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Irene Tempesta

Volumi letti: 15/16 --- Voto 8,5
Takehiko Inoue è un grande artista, i suoi lavori parlano da soli e mostrano tutto il suo enorme talento.

Slam Dunk lo conosciamo tutti, un manga dove la passione per il Basket, le partite e l'ironia sono il fulcro della trama.
Con REAL, l'autore ritorna a questa grande passione , ma questo è un manga completamente diverso da Slam Dunk. A chi spera di trovare atmosfere simili all'iconico manga di Inoue, sconsiglio vivamente di cominciare questa lettura. Se invece desiderate immergervi in una lettura riflessiva, spesso drammatica, toccante, questo manga fa per voi.
I temi principali sono la disabilità, la caduta e la voglia di riscatto, le difficoltà di ricominciare una nuova vita, il rapporto a volte complicato con la famiglia, la scoperta e il valore vero dell'amicizia, l'amore, e ovviamente la passione per il Basket che però qui fa da contorno, non è il tema principale.

Le vicende si intrecciano sui tre personaggi principali che nel corso dei 15 volumi evolvono continuamente regalandoci momenti di commozione, ironia e riflessione.


Il primo personaggio principale è Kiyoharu Togawa, rimane orfano di madre giovanissimo, il padre, un pianista mancato, riversa sul figlio la passione e aspirazioni per il futuro. Ma Kiyo si appassiona alla corsa e presto decide di seguire questa vocazione sapendo di deludere le aspettative genitoriali. Ma una malattia delle ossa , la osteosarcoma, gli impone l'amputazione di una gamba.
Grazie a due ragazzi che gli cambieranno la vita, Tora e Yamauchi, si iscriverà nella squadra dei Tigers, il basket in carrozzina, dove troverà il suo nuovo punto di riferimento;
Azumi è la compagna di classe e vicina di casa di cui è innamorato ma non riesce a dichiararsi. Ma lei, che lo ha sempre aspettato e ricambia i sentimenti, sempre così gentile e socievole, lo segue e diventa manager dei Tigers. Se devo trovare un difetto, avrei voluto veder evolvere la loro relazione in maniera più intensa. In 15 volumi non si và molto avanti.... Inoue non è molto portato per le storie d'amore.

E' così che Kiyo conosce Tomomi Nomiya, il secondo personaggio principale.
Lui inizialmente soffre di tremendi sensi di colpa per aver causato la paralisi delle gambe ad una ragazza appena conosciuta, Yamashita dopo un incidente in moto. Nomiya ha un caratterino irascibile e litigioso, ma si pone l'obbiettivo di diventare una persona migliore e cerca di diventare amico di Yamashita e sostenerla.
Nomiya e Togawa diventano amici, e spesso si ritrovano alle partite di basket in carrozzina, dove Nomiya fa sempre il tifo da grande appassionato di basket.
Nomiya è un ragazzo incerto sul suo futuro, prova diversi lavori senza riuscire a sentirsi davvero a suo agio, se non quando gioca a basket. Così tenta la strada di un grande sogno: diventare cestista professionista.

Ultimo, ma non ultimo, Hisanobu Takahashi , ex compagno di classe di Nomiya e ex capitano della squadra di basket del suo liceo, un ragazzo bello, altezzoso, vanitoso, e superficiale divenuto tetraplegico dopo esser stato investito da un camion.
La sua è forse la storia più dolorosa, l'autore mostra tutti gli stadi emotivi e psicologici di una persona sconvolta da un incidente che la obbliga in carrozzina per tutta la vita: l'iniziale shock, poi la presa di coscienza dell'insensibilità delle gambe, la consapevolezza di non poter tornare indietro, la depressione, la rabbia, ma anche il riavvicinamento del padre che se ne era andato tanti anni fa, la dura riabilitazione e la conoscenza di altri in carrozzina, nuove amicizie, e col tempo.... nuove speranze.
Un personaggio molto secondario ma che non dimenticherò facilmente è un'operatrice dell'ospedale per la riabilitazione dove Takahashi è in cura, Fujiko Hara, una donna bassa, tarchiata, dai lineamenti decisamente maschili e il timbro sempre provocatorio, ma bravissima e capace di strappare risate.

