezza, nostalgia e rammarico pensando che, per molti lettori, l'età delle grandi possibilità e della gioventù bruciante sia purtroppo passata senza essere riusciti a sfruttarla come forse sarebbe stato giusto fare.
Gli avversari non saranno da meno: col passare dei volumi aumentano di numero, e uno pensa che prima o poi Inoue finisca l'inventiva, perché dopo il primo blocco di squadre preparate a tavolino successivamente ne dovrà seguire un altro, e personalmente ero sicuro che gioco forza l'aspetto umano andasse via via scemando ponendoci le ultime squadre come meri paletti da superare; e qui invece Inoue si supera, creando squadre con motivazioni e caratterizzazioni ancora più intime, quasi meglio di quelle precedenti, e ancora una volta diverse e uniche.
A suggellare il tutto ci sono dialoghi magistrali, forti ma mai troppo ridicoli, epici ma anche riflessivi allo stesso tempo, e che soprattutto si pongono come un altro dei tanti mezzi che Inoue riesce a creare per veicolare al meglio le emozioni.

A livello grafico assistiamo all'ascesa di uno dei migliori disegnatori del panorama nipponico, un architetto che fa sembrare molti dei suoi colleghi dei semplici geometri dilettanti.
Inizialmente il tratto è un po' rozzo, grosso, pesante, ma già fedele ai principi dell'Inoue-pensiero: grande realismo, rispetto delle proporzioni, enfasi sulle espressioni facciali, un tocco di super deformed azzeccatissimo nelle gag comiche, prospettive e inquadrature del campo da gioco da capogiro.
Questo è il pacchetto base, e più passano i volumi e più ci si stropiccia gli occhi nel notare l'evoluzione del tratto, che diventa col passare dei volumi leggero, esile, ma catalizzatore comunque di grande forza espressiva, di dinamicità ma comunque anche di pesantezza e fisicità, le inquadrature diventano sempre più fotografiche, gli amanti del basket sicuramente riconosceranno un sacco di azioni che Inoue ruba e riporta in vignetta quasi come le fotografie fatte da bordo che ci troviamo sui giornali. Il realismo raggiunge vette impressionanti non solo nelle azioni dei giocatori, ma anche del pubblico in tribuna che si alza, si agita, grida, sventola bandiere, si spaventa, si commuove, piange e ride arrivando dritto al cuore, spesso senza nemmeno l'uso delle vignette ma solo con la forza delle immagini, capaci di creare quella sensazione ovattata che si ha quando si va allo stadio o in un palazzetto e si viene travolti dalle emozioni.

Come già detto il manga è realismo, e sfrutta magistralmente il fattore comico per farci capire che comunque, anche in un fumetto, l'uomo ha dei limiti: pensi di avere imparato una cosa, in allenamento ti viene, e in partita ecco la figuraccia. Pensi di essere diventato sicuro di te stesso? Ecco che dietro l'angolo c'è l'insidia che rimetterà tutto in discussione. Ma soprattutto, pensi di esserti arreso? Ecco che capisci che in realtà, dentro di te, non è così: bisogna andare avanti, perché, come fosse il manuale della motivazione, il manga, dopo la figuraccia, ti fa capire che ci potrà essere comunque un'altra occasione, occasione che i protagonisti saranno chiamati a sfruttare e che sfrutteranno nel miglior modo possibile.
Gli insegnamenti che questo manga mi ha dato, sia dal punto di vista di educazione sportiva che dal punto di vista di sport come metafora della vita, sono qualcosa che nemmeno i miei allenatori o i miei genitori sono riusciti a farmi capire in 24 anni, e che possibilmente cercherò senz'altro di trasmettere a mio figlio, se mai ne avrò uno.
Rimanendo sul lato comico-realistico, una menzione va fatta all'armata Sakuragi: amici teppisti del vecchio Hanamichi, il bullo scontroso che perdeva la sua vita a fare risse e nelle sale da pachinko, decidono di seguirlo nel suo percorso e nella sua ascesa che lo porterà a diventare un giocatore di pallacanestro, vedendolo maturare e maturando loro stessi.
Le gag comiche saranno sempre il veicolo nel descrivere un'amicizia vera, non fatta di parole e di slogan di plastica, ma fatta di prese in giro, umiliazioni continue e da quella sana invidia che a volte si ha tra amici, quando non vuoi che qualcuno possa trovare la ragazza prima di te e quindi esulti sui suoi fallimenti. Contenuti veri, tangibili. Quando è ora di aiutarlo, però, eccoli, pronti a sacrificare il loro tempo libero per permettere al loro amico di inseguire quello che, partito come uno scherzo, diventa la sua ragione di vita. Ecco cos'è l'amicizia, o almeno, ecco come dovrebbe essere.
Un'altra menzione va ovviamente fatta al famoso triangolo amoroso che si viene a formare: Sakuragi, come tutti saprete, inizia a giocare a basket per far colpo sulla bella Haruko, innamorata a sua volta (ma senza essere ricambiata) dello scontroso ma geniale Rukawa, della stessa età di Hanamichi ma già stella della squadra, che diventerà quindi il perno di tutto: rivale inconsapevole in amore e punto di riferimento nello sport, il Sakuragi dilettante crede di poterlo superare in breve tempo e con poco allenamento, ma al contrario più inizierà a capirne di sport e più comprenderà la bravura del suo compagno, al momento troppo superiore a lui, senza però mai ammettere direttamente la sconfitta.
Il volerlo raggiungere a tutti i così trasformerà poco alla volta la rivalità e l'invidia in profonda ammirazione e stima, ovviamente mai ostentata, e Rukawa stesso, pur continuando a snobbare le capacità di Hanamichi, non potrà far altro che arrivare a constatare la grande crescita che l'ex teppista fa nel corso dei volumi, pur non arrivando mai a dirglielo apertamente.
I due, insomma, non diventeranno mai amici come il clichè suggerisce, ma il tutto verrà suggellato dall'ultima scena nella partita finale del manga, che con un paio di immagini, l'ultima fortissima e ormai impressa nella storia del fumetto giapponese, pone il loro rapporto come uno dei tanti picchi elevatissimi e inarrivabili che questo manga ha tra le sue pagine.

Siccome l'ho nominato, e siccome è il punto dove quella poca critica ha concentrato la sua attenzione, è giusto menzionarlo: parlo del finale.
Non giriamoci troppo attorno e siamo sinceri: questo non è quello che Inoue aveva in testa ad un certo punto del suo manga, ed è palesemente qualcosa di modificato in corso d'opera. Non c'è margine per pensarla diversamente, ci vengono infatti presentati e sviluppati almeno un paio di personaggi che, visto lo schema narrativo del manga, tutti erano sicuri di vedere in azione nelle partite successive. Una fine del manga che salta a pie' pari questo punto rende quindi inutile la loro caratterizzazione e addirittura la loro presentazione.
I motivi di questo finale che è sicuramente molto frettoloso e che va a tagliare parti di manga che sembravano già essere state decise, possono essere ricercati in varie cause: si parla di dissapori con l'editore, ipotesi più accreditata, che abbiano spinto Inoue a finire prima del previsto, ma potrebbe anche essere che, resosi conto che sarebbe stata dura andare avanti mantenendo lo stesso livello di intrattenimento delle partite e la stessa qualità della caratterizzazione dei personaggi senza andare a riciclare qualcosa, Inoue stesso abbia optato per questa scelta.
La verità non la sapremo mai, ma quello che stupisce è che Inoue, anche nella difficoltà e volendo nell'errore, ne esce come solo lui sa fare, ovvero con un finale che pur sbrigativo e parzialmente deludente nella forma, è romantico, epico, nostalgico e tremendamente realistico e originale nei contenuti.
Alla fine, il dispiacere più grosso sarà veramente non poter più assistere alle gesta dei nostri amici, sapendo però che loro sono lì, che la loro vita andrà avanti anche senza di noi, e che sarà certamente una vita piena di sacrifici e soddisfazioni.

Slam Dunk è un'opera di sottrazione: sembra nascere infatti da un immenso blocco di marmo da cui Inoue con lo scalpello elimina tutto il superfluo, e quello che ne rimane è semplicemente giusto, essenziale, né troppo né troppo poco.
Tecnicamente perfetto, anche nell'errore, è un manga che a prescindere dai gusti va letto, per quello che sa dare a livello di emozioni o anche solo per la classe con cui è magistralmente diretto e portato avanti.


 1
Sarubise

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Slam Dunk è un vero capolavoro, frutto della passione di un autore che è uno dei migliori nel panorama fumettistico giapponese e mondiale. Uno di quelli che rende interessante qualsiasi cosa che tratta: un artista a 360 gradi che ha anche esposto numerose volte in mostre a lui dedicate.
Certo, perchè Slam Dunk è arte, pur standardizzata nei limiti dello shōnen manga.
I disegni sono curati come non si vede facilmente in un manga e di uno stile unico ed inimitabile. L'attenzione per il dettaglio rende quest'opera di un realismo maggiore che in un qualsiasi altro shōnen.
L'uso del super deformed, anche durante le partite, spacca la narrazione creando un giusto equilibrio di comicità e tensione.
I personaggi sono caratterizzati malgrado vivano nel mondo "reale", discostandosi dal solito stile manga che tutti conoscono.
La storia è semplice, appassionante e adrenalinica. Si assaporano la fatica e il desiderio di vittoria delle partite come se le vivessimo in prima persona.
Inoue fa parte di quella manciata di fumettisti che si possono affermare come i migliori nel loro campo: esaltando al massimo questa bellissima arte.

STORIA: 9
DISEGNI: 10
STILE: 10
STORYBOARD: 10
FATTORE SHONEN: 9

Consigliato al pubblico più eterogeneo e anche a chi non si è mai avvicinato all'arte fumettistica.


 7
Kramig

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Slam Dunk è un manga incentrato sul mondo del basket. Non sto a scrivere la trama, quella qua sopra dice già tutto.
Personalmente lo ritengo un vero capolavoro, tanto da meritarsi pienamente il 10, e adesso vi spiegherò il perché.
Il manga è molto coinvolgente: il lettore si immedesima non solo col protagonista, ma con l'intera squadra, e ne condivide gioie e dolori. I momenti di suspence sono molti, e contribuiscono a questa immedesimazione; inoltre diverse scene non sono mai scontate, e spesso culminano con una scena comica da rotolarsi dal ridere.
Ecco, un altro aspetto molto rilevante è quello comico: ci sono tanti siparietti e scene comiche, di fronte a cui nessuno può trattenersi dal ridere. Nonostante questa spiccata vena umoristica, i momenti di tensione e serietà non mancano, e momenti seri e comici sono distinti alla perfezione.
Come quasi tutti i manga sportivi presenta delle esagerazioni a livello tecnico, con i giocatori liceali in grado di compiere mosse da professionisti. E' un'esagerazione che tuttavia rimane "reale": sono azioni effettivamente praticabili, non da liceali, ma nella realtà sono cose che si possono vedere (a livello professionistico); non è l'esagerazione alla "Capitan Tsubasa" (alias "Holly e Benji") con scene come la "catapulta infernale".
L'atmosfera delle partite tiene col fiato in sospeso, e, nonostante certi incontri siano lunghi, non sono mai noiosi; anzi, continui a leggere voracemente per sapere come andrà a finire.

Per quanto riguarda il disegno, i tratti sono ben definiti, puliti, e risulta molto chiaro alla lettura, agevolandola. Anche le stesse azioni sono quasi sempre ben rappresentate, facendo capire bene come sono avvenute.

Se siete appassionati di basket come il sottoscritto vi piacerà senza dubbio, se invece non avete mai giocato magari certe meccaniche potranno non sembrarvi cristalline, ma praticamente tutte le regole vengono spiegate man mano nel corso della storia. Infatti Hanamichi parte proprio da zero, e parallelamente al suo percorso apprenditivo lo stesso lettore potrà apprendere le regole del basket un po' per volta.

Anime e Manga sono molto simili, e quindi sono anche ben intercambiabili (per esempio si può iniziare con l'anime e terminare leggendo il manga) e probabilmente non ci si accorgerà nemmeno della differenza. Questo perché le azioni di gioco sono davvero ben rese.

ERJEKKE

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ERJEKKE

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Semplicemente stupendo. Non sto qui a farvi la filippica su quanto sia stupefacente questo manga, che io personalmente amo in maniera totale, ma invito invece chiunque sia perplesso a leggerlo assolutamente.

