Claymore
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Dopo tanti anni attesi per leggerlo, posso finalmente dare una mia opinione su "Claymore".
Se dovessi sintetizzare un giudizio in poche parole, dire che questo è un buon manga di suo, ma deludente se paragonato al punto d'inizio.
Devo ammetterlo, dopo tanto tempo che ho aspettato di averlo, sono rimasto abbastanza deluso dalla lettura, o quantomeno non soddisfatto come avrei sperato.
Non starò qui a ripetere la trama, ma "Claymore" è un manga la cui storia principale è sicuramente interessante e affascinante, la cui protagonista così gelida e impenetrabile è una ventata di novità, soprattutto in ambito femminile.
La crudezza dei primi volumi e del senso di orrore e sgomento causato sia dagli Yomi che soprattutto dalle guerriere, è molto interessante, come anche la costruzione della protagonista e della sua evoluzione iniziale. Un punto a favore notevole della sua caratterizzazione è il fatto che lei non sia una prescelta, non sia nemmeno la guerriera migliore tra le "Claymore", ma che anzi venga spesso ribadito come lei non sia nulla di ché, una guerriera mediocre che cerca di dare il massimo per migliorare, ma che mai nella storia si trova a ricevere power up casuali o che non siano frutto di allenamento.
Priscilla, gli Abissali e l'Organizzazione sono un trittico di nemici molto interessante e da cui si rimane incuriositi e interessati ad approfondire la storia. Il sensei Yagi è capace di creare un mondo credibile, nonostante la sua semplicità e le poche location che ci vengono mostrate, spesso abbozzate.
Il problema serio di questo manga comincia dalla seconda parte dopo il time skip. Un problema che onestamente mi ha causato una crescente irritazione, che è esplosa nella parte finale. Il plot armor. Ad un certo punto il manga diventa un'opera corale, dedicata alle sette guerriere sopravvissute e da cui in poi, non importa cosa affrontino e quali siano i livelli di forza, il risultato sarà sempre che queste sette sono sempre, fastidiosamente, vive.
Ora, non è un certo d'obbligo morte e sofferenza per tutti i protagonisti ed è pieno di manga che riescono ad essere tragici anche senza usare la morte, il problema qui è che Yagi attua secondo me la peggior tattica possibile. Nel manga è un continuo ripetere delle protagoniste di essere pronte a dare la vita, di sacrificarsi per le amiche, per gli ideali, per i loro obiettivi. Tutte sono prevedibilmente integerrime (classica la scena in cui una vuole sacrificarsi e le altre ovviamente la seguono e non la lasciano sola) e paiono comportarsi come donne la cui morte è sempre dietro l'angolo. Peccato che poi non accada mai. A metà del manga ero irritato dalle numerose scene di finte morte delle protagoniste, che poi alla fine si salvano sempre. E questo vaneggiare di combattere alla morte, seguito sempre dal fatto che stanno bene, priva la storia di qualunque pericolo, dato che dopo un po' è chiaro che neanche le cannonate possono abbattere queste qui.
Trovo sia un errore fatale continuare a far poggiare la trama sul pericolo di morire tutti, salvo non essere disposti a far morire nessuno. Guerre intere con mostri fortissimi ma incapace di uccidere una singola Claymore, al punto che negli ultimi 10 volumi di guerra pare che di guerriere ne muoiano giusto un paio, incluse anche le non protagoniste. La sensazione è poi aumentata dal fatto che i combattimenti diventano lunghi e interminabili e quindi la mancanza di un punto di svolta emotiva si fa sentire terribilmente. Ci sono però due cose in particolare che mi hanno dato fastidio più di tutte:
1) Rivedere Milia viva dopo essere andata a farsi massacrare dalla sua Organizzazione mi è stato indigeribile. Pensavo che fosse finalmente morto qualcuno, che si creasse finalmente un trauma nel gruppo con la fine della caposquadra, che rappresentava la visione buona del mondo, e invece no! Milia è viva, è l'eroina del manga e la sua visione positiva del mondo trionfa. Milia rappresenta il tipico personaggio che in un seinen sarebbe morta tragicamente, ma che in uno shonen si trasforma nella paladina dei valori positivi e che quindi non può cadere. Questo fatto ha disvelato la natura di questo manga, che di seinen alla fine ha ben poco.
2) Lasciare il combattimento finale a Teresa l'ho trovato molto triste. Non ho mai visto un manga in cui la protagonista viene di fatto esautorata dal suo ruolo in favore di un altro personaggio. Avrei capito molto di più che Claire combattesse con i ricordi di Teresa e non il contrario. Alla fine di tutto si ha la sensazione che Claire sia diventata una comprimaria della sua stessa storia e soprattutto che la soluzione finale ad ogni cosa era tornare al punto di partenza. La vera forza di Claire era semplicemente la forza di Teresa e questo depotenzia molto il percorso di lei, che viene cercato di salvare con qualche discorso sulla forza interiore che convince poco.
Sempre per questo principio, la sconfitta di Priscilla ad opera di Raki avrebbe potuto essere tranquillamente la fine del manga, cosa che avrebbe chiuso veramente bene il cerchio, riportandoci al due originale. Teresa invece appare come un deus ex machina fastidioso e che si poteva evitare.
Il disegno è in continua crescita, ma il fatto che le guerriere siano tutte bionde e indossino vestiti simili non aiuta a ricordarsi i personaggi in un manga zeppo di gente e che poi tende a scomparire e confondersi con altre.
Insomma, "Claymore" non è un cattivo manga, ma l'ho trovato piuttosto mediocre nel suo svolgimento e ad un certo punto rapito completamente dalle logiche shonen che nei primi volumi sembrava voler evitare.
Un manga che consiglio di leggere a chi ama i battle shonen con una certa serietà.
Ma sicuramente "Claymore" non è minimamente un "Berserk al femminile".
Con tutto rispetto, ma il manga di Miura gioca proprio ad un altro campionato su qualsiasi aspetto si prenda in considerazione.
Il voto è quindi 6,5. Un buon manga, ma che ,date le premesse, risulta deludente.
Dopo tanti anni attesi per leggerlo, posso finalmente dare una mia opinione su "Claymore".
Se dovessi sintetizzare un giudizio in poche parole, dire che questo è un buon manga di suo, ma deludente se paragonato al punto d'inizio.
Devo ammetterlo, dopo tanto tempo che ho aspettato di averlo, sono rimasto abbastanza deluso dalla lettura, o quantomeno non soddisfatto come avrei sperato.
Non starò qui a ripetere la trama, ma "Claymore" è un manga la cui storia principale è sicuramente interessante e affascinante, la cui protagonista così gelida e impenetrabile è una ventata di novità, soprattutto in ambito femminile.
La crudezza dei primi volumi e del senso di orrore e sgomento causato sia dagli Yomi che soprattutto dalle guerriere, è molto interessante, come anche la costruzione della protagonista e della sua evoluzione iniziale. Un punto a favore notevole della sua caratterizzazione è il fatto che lei non sia una prescelta, non sia nemmeno la guerriera migliore tra le "Claymore", ma che anzi venga spesso ribadito come lei non sia nulla di ché, una guerriera mediocre che cerca di dare il massimo per migliorare, ma che mai nella storia si trova a ricevere power up casuali o che non siano frutto di allenamento.
Priscilla, gli Abissali e l'Organizzazione sono un trittico di nemici molto interessante e da cui si rimane incuriositi e interessati ad approfondire la storia. Il sensei Yagi è capace di creare un mondo credibile, nonostante la sua semplicità e le poche location che ci vengono mostrate, spesso abbozzate.
Il problema serio di questo manga comincia dalla seconda parte dopo il time skip. Un problema che onestamente mi ha causato una crescente irritazione, che è esplosa nella parte finale. Il plot armor. Ad un certo punto il manga diventa un'opera corale, dedicata alle sette guerriere sopravvissute e da cui in poi, non importa cosa affrontino e quali siano i livelli di forza, il risultato sarà sempre che queste sette sono sempre, fastidiosamente, vive.
Ora, non è un certo d'obbligo morte e sofferenza per tutti i protagonisti ed è pieno di manga che riescono ad essere tragici anche senza usare la morte, il problema qui è che Yagi attua secondo me la peggior tattica possibile. Nel manga è un continuo ripetere delle protagoniste di essere pronte a dare la vita, di sacrificarsi per le amiche, per gli ideali, per i loro obiettivi. Tutte sono prevedibilmente integerrime (classica la scena in cui una vuole sacrificarsi e le altre ovviamente la seguono e non la lasciano sola) e paiono comportarsi come donne la cui morte è sempre dietro l'angolo. Peccato che poi non accada mai. A metà del manga ero irritato dalle numerose scene di finte morte delle protagoniste, che poi alla fine si salvano sempre. E questo vaneggiare di combattere alla morte, seguito sempre dal fatto che stanno bene, priva la storia di qualunque pericolo, dato che dopo un po' è chiaro che neanche le cannonate possono abbattere queste qui.
Trovo sia un errore fatale continuare a far poggiare la trama sul pericolo di morire tutti, salvo non essere disposti a far morire nessuno. Guerre intere con mostri fortissimi ma incapace di uccidere una singola Claymore, al punto che negli ultimi 10 volumi di guerra pare che di guerriere ne muoiano giusto un paio, incluse anche le non protagoniste. La sensazione è poi aumentata dal fatto che i combattimenti diventano lunghi e interminabili e quindi la mancanza di un punto di svolta emotiva si fa sentire terribilmente. Ci sono però due cose in particolare che mi hanno dato fastidio più di tutte:
1) Rivedere Milia viva dopo essere andata a farsi massacrare dalla sua Organizzazione mi è stato indigeribile. Pensavo che fosse finalmente morto qualcuno, che si creasse finalmente un trauma nel gruppo con la fine della caposquadra, che rappresentava la visione buona del mondo, e invece no! Milia è viva, è l'eroina del manga e la sua visione positiva del mondo trionfa. Milia rappresenta il tipico personaggio che in un seinen sarebbe morta tragicamente, ma che in uno shonen si trasforma nella paladina dei valori positivi e che quindi non può cadere. Questo fatto ha disvelato la natura di questo manga, che di seinen alla fine ha ben poco.
2) Lasciare il combattimento finale a Teresa l'ho trovato molto triste. Non ho mai visto un manga in cui la protagonista viene di fatto esautorata dal suo ruolo in favore di un altro personaggio. Avrei capito molto di più che Claire combattesse con i ricordi di Teresa e non il contrario. Alla fine di tutto si ha la sensazione che Claire sia diventata una comprimaria della sua stessa storia e soprattutto che la soluzione finale ad ogni cosa era tornare al punto di partenza. La vera forza di Claire era semplicemente la forza di Teresa e questo depotenzia molto il percorso di lei, che viene cercato di salvare con qualche discorso sulla forza interiore che convince poco.
Sempre per questo principio, la sconfitta di Priscilla ad opera di Raki avrebbe potuto essere tranquillamente la fine del manga, cosa che avrebbe chiuso veramente bene il cerchio, riportandoci al due originale. Teresa invece appare come un deus ex machina fastidioso e che si poteva evitare.
Il disegno è in continua crescita, ma il fatto che le guerriere siano tutte bionde e indossino vestiti simili non aiuta a ricordarsi i personaggi in un manga zeppo di gente e che poi tende a scomparire e confondersi con altre.
Insomma, "Claymore" non è un cattivo manga, ma l'ho trovato piuttosto mediocre nel suo svolgimento e ad un certo punto rapito completamente dalle logiche shonen che nei primi volumi sembrava voler evitare.
Un manga che consiglio di leggere a chi ama i battle shonen con una certa serietà.
Ma sicuramente "Claymore" non è minimamente un "Berserk al femminile".
Con tutto rispetto, ma il manga di Miura gioca proprio ad un altro campionato su qualsiasi aspetto si prenda in considerazione.
Il voto è quindi 6,5. Un buon manga, ma che ,date le premesse, risulta deludente.
Manga pubblicato da Star Comics dal 2005 al 2015. Non è mai stato ristampato e questo rende molto difficile il reperimento di volumi non di seconda mano. La storia editoriale travagliata non è stata sicuramente d’aiuto.
La trama vede due parti contrapposte, l’Organizzazione e gli yoma. La prima è composta dalle guerriere, dette informalmente Claymore, che combattono i secondi, dei mostri mangia uomini che si mimetizzano tra la popolazione. Per diventare delle Claymore sono prese contro la loro volontà delle bambine rimaste orfane, vengono sottoposte a una mutazione per aumentare le loro capacità e sono allenate duramente. L’unica eccezione, perché si è unita all’Organizzazione di propria volontà, è la protagonista Claire. Il manga segue le sue vicende alla ricerca della propria vendetta contro uno yoma particolare, un “risvegliato”.
Il mistero è una delle colonne portanti dell’opera. L’autore non si dimentica mai di quello che scrive e offre sempre una spiegazione, alcune possono sembrare troppo sbrigative; in particolare la spiegazione sull’origine dell’Organizzazione, ma la vastità dell’idea prospettata meritava una serie spin-off.
Gli elementi horror vanno scemando man mano che si procede: si passa da mostri abbozzati o ripugnanti a figure mostruose, ma armoniose; le ambientazioni in foreste contorte o in buie rovine lasciano spazio a combattimenti in campo aperto o cittadini. Viene dato molto risalto al senso di cameratismo che si sviluppa tra le guerriere, che diventa successivamente vera e propria amicizia rendendo così la seconda parte del manga un racconto di gruppo.
Una grande nota di merito sono i personaggi che sono sempre approfonditi o nel corso della storia o con dei flashback. Non viene introdotto alcun personaggio inutile tralasciato o dimenticato, tutti appaiono nuovamente. La qualità della storia viene dimostrata nei volumi sequenziali dove manca la protagonista, una scelta coraggiosa che dimostra come il mondo e i personaggi costruiti sono così solidi da poter reggere il peso del racconto e di portarlo avanti con grande vitalità. La sua assenza lascia spazio alle compagne rendendo il racconto ancora più bello e coinvolgendo il lettore a tal punto da lasciarlo con un senso di sorpresa.
Gli scontri sono sempre belli e adrenalinici. Il livello di sfida ogni volta è elevato e le caratteristiche proprie di ogni combattente da entrambe le parti sono ben delineate e molto differenti tra loro. Ho apprezzato molto il numero ridotto delle abilità per ciascun personaggio, non esiste nessun “tuttologo”.
Inevitabile è dover spendere parole per il finale tanto atteso e contestato. Il manga termina in modo diretto, non viene lasciata alcuna domanda senza risposta. Il finale è emozionante nel modo più puro del suo genere, viene dato spazio solo ad uno stupore emozionante.
La tecnica di disegno cresce man mano che si procede con la storia. I primi volumi sono oggettivamente brutti con personaggi dalla fisionomia deforme, ma si arriva ai volumi finali dove veramente dispiace che l’opera stia per finire talmente l'autore ha affinato il proprio stile. I combattimenti graficamente sono sempre molto chiari, non c’è confusione e si capisce sempre cosa stia avvenendo. L’uso delle splash pages, oltre a rendere l’atmosfera generale, serve anche come espediente narrativo per evitare che il lettore anticipi con la coda dell’occhio le scene successive per dare maggiore sorpresa. Purtroppo, all’inizio a maggior ragione, non è sempre facile distinguere le differenti guerriere in volto, viene in aiuto solo la capigliatura differente per ciascuna di esse.
Claymore non si propone come un manga riflessivo su grandi temi. Vuole offrire una storia memorabile senza parti stagnanti e adatta ad un pubblico adulto non offrendo mai parentesi comiche o rilassate. Questi obiettivi vengono raggiunti pienamente.
La trama vede due parti contrapposte, l’Organizzazione e gli yoma. La prima è composta dalle guerriere, dette informalmente Claymore, che combattono i secondi, dei mostri mangia uomini che si mimetizzano tra la popolazione. Per diventare delle Claymore sono prese contro la loro volontà delle bambine rimaste orfane, vengono sottoposte a una mutazione per aumentare le loro capacità e sono allenate duramente. L’unica eccezione, perché si è unita all’Organizzazione di propria volontà, è la protagonista Claire. Il manga segue le sue vicende alla ricerca della propria vendetta contro uno yoma particolare, un “risvegliato”.
Il mistero è una delle colonne portanti dell’opera. L’autore non si dimentica mai di quello che scrive e offre sempre una spiegazione, alcune possono sembrare troppo sbrigative; in particolare la spiegazione sull’origine dell’Organizzazione, ma la vastità dell’idea prospettata meritava una serie spin-off.
Gli elementi horror vanno scemando man mano che si procede: si passa da mostri abbozzati o ripugnanti a figure mostruose, ma armoniose; le ambientazioni in foreste contorte o in buie rovine lasciano spazio a combattimenti in campo aperto o cittadini. Viene dato molto risalto al senso di cameratismo che si sviluppa tra le guerriere, che diventa successivamente vera e propria amicizia rendendo così la seconda parte del manga un racconto di gruppo.
Una grande nota di merito sono i personaggi che sono sempre approfonditi o nel corso della storia o con dei flashback. Non viene introdotto alcun personaggio inutile tralasciato o dimenticato, tutti appaiono nuovamente. La qualità della storia viene dimostrata nei volumi sequenziali dove manca la protagonista, una scelta coraggiosa che dimostra come il mondo e i personaggi costruiti sono così solidi da poter reggere il peso del racconto e di portarlo avanti con grande vitalità. La sua assenza lascia spazio alle compagne rendendo il racconto ancora più bello e coinvolgendo il lettore a tal punto da lasciarlo con un senso di sorpresa.
Gli scontri sono sempre belli e adrenalinici. Il livello di sfida ogni volta è elevato e le caratteristiche proprie di ogni combattente da entrambe le parti sono ben delineate e molto differenti tra loro. Ho apprezzato molto il numero ridotto delle abilità per ciascun personaggio, non esiste nessun “tuttologo”.
Inevitabile è dover spendere parole per il finale tanto atteso e contestato. Il manga termina in modo diretto, non viene lasciata alcuna domanda senza risposta. Il finale è emozionante nel modo più puro del suo genere, viene dato spazio solo ad uno stupore emozionante.
La tecnica di disegno cresce man mano che si procede con la storia. I primi volumi sono oggettivamente brutti con personaggi dalla fisionomia deforme, ma si arriva ai volumi finali dove veramente dispiace che l’opera stia per finire talmente l'autore ha affinato il proprio stile. I combattimenti graficamente sono sempre molto chiari, non c’è confusione e si capisce sempre cosa stia avvenendo. L’uso delle splash pages, oltre a rendere l’atmosfera generale, serve anche come espediente narrativo per evitare che il lettore anticipi con la coda dell’occhio le scene successive per dare maggiore sorpresa. Purtroppo, all’inizio a maggior ragione, non è sempre facile distinguere le differenti guerriere in volto, viene in aiuto solo la capigliatura differente per ciascuna di esse.
Claymore non si propone come un manga riflessivo su grandi temi. Vuole offrire una storia memorabile senza parti stagnanti e adatta ad un pubblico adulto non offrendo mai parentesi comiche o rilassate. Questi obiettivi vengono raggiunti pienamente.
Che dire di "Claymore" più di quanto è stato già ampiamente detto? Dark, romantico, esaltante, esagerato, commovente, struggente, vendicativo, sanguinario, fantasy, horror, amoroso, fraterno, magico, avventuroso... e potrei continuare qui a scrivere altri cinquanta termini che lo descrivono appieno. È un'opera sublime. Gira intorno alla protagonista Claire: sinonimo in pieno della donna emancipata di oggi. Le violenze e i soprusi subiti in tenera età diventeranno la sua forza vendicativa, ma il suo essere donna (che la rende di gran lunga più amata del suo alter ego maschile, Gatsu, di "Berserk") la porta ad essere la guerriera perfetta. Claire infatti riesce sempre a fare la cosa giusta e anche quando sbaglia riesce a rimediare ai suoi errori grazie anche ad altre donne che diventeranno le sue sorellastre inseparabili (anche nell'aldilà). Il capolavoro di Yagi ci fa capire che anche nel mondo oscuro della magia e dei mostri, le donne, pur essendo fisicamente inferiori ad uno come Gatsu o Grifis, riescono comunque ad ottenere la vittoria grazie ad altre qualità ben più importanti della forza bruta (non che le nostre guerriere non ne abbiano, anzi...).
Bello un mondo governato da donne così... rasenta la perfezione. Grazie ad Yagi possiamo credere finalmente che anche opere così importanti possano avere una fine gloriosa. Se non merita 10 questo capolavoro in questo ambito chi altri potrebbe?
Bello un mondo governato da donne così... rasenta la perfezione. Grazie ad Yagi possiamo credere finalmente che anche opere così importanti possano avere una fine gloriosa. Se non merita 10 questo capolavoro in questo ambito chi altri potrebbe?
Prima opera di genere fantasy del mangaka Norihiko Yagi, autore di “Angel Densetsu”, Claymore costituisce il passaggio dalla semplice commedia scolastica, a una serie più cupa e oscura, praticamente tutta al femminile.
La trama segue le avventure delle Claymore, fortissime guerriere al servizio di una misteriosa Organizzazione, che hanno il compito di sterminare gli Yoma. A rendere particolari queste guerriere, è il fatto che hanno perduto metà della propria umanità, e sono costituite al 50% da sangue di Yoma, arrivando quindi ad avere capacità e tecniche fuori dalla norma, e un’incapacità di provare le stesse emozioni degli umani. Le Claymore sono venerate e odiate dagli umani, che le temono poiché, qualora usassero più forza del dovuto, potrebbero trasformarsi a loro volta in Yoma, e diventare delle “risvegliate”.
La protagonista indiscussa è Claire, la guerriera numero 47 (i numeri vengono dati in base alla forza e all’abilità dimostrate in combattimento), divenuta una Claymore per ragioni di vendetta. Ma l’intero manga dà ampio spazio a una miriade di altri personaggi, alcuni ottimi, altri meno (per dirne qualcuno, ho trovato ben costruite le caratterizzazioni di Teresa, di Raki, o di Galatea e, soprattutto, di Priscilla; mentre altre guerriere restano un po’ troppo nell’ombra… in particolare avrei apprezzato enormemente che tutti e tre gli ex numeri 1 risvegliati avessero eguale spazio all’interno dell’opera, mentre in realtà solo una viene mostrata in toto). In compenso, ho trovato Claire un’ottima protagonista: la giovane guerriera non smette di crescere capitolo dopo capitolo, passando dall’essere una ragazzina che combatte senza percezione dell’importanza della propria vita, fino a diventare a tutti gli effetti un essere umano con le proprie paure e i propri affetti.
Le premesse della storia sono davvero invitanti, e nella prima metà del manga si assiste a uno sviluppo dell’intreccio superlativo. Vengono sfiorati temi piuttosto complessi, come la perdita di una persona cara, il razzismo e la religione… Tuttavia, il manga subisce un triste declino a partire dal timeskip di 7 anni.