Inoue dosa in maniera eccezionale le vicende in modo che la lettura non risulti mai pesante, al contrario è molto scorrevole .
I disegni poi sono meravigliosamente dettagliati (tipici del suo stile) e realistici, una delizia per gli occhi, a cui l'autore dà grande spazio, ci sono spesso pagine senza balloon ma l'intensità dei disegni è tale che potresti leggere tutto il manga così e sentire tutte le emozioni dei protagonisti che caratterialmente non risultano mai banali o prevedibili.
Inoue ci ha messo un pezzo di sè in questi ragazzi che presentano similitudini : tutti e tre hanno sotto sotto un grande ego, sono permalosi, tendenzialmente litigiosi, tendenzialmente egoisti.
La Planet manga ha fatto un ottima edizione, con pagine a colori.
Lo consiglio praticamente a tutti, è un ottima lettura, di alta qualità narrativa e grafica e non rimarrete delusi.


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Atom

Volumi letti: 12/16 --- Voto 10
Riuscire a trovare le parole per descrivere un'opera di tale livello è oltremodo difficile e, visto l'argomento trattato, si rischia costantemente di svilirne il merito, scadendo nella retorica più banale.
Real è la storia di persone che, per motivi diversi, si trovano faccia a faccia con la crudeltà della vita e con lo sconforto che matura quando si è costretti ad affrontare un handicap.
Racconta il dramma di chi ha perso l'uso delle gambe, di chi gli è vicino e di chi è stato causa della tragedia. Setacciando il loro animo, con abilità straordinaria, descrive tutti i momenti chiave che ognuno di questi "attori" si trova a fronteggiare e le difficoltà che gli si parano innanzi. Inoltre, essendo il tutto immerso in un contesto assolutamente realistico, essi sono costretti a far fronte a questa emergenza in un clima già di per sé poco sereno e difficile.
In tal modo l'autore riesce ad affrontare problematiche quali la separazione dei coniugi e la sua ricaduta sull'equilibrio psicologico dei figli; oppure la perdita di un genitore e l'impatto che l'evento può avere all'interno di un nucleo familiare. Tutto ciò viene descritto con talmente tanta intelligenza e lungimiranza da far pensare che l'autore possa aver sperimentato in prima persona le brutte esperienze narrate.
La sfida più grande che Inoue affronta, e a parer mio vince, è quella di far apparire come eroi i ragazzi che hanno perso l'uso delle gambe. Non c'è verità più grande e inappuntabile, ma la vera difficoltà è riuscire ad esternarlo in un fumetto e a renderlo concretamente percepibile al lettore. Pochissimi avrebbero la sensibilità, il coraggio e le qualità per riuscire in questa impresa.
La maturazione psicologica che ciascun personaggio compie è meravigliosa e splendidamente descritta. Le personalità, già in partenza così sfaccettate, con il progredire della trama rendono i protagonisti sempre più tridimensionali, affrancandoli dalla bidimensionalità imposta loro dal disegno stesso.

Il tratto di Inoue è giunto a un livello pressoché perfetto; come è accaduto in Vagabond, pian piano sta rivelando la sua anima di pittore. Basta dare un'occhiata alle copertine per rendersene immediatamente conto.