Ci sarebbero mille cose da dire, e potrei parlare per giorni e giorni di quanto questo manga sia un Capolavoro assoluto con la C maiuscola. Ma voglio essere il più possibile sintetico e convincente, e mandare un messaggio che riesca a far intuire al volo perché sostengo che quest'opera sia un Capolavoro (termine che non uso quasi mai, essendo fastidiosamente critico e pignolo). Ebbene, manga sportivi tutti ne abbiamo letti, tutti ne abbiamo visti, a partire da Capitan Tsubasa fino ad arrivare ad Eyeshield 21; eppure nessuno di questi validi titoli raggiunge le vette di Slam Dunk. Perchè? Perchè Slam Dunk non parla tanto del basket in sé, ma parla d'amore: amore per lo sport, amore per una passione, amore per una donna.
Ovviamente non sto dicendo che questo è un manga sentimentale, visto anche che alcuni volumi spesso contengono solo partite intere, ma sto dicendo che questo manga ha una carica emotiva superiore a tutti gli altri suoi colleghi perché nelle sue pagine c'è l'amore di Inoue per il basket. Ed è un amore così sincero e veemente che cattura praticamente tutti, al di là che sia basket, dama, cricket o bocce. Il basket all'epoca d'uscita di Slam Dunk era uno sport marginale in Giappone; alla sua conclusione mezzo paese aveva cominciato a giocarvi. In Italia idem (e io ne sono uno dei tanti esempi).

La forza e l'amore per il basket contenuti in questo manga sono qualcosa di unico e imperdibile, e per questo motivo si è guadagnato il meritato successo che ha sia in patria sia all'estero. Insomma, assolutamente da leggere.


 1
Metal-Jack

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Voglio essere breve. Voglio essere breve perché qui c'è veramente poco da discutere. Slam Dunk è un manga semplicemente stratosferico! Leggerlo significa ritrovarsi a provare un turbine di emozioni: eccitazione, frenesia, esaltazione... Si riesce persino a provare il dolore e la fatica dei giocatori protagonisti del manga. In una parola: passione. Passione per uno sport fantastico che è il basket, e Takehiko Inoue riesce a farci, appunto, appassionare a questo gioco che lui ama e che, dopo aver letto solo un paio di numeri, sono sicuro che amerete anche voi.

Davvero, se non avete mai letto Slam Dunk, fatelo! E scommetto quello che volete che alla fine avrete voglia di fare "2 tiri a canestro" anche se non avete mai toccato una palla da basket in vita vostra!

Personalmente vi dico che ho giocato a basket fin dalla tenera età e che ancora ricordo prima di qualche partita che mi rileggevo qualche numero di Slam Dunk per entrare carico come non mai e dare il 100% in campo. Per quanto può sembrare assurdo, è tutto vero.
Un manga che non ci sarebbe neanche bisogno di consigliare, solo da comprare, da leggere avidamente e da ammirare tavola per tavola.


 1
Zenzero

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Capolavoro. “Slam Dunk” è un capolavoro assoluto.
Tralasciando l'influenza che ha avuto in Giappone, facendo conoscere ed apprezzare uno sport poco conosciuto, preferisco analizzare l'opera in sé, per giunta partendo dalla fine.
La conclusione di un manga (o di un libro se vogliamo) non è una cosa facile, poiché difficilmente il finale appaga il lettore. Al riguardo mi viene da pensare subito ad “It” (uno dei libri di Stephen King): in questo caso invece il finale è la perfetta conclusione di una grande storia di sport, amicizia, rivalità e, diciamo, anche un po' d'amore ehehehe. Leggendo le ultime pagine mi sono davvero emozionato.

Detto ciò posso "continuare dall'inizio", premettendo però di aver prima visto l'ottima trasposizione anime e poi letto tutto d'un fiato le scan. Una volta racimolati i soldi necessari comprerò i volumetti originali, nella nuova edizione, dato che la vecchia è introvabile ma soprattutto abbastanza scadente.

Ora passiamo ai personaggi, caratterizzati in maniera praticamente perfetta. Del genio Sakuragi sappiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno, lo vediamo nella sua maturazione come atleta e forse come uomo, ma è talmente imprevedibile, che non si riescono a prevedere mai le sue azioni.
Mitsui, il mio secondo personaggio preferito, orgoglioso come nessuna altro, da buona ex promessa del basket giapponese.
Miyagi, compagno di pagliacciate e sventure amorose del nostro testa rossa.
Il capitano Hakagi, atleta per eccellenza che cerca di tenere a bada i quattro idioti che compongono il quintetto base.
Infine Rukawa, l'asso della squadra, il fuoriclasse, rivale di Sakuragi. Il resto dei personaggi, dal signor Anzai, a Haruko e via via tutti gli avversari, Sendo su tutti, compongono un grande cast di personaggi secondari.

La trama è sicuramente il punto forte dell'opera, ma è impreziosita da riuscitissime gag che fanno ridere di gusto.
I disegni sinceramente non sono il massimo, sicuramente ben realizzati, ma non sempre convincono.

In definitiva questo manga è il mio preferito in assoluto e mi sento di consigliarlo a tutti, compresi coloro che non amano il basket o gli sport in generale.

Ais Quin

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
"La pallacanestro è uno sport da gentiluomini", diceva la mia prof di Educazione Fisica, "perché ti insegna un nuovo modo di percepire i propri e gli altrui confini." A noi studenti, però, la faceva praticare così di rado che non abbiamo mai avuto modo di riflettere sul senso delle sue ispirate dissertazioni. Leggendo "Slam Dunk" questo pensiero, che il tempo aveva finito per seppellire sotto a uno strato di ben più significative reminiscenze, è lentamente riemerso in superficie, e anche se a mio modo di vedere non c'è uno sport più formante di altri credo di aver finalmente capito cosa volesse dire.

Nella vita c'è chi si fa largo a suon di gomitate e chi preferisce usare la testa... letteralmente. Hanamichi Sakuragi - grande, grosso, litigioso ma anche un bel po' giuggiolone - appartiene a quest'ultima categoria, ma a giudicare dall'aria mesta con cui pascola per i corridoi dell'Istituto Shohoku si direbbe che sia molto più bravo ad incassare i pugni che i due di picche. Soltanto la parola "basket" ha il potere di destarlo dall'abbrutente torpore nel quale è precipitato dopo l'ennesimo rifiuto, ma a meno di non coltivare pensieri suicidi è meglio astenersi dal pronunciarla in sua presenza.
Haruko Akagi ha due soli interessi: il basket e Kaede Rukawa, super matricola con orde di ammiratrici e occhi per nient'altro che il pallone. A riprova che l'amore può essere ancora più beffardo del destino - oltre che dotato di un discutibile senso dell'umorismo - di chi mai potrebbe invaghirsi Hanamichi se non lei?
Sulla carta il piano per conquistarla è semplice: millantare delle velleità da cestista, iscriversi al club di basket e infliggere a Rukawa, da lui bollato come un esibizionista, una sonora e insindacabile sconfitta. Ma quella bugia dettata dal desiderio di fare colpo gli cambierà per sempre la vita.

Una volta esaurito il cerimoniale di premesse che sanciscono l'ingresso del nostro beniamino nella squadra dello Shohoku - la necessità di ottenere e preservare la benevolenza di Haruko, dimostrare di meritare un posto nel club etc. - viene quasi da pensare che Inoue ambisca a creare qualcosa di diverso rispetto agli spokon "a squadre", pur conservandone pressoché inalterate la struttura e le componenti principali. Ciò che manca è quell'assoluta nettezza di confini che, nel bene e nel male, ha fatto di opere come "Captain Tsubasa" un classico del loro genere, e questo costituisce un cambiamento assai gradito per chiunque voglia misurarsi con un titolo dal taglio un po' meno semplicistico. Se pensate che sia impossibile stipare così tanta vita in soli quattrocentoventi metri quadrati - area di un campo da basket regolamentare - non vi resta che leggere per credere.

Lo storia si dipana attraverso il più classico degli scenari spokon, quello dell'eroe che entra a far parte di una squadra a cui mancano le capacità e/o i mezzi per raggiungere il livello agonistico desiderato. Quali che siano le ragioni del divario tra le aspettative e la realtà dei fatti, egli è destinato ad abbatterlo grazie alle sue innate qualità umane e agonistiche, lanciandosi infine, assieme ai suoi rinfrancati compagni, nella conquista di questo o quel titolo al grido di "Uno per tutti e tutti per uno".
Sì, beh, non in questo manga. Sakuragi possiede indubbiamente il fisico, ma non la mentalità di uno sportivo. Non è abituato a fare sacrifici per ottenere ciò che vuole - vale a dire nulla, a parte una ragazza fissa - e non ha la più pallida idea di cosa significhi cooperare - a parte forse quando c'è da picchiare qualcuno, ma questa è un'altra storia. Gli allenamenti atti a prendere confidenza con i rudimenti del basket? Roba che può andare bene per un vanaglorioso raccattapalle come Rukawa, ma non per un genio del suo calibro. Haruko lo considera il tipico diamante grezzo che, opportunamente lavorato, potrebbe salvare lo Shohoku dallo spettro dell'anonimato, ma la domanda è: lo Shohoku vuole farsi salvare da lui?

Talvolta la squadra in cui approda l'eroe, oltre che iellata, è un tantino disfunzionale. Lo Shohoku non fa eccezione, ed anzi può vantare una ragguardevole pletora di disadattati più o meno latenti. Niente che non si sia già visto altrove, beninteso, ma bisogna riconoscere ad Inoue il merito di aver saputo gestire le dinamiche che intercorrono tra di loro senza scadere nell'ovvio o nel melodrammatico. Epifanie gratuite? Ma anche no, grazie. E sì, l'amicizia c'è, ma non è una panacea. Il successo dello Shohoku dipende da una convergenza di obiettivi più o meno simili, non da un ideale condiviso e perseguito in egual misura da tutti i suoi componenti; si tratta, in altre parole, di una sinergia dettata dalle circostanze, ed è proprio questa sua natura accidentale che che la rende qualcosa di unico. Tranquilli, però: è tutto molto meno squallido e più umano di quanto possa sembrare.

Negli spokon, si sa, la rivalità si propaga più rapidamente di qualsiasi malattia infettiva nota al genere umano. Tecnico contro Interprete, Interprete contro Interprete, Tecnico contro Tecnico: ce n'è per tutti i gusti, insomma. Nel caso specifico, laddove alcuni personaggi possono essere agevolmente inquadrati nell'uno o nell'altro gruppo, per altri siffatta classificazione è molto meno intuitiva. Molti di loro, infatti, si collocano esattamente sulla linea di demarcazione tra le due tipologie, scegliendo di ricoprire l'uno o l'altro ruolo a seconda dell'esigenza o dell'inclinazione del momento.
Versatilità o pura e semplice pigrizia? Al lettore l'ardua sentenza. Una cosa però è certa: non c'è spazio in questo manga per le "smancerie" tipiche di certi spokon vecchio stampo nei confronti del proprio avversario, non solo perché ci sono molte più api che farfalle, ma anche perché queste ultime non si fanno scrupoli nel tirare fuori il pungiglione qualora la situazione lo renda necessario - magari con un affabile sorriso sulle labbra, come l'asso del Ryonan Akira Sendoh.

Il finale ha ricevuto parecchie critiche, forse più per il modo in cui è stato gestito che per il suo contenuto. Atto premeditato o variante in corso d'opera? Difficile dirlo, soprattutto a più di vent'anni di distanza. Personalmente ne ho apprezzato molto il realismo e la sua totale mancanza di malizia, inoltre non mi pare che lo spirito dell'opera ne abbia risentito in qualche modo. Non nego che al pari di molti altri mi sarebbe piaciuto poter continuare a ridere e ad emozionarmi con Sakuragi e compagni ancora per un po', ma non abbastanza da voler correre il rischio di vedere, un giorno, il manga diventare una fiacca e annacquata parodia di se stesso.

L'opera è caratterizzata da una prominente vena demenziale, in particolar modo nei primi volumi. Tra folli macchinazioni, equivoci paradossali, esilaranti rodomonterie e confronti surreali, tuttavia, non mancheranno momenti di raccoglimento altrettanto memorabili.
Nel complesso l'impianto narrativo si presenta organico e ben orchestrato, seppur non esente da sbavature. È rigoroso, ma non inflessibile; ricco, ma non soffocante. Se volete farvi un'idea di quanto duramente abbia lavorato Inoue per migliorarsi sotto questo aspetto provate a leggere "Kaede Purple" (sì, proprio lui), la one shot con cui vinse il Premio Tezuka nel 1988: a livello contenutistico potrà sembrarvi familiare - anche troppo, forse - ma stilisticamente la differenza è tale da strappare un sorriso a metà tra l'indulgenza e l'imbarazzo.