Oltre, infatti, a peccare in ripetitività (personalmente – ma è un giudizio puramente personale- mi sono ritrovata troppo spesso ad annoiarmi di fronte a scontri abbastanza prevedibili e troppo simili gli uni agli altri), ci sono molte questioni che non ricevono risposta. Come se l’autore si fosse scordato di aver aperto determinati interrogativi. Per fare pochi esempi, con i volumi finali ci si concentra su quello che è il villain principale, ovvero Priscilla. Assolutamente corretto, per carità, ma resta la questione se ci siano o meno altri risvegliati da combattere, soprattutto dal momento che si scopre che il continente è molto più vasto di quello che si creda, e ci siano probabilmente molte terre inesplorate.
Ma soprattutto, mi spiace che non venga svelato l’alone di mistero legato all’Organizzazione… che fine farà? Quali saranno i suoi piani adesso? Probabilmente, il finale è un pallido tentativo di lasciare volutamente le domande senza risposta, per lasciarle a libera interpretazione dello spettatore.
Quanto al quadro generale, ho trovato la prima metà dell’opera superlativa in fatto di trama, ma meno per quanto riguarda i disegni; e la seconda metà il suo esatto opposto. L’autore perfeziona di suo il proprio stile di disegno in breve tempo, dando vita a personaggi dai tratti perfettamente definiti, e a scenari ispirati alle ambientazioni europee, decisamente maestosi. Ma il piatto forte è sicuramente dato agli scontri, curati in ogni singola sfaccettatura.
Sostanzialmente, il manga è assolutamente consigliabile – per quei pochi che ancora non l’hanno letto- a chi apprezza le storie con atmosfere fantasy cupe. Se si sorvola sui vari difetti nel finale, può alla lunga risultare anche piuttosto commovente.
La trama segue le avventure delle Claymore, fortissime guerriere al servizio di una misteriosa Organizzazione, che hanno il compito di sterminare gli Yoma. A rendere particolari queste guerriere, è il fatto che hanno perduto metà della propria umanità, e sono costituite al 50% da sangue di Yoma, arrivando quindi ad avere capacità e tecniche fuori dalla norma, e un’incapacità di provare le stesse emozioni degli umani. Le Claymore sono venerate e odiate dagli umani, che le temono poiché, qualora usassero più forza del dovuto, potrebbero trasformarsi a loro volta in Yoma, e diventare delle “risvegliate”.
La protagonista indiscussa è Claire, la guerriera numero 47 (i numeri vengono dati in base alla forza e all’abilità dimostrate in combattimento), divenuta una Claymore per ragioni di vendetta. Ma l’intero manga dà ampio spazio a una miriade di altri personaggi, alcuni ottimi, altri meno (per dirne qualcuno, ho trovato ben costruite le caratterizzazioni di Teresa, di Raki, o di Galatea e, soprattutto, di Priscilla; mentre altre guerriere restano un po’ troppo nell’ombra… in particolare avrei apprezzato enormemente che tutti e tre gli ex numeri 1 risvegliati avessero eguale spazio all’interno dell’opera, mentre in realtà solo una viene mostrata in toto). In compenso, ho trovato Claire un’ottima protagonista: la giovane guerriera non smette di crescere capitolo dopo capitolo, passando dall’essere una ragazzina che combatte senza percezione dell’importanza della propria vita, fino a diventare a tutti gli effetti un essere umano con le proprie paure e i propri affetti.
Le premesse della storia sono davvero invitanti, e nella prima metà del manga si assiste a uno sviluppo dell’intreccio superlativo. Vengono sfiorati temi piuttosto complessi, come la perdita di una persona cara, il razzismo e la religione… Tuttavia, il manga subisce un triste declino a partire dal timeskip di 7 anni.
Oltre, infatti, a peccare in ripetitività (personalmente – ma è un giudizio puramente personale- mi sono ritrovata troppo spesso ad annoiarmi di fronte a scontri abbastanza prevedibili e troppo simili gli uni agli altri), ci sono molte questioni che non ricevono risposta. Come se l’autore si fosse scordato di aver aperto determinati interrogativi. Per fare pochi esempi, con i volumi finali ci si concentra su quello che è il villain principale, ovvero Priscilla. Assolutamente corretto, per carità, ma resta la questione se ci siano o meno altri risvegliati da combattere, soprattutto dal momento che si scopre che il continente è molto più vasto di quello che si creda, e ci siano probabilmente molte terre inesplorate.
Ma soprattutto, mi spiace che non venga svelato l’alone di mistero legato all’Organizzazione… che fine farà? Quali saranno i suoi piani adesso? Probabilmente, il finale è un pallido tentativo di lasciare volutamente le domande senza risposta, per lasciarle a libera interpretazione dello spettatore.
Quanto al quadro generale, ho trovato la prima metà dell’opera superlativa in fatto di trama, ma meno per quanto riguarda i disegni; e la seconda metà il suo esatto opposto. L’autore perfeziona di suo il proprio stile di disegno in breve tempo, dando vita a personaggi dai tratti perfettamente definiti, e a scenari ispirati alle ambientazioni europee, decisamente maestosi. Ma il piatto forte è sicuramente dato agli scontri, curati in ogni singola sfaccettatura.
Sostanzialmente, il manga è assolutamente consigliabile – per quei pochi che ancora non l’hanno letto- a chi apprezza le storie con atmosfere fantasy cupe. Se si sorvola sui vari difetti nel finale, può alla lunga risultare anche piuttosto commovente.
Dopo tre letture dell'opera, una volta apprezzatene e colte tutte le sfumature, ho deciso di scrivere questa recensione.
Claymore non è ben classificabile come genere, sta a metà fra uno shonen ed un seinen, pertanto l'età del lettore non influenzerà l'apprezzamento dell'opera.
Uno dei punti forti, è la trama mai scontata e di ampio respiro. Capita spesso leggendo un'opera, capire dove essa avrà un punto di svolta, chi morirà e chi salverà chi. Ecco in Claymore no, ogni volume e tutt'altro che scontato, tenendo incollato il lettore capitolo dopo capitolo. Flashback e salti temporali accompagneranno l'opera dall'inizio alla fine, ma senza andarne ad intaccare la linearità e la comprensione. Complimenti davvero all'autore, per far scorrere una trama così complessa per certi versi, con questa naturalezza e fluidità. Non mancheranno decessi importanti e inaspettate resurrezioni. Voto pieno a questo titolo anche per il finale, che personalmente mi ha soddisfatto. Si, qualcosa di in sospeso è rimasto, ma bene così, voglio viaggiare con la fantasia in altri continenti, per non concludere mai per me il "capitolo" Claymore.
I personaggi vengono, anche quelli secondari, perfettamente caratterizzati, e resi unici. Spesso ci sono digressioni sul loro passato, e i loro drammi interiori vengono messi a nudo. Ciò fa di Claymore un manga dalla componente psicologica non indifferente.
Nei primi volumi notiamo un tratto scarno, essenziale, che secondo me si addice alle tinte macabre in cui andremo a tuffarci. Nei successivi va via via migliorando, per toccare, dal 15esimo volume in poi, vette veramente elevate. Alcune pagine singole sono vere e proprie opere d'arte.
Voto 10, un voto che assegnai in precedenza soltanto una volta. Consiglio Claymore veramente a tutti, senza distinzioni di età e sesso. Annovererei questa serie fra i must del manga anni 2000.
Claymore non è ben classificabile come genere, sta a metà fra uno shonen ed un seinen, pertanto l'età del lettore non influenzerà l'apprezzamento dell'opera.
Uno dei punti forti, è la trama mai scontata e di ampio respiro. Capita spesso leggendo un'opera, capire dove essa avrà un punto di svolta, chi morirà e chi salverà chi. Ecco in Claymore no, ogni volume e tutt'altro che scontato, tenendo incollato il lettore capitolo dopo capitolo. Flashback e salti temporali accompagneranno l'opera dall'inizio alla fine, ma senza andarne ad intaccare la linearità e la comprensione. Complimenti davvero all'autore, per far scorrere una trama così complessa per certi versi, con questa naturalezza e fluidità. Non mancheranno decessi importanti e inaspettate resurrezioni. Voto pieno a questo titolo anche per il finale, che personalmente mi ha soddisfatto. Si, qualcosa di in sospeso è rimasto, ma bene così, voglio viaggiare con la fantasia in altri continenti, per non concludere mai per me il "capitolo" Claymore.
I personaggi vengono, anche quelli secondari, perfettamente caratterizzati, e resi unici. Spesso ci sono digressioni sul loro passato, e i loro drammi interiori vengono messi a nudo. Ciò fa di Claymore un manga dalla componente psicologica non indifferente.
Nei primi volumi notiamo un tratto scarno, essenziale, che secondo me si addice alle tinte macabre in cui andremo a tuffarci. Nei successivi va via via migliorando, per toccare, dal 15esimo volume in poi, vette veramente elevate. Alcune pagine singole sono vere e proprie opere d'arte.
Voto 10, un voto che assegnai in precedenza soltanto una volta. Consiglio Claymore veramente a tutti, senza distinzioni di età e sesso. Annovererei questa serie fra i must del manga anni 2000.
Claymore dovrebbe essere uno dei migliori shonen e più in generale uno dei manga migliori di sempre, analizzando tutte queste recensioni positive e l'ottima valutazione complessiva. Onestamente non ne capisco il motivo, visto e considerato che Claymore pur avendo tutte le carte in regola fallisce miseramente. Senza dubbio, è uno dei miei manga preferiti, ma il tutto è attribuibile al mio valore affettivo verso l'opera. Infatti, Claymore è stato uno dei miei primi manga, iniziato nel lontano 2005 e terminato esattamente dieci anni dopo arrivando alla pubblicazione complessiva di 27 volumi. Già qui potrei esprimermi dicendo che in realtà sono troppi. Ammetto che nelle fasi finali speravo in un finale il più presto possibile vista la brutta piega che ormai aveva preso la narrazione. Ma andiamo per gradi:
Assolutamente fantastica la prima parte del manga che nonostante dei disegni, considerati da molti bruttini, mi piacquero. Molto minimali, mi sembravano comunque adatti per rappresentare un'opera che, almeno nei primi volumi, sembrava volesse puntare molto sull'horror. Talmente marcate le linee horror che effettivamente sembrava di leggere più un seinen che uno shonen. Complici anche le tematiche trattate.
L'autore perfeziona lo stile del disegno in tempi record e già nel sesto volume abbiamo l'impressione di star leggendo un altro manga. Tuttavia, questi nuovi disegni non possono che giovare visto che probabilmente il continuare seguendo quello stile iniziale avrebbe di sicuro scoraggiato la fetta maggiore di lettori.
Tra disegni magnifici e una storia che prende il volo, Claymore si fa avanti dimostrandosi un valido shonen. Ad esempio, la gestione dei power up della protagonista è gestita molto bene presentandoci personaggi visibilmente sempre più forti.
Superato 1/3 dell'opera, la situazione diventa davvero coinvolgente e intrigante. Dal volume 10 è tutta salita, una salita che ci mostra situazioni davvero potenti, con l'introduzione di nuovi nemici che lasciano presagire tanti altri volumi. Se la qualità fosse stata sempre quella, avrei persino gradito la presenza di ulteriori volumi anche dopo il 27.
Purtroppo, a partire dal quindicesimo volume cominciano i dolori. L'autore si ricorda il genere di appartenenza che aveva l'opera in origine e si prende la libertà di infarcire tutto con situazione al limite dell'incoerenza. Cose tipiche da shonen c'erano anche prima ma, per l'appunto, dal quindicesimo volume si esagera e diventa una roba inspiegabile.
Si seguiranno volumi densi di "WTF" clamorosi, con avversari che trascendono la normale concezione di potenza divina. All'improvviso. Infatti da questo momento in avanti avremo solo mazzate. L'autore si addolcisce in tutti i sensi e avremo tipiche situazioni dove le nostre eroine avranno sempre e comunque la meglio. Personalmente, non mi sono nemmeno affezionato più di tanto ai personaggi primari quanto ai secondari che nella seconda metà del manga spuntano fuori come funghi. Situazioni surreali, morti che tornano in vita, buchi di trama e tante altre belle cose ci accompagneranno fino al tanto discusso ventisettesimo volume. Un finale assolutamente sprecato.
Benché mi sia piaciuto, tutto il trascorso orribile fatto per arrivare fino a quel fatidico punto, non rende giustizia e addirittura rovina quel poco di buono.
Persino il combattimento finale, con palese la prevedibilità e ripetitività, riesce a essere interessante e ben realizzato.
Se si chiudono entrambi gli occhi di fronte alle profonde lacune di cui soffre la storia, il finale potrebbe persino riuscire a commuovervi.
In virtù di questo finale, mi sentirei di dare a Claymore un sette e mezzo. Visto che non c'è mi vedo costretto a scendere un pochino visto che un 8 sarebbe davvero esagerato. La prima parte sicuramente lo meriterebbe, forse anche qualcosina in più, ma la presenza di una seconda parte incoerente e gestita male butta infine Claymore nell'abisso dei manga dalle grandi potenzialità sfruttate male. Vale la pena leggerlo? Si ma non merita assolutamente questa valutazione esagerata.
Assolutamente fantastica la prima parte del manga che nonostante dei disegni, considerati da molti bruttini, mi piacquero. Molto minimali, mi sembravano comunque adatti per rappresentare un'opera che, almeno nei primi volumi, sembrava volesse puntare molto sull'horror. Talmente marcate le linee horror che effettivamente sembrava di leggere più un seinen che uno shonen. Complici anche le tematiche trattate.
L'autore perfeziona lo stile del disegno in tempi record e già nel sesto volume abbiamo l'impressione di star leggendo un altro manga. Tuttavia, questi nuovi disegni non possono che giovare visto che probabilmente il continuare seguendo quello stile iniziale avrebbe di sicuro scoraggiato la fetta maggiore di lettori.
Tra disegni magnifici e una storia che prende il volo, Claymore si fa avanti dimostrandosi un valido shonen. Ad esempio, la gestione dei power up della protagonista è gestita molto bene presentandoci personaggi visibilmente sempre più forti.
Superato 1/3 dell'opera, la situazione diventa davvero coinvolgente e intrigante. Dal volume 10 è tutta salita, una salita che ci mostra situazioni davvero potenti, con l'introduzione di nuovi nemici che lasciano presagire tanti altri volumi. Se la qualità fosse stata sempre quella, avrei persino gradito la presenza di ulteriori volumi anche dopo il 27.
Purtroppo, a partire dal quindicesimo volume cominciano i dolori. L'autore si ricorda il genere di appartenenza che aveva l'opera in origine e si prende la libertà di infarcire tutto con situazione al limite dell'incoerenza. Cose tipiche da shonen c'erano anche prima ma, per l'appunto, dal quindicesimo volume si esagera e diventa una roba inspiegabile.
Si seguiranno volumi densi di "WTF" clamorosi, con avversari che trascendono la normale concezione di potenza divina. All'improvviso. Infatti da questo momento in avanti avremo solo mazzate. L'autore si addolcisce in tutti i sensi e avremo tipiche situazioni dove le nostre eroine avranno sempre e comunque la meglio. Personalmente, non mi sono nemmeno affezionato più di tanto ai personaggi primari quanto ai secondari che nella seconda metà del manga spuntano fuori come funghi. Situazioni surreali, morti che tornano in vita, buchi di trama e tante altre belle cose ci accompagneranno fino al tanto discusso ventisettesimo volume. Un finale assolutamente sprecato.
Benché mi sia piaciuto, tutto il trascorso orribile fatto per arrivare fino a quel fatidico punto, non rende giustizia e addirittura rovina quel poco di buono.
Persino il combattimento finale, con palese la prevedibilità e ripetitività, riesce a essere interessante e ben realizzato.
Se si chiudono entrambi gli occhi di fronte alle profonde lacune di cui soffre la storia, il finale potrebbe persino riuscire a commuovervi.
In virtù di questo finale, mi sentirei di dare a Claymore un sette e mezzo. Visto che non c'è mi vedo costretto a scendere un pochino visto che un 8 sarebbe davvero esagerato. La prima parte sicuramente lo meriterebbe, forse anche qualcosina in più, ma la presenza di una seconda parte incoerente e gestita male butta infine Claymore nell'abisso dei manga dalle grandi potenzialità sfruttate male. Vale la pena leggerlo? Si ma non merita assolutamente questa valutazione esagerata.
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>]
Claymore è un'opera annoverabile nel genere shonen, pur essendo molto distante dal tipico esponente, dato che inizia a percorrere la via del seinen grazie alle ambientazioni dark fantasy, psicologie piuttosto accentuate e vari dilemmi umani.
I personaggi sono calati in un mondo spietato, a tratti cinico, nel quale vi sono "demoni" chiamati yoma, capaci di assumere perfette sembianze umane per poi cibarsi di altri umani. Per affrontare questi esseri dai poteri soprannaturali, le comunità sono costrette a dover ricorre ai servigi di un'organizzazione capace di schierare delle guerriere metà umane e metà yoma, capaci di sconfiggere questi esseri.
Proprio a causa del fatto di essere delle "mezze demoni", queste guerriere vengono stigmatizzate dagli umani, che le trattano con disprezzo, paura e diffidenza seppur esse non desiderano arrecare alcun male alle persone: vengono infatti chiamate dalla gente "streghe dagli occhi d'argento". E in questo ambiente noi ci avvicineremo a Claire, una guerriera, che sarà la protagonista della serie, e con la quale via, via, ci legheremo, volenti o nolenti.
Bene, il mondo fin qui molto riassunto, nel corso della serie verrà grandemente stravolto, distruggendone i pilastri portanti e lanciando “mind-fuck” che a momenti arrivano ai livelli di Evangelion! Preparatevi a perdere ogni certezza e vedere tutto da un'altra prospettiva: cos'è la misteriosa "organizzazione"? Quali sono i suoi fini? Cosa sono veramente gli yoma? Come, le guerriere, metabolizzano lo stigma delle persone che soccorrono?
Riguardo ai personaggi abbiamo alti (Claire e Milia per dirne un paio) e bassi, ma una punta di rammarico è lasciata dal fatto che alcuni non sono stati sviluppati a dovere o hanno ricevuto un ruolo più marginale di quello che avrebbero potuto avere… diciamo però che in linea di massima nella serie ognuno ha il suo momento di gloria. In definitiva, il cast possiede personaggi a cui ci legheremo non poco e che ci faranno sentire quel po' di nostalgia e dispiacere una volta finito il manga: personaggi promossi.
Ciò che fa avvicinare Claymore ai seinen è la natura di alcuni rapporti e problematiche, come il dilemma dell'auto-annichilimento o l'uccisione di persone care, tutti temi non esattamente leggeri che vengono esposti nel corso dell'avventura. Altro elemento "seinen" è rappresentato dal fatto che i nostri si ritroveranno a districarsi in un ambiente di precari equilibri politici che conferiscono un buon spessore alla trama senza appesantirla affatto grazie a un buon dosaggio di questo elemento.
Claire, soprattutto, la nostra eroica protagonista, crescerà psicologicamente per tutto il corso della saga, passando dall'essere una combattente senza percezione dell'importanza della propria vita, fino a evolversi in un essere umano (e tanti saluti alla propria parte yoma), nel momento in cui comprende che la sua vita non appartiene più solo a lei, ma anche a chi le vuole bene.
Attraverso il suo passato questo personaggio lancerà anche un altro grosso tema: la perdita della figura di riferimento, e sarà proprio questo a far sempre andar avanti la nostra Claire, sospinta dal desiderio di vendetta. I pochi difetti sono riassumibili in un tratto identificabile come mediocre nelle tavole non principali e nella prevedibilità di alcuni svolgimenti ed eventi, ma sono comunque piccole macchie di ossido per le streghe dagli occhi d'argento".
In conclusione, questa serie è una perla senza (?) la dovuta fama, molto scorrevole e in grado di attrarre e catturare. Se volete vincere facile trovando un manga appassionante ma scorrevole, correte a prendere in blocco i primi sette volumi come ho fatto io!
Claymore è un'opera annoverabile nel genere shonen, pur essendo molto distante dal tipico esponente, dato che inizia a percorrere la via del seinen grazie alle ambientazioni dark fantasy, psicologie piuttosto accentuate e vari dilemmi umani.
I personaggi sono calati in un mondo spietato, a tratti cinico, nel quale vi sono "demoni" chiamati yoma, capaci di assumere perfette sembianze umane per poi cibarsi di altri umani. Per affrontare questi esseri dai poteri soprannaturali, le comunità sono costrette a dover ricorre ai servigi di un'organizzazione capace di schierare delle guerriere metà umane e metà yoma, capaci di sconfiggere questi esseri.
Proprio a causa del fatto di essere delle "mezze demoni", queste guerriere vengono stigmatizzate dagli umani, che le trattano con disprezzo, paura e diffidenza seppur esse non desiderano arrecare alcun male alle persone: vengono infatti chiamate dalla gente "streghe dagli occhi d'argento". E in questo ambiente noi ci avvicineremo a Claire, una guerriera, che sarà la protagonista della serie, e con la quale via, via, ci legheremo, volenti o nolenti.
Bene, il mondo fin qui molto riassunto, nel corso della serie verrà grandemente stravolto, distruggendone i pilastri portanti e lanciando “mind-fuck” che a momenti arrivano ai livelli di Evangelion! Preparatevi a perdere ogni certezza e vedere tutto da un'altra prospettiva: cos'è la misteriosa "organizzazione"? Quali sono i suoi fini? Cosa sono veramente gli yoma? Come, le guerriere, metabolizzano lo stigma delle persone che soccorrono?
Riguardo ai personaggi abbiamo alti (Claire e Milia per dirne un paio) e bassi, ma una punta di rammarico è lasciata dal fatto che alcuni non sono stati sviluppati a dovere o hanno ricevuto un ruolo più marginale di quello che avrebbero potuto avere… diciamo però che in linea di massima nella serie ognuno ha il suo momento di gloria. In definitiva, il cast possiede personaggi a cui ci legheremo non poco e che ci faranno sentire quel po' di nostalgia e dispiacere una volta finito il manga: personaggi promossi.
Ciò che fa avvicinare Claymore ai seinen è la natura di alcuni rapporti e problematiche, come il dilemma dell'auto-annichilimento o l'uccisione di persone care, tutti temi non esattamente leggeri che vengono esposti nel corso dell'avventura. Altro elemento "seinen" è rappresentato dal fatto che i nostri si ritroveranno a districarsi in un ambiente di precari equilibri politici che conferiscono un buon spessore alla trama senza appesantirla affatto grazie a un buon dosaggio di questo elemento.
Claire, soprattutto, la nostra eroica protagonista, crescerà psicologicamente per tutto il corso della saga, passando dall'essere una combattente senza percezione dell'importanza della propria vita, fino a evolversi in un essere umano (e tanti saluti alla propria parte yoma), nel momento in cui comprende che la sua vita non appartiene più solo a lei, ma anche a chi le vuole bene.
Attraverso il suo passato questo personaggio lancerà anche un altro grosso tema: la perdita della figura di riferimento, e sarà proprio questo a far sempre andar avanti la nostra Claire, sospinta dal desiderio di vendetta. I pochi difetti sono riassumibili in un tratto identificabile come mediocre nelle tavole non principali e nella prevedibilità di alcuni svolgimenti ed eventi, ma sono comunque piccole macchie di ossido per le streghe dagli occhi d'argento".