Takehiko Inoue dimostra ancora una volta di essere un vero artista. La delicatezza e l'intensità con cui riesce ad affrontare la disabilità motoria sono disarmanti: essa non ci viene mai edulcorata, è sempre tangibile, reale.
Se in Slam Dunk Inoue incentrava l'intera narrazione sul basket, qui lo sport diviene il contorno e il puntellamento della storia stessa. Il basket diventa la spola grazie alla quale l'autore intreccia i destini dei personaggi, finendo per tessere un'opera d'arte tra le più toccanti e significative mai viste. Un'opera corale in cui il carattere di ciascun personaggio è talmente articolato da farlo apparire vivo.
Inoue sensei, con Real, ci dona qualcosa che arricchisce profondamente il nostro animo: ci insegna a vivere, a guardare le cose da una prospettiva diversa. Sono convinto che sia un disabile che una persona in perfetta salute, terminata la lettura, si sentiranno più forti.
L'autore non si risparmia di certo nel rappresentarci la drammaticità di alcune situazioni, ma non smette mai di spronare il lettore, di dimostrare che l'uomo possiede l'enorme capacità di rialzarsi, sempre. Se lo desidera davvero, può essere in grado di superare qualsiasi avversità la vita gli presenti. Ci sono così tante frasi da ricordare, che occorrerebbe appuntarsele per poi rileggerle all'occorrenza, poiché sono davvero illuminanti.

L'edizione che Planet Manga ci propone è dotata di sovraccoperta e pagine a colori. Visto anche il prezzo contenuto, sarebbe di ottimo livello se non fosse per la pessima qualità della carta. Le pagine, a esclusione di qualche volume, hanno la rigidità del cartoncino, proprio come quelle della versione Deluxe di Vagabond. Davvero fastidiose.


 1
gats

Volumi letti: 12/16 --- Voto 9
Dopo manga di incredibile livello come Slum Dunk e Vagabond (il mio preferito) Takehiko Inoue aggiunge alla sua opera di mangaka un nuovo incredibile tassello: Real. Il manga parla di basket, ma lo fa in modo molto particolare in quanto i protagonisti sono dei ragazzi paraplegici che usano questo sport come rivalsa verso una vita che per loro si è rivelata estremamente dura costringendoli su una sedie a rotelle. Dimentichiamoci quindi l'atmosfera scanzonata e più leggera di Slum Dunk e prepariamoci ad immergerci nei problemi di chi si vede costretto a cambiare sogni e obbiettivi perché la sua esistenza è stata di colpo stravolta.

Takehiko Inoue ancora una volta non si smentisce nemmeno questa volta presentandoci un'opera condita da disegni eccezionali che, se possibile, fanno un ulteriore passo avanti rispetto a quelli di Vagabond dove, a mio avviso, l'autore aveva trovato una forma perfetta. La trama inoltre è ben sviluppata e alterna perfettamente momenti di riflessione personale e azione sportiva (in cui il basket in carrozzina viene oltretutto rappresentato molto bene) e le intreccia perfettamente con le storie e la presenza di ottimi co-protagonisti.

Insomma Real è un manga che raccomando a tutti gli appassionati del grande Inoue e a tutti coloro che desiderano cimentarsi nella lettura di un manga serio, impegnato e condito da ottimi disegni.


 3
Simo84

Volumi letti: 12/16 --- Voto 10
Alcuni anni dopo Slam Dunk, Takehiko Inoue torna a parlarci del suo sport preferito: il basket. Nasce così Real, manga iniziato nel 2001 e tuttora in corso di pubblicazione in Giappone.

Partiamo subito dicendo che Real non è una brutta copia di Slam Dunk: il basket di cui si parla qui non è lo sport che conosciamo tutti, che magari vediamo in televisione o di cui leggiamo nei giornali. No, Inoue in quest'opera ha deciso di parlarci del basket in carrozzina, ma soprattutto di raccontarci chi sono le persone che lo praticano.

I protagonisti di Real sono tre ragazzi molto diversi tra loro, ma accomunati dalla loro passione per il basket. Ognuno di essi ha sperimentato (o sperimenterà) un avvenimento tragico che li ha segnati in modo indelebile: che si tratti di un incidente o di una malattia, il risultato è che si ritrovano spaesati, costretti all'improvviso a dover reinventare la loro vita, senza avere almeno all'inizio un obiettivo o una meta che li possa guidare. E qui entra in gioco il basket, che come sempre nei manga di Inoue rappresenta per i protagonisti un'occasione di crescita, ma soprattutto in questo caso è il mezzo attraverso cui riscattarsi sia personalmente sia nei confronti delle altre persone.