Poiché non c'è nulla di più melenso, didascalico, volgare, tedioso e vano di un recensore che si produce in un lungo soliloquio sulle emozioni che l'opera in esame dovrebbe tassativamente suscitare, mi limiterò a dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa dai sensori di "Slam Dunk". Si tratta di qualcosa di diverso dal semplice coinvolgimento emotivo, qualcosa di cui uno spokon non può fare assolutamente a meno: esso deve risultare fruibile tanto agli appassionati della disciplina in questione quanto a coloro che ne sono digiuni.
Nel Giappone ancora intento a scrollarsi di dosso le ultime eccedenze degli Anni Ottanta pubblicare un manga sul basket era un azzardo, soprattutto se si pensa all'estrema competitività di una testata come "Jump" e al parterre di autori su cui poteva contare a quei tempi. La vera sfida non era abbattere il cosiddetto Quarto Muro, bensì assottigliarlo il più possibile.
Tsubasa Ōzora "parlava" una "lingua" che tutti potevano capire, e lo faceva con squisita eloquenza; la sua passione era pura, ma tutt'altro che inaccessibile. Se è vero che il basket cambia il tuo modo di rapportarti ai confini naturali tra le persone, il calcio - tremila anni assai ben portati - è così profondamente radicato nella cultura di molti popoli da avere il potere di annullarli. Difficile, se non impossibile, per uno sport nato nel Diciannovesimo secolo come alternativa alla ginnastica competere allo stesso livello. Occorreva quindi un approccio diverso, qualcosa capace di andare oltre l'educato interesse che poteva suscitare un'opera con simili premesse; e manco a dirlo quel qualcosa, o meglio quel qualcuno, era proprio Sakuragi, con la sua ignoranza e con i suoi propositi comprensibilissimi ma non molto ispirati. Non era una scommessa facile da vincere, né a breve né a lungo termine, ma Inoue ci è riuscito grazie alla sua bravura nel dare voce ai pensieri e alle emozioni dei propri personaggi. Ciascuno di loro - chi più e chi meno, chi alla luce del sole e chi un po' in sordina - compie una precisa evoluzione in nome di un amore, quello per il basket, senza il quale le loro esistenze sarebbero probabilmente prive di significato. Potrei apportare svariati esempi a supporto di questa tesi, ma a parer mio la prova regina è costituita da coloro che, al contrario, non prendono parte al processo. Si pensi gli amici di Sakuragi, incapaci di trarre uno stimolo concreto dalla sua stupefacente metamorfosi; ad Ayako, che da brava "mamma" del team sa bene di non poter mai vacillare; e alle seguaci di Rukawa, che non esiterebbero a scaricarlo qualora trovassero qualche altro belloccio da idolatrare.

Inizialmente il tratto presenta svariate incertezze e imprecisioni, ma una volta presa confidenza con i personaggi e loro vastissima gamma di espressioni - eccezion fatta per Rukawa, la cui fissità è da considerarsi canonica e che solitamente "parla" con lo sguardo o con il linguaggio del corpo - la mano di Inoue si fa più sicura e i disegni sempre più dettagliati. Dopo la praticità di Toriyama, gli efebi di Kurumada, la morbidezza di Katsura e gli steroidei eroi di Buronson e di Araki il suo stile realistico ma sempre molto equilibrato rappresentava, all'epoca, il giusto compromesso tra le aspettative del pubblico maschile e le esigenze di quello femminile, per il quale cominciava ad aprirsi qualche timido ma inequivocabile spiraglio. Non è un caso che alcune tra le mangaka più famose nel panorama BL, come Ayano Yamane e Fumi Yoshinaga, abbiano mosso i primi passi nell'industria con delle doujinshi ispirate alle coppie che più avevano stuzzicato il loro lato fujoshi - con risultati che, secondo il mio parere da profana, vanno dall'esilarante al grottesco, e non certo per una questione di gusti personali o sessuali.
Ma naturalmente il comparto grafico di "Slam Dunk" non si basa soltanto su ragazzi perlopiù ben messi e piacevolmente sudaticci (non sarò una fujoshi, ma ho pur sempre gli occhi per vedere). Molto popolare è l'utilizzo del superdeformed nei momenti comici, che ne sottolinea in maniera egregia l'assurdità. Quanto alla regia delle tavole, essa si rivela sempre all'altezza della situazione, garantendo un livello di coinvolgimento costante e scongiurando il rischio di tempi morti. Deliziose, infine, le illustrazioni di fine capitolo.

Lo ammetto: pur con le sue pecche, o forse anche un po' a causa loro, "Slam Dunk" mi è entrato nel cuore come mai avrei creduto fosse possibile. Lo avevo sottovalutato, convinta di trovarmi di fronte a un titolo che avrei letto sì con piacere, ma di cui a lungo andare non avrei conservato che un ricordo nebuloso. Forse è presto per dirlo, visto che l'ho terminato da poco tempo, ma ho come l'impressione che non sarà così.


 1
Hobbit-in-the-Hole

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9
Immenso.
Un manga che è stato in grado di emozionarmi e di farmi divertire come non mai. Inizialmente quando mi hanno prestato la serie ero un po' titubante, data la mia scarsa passione per le tematiche sportive, ma quest'opera non si limita a rappresentare varie partitelle di basket. Perché ci mostra innanzitutto l'amore per uno sport, una passione talmente forte da spingere i protagonisti (soprattutto Hanamichi) ad impegnarsi sempre di più in ciò che fanno, pur con i loro limiti e difetti. Ci mostra il rapporto tra compagni di squadra, sia nei suoi risvolti più seri che in quelli demenziali. E, infine, diverte ma lascia un po' l'amaro in bocca, cosa che però a mio parere non rovina la storia come si potrebbe pensare. Credo che Hanamichi Sakuragi sia uno dei personaggi migliori che abbia mai visto in un anime o un manga. Anche in questo è stato un Genio.


 1
giak81

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Che altro dire che non sia già stato detto, il fumetto sportivo per eccellenza e una dei migliori di sempre, peccato che Inoue abbia tirato via la fine per potersi dedicare anima e corpo a Vagabond. Sport, risate, risse e anche un po' d'amore in un mix esplosivo che non dimenticherete mai. Spero ancora che un giorno torni a ridisegnare le storie di Hanamichi, Rukawa e compagni. Un fumetto imperdibile per chi ama lo sport e anche per tutti gli altri, le molte ristampe parlano da sole. Imperdibile!


 1
FredJoker

Volumi letti: 62/31 --- Voto 10
Non avete letto Slam Dunk? Rimediate al più presto, Slam Dunk è un capolavoro incontrastato! Un fumetto che esprime a pieno i sentimenti e le aspirazioni degli sportivi.

Hanamichi Sakuragi è un ragazzo irrequieto e senza scopi nella vita ma sempre con il sorriso sulla bocca, per conquistare la ragazza che ama si iscriverà al club di basket incontrando sempre nuovi personaggi, nuovi avversari e nuovi amici. Se avete letto Naruto troverete nel rapporto che il protagonista ha con Rukawa (suo rivale, più talentuoso, più bello, più enigmatico e moro) molte assonanze (lo stesso Kishimoto ha detto di essere un fan della serie). Slam Dunk è un manga che regala emozioni dalla prima all'ultima pagina, ti fa appassionare al basket e ti meraviglia con un disegno che negli ultimi volumi sfiora la perfezione. In conclusione mettete dei soldi da parte e comprate la perfect edition il prima possibile.


 1
Sakuragi94

Volumi letti: 3/31 --- Voto 10
Da giocatore e grande appassionato di basket non potevo certo lasciarmi sfuggire un manga come "Slam Dunk". Sicuramente il manga più famoso (e il mio preferito) scritto dal grande Takehiko Inoue, questo fumetto parla di un ragazzo di nome Sakuragi, giovane studente liceale un po' sfortunato con le ragazze, che innamoratosi di una ragazza di nome Haruko, amante del basket, decide di iscriversi alla squadra del proprio liceo per far colpo su di lei. Le tavole sono davvero superbe, la storia è esilarante e divertente, impossibile annoiarsi. Consigliato vivamente a tutti gli amanti del basket, ma anche a chi, come Sakuragi, si deve ancora appassionare a questo magnifico sport che è il basket.


 1
JoEy

Volumi letti: 62/31 --- Voto 10
Io un dieci in pagella finora non l'ho mai dato, ma Slam Dunk se lo merita in pieno.
Non spendo troppe parole sulla trama perché credo che la popolarità di questo manga sia talmente tale da poter omettere tranquillamente certe sottigliezze stilistiche. Tutto ruota ed inizia attorno alla figura di Hanamici Sakuragi, un ragazzo liceale come tanti altri che ha qualche disavventura con le ragazze - è il caso di dire fortunato nel gioco (nello sport), sfortunato in amore -, e che decide per amore di entrare a far parte della squadra di basket della propria scuola.

L'opera è capace di rendere situazioni comiche ed esilaranti, a parti invece più serie, profonde ed introspettive in maniera pressoché ottimale. La crescita di questo personaggio è impressionante, la caratterizzazione di tutti gli altri 'interpreti' di quest'opera è incredibile ed il tratto è semplicemente stratosferico. Magari sarò di parte in quanto questo è senza ombra di dubbio uno dei miei manga preferiti, però il sensei Inoue ha fatto un lavoro magistrale realizzando quest'opera. Le tavole sono grandiose, e l'opera si legge volume dopo volume senza sosta, senza la minima comparsa di fasi di stallo o di noia. Le espressioni facciali, esteriori dei personaggi sono rese benissimo e molto realisticamente; il lettore si immerge a tutto tondo nelle pagine riuscendo ad essere rapito completamente e riuscendo quasi a sentire la fatica, la tensione delle partite e la gioia delle vittorie, ma anche, perché no, l'amarezza e la delusione degli insuccessi.

Fondamentalmente c'è poco da dire, il nome 'Takehiko Inoue' è ormai diventato un marchio di fabbrica, credo che oramai possa quasi essere accostato tranquillamente ad altri mostri sacri come Urasawa o Tezuka.
Per concludere, Slam Dunk non è un manga che consiglierei solo agli amanti del genere sportivo, ma lo vorrei far avvicinare un po' a tutti gli appassionati del mondo fumettistico in quanto è davvero un capolavoro con la C maiuscola e merita assolutamente la fama che ha.


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iper8

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Parto subito col dire che è forse il manga sportivo che mi ha appassionato di più insieme a Eyeshield 21. Quest'opera ha tutto: passione, amore, divertimento, sport.
I protagonisti sono tutti molto ben caratterizzati e ognuno di loro ha il suo punto forte e quello debole in campo, l'esempio lampante è Hisashi Mitsui, la seconda guardia dello Shohoku la squadra protagonista: lui è il tiratore dai 3 punti e nella sua vita si può dire che sappia fare solo quello, infatti non è né un bravo studioso né un grande bullo come altri, ma in campo diventa fondamentale; il problema è che la sua resistenza è minima e quindi a un certo punto della partita diventa un po' un peso per i compagni. Come lui altri personaggi hanno un punto di forza e uno debole, molte volte è che sono delle teste calde.

La prima parte della storia si incentra sul torneo regionale e sull'entrata in squadra del protagonista, quindi si vede si molto basket però anche molto la vita dei protagonisti e il loro passato. La seconda parte invece si concentra più sul gioco trascurando di più la vita fuori dal campo.
Il punto di forza di Slam Dunk non è tanto lo sport, più che altro la comicità che ruota intorno agli eventi e ai personaggi; infatti, anche se nell'anime si nota di più, il pubblico prende per i fondelli i giocatori con frasi esilaranti.
Consiglio a chi non lo ha letto o visto di immergersi al più presto nel mondo e sopratutto nella mente contorta di Hanamichi Sakuragi il protagonista di Slam Dunk.


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pinguinopazzo

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Ci sarebbero molte cose da dire su questo manga, ma innanzitutto vorrei sottolineare che a mio modesto parere è il miglior spokon manga che esista e forse uno dei migliori manga al mondo.
Però adesso passiamo a parlare di cose più tecniche. Innanzitutto la trama è molto bella e ben strutturata, ci sono momenti di grande tensione che non diventano mai banali oppure pesanti grazie anche a degli interventi molto divertenti dei personaggi, caratterizzati in una maniera impressionante, e anche questi interventi divertenti non diventano mai banali. Il disegno è molto realistico e si adatta molto bene alla storia.

Questo manga è bellissimo anche per chi non conosce e non si interessa affatto di basket (come me del resto) e anche per chi non conosce le regole, infatti vengono spiegate passo passo sia al lettore che al protagonista, che non aveva mai giocato a basket.
In questo manga è anche bellissimo vedere la crescita del protagonista con tutti i suoi compagni di squadra, si vede secondo me quello che dovrebbe essere realmente lo sport, ossia un momento di aggregazione e un'occasione per crescere.

Per concludere vorrei dire che se non si ha molto tempo sconsiglio di leggere questo manga, perché una volta iniziata la lettura non permetterebbe di fare nient'altro, vi dico solamente che ho comprato tutti i volumi in stock e ci ho messo 3 giorni a leggerlo tutto per quanto mi aveva appassionato.


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K!llerBee

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Assolutamente il miglior manga che abbia mai letto. Nessun autore prima di lui era riuscito, a mio dire, ad introdurre così bene ogni singolo personaggio. I momenti sono adatti, le storie che hanno alle spalle sono fantastiche, ognuno ha una personalità ben definita e nulla sa di fantastico, irreale o quanto meno surreale.

I disegni inizialmente sono impeccabili, a metà manga sono decisamente perfetti, a fine manga sono davvero divini.
La storia è magnifica, scorre bene, gli avvenimenti sono perfettamente ad incastro l'uno con l'altro e nulla è lasciato al caso. Persino l'artbook che funge da finale definitivo del manga ha i suoi perché, perfetta, a mio dire, come scelta.

Davvero il miglior manga che si possa consigliare!