In conclusione, questa serie è una perla senza (?) la dovuta fama, molto scorrevole e in grado di attrarre e catturare. Se volete vincere facile trovando un manga appassionante ma scorrevole, correte a prendere in blocco i primi sette volumi come ho fatto io!
Sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo manga, dato che pensavo fosse un semplice shonen per ragazze, e invece si è rilevato un seinen adatto a entrambi i sessi. Il voto però non è costante, cioè per certi tankobon raggiunge il 10, mentre in altri si abbassa fino a un 8. Sicuramente i primi quattro/cinque numeri sono da 10, tanto che se fosse continuato così, con quell'atmosfera e quella crescita interiore di Claire, la protagonista, si sarebbe rilevato come uno dei migliori di sempre.
Purtroppo poi scade un po' e sembra assumere toni e caratteristiche da "Dragon Ball seinen", ma a un esame più approfondito risulta invece sbagliato questo appellativo, dato che tutti i personaggi sono sempre molto approfonditi e ben caratterizzati, così come la trama si sviluppa in maniera interessante seppur leggermente lenta, ma non nel senso che annoia, solo che forse è presente qualche scontro (con gli yoma intendo) di troppo. Diciamo, insomma, che tre/quattro numeri sono superflui e quasi filler, ma non sono comunque fastidiosi e si lasciano leggere piacevolmente. Proprio quando sembra che la trama rimanga lenta e monotona, ecco uno scoppio (letteralmente) nel numero 15, dove si inizia infatti a vedere l'orizzonte della fine del manga. Per quanto riguarda i combattimenti, essi sono molto realistici e tecnicamente splendidi, sempre considerando le capacità delle Claymore, e i movimenti non sono di difficile comprensione.
Anche i livelli di combattimento (seppur difficili da definire) sembrano scelti molto bene. Il lato migliore di questo manga sono comunque i disegni: eccellenti (da 10) dal primo all'ultimo volume, con fondali mai spogli e caratterizzanti di un’atmosfera magnifica e profonda quando serve. Parlando del character design, anch’esso è originale e splendido, anche se purtroppo troppo monotono soprattutto per quanto riguarda i personaggi maschili, che passano comunque in secondo piano. La parte migliore del disegno è la scelta dei colori e delle sfumature, che riescono a rendere perfettamente l'atmosfera adatta in ogni situazione. Il voto finale è un 9 pieno, anche se non mi sento in diritto di dargli un 10 per quegli scontri di troppo e perché, tutto sommato, questo manga non "crea" niente di nuovo, ma ha solo mescolato diversi aspetti di molti altri. State forse pensando a Berserk? Mi dispiace, ma secondo me di simile c'è solo l'ambientazione medievale, nient'altro; anzi se è per questo assomiglia molto di più a “Evangelion” o “Yu Yu Hakusho”. Chissà, con un bel finale magari lo raggiungerà il 10! Consigliato a tutti.
<b>[EDIT]</b>
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE LIEVI SPOILER!</b>]
Quanto scritto sopra risale ad anni fa e fino al volume15, quando la qualità si attestava ancora su ottimi livelli. Ma ahimè, che brutta discesa c'è stata da lì in poi! Un continuo susseguirsi di power up e resurrezioni, cadendo nei più banali cliché shonen (genere a cui speravo non appartenesse Claymore). Inoltre vengono aggiunte nuove Claymore e nuovi mostri, col risultato che alla fine ce ne sono così tanti (e sono così simili tra loro) che si fa fatica a distinguerli o a ricordare chi ha fatto cosa. I combattimenti imperano in ogni volume, diventando sempre più frequenti e causa di assuefazione. Ma l'elemento più grave è un altro: la storia sembrava prendere pieghe interessantissime e inaspettate dopo la rivelazione di quel background del nuovo continente abitato da creature antiche, ma l'autore sembra essersene dimenticato, così che il manga finisce nel modo più piatto possibile, e quella rivelazione cade nel dimenticatoio, lasciando nel lettore un gran vuoto che può essere colmato solo da un seguito, che mai ci sarà probabilmente. Per carità, la riconciliazione finale con Claire è gestita piuttosto bene, ma non si può accennare ad un interessantissimo sviluppo della storia e poi lasciarlo cadere nell'oblio. Peccato, un manga con ottime premesse che è scaduto sempre più.
Purtroppo poi scade un po' e sembra assumere toni e caratteristiche da "Dragon Ball seinen", ma a un esame più approfondito risulta invece sbagliato questo appellativo, dato che tutti i personaggi sono sempre molto approfonditi e ben caratterizzati, così come la trama si sviluppa in maniera interessante seppur leggermente lenta, ma non nel senso che annoia, solo che forse è presente qualche scontro (con gli yoma intendo) di troppo. Diciamo, insomma, che tre/quattro numeri sono superflui e quasi filler, ma non sono comunque fastidiosi e si lasciano leggere piacevolmente. Proprio quando sembra che la trama rimanga lenta e monotona, ecco uno scoppio (letteralmente) nel numero 15, dove si inizia infatti a vedere l'orizzonte della fine del manga. Per quanto riguarda i combattimenti, essi sono molto realistici e tecnicamente splendidi, sempre considerando le capacità delle Claymore, e i movimenti non sono di difficile comprensione.
Anche i livelli di combattimento (seppur difficili da definire) sembrano scelti molto bene. Il lato migliore di questo manga sono comunque i disegni: eccellenti (da 10) dal primo all'ultimo volume, con fondali mai spogli e caratterizzanti di un’atmosfera magnifica e profonda quando serve. Parlando del character design, anch’esso è originale e splendido, anche se purtroppo troppo monotono soprattutto per quanto riguarda i personaggi maschili, che passano comunque in secondo piano. La parte migliore del disegno è la scelta dei colori e delle sfumature, che riescono a rendere perfettamente l'atmosfera adatta in ogni situazione. Il voto finale è un 9 pieno, anche se non mi sento in diritto di dargli un 10 per quegli scontri di troppo e perché, tutto sommato, questo manga non "crea" niente di nuovo, ma ha solo mescolato diversi aspetti di molti altri. State forse pensando a Berserk? Mi dispiace, ma secondo me di simile c'è solo l'ambientazione medievale, nient'altro; anzi se è per questo assomiglia molto di più a “Evangelion” o “Yu Yu Hakusho”. Chissà, con un bel finale magari lo raggiungerà il 10! Consigliato a tutti.
<b>[EDIT]</b>
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE LIEVI SPOILER!</b>]
Quanto scritto sopra risale ad anni fa e fino al volume15, quando la qualità si attestava ancora su ottimi livelli. Ma ahimè, che brutta discesa c'è stata da lì in poi! Un continuo susseguirsi di power up e resurrezioni, cadendo nei più banali cliché shonen (genere a cui speravo non appartenesse Claymore). Inoltre vengono aggiunte nuove Claymore e nuovi mostri, col risultato che alla fine ce ne sono così tanti (e sono così simili tra loro) che si fa fatica a distinguerli o a ricordare chi ha fatto cosa. I combattimenti imperano in ogni volume, diventando sempre più frequenti e causa di assuefazione. Ma l'elemento più grave è un altro: la storia sembrava prendere pieghe interessantissime e inaspettate dopo la rivelazione di quel background del nuovo continente abitato da creature antiche, ma l'autore sembra essersene dimenticato, così che il manga finisce nel modo più piatto possibile, e quella rivelazione cade nel dimenticatoio, lasciando nel lettore un gran vuoto che può essere colmato solo da un seguito, che mai ci sarà probabilmente. Per carità, la riconciliazione finale con Claire è gestita piuttosto bene, ma non si può accennare ad un interessantissimo sviluppo della storia e poi lasciarlo cadere nell'oblio. Peccato, un manga con ottime premesse che è scaduto sempre più.
Beh, che dire di Claymore? Sicuramente è un'ottima opera e va letta: più un 8 e mezzo che un misero 8 che grida vendetta, ma vi spiegherò tra breve il perché della mia decisione. Partendo dagli aspetti positivi, scorrevole come Dio comanda, si fa leggere che è una meraviglia e non vi accorgerete nemmeno di quanto il tempo passi durante la lettura; non c'è un eccessivo miglioramento delle abilità dei personaggi come purtroppo quasi sempre accade, e ciò è un bene perché permette di concentrarsi più sulla trama (da 9 e mezzo) che sugli allenamenti per vincere il nemico di turno.
Parlando dei lati negativi, purtroppo io sono abbastanza fissato con il disegno e il tratto, preferisco leggere qualcosa che non dispiaccia al mio occhio, perché anche lui vuole la sua parte: con Claymore, ahimè, sono rimasto quasi stizzito (da tener presente che data anche la quantità di ragazze presentate, si fa fatica a capire chi stia parlando con chi e di chi a causa della loro fisionomia quasi identica, a meno che sia evidente); inoltre mi è dispiaciuto l'eccessivo passaggio di testimone tra i personaggi, con un eccessivo ricambio e l'introduzione di troppe "riserve", anche perché alcuni di essi avrebbero dovuto avere un ruolo più importante e comparire di più. In definitiva, un manga da leggere e apprezzare, ma se siete dei “feticisti” del disegno alla Berserk o Innocent (per fare due esempi) cambiate opera o, meglio, chiudete gli occhi e fatevelo leggere da qualcun altro.
Parlando dei lati negativi, purtroppo io sono abbastanza fissato con il disegno e il tratto, preferisco leggere qualcosa che non dispiaccia al mio occhio, perché anche lui vuole la sua parte: con Claymore, ahimè, sono rimasto quasi stizzito (da tener presente che data anche la quantità di ragazze presentate, si fa fatica a capire chi stia parlando con chi e di chi a causa della loro fisionomia quasi identica, a meno che sia evidente); inoltre mi è dispiaciuto l'eccessivo passaggio di testimone tra i personaggi, con un eccessivo ricambio e l'introduzione di troppe "riserve", anche perché alcuni di essi avrebbero dovuto avere un ruolo più importante e comparire di più. In definitiva, un manga da leggere e apprezzare, ma se siete dei “feticisti” del disegno alla Berserk o Innocent (per fare due esempi) cambiate opera o, meglio, chiudete gli occhi e fatevelo leggere da qualcun altro.
Il manga parte un po' in sordina, con una trama che, all'inizio, sembra decisamente monotona: Claire che si sposta di villaggio in villaggio per eliminare gli Yoma. Ma, già dalla fine del primo volume, appare uno dei temi portanti dell'opera, quando una Claymore perde totalmente il controllo, si trasforma in un mostro peggiore di qualsiasi Yoma. Con il procedere della storia, la trama diventa sempre più complessa, e si comincia a capire che le cose non sono come sembrano. Sembra quasi che i misteri si infittiscano seguendo la presa di coscienza della protagonista: più Claire scopre cose sull'organizzazione e sui suoi scopi, più la trama diventa intricata.
L'organizzazione, all'inizio sembra quasi essere un rifugio per tutte le Claymore ma, col passare del tempo, si rivela come un'organizzazione spietata che usa le sue guerriere come degli strumenti ed è pronta liberarsi di loro quando non sono più utili, o quando trasgrediscono le regole, come il divieto di uccidere gli esseri umani. Un'idea di come si comporta l'organizzazione viene data durante il flashback dell'infanzia di Claire, in cui Teresa del Sorriso viene punita con la morte per aver ucciso un gruppo di banditi. Col proseguire delle vicende viene mostrato un sempre maggior numero di personaggi (la maggior parte Claymore) che, sulle prime, sembrano superflui ma che in realtà svolgono un ruolo specifico per il proseguimento della storia e per la crescita di Claire.
Yagi presta molta cura nella caratterizzazione di tutti i personaggi. Lo si può già notare proprio con Teresa del Sorriso, che trova in Claire qualcuno da proteggere e condividere i propri sentimenti, e per questo è disposta a trasgredire qualunque regola. Il dolore e la follia che provano le risvegliate, come Ophelia dell'Onda che diventa proprio quello che odia con tutte le sue forze, o Jeane che implora Claire di ucciderla prima di perdere del tutto la sua umanità. Vengono trattate anche l'amicizia e la lealtà fra compagne, a partire da piccoli gesti, come il guardarsi le spalle a vicenda, fino a gesti eclatanti, come quello compiuto da Irene della Spada di Luce, che dona alla protagonista il proprio braccio per permetterle di continuare a combattere.
L'ambientazione medioevale, le atmosfere cupe ed i paesaggi desolanti spingono molti a paragonare "Claymore" con "Berserk". Anche a me è capitato di fare questo paragone... ma è un'impressione che si ha solo sulle prime battute; i due manga non si somigliano per niente a parte forse i mostri. Infatti, gli Yoma di "Claymore" somigliano in maniera impressionante agli apostoli di "Berserk", mostri che conservano ancora parti dei loro corpi umani. Passiamo ora alla parte tecnica. Nei primi numeri i disegni possono apparire molto essenziali e poco particolareggiati ma, col passare del tempo, miglioreranno notevolmente. Allo stato attuale, il tratto è molto pulito e non perde nemmeno nei combattimenti (come invece accade a molti manga). Si tratta di un buon manga che sta crescendo con il passare degli albi, sia per quanto riguarda il disegno che la storia.
Un ultima nota va fatta alle spade. Il termine "claymore" deriva da claidheamh mòr, che in Gaelico significa "grande spada". Era una spada che veniva utilizzata dai clan scozzesi nel periodo dal 1300 al 1700 circa. Queste spade si posso usare sia ad una che a due mani (cosa che si può notare anche nel manga) ed erano molto temute perché molto più leggere, quindi più veloci da maneggiare, delle spade a due mani dell'epoca. Potete trovare un articolo più dettagliato su Wikipedia.
L'organizzazione, all'inizio sembra quasi essere un rifugio per tutte le Claymore ma, col passare del tempo, si rivela come un'organizzazione spietata che usa le sue guerriere come degli strumenti ed è pronta liberarsi di loro quando non sono più utili, o quando trasgrediscono le regole, come il divieto di uccidere gli esseri umani. Un'idea di come si comporta l'organizzazione viene data durante il flashback dell'infanzia di Claire, in cui Teresa del Sorriso viene punita con la morte per aver ucciso un gruppo di banditi. Col proseguire delle vicende viene mostrato un sempre maggior numero di personaggi (la maggior parte Claymore) che, sulle prime, sembrano superflui ma che in realtà svolgono un ruolo specifico per il proseguimento della storia e per la crescita di Claire.
Yagi presta molta cura nella caratterizzazione di tutti i personaggi. Lo si può già notare proprio con Teresa del Sorriso, che trova in Claire qualcuno da proteggere e condividere i propri sentimenti, e per questo è disposta a trasgredire qualunque regola. Il dolore e la follia che provano le risvegliate, come Ophelia dell'Onda che diventa proprio quello che odia con tutte le sue forze, o Jeane che implora Claire di ucciderla prima di perdere del tutto la sua umanità. Vengono trattate anche l'amicizia e la lealtà fra compagne, a partire da piccoli gesti, come il guardarsi le spalle a vicenda, fino a gesti eclatanti, come quello compiuto da Irene della Spada di Luce, che dona alla protagonista il proprio braccio per permetterle di continuare a combattere.
L'ambientazione medioevale, le atmosfere cupe ed i paesaggi desolanti spingono molti a paragonare "Claymore" con "Berserk". Anche a me è capitato di fare questo paragone... ma è un'impressione che si ha solo sulle prime battute; i due manga non si somigliano per niente a parte forse i mostri. Infatti, gli Yoma di "Claymore" somigliano in maniera impressionante agli apostoli di "Berserk", mostri che conservano ancora parti dei loro corpi umani. Passiamo ora alla parte tecnica. Nei primi numeri i disegni possono apparire molto essenziali e poco particolareggiati ma, col passare del tempo, miglioreranno notevolmente. Allo stato attuale, il tratto è molto pulito e non perde nemmeno nei combattimenti (come invece accade a molti manga). Si tratta di un buon manga che sta crescendo con il passare degli albi, sia per quanto riguarda il disegno che la storia.
Un ultima nota va fatta alle spade. Il termine "claymore" deriva da claidheamh mòr, che in Gaelico significa "grande spada". Era una spada che veniva utilizzata dai clan scozzesi nel periodo dal 1300 al 1700 circa. Queste spade si posso usare sia ad una che a due mani (cosa che si può notare anche nel manga) ed erano molto temute perché molto più leggere, quindi più veloci da maneggiare, delle spade a due mani dell'epoca. Potete trovare un articolo più dettagliato su Wikipedia.
Inizialmente ho recepito Claymore come un semplice Berserk al femminile, l'ho pertanto snobbato fino alla visione della serie TV, che mi ha invece ben impressionato e convinto a prenderlo in mano nella sua edizione originale cartacea. Conoscevo già l'incipit della trama, la serie TV ne segue in modo abbastanza fedele i primi numeri, ma devo ammettere che il conoscere le Claymore, il passato di Claire e in particolare la parte di Teresa, è sempre un'emozione, ancor più nella sua versione originale.
L'inizio, seppur eccellente, è solo la premessa per una trama dall'ampio respiro, con tantissimi personaggi, alcuni nemici carismatici, una sviluppo degli eventi che vede il susseguirsi di intere generazioni di guerriere. Lo spunto è quello di un mondo fantasy in cui vi sono delle creature, gli yoma, dalle sembianze umane che si infiltrano nei villaggi, per poi trasformarsi e nutrirsi di carne umana. Per debellare questa minaccia un'organizzazione propone agli sfortunati che li incontrano di ingaggiare una strega dal capelli d'argento, ovvero delle ragazze metà umane e metà yoma, in grado di capire chi sono gli yoma e con la forza necessaria per sconfiggerli. Le cose non sono così banali, in quanto vengono posti sin dall'inizio degli interrogativi sul dove nascano questi yoma, sullo strano destino dei villaggi che decidono di non pagare il prezzo pattuito con l'organizzazione, ovvero l'essere attaccati e rasi al suolo dagli yoma, e sulle stesse guerriere. Claire tra l'altro è particolare, visto che è solo per un quarto yoma, e quindi sulla carta più debole delle altre.
Man mano che si conosce il mondo e le protagoniste, Claymore diventa sempre più intrigante. Ho appezzato in particolare come, sebbene Claire rimane il personeggio principale, pian piano emergano altre guerriere davvero interessanti, alle quali sono dedicati interi volumi. Buona parte dei volumetti è occupato dagli scontri, che sono sempre piuttosto impegnativi e vedono le protagoniste sempre combattere al limite. Si ha sempre l'impressione che le cose potrebbero volgere al peggio da un momento all'altro, non è raro infatti che qualcuno ci lasci le penne, anche personaggi ai quali si è avuto modo di affezionarsi. Ancor peggio della morte è il risveglio, che trasforma una guerriera a cui si era affezionati in un mostro assetato di carne umana. Verso la fine viene anche dedicato ampio spazio agli antagonisti, che se all'inizio sono mostrati come mostri stupidi e guidati solo dall'istinto di nutrirsi, proseguendo nella lettura dell'opera diventano razionali, in certi casi nobili, sicuramente intelligenti e in grado di formulare strategie efficaci.
Trovo Claymore ad ora il più riuscito esponente del genere dark fantasy che ho letto, soprattutto ha il grandissimo pregio di non continuare in eterno: racconta una storia e propone una ambientazione ampia e con parecchio respiro, ne analizza diversi spetti, offre momenti tragici e colpi di scena, ma riesce alla fine a chiudere il cerchio, mettere un punto di fine in modo efficace e convincente, senza trascinare la storia all'infinito, snaturandola come hanno fatto altri titoli illustri dello stesso genere.
Dal punto di vista tecnico il disegno sviluppa un grande miglioramento rispetto l'inizio, dove ha come principale difetto quello di faticare a differenziare le guerriere, alla fine sono tutte ragazze con i capelli argento e vestite in modo simile. Il problema tuttavia va scemando e sopratutto più avanti, quando le guerriere sono davvero tante, visto che ognuna ha una caratterizzazione propria e facilmente riconoscibile. I combattimenti sono molto dinamici e veramente ben resi, i fondali non sono certo il punto forte del manga, ma si hanno anche in questo caso significativi miglioramenti rispetto i primi volumetti.
Claymore mi è piaciuto, molto, ed è ad oggi uno dei miei titoli preferiti. Una di quelle saghe solide e ben raccontate, complesse e appassionanti, con tanta azione ma non lacunose di trama e personaggi carismatici. Finisce insieme a Fullmetal Alchemist tra quei titoli che consiglierò ad ogni amante degli shonen che vuole assaggiare qualcosa di adulto dei soliti Naruto, One Piece, ecc...
L'inizio, seppur eccellente, è solo la premessa per una trama dall'ampio respiro, con tantissimi personaggi, alcuni nemici carismatici, una sviluppo degli eventi che vede il susseguirsi di intere generazioni di guerriere. Lo spunto è quello di un mondo fantasy in cui vi sono delle creature, gli yoma, dalle sembianze umane che si infiltrano nei villaggi, per poi trasformarsi e nutrirsi di carne umana. Per debellare questa minaccia un'organizzazione propone agli sfortunati che li incontrano di ingaggiare una strega dal capelli d'argento, ovvero delle ragazze metà umane e metà yoma, in grado di capire chi sono gli yoma e con la forza necessaria per sconfiggerli. Le cose non sono così banali, in quanto vengono posti sin dall'inizio degli interrogativi sul dove nascano questi yoma, sullo strano destino dei villaggi che decidono di non pagare il prezzo pattuito con l'organizzazione, ovvero l'essere attaccati e rasi al suolo dagli yoma, e sulle stesse guerriere. Claire tra l'altro è particolare, visto che è solo per un quarto yoma, e quindi sulla carta più debole delle altre.
Man mano che si conosce il mondo e le protagoniste, Claymore diventa sempre più intrigante. Ho appezzato in particolare come, sebbene Claire rimane il personeggio principale, pian piano emergano altre guerriere davvero interessanti, alle quali sono dedicati interi volumi. Buona parte dei volumetti è occupato dagli scontri, che sono sempre piuttosto impegnativi e vedono le protagoniste sempre combattere al limite. Si ha sempre l'impressione che le cose potrebbero volgere al peggio da un momento all'altro, non è raro infatti che qualcuno ci lasci le penne, anche personaggi ai quali si è avuto modo di affezionarsi. Ancor peggio della morte è il risveglio, che trasforma una guerriera a cui si era affezionati in un mostro assetato di carne umana. Verso la fine viene anche dedicato ampio spazio agli antagonisti, che se all'inizio sono mostrati come mostri stupidi e guidati solo dall'istinto di nutrirsi, proseguendo nella lettura dell'opera diventano razionali, in certi casi nobili, sicuramente intelligenti e in grado di formulare strategie efficaci.
Trovo Claymore ad ora il più riuscito esponente del genere dark fantasy che ho letto, soprattutto ha il grandissimo pregio di non continuare in eterno: racconta una storia e propone una ambientazione ampia e con parecchio respiro, ne analizza diversi spetti, offre momenti tragici e colpi di scena, ma riesce alla fine a chiudere il cerchio, mettere un punto di fine in modo efficace e convincente, senza trascinare la storia all'infinito, snaturandola come hanno fatto altri titoli illustri dello stesso genere.