I tre protagonisti all'inizio del manga si ritrovano tutti in fasi diverse della loro storia. Abbiamo Kiyoharu che sembra già avere compiuto il suo processo di crescita: giovane promessa dell'atletica leggera, per via di un tumore perde una gamba; ma grazie all'aiuto di due amici (Tora e Yamauchi) scopre il basket in carrozzina e torna a fare sport. Non è tutto oro quello che luccica però: sia per carattere sia per lo sport da cui proviene, Kiyo è un individualista che mal si adatta al gioco di squadra. Dovrà fare notevoli sforzi per cambiare sia se stesso sia il suo modo di pensare, ma sarà aiutato in questo dalla sua amica d'infanzia Azumi e dal suo strano "compare", Tomomi Nomiya.

Nomiya è invece nella fase più critica del suo percorso: vittima di un incidente stradale nel quale ha involontarimente provocato la disabilità di una ragazza (tra l'altro appena conosciuta), si sente in colpa per le sue azioni ma non sa esattamente in che modo espiare. All'inizio della storia lascia la scuola e cerca un lavoro, prova a prendere la patente ma sente che quella non è la sua strada, ciò che in realtà vorrebbe fare. Sarà l'incontro con Kiyoharu a fargli capire che la sua passione per il basket può diventare qualcosa di più di un semplice sport da praticare al liceo, e cercherà con tutte le sue forze di inseguire il sogno di diventare un giocatore professionista.

Un po' in disparte rispetto agli altri due, abbiamo infine la storia di Hisanobu Takahashi: all'inizio del manga è un ragazzo modello, capitano del club di basket (che Nomiya ha appena lasciato) con buoni voti a scuola e anche di bell'aspetto, tutte cose che lo rendono l'idolo delle ragazze. Proprio per queste sue qualità, è abituato a suddividere la gente in "categorie", e a guardare dall'alto in basso chi - come Nomiya - non considera alla sua altezza. Un incidente stradale lo priva dell'uso delle gambe, e per lui sarà come l'inizio di un incubo: lui che finora era sempre stato una stella luminosa, ora si ritrova handicappato, un membro della più infima delle sue "categorie" mentali. Il suo percorso di crescita sarà quello più lungo e più radicale, ma pian piano cambierà idea sulla gente e su se stesso, anche grazie all'aiuto di due compagni di riabilitazione: Shiratori e Hanasaki. Come afferma una volta Shiratori nel volume 12, "la gente può appiccicarmi tutte le etichette che vuole… ma io non mi lascerò mai condizionare da esse".

Attorno a questi tre protagonisti ruota un universo di personaggi secondari tutti ben caratterizzati: dai genitori divorziati di Hisanobu, che forse proprio grazie alla disabilità del figlio potranno trovare un'occasione per riavvicinarsi, ai compagni di squadra di Kiyo (vecchi e nuovi), dai compagni di riabilitazione di Hisanobu agli amici di Tomomi; a ognuno di loro Inoue riesce sempre a riservare un piccolo spazio, in modo da permetterci di conoscerli meglio e capire come si rapportano alla disabilità.

L'edizione Planet Manga è abbastanza buona: tutti i volumi sono dotati di sovra coperta, e le prime pagine sono a colori. Peccato perché, visti gli argomenti affrontati, mi sarebbe piaciuto avere qualche nota di approfondimento sui termini tecnici, i ruoli e le tattiche usate nel basket. L'unica vera pecca è purtroppo la periodicità: esce un volume all'anno, e purtroppo i primi numeri anche se ristampati non sono di facile reperibilità.

Concludo consigliando questo manga a tutti: anche se non vi piace il basket, in Real lo sport è in realtà un mezzo per raccontare la crescita delle persone, e per insegnarci che anche nelle prove più dure è possibile trovare la forza dentro di sé di cambiare e di trovare un nuovo scopo per lottare e per cui valga la pena vivere. E' un manga davvero imperdibile.