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lacameradigabbo

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Questo per me è il Manga per eccellenza. È uno shonen spoken (sportivo) che riesce ad emozionare il lettore, sebbene non sia un appassionato di basket.

La trama la potete ritrovare ovunque, ed è diciamo la tipica storia in cui il protagonista vuole conquistare un qualcosa - in questo caso una ragazza - e la lotta contro l'antagonista, di cui è innamorata la ragazza. Ma in questo plot, che sembrerebbe banalissimo, nasce pian piano un nuovo obiettivo, cioè imparare a giocare a basket e divenire un campione. L'amore per la ragazza viene pian piano messo in secondo piano dall'amore crescente per questo sport.

I disegni sono eccellenti, precisi, senza errori, come d'altronde ci si aspetta dal Sensei Inoue.
Le caratterizzazioni sono perfette. PERFETTE. Ogni personaggio ha un proprio carattere, perfino le comparse di un capitolo.
Slam Dunk non è mai, mai e MAI banale.


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K1Nn1kuMaN

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Anche per me è uno dei manga migliori di sempre. Anche a chi non piace tanto il basket piacerà questo manga.
Disegni molto realistici in alcuni punti e complessivamente belli. Trama molto appassionante, anche se semplice, personaggi molto caratterizzati e risate a non finire.
Il protagonista principale è molto carismatico, e i personaggi secondari sono altrettanto ben riusciti.
Una volta che ho iniziato a leggere non ho più smesso, ho rischiato pure di perdere un anno. Manga consigliato a tutti, adatto a tutte le persone e a tutte le età.


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.:FlygonX:.

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Uno dei migliori manga di sempre a mio parere, se non il migliore. Disegni, storia e personaggi sono a un livello altissimo. Le partite trasmettono un'emozione incredibile, piene di colpi di scena e momenti di grande narrazione. I disegni migliorano continuamente, mentre i personaggi rimangono sempre coerenti a se stessi, con un'ottima caratterizzazione. La fine purtroppo lascia un po' l'amaro in bocca, ma penso che sia anche giusta così in quanto il manga tocca il suo massimo livello con gli ultimi volumi e continuarlo avrebbe significato rendere il tutto troppo ripetitivo e probabilmente sarebbe calato anche il livello della narrazione. Manga da leggere e rileggere, assolutamente anche per i non amanti del basket e dello sport.


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Desեiɴу

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Slam Dunk è il miglior manga che io abbia mai letto. Mi sono appassionata a questa storia grazie all'anime e tempo dopo ho recuperato l'intero manga.
I disegni all'inizio sembrano ricalcare molto lo stile degli anni '70-'80: personaggi con enormi capigliature, la moda nel vestire, etc. Tuttavia osservando con che profondità si evolve la storia e pure i personaggi, è come se in un momento fossimo piombati a fine anni '90.

Inoue sa cogliere con perfetta introspezione e naturalezza le vicende quotidiane di semplici ragazzi liceali, alle prese con problemi di tutti i giorni: la scuola, lo sport, le ragazze... Inoltre affronta un tema molto caro ai manga giapponesi: il bullismo. In Slam Dunk spesso quest'ultimo argomento è oggetto di ironia tanto quanto altre volte è rappresentato in modo brutale. Slam Dunk insomma mi ha divertita quanto commossa.

Ho davvero adorato il protagonista, simpatico, buffo, goffo, egocentrico e con un carisma da vendere. Inizia la storia è vediamo che è etichettato da tutti come sfigato e buono a nulla, alla fine invece riesce a diventare davvero qualcuno, con la sola forza di volontà.
È uno spokon manga, ma il basket è solo un mezzo con il quale Inoue, in maniera molto introspettiva e umana, racconta la crescita psicologica del protagonista che, presosi una sbandata per la bella Haruko, una matricola come lui del liceo Shohoku, si iscrive al club di basket solo per conquistarla.

Se avete voglia di leggere una storia profonda e divertente leggete Slam Dunk!


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mak

Volumi letti: 14/31 --- Voto 10
Solitamente non mi piacciono molto i manga sportivi perché sono molto irrealistici e scontati (classica squadra molto scarsa che diventa pian piano fortissima fino ad arrivare a vincere campionati/modiali/ecc). Questo però è un'eccezione. Nonostante sia un manga molto vecchio, ho deciso di leggerlo solo di recente con la versione completa della d/visual. I personaggi sono molto ben caratterizzati e le partite sono state realizzate in maniera perfetta. Anche la storia è molto ben sviluppata e non ho nulla da ridire. Sa alternare momenti comici a momenti seri e questo non può che essere un punto a suo favore. È un "classico" a cui do 10 e che consiglio a tutti quanti.


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Smooth Criminal

Volumi letti: 5/31 --- Voto 9
Questo è secondo me uno dei manga migliori in assoluto e uno dei miei preferiti. Quanto sia bello, si può anche facilmente capire dalla media molto alta data dalle recensioni già presenti. Slam Dunk, infatti, credo possa essere uno dei pochi manga ad essere considerato un capolavoro, se non proprio in assoluto, sicuramente nel suo genere.

Pochi sono i manga come questo, capaci di mescolare al meglio tantissimi aspetti del vastissimo mondo dei manga. In quest’opera infatti, il lettore può trovare tutti gli elementi più coinvolgenti di una storia, come lo humor, molto presente con varie gag fra i personaggi, l’amicizia, la competizione, lo spirito agonistico, le inimicizie, le rivalità, scontri, violenza, amore, e potrei continuare ancora per molto.

La storia racconta di un ragazzo, Hanamichi Sakuragi, protagonista dell’opera, che odia il basket, ma, dopo aver conosciuto una ragazza di cui si innamora subito, Haruko, scopre che proprio la giovane di cui s’innamora è una grandissima fan dello sport tanto odiato da Hanamichi. Non sapendo come fare per far colpo su Haruko, Hanamichi decide allora di iscriversi al club di basket. Dopo un inizio un po’ difficile, e dopo moltissime ore di allenamento, e tante sconfitte, Hanamichi arriverà a fare del basket il suo sport preferito.

Un aspetto molto importante di questo manga sono i vari personaggi, tutti molto bene realizzati, a partire dal protagonista, Hanamichi Sakuragi. Un ragazzo coi capelli rossi e un rissaiolo, fino a che non entra nel club di basket. Poi imparerà anche grazie allo sport, i veri valori, quali l’amicizia e la lealtà. Hanamichi è anche un tipo molto simpatico e divertente, e le scene in cui prende in giro gli altri personaggi, anche suoi compagni di squadra, sono davvero molto divertenti. La squadra è composta anche da Kaede Rukawa, un ragazzo molto abile nel gioco, e sicuramente tra i migliori della squadra, per questo sarà un vero rivale di Hanamichi, in campo come in amore. Il capitano della squadra è invece Takenori Akagi, un ragazzo molto alto e robusto, e dalla carnagione scura, per questo sarà chiamato da Hanamichi gorilla. Akagi è anche fratello di Haruko. In seguito si aggiungeranno alla squadra anche Miyagi e Mitsui, anche loro molto bravi e ben caratterizzati. Altri personaggi degni di menzione sono gli amici di Hanamichi, Yosei Mito e “gli altri”, chiamati proprio così anche dall’autore, l’allenatrice della squadra, e il signor Hanzai, anche lui allenatore in futuro.

Un altro punto di forza di quest’opera, sono gli splendidi disegni di Takehiko Inoue, autore del manga, che è in grado di esprimere al meglio le varie situazioni attraverso le sue illustrazioni.

Io ho comprato la nuova edizione D/Visual, e sono attualmente al numero cinque. Da quel che ho potuto vedere questa è davvero un’ottima edizione, con sovracopertina, pagine a colori, buona carta e l’intero volume risulta essere molto curato e bello da esporre. Se si vuole proprio trovare un difetto a quest’edizione, il prezzo potrebbe risultare un po’ alto, sicuramente sarebbe stato meglio un euro in meno. Comunque ciò non toglie che questo manga sia uno dei migliori, e deve essere letto. Consiglio a tutti questo manga, in particolare a chi piace il basket.


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Hanamichi

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Cosa posso dire, davvero non ho parole per descrivere questa fantastica opera d'arte, è davvero troppo fantastica. Io giocando a basket ho provato sensazioni indescrivibili leggendo ogni pagina con crescente voglia, ma ho visto che questo manga ha fatto appassionare molte persone a quel magnifico sport che è il basket. Ma non solo, il rapporto con Haruko, la continua voglia di migliorare, l'amicizia, troppe cose ancora da dire ma non finirei mai. Secondo me questo è uno dei migliori manga mai scritti nella storia!


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canno

Volumi letti: 62/31 --- Voto 9
In una parola: meraviglioso. Storia divertente, da star male dal ridere. Facile, facilissimo affezionarsi a Sakuragi e company! Storia molto intensa ,con la ciliegina sulla torta del finale che non t'aspetti, che lascia aperta la porta al sequel... che mai arriverà. Un peccato. Capolavoro del maestro Inoue, che pur cercando la maturità con Vagabond, secondo me ha fallito nel suo tentativo di staccarsi da questo grande Manga, troppo forte il potere di Slam Dunk per essere messo da parte! Ho letto questo manga almeno 8 volte, ed avendo in "cantina" oltre 3000 volumetti.


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Altriem

Volumi letti: 62/31 --- Voto 10
"Il manga che è entrato nella leggenda". Già la dicitura sopra il titolo fa capire quanto grande sia stato ed è ancora tutt'ora il successo di questo manga.
Un capolavoro! Mi ha emozionato tantissimo, tanto da essermi divorato l'ultima parte nel giro di mezza giornata! Inoue è capace di creare personaggi carismatici e particolari che non puoi apprezzare ed ammirare. È sicuramente un manga da leggere. Un lettura semplice che sa far ridere ed emozionare come poche altre opere riescono a fare. Stupendo!


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Shadow

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Secondo il mio modesto è un dei migliori manga che abbia mai letto e che probabilmente leggerò, e sicuramente il miglior nell'ambito delle opere sportive.
Sinceramente io adoro il basket, e Takehiko Inoue riesce a rappresentarlo su tavola in maniera esemplare dando a pieno il senso dei movimenti e delle azioni tipiche di questo sport. Il tutto è associato ad un realismo impeccabile, non sfociando mai nell'assurdo con tecniche inverosimili.
La trama si sviluppa intorno a Hanamichi Sakuragi, teppistello dalla testa calda che, nonostante non ami particolarmente la pallacanestro, per poter far colpo su una ragazza decide di entrare a far parte del club di basket della scuola superiore Shohoku, di cui frequenta il primo anno. Seguiremo così lo svilupparsi delle vicende che interesseranno la squadra mentre dovranno disputare svariate partite.
Il manga è ricco di gag, che vedono Hanamichi indiscusso protagonista e che ci accompagnano per la totalità dell'opera.
Le partite sono realizzate in modo da coinvolgere il lettore con il loro realismo e immergerlo nel mondo del basket completamente. Coinvolgimento tale da ritrovarmi a incitare i vari componenti della squadra o a esaltarmi ed esultare per una schiacciata o un tiro da tre punti.
Inoltre, tutti i personaggi, siano essi giocatori dello Shohoku o avversari, sono caratterizzati in modo perfetto.
Dal punto di vista dei disegni non si può chiedere di più a Inoue, certe tavole sono più che stupende e capaci di esprimere a pieno il senso del movimento e gli schemi tipici adottati nelle partite.
Se fosse stato possibile avrei dato anche più di dieci, consigliatissimo a chiunque ed obbligatorio per coloro che amano questo sport come me.

Rajiin

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Rajiin

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
All'inizio ero un po' scettico su questo manga, anche perché non è che il basket mi interessasse più di tanto, invece mi sbagliavo, è un capolavoro di comicità che non annoia e che prende fino all'ultima pagina. Il buon Hanamichi, insieme a tutti gli protagonisti e il suo "nemico", è uno dei personaggi più spassosi che abbia mai letto! Comunque, anche se è vero che Slam Dunk è un'opera sportiva comica e "demenziale", non per questo rinuncia a momenti drammatici davvero toccanti.
I disegni del maestro, che già sono buoni in partenza, migliorano fino a raggiungere delle vette di dettaglio incredibili, tanto che alcune scene sembrano quasi in movimento.

Insomma, come primo manga letto fino alla fine sento di consigliarlo a tutti, anche chi non mastica questo sport, infatti la narrazione delle partite (che occupa credo più della metà del manga) è davvero avvincente, oltre che intervallata dalle immancabili perle del protagonista e della sua squadra.


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Kaochan

Volumi letti: 12/31 --- Voto 6
Ne parlavano così bene in così tanti che mi sono sentita quasi in dovere di colmare questa lacuna, ed è stata una lettura gradevole per una serie che senz'altro merita il successo che ha avuto, ma che personalmente non ho potuto apprezzare più di tanto; troppo, troppissimo sport, interi volumi solo di partite, e anche le fanfaronate di Hanamichi ad un certo punto non sono state più sufficienti, nel momento in cui è stato chiaro che la storia non era del tipo in grado di coinvolgermi ed appassionarmi.
Un peccato, ed un'opinione che non riguarda minimamente i meriti del manga, ma semplicemente il fatto che ci sono ricette non adatte al nostro palato, senza che ne venga messa in dubbio la bontà.