Dal punto di vista tecnico il disegno sviluppa un grande miglioramento rispetto l'inizio, dove ha come principale difetto quello di faticare a differenziare le guerriere, alla fine sono tutte ragazze con i capelli argento e vestite in modo simile. Il problema tuttavia va scemando e sopratutto più avanti, quando le guerriere sono davvero tante, visto che ognuna ha una caratterizzazione propria e facilmente riconoscibile. I combattimenti sono molto dinamici e veramente ben resi, i fondali non sono certo il punto forte del manga, ma si hanno anche in questo caso significativi miglioramenti rispetto i primi volumetti.
Claymore mi è piaciuto, molto, ed è ad oggi uno dei miei titoli preferiti. Una di quelle saghe solide e ben raccontate, complesse e appassionanti, con tanta azione ma non lacunose di trama e personaggi carismatici. Finisce insieme a Fullmetal Alchemist tra quei titoli che consiglierò ad ogni amante degli shonen che vuole assaggiare qualcosa di adulto dei soliti Naruto, One Piece, ecc...
Non vi è molto da dire per la trama dei primi dodici albi, dato che la versione animata li ha copiati molto fedelmente, per poi proseguire, come spesso accade, la propria strada e dare un finale buono ma sbrigativo alla battaglia del nord. Il manga, invece, ha preso il suo tempo e, partendo da una conclusione diversa della battaglia, ha potuto durare fino al ventottesimo volume ed è stato un bene perché avremo la vera conclusione delle vicende di Claire e la risposta a tutti gli enigmi. I combattimenti abbonderanno e i colpi di scena pure, dato, per esempio, che saranno riportate in vita molte numero uno del passato. Anche se non sono tenero con i manga, trovo che solo nel cartaceo venga resa la vera storia di "Claymore" e che l'anime ne sia solo un'introduzione. Il disegno, anche se imperfetto nei primi albi, raggiunge alla svelta un livello d'eccellenza, in particolare nei mostri, complicatissimi, ma senza che alcun dettaglio venga trascurato. Il processo di identificazione con le protagoniste e i personaggi comprimari giunge al suo apice e non si può non concludere che questo sia un manga shounen ma con un'attenzione per i caratteri femminili degna di uno shoujo. Il finale è toccante per il dramma di Claire, descritta magistralmente nel suo essere una guerriera forte ed emancipata, ma con il cuore di una bambina. L'unica pecca è, a mio personalissimo avviso, nei combattimenti, troppo cinetici e complicati da seguire, tanto che spesso tiravo dritto e saltavo qualche pagina. Indubbiamente non è certo la versione femminile di "Berserk", sia perché di Gatsu ce n'è uno solo, in ogni senso, mentre qui le guerriere sono numerosissime, dato che questa è un'opera corale, pur essendo fondata su Claire. Poi perché più breve e molti temi di "Berserk" non sono stati toccati. Non che questo sia un problema, perché la sintesi è una virtù. Un ottimo manga, che merita nove.
"Claymore" è senza alcun dubbio uno shounen avvincente e meritevole di essere fra i top del suo genere.
La storia è ambientata in un medioevo alternativo, dove demoni chiamati "yoma" infestano i villaggi costretti a chiede aiuto alle claymore, delle guerriere metà umane e metà demone capaci di fronteggiare questa minaccia.
la trama pare sin dall'inizio interessante, gettando numerosi interrogativi sull'origine della compagnia per cui lavorano le claymore e sul vero scopo di questa. Molti lo considerano la versione femminile di Berserk, pur avendo degli elementi originali che lo contraddistinguono.
A primo impatto il disegno di Norihiro Yagi può far storcere il naso, ma già dai volumi successivi migliora la tecnica e la cura dei particolari. Il design dei cosiddetti "risvegliati" è sublime, vagamente ispirato alle creature aliene di H.R. Giger. Un po' meno esaltante il design delle Claymore, alcune un po' troppo simili fra loro e difficilmente distinguibili. Vero, il susseguirsi degli eventi non brilla per varietà, ma la gestione dei power-up e della forza crescente di protagonisti ed antagonisti è ben gestita e mai banale, rendendo i combattimenti sempre più spettacolari con l'avanzare della trama. Non mancano colpi di scena e plot twist degni di nota, che faranno luce ai misteri che si celano dietro al mondo di "Claymore".
La storia è ambientata in un medioevo alternativo, dove demoni chiamati "yoma" infestano i villaggi costretti a chiede aiuto alle claymore, delle guerriere metà umane e metà demone capaci di fronteggiare questa minaccia.
la trama pare sin dall'inizio interessante, gettando numerosi interrogativi sull'origine della compagnia per cui lavorano le claymore e sul vero scopo di questa. Molti lo considerano la versione femminile di Berserk, pur avendo degli elementi originali che lo contraddistinguono.
A primo impatto il disegno di Norihiro Yagi può far storcere il naso, ma già dai volumi successivi migliora la tecnica e la cura dei particolari. Il design dei cosiddetti "risvegliati" è sublime, vagamente ispirato alle creature aliene di H.R. Giger. Un po' meno esaltante il design delle Claymore, alcune un po' troppo simili fra loro e difficilmente distinguibili. Vero, il susseguirsi degli eventi non brilla per varietà, ma la gestione dei power-up e della forza crescente di protagonisti ed antagonisti è ben gestita e mai banale, rendendo i combattimenti sempre più spettacolari con l'avanzare della trama. Non mancano colpi di scena e plot twist degni di nota, che faranno luce ai misteri che si celano dietro al mondo di "Claymore".
Bel titolo, questo "Claymore" di Norihiro Yagi, un fantasy ad ambientazione pseudo medioevo europeo.
Se non raggiunge l'eccellenza, ma di poco, devo confessarlo, perché mi è piaciuto davvero tantissimo, è giusto per due o tre difetti, oggettivamente non trascurabili, che gli impediscono di salire l'ultimo gradino.
Per sgombrare subito il campo dagli aspetti negativi, sottolineo subito quali siano i difetti in questione: il primo è il tratto di Yagi, e rappresenta, a mio parere, il limite più grande di quest'opera. Purtroppo il disegno di questo mangaka non è lo stato dell'arte, e questo porta ad una moltitudine di personaggi, protagonisti compresi, che finiscono per assomigliarsi tutti, e che vengono distinti gli uni dagli altri, solo grazie alle diverse acconciature. Questo problema è decisamente presente nella prima parte dell'opera e tende a migliorare leggermente nei volumi finali, ma la sgradevole sensazione di trovarsi di fronte a personaggi "clone", c'è purtroppo tutta...
Se il chara design dei personaggi è piuttosto mediocre, va invece decisamente meglio a quello dei mostri, i risvegliati in particolare, che sono solitamente ricchi di dettagli e molto originali e differenziati gli uni dagli altri. Un altro difetto, che però è tipico di qualsiasi shounen, è l'inarrestabile escalation di potenza che i personaggi, malvagi e buoni, compiranno durante le loro avventure, una sorta di sindrome di Dragonball, per cui personaggi dal potere anche mediocre, come la protagonista, Claire, finiranno per diventare delle macchine da guerra inarrestabili. E infine, l'ultimo difetto, anche se il meno pesante, a mio parere, è il fatto che Yagi pare affezionarsi un po' troppo alle sue guerriere, tanto che nonostante gli apocalittici eventi a cui assisteremo nel finale, alla fine della serie, a cadere saranno ben poche streghe dagli occhi d'argento.
Detto questo, passiamo ai pregi, che sono decisamente parecchi. La trama, che di per sé non nasce con idee particolarmente innovative, viene sviluppata in modo armonico e intrigante dal mangaka, tanto che la voglia di passare al capitolo successivo, sarà sempre elevatissima. Un plauso particolare va poi rivolto a Yagi per il finale che ha saputo proporre, un intreccio complesso, ricco di poesia e sentimento, che però mantiene una perfetta coerenza con gli eventi, nonché un'assenza di fastidiose sdolcinature eccessive (nonostante il rischio di cadere in quest'errore, fosse dietro l'angolo).
La caratterizzazione dei personaggi è solida quanto il canovaccio che si trovano ad interpretare. Poco fa ho sottolineato quanto Yagi si sia "affezionato" alle sue eroine. Ebbene se da un lato questo ha comportato il piccolo difetto che, in modo poco credibile, ne vedremo cadere ben poche, dall'altro ci ha portato il vantaggio che tutte quante presenteranno una personalità spiccata e marcata, che ci consentirà di affezionarci alle streghe dagli occhi di argento, con la loro terribile forza in netto contrasto con le proprie umane debolezze.
"Claymore" come la stessa Claire, la protagonista, o la altruista Miria dei miraggi, senza dimenticare la stupenda Teresa del sorriso, sicuramente si meritano un posto tra i personaggi memorabili di tutte le serie manga fin qui proposte. Se Yagi è riuscito a raggiungere questo notevole risultato, oltre che alla caratterizzazione delle protagoniste, davvero sopraffina, lo si deve anche all'ambientazione, riuscitissima, con cui è stato in grado di farci immergere nel continente dai tratti medievali dove si svilupperanno gli eventi.
La sensazione di trovarsi in una regione costellata da poche città e piccoli paesini asserragliati in mezzo a deserti o foreste, e lasciati in balia di terribili demoni divoratori di uomini, c'è tutta, e le Claymore riescono quindi ad interpretare il loro ruolo con scioltezza e disinvoltura.
Concludendo, quindi, un manga dall'ottima atmosfera, con personaggi memorabili e umanamente stupendi (seppur di umano abbiano ormai ben poco) che si muovono all'interno di un canovaccio elaborato e raffinato. Davvero un'opera che rappresenta un "must" per ogni appassionato.
Se non raggiunge l'eccellenza, ma di poco, devo confessarlo, perché mi è piaciuto davvero tantissimo, è giusto per due o tre difetti, oggettivamente non trascurabili, che gli impediscono di salire l'ultimo gradino.
Per sgombrare subito il campo dagli aspetti negativi, sottolineo subito quali siano i difetti in questione: il primo è il tratto di Yagi, e rappresenta, a mio parere, il limite più grande di quest'opera. Purtroppo il disegno di questo mangaka non è lo stato dell'arte, e questo porta ad una moltitudine di personaggi, protagonisti compresi, che finiscono per assomigliarsi tutti, e che vengono distinti gli uni dagli altri, solo grazie alle diverse acconciature. Questo problema è decisamente presente nella prima parte dell'opera e tende a migliorare leggermente nei volumi finali, ma la sgradevole sensazione di trovarsi di fronte a personaggi "clone", c'è purtroppo tutta...
Se il chara design dei personaggi è piuttosto mediocre, va invece decisamente meglio a quello dei mostri, i risvegliati in particolare, che sono solitamente ricchi di dettagli e molto originali e differenziati gli uni dagli altri. Un altro difetto, che però è tipico di qualsiasi shounen, è l'inarrestabile escalation di potenza che i personaggi, malvagi e buoni, compiranno durante le loro avventure, una sorta di sindrome di Dragonball, per cui personaggi dal potere anche mediocre, come la protagonista, Claire, finiranno per diventare delle macchine da guerra inarrestabili. E infine, l'ultimo difetto, anche se il meno pesante, a mio parere, è il fatto che Yagi pare affezionarsi un po' troppo alle sue guerriere, tanto che nonostante gli apocalittici eventi a cui assisteremo nel finale, alla fine della serie, a cadere saranno ben poche streghe dagli occhi d'argento.
Detto questo, passiamo ai pregi, che sono decisamente parecchi. La trama, che di per sé non nasce con idee particolarmente innovative, viene sviluppata in modo armonico e intrigante dal mangaka, tanto che la voglia di passare al capitolo successivo, sarà sempre elevatissima. Un plauso particolare va poi rivolto a Yagi per il finale che ha saputo proporre, un intreccio complesso, ricco di poesia e sentimento, che però mantiene una perfetta coerenza con gli eventi, nonché un'assenza di fastidiose sdolcinature eccessive (nonostante il rischio di cadere in quest'errore, fosse dietro l'angolo).
La caratterizzazione dei personaggi è solida quanto il canovaccio che si trovano ad interpretare. Poco fa ho sottolineato quanto Yagi si sia "affezionato" alle sue eroine. Ebbene se da un lato questo ha comportato il piccolo difetto che, in modo poco credibile, ne vedremo cadere ben poche, dall'altro ci ha portato il vantaggio che tutte quante presenteranno una personalità spiccata e marcata, che ci consentirà di affezionarci alle streghe dagli occhi di argento, con la loro terribile forza in netto contrasto con le proprie umane debolezze.
"Claymore" come la stessa Claire, la protagonista, o la altruista Miria dei miraggi, senza dimenticare la stupenda Teresa del sorriso, sicuramente si meritano un posto tra i personaggi memorabili di tutte le serie manga fin qui proposte. Se Yagi è riuscito a raggiungere questo notevole risultato, oltre che alla caratterizzazione delle protagoniste, davvero sopraffina, lo si deve anche all'ambientazione, riuscitissima, con cui è stato in grado di farci immergere nel continente dai tratti medievali dove si svilupperanno gli eventi.
La sensazione di trovarsi in una regione costellata da poche città e piccoli paesini asserragliati in mezzo a deserti o foreste, e lasciati in balia di terribili demoni divoratori di uomini, c'è tutta, e le Claymore riescono quindi ad interpretare il loro ruolo con scioltezza e disinvoltura.
Concludendo, quindi, un manga dall'ottima atmosfera, con personaggi memorabili e umanamente stupendi (seppur di umano abbiano ormai ben poco) che si muovono all'interno di un canovaccio elaborato e raffinato. Davvero un'opera che rappresenta un "must" per ogni appassionato.
"Claymore" è un manga dalla non proprio immediata classificazione, uno shounen da combattimento probabilmente più vicino all'essere un seinen, cioè un manga per adulti, non tanto per le scene di violenza quanto per i contenuti a volte introspettivi e maturi.
Il manga segue le vicende di Claire, una guerriera appartenente appunto all'organizzazione delle Claymore, guerriere in grado di combattere contro gli Yoma, dei demoni che si nutrono di viscere umane. Le Claymore infatti sono metà demoni e metà esseri umani e sono le uniche in gado di sconfiggere questi mostri, perciò vengono chiamate dagli esseri umani e dietro compenso eliminano di Yoma. Claire tuttavia, a causa del suo triste passato, è una Claymore un po' sui generis, trattata male persino dalle altre guerriere. Il manga segue le vicende di Claire, raccontando il suo passato e il suo drammatico cammino verso la vendetta, durante il quale si legherà a un ragazzino a cui salva la vita e ad altre guerriere, fino a prendere scelte irreversibili.
Seppure la trama di "Claymore" non sia sconfinata è difficile racchiuderla in poche righe togliendole tutta la sua magia e rischiando di fare spoiler. È un percorso che il lettore deve seguire da solo, accompagnato dalla narrazione dell'autore attraverso questi ventisette volumi.
Per quanto riguarda i primi dieci volumi, parliamo di un vero e proprio capolavoro senza sbavature di nessun tipo: una narrazione matura, forte, a volte cruenta ma mai splatter fine a sé stesso. Con l'andare avanti dei volumi però, Yagi inizia a sbandare leggermente, e a ripetersi senza andare avanti come i primi volumi lasciavano presagire, lasciando scoperte molte storie che potevano essere approfondite ulteriormente, scegliendo invece di concentrarsi sui combattimenti.
La regia e i disegni sono assolutamente impeccabili, e nonostante le incertezze degli ultimi volumi e nonostante una conclusione abbastanza affrettata, nel finale vediamo comunque mantenuta la promessa iniziale dell'autore, che ci regala uno scontro finale con quello che ci si aspettava di vedere. Un manga attento ai sentimenti, in cui i dialoghi e i disegni sempre ineccepibili e straordinari sono i punti di forza. È veramente un peccato per le piccole questioni irrisolte e per i momenti di monotonia dei volumi vicini a quello finale, perché altrimenti "Claymore" sarebbe stato assolutamente e senza alcun dubbio un capolavoro senza sbavature.
Va comunque sottolineata la grandezza dell'autore, che riesce a creare Yoma meravigliosi, tavole al limite del possibile, considerando quanto strette siano le scadenze per un mangaka, è veramente difficile riuscire a credere al lavoro sottile e minuzioso che Yagi sia riuscito a fare. Siamo di fronte a uno di quei manga che non sono fatti per essere letti una sola volta e "buttati via", ma a tavole veramente immortali e degne di un grande maestro. E probabilmente è stato anche per via delle scadenze pressanti che Yagi non ha potuto prestare la medesima attenzione al lato narrativo a un certo punto.
Per quanto riguarda l'edizione italiana, non molto bene.
I primi volumi presentano un numero abbastanza elevato di errori, di ortografia e di lettering in generale, veri orrori.
Inoltre, visto il calibro del manga, una bella edizione con sovraccoperta non sarebbe stata male, ma invece ci siamo dovuti accontentare di una normale edizione da edicola.
Il manga segue le vicende di Claire, una guerriera appartenente appunto all'organizzazione delle Claymore, guerriere in grado di combattere contro gli Yoma, dei demoni che si nutrono di viscere umane. Le Claymore infatti sono metà demoni e metà esseri umani e sono le uniche in gado di sconfiggere questi mostri, perciò vengono chiamate dagli esseri umani e dietro compenso eliminano di Yoma. Claire tuttavia, a causa del suo triste passato, è una Claymore un po' sui generis, trattata male persino dalle altre guerriere. Il manga segue le vicende di Claire, raccontando il suo passato e il suo drammatico cammino verso la vendetta, durante il quale si legherà a un ragazzino a cui salva la vita e ad altre guerriere, fino a prendere scelte irreversibili.
Seppure la trama di "Claymore" non sia sconfinata è difficile racchiuderla in poche righe togliendole tutta la sua magia e rischiando di fare spoiler. È un percorso che il lettore deve seguire da solo, accompagnato dalla narrazione dell'autore attraverso questi ventisette volumi.
Per quanto riguarda i primi dieci volumi, parliamo di un vero e proprio capolavoro senza sbavature di nessun tipo: una narrazione matura, forte, a volte cruenta ma mai splatter fine a sé stesso. Con l'andare avanti dei volumi però, Yagi inizia a sbandare leggermente, e a ripetersi senza andare avanti come i primi volumi lasciavano presagire, lasciando scoperte molte storie che potevano essere approfondite ulteriormente, scegliendo invece di concentrarsi sui combattimenti.
La regia e i disegni sono assolutamente impeccabili, e nonostante le incertezze degli ultimi volumi e nonostante una conclusione abbastanza affrettata, nel finale vediamo comunque mantenuta la promessa iniziale dell'autore, che ci regala uno scontro finale con quello che ci si aspettava di vedere. Un manga attento ai sentimenti, in cui i dialoghi e i disegni sempre ineccepibili e straordinari sono i punti di forza. È veramente un peccato per le piccole questioni irrisolte e per i momenti di monotonia dei volumi vicini a quello finale, perché altrimenti "Claymore" sarebbe stato assolutamente e senza alcun dubbio un capolavoro senza sbavature.
Va comunque sottolineata la grandezza dell'autore, che riesce a creare Yoma meravigliosi, tavole al limite del possibile, considerando quanto strette siano le scadenze per un mangaka, è veramente difficile riuscire a credere al lavoro sottile e minuzioso che Yagi sia riuscito a fare. Siamo di fronte a uno di quei manga che non sono fatti per essere letti una sola volta e "buttati via", ma a tavole veramente immortali e degne di un grande maestro. E probabilmente è stato anche per via delle scadenze pressanti che Yagi non ha potuto prestare la medesima attenzione al lato narrativo a un certo punto.
Per quanto riguarda l'edizione italiana, non molto bene.
I primi volumi presentano un numero abbastanza elevato di errori, di ortografia e di lettering in generale, veri orrori.
Inoltre, visto il calibro del manga, una bella edizione con sovraccoperta non sarebbe stata male, ma invece ci siamo dovuti accontentare di una normale edizione da edicola.
Ho ripubblicato la stessa recensione dando 9 anziché 10 non perché Claymore mi piaccia di meno , ma perchè riflettendo mi sono accorto che il voto iniziale era frutto dell''entusiasmo post lettura ( non mi aspettavo granché e rimasi più che piacevolmente sorpreso). l'opinione non cambia comunque. Trascurando la trama che è stata già esaustivamente esposta nelle altre recensioni, cercherò brevemente di dare un voto ai 5 punti su cui si deve basare un manga per trarne un giudizio finale che come si è visto è alto ma non esagerato per il manga in questione: trama (della quale come ho detto no intendo parlare), personaggi, disegno, sviluppo nel corso dei volumi (riguarda anche le tematiche affrontate e il coinvolgimento emotivo), finale.
1)Trama: nota e comunque ottima
2)Personaggi: Raramente un autore riesce a mettere su carta personaggi così vivi così ben caratterizzati da sembrare reali, sia le Claymore che i nemici di queste sono approfonditi psicologicamente alla perfezione , anche in poche pagine l'autore ci consente di comprendere la natura di qualsiasi personaggio, non ci sono apparizioni piatte, anche se non hanno magari il minimo spessore nella storia e la loro esistenza non fa alcuna differenza del racconto, sono comunque approfonditi i loro tratti psicologici.
Per non parlare poi del carisma e bontà di alcuni o della malvagità di altri. Non faccio nessun nome per evitare qualsiasi forma di spoiler.
3) Disegno: il disegno che certo non è male nemmeno nei primi volumi, il talento dell'autore è palese, però bisogna anche pensare che aveva una gran fretta di lanciare l'opera, non ha caso quando ha iniziato a uscire con minor frequenza il disegno ha continuato a crescere e migliorare, di pari passo con la maturazione dell'autore e dell'opera, nei volumi dopo il 10 raggiunge picchi veramente notevoli. In conclusione il disegno è ottimo e migliora di volume in volume, dettagliato e ricco, ma allo stesso tempo fluido.
4) Claymore è un manga meraviglioso sotto tutti i punti di vista ma soprattutto grazie al suo sviluppo, ai misteri che vengono presagiti, ai colpi di scena , alla crescita dei personaggi al crescere continuo della tensione senza che questa abbia mai cali. Uno shounen superbo anche se proprio shounen a mio parere non è , poichè se è vero che presenta tratti tipici dello shounen, come gli scontri continui, classifiche dei personaggi e power up sebbene siano perfettamente inseriti e con logica a differenza di Naruto o Bleach , in cui i power up rasentano il ridicolo.
5) Finale ottimo però non vorrei parlarne per non dire se è felice o tragico , posso solo dire che è coerente alla trama e con un discreto colpo di scena.
Consigliatissimo soprattutto per i lettori di seinen o comunque per chi non cerca il divertimento, non ci sono teatrini o gag tipici degli shonen.
1)Trama: nota e comunque ottima
2)Personaggi: Raramente un autore riesce a mettere su carta personaggi così vivi così ben caratterizzati da sembrare reali, sia le Claymore che i nemici di queste sono approfonditi psicologicamente alla perfezione , anche in poche pagine l'autore ci consente di comprendere la natura di qualsiasi personaggio, non ci sono apparizioni piatte, anche se non hanno magari il minimo spessore nella storia e la loro esistenza non fa alcuna differenza del racconto, sono comunque approfonditi i loro tratti psicologici.