NumberM

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NumberM

Volumi letti: 11/16 --- Voto 10
Real di Takehiko Inoue, di certo uno dei più bei seinen mai letti in vita mia. Se credete che questo sia una fotocopia di Slam Dunk o comunque un'opera che ne ripercorra a grandi linee gli eventi, avete sbagliato completamente manga. Real infatti è manga che tratta di temi molto forti, di sogni infranti, di ragazzi che hanno perso tutto dalla vita, ma che, grazie all'amore per il basket, riusciranno a riscoprire il piacere di vivere. I protagonisti sono sostanzialmente tre, Kiyohary, Tomomi e Hisanobi, i quali non hanno fondamentalmente nulla in comune, se non l'amore per il basket. Tuttavia tutti e 3 sono stati colpiti da una terribile sventura che li ha costretti ad abbandonarlo. Le loro strade si incontreranno, facendo loro riscoprire il piacere per il basket, il quale svolge solo un ruolo di ''contorno'' nella trama. Manga fantastico, addirittura imperdibile!


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Gordy

Volumi letti: 10/16 --- Voto 10
Takehiko Inoue ci ha sempre abituati bene: "Slum Dunk" e "Vagabond" sono due capolavori e, quindi, quando ho iniziato a leggere "Real" ero assolutamente pieno di grandi aspettative... aspettative che non sono state deluse in quanto, infatti, considero quest'ultima la sua opera migliore.

Qui Inoue torna a parlare della sua passione, il basket, ma in un modo completamente diverso rispetto a quanto visto in "Slum Dunk" dove l'opera era tutta incentrata su questo sport e puntava principalmente sulle numerose partite appassionanti e spettacolari.
In "Real", invece, il basket è più una scusa per parlare di qualcos'altro, qualcosa di più profondo e toccante.
"Real" è un'opera "umana" che racconta della voglia di riscatto di ragazzi a cui la vita ha voltato le spalle. Quando non ci rimane praticamente più niente, quando tutto sembra finito, quando ci si sente solo un peso per la società, quando gli altri non fanno che compatirci e basta, forse una via d'uscita c'è ancora: la passione per lo sport ci regala nuovi stimoli, nuovi obbiettivi da raggiungere e ci permette di andare avanti. E non importa che il livello tecnico del basket in carrozzina sia inferiore, non importa se le partite sono meno spettacolari e avvincenti, perché quello che conta è la passione e la forza che ci regala. I protagonisti non potranno mai più rialzarsi in piedi con le loro gambe ma, almeno, potranno rialzare lo sguardo per guardare avanti verso un futuro che forse non è così nero come sembra e questo è ciò che conta davvero.
Un manga per riflettere davvero su cosa significhi vivere perché soprattutto noi che stiamo bene fisicamente, abbiamo probabilmente più di tutti molto da imparare in proposito...
Parlando dei disegni il tratto di Inoue, ancora una volta, non delude affatto: realistico e particolareggiato che impreziosisce ulteriormente un'opera già di per sé stupenda.


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Chapel

Volumi letti: 9/16 --- Voto 10
La vera opera d'arte (a prescindere da quale sia la sua entità) è quella che una volta ammirata dona qualcosa che va al di là del semplice piacere: la vera opera d'arte ti riempie e ti sostiene, aggiunge maggiore sostanza al tuo bagaglio personale. Dal momento che Real incarna alla perfezione questo principio io lo considero una vera opera d'arte. Tutto è perfettamente denso ed equilibrato, ma soprattutto tangibile, incredibilmente tangibile. I momenti drammatici non sono sfoghi tragici gratuiti atti a voler commuovere e tenere sulle spine il lettore a tutti i costi, ma delicati e intensissimi scorci di realtà - e da questo punto di vista l'opera non poteva avere titolo migliore.