Utente6677

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Utente6677

Volumi letti: 1/31 --- Voto 9
Il pel di carota Sakuragi ha appena stabilito un ben poco invdiabile record: rifiutato da 50 ragazze! Dopo un comprensibile momento di scoramento, trova "lei", Akagi, appassionatissima di quel basket che lui odia (la cinquantesima che lo ha respinto gli ha preferito un ragazzo del club di basket). Per conquistare Akagi, il nostro eroe (ci sono pochi dubbi sul fatto che Sakuragi sia il protagonista della storia) decide di diventare "il basketman" ed entrare nella squadra del liceo.
Che dire? Ho letto solo il primo volume e ne sono rimasta conquistata: umorismo semi-demenziale, disegni splendidi, personaggi ben caratterizzati e a cui sono già affezionata: comincio a capire perché sia il manga più venduto di tutti i tempi!
Riguardo all'edizione D/Visual, che dire? Sovracopertina che imita l'effetto vernice nelle scritte, copertina con gli schizzi di Inoue, prima pagina rossa semitrasparente (come la divisa di gioco di Hanamichi), carta spessa e non trasparente... in una parola: meraviglia!
Sono solo al primo volume, ma sono convinta che non mi deluderà, consigliatissimo!


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berserkomane

Volumi letti: 62/31 --- Voto 10
Questo secondo me è uno dei migliori manga shounen mai realizzati.
Le motivazioni che mi spingono a fare quest'affermazione sono le seguenti:
1) La trama è fantastica e riesce ad alternare comicità a momenti molto toccanti.
2) I personaggi sono secondo me tutti ottimamente caratterizzati (vedi Rukawa) e rendono la storia molto più piacevole e divertente.
3) I disegni dell'autore sono acerbi all'inizio ma poi si evolvono sempre più fino a raggiungere negli ultimi volumi livelli eccelsi.
4) Il finale inoltre (senza spoilerare niente) è bellissimo anche se fa rimanere un po' l'amaro in bocca, ma comunque se fosse finito in maniera diversa sarebbe risultato banale
Dopo aver detto il perché ho votato 10 mi sembra opportuno parlare un po della trama che, per chi non la conosce, parla di Hanamichi Sakuragi un giovane teppista sfortunato con le ragazze che si iscrive alla scuola superiore "Shohoku".
La sua vita cambia quando un giorno incontra Haruko Akagi, una ragazza molto carina di cui Hanamichi si innamora subito, che lo spinge a giocare a basket.
All'inizio questo sport viene usato dal protagonista solo come mezzo per conquistare Haruko, ma successivamente Sakuragi si innamorerà letteralmente del basket tanto da diventare anche un ottimo giocatore.
Detto questo non posso far altro che consigliarvi di leggere questa perla di Takehiko Inoue.


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2alexx2

Volumi letti: 31/31 --- Voto 8
Partirei col dire che ho conosciuto Slam Dunk grazie all'anime trasmesso su MTV e me ne innamorai.
Successivamente vidi in edicola il fumetto, parlo della versione COLLECTION di 31 numeri, non ci pensai nemmeno e iniziai la collezione!

Per tanti motivi non lessi subito il manga, l'ho iniziato solo qualche settimana fa e l'ho finito di leggere proprio ieri, non proprio tutta una tirata ma quasi. La storia si basa molto sulle partite di basket (ovviamente?) e forse questo ha rallentato la mia lettura, non sono un'amante di storie sportive, ma Slam Dunk si accaparra la fiducia del lettore pagina dopo pagina, quando pensi che tutte le pagine di una certa partita iniziano ad annoiare succede sempre qualcosa.

Hanamichi Sakuragi è uno sbruffone (per di più personaggio principale) che però si fa amare da tutti (meno che da Haruko si intende!).
Sì, fa lo sbruffone ma non lo è per niente, fa sbellicare il lettore fino alle lacrime, e, a volte, incredibilmente, dice e fa cose sagge.
Slam Dunk si appoggia a grandi personaggi, oltre a Hanamichi c'è Rukawa, che farà un po' da alter-ego, un personaggio veramente interessante e enigmatico.
C'è anche Akagi, il capitano della squadra di basket (non che parente di qualcuno...), un personaggio che servirà ad Hanamichi per iniziare ad apprezzare questo sport e non buttarsi mai giù di morale, insomma un vero CAPITANO!
Haruko, già menzionata poco fa, una affascinante ragazza, che fa perdere la testa del nostro rossino fino a convincerlo a iscriversi nel club di basket.
Mitsui, anch'esso ex teppistello proprio come Hanamichi e gli altri (mai, e dico mai chiamarli così!), il quale però era un talento del basket e riscopre tutta la sua passione per questo sport. Una puntualizzazione va fatta proprio su come Mitsui si presenta nel manga e cosa fa. Quei capitoli, secondo me, restano impressi nella mente e nel cuore dei lettori.
Miyagi, manco a dirlo, è un altro che trova sempre il modo di ficcarsi nei guai, teppista per professione e playmaker per amore. Di chi? Ma dell'affascinante manager del club di basket! Proprio per questo, fa subito amicizia con Hanamichi, e le loro piccole storie d'amore sono trattate in modo lieve dal mangaka, in questa maniera segnando molto di più il manga di quanto si possa pensare, ma senza appesantire il tutto, un ottimo lavoro di narrazione da parte di Inoue a parer mio.
Mito, Okusu, Takamiya e Noma sono i migliori amici di Sakuragi, che lo seguono e appoggiano ovunque Mito su tutti.
Ci sarebbero altri personaggi che restano in testa, come Sendoh o Anzai, tutti potenzialmente fantastici, ma forse sono stati un po' tralasciati alla fine dal nostro Inoue.

Sport, amicizia, amore, c'è di tutto, anche le botte, in questo Shounen, come non consigliarlo?
Come hanno già detto nelle recensioni qua sotto, sfido a non provare commozione all'ultimo numero, un manga che sicuramente resta impresso a tutti i lettori!
Consiglio vivamente questo manga, che comunque è già conosciutissimo.

Asumi

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Asumi

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Slam Dunk è quel manga che un prima o poi nel corso dell'anno finisco per rileggermi tutto d'un fiato. Il motivo è molto semplice: é bellissimo.
Slam Dunk riaccende ogni volta in me due sentimenti: l'assoluta venerazione e passione per il basket, e l'irrefrenabile rimorso per non averlo mai potuto praticare.
Slam dunk non è un'opera né particolarmente complessa né semplice, è un mito vivente, è una genialità sublime, è il manga che non si arrende mai... è Io voglio andare in America.
Insomma, questo non è un manga, è dinamite.


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Robocop XIII

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Cos'è Slam Dunk?
Slam Dunk è il miglior spokon-manga esistente, e uno dei migliori manga mai creati.
La recensione si potrebbe concludere qua, ma preferisco dilungarmi un attimo.

Disegni, storia, sceneggiatura, personaggi, tutto è realizzato alla perfezione, uno shonen al retrogusto di love-story, come quella tra la bella Haruko e il protagonista Hanamichi Sakuragi.
I disegni sono ottimi, le partite sono rappresentate in modo molto realistico, poco confusionario e chiaro, l'anatomia dei personaggi è molto curata; il deformed ci da sempre appuntamento nelle scene più comiche.
La trama non annoia mai, Inoue riesce a farci immergere nella partita senza mai far diventare ripetitivo il tutto, il che in un manga sportivo è essenziale.
Il bello è che l’autore riesce a farlo senza ricorrere a “tecniche segrete” e “mosse speciali”, il basket è quello che conosciamo noi.

Questo manga è commovente, sfido chiunque, finendo di leggere l’ultimo volume, a trattenere la commozione.


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lady84

Volumi letti: 31/31 --- Voto 8
La storia parla di Hanamichi Sakuragi, un autentico teppistello, che per far colpo sulla ragazza di cui si è infatuato, Haruko, si iscriverà al club scolastico di basket, pur non nutrendo in realtà alcuno interesse per questa particolare disciplina sportiva. Egli lo fa quindi solo per compiacere Haruko, appassionata di questo sport ed il cui fratello è capitano della squadra di basket. Hanamichi però non tarderà a palesare un talento innato per questo sport... che purtroppo non riuscirà a mettere a frutto in maniera ottimale fin da subito, vista la sua foga, il suo voler bruciare le tappe, ma soprattutto a causa del suo caratteraccio da attaccabrighe.
La sua preoccupazione appena entrato in squadra, sarà infatti quella di mettersi in competizione con chiunque.
La trama all'inizio del manga, sembra ubicarlo nel canonico genere delle commedie scolastiche, mentre successivamente ci sarà un significativo cambio di rotta verso il genere sportivo. In realtà questo elemento è stato dettato dall'editore giapponese, infatti inizialmente Inoue (che voleva realizzare un manga sportivo puro) fu praticamente obbligato a trattare dal principio un contesto più vario al fine attirare più lettori possibili. Poi, visto il successo riscontrato in corso di pubblicazione, all'autore venne data carta bianca... ed è così che vediamo gradualmente mettere da parte l'elemento scolastico o teppistico, ad esempio; mentre la componente sportiva diverrà preponderante (non che sia un male, solo ci tenevo a segnalarlo).

I disegni hanno degli alti e bassi a parer mio, anche se generalmente si attestano su un buonissimo livello. Le tavole son molto dinamiche, espressive e presentano un tratto molto istintivo, solo a volte si notano delle evidenti sproporzioni, ad esempio delle teste piccolissime su corpi lunghi e muscolosi. Diciamo pure che graficamente l'autore il meglio lo darà nelle sue opere successive. Gli scenari (disegnati dagli assistenti) son sempre molto dettagliati e puliti.

Riguardo l'edizione ci sono un po' di cose da specificare. La prima edizione italiana fu pubblicata da Panini in un formato "sottiletta", ovvero coi volumi originali giapponesi che venivano divisi in due, 62 sottilette in tutto quindi. La seconda edizione è la Collection con 31 volumi da duecento pagine circa, che vanta un'edizione tutto sommato onesta e gradevole... poi c'è la "Deluxe", un autentico aborto editoriale in Italia. In teoria questa edizione si dovrebbe rifare alla deluxe varata in Giappone dietro incitamento dello stesso Inoue, una riedizione pregiata (almeno in origine) in 24 grossi volumi con cover ridisegnate da zero, e che in terra natia è stata molto gradita. Purtroppo da noi Panini ha toppato di brutto, presentando un'edizione solo all'apparenza fedele a quella originale, ma che in realtà vanta dei materiali inguardabili. La "deluxe" Panini ha infatti un orrida carta ruvida, grossa e rigidissima, pesantemente ondulata, soprattutto in prossimità della brossura, e dal colore giallastro. I volumi scricchiolano ad ogni pagina, ed è davvero un orrore sfogliarli... la cosa scandalosa è che questo obbrobrio presenta un prezzo di copertina di ben 7,50€! Inoltre a questo c'è da aggiungere l'odioso vincolo imposto dall'autore, che non ha permesso che le sue tavole venissero toccate in alcun modo (se non all'interno dei baloon), cosa che ha costretto la casa editrice italiana a riportare le traduzioni delle onomatopee a fine volume (cosa scomodissima, inutile specificarlo). Se aggiungiamo che all'epoca dell'uscita di Slam Dunk "Deluxe" veniva contemporaneamente editata, da Star Comics, la Perfect Edition di Saint Seya (che costava praticamente la metà pur vantando un'edizione pregevole), allora si comprendono le ragioni del fallimento di questa riedizione. Slam Dunk Deluxe è stato infatti interrotto dalla Panini al volume 10! Sembra però che i diritti siano stati acquistati da D-Visual che si dovrebbe occupare di rieditarlo da zero.

Concludendo, io non posso che consigliare questo manga, quello che attualmente risulta essere il manga più venduto della storia. Se riuscite a recuperarlo in qualche modo, leggetelo, visto che nel complesso è davvero gradevole, appassionante è divertente. Consigliato.


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Aquila_della_notte

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9
Slam Dunk è la classica serie da tramandare ai posteri e da far conoscere a tutti. Vuoi per la simpatia dei personaggi, vuoi per l'ottimo tratto dell'autore, vuoi per lo sport trattato ma soprattutto vuoi per il protagonista, questa storia ti rimane dentro.

Mi avvicinai a questo manga ben sapendo cosa trattasse, avendo giocato a basket per oltre 5 anni però non credevo parlasse di sport nel vero senso della parola; pensavo si trattasse del solito bulletto sfigato che diventa il favorito della compagnia. Man mano che lo leggevo mi sono ricreduto e ad un certo punto della storia mi rivedevo in Sakuragi (il protagonista): mi rivedevo anni addietro ad apprendere i fondamentali (che sono davvero odiosi), il gioco di squadra (quando ti senti bravo, "un genio", non pensi a farlo) e soprattutto il rispetto/stima dei miei compagni. Vivendo in un paese di provincia, piccolo e abbastanza arretrato, i bulletti c'erano e li trattavamo esattamente usando i modi di Sakuragi & Co.