Per non parlare poi del carisma e bontà di alcuni o della malvagità di altri. Non faccio nessun nome per evitare qualsiasi forma di spoiler.
3) Disegno: il disegno che certo non è male nemmeno nei primi volumi, il talento dell'autore è palese, però bisogna anche pensare che aveva una gran fretta di lanciare l'opera, non ha caso quando ha iniziato a uscire con minor frequenza il disegno ha continuato a crescere e migliorare, di pari passo con la maturazione dell'autore e dell'opera, nei volumi dopo il 10 raggiunge picchi veramente notevoli. In conclusione il disegno è ottimo e migliora di volume in volume, dettagliato e ricco, ma allo stesso tempo fluido.
4) Claymore è un manga meraviglioso sotto tutti i punti di vista ma soprattutto grazie al suo sviluppo, ai misteri che vengono presagiti, ai colpi di scena , alla crescita dei personaggi al crescere continuo della tensione senza che questa abbia mai cali. Uno shounen superbo anche se proprio shounen a mio parere non è , poichè se è vero che presenta tratti tipici dello shounen, come gli scontri continui, classifiche dei personaggi e power up sebbene siano perfettamente inseriti e con logica a differenza di Naruto o Bleach , in cui i power up rasentano il ridicolo.
5) Finale ottimo però non vorrei parlarne per non dire se è felice o tragico , posso solo dire che è coerente alla trama e con un discreto colpo di scena.
Consigliatissimo soprattutto per i lettori di seinen o comunque per chi non cerca il divertimento, non ci sono teatrini o gag tipici degli shonen.
"Claymore" è un manga del 2001 di Norihiro Yagi, di tipologia shounen e genere: avventura, combattimento e fantasy, ma anche drammatico e horror. Pubblicato in Italia da Star Comics, è composto da 27 volumi di formato classico.
Prima di tutto parliamo della trama: in parole povere, questo mondo è infestato dagli yoma (delle bestie, tipo demoni, che si cibano delle interiora delle persone) e le Claymore sono delle guerriere, per metà yoma e metà umane, create e addestrate per uccidere gli yoma. Una strana e segreta organizzazione recluta le ragazze quando sono bambine (spesso le sole sopravvissute a qualche strage compiuta dagli yoma), che non hanno altro luogo a cui fare riferimento, e inserisce dentro di loro la carne e il sangue di uno yoma; se sopravvivono all'intervento e al duro allenamento, esse acquistano maggiore resistenza, velocità e forza, e diventano capaci di combattere queste bestie (tutte quante perdono il colore originale dei capelli e degli occhi; i capelli diventano biondi e gli occhi d'argento).
Il manga narra la storia di Claire, una delle tante Claymore. Quando lei si ritrova a salvare un villaggio da uno yoma, richiedendo il solito compenso (le guerriere non svolgo il loro lavoro gratis; solo se il villaggio è in grado di pagare una certa cifra, esse intervengono e poi degli uomini della organizzazione vanno a riscuotere il denaro), incontra un ragazzino di nome Raki, che si unisce a lei. La famiglia del ragazzo è stata sterminata e il villaggio lo ha cacciato, pensando che porti sventura. In seguito conosceremo il passato di Claire e quindi cosa cova lei nel profondo. Incontreremo molte altre Claymore e conosceremo le loro vicende e il ritmo narrativo crescerà a dismisura, trasportando il lettore in una storia non priva di colpi di scena.
La trama potrà sembrare inizialmente banale e la storia scontata, ma posso assicurare che, andando avanti e superando i primi volumi, assisteremo all'evolversi di una storia ricca di terrore, ingiustizie, inganni, colpi di scena e amicizia. Questo non è di certo un manga per lettori superficiali in cerca di una storia leggera.
"Claymore" è abbastanza pesante a causa dei contenuti crudi e violenti ma non annoierà mai e nulla sembrerà scontato, facendoci provare anche forti sensazioni.
Io ho letto tutti e ventisette i volumi e la storia mi è piaciuta sempre più. L'amore per questa opera cresceva esponenzialmente, di volume in volume.
Piccole annotazioni sui disegni: forse nei primi volumi il disegno apparirà poco caratterizzato e privo di dettagli, ma andando avanti si noterà un brusco cambiamento, con miglioramenti evidenti da volume a volume. I disegni si faranno precisi, studiati nei minimi dettagli, con ricchi sfondi e particolari. Ogni risvegliato (un particolare tipo di yoma) non sarà mai simile a un altro, ma anzi splendidi e raccapriccianti allo stesso tempo.
L'unica pecca sono forse i visi delle Claymore. Vengono specialmente caratterizzate (parlando di disegno, perché sennò caratterialmente sono rese benissimo, con ognuna una propria personalità) dalla capigliatura, mentre le espressioni e i lineamenti del viso risultano spesso simili e si rischia a volte di confondersi e di non capire bene chi sta parlando.
In conclusione il manga è consigliatissimo perché fa emozionare, spaventare, restare in ansia, sorprendere e anche piangere. Magari riderete poco, perché privo delle classiche scenette comiche caratteristiche degli shounen, ma se amate il genere non potete perderlo.
Prima di tutto parliamo della trama: in parole povere, questo mondo è infestato dagli yoma (delle bestie, tipo demoni, che si cibano delle interiora delle persone) e le Claymore sono delle guerriere, per metà yoma e metà umane, create e addestrate per uccidere gli yoma. Una strana e segreta organizzazione recluta le ragazze quando sono bambine (spesso le sole sopravvissute a qualche strage compiuta dagli yoma), che non hanno altro luogo a cui fare riferimento, e inserisce dentro di loro la carne e il sangue di uno yoma; se sopravvivono all'intervento e al duro allenamento, esse acquistano maggiore resistenza, velocità e forza, e diventano capaci di combattere queste bestie (tutte quante perdono il colore originale dei capelli e degli occhi; i capelli diventano biondi e gli occhi d'argento).
Il manga narra la storia di Claire, una delle tante Claymore. Quando lei si ritrova a salvare un villaggio da uno yoma, richiedendo il solito compenso (le guerriere non svolgo il loro lavoro gratis; solo se il villaggio è in grado di pagare una certa cifra, esse intervengono e poi degli uomini della organizzazione vanno a riscuotere il denaro), incontra un ragazzino di nome Raki, che si unisce a lei. La famiglia del ragazzo è stata sterminata e il villaggio lo ha cacciato, pensando che porti sventura. In seguito conosceremo il passato di Claire e quindi cosa cova lei nel profondo. Incontreremo molte altre Claymore e conosceremo le loro vicende e il ritmo narrativo crescerà a dismisura, trasportando il lettore in una storia non priva di colpi di scena.
La trama potrà sembrare inizialmente banale e la storia scontata, ma posso assicurare che, andando avanti e superando i primi volumi, assisteremo all'evolversi di una storia ricca di terrore, ingiustizie, inganni, colpi di scena e amicizia. Questo non è di certo un manga per lettori superficiali in cerca di una storia leggera.
"Claymore" è abbastanza pesante a causa dei contenuti crudi e violenti ma non annoierà mai e nulla sembrerà scontato, facendoci provare anche forti sensazioni.
Io ho letto tutti e ventisette i volumi e la storia mi è piaciuta sempre più. L'amore per questa opera cresceva esponenzialmente, di volume in volume.
Piccole annotazioni sui disegni: forse nei primi volumi il disegno apparirà poco caratterizzato e privo di dettagli, ma andando avanti si noterà un brusco cambiamento, con miglioramenti evidenti da volume a volume. I disegni si faranno precisi, studiati nei minimi dettagli, con ricchi sfondi e particolari. Ogni risvegliato (un particolare tipo di yoma) non sarà mai simile a un altro, ma anzi splendidi e raccapriccianti allo stesso tempo.
L'unica pecca sono forse i visi delle Claymore. Vengono specialmente caratterizzate (parlando di disegno, perché sennò caratterialmente sono rese benissimo, con ognuna una propria personalità) dalla capigliatura, mentre le espressioni e i lineamenti del viso risultano spesso simili e si rischia a volte di confondersi e di non capire bene chi sta parlando.
In conclusione il manga è consigliatissimo perché fa emozionare, spaventare, restare in ansia, sorprendere e anche piangere. Magari riderete poco, perché privo delle classiche scenette comiche caratteristiche degli shounen, ma se amate il genere non potete perderlo.
<b>ATTENZIONE: presenza di spoiler!</b>
Premesso che questa recensione viene scritta dopo la terza rilettura completa del manga e premesso che "Claymore" per me fa parte dell'Olimpo dei capolavori giapponesi, spero con questa recensione di dare un nuovo punto di vista rispetto alle altre recensioni, con cui mi trovo in disaccordo su alcuni punti.
"Claymore" (parola ovviamente non di origine Giapponese, ma bensì Scozzese) è una serie manga composta di 27 volumi, iniziata nel 2001 e terminata nell'Ottobre 2014 (giugno 2015 in Italia). Maestro dell'opera è Norihiro Yagi, sconosciuto in Italia, ma apprezzato nel Sol Levante per un altra serie, "Angel Densetsu". Chiunque segue "Claymore" dal 2005 (uscita del 1° tankbon) sa che è una serie che, vista la sua magnificenza, è uscita a cadenze irregolari, spesso con pause anche di anni.
La prima cosa che vorrei discutere del manga è il continuo leggere frasi tipo "Non giudicate questo manga dal primo volume", che secondo me sono un po' fuori luogo.
Che cos'ha il primo volume che non va? Facile: niente. C'è da ammettere che lo stile di Yagi era ancora acerbo e un po' 'semplificato' nel 2001, ma da li a criticare un volume introduttivo che riesce a catturare il lettore, interessarlo. incuriosirlo e (nel mio caso) farlo piangere, dopo un'ora di lettura, be' penso che sia eccessivo. E anzi, il mio parere sul primo volume e i successivi quattro o cinque è molto diverso rispetto alla massa. Se non fosse stato per lo stile un po' acerbo e diverso rispetto al classico tratto che caratterizza i mangaka giapponesi, forse "Claymore" io non lo avrei nemmeno continuato. Fin dall'inizio si respira un aria completamente diversa dalle altre opere, in questo misterioso mondo creato da Yagi. Un epoca sconosciuta in una terra che sembra l'Europa del basso medioevo, misteriose guerriere armate e dalle sembianze di streghe, mostri malvagi che sembrano demoni appena usciti dall'inferno e un'atmosfera di tensione e paura. Di certo da un inizio incalzante come questo non ci si può aspettare nient'altro che uno stile diverso dal resto dei manga più o meno commerciali e più simili fra loro.
Lo stile, poi, in "Claymore", gioca un ruolo fondamentale anche per un altro motivo, oltre a quello di rendere originale l'opera. Le modifiche stilistiche e i miglioramenti di Yagi sono direttamente proporzionali, proprio come in una perfetta equazione matematica, all'evoluzione mentale, spirituale e fisica delle Claymore, e in particolare di Claire. Se lo stile e il tratto della matita di Yagi creano ambientazioni scarne, semplici e quasi prive di sfondi, man mano che il personaggio di Claire cresce, vengono a galla certi misteri, si inseriscono nuovi personaggi, e il gruppo di guerriere diventa più forte sia fisicamente che mentalmente, lo stile del maestro si arricchisce di più dettagli, ambientazioni più ricche e complesse, personaggi più espressivi e soprattutto mostri e creature molto più particolareggiate e varie. Lo stile va di pari passo con la storia, dando modo ai lettori di addentrarsi sempre di più nelle profondità di questo mondo, insieme a Calire, e scoprendo con Claire nuovi posti, personaggi e situazioni.
Chiarito questo punto sullo stile passerei un po' al manga in sé. Come prima cosa c'è da dire che "Claymore" è una serie unica, che quindi non viene spezzata in 'stagioni', ma che comunque può essere divisa in diversi punti. Per comodità io l'ho divisa in quattro fasi. "Calymore" inizia catapultando il lettore in un mondo sconosciuto (non sappiamo se siamo in un punto particolare della Terra, e in che anno), dove si combatte per sopravvivere e la gente vive in piccoli villaggi simili ai borghi medievali. Quindi per circa tre volumi conosciamo Claire e l'orfano Raki. Ma ad un certo punto, senza nessun preavviso, il lettore si trova nel bel mezzo di quello che all'inizio è anche difficile da identificare come flashback. In meno di dieci capitoli scopriamo chi era Claire prima di impugnare la spada, e cosa l'ha portata a far parte dell'Organizzazione. La terza fase è identificabile poi dal momento in cui, nel presente della storia, Claire torna a essere la protagonista, fino al momento in cui le vicende della Grande Guerra Del Nord terminano. Sette anni dopo la guerra e fino alla fine, si apre l'ultima fase della vita delle guerriere sopravvissute. Anche questi 4 punti hanno un significato simbolico molto importante per il lettore e per la storia:
- la prima fase ci permette di conoscere un po' le dinamiche del mondo delle Claymore, ma non è chiaro molto di più del fatto che le Claymore siano "mezze umane" con una certa forza bruta che uccidono demoni per conto di una specie di setta;
- nella seconda fase veniamo invece a scoprire qualcosa di molto più importante, ovvero l'organizzazione interna, i vertici e le regole di questa 'setta' chiamata l'Organizzazione, e non dimeno, anche il tragico destino riservato a chi non rispetta gli ordini. Ma scopriamo anche un'altra cosa: l'organizzazione non è una macchina perfetta, e l'umanità e i sentimenti non sono mai stati del tutto estirpati da queste donne, che pertanto possono perdersi in una cieca follia e diventare mostri;
- si apre così la terza fase, in cui il lettore ha finalmente delle solide basi su cui poggiarsi durante la lettura, rendendo più facile la comprensione di certe dinamiche. E così abbiamo la nascita di Claire (durante il flashback), la sua maturazione spirituale (durante e dopo l'incontro con Raki), e nella terza fase della storia vediamo il saldarsi di alcuni legami che rimarranno per sempre;
- sulle basi di questi tre periodi inizia l'ultima fase, quella più ricca di rivelazioni e di sorprese, che simboleggia l'ampliarsi di un nuovo mondo interiore per tutte le ragazze e, in un certo senso, anche il ritrovamento di sentimenti, della propria personale volontà e soprattutto dell'autogestione del se, che durante la dura lotta per la sopravvivenza e il troneggiare dell'Organizzazione sembravano perse.
Insomma, un percorso psicologico interiore che è ben tracciato durante tutto il manga, e che da ai lettori il modo di crescere spiritualmente in compagnia di Claire, comprendendo le sue scelte, i suoi interrogativi e spesso la sua disperazione.
Un altro punto assolutamente discutibile circa "Claymore" è il continuo accostamento di quest'opera con un altra opera famosissima e degna di nota: "Berserk". Ma, a mio modesto parere, c'è ben poco di simile fra i due capolavori, se letti attentamente e con l'intenzione di andare al di là del fatto che i due generi sono simili. Se "Berserk" è un continuo narrar di violenza (spesso gratuita), peccati carnali e non, bassezze e istinti che prendono il sopravvento sulla ragione, "Claymore" e le sue guerriere dal corpo martoriato e dalla mente prosciugata dopo anni di violenze, denota una narrazione che spinge verso la purezza, l'orgoglio, l'amicizia e l'amore puro e casto (in tutto il manga c'è solo un fugace bacio che dice comunque ben poco). Se in "Berserk" è l'oscurità che ha il sopravvento sulla luce, se la giustizia è qualcosa di molto indicativo e "plasmabile", in "Claymore" la giustizia è quel bene universale per cui i mostri sono mostri e vanno uccisi, e le persone sono persone e vanno salvate. E nel momento in cui questa giustizia viene meno (come nel caso di Teresa), si fa di tutto per restaurare il precedente regime, anche a costo di uccidere chi ha sempre fatto del bene. Il punto fisso è sempre e comunque la protezione degli innocenti: di chi non può o non ce la fa a difendersi da solo. Le differente principali, fra i due manga sono, poi, ovviamente il diverso sesso dei due protagonisti, e alcuni elementi quali la magia e l'erotismo, che si trovano in uno ma non nell'altro.
In "Claymore", poi, al di là di chi si lamenta che le guerriere siano tutte uguali (il che non è vero, e ci si arriva semplicemente osservando i capelli e i tratti del volto), c'è un'effettiva diversificazione di ogni ragazza, sia a livello materiale che morale. Le Claymore hanno un numero e un simbolo, quindi sono materialmente diverse fra di loro per rango e potenza, e ognuna di loro ha un mondo interiore che la contraddistingue. Sono tutte guidate dallo stesso codice morale, ma ognuna combatte per un diverso motivo: c'è chi lo fa perché ha in sé un forte senso di giustizia, chi lo fa per ubbidire agli ordini e mantenersi stretto il proprio ruolo, chi lo fa perché non conosce altri modi di vivere (come le gemelle o le numero dieci), e chi lo fa per divertimento e appagamento personale. Non sono delle semplici soldatesse spersonalizzate e senza anima, ma esseri umani autentici, che vogliono vivere e temono la morte come tutti gli altri. E il fatto che ognuna di loro vive diversamente il proprio ruolo e porti un peso diverso nella propria anima è dimostrato dal diverso modo in cui si risvegliano (che spesso ha anche a che fare con il loro stile di combattimento, anche quello variante da Claymore a Claymore).
Il compito di riassumere brevemente e giudicare un opera tanto grande, ricca di così tante sfumature, potente nella narrazione e nella caratterizzazione e incredibilmente vasta (ricordiamo che sono ventisette volumi, disegnati in tredici anni e mezzo) è un compito duro e difficile. Voglio quindi passare brevemente a osservazioni più pratiche.
L'edizione Star Comics è molto buona, niente prezzi eccezionali (man mano aumentati proporzionalmente al resto delle opere della casa editrice), niente sovraccoperta inutile e nessuna infinità di pagine pubblicitarie in più (rispetto a Panini almeno). Il costo totale dell'opera è di circa centocinque€, perciò è anche molto più economica rispetto a serie più brevi di case editrici come la Flashbook, per cui si spende almeno il doppio del denaro. I volumetti sono buoni, non particolarmente resistenti, ma la maggior parte sono comunque incollati bene e stampati senza sbavature al margine o inchiostro eccessivo. La cosa ottima è che sicuramente non è difficilmente reperibile, e non penso che per adesso ci saranno ristampe eccessivamente costose.
Per concludere: "Claymore" è un manga fortemente adatto ad un pubblico adulto, spesso ricco di immagini violente e sequenze anche abbastanza deprimenti, ma proprio per questo è un manga vivido, ricco di emozioni, che trasmette tantissimo nel bene e nel male, e che lascia un segno molto molto profondo in qualsiasi lettore decida di avvicinarsi alle guerriere con gli occhi d'argento. "Claymore" è un manga che non consiglio a tutti, perché spesso è spiazzante, forte e violentemente reale: mostra che la vita è sofferenza, inganno, difficoltà, errori e anche tragedie, che la psiche umana genera mostri, e che non tutti sono abbastanza forti da sopravvivere alle disgrazie. Ma "Claymore" è anche un manga fatto di speranze, di affetti, di amicizia, di buon cuore e di coraggio. Questo fantasy "medioevale" a sfondo spirituale riesce a catturare il lettore, a incuriosirlo e a smuoverlo, scuotendo le coscienze e causando anche qualche lacrima. Quella di Claire e delle sue amiche non è una storia che se iniziate riuscirete a dimenticare facilmente, diventerà parte del vostro io e purtroppo non vi permetterà di vedere più molti manga come buone opere, perché quasi tutta la produzione commerciale messa al pari con "Claymore" e con poche altre opere, diventa mediocre e vuota. Io stessa dopo "Claymore" ho quasi del tutto perso interesse per le produzioni attuali, conscia che sarà difficile rileggere ancora un opera con la stessa passione e lo stesso entusiasmo. Buona lettura!
Premesso che questa recensione viene scritta dopo la terza rilettura completa del manga e premesso che "Claymore" per me fa parte dell'Olimpo dei capolavori giapponesi, spero con questa recensione di dare un nuovo punto di vista rispetto alle altre recensioni, con cui mi trovo in disaccordo su alcuni punti.
"Claymore" (parola ovviamente non di origine Giapponese, ma bensì Scozzese) è una serie manga composta di 27 volumi, iniziata nel 2001 e terminata nell'Ottobre 2014 (giugno 2015 in Italia). Maestro dell'opera è Norihiro Yagi, sconosciuto in Italia, ma apprezzato nel Sol Levante per un altra serie, "Angel Densetsu". Chiunque segue "Claymore" dal 2005 (uscita del 1° tankbon) sa che è una serie che, vista la sua magnificenza, è uscita a cadenze irregolari, spesso con pause anche di anni.
La prima cosa che vorrei discutere del manga è il continuo leggere frasi tipo "Non giudicate questo manga dal primo volume", che secondo me sono un po' fuori luogo.
Che cos'ha il primo volume che non va? Facile: niente. C'è da ammettere che lo stile di Yagi era ancora acerbo e un po' 'semplificato' nel 2001, ma da li a criticare un volume introduttivo che riesce a catturare il lettore, interessarlo. incuriosirlo e (nel mio caso) farlo piangere, dopo un'ora di lettura, be' penso che sia eccessivo. E anzi, il mio parere sul primo volume e i successivi quattro o cinque è molto diverso rispetto alla massa. Se non fosse stato per lo stile un po' acerbo e diverso rispetto al classico tratto che caratterizza i mangaka giapponesi, forse "Claymore" io non lo avrei nemmeno continuato. Fin dall'inizio si respira un aria completamente diversa dalle altre opere, in questo misterioso mondo creato da Yagi. Un epoca sconosciuta in una terra che sembra l'Europa del basso medioevo, misteriose guerriere armate e dalle sembianze di streghe, mostri malvagi che sembrano demoni appena usciti dall'inferno e un'atmosfera di tensione e paura. Di certo da un inizio incalzante come questo non ci si può aspettare nient'altro che uno stile diverso dal resto dei manga più o meno commerciali e più simili fra loro.
Lo stile, poi, in "Claymore", gioca un ruolo fondamentale anche per un altro motivo, oltre a quello di rendere originale l'opera. Le modifiche stilistiche e i miglioramenti di Yagi sono direttamente proporzionali, proprio come in una perfetta equazione matematica, all'evoluzione mentale, spirituale e fisica delle Claymore, e in particolare di Claire. Se lo stile e il tratto della matita di Yagi creano ambientazioni scarne, semplici e quasi prive di sfondi, man mano che il personaggio di Claire cresce, vengono a galla certi misteri, si inseriscono nuovi personaggi, e il gruppo di guerriere diventa più forte sia fisicamente che mentalmente, lo stile del maestro si arricchisce di più dettagli, ambientazioni più ricche e complesse, personaggi più espressivi e soprattutto mostri e creature molto più particolareggiate e varie. Lo stile va di pari passo con la storia, dando modo ai lettori di addentrarsi sempre di più nelle profondità di questo mondo, insieme a Calire, e scoprendo con Claire nuovi posti, personaggi e situazioni.