I tre protagonisti cui ruota intorno la trama sono ragazzi sfortunati e irrimediabilmente danneggiati dalle esperienze che hanno vissuto. Data la premessa l'autore avrebbe potuto giocare su un ulteriore inabissamento delle loro esistenze (un espediente drammaturgico acchiappa-lettori) o su una improvvisa e fortunosa risalita (ottenendo così un ottimismo poco credibile ma accattivante), ma sceglie lucidamente una strada più tortuosa come mezzo narrativo: un alternarsi lucido e concreto di eventi talvolta benevoli (o in apparenza) e altre volte no, proponendo al lettore un universo perfettamente parallelo al suo, quello della vita vera. Sceglie di caratterizzare i personaggi non basandosi su stereotipi di positività e buon carisma (Kyoharu, verso cui è davvero difficile provare simpatia, ne è un perfetto esempio), ed è proprio per questo che si riesce a provare un livello di immedesimazione ed empatia così alto verso di loro (ci sono casi in cui è straniante pensare di trovarsi davanti a carta stampata).

Come già detto nell'introduzione, Real è un manga che riempie e dona qualcosa, dona la forza di trovare dentro di sé uno scopo e la tenacia di non arrendersi mai nonostante le avversità, e lo fa senza costrizioni. E parlare della qualità del disegno (anche se leggermente calante negli ultimissimi volumi) mi sembra riduttivo. È il più bel manga che abbia mai letto, pertanto lo consiglio a tutti.

noces

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noces

Volumi letti: 6/16 --- Voto 5
Ormai qualche anno fa comprai il primo numero di "REAL" incuriosito dal fatto che fosse l'ultima opera del grande Takehiko Inoue, autore di uno dei fumetti più belli di sempre, Slam Dunk. La storia è molto ben elaborata, i personaggi sono sicuramente ben caratterizzati, i disegni sono sublimi, ma purtroppo questo manga non è mai riuscito a coinvolgermi pienamente e a tratti mi ha perfino annoiato, finché non ho deciso di vendere tutti i volumi precedentemente acquistati. Consiglio quest'opera agli amanti del genere, che sicuramente ne saranno rapiti; se invece questo non è il tipo di manga che fa per voi, lasciate stare, non sperate infatti di leggere una sorta di "slam dunk 2"; questo è un manga molto più riflessivo e profondo che difficilmente vi potrà coinvolgere.


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GIGIO

Volumi letti: 9/16 --- Voto 9
Un manga sicuramente molto intenso dove si vedono la mano e la mente di un artista come pochi: Takehiko Inoue. Già questo dovrebbe bastare per convincere un appassionato ad acquistare questo manga. Partiamo da quello che forse caratterizza di più questo mangaka, ossia il disegno. Anche in Real ci sono personaggi e soprattutto ambientazioni disegnate divinamente. Come accade per Slam Dunk e Vagabond anche qui le pagine "d'azione" sono molteplici, ma anche queste grazie al disegno praticamente perfetto sono chiare e non hanno bisogno di alcuna interpretazione da parte del lettore. Semplicemente perfetti dunque.

La trama invece è molto riflessiva, si parla anche di basket, è vero, di uno sport, ma scordatevi tutto ciò che avete letto in Slam Dunk. Parliamo in questo caso di persone che purtroppo vivono la vita in carrozzina quindi in sostanza parliamo di vita quotidiana realistica più che esclusivamente di uno sport come accadeva in Slam Dunk appunto. Un tema difficile, che giustamente l'autore non lascia isolato. Un manga che parla solo di personaggi sfortunati nella vita probabilmente non avrebbe avuto successo e sarebbe stato un peccato perché è giusto che si parli anche di questi temi. Quindi astutamente viene appoggiato ad un tema che piace più o meno a tutti, lo sport, e nel caso di Inoue post Slam Dunk il basket avrebbe attirato tutti i lettori.

La storia quindi ruota attorno a dei ragazzi paraplegici che hanno dovuto nella vita "cambiare" i loro sogni. Hanno dovuto patteggiare. Non possono avere tutto dalla vita. Tema forte che non può non far pensare chiunque e la forza di volontà e lo spirito dei protagonisti non solo fa pensare il lettore ma anche i gli altri personaggi all'interno del manga, che hanno tutto nella vita ma non si accorgono della loro fortuna. Un manga da leggere assolutamente.