E' per questo motivo che questo manga mi è entrato nel cuore e proprio perchè lo ho dentro è giusto divulgarlo ad altri affinché rimanga anche nei loro cuori. E' una delle poche storie che ogni volta che la si rilegge è come se fosse la prima volta, come accade con Tex o con un film di Totò: la meraviglia, la simpatia, la drammaticità, i personaggi hanno SEMPRE e dico SEMPRE il sapore della prima volta.

La cosa bella di Slam Dunk è che una volta posato il volumetto sullo scaffale, vi nasce dentro la voglia fare due tiri... a canestro! Che avevate capito?? :)


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pippy989

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Credo proprio che un termine adatto per descrivere uno dei capolavori degli ultimi dieci anni tra i manga, non esista. Sto parlando di Slam Dunk, entrato nella leggenda grazie all'incredibile maestria del suo creatore, Takehiko Inoue. Questo manga è un concentrato di comicità, frizzante allegria e anche tanta forza di volontà.
La storia, come molti sapranno, ruota intorno al personaggio chiave di Hanamichi Sakuraji, scapestrato teppistello che se va a zonzo con i quattro compagni a creare zizzania, distinguibile dalla fluente chioma rossa. Un ragazzo comune in Giappone, senza nessun obiettivo in particolare che pensa solo al divertimento. Questo finché non incontra Lei, Haruko, la sorella minore del capitano della squadra di basket del liceo. Per Hanamichi l'incontro fortuito con la ragazza è un vero e proprio colpo di fulmine e sarà proprio per merito suo che entrerà nella squadra di basket e finalmente si pone un obiettivo nella vita: diventare il numero uno per conquistare il suo cuore! Ma niente è facile come sembra e Hanamichi, nonostante la sua sbruffonaggine, sa benissimo che deve far fronte a molti ostacoli per realizzare il suo desiderio, primo fra tutti Kaede Rukawa, colui che Haruko ama da sempre (sbava letteralmente :D). Nemici giurati.
Al trio ovviamente si aggiungono molti altri personaggi che appassioneranno il pubblico con le loro vicende a partire dal fratello di Haruko, definito dal "rosso" orango tango; a Mitsui e Miyagi che dopo un periodo difficile rientrano in squadra in forma smagliante.
Ovviamente non bisogna tralasciare i nemici, le squadre avversarie di sempre, ovvero Ryonan e Kainan, che hanno a disposizione dei veri e propri geni del basket come Akira Sendoh. Insomma, SLam Dunk è un capolavoro senza limiti! Le gag tra Hanamichi e Rukawa sono semplicemente fantastiche e troppo divertenti! Anche gli altri personaggi sono buffi e simpatici, difficile non innamorarsene! Ma ciò che contraddistingue questo manga dagli altri è la voglia di vincere che ne traspare leggendo le tavole, il desiderio di emergere e di far capire al mondo intero che anche tu esisti e sei qualcuno!
Nel complesso attribuisco un 10 e lode, ampiamente meritato e mi permetto di lasciare una piccola nota: Mitsui ti adoro! (scusate lo sfogo eh :D).


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FrancyFay

Volumi letti: 62/31 --- Voto 10
Che dire di Slam Dunk se non che è uno dei manga che più ha appassionato il mondo?
Questo favoloso manga ha parecchi anni, tuttavia si mantiene sempre fresco e diverso dalle solite produzioni nipponiche.
Slam Dunk racconta la storia di Hanamichi Sakuragi, sfortunato giovane rifiutato da ben 50 ragazze all'inizio della storia. Ben presto però conosce la bella Haruko, che lo inizierà al fantastico mondo del basket... Da questo momento in poi vengono raccontati i miglioramenti e gli incredibili progressi nel gioco di Hanamichi e vengono presentati i vari e interessantissimi personaggi che circondano il mondo del basket liceale.
Personalmente ho adorato quest'opera, è stato il primo manga che ho comperato e ne sono stata pienamente soddisfatta! Nonostante il manga sia incentrato quasi completamente sullo sport (sono pochissimi i siparietti comici che non riguardano partite o allenamenti) il manga riesce a catturare completamente il lettore, sia per le avvincenti partite che per gli splendidi disegni di Inoue. I personaggi sono tutti ottimamente caratterizzati, sia i principali che gli avversari, e ci si affeziona a tutti (chi nell'ultima partita Shohoku-Ryonan non ha tifato anche un poco per il Ryonan?).
Questo è un manga che consiglio senza riserve, dovrebbe essere presente nella libreria di ogni amante dei manga. Lo ritengo un vero capolavoro!


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Rukawa11

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Slam Dunk è un qualcosa di indescrivibile, fantastico. Tanti anni fa (avevo 7 anni o 6) girando per caso tra i canali, vidi Slam Dunk su MTV. Non avevo niente da fare, cosi decisi di guardarlo. Non so il motivo ma questo anime mi incantò immediatamente: non conoscevo il basket, sapevo a malapena della sua esistenza, non sapevo perché ogni volta poi accendevo la tv per guardare questo anime, ma so solo che pochi mesi dopo mi iscrissi alla squadra di basket della scuola perché volevo imitare le gesta dei miei eroi: Sakuragi e Mitsui. Poi grazie a mio padre, grande conoscitore di basket, ho imparato anche altro su questo mondo. Molto dopo cominciai a collezionare il manga, ho tutti i numeri della collection, e ritengo che il manga sia molto meglio del cartone, anche se le emozioni della partita il cartone me le sa tramandare maggiormente.
Questo manga è fantastico ripeto, all' inizio i disegni non sono proprio il massimo, ma la qualità di questi ultimi cresce sempre di più, fino alla fine, in cui nella partita con il Sannoh si raggiunge a mio avviso la perfezione per un manga sportivo. I personaggi sono ben delineati dal punto di vista caratteriale e la loro prima entrata in scena fa sempre un grande effetto (vedi Rukawa, soprattutto Mitsui e anche Miyagi), e la storia non è mai monotona, anzi, è piena di colpi di scena. Infatti il nostro Shohoku, da giusta squadra giovane e inesperta, per migliorare e raggiungere grandi traguardi deve anche assaggiare l'amaro sapore della sconfitta (nell'amichevole contro il Ryonan e soprattutto la gara con il Kainan).
Da notare inoltre il grande realismo (non si vedono infatti canestri assurdi) e il modo in cui il sensei Inoue disegna le partite con estrema accuratezza (questo giustifica la lunghezza da molti ritenuta "eccessiva" delle partite, e che invece è normale). Non vedo l' ora esca la nuova edizione Deluxe, perché voglio vedere la mia opera preferita trattata meglio in tutti gli aspetti (traduzione, qualità della carta ecc... ). CONSIGLIATO A TUTTI, VIVA SLAM DUNK!


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NicO_Ola

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Nel lontano 2002 (se non erro) Mtv trasmise per la prima volta un'anime basato esclusivamente sul basket: un misto di comicità ed adrenalina che si chiamava Slam Dunk.
Innamorato a prima vista del cartone, mi sono precipitato a cercarlo e posso solo dire che il manga da cui era tratto è uno dei capolavori assoluti del fumetto giapponese.
Nonostante la storia non sia originale, questo fumetto può contare su un'eccellente varietà di personaggi davvero ben assortiti e con uno sviluppo individuale notevole tanto da sentirsi legati a loro man mano che i numeri proseguono.
L'universo sportivo viene raccontato in maniera perfetta, coinvolgendo anche il lettore che ignorava la bellezza del basket, e sebbene le partite durino svariati numeri, non si cade mai nella banalità e nella noia.
Altro aspetto non indifferente è la capacità dell'autore nel cambiare l'atmosfera in pochissime vignette, tanto che da una pagina all'altra si passa dalla demenzialità riuscitissima e mai scontata, alla tensione delle azioni di gioco.
Il disegno risulta pulito con un ottimo stile che Inoue maturerà nel corso dei volumi, diventando perfetto nell'incredibile numero finale (e visibile in Real e Vagabond).
Se posso trovare una pecca in questo fumetto, forse è nel finale, che ravvhiude in maniera un po' troppo veloce emozioni incredibili che solo questo manga poteva dare.
Concludendo, consigliato sia a chi ama lo sport che e a chi ne è sempre trato indifferente.


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Pippichan

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9
Il manga che è entrato nella leggenda... l'intestazione dice tutto. :p
Ammetto che nel caso di Slam Dunk devo ringraziare mille volte Mtv, poichè ho conosciuto e apprezzato inizialmente l'anime (fenomenale!) e solo in seguito mi sono avvicinata alla versione originale cartacea... che ovviamente non ha deluso affatto!

La storia è ben articolata, è affascinante vedere come i personaggi crescono con il passare degli tempo e degli eventi (soprattutto il protagonista Hanamichi, ma non soltanto lui), il lato sportivo è ben curato e le partite sono realistiche e avvincente (niente azioni impossibili alla Holly&Benji, ma non per questo noioso o prevedibile)...

E poi i personaggi son tutti fenomenali: non esiste 1 protagonista e 3-4 "comparse", ma ogni squadra sportiva è composta da vari giocatori su quali di volta in volta si sposta l'attenzione... e puntualmente ci si innamora di uno di loro! :p
(Akira Sendoh in testa)

e poi lo ammetto.. ringrazio Slam Dunk anche per l'incredibile spinta che ha dato a tutte le creatrici di fanfiction, che sulle sue storie si sono sbizzarite in migliaia di modi, e continuano sempre a farlo! ^__^


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Hadrill

Volumi letti: 31/31 --- Voto 8
Slam Dunk è un classico manga sportivo, che narra le vicende di un ragazzo deciso a portare la sua squadra di basket alle finali del torneo nazionale inter-scolastico.
Ci sono diverse ottime ragioni per leggere Slam Dunk: è disegnato splendidamente da un maestro come Inoue, ha una storia coinvolgente e ricca di colpi di scena, e ha un tono umoristico che alleggerisce la tensione e non annoia il lettore.
Inoltre dopo i primi numeri, dedicati a presentare i personaggi e che sono più ricchi di situazioni divertenti, l'autore si concentra sulla psicologia degli atleti impegnati nelle varie sfide e riesce a creare un clima di attesa così che non potrete smettere di leggerlo!
Se amate le serie sportive, e in generale le storie appassionanti, non dovete perderlo!


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Shinmen

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9
<b>Attenzione possibili Spoiler</b>

Poiché sono un genio! Questa la frase con cui "l'incommensurabile" Sakuragi chiude il primo grande capolavoro di Takehiko Inoue. Hanamichi è un ragazzo violento ed attacca briga che è continuamente scaricato dalle ragazze che preferiscono a lui altri ,meglio ancora se praticano basket. L'odio giustificato che pel di carota proverà per questo sport, presto muterà in altro. L'incontro con la dolce Haruko gli cambierà la vita. Contrariamente ad altre infatti la ragazza, degna il Nostro di una insolita attenzione. Per il "genio del basket" quel trattamento di riguardo significa una cosa sola:AMORE! In realtà la ragazza, appassionata di basket fin da bambina e sorella dell'attuale capitano della squadra dello Shohoku era stata colpita dalla di lui straordinaria altezza. Ed ecco che sopraggiunge la proposta che Hanamichi non avrebbe immaginato neanche nei suoi peggiori incubi: Perché non entri nel club di basket Sakuragi? A sorpresa di tutti, il genio accetta, sciogliendosi come neve al sole dinanzi alle lusinghe(sportive) di Haruko ed ai suoi modi gentili. Sarà l'inizio della sua sfolgorante carriera di basketman... più o meno :D . Si perché gli inizi sono duri per tutti e Hanamichi non fa eccezione. Tra esplusioni, papere, gaffe e quant'altro i momenti difficili ed esilaranti nel contempo, non mancheranno. A rendere tutto più difficile ci saranno i compagni di squadra. Akagi, il gorilla, fratello di Haruko sempre pronto a redarguirlo su ogni comportamento non consono (anche se alla fine gli vuole un gran bene) e sopratutto <i><u>Rukawa</u></i>, asso dello Shohoku di cui Haruko è perdutamente innamorata. Ma anche nei momenti più bui Sakuragi saprà andare avanti potendo contare sull'appoggio del compagno di sventure amorose Myagi, sul panciuto e pacato allenatore Anzai, sulla scellerata "Corazzata Sakuragi" oltre che sul sorriso della sua (proprio sua non direi :D ) bella. Oltre ovviamente ai momenti comici ci saranno quelli in cui esaltarsi dinanzi alle imprese dei vari personaggi della serie. La storia affronterà anche il tema della delinquenza a scuola rappresentata al meglio nel personaggio di Mitsui. Promessa del basket giovanile caduto in disgrazia dopo un infortunio che ne ha messo in discussione il futuro l'ex campione saprà risollevarsi grazie al suo orgoglio, ed alla grinta contagiosa di Hanamichi. Insomma un'opera dove divertimento, azione e sentimenti sono sapientemente amalgamati fra loro. Da oscar il finale. Tecnicamente parlando il disegno è di altissimo livello anche se il top Inoue lo ha sicuramente raggiunto con Vagabond. In conclusione un capolavoro.