Chiarito questo punto sullo stile passerei un po' al manga in sé. Come prima cosa c'è da dire che "Claymore" è una serie unica, che quindi non viene spezzata in 'stagioni', ma che comunque può essere divisa in diversi punti. Per comodità io l'ho divisa in quattro fasi. "Calymore" inizia catapultando il lettore in un mondo sconosciuto (non sappiamo se siamo in un punto particolare della Terra, e in che anno), dove si combatte per sopravvivere e la gente vive in piccoli villaggi simili ai borghi medievali. Quindi per circa tre volumi conosciamo Claire e l'orfano Raki. Ma ad un certo punto, senza nessun preavviso, il lettore si trova nel bel mezzo di quello che all'inizio è anche difficile da identificare come flashback. In meno di dieci capitoli scopriamo chi era Claire prima di impugnare la spada, e cosa l'ha portata a far parte dell'Organizzazione. La terza fase è identificabile poi dal momento in cui, nel presente della storia, Claire torna a essere la protagonista, fino al momento in cui le vicende della Grande Guerra Del Nord terminano. Sette anni dopo la guerra e fino alla fine, si apre l'ultima fase della vita delle guerriere sopravvissute. Anche questi 4 punti hanno un significato simbolico molto importante per il lettore e per la storia:
- la prima fase ci permette di conoscere un po' le dinamiche del mondo delle Claymore, ma non è chiaro molto di più del fatto che le Claymore siano "mezze umane" con una certa forza bruta che uccidono demoni per conto di una specie di setta;
- nella seconda fase veniamo invece a scoprire qualcosa di molto più importante, ovvero l'organizzazione interna, i vertici e le regole di questa 'setta' chiamata l'Organizzazione, e non dimeno, anche il tragico destino riservato a chi non rispetta gli ordini. Ma scopriamo anche un'altra cosa: l'organizzazione non è una macchina perfetta, e l'umanità e i sentimenti non sono mai stati del tutto estirpati da queste donne, che pertanto possono perdersi in una cieca follia e diventare mostri;
- si apre così la terza fase, in cui il lettore ha finalmente delle solide basi su cui poggiarsi durante la lettura, rendendo più facile la comprensione di certe dinamiche. E così abbiamo la nascita di Claire (durante il flashback), la sua maturazione spirituale (durante e dopo l'incontro con Raki), e nella terza fase della storia vediamo il saldarsi di alcuni legami che rimarranno per sempre;
- sulle basi di questi tre periodi inizia l'ultima fase, quella più ricca di rivelazioni e di sorprese, che simboleggia l'ampliarsi di un nuovo mondo interiore per tutte le ragazze e, in un certo senso, anche il ritrovamento di sentimenti, della propria personale volontà e soprattutto dell'autogestione del se, che durante la dura lotta per la sopravvivenza e il troneggiare dell'Organizzazione sembravano perse.
Insomma, un percorso psicologico interiore che è ben tracciato durante tutto il manga, e che da ai lettori il modo di crescere spiritualmente in compagnia di Claire, comprendendo le sue scelte, i suoi interrogativi e spesso la sua disperazione.
Un altro punto assolutamente discutibile circa "Claymore" è il continuo accostamento di quest'opera con un altra opera famosissima e degna di nota: "Berserk". Ma, a mio modesto parere, c'è ben poco di simile fra i due capolavori, se letti attentamente e con l'intenzione di andare al di là del fatto che i due generi sono simili. Se "Berserk" è un continuo narrar di violenza (spesso gratuita), peccati carnali e non, bassezze e istinti che prendono il sopravvento sulla ragione, "Claymore" e le sue guerriere dal corpo martoriato e dalla mente prosciugata dopo anni di violenze, denota una narrazione che spinge verso la purezza, l'orgoglio, l'amicizia e l'amore puro e casto (in tutto il manga c'è solo un fugace bacio che dice comunque ben poco). Se in "Berserk" è l'oscurità che ha il sopravvento sulla luce, se la giustizia è qualcosa di molto indicativo e "plasmabile", in "Claymore" la giustizia è quel bene universale per cui i mostri sono mostri e vanno uccisi, e le persone sono persone e vanno salvate. E nel momento in cui questa giustizia viene meno (come nel caso di Teresa), si fa di tutto per restaurare il precedente regime, anche a costo di uccidere chi ha sempre fatto del bene. Il punto fisso è sempre e comunque la protezione degli innocenti: di chi non può o non ce la fa a difendersi da solo. Le differente principali, fra i due manga sono, poi, ovviamente il diverso sesso dei due protagonisti, e alcuni elementi quali la magia e l'erotismo, che si trovano in uno ma non nell'altro.
In "Claymore", poi, al di là di chi si lamenta che le guerriere siano tutte uguali (il che non è vero, e ci si arriva semplicemente osservando i capelli e i tratti del volto), c'è un'effettiva diversificazione di ogni ragazza, sia a livello materiale che morale. Le Claymore hanno un numero e un simbolo, quindi sono materialmente diverse fra di loro per rango e potenza, e ognuna di loro ha un mondo interiore che la contraddistingue. Sono tutte guidate dallo stesso codice morale, ma ognuna combatte per un diverso motivo: c'è chi lo fa perché ha in sé un forte senso di giustizia, chi lo fa per ubbidire agli ordini e mantenersi stretto il proprio ruolo, chi lo fa perché non conosce altri modi di vivere (come le gemelle o le numero dieci), e chi lo fa per divertimento e appagamento personale. Non sono delle semplici soldatesse spersonalizzate e senza anima, ma esseri umani autentici, che vogliono vivere e temono la morte come tutti gli altri. E il fatto che ognuna di loro vive diversamente il proprio ruolo e porti un peso diverso nella propria anima è dimostrato dal diverso modo in cui si risvegliano (che spesso ha anche a che fare con il loro stile di combattimento, anche quello variante da Claymore a Claymore).
Il compito di riassumere brevemente e giudicare un opera tanto grande, ricca di così tante sfumature, potente nella narrazione e nella caratterizzazione e incredibilmente vasta (ricordiamo che sono ventisette volumi, disegnati in tredici anni e mezzo) è un compito duro e difficile. Voglio quindi passare brevemente a osservazioni più pratiche.
L'edizione Star Comics è molto buona, niente prezzi eccezionali (man mano aumentati proporzionalmente al resto delle opere della casa editrice), niente sovraccoperta inutile e nessuna infinità di pagine pubblicitarie in più (rispetto a Panini almeno). Il costo totale dell'opera è di circa centocinque€, perciò è anche molto più economica rispetto a serie più brevi di case editrici come la Flashbook, per cui si spende almeno il doppio del denaro. I volumetti sono buoni, non particolarmente resistenti, ma la maggior parte sono comunque incollati bene e stampati senza sbavature al margine o inchiostro eccessivo. La cosa ottima è che sicuramente non è difficilmente reperibile, e non penso che per adesso ci saranno ristampe eccessivamente costose.
Per concludere: "Claymore" è un manga fortemente adatto ad un pubblico adulto, spesso ricco di immagini violente e sequenze anche abbastanza deprimenti, ma proprio per questo è un manga vivido, ricco di emozioni, che trasmette tantissimo nel bene e nel male, e che lascia un segno molto molto profondo in qualsiasi lettore decida di avvicinarsi alle guerriere con gli occhi d'argento. "Claymore" è un manga che non consiglio a tutti, perché spesso è spiazzante, forte e violentemente reale: mostra che la vita è sofferenza, inganno, difficoltà, errori e anche tragedie, che la psiche umana genera mostri, e che non tutti sono abbastanza forti da sopravvivere alle disgrazie. Ma "Claymore" è anche un manga fatto di speranze, di affetti, di amicizia, di buon cuore e di coraggio. Questo fantasy "medioevale" a sfondo spirituale riesce a catturare il lettore, a incuriosirlo e a smuoverlo, scuotendo le coscienze e causando anche qualche lacrima. Quella di Claire e delle sue amiche non è una storia che se iniziate riuscirete a dimenticare facilmente, diventerà parte del vostro io e purtroppo non vi permetterà di vedere più molti manga come buone opere, perché quasi tutta la produzione commerciale messa al pari con "Claymore" e con poche altre opere, diventa mediocre e vuota. Io stessa dopo "Claymore" ho quasi del tutto perso interesse per le produzioni attuali, conscia che sarà difficile rileggere ancora un opera con la stessa passione e lo stesso entusiasmo. Buona lettura!
"Claymore" è un manga composto da 27 volumi, ideato e disegnato da Norihiro Yagi; la sua pubblicazione in Italia è iniziata nel 2005 sotto la Star Comics, e si è conclusa nel giugno del 2015.
Le Claymore sono delle fortissime guerriere dagli occhi d'argento le quali, addestrate e comandate da una misteriosa organizzazione, vengono da essa utilizzate per sconfiggere gli yoma, misteriose creature dall'aspetto mostruoso che, infiltrandosi nei villaggi e camuffandosi da esseri umani, ne divorano gli abitanti per saziare la propria fame. In questo mondo dall'ambientazione medievale, le Claymore sono viste dalla gente come una speranza, una luce in grado di trafiggere le tenebre e di portare la pace, ma non è tutto oro quel che luccica. La protagonista delle storia è Claire, la più debole dell'attuale generazione di Claymore, la cui vita viene segnata sin dalla tenera età da una serie di tragici eventi che il lettore avrà modo di scoprire passo passo.
Quello raccontato brevemente sopra, non è altro che un incipit, una piccolissima insignificante parte di una trama ben più complessa e articolata, in grado di coinvolgere lo spettatore e di regalare continui colpi di scena.
E' molto difficile dare una valutazione ad un'opera della portata di "Claymore", un'opera che si è protratta per lunghi anni, che ha coinvolto un grandissimo numero di lettori, e che sin dall'inizio ha avuto la "sfortuna" di essere accomunata a "Berserk", che non credo abbia bisogno di tante presentazioni.
Parto col dire che inizialmente la trama può sembrare banale, scontata e per nulla eccezionale, ma fermarsi alle apparenza è in questo caso l'errore peggiore che si possa compiere; se il primo, e volendo anche il secondo volumetto possono non destare particolare interesse, a partire dal terzo la storia inizia a prendere una piega più che interessante, e la cosa stupefacente è che migliore di albo in albo. I colpi di scena e le rivelazioni si susseguono uno dietro l'altro, senza sosta, e nonostante questo le domande e i misteri che aleggiano attorno al mondo di "Claymore" sono talmente fitti e numerosi che costringeranno il lettore a giungere sino alla conclusione per trovare le risposte che inevitabilmente finirà per cercare.
I personaggi che vengono presentati sono innumerevoli, e alcuni fanno solo delle brevi apparizioni, ma sono tutti, dal primo all'ultimo, dotati di un'ottima caratterizzazione. La follia è l'elemento che in "Claymore" accomuna praticamente ogni essere vivente, yoma, umano o Claymore che sia. I protagonisti principali godono ovviamente di un carattere più profondo e curato. Claire è una protagonista che saprà farsi apprezzare nel corso del tempo, all'inizio apparirà un po' priva di mordente, ma col proseguire della storia compirà un'evoluzione non indifferente. Anche i numerosi antagonisti non saranno da meno, saranno tutti analizzati ottimamente, e ognuno di loro avrà un ruolo fondamentale per lo sviluppo e lo svolgersi della trama.
Tecnicamente rasenta la perfezione. Come per la trama, anche lo stile e la qualità del disegno non deve essere giudicata dai primi volumi. Proseguendo con la lettura si vede una crescita impressionante, sia per quanto riguarda il design dei vari risvegliati, sia per quanto riguarda il grado dei dettagli. Le battaglie sono dinamiche, veloci, semplici da seguire. Tutte le tavole sono facilmente comprensibili, non ci sono scarabocchi piazzati a caso o stranezze, come è invece facile riscontare quando si leggono opere di questo tipo, dove è necessario mostrare dinamismo e velocità. Le ambientazioni, un misto fra dark-fantasy e medioevo, sono spettacolari e anch'esse minuziosamente arricchite di particolari.
Parlando delle tematiche trattate, "Claymore" si fa carico di approfondirne un grande numero, e con una sensibilità incredibile. La tematica principale è forse quella dell'amicizia, un sentimento che lega Claire a tutte le altre sue compagne e che la spinge e migliorarsi oltre ogni limite per proteggerle. Diventa chiaro soprattutto alla fine, quando lei stessa ammette di aver paura di morire, non tanto per timore della morte quanto per il desiderio di condurre una vita pacifica insieme alle sue amiche. Il simbolismo e i rimandi alla religione sono molto forti, ed è difficile notarli tutti nonostante siano espressi piuttosto chiaramente. Il finale, nonostante lasci delle questioni in sospeso, conclude perfettamente la serie, donando comunque un senso di completezza, e lasciando anche aperta la possibilità per un futuro sequel.
In conclusione reputo "Claymore" un vero e proprio capolavoro, sotto ogni aspetto. Una serie spettacolare, coinvolgente, ricca di idee interessanti e di significati, e disegnata splendidamente. Cosa chiedere di più? Consigliatissima la lettura.
Le Claymore sono delle fortissime guerriere dagli occhi d'argento le quali, addestrate e comandate da una misteriosa organizzazione, vengono da essa utilizzate per sconfiggere gli yoma, misteriose creature dall'aspetto mostruoso che, infiltrandosi nei villaggi e camuffandosi da esseri umani, ne divorano gli abitanti per saziare la propria fame. In questo mondo dall'ambientazione medievale, le Claymore sono viste dalla gente come una speranza, una luce in grado di trafiggere le tenebre e di portare la pace, ma non è tutto oro quel che luccica. La protagonista delle storia è Claire, la più debole dell'attuale generazione di Claymore, la cui vita viene segnata sin dalla tenera età da una serie di tragici eventi che il lettore avrà modo di scoprire passo passo.
Quello raccontato brevemente sopra, non è altro che un incipit, una piccolissima insignificante parte di una trama ben più complessa e articolata, in grado di coinvolgere lo spettatore e di regalare continui colpi di scena.
E' molto difficile dare una valutazione ad un'opera della portata di "Claymore", un'opera che si è protratta per lunghi anni, che ha coinvolto un grandissimo numero di lettori, e che sin dall'inizio ha avuto la "sfortuna" di essere accomunata a "Berserk", che non credo abbia bisogno di tante presentazioni.
Parto col dire che inizialmente la trama può sembrare banale, scontata e per nulla eccezionale, ma fermarsi alle apparenza è in questo caso l'errore peggiore che si possa compiere; se il primo, e volendo anche il secondo volumetto possono non destare particolare interesse, a partire dal terzo la storia inizia a prendere una piega più che interessante, e la cosa stupefacente è che migliore di albo in albo. I colpi di scena e le rivelazioni si susseguono uno dietro l'altro, senza sosta, e nonostante questo le domande e i misteri che aleggiano attorno al mondo di "Claymore" sono talmente fitti e numerosi che costringeranno il lettore a giungere sino alla conclusione per trovare le risposte che inevitabilmente finirà per cercare.
I personaggi che vengono presentati sono innumerevoli, e alcuni fanno solo delle brevi apparizioni, ma sono tutti, dal primo all'ultimo, dotati di un'ottima caratterizzazione. La follia è l'elemento che in "Claymore" accomuna praticamente ogni essere vivente, yoma, umano o Claymore che sia. I protagonisti principali godono ovviamente di un carattere più profondo e curato. Claire è una protagonista che saprà farsi apprezzare nel corso del tempo, all'inizio apparirà un po' priva di mordente, ma col proseguire della storia compirà un'evoluzione non indifferente. Anche i numerosi antagonisti non saranno da meno, saranno tutti analizzati ottimamente, e ognuno di loro avrà un ruolo fondamentale per lo sviluppo e lo svolgersi della trama.
Tecnicamente rasenta la perfezione. Come per la trama, anche lo stile e la qualità del disegno non deve essere giudicata dai primi volumi. Proseguendo con la lettura si vede una crescita impressionante, sia per quanto riguarda il design dei vari risvegliati, sia per quanto riguarda il grado dei dettagli. Le battaglie sono dinamiche, veloci, semplici da seguire. Tutte le tavole sono facilmente comprensibili, non ci sono scarabocchi piazzati a caso o stranezze, come è invece facile riscontare quando si leggono opere di questo tipo, dove è necessario mostrare dinamismo e velocità. Le ambientazioni, un misto fra dark-fantasy e medioevo, sono spettacolari e anch'esse minuziosamente arricchite di particolari.
Parlando delle tematiche trattate, "Claymore" si fa carico di approfondirne un grande numero, e con una sensibilità incredibile. La tematica principale è forse quella dell'amicizia, un sentimento che lega Claire a tutte le altre sue compagne e che la spinge e migliorarsi oltre ogni limite per proteggerle. Diventa chiaro soprattutto alla fine, quando lei stessa ammette di aver paura di morire, non tanto per timore della morte quanto per il desiderio di condurre una vita pacifica insieme alle sue amiche. Il simbolismo e i rimandi alla religione sono molto forti, ed è difficile notarli tutti nonostante siano espressi piuttosto chiaramente. Il finale, nonostante lasci delle questioni in sospeso, conclude perfettamente la serie, donando comunque un senso di completezza, e lasciando anche aperta la possibilità per un futuro sequel.
In conclusione reputo "Claymore" un vero e proprio capolavoro, sotto ogni aspetto. Una serie spettacolare, coinvolgente, ricca di idee interessanti e di significati, e disegnata splendidamente. Cosa chiedere di più? Consigliatissima la lettura.
Parlare di "Claymore" per me non è facile. Questo per un motivo molto semplice: "Claymore" è stato il mio primo manga. Di conseguenza, non posso che farmi influenzare dai sentimenti dai quali sono pervaso quando ne parlo a pochi giorni dalla lettura dell'ultimo volume.
Ma adesso direi di smetterla con questo preambolo che non interesserà a nessuno ed iniziare a parlare del vero e proprio titolo.
Partirò dicendo che "Claymore" non va assolutamente giudicato per i primi due volumi. Possono anche essere considerati un mero preludio a quello che ci attende. Né i disegni, né tantomeno la storia sono ai livelli di quello che poi questa opera potrà regalarci. Anzi, dico di più, sono proprio degli albi mediocri, il disegno è grezzo e la trama è una pallida imitazione di "Berserk". Per poter godere del capolavoro che è "Claymore" bisognerà aspettare il terzo volume, con la comparsa di Teresa; da lì in poi, sarà magnifico.
Non voglio anticipare nulla di quello che poi sarà una complessa e davvero ben elaborata trama, quindi, giusto per far capire di cosa si tratta, faccio solo un piccolo accenno alla storia: si può dire che "Claymore" sia un manga di ambientazione "dark fantasy", che ha come incipit la storia di Claire, una delle Claymore, guerriere addestrate a sconfiggere dei demoni che si cibano degli uomini, chiamati Yoma. Questa, però, è meno di una goccia di quello che la vera trama di questa opera ci regala.
Ho amato tantissime cose di questo titolo, dirò solamente quelle che più me lo hanno fatto apprezzare, sennò probabilmente finirei per fare una recensione più lunga che utile.
Una delle cose migliori di "Claymore" è lo sviluppo della trama. Tutto è spiegato, non ci sono avvenimenti o personaggi che vengono buttati lì per caso, ogni singolo avvenimento ha una storia e una motivazione ben precisa, credibile; dalla prima all'ultima pagina.
Altra cosa magnifica è come migliora il disegno nel tempo. Da un disegno gretto, a quello che per me è un capolavoro di sfondi e dettagli nei disegni dei risvegliati. I design di questi mostri sono sempre nuovi ed accattivanti, così come quelli delle Claymore, che, nonostante abbiano tutte capelli biondi e occhi argentei, sono nette e distinte nel modo di essere rappresentate. Anche i combattimenti sono incredibilmente chiari e precisi, non sono confusi come spesso capita nei manga di azione, si capisce ogni azione, ogni particolare dello scontro.
Infine, ma non per importanza, il finale. Spesso ho odiati finali inconcludenti di opere che avevo amato alla follia, ma non "Claymore". Tutto giunge all'apice di una storia perfetta, sebbene alcuni degli ultimi albi non fossero all'altezza della prima metà, gli ultimi due o tre, ci regalano un finale strabiliante. Non posso descrivere la mia emozione quando ho visto l'ultima tavola del numero 26. Solo chi l'ha letto può capire la portata di quel colpo di scena. Perfetto.
Ah, voglio nominare anche un altro pregio di questo titolo, che forse troppo spesso viene sottovalutato. La morte dei personaggi importati. Negli shounen, spesso e volentieri i protagonisti si salvano in maniera rocambolesca, togliendo ogni emozione al combattimento, invece, in "Claymore", i personaggi muoiono. E lo fanno anche nella maniera più cruenta ed inaspettata possibile. Voltando pagina puoi vedere una delle tue amate guerriere brutalmente decapitata (sapete a chi mi riferisco) o squartata in due senza pietà. Ogni pagina è colma di suspance, perché chiunque potrebbe morire da un momento all'altro.
Lo consiglio? Sì, anzi, vi dico di più, recuperate la serie intera e chiudetevi a leggerlo senza riserve, un volume dopo l'altro senza vedere la luce del sole. Sarà un'esperienza memorabile, grazie anche alla buona edizione nella quale è stata portata in Italia, la solida e relativamente economica standard della Star Comics.
Ma adesso direi di smetterla con questo preambolo che non interesserà a nessuno ed iniziare a parlare del vero e proprio titolo.
Partirò dicendo che "Claymore" non va assolutamente giudicato per i primi due volumi. Possono anche essere considerati un mero preludio a quello che ci attende. Né i disegni, né tantomeno la storia sono ai livelli di quello che poi questa opera potrà regalarci. Anzi, dico di più, sono proprio degli albi mediocri, il disegno è grezzo e la trama è una pallida imitazione di "Berserk". Per poter godere del capolavoro che è "Claymore" bisognerà aspettare il terzo volume, con la comparsa di Teresa; da lì in poi, sarà magnifico.
Non voglio anticipare nulla di quello che poi sarà una complessa e davvero ben elaborata trama, quindi, giusto per far capire di cosa si tratta, faccio solo un piccolo accenno alla storia: si può dire che "Claymore" sia un manga di ambientazione "dark fantasy", che ha come incipit la storia di Claire, una delle Claymore, guerriere addestrate a sconfiggere dei demoni che si cibano degli uomini, chiamati Yoma. Questa, però, è meno di una goccia di quello che la vera trama di questa opera ci regala.
Ho amato tantissime cose di questo titolo, dirò solamente quelle che più me lo hanno fatto apprezzare, sennò probabilmente finirei per fare una recensione più lunga che utile.
Una delle cose migliori di "Claymore" è lo sviluppo della trama. Tutto è spiegato, non ci sono avvenimenti o personaggi che vengono buttati lì per caso, ogni singolo avvenimento ha una storia e una motivazione ben precisa, credibile; dalla prima all'ultima pagina.