Shiho_Kudo

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Shiho_Kudo

Volumi letti: 8/16 --- Voto 10
Due parole per cominciare: manga strepitoso. Trovo che questa serie abbia tutto, infatti è tuttora la mia preferita! Ma parliamo un po' per punti.
I disegni sono realistici, con uno stile impeccabile che differenzia Inoue da tutti gli altri. Dalle sue tavole traspare il suo lavoro e la sua fatica per raggiungere questo risultato. In Slam Dunk erano disegni apprezzabilissimi, ora sono fotografie.
La storia è impeccabile, matura. Trovo che sotto questo aspetto sia il miglior lavoro di Inoue. Alcuni mangaka, bravi nel disegno, tralasciano questo fattore, ma lui no, con questo manga riesce a colpire il cuore, a lasciare un segno. Personaggi indimenticabili, nessuno viene trascurato, ottima caratterizzazione e introspezione.
L'edizione della Planet non è male, a 5,50€ offre tavole a colori e sovraccoperta. Unica pecca, il cambio di carta che ha portato a volumi più sottili dal 7 in poi, oltre che ad un leggero calo nella qualità. Ma è trascurabile.
Unica, e dico unica pecca, il tempo di realizzazione di Inoue, che però dovrebbe diminuire visto il completamento di Vagabond, altro capolavoro che ho recentemente recuperato. Nonostante questo difetto però io sono ben disponibile ad aspettare pur di avere un nuovo volume fra le mani.

Quindi in definitiva credo sia un titolo che non può mancare nella libreria di nessun appassionato, inoltre vista la presenza dello sport (seppur non in primo piano come SL) mi sento di consigliarlo a chi vuole avvicinarsi per la prima volta al genere Seinen, e lo raccomando anche alle donzelle come me!
Capolavoro!


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Yuri90

Volumi letti: 9/16 --- Voto 8
Ecco a voi un altro manga eccezionale dal creatore dell'avvincente Slam Dunk e dall'appassionante Vagabond. Takehiko Inoue ci porta un opera fuori dal normale. Così a prima vista sembrerebbe una specie di scopiazzatura di Slam Dunk, ma se provate anche solamente a leggere il primo volume, vi accorgere che i punti in comune con il manga più venduto al mondo sono veramente molto pochi.
Real è una manga dove il basket fa da contorno ad un evoluzione interiore dei vari protagonisti di quest'opera, la considerazione e l'accettazione di essere disabili, la capacità di riuscire ad eccellere nello sport, l'amicizia, questi sono i temi che si intrecciano in un opera che riesce a catturarti sin dai primi volumi.
I dialoghi scorrono che è un piacere, i disegni sono molto curati e la storia è ben strutturata.
L'edizione purtroppo è quella che è, infatti la carta è di qualità abbastanza scadente e la sovracoperta è semplice.
Real è un opera ancora in corso e l'unica pecca della serie è la periodicità, infatti esce un volume all'anno.
Concludendo Real è un opera da avere in ogni caso, un manga appassionante e profondo sotto ogni punto di vista.
E' stato un piacere leggerlo e sarà un piacere continuarlo.


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FrancyFay

Volumi letti: 7/16 --- Voto 10
Come sempre i manga di Takehiko Inoue sono indescrivibili!
Real si discosta dalle altre opere di questo autore per la delicatezza degli argomenti trattati. La trama del manga è sempre incentrata sullo sport che Inoue tanto ama, il basket (in carrozzina), ma in questo caso è preso come "pretesto" per narrare la storia di ragazzi disadattati o gravemente malati. Gli avvenimenti si susseguono con un ritmo lento quanto basta.
I favolosi disegni del Sensei riescono ad esprimere persino le sensazioni che provano i vari protagonisti, il dolore per la perdita della facoltà di camminare.
L'autore con quest'opera si dimostra un artista completo, avendo dato prova di saper raccontare storie di disparati generi (dal comico-demenziale Slam Dunk, allo storico e serio Vagabond). Real racconta la vita.
Consiglio quest'opera a coloro che vogliono una lettura impegnata, che faccia riflettere, non a chi cerca il solito Shonen o manga sportivo.