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hero

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Parliamo ora di un manga che certo non ha mai creato grandi discussioni a proposito della sua qualità. Il perché è molto semplice e lineare: Slam Dunk è un capolavoro!
Capiamoci, non ha mai creato discussioni in quanto al suo essere, insomma in quanto manga. Perché se dovessimo parlare delle discussioni nate dalla sua pubblicazione in Italia (soprattutto ultimamente) allora il discorso sarebbe lungo e purtroppo, amaro.
Partiamo subito dalle note dolenti: l'edizione italiana.
Slam Dunk, come penso quasi tutti voi già saprete è pubblicato (ormai sarebbe meglio dire "era") dalla Planet Manga o Panini, che dir si voglia. Bene la Panini ha pubblicato questo capolavoro più volte, senza considerare naturalmente le ristampe delle ristampe in tipica ottica Panini. La prima edizione, abitualmente chiamata "sottiletta", presenta un totale di 62 albi, caratterizzati da delle copertine assolutamente accattivanti, le quali presentano le illustrazioni uscite dalla mano del "Genio" (Takehiko Inoue, per quei sciagurati di voi che non lo sapessero). Gli albi sono ben realizzati anche considerando il rapporto con il prezzo, nota dolente però è il fatto che sono ormai totalmente irreperibili (almeno che non vogliate aprire un mutuo trentennale per recuperarli tutti). A seguire la Panini pubblicò la classica edizione Collection, che conta 31 albi, e altro non che che una ristampa della prima edizione con 2 volumi accorpati all'interno di uno solo. Le copertine riprendono quelle della prima edizione, naturalmente essendo dimezzati i volumi, dovrete dire addio a 31 tavole a colori (e fidatevi è dura dire addio a 31 piccoli capolavori). Per il resto la qualità è la stessa della prima edizione, così come il prezzo che è solo raddoppiato così come raddoppiate sono il numero delle pagine (ricordate: prima 64 albi - poi 31). Purtroppo come per la prima edizione anche questa sta subendo la stessa sorte, ovvero alcuni albi sono oramai quasi irreperibili tranne che a prezzi un pochetto esagerati (nonostante la Panini abbia ogni tanto ristampato qualche volume). Ma non annoiatevi perché adesso viene il bello. La Panini ha pensato bene da ultimo di proporre l'edizione Deluxe, edizione questa uscita in Giappone recentemente che contiene tutta la serie in 24 albi, tutti con sovraccoperta e copertine ridisegnate appositamente, tutte su sfondo bianco e con diverse pagine interne a colori. La Panini è senz'altro partita bene, proponendo quest'edizione al prezzo di 7,50 euro, mantenendo l'edizione uguale a quella della madrepatria, con una qualità dei materiali che a mio dire era più che buona ed in linea di massima accettabile per il prezzo richiesto (per dovere di cronaca vi dico che la maggior parte degli utenti, di questo sito soprattutto, la pensa assai diversamente). Al di là di tutto il problema che sta a monte è che la Panini, per motivi che francamente non posso sapere, ne ho la voglia di gettarmi in congetture strampalate, ha pensato bene di interrompere questa edizione al decimo volume! Un vero peccato lo so, ma se avrete la pazienza di giungere fino alla fine, senza saltare tra le righe... s'intende, avrete una bella sorpresa.
Bene ora passiamo a parlare dell'opera in se. Slam Dunk appartiene al genere sportivo, perché tratta di uno sport, la pallacanestro, che ho avuto il piacere di amare ancora di più di quanto non amassi prima dopo aver letto quest'opera. State sicuri che se darete anche una letta veloce a questo manga deciderete senz'altro di iscrivervi in qualche corso-scuola di Basket. I più grandicelli di voi, che non hanno più la voglia, il tempo, forse la forza ma sicuramente anche il fisico (sentitamente dispiaciuto per voi) per correre quelle 6 ore settimanali dietro ad un pallone, allora state sicuri che la lettura di questo manga vi spingerà a metter su famiglia per avere in fretta e furia un figlio su cui riporre i vostri sogni infranti.
Slam Dunk parla di tale Hanamichi Sakuragi, conosciuto anch'esso con l'appellativo di "Genio" ma in questo caso "del Basket", giovane e scapestrato teppistello locale che teneramente infatuato della sorella di un Gorilla (leggetevelo e capirete!) pensò bene di intraprendere un lungo cammino che lo porterà ai vertici di questo sport. A tutti gli effetti non sarà proprio così, in fondo non state guardando un film Hollywoodiano, però non voglio rovinarvi quest'opera dal finale dolce-amaro, per questo, d'ora in poi taccerò sulla trama.
Ovvio comunque che l'opera segue la crescita sportiva e umana del buon vecchio Sakuragi, ma visto che per giocare a Basket servono cinque giocatori (più gli avversari naturalmente), e anche, diciamocelo, per non rendere un po' troppo ripetitiva la trama, il nostro Sakuragi sarà circondano da molti altri personaggi, la cui maggior parte ricoprirà un ruolo principale così come il protagonista. Altri copriranno ruoli secondari, chi più chi meno, ma tutti avranno un ruolo ben marcato nel manga, insomma non ci sono personaggi che stanno li senza motivo.
L'opera è senz'altro una di quelle che riesce a concentrare tutto al suo interno, anche se l'umorismo fa sicuramente la sua parte da gigante. Il disegno è superlativo, nel puro stile di Inoue, e chi non lo sapesse Inoue è il Raffaello del Manga giapponese, quindi fatevi due conti. Il bello è soprattutto il fatto che Inoue riesce a cambiare il suo tratto a seconda dell'occasione. Se il tratto appare "scanzonato" in quelle situazioni rivolte a una risata, noterete un tratto molto più marcato, oserei dire "aggressivo" in quelle vignette volte a rappresentare il puro gesto atletico dei protagonisti. Ma passiamo, forse un po' in anticipo rispetto ai miei precedenti piani di stesura, alla sorpresa che vi avevo promesso. Slam Dunk è un'opera che, per chi non l'ho avesse già intuito fra queste righe, è assolutamente da avere. Allora non si può certo pensare di non avere la possibilità di acquistarla e possederla nella sua interezza. Ma è proprio questo il fine a cui ci sta obbligando la Panini con la sua politica. Per fortuna in nostro aiuto è giunta la D/Visual che proprio recentemente ha annunciato di ripubblicare per intero tutta l'opera, in edizione Deluxe con l'aggiunta di un'altra chicca, anch'essa di recente pubblicazione, ovvero SS 10 DAYS AFTER, il finale ripensato da Inoue per accontentare quei fan che erano rimasti con l'amaro in bocca per la conclusione classica del manga.
Insomma Slam Dunk ha veramente tutto, disegno, storia, creatività, non a caso è uno dei manga, se non il manga più venduto nella storia. E' un'opera che non può, ma soprattutto non deve mancare nella collezione di nessuno. Non importa che voi non abbiate mai letto un manga, non importa che voi non sappiate la differenza fra il calcio e il basket, non importa che voi non sopportiate vedere grossi omaccioni tutti sudati che corrono dietro ad una palla, non importa nulla... neanche che non abbiate una connessione internet e non abbiate mai avuto modo di leggere questa recensione (se vogliamo chiamarla così?), voi dovete, e ripeto <u>dovete</u>, leggere questo manga!
E vedrete che vi scapperà fuori come minimo un sorriso e un giorno, forse, mi ringrazierete per questa mia imposizione.


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GIGIO

Volumi letti: 62/31 --- Voto 10
Voto 10! Il manga sportivo per eccellenza. Un manga veramente leggendario. Slam Dunk comincia nei primi numeri quasi come un manga demenziale, attira (almeno per me) anche non più di tanto, ma il tutto cambia dopo pochissimi numeri. Entrano in scena diversi personaggi ed assieme al protagonista cominciamo a diventare appassionati di basket. Disegni sul finale praticamente perfetti considerando che si tratta di personaggi "in movimento". Una sola pecca, il finale. Il manga si conclude ma lascia porte aperte che speravo di vedere chiuse. Per il resto come dice la copertina stessa... il manga che è entrato nella leggenda.


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scar89

Volumi letti: 22/31 --- Voto 10
Chiunque legga manga, lo ha sentito nominare, chiunque giochi a basket lo ha sentito nominare, è tra gli anime più noti, ogni volume ha venduto mediamente 4 milioni di copie, con picchi di 10 milioni di copie, è stato l’unico manga (in Giappone) a vendere più copie, di tutta la degli abitanti dell’intero paese, insomma in una parola: un capolavoro.
I disegni sono molto belli, e spesso sorprendono per quanto possano sembrare dei ritratti, lo spirito sportivo è adeguatamente mescolato, alle beghe tra i vari personaggi, e alla comicità che risulta dal carattere del protagonista.


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Pain

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
<b>Attenzione possibili Spolier</b>

Che dire di questo splendido manga? Di certo Sakuragi mi direbbe che essendo lui il protagonista indiscusso (e che Rukawa non bisogna considerarlo perché è una ciofeca) è normale, è un genio e quindi è un manga geniale. Devo ringraziare proprio il signor Inoue per aver acceso in me la passione per il basket tanto da indurmi a praticarlo. Hanamichi Sakuragi, che si definisce il genio del basket, è uno studente delle superiori che si iscrive al club di basket della sua scuola per fare colpo sulla bella Haruko, il cui fratello è anche il capitano dello Shohoku, la squadra nella quale entra Hanamichi. Non bisogna immaginarsi che il giovane Hanamichi sia veramente il re dei rimbalzi e del basket.. è una schiappa nei tiri liberi, non conosce i fondamentali ed oltre a questo è anche un tipo molto focoso. Tuttavia l'amore per il basket lo cambierà facendogli anche comprendere i suoi limiti. L'arma segreta dello Shohoku ha però dalla sua una grande velocità, determinazione ed imprevedibilità, che spiazzano qualsiasi avversario che incontra. Inizialmente la squadra non parte con ottimi risultati ma poco alla volta si uniranno altri componenti che completeranno il puzzle e porteranno lo Shohoku molto in alto. Battute, simpatia, agonismo, rivalità, fanno di questo shonen un vero capolavoro. Che dire poi dei disegni? Opere d'arte. Forse una delle pecche è la longevità degli scontri che non raggiunge i livelli di Holly e Benji ma siamo comunque sulla buona strada. A decretare se Hanamichi è un genio o no, è la partita vinta con il Sonnoh, la squadra più temuta del torneo insieme al Kainan. Ironia della sorte vuole che durante questa partita, vinta dai ragazzi di Hanzai, Hanamichi si s'infortuni e non possa giocare la partita successiva che decreta l'uscita dal torneo dello Shohoku. Il finale è quindi un po' amaro per i nostri ragazzi. Poteva essercene uno alternativo, peccato. Comunque è ultraconsigliatissimo, compratelo.

Rob Heart

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Rob Heart

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Prima di iniziare inchiniamoci tutti... fatto?
Divertente, emozionante, spettacolare.
Davvero un manga che ha fatto la storia.
Ci troviamo di fronte allo stile di disegno migliore in assoluto... pulito, preciso, realistico. ARTE!
Parla di sport, e questo potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma vi assicuro che potere anche odiare il basket, eppure vi piacerà lo stesso.
Poi se ci giocate, diventerà per voi una specie di Bibbia.
I personaggi sono uno più interessante dell'altro, e tutti mostrano un lato comico, che a tratti fa davvero ridere.
Imprevedibile, perché non sono i nostri eroi a vincere sempre XD.
E' irresistibile, perché tratta questioni giovanili più quotate: dall' amore alla violenza.
Insomma il tutto a crescere verso un finale geniale che gli garantisce il posto nell'Olimpo dei manga. Complimenti Takehiko !

tyta

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tyta

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
CON LODE ASSOLUTA!!! Il manga che mi ha segnato la vita...non dico altro. Per chi non ha mai seguito il basket, come me prima dell'INCONTRO, si tratta di una grandiosa scoperta, che gli apre gli occhi su uno sport molto spesso dimenticato qui in Italia, ma che è tra i più spettacolari del mondo. La storia di Hanamichi&Co, bellissima, appassionante come nessun'altra, sofferta, divertente fino alle lacrime... quelle stesse lacrime che ti scendono calde e copiose assistendo a una sconfitta.
Come in tutte le opere del sensei, quella rappresentata non è altro che realtà, pura e semplice, narrata con estrema naturalezza, perchè nessuno come lui riesce a farti "vedere" quello che è già il tuo mondo. Una storia di crescita, dove si vede nascere la passione, quella che pian piano ti prende sempre più il cuore, quella che non ti fà vedere più nient'altro, quella che anima tutte le tue giornate, che finisce col riempire tutta la tua vita e che di questa diviene fulcro, centro, fiamma di vita! Assistiamo alla crescita di quei meravigliosi, spassossimi e cocciuti ragazzi per diventare uomini, per diventere giocatori di basket veri, professionisti... e come loro vediamo crescere il sensei Inoue, sia come grafica, di pagina in pagina, di volume in volume, più curata e perfetta che mai, che alla sua crescita come NARRATORE della VITA. Chi già ama il basket, lo adorerà ancor di più; chi non lo conosceva... lo farà diventare suo pensiero fisso!
Spettacolare storia, finale degnissimo e reale.
Un'opera che ti entra dentro e non ti molla più, che ti dà stimoli e nuove passioni, che ti fà amare tutti i personaggi, ognuno caratterizzato perfettamente, amico o "nemico" sul campo da gioco che sia.
Un'opera veramente ADRENALINICA, sconsigliata per chi ha il cuore debolo ahimè (ho rischiato il collasso più di una volta!)!
1000 volte 10 a Slam Dunk, 1000 volte 10 a Takehiko Inoue!
Anche se non seguite molto lo sport... provare per credere! E non lo mollerete più!
Shohokuuuu... Fight!