Altra cosa magnifica è come migliora il disegno nel tempo. Da un disegno gretto, a quello che per me è un capolavoro di sfondi e dettagli nei disegni dei risvegliati. I design di questi mostri sono sempre nuovi ed accattivanti, così come quelli delle Claymore, che, nonostante abbiano tutte capelli biondi e occhi argentei, sono nette e distinte nel modo di essere rappresentate. Anche i combattimenti sono incredibilmente chiari e precisi, non sono confusi come spesso capita nei manga di azione, si capisce ogni azione, ogni particolare dello scontro.
Infine, ma non per importanza, il finale. Spesso ho odiati finali inconcludenti di opere che avevo amato alla follia, ma non "Claymore". Tutto giunge all'apice di una storia perfetta, sebbene alcuni degli ultimi albi non fossero all'altezza della prima metà, gli ultimi due o tre, ci regalano un finale strabiliante. Non posso descrivere la mia emozione quando ho visto l'ultima tavola del numero 26. Solo chi l'ha letto può capire la portata di quel colpo di scena. Perfetto.
Ah, voglio nominare anche un altro pregio di questo titolo, che forse troppo spesso viene sottovalutato. La morte dei personaggi importati. Negli shounen, spesso e volentieri i protagonisti si salvano in maniera rocambolesca, togliendo ogni emozione al combattimento, invece, in "Claymore", i personaggi muoiono. E lo fanno anche nella maniera più cruenta ed inaspettata possibile. Voltando pagina puoi vedere una delle tue amate guerriere brutalmente decapitata (sapete a chi mi riferisco) o squartata in due senza pietà. Ogni pagina è colma di suspance, perché chiunque potrebbe morire da un momento all'altro.
Lo consiglio? Sì, anzi, vi dico di più, recuperate la serie intera e chiudetevi a leggerlo senza riserve, un volume dopo l'altro senza vedere la luce del sole. Sarà un'esperienza memorabile, grazie anche alla buona edizione nella quale è stata portata in Italia, la solida e relativamente economica standard della Star Comics.
Mi trovo veramente in difficoltà nel valutare questo manga in quanto un 8 non è sicuramente il voto più adatto a rappresentare interamente l'opera.
La prima metà dell'opera meriterebbe un 10 pieno: mistero, azione e personaggi incedibili si susseguono in un universo con le caratteristiche di un medioevo fantasy impeccabile.
Una narrazione perfetta che rende benissimo i sentimenti dei protagonisti e che porta il lettore ad affezionarsi ai personaggi quasi tutti femminili, condividendo con loro gioie e dolori.
Analizzando la seconda metà dell'opera trovo sopratutto negli ultimi cinque o sei volumi finali una grande difficoltà nella gestione della trama da parte dell'autore e per questo il mio voto non può essere più di 6.
Avversari troppo forti vengono eliminati rapidamente, quasi fossero troppo scomodi e vi fosse l'esigenza di correre verso il finale.
Quest'ultimo ha lasciato poi totalmente irrisolti moltissimi dubbi e domande nel lettore che non può in nessun modo trovarsi soddisfatto della conclusione, scialba e sbrigativa. Se la trama ha avuto quindi un declino questo certamente non può essere detto per lo stile grafico: un crescendo dal primo all'ultimo volume, partendo da una base non eccelsa e arrivando ad un prodotto tendente alla perfezione e accostato tante volte allo stile del maestro Kentaro Miura (Berserk).
Avendo dato 10 alla prima metà dell'opera e solo 6 alla seconda, tirando le somme un 8 credo che sia sufficiente a consigliare la lettura agli amanti di quelle ambientazioni da medioevo fantasy tanto più seinen che shounen.
La prima metà dell'opera meriterebbe un 10 pieno: mistero, azione e personaggi incedibili si susseguono in un universo con le caratteristiche di un medioevo fantasy impeccabile.
Una narrazione perfetta che rende benissimo i sentimenti dei protagonisti e che porta il lettore ad affezionarsi ai personaggi quasi tutti femminili, condividendo con loro gioie e dolori.
Analizzando la seconda metà dell'opera trovo sopratutto negli ultimi cinque o sei volumi finali una grande difficoltà nella gestione della trama da parte dell'autore e per questo il mio voto non può essere più di 6.
Avversari troppo forti vengono eliminati rapidamente, quasi fossero troppo scomodi e vi fosse l'esigenza di correre verso il finale.
Quest'ultimo ha lasciato poi totalmente irrisolti moltissimi dubbi e domande nel lettore che non può in nessun modo trovarsi soddisfatto della conclusione, scialba e sbrigativa. Se la trama ha avuto quindi un declino questo certamente non può essere detto per lo stile grafico: un crescendo dal primo all'ultimo volume, partendo da una base non eccelsa e arrivando ad un prodotto tendente alla perfezione e accostato tante volte allo stile del maestro Kentaro Miura (Berserk).
Avendo dato 10 alla prima metà dell'opera e solo 6 alla seconda, tirando le somme un 8 credo che sia sufficiente a consigliare la lettura agli amanti di quelle ambientazioni da medioevo fantasy tanto più seinen che shounen.
"Una legge non è che una regola scritta, sta alla discrezione del singolo rispettarla o meno, perciò siamo libere di scegliere: possiamo rispettare la legge, oppure possiamo infrangerla... e lasciarci giustiziare […]" Cit. Teresa del Sorriso
Credo che questa frase possa incarnare molti concetti fondamentali dell'opera che verranno esplicati lungo il corso delle vicende.
DATI TECNICI DI PRODUZIONE
Claymore, uscito per la prima volta sulle pagine del magazine Jump Square della Shueisha nel Gennaio 2002, venne concluso nell'Ottobre 2014 in Giappone, per un totale di 27 volumi. Scritto e disegnato da Norihiro Yagi e pubblicato per la prima volta in Italia dalla Star Comics nel 2005, si presenta come un Dark-Fantasy ricco di azione dai connotati splatter.
Il titolo vanta anche di una trasposizione animata i cui diritti sono stati acquistati dalla Yamato Video. La prima messa in onda fu proiettata nel novembre 2011 sul canale MAN-GA di Sky.
TRAMA
"La malvagità si nasconde nelle tenebre della notte: tenebre profonde che inghiottono la notte stessa". Cit. Claire
La storia è ambientata in un mondo cupo, disumanizzato e immerso nel terrore. Vige la legge del più forte per cui i deboli sono destinati a soccombere, sopraffatti dalla crudeltà e dall'egoismo umano. Una terra dove nemmeno l'uomo è all'apice della catena alimentare, in cui egli non è affatto il cacciatore, bensì la preda. Esistono infatti creature antropofaghe chiamate Yoma, dotate di forza e poteri sovrumani che, infiltrandosi nei villaggi celando il proprio aspetto, si cibano degli uomini impotenti.
L'umanità è costantemente sferzata dalla voracità degli esseri, ma dispone di un'arma in grado di salvaguardare la sopravvivenza della specie. A contrastare gli Yoma si ergono infatti le guerriere Claymore (nome coniato dai villici e derivante dalle lunghe spade a doppia lama che utilizzano per combattere), facenti parte di una misteriosa organizzazione che, sotto pagamento, invia quest'ultime nei villaggi per sterminare le creature..
Le Claymore o "Streghe dagli Occhi d'Argento", come vengono chiamate dai villici in senso spregiativo, sono frutto di esperimenti genetici, nate dall'unione del sangue e dei geni umani con quelli degli Yoma. Esse secernono in sé un potere diabolico chiamato Yoki: la fonte della loro forza che è, al contempo, quella della loro rovina. Se, infatti, attingessero eccessivamente all'energia di cui sono portatrici, rischierebbero di trasformarsi negli esseri ai quali esse stesse danno la caccia. Questo processo viene chiamato "Risveglio".
La protagonista dell'opera si chiama Claire. Reduce di un tragico passato e di una vita marchiata da innumerevoli sofferenze, divenne Claymore in giovane età spinta da forti sentimenti di vendetta. Ella, insieme alle compagne e ad un giovane ragazzo di nome Raki, tra desideri contrastanti, scontri epici contro creature sedotte dal male, tra menzogne e imposizioni dovrà diventare fautrice del proprio destino, scavalcando così il buio baratro dell'ignoranza: unica barriera che si frappone alla verità.
Perché esistono solo guerriere femmine?
Gli Yoma flagellano il genere umano solo per nutrirsi?
L'organizzazione cosa tiene celato? Quali sono i suoi veri intenti?
Queste sono le domande e cui Claire dovrà trovare risposta, ma per le quali metterà a rischio la propria vita.
Passando ad un giudizio soggettivo, reputo la trama non particolarmente ricca di contenuti ma scorrevole ed intrigante. Le scenografie di combattimento sono rappresentate da Yagi in modo magistrale, in pochi altri manga ho infatti riscontrato una così spiccata abilità da parte dell'autore. Tale competenza, però, porta con sé anche un deficit: il mangaka, soprattutto nella seconda parte del manga, ha infatti puntato eccessivamente sull'azione, rendendola a tratti ridondante e smorzando, seppur non esageratamente, le potenzialità della trama. Dal mio punto di vista avrebbe potuto investire il tempo in altresì modi, offrendo un maggior numero di sbocchi narrativi o più semplicemente riducendo la lunghezza complessiva dell'opera.
Come ho sottolineato gli aspetti negativi, non posso che evidenziare ed elogiare anche quelli positivi. Quando iniziai a leggere Claymore ero veramente infervorato: Yagi riusciva a bilanciare ottimamente l'equilibrio tra combattimento e dialogo. L'opera non mancava intatti di un buon intreccio narrativo. L'autore è riuscito inoltre a riprendersi egregiamente, regalandomi un finale appagante, il quale ad essere sincero è riuscito anche a strapparmi una lacrima.
ASPETTO GRAFICO
Come precedentemente detto le azioni di dinamicità e combattimento sono rese in modo spettacolare e sorprendentemente scenografico. Per quanto concerne il disegno e le proporzioni della fisionomia umana il mangaka è stato in egual modo assai brillante. Ma la realizzazione grafica dei mostri è la componente stilistica dell'autore che più ha saputo stupirmi. Le creature sono rappresentate infatti nel dettaglio, ognuna delle quali si differenzia dalle altre per caratteristiche uniche ed esaltanti.
PERSONAGGI
Character Design
Le guerriere sono accomunate da peculiarità estetiche quali la carnagione chiara quasi lattea, gli occhi di color azzurro argenteo e i capelli biondo platino. Sono inoltre omologate dalle armature, tutte identiche, ad eccezion fatta del simbolo identificativo posto alla base del collo, diverso per ognuna di esse. Hanno quindi nel complesso un aspetto angelico.
L'abilità con cui l'autore è stato in grado di descrivere i caratteri principali delle Claymore è sicuramente degna di nota. Esteticamente appaiono molto femminili, dai lineamenti delicati e dallo sguardo fiero. Canoni di bellezza che sicuramente so apprezzare. Le armature sono ben dettagliate e le spade rifinite con precisione. Il Character Design è indubbiamente lodevole. A mio parere uno dei migliori.
Esse si presentano come donne glaciali, dirette e inflessibili, nonché a tratti apatiche. Questa però, da come si potrà evincere sin dai primi capitoli, è solo apparenza.
Le guerriere non possono biologicamente invecchiare. Sono probabilmente sterili. Non hanno famiglia e non dispongono nemmeno dell'opportunità di assaporare lo squisito sapore della vita, per loro costellata solamente da morte e sofferenza. Quindi perfette armi nelle mani dell'organizzazione: loro giudice, garante e boia. Non è consentito trasgredire: allevate come soldati l'unico scopo per cui sono state create è uccidere o essere uccise; nulla di più, nulla di meno. I sentimenti? Non sono contemplati. La pietà? Non è mai esistita. La parola dell'organizzazione? Dettame imprescindibile. Pena: l'esecuzione condotta dalle compagne d'arme. Il combattimento è la loro vita, continuamente sferzata da raffiche di vento, in continua lotta per la sopravvivenza e destinata a spegnarsi come il sole al tramonto.
Il personaggio che ho amato di più è Teresa dal Sorriso. Non solo è il mio preferito all'interno dell'opera, ma anche tra quelli femminili tratti da altri anime o manga. Non esagero nemmeno se dicessi che ha dato una marcia in più all'opera stessa. Vorrei descrivere ciò che la caratterizza e ciò che mi piace più in lei, ma lascerò che siate voi a scoprirlo!
Anche a Claire ho saputo affezionarmi. È una donna tenace, perseverante e forte. Guarda il mondo a testa alta, senza farsi scoraggiare dalle difficoltà o dai pugni che la vita le riserva. Inutile dire che non è stereotipata. Un'ottima protagonista per un'ottima opera.
LE TEMATICHE
- Amore e odio: trattati come i principali e più potenti sentimenti, rappresentano le antitesi che permeano l'animo umano, dando a quest'ultimo la forza di plasmare il mondo. Vi starete chiedendo cosa intendo esattamente con la suddetta definizione ma, come per quanto riguarda le sfumature caratteriali di Teresa, lascerò che siate voi a capirlo.
- L'amicizia sta al centro dell'opera ed è quel sentimento che ti spinge a non demordere, ad andare avanti stolidamente nonostante le avversità, per proteggere chi ti è caro.
- La Disillusione, l'acquisizione di autocoscienza e il raggiungimento del proprio io sono altri temi ricorrenti; uniti tra loro tracciano il sentiero spirituale che ogni essere umano deve percorrere per giungere alla riscoperta di sé, per ottenere la consapevolezza necessaria al fine di comprendere ciò che è veramente importante.
Le tematiche trattate nel complesso non sono particolarmente complesse ne ricercate, però sono ben approfondite e assai curate. I messaggi che l'opera vuole trasmettere vengono infatti recepiti dal lettore molto chiaramente.
CONCLUSIONE
Alla luce di quanto detto finora Claymore è un'opera intensa, variegata e densa di emozioni. La consiglio a tutti coloro cui piace il genere Fantasy, le belle donne e l'azione.
Credo che questa frase possa incarnare molti concetti fondamentali dell'opera che verranno esplicati lungo il corso delle vicende.
DATI TECNICI DI PRODUZIONE
Claymore, uscito per la prima volta sulle pagine del magazine Jump Square della Shueisha nel Gennaio 2002, venne concluso nell'Ottobre 2014 in Giappone, per un totale di 27 volumi. Scritto e disegnato da Norihiro Yagi e pubblicato per la prima volta in Italia dalla Star Comics nel 2005, si presenta come un Dark-Fantasy ricco di azione dai connotati splatter.
Il titolo vanta anche di una trasposizione animata i cui diritti sono stati acquistati dalla Yamato Video. La prima messa in onda fu proiettata nel novembre 2011 sul canale MAN-GA di Sky.
TRAMA
"La malvagità si nasconde nelle tenebre della notte: tenebre profonde che inghiottono la notte stessa". Cit. Claire
La storia è ambientata in un mondo cupo, disumanizzato e immerso nel terrore. Vige la legge del più forte per cui i deboli sono destinati a soccombere, sopraffatti dalla crudeltà e dall'egoismo umano. Una terra dove nemmeno l'uomo è all'apice della catena alimentare, in cui egli non è affatto il cacciatore, bensì la preda. Esistono infatti creature antropofaghe chiamate Yoma, dotate di forza e poteri sovrumani che, infiltrandosi nei villaggi celando il proprio aspetto, si cibano degli uomini impotenti.
L'umanità è costantemente sferzata dalla voracità degli esseri, ma dispone di un'arma in grado di salvaguardare la sopravvivenza della specie. A contrastare gli Yoma si ergono infatti le guerriere Claymore (nome coniato dai villici e derivante dalle lunghe spade a doppia lama che utilizzano per combattere), facenti parte di una misteriosa organizzazione che, sotto pagamento, invia quest'ultime nei villaggi per sterminare le creature..
Le Claymore o "Streghe dagli Occhi d'Argento", come vengono chiamate dai villici in senso spregiativo, sono frutto di esperimenti genetici, nate dall'unione del sangue e dei geni umani con quelli degli Yoma. Esse secernono in sé un potere diabolico chiamato Yoki: la fonte della loro forza che è, al contempo, quella della loro rovina. Se, infatti, attingessero eccessivamente all'energia di cui sono portatrici, rischierebbero di trasformarsi negli esseri ai quali esse stesse danno la caccia. Questo processo viene chiamato "Risveglio".
La protagonista dell'opera si chiama Claire. Reduce di un tragico passato e di una vita marchiata da innumerevoli sofferenze, divenne Claymore in giovane età spinta da forti sentimenti di vendetta. Ella, insieme alle compagne e ad un giovane ragazzo di nome Raki, tra desideri contrastanti, scontri epici contro creature sedotte dal male, tra menzogne e imposizioni dovrà diventare fautrice del proprio destino, scavalcando così il buio baratro dell'ignoranza: unica barriera che si frappone alla verità.
Perché esistono solo guerriere femmine?
Gli Yoma flagellano il genere umano solo per nutrirsi?
L'organizzazione cosa tiene celato? Quali sono i suoi veri intenti?
Queste sono le domande e cui Claire dovrà trovare risposta, ma per le quali metterà a rischio la propria vita.
Passando ad un giudizio soggettivo, reputo la trama non particolarmente ricca di contenuti ma scorrevole ed intrigante. Le scenografie di combattimento sono rappresentate da Yagi in modo magistrale, in pochi altri manga ho infatti riscontrato una così spiccata abilità da parte dell'autore. Tale competenza, però, porta con sé anche un deficit: il mangaka, soprattutto nella seconda parte del manga, ha infatti puntato eccessivamente sull'azione, rendendola a tratti ridondante e smorzando, seppur non esageratamente, le potenzialità della trama. Dal mio punto di vista avrebbe potuto investire il tempo in altresì modi, offrendo un maggior numero di sbocchi narrativi o più semplicemente riducendo la lunghezza complessiva dell'opera.
Come ho sottolineato gli aspetti negativi, non posso che evidenziare ed elogiare anche quelli positivi. Quando iniziai a leggere Claymore ero veramente infervorato: Yagi riusciva a bilanciare ottimamente l'equilibrio tra combattimento e dialogo. L'opera non mancava intatti di un buon intreccio narrativo. L'autore è riuscito inoltre a riprendersi egregiamente, regalandomi un finale appagante, il quale ad essere sincero è riuscito anche a strapparmi una lacrima.
ASPETTO GRAFICO
Come precedentemente detto le azioni di dinamicità e combattimento sono rese in modo spettacolare e sorprendentemente scenografico. Per quanto concerne il disegno e le proporzioni della fisionomia umana il mangaka è stato in egual modo assai brillante. Ma la realizzazione grafica dei mostri è la componente stilistica dell'autore che più ha saputo stupirmi. Le creature sono rappresentate infatti nel dettaglio, ognuna delle quali si differenzia dalle altre per caratteristiche uniche ed esaltanti.
PERSONAGGI
Character Design
Le guerriere sono accomunate da peculiarità estetiche quali la carnagione chiara quasi lattea, gli occhi di color azzurro argenteo e i capelli biondo platino. Sono inoltre omologate dalle armature, tutte identiche, ad eccezion fatta del simbolo identificativo posto alla base del collo, diverso per ognuna di esse. Hanno quindi nel complesso un aspetto angelico.
L'abilità con cui l'autore è stato in grado di descrivere i caratteri principali delle Claymore è sicuramente degna di nota. Esteticamente appaiono molto femminili, dai lineamenti delicati e dallo sguardo fiero. Canoni di bellezza che sicuramente so apprezzare. Le armature sono ben dettagliate e le spade rifinite con precisione. Il Character Design è indubbiamente lodevole. A mio parere uno dei migliori.
Esse si presentano come donne glaciali, dirette e inflessibili, nonché a tratti apatiche. Questa però, da come si potrà evincere sin dai primi capitoli, è solo apparenza.
Le guerriere non possono biologicamente invecchiare. Sono probabilmente sterili. Non hanno famiglia e non dispongono nemmeno dell'opportunità di assaporare lo squisito sapore della vita, per loro costellata solamente da morte e sofferenza. Quindi perfette armi nelle mani dell'organizzazione: loro giudice, garante e boia. Non è consentito trasgredire: allevate come soldati l'unico scopo per cui sono state create è uccidere o essere uccise; nulla di più, nulla di meno. I sentimenti? Non sono contemplati. La pietà? Non è mai esistita. La parola dell'organizzazione? Dettame imprescindibile. Pena: l'esecuzione condotta dalle compagne d'arme. Il combattimento è la loro vita, continuamente sferzata da raffiche di vento, in continua lotta per la sopravvivenza e destinata a spegnarsi come il sole al tramonto.
Il personaggio che ho amato di più è Teresa dal Sorriso. Non solo è il mio preferito all'interno dell'opera, ma anche tra quelli femminili tratti da altri anime o manga. Non esagero nemmeno se dicessi che ha dato una marcia in più all'opera stessa. Vorrei descrivere ciò che la caratterizza e ciò che mi piace più in lei, ma lascerò che siate voi a scoprirlo!
Anche a Claire ho saputo affezionarmi. È una donna tenace, perseverante e forte. Guarda il mondo a testa alta, senza farsi scoraggiare dalle difficoltà o dai pugni che la vita le riserva. Inutile dire che non è stereotipata. Un'ottima protagonista per un'ottima opera.
LE TEMATICHE
- Amore e odio: trattati come i principali e più potenti sentimenti, rappresentano le antitesi che permeano l'animo umano, dando a quest'ultimo la forza di plasmare il mondo. Vi starete chiedendo cosa intendo esattamente con la suddetta definizione ma, come per quanto riguarda le sfumature caratteriali di Teresa, lascerò che siate voi a capirlo.
- L'amicizia sta al centro dell'opera ed è quel sentimento che ti spinge a non demordere, ad andare avanti stolidamente nonostante le avversità, per proteggere chi ti è caro.
- La Disillusione, l'acquisizione di autocoscienza e il raggiungimento del proprio io sono altri temi ricorrenti; uniti tra loro tracciano il sentiero spirituale che ogni essere umano deve percorrere per giungere alla riscoperta di sé, per ottenere la consapevolezza necessaria al fine di comprendere ciò che è veramente importante.
Le tematiche trattate nel complesso non sono particolarmente complesse ne ricercate, però sono ben approfondite e assai curate. I messaggi che l'opera vuole trasmettere vengono infatti recepiti dal lettore molto chiaramente.
CONCLUSIONE
Alla luce di quanto detto finora Claymore è un'opera intensa, variegata e densa di emozioni. La consiglio a tutti coloro cui piace il genere Fantasy, le belle donne e l'azione.
Questa è la mia prima recensione e ho deciso di dedicarla ad un manga che ho finito proprio ieri. Allora, Claymore.
È un manga dall'ambientazione molto particolare, se non unica nel suo genere. Ci troviamo in un mondo medievale in cui convivono uomini ed esseri mostruosi chiamati Yoma, che si cibano degli umani ed hanno la capacità di mimetizzarsi fra loro, caratteristica che combinata alle incredibili capacità fisiche li rende una vera e propria piaga per le città. Contro questi mostri agisce una misteriosa organizzazione che attraverso delle guerriere, dette Claymore appunto, si sbarazza degli Yoma sotto adeguato compenso. Lungo i ventisette volumi che compongono questo manga seguiremo le avventure di Claire, una di queste temibili combattenti.