tyta

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tyta

Volumi letti: 6/16 --- Voto 10
Inoue non si smentisce mai... e dico MAI! Per chi ha letto sue opere precedenti, è lampante la crescita straodinaria di quello che ritengo essere il miglio autore in circolazione. Dalle prime pagine di Slam Dunk a Real, ne è passata di strada... e il sensei l'ha percorsa nel miglior modo possibile! Un manga per chi vuole leggere la VITA... questo è Real. Perchè su quelle tavole, voi troverete la realtà, con tutte le sue credeltà, con le sconfitte che infligge... anche a dei ragazzini che di soffrire proprio non meritavano. Si parla di errori, gravi errori, a cui col tempo e la crescita interiore, si vuole cercare di dare rimedio... ciò vale per i giovani e per gli adulti... Perchè tutti sbagliano, perchè tutti feriscono, e non sempre si è in grado di capirlo o di cambiare atteggiamento in quel frangente... Inue ci parla di risollevamenti, non certo facili, tutt'altro... sudati, sofferti, all'inizio non voluti, perchè troppo duri da conseguire...ci parla di volontà vera, della volontà che sorge quando tutto è perso... della volontà di andare avanti... ma anche della consapevolezza che andare avanti non si può...e allora scatta quella tragedia umana, mai narrata con l'ausilio di frasi a effetto, poetiche, ma col pianto vero e rabbioso e le urla e i pugni tirati a quel letto che è divenuto tomba...
Manga duro, duro come la realtà, ma come essa raramente è, anche pieno di speranza, di rivendicazione della propria posizione nel mondo da parte di ragazzi che imparano cosa significa vivere e che imparano ad affrontare il dolore...
Un 10 così pieno, poche, pochissime altre opere lo meritano... senza dimenticare l'incommensurabile bravura di Inoue nel disegno che diviene arte vera su tavola di fumetto.

Nahiv

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Nahiv

Volumi letti: 5/16 --- Voto 10
Toccante.
Non ho mai letto qualcosa di meglio, non c'è azione e non ci sono tiri da 3 punti allo scadere, ma questa volta Inoue ci fa riflettere proponendo la storia di alcuni ragazzi che hanno perso tutto quello che avrebbero potuto avere. Dovranno trovare il coraggio per continuare a vivere.

Da leggere per tutti quelli che si trovano in un momento di difficoltà, perchè questo manga ci fa capire cosa sia la vera difficoltà.

fabriziobadux

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fabriziobadux

Volumi letti: 3/16 --- Voto 10
Splendido manga. Ormai Inoue è arrivato a livelli tenici tali che ogni tavola è un'opera d'arte (si, è vero, forse esagero). La caratteristica forse migliore dei suoi disegni è la naturalezza dei movimenti, mentre nelle sue storie si condivide e si percepisce il continuo movimento e sforzo emotivo dei personaggi. Fantastico!

Rob

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Rob

Volumi letti: 5/16 --- Voto 10
Anche in questo caso come per Slam Dunk è veramente impossibile non dare dieci a questo manga. Quest'opera è la realtà, sei davvero dentro l'azione, dentro gli sforzi dei protagonisti durante le terapie, sudi con loro e soffri come loro. Semplicemente un altro capolavoro e non ho dubbi che, anche se con calma, andrà avanti così se non meglio.

ilaria86

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ilaria86

Volumi letti: 5/16 --- Voto 10
L'opera migliore di Takehiko Inoue. Se Slam Dunk e Vagabond sono già di per sè da 10, qui c'è la lode. Storia di una profondità spaventosa, tema dell'handicap trattato senza mezze misure e senza compassione, disegno pulitissimo e personaggi credibili nella loro condizione di rabbia e disperazione. Peccato solo che esca un volume l'anno (se siamo fortunati), perchè per il resto è folgorante.