Pato86

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Pato86

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Il miglior manga mai disegnato. No, non si tratta esclusivamente del mio giudizio, ma di quello della Japan's Agency for Cultural Affairs. Le avventure del rossino, Hanamichi Sakuragi, sono celeberrime in tutto il mondo, hanno avvicinato un numero impressionante di persone alla pallacanestro, hanno appassionato milioni di lettori ma soprattutto hanno fatto ridere, divertito come mai prima...si perchè Slam Dunk, oltre ad essere splendido nella grafica e coinvolgente con le sue emozionanti partite all'ultimo sangue, è denso di una comicità senza pari! poco da dire sulla trama, che è semplicissima:un teppista dai capelli rossi si avvicina al basket per amore di una coetanea, ma ben presto è rapito da questo sport,e cercherà di condurre la squadra del suo liceo, lo Shohoku, alla conquista del campionato nazionale. Non voglio anticipare e aggiungere altro, se non un ultimo consiglio: date un'occhiata qui accanto, in cima ad ogni copertina... la dicitura parla chiaro: 'il manga che è entrato nella leggenda'... leggetelo, leggetelo, leggetelo!

Bread Pak

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Bread Pak

Volumi letti: 62/31 --- Voto 9
E' un manga che mi ha dato ciò che volevo. Il basket. Che l'ha fatto nel modo pù divertente e convincente. Un grande protagonista che ci accompagna ad imparare questo splendido gioco. I disegni sono superbi, ma qui si parla di Inoue e quindi sarebbe inutile sottolinearlo, però qui si vede la sua crescita a differenza di Vagabond. La maturazione di un talento grafico come pochi, la dinamicità delle azioni è assicurata dai reali riferimenti su azioni realmente eseguite da giocatori NBA, il che non guasta anzi incremente il senso di partecipazione. Il solo appunto che non mi fa dargli il massimo è che ha abbandonato un tema che lo stesso autore aveva inserito, ossia la potenziale storia tra Hanamichi e Haruko, l'idea che sia stato solo un pretesto per fare entrare il protagonista nel mondo del basket mi lascia un po' così. Il discorso è un altro Inoue ha creato un'opera che narra il basket splendidamente ed è ciò che io volevo, per questo credo che il mio voto sia più che giustificato. Il finale è a mio avviso equilibrato, anzi, forse il più adatto.

Tobby

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Tobby

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
10 è troppo poco per questo manga...

E' vero che io sono un appassionato di basket, ma è anche vero che nel periodo in cui la mia passione si era spenta è stato proprio questo manga a riaccenderla... in una sorta di circolo vizioso... :D Se ami il basket, non puoi non amare Slam Dunk, e se ami Slam Dunk ti innamori anche del basket...

Io che ho giocato in una squadra di basket per 10 anni mi sento di dire che Inoue è un maestro nel ricreare tutte le situazioni, le atmosfere, le sensazioni che si provano sul parquet. Con un tratto che si evolve dallo stile quasi grossolano dei primi numeri (almeno nelle parti sul campo) fino a raggiungere l'inarrivabile perfezione degli ultimi (veramente da mascella spalancata).

E i personaggi sono talmente veri da far paura... spessi e profondi come è giusto che sia... 10!

stacchio

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stacchio

Volumi letti: 4/31 --- Voto 7
In slam dunk traspare la passione di Inoue per lo sport che più ama e questo rende realistico il fumetto. Però é pur vero che l'avvicinarsi di Sakuragi al basket, nonche il suo innato talento in questo, non é molto credibile. La doppia caratterizzazione del disegno, a volte morbido per evidenziare l umorismo della situazione, a volte virtuoso per il massimo realismo, è veramente eccellente, come la storia che si sviluppa nella tipica trama dei manga sportivi e nella veloce crescita atletica del protagonista e dei suoi comprimari . Come se tutto questo non bastasse Inoue caratterizza i personaggi in maniera ottima e riesce ad infiltrare una storia di amore ( a volte non corrisposto ) in un ambiente che è ostico per queste sottotrame. Consiglio quindi a tutti di leggerlo, anche ai non appassionati.

B. frank

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B. frank

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Straordinario, spettacolare, così elettrizzante da tenerti sulle spine, fino all'ultima pagina, non è mai scontato e i personaggi principali sono ben caratterizzati. Le parole che ho detto, però non possono bastare per spiegare bene un fumetto del genere: l'autore (Inoue) è veramente in gamba; avevo già letto dei suoi fumetti, ma con questo ha raggiunto l'apice del suo successo, sia per come è fatta la trama ( finale a parte :( ) sia per i disegni che ti lasciano sempre soddisfatto.
Però neppure queste parole possono rendere bene, il valore del fumetto; quindi se non lo avete mai letto, vi consiglio vivamente di leggerlo.

Rob

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Rob

Volumi letti: 62/31 --- Voto 10
Niente da dire... il mio voto dice tutto sulla grandiosa bellezza di questo manga, la sua poesia, il suo ritmo, le sue azioni, il suo disegno, l'umorismo mai banale....
Se ricominci a leggerlo non smetti nuovamente fino alla fine e, personalmente, a me è piaciuto molto anche il finale; sarebbe stato molto peggio se avesse continuato e avesse portato lo Shohoku alla vittoria del campionato nazionale...
Bellissimo...

ilaria86

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ilaria86

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9
Se non do 10 a Slam Dunk è solo perchè dopo 31 estenuanti volumi mi sarei aspettata un finale più all'altezza, comunque si tratta pur sempre di uno dei migliori manga sportivi mai realizzati, semmai un pò prolisso. Tutto ruota attorno a questo Hanamichi Sakuragi, Protagonista con la P maiuscola (ce ne fossero di + così!), sfortunatissimo e con pazienza zero, ma simpaticissimo e con un talento stratosferico nel basket. Takehiko Inoue stupisce e incanta con un estro nel disegno e nello script come pochissimi altri, con tavole stupende e tratto ultrapreciso. per gli amanti del basket e non, ma soprattutto per gli amanti del fumetto come si deve. Immancabile.

Ryu9

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Ryu9

Volumi letti: 31/31 --- Voto 10
Slam Dunk è stato uno dei primi manga che ho letto ed è subito entrato nella rosa dei miei preferiti. Il disegno di Inoue è come al solito spettacolare, dettagliatissimo e molto curato; la storia è fantastica, mai banale, divertentissima ed entusiasmante fino all'ultimo e mi è piaciuto molto anche il finale, piuttosto originale anche se forse mi sarei aspettato qualcosa di un po' diverso, i personaggi sono ottimamente caratterizzati e tutti molto carismatici pur conoscendoli praticamente solo nell'ambito delle partite. Forse il mio voto è in parte condizionato dal grande amore che ho per il basket ma in conclusione non posso far altro che consigliare questo manga a chiunque.

alexièl

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alexièl

Volumi letti: 32/31 --- Voto 10
Un manga davvero stupendo, disegnato molto bene e la grafica è molto bella, Hamichi Sakuragi è il massimo anche se è un raggazzo attacca briga soprattutto con Rukawa e ne combina di tutti i colori al suo capitano Akagi, è un personaggio davvero straordinario; Rukawa invece ha volte è freddo e scontroso ma è davvero un bel raggazzo anche se a volte anche lui è un' attacca briga con Sakuragi. Comunque questo manga è davvero straordinario e chi non lo ha letto gli consiglio di leggerlo, ciao!

Zelgadis

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Zelgadis

Volumi letti: 62/31 --- Voto 8
Mi unisco anche io ai giudizi positivi su questo manga. Inoue riesce a raccontare una storia bellissima e mai banale. Ogni personaggio ha un proprio approfondimento e la lettura è sempre piacevole. A volte c'è l'impressione che le partite siano fin troppo lunghe, ma in realtà è perché sono davvero dettagliatissime.

Purtroppo il finale non è all'altezza del resto della storia, ma questo non pregiudica il valore dell'opera.

HeavyMetal

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HeavyMetal

Volumi letti: 62/31 --- Voto 9
Slam dunk rappresenta la prova della passione di Takehiko Inoue per il basket.
Questo manga "gronda" letteralmente di amore per la pallacanestro.
Se anche a voi piace questo sport comprate Slam dunk ad occhi chiusi, se non vi piace compratelo lo stesso, perchè oltre allo sport ci sono tante oltre "cose" interessanti.
Soprattutto nella prima parte della serie Inoue presenta un mix riuscitissimo di commedia scolastica, sport, risse alla Due come noi/Shonan Junai Gumi e una comicità veramente esilarante.
Nella seconda parte del manga, invece, l'attenzione verrà incentrata molto di più sul basket e sulle lunghe partite tra lo Shohoku e le altre squadre che lottano per la conquista del campionato nazionale.
A me il basket piace molto, quindi non ho trovato difficoltà nel proseguire la lettura (anzi, mi sono appassionato ancora di più al manga ed ho seguito trepidante l'evolversi della partite), ma posso capire che qualcuno possa rimanere spiazzato da questo piccolo cambiamento.
Lacolonna portante del manga, comunque, sicuramente il suo indiscusso protagonista: Hanamichi Sakuragi. Infatti la cosa più importante in Slam Dunk non è il basket (o la vita scolastica, o le risse), ma la crescita di Sakuragi come uomo che avviene per tutto l'arco della serie e che ha il suo apice negli ultimi volumetti.
Dal punto di vista tecnico si nota un miglioramento costante del tratto che sfocia nella quasi perfezione degli ultimi numeri. Le scene ed i vari movimenti di gioco sono resi benissimo, soprattutto grazie alla dinamicità che Inoue riesci a conferire alla tavola (cosa che, secoindo me, non riesce a fare in Vagabond).
Peccato solo per il finale posticcio dovuto agli screzi tra Inoue e la Shueisha.

suboshi

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suboshi

Volumi letti: 31/31 --- Voto 9
Hanamichi Sakuragi è una matricola del liceo Shohoku ed è sostanzialmente un attaccabrighe che non passa certo inosservato con i suoi capelli rossi fuori dal comune e con la sua altezza. Entrerà nel mondo del basket dopo essersi innamorato di una ragazza che si chiama Haruko alla quale questo sport piace molto... quindi per conquistarla decide di entrare nella squadra di basket della sua scuola... anche se è totalmente a digiuno di questo sport di cui non conosce nemmeno le regole! Gli inizi non saranno quindi certo dei più semplici, ma sotto sotto si potrà pian piano scoprire in lui un talento innato per questo sport!

Il mio voto non è pieno per questo FANTASTICO manga (è uno dei miei preferiti *__*) a causa della parte finale che si vede chiusa prematuramente (se non ricordo male per problemi con la casa editrice). Ad ogni modo gli darei un 9,5... perchè è veramente stupendo questo manga... ma so già che molti gli daranno un bel 10 tonto, quindi va bene anche così ;D
Se vogliamo un'altra pecca nella storia è che inizialmente viene ben pesata la storia esterna al semplice basket e la parte puramente sportiva, mentre pian piano che va avanti il manga la prima parte quasi scompare e l'autore si dedica solo alla sua passione di sempre sul basket. Questo per me non è stato un problema perchè il basket mi piace molto... ma ad altri meno affascinati da questo sport potrebbe un po' pesare verso la fine credo (ma non ne sono nemmeno del tutto certa perchè questo manga è troppo bello *__* hihihi)

Comunque è consigliato a tutti, uomini e donne! E' un manga sportivo, ma anche molto divertente!!
Per gli uomini è ovvio che è adatto dato che è uno shonen (manga per ragazzi)... ma assicuro che le donne ne saranno ugualmente affascinate... anche se forse sotto un'altra ottica! Infatti la maggior parte delle mie amiche che l'han letto erano affascinate più che altro dai bei maschietti raffigurati... con buon rischio di bagnare i manga per la bavetta derivata hihihi non a caso da questo manga nascono amatorialmente molte fanfic yahoi o immagini molto sexy dei giocatori più amati ;D ...quindi ragazze, mi raccomando, leggetelo anche voi ;D