La storia è a mio parere sempre chiara ma non per questo piatta; flashback, colpi di scena, intrecci politici e vicende personali vengono abilmente miscelati da Norihiro Yagi, che mette al bando momenti morti e troppo lineari. È un piacere quindi seguire la trama e lasciarsi sorprendere, anche grazie al disegno che è ottimo e va via via migliorando, arricchendosi di dettagli e mostrando combattimenti e paesaggi curati in maniera maniacale. Menzione d'onore li meritano il design dei mostri, estremamente diversi tra loro, e quello delle guerriere: pur essendo quasi identiche fisicamente, quel "quasi" che le rende uniche sarà sempre visibile e mai vi capiterà di confondere l'una con l'altra. Questa unicità, arricchita da una buona componente di introspezione psicologica e di caratterizzazione, vi farà amare le eroine rendendole a dispetto delle apparenze estremamente diverse fra loro. Allo stesso modo non vi troverete davanti a cattivi stereotipati e banali.
Per quanto riguarda i combattimenti essi sono ovviamente molto presenti e spettacolari, per certi versi splatter, ma mai scontati o caotici; non vi troverete davanti continui power up, e allo stesso modo non ho visto alcun tipo di fanservice (nonostante la materia prima non manchi!). Non spendo più di due righe a commentare le voci di corridoio che bollano Claymore come la versione femminile di Berserk. Lascio ai futuri lettori il piacere di scoprire che non è assolutamente così e che da ogni più piccolo componente di Claymore sprizza originalità.
Concludo la mia recensione consigliando Claymore a chiunque: che tu sia un navigato lettore di manga o un neofita del fumetto ti troverai davanti a un'opera che è impossibile non apprezzare; chiudendo l'ultimo capitolo dell'ultimo volume rifletterai sul fatto che le avventure della bella Claire sono finite, e ti sembrerà di salutare per sempre una cara amica.
10.
È un manga dall'ambientazione molto particolare, se non unica nel suo genere. Ci troviamo in un mondo medievale in cui convivono uomini ed esseri mostruosi chiamati Yoma, che si cibano degli umani ed hanno la capacità di mimetizzarsi fra loro, caratteristica che combinata alle incredibili capacità fisiche li rende una vera e propria piaga per le città. Contro questi mostri agisce una misteriosa organizzazione che attraverso delle guerriere, dette Claymore appunto, si sbarazza degli Yoma sotto adeguato compenso. Lungo i ventisette volumi che compongono questo manga seguiremo le avventure di Claire, una di queste temibili combattenti.
La storia è a mio parere sempre chiara ma non per questo piatta; flashback, colpi di scena, intrecci politici e vicende personali vengono abilmente miscelati da Norihiro Yagi, che mette al bando momenti morti e troppo lineari. È un piacere quindi seguire la trama e lasciarsi sorprendere, anche grazie al disegno che è ottimo e va via via migliorando, arricchendosi di dettagli e mostrando combattimenti e paesaggi curati in maniera maniacale. Menzione d'onore li meritano il design dei mostri, estremamente diversi tra loro, e quello delle guerriere: pur essendo quasi identiche fisicamente, quel "quasi" che le rende uniche sarà sempre visibile e mai vi capiterà di confondere l'una con l'altra. Questa unicità, arricchita da una buona componente di introspezione psicologica e di caratterizzazione, vi farà amare le eroine rendendole a dispetto delle apparenze estremamente diverse fra loro. Allo stesso modo non vi troverete davanti a cattivi stereotipati e banali.
Per quanto riguarda i combattimenti essi sono ovviamente molto presenti e spettacolari, per certi versi splatter, ma mai scontati o caotici; non vi troverete davanti continui power up, e allo stesso modo non ho visto alcun tipo di fanservice (nonostante la materia prima non manchi!). Non spendo più di due righe a commentare le voci di corridoio che bollano Claymore come la versione femminile di Berserk. Lascio ai futuri lettori il piacere di scoprire che non è assolutamente così e che da ogni più piccolo componente di Claymore sprizza originalità.
Concludo la mia recensione consigliando Claymore a chiunque: che tu sia un navigato lettore di manga o un neofita del fumetto ti troverai davanti a un'opera che è impossibile non apprezzare; chiudendo l'ultimo capitolo dell'ultimo volume rifletterai sul fatto che le avventure della bella Claire sono finite, e ti sembrerà di salutare per sempre una cara amica.
10.
<b> Attenzione: spoiler!</b>
Claymore è un manga di cui ho sempre sentito parlare benissimo, un must del genere fantasy nonostante sia tuttora in corso, eppure, iniziandolo a leggere (dopo mesi di tentennamento in merito), avevo aspettative ai minimi storici.
Chiariamo il punto. Non sono mai stato un fan né dei manga ad ambientazione medievale, né dei fantasy nudi e crudi. Bene, Claymore fa parte di entrambi i generi. Mi ero adeguato a ciò con un "mi tocca".
Vuoi le aspettative basse in partenza, vuoi la genialità dell'opera, dopo un paio di volumi non riuscivo più a fermarmi, volevo sapere sempre di più e subito... Insomma, ne ero ammaliato.
La trama si presenta ben studiata, con elementi che portano a intuire che l'autore avesse in mente, già all'inizio del racconto, buona parte degli sviluppi che ha poi messo in pratica nei dieci e passa anni successivi. Dettagli menzionati e poi insabbiati (come il segreto dietro al corpo delle claymore), misteri sempre più fitti (chi sono gli yoma? cos'è realmente l'Organizzazione?), personaggi sfuggenti (gli uomini in nero, i "bulimici"), tutto, a suo tempo, trova una risposta che si incastra alla perfezione nel puzzle dell'intreccio narrativo.
La storia si incentra sulla "strega dagli occhi d'argento", o semplicemente claymore (così le persone si riferiscono a loro) numero 47 dell'Organizzazione, la guerriera Claire, e su Raki, un ragazzino di un piccolo villaggio la cui famiglia è stata divorata, sotto i suoi occhi, da uno yoma, mostro dalle sembianze umane che si nutre delle viscere delle persone. Il ragazzo, privo di un posto dove vivere e costretto ad abbandonare il suo villaggio, segue Claire di nascosto sperando che questa, nonostante l'atteggiamento burbero e freddo, lo porti con sé nel suo peregrinare volto a soccorrere i villaggi infestati dagli yoma.
Parlando dei personaggi devo ammettere che la caratterizzazione emotiva e comportamentale non è stata troppo approfondita. Raki è il tipico ragazzo debole ma dal cuore forte, che non ha paura di morire e mettersi in pericolo per la sua Claire; la protagonista, invece, nonostante non spicchi tra le quarantasette claymore (essa è infatti la più "inesperta", come detto a più riprese nei primi volumi) per doti combattive, è dotata di una enorme forza di volontà e determinazione. Con le debite proporzioni, anche le altre guerriere e compagne di Claire seguono lo stesso modello.
Ho cercato di evitare di fornire dettagli eccessivi sulla trama e sui personaggi ma non posso trattenermi dal nominarlo, quindi il personaggio che ho apprezzato di più è sicuramente Easley, l'abissale del nord. Numero uno della prima e unica generazione di guerrieri maschi dell'organizzazione, si dimostra una delle figure più astute, approfittatrici, lungimiranti e soprattutto forti dell'intero fumetto. Il più forte degli abissali non ha pietà di nessuno (forse di Raki, ma personalmente penso che lo "usi" soltanto per perseguire, anche dopo la propria morte, lo scopo dei suoi ultimi anni: ammazzare Priscilla), è un freddo calcolatore, doppiogiochista e talvolta meschino. Diavolo se mi piace! È esattamente il genere di antagonista che apprezzo!
Parliamo adesso dell'altro aspetto che mi ha impressionato (positivamente) di più, cioè i disegni; prima di iniziare neanche quelli mi avevano incuriosito più di tanto, anche perché avendo visto solo l'immagine di qualche "bulimico", mi era parso uno di quei manga in cui il clou sono i mostri giganti... Sì e no. Diciamo che avevo preso l'ennesimo granchio. Tralasciando l'ambientazione geografica e lo studio della geografia del mondo (perfettamente congegnata, ma troppo complessa per poterne parlare, nonché spoiler piuttosto consistente), quello che mi ha colpito sono i personaggi. Ogni ragazza ha i suoi tratti caratteristici: variano dimensioni del volto, corporatura, altezza, forma delle labbra, degli occhi, taglio delle sopracciglia ecc. Il che, se si pensa che i personaggi "principali" sono almeno una cinquantina, diventa un lavoro notevole. Inoltre lo stile realistico con cui i volti sono disegnati fa distaccare lo stile da quello classico degli shonen destinati alla stessa fascia di pubblico di Claymore. Quindi originalità, altra cosa che adoro.
Cosa dire per concludere? Claymore è un mix di violenza, mistero, sentimenti e avventura che non lascia indifferenti, curato nei minimi dettagli in praticamente ogni ambito. È una di quelle opere che nella vita si devono leggere, pur non essendo (come il sottoscritto) un amante del genere. Il mio voto complessivo all'opera è un 10, perché raramente ho letto qualcosa che mi abbia catturato in questa maniera. Volendo cercare il pelo nell'uovo si potrebbe dire che l'idea di base - all'inizio, perché poi si discosta - sembra molto simile a Berserk (motivo per cui è stato definito, e secondo me a torto, il "Berserk al femminile"), e anche che i personaggi siano sviluppati caratterialmente (non dal punto di vista della storia personale, preciso che quell'aspetto è molto curato) in maniera alle volte un po' troppo superficiale rispetto al resto dell'opera. Ma ribadisco, li ho trovati aspetti del tutto trascurabili.
Claymore è un manga di cui ho sempre sentito parlare benissimo, un must del genere fantasy nonostante sia tuttora in corso, eppure, iniziandolo a leggere (dopo mesi di tentennamento in merito), avevo aspettative ai minimi storici.
Chiariamo il punto. Non sono mai stato un fan né dei manga ad ambientazione medievale, né dei fantasy nudi e crudi. Bene, Claymore fa parte di entrambi i generi. Mi ero adeguato a ciò con un "mi tocca".
Vuoi le aspettative basse in partenza, vuoi la genialità dell'opera, dopo un paio di volumi non riuscivo più a fermarmi, volevo sapere sempre di più e subito... Insomma, ne ero ammaliato.
La trama si presenta ben studiata, con elementi che portano a intuire che l'autore avesse in mente, già all'inizio del racconto, buona parte degli sviluppi che ha poi messo in pratica nei dieci e passa anni successivi. Dettagli menzionati e poi insabbiati (come il segreto dietro al corpo delle claymore), misteri sempre più fitti (chi sono gli yoma? cos'è realmente l'Organizzazione?), personaggi sfuggenti (gli uomini in nero, i "bulimici"), tutto, a suo tempo, trova una risposta che si incastra alla perfezione nel puzzle dell'intreccio narrativo.
La storia si incentra sulla "strega dagli occhi d'argento", o semplicemente claymore (così le persone si riferiscono a loro) numero 47 dell'Organizzazione, la guerriera Claire, e su Raki, un ragazzino di un piccolo villaggio la cui famiglia è stata divorata, sotto i suoi occhi, da uno yoma, mostro dalle sembianze umane che si nutre delle viscere delle persone. Il ragazzo, privo di un posto dove vivere e costretto ad abbandonare il suo villaggio, segue Claire di nascosto sperando che questa, nonostante l'atteggiamento burbero e freddo, lo porti con sé nel suo peregrinare volto a soccorrere i villaggi infestati dagli yoma.
Parlando dei personaggi devo ammettere che la caratterizzazione emotiva e comportamentale non è stata troppo approfondita. Raki è il tipico ragazzo debole ma dal cuore forte, che non ha paura di morire e mettersi in pericolo per la sua Claire; la protagonista, invece, nonostante non spicchi tra le quarantasette claymore (essa è infatti la più "inesperta", come detto a più riprese nei primi volumi) per doti combattive, è dotata di una enorme forza di volontà e determinazione. Con le debite proporzioni, anche le altre guerriere e compagne di Claire seguono lo stesso modello.
Ho cercato di evitare di fornire dettagli eccessivi sulla trama e sui personaggi ma non posso trattenermi dal nominarlo, quindi il personaggio che ho apprezzato di più è sicuramente Easley, l'abissale del nord. Numero uno della prima e unica generazione di guerrieri maschi dell'organizzazione, si dimostra una delle figure più astute, approfittatrici, lungimiranti e soprattutto forti dell'intero fumetto. Il più forte degli abissali non ha pietà di nessuno (forse di Raki, ma personalmente penso che lo "usi" soltanto per perseguire, anche dopo la propria morte, lo scopo dei suoi ultimi anni: ammazzare Priscilla), è un freddo calcolatore, doppiogiochista e talvolta meschino. Diavolo se mi piace! È esattamente il genere di antagonista che apprezzo!
Parliamo adesso dell'altro aspetto che mi ha impressionato (positivamente) di più, cioè i disegni; prima di iniziare neanche quelli mi avevano incuriosito più di tanto, anche perché avendo visto solo l'immagine di qualche "bulimico", mi era parso uno di quei manga in cui il clou sono i mostri giganti... Sì e no. Diciamo che avevo preso l'ennesimo granchio. Tralasciando l'ambientazione geografica e lo studio della geografia del mondo (perfettamente congegnata, ma troppo complessa per poterne parlare, nonché spoiler piuttosto consistente), quello che mi ha colpito sono i personaggi. Ogni ragazza ha i suoi tratti caratteristici: variano dimensioni del volto, corporatura, altezza, forma delle labbra, degli occhi, taglio delle sopracciglia ecc. Il che, se si pensa che i personaggi "principali" sono almeno una cinquantina, diventa un lavoro notevole. Inoltre lo stile realistico con cui i volti sono disegnati fa distaccare lo stile da quello classico degli shonen destinati alla stessa fascia di pubblico di Claymore. Quindi originalità, altra cosa che adoro.
Cosa dire per concludere? Claymore è un mix di violenza, mistero, sentimenti e avventura che non lascia indifferenti, curato nei minimi dettagli in praticamente ogni ambito. È una di quelle opere che nella vita si devono leggere, pur non essendo (come il sottoscritto) un amante del genere. Il mio voto complessivo all'opera è un 10, perché raramente ho letto qualcosa che mi abbia catturato in questa maniera. Volendo cercare il pelo nell'uovo si potrebbe dire che l'idea di base - all'inizio, perché poi si discosta - sembra molto simile a Berserk (motivo per cui è stato definito, e secondo me a torto, il "Berserk al femminile"), e anche che i personaggi siano sviluppati caratterialmente (non dal punto di vista della storia personale, preciso che quell'aspetto è molto curato) in maniera alle volte un po' troppo superficiale rispetto al resto dell'opera. Ma ribadisco, li ho trovati aspetti del tutto trascurabili.
Su Claymore si potrebbero dire davvero tante, tante cose, perchè è un manga come pochi ce ne sono, capace di prendere il lettore dalla prima all'ultima pagina del volume, rendendolo pienamente partecipe delle vicende dei protagonisti. Insomma, uno di quei manga che si devono leggere almeno una volta nella vita, perchè meritano davvero tanto, ma proseguiamo con ordine...
La storia all'inizio può sembrare parecchio semplice: ci troviamo in un mondo più o meno Medievale, nel quale sono comparsi da non si sa quando tempo e da chissà dove dei mostri, denominati Yoma, che sopravvivono nutrendosi degli organi interni degli umani. Questi ultimi, non avendo idea di come combatterli, sono totalmente alla loro merce. Per far fronte a questa minaccia, una misteriosa organizzazione di uomini tutti vestiti di nero (no, non quelli di Detective Conan) inizia a fare esperimenti, tentando di impiantare nel corpo umano parte delle cellule di questi mostri. Da qui nascono le guerriere Claymore, ossia donne umane, che possiedono la forza e le capacità di Yoma.
La protagonista è una Claymore di nome Claire, la numero quarantasette dell'organizzazione, ossia la più debole, e le vicende del manga, soprattutto nei primi dieci volumi, gireranno totalmente attorno a lei e alle sue battaglie contro gli Yoma, accompagnata da un ragazzino di nome Raki che deciderà di seguirla, in seguito allo sterminio della sua famiglia proprio a causa di uno Yoma, più o meno all'inizio del manga. Questa è più o meno la trama in generale, anche se diventerà molto più complessa dal volume cinque/sei in avanti.
I disegni all'inizio del manga non sono granché, ma andando avanti da volume a volume è evidente una crescita dal punto di vista del tratto dell'autore molto positiva, e attualmente penso che lo stile di disegno dell'autore, seppur non perfetto, si adatti perfettamente alla storia. Le scene d'azione sono disegnate in modo egregio, non tutti i disegnatori sono capaci di rendere così "mobili" le loro scene, e ritengo che l'autore di Claymore riesca perfettamente ad esprimere le dinamiche dei
vari combattimenti. L'unica pecca è nei combattimenti con più guerriere, infatti un lettore non attento rischia di confondersi, ma tutto diventa più chiaro già dopo una rilettura della scena, quindi non è proprio una cosa dannosa...
Per concludere, l'edizione. Niente da dire, è la standard della Star Comics, i primi volumi costano 3.10, poi il prezzo sale e si stabilizza a 3.90, ma è ottima, nonostante gli albi abbiano un non indifferente numero d'anni alle spalle resistono abbastanza bene. Ovviamente sono tutti reperibili sia online, sia ordinabili in fumetteria e nel sito della Star Comics senza alcun problema.
Insomma, consiglio a chiunque Claymore, soprattutto a chi vuole leggere un manga diverso dal solito, dove non ci sono solo scene di combattimento fini a se stesse, dove non ci sono power up messi a caso per far vincere i protagonisti. Iniziatelo, davvero, non ve ne pentirete.
La storia all'inizio può sembrare parecchio semplice: ci troviamo in un mondo più o meno Medievale, nel quale sono comparsi da non si sa quando tempo e da chissà dove dei mostri, denominati Yoma, che sopravvivono nutrendosi degli organi interni degli umani. Questi ultimi, non avendo idea di come combatterli, sono totalmente alla loro merce. Per far fronte a questa minaccia, una misteriosa organizzazione di uomini tutti vestiti di nero (no, non quelli di Detective Conan) inizia a fare esperimenti, tentando di impiantare nel corpo umano parte delle cellule di questi mostri. Da qui nascono le guerriere Claymore, ossia donne umane, che possiedono la forza e le capacità di Yoma.
La protagonista è una Claymore di nome Claire, la numero quarantasette dell'organizzazione, ossia la più debole, e le vicende del manga, soprattutto nei primi dieci volumi, gireranno totalmente attorno a lei e alle sue battaglie contro gli Yoma, accompagnata da un ragazzino di nome Raki che deciderà di seguirla, in seguito allo sterminio della sua famiglia proprio a causa di uno Yoma, più o meno all'inizio del manga. Questa è più o meno la trama in generale, anche se diventerà molto più complessa dal volume cinque/sei in avanti.
I disegni all'inizio del manga non sono granché, ma andando avanti da volume a volume è evidente una crescita dal punto di vista del tratto dell'autore molto positiva, e attualmente penso che lo stile di disegno dell'autore, seppur non perfetto, si adatti perfettamente alla storia. Le scene d'azione sono disegnate in modo egregio, non tutti i disegnatori sono capaci di rendere così "mobili" le loro scene, e ritengo che l'autore di Claymore riesca perfettamente ad esprimere le dinamiche dei
vari combattimenti. L'unica pecca è nei combattimenti con più guerriere, infatti un lettore non attento rischia di confondersi, ma tutto diventa più chiaro già dopo una rilettura della scena, quindi non è proprio una cosa dannosa...
Per concludere, l'edizione. Niente da dire, è la standard della Star Comics, i primi volumi costano 3.10, poi il prezzo sale e si stabilizza a 3.90, ma è ottima, nonostante gli albi abbiano un non indifferente numero d'anni alle spalle resistono abbastanza bene. Ovviamente sono tutti reperibili sia online, sia ordinabili in fumetteria e nel sito della Star Comics senza alcun problema.
Insomma, consiglio a chiunque Claymore, soprattutto a chi vuole leggere un manga diverso dal solito, dove non ci sono solo scene di combattimento fini a se stesse, dove non ci sono power up messi a caso per far vincere i protagonisti. Iniziatelo, davvero, non ve ne pentirete.
Inizialmente diffidavo di questo titolo. La trama può sembrare, in effetti, apparentemente scontata. In un medioevo immaginario, dei terribili demoni mangiauomini, gli yoma, disseminano terrore e spavento per tutto il continente. Un gruppo di guerriere (un gruppo molto consistente a dire il vero, infatti sono ben 47), metà donne, metà mostri (anche se all'apparenza, occhi d'argento e forza sovrumana a parte, sembrano totalmente umane) combattono i mostri cattivi per il bene dell'umanità. A questo devo aggiungere la mia innata diffidenza per gli shonen con protagoniste femminili che combattono mettendo in evidenza forme procaci, nudità, in nome del fanservice più sfrenato.
Devo ammettere che, invece, mi sono dovuta ricredere totalmente. Ho letto i primi due numeri per curiosità e non sono più riuscita a smettere di leggere fino al 21.
Innanzitutto, la trama non è così semplicistica e scarna, anzi manifesta ben presto elementi di mistero, a cominciare dalla natura dell'organizzazione senza nome che si cela dietro le guerriere. Le scene dei combattimenti rivelano un interessante misto di horror e senso estetico-drammatico. A questo, poi, deve aggiungersi un modo di narrare particolarmente attento alla suspense oserei dire cinematografico, nonché un stile di disegno, (a parte i primi volumi) particolarmente accurato e minuzioso, ricco di dettagli e particolari. I risvegliati, in particolare, sono tutti diversi tra di loro, e nonostante la loro natura essenzialmente mostruosa, il loro aspetto ha un che di affascinante e fiabesco. Non sono semplicemente mostri, ma personaggi a tutti gli effetti. Anche le claymore, nonostante qualche difficoltà a distinguerne i volti (da qui, credo, la necessità di elaborare capigliature di tutti i tipi) hanno tutte un carattere peculiare, spesso frutto di storie ed esperienze passate dagli aspetti torbidi e traumatici. Ed è proprio il misto fra azione e introspezione a rendere questo manga appetibile da ambo i sessi. Inoltre, nonostante la lunghezza della trama, quest'opera ha sapientemente evitato le trappole dei filler: l'autore ha dimostrato una notevole abilità nel manovrare i numerosi fili della trama, senza farli intrecciare mai, evitando le incongruenze e mantenendo la storia sempre in costante evoluzione, senza troppe ripetizioni. Speriamo solo che non cada nel finale!
In conclusione consiglio questo manga praticamente a tutti.
Devo ammettere che, invece, mi sono dovuta ricredere totalmente. Ho letto i primi due numeri per curiosità e non sono più riuscita a smettere di leggere fino al 21.
Innanzitutto, la trama non è così semplicistica e scarna, anzi manifesta ben presto elementi di mistero, a cominciare dalla natura dell'organizzazione senza nome che si cela dietro le guerriere. Le scene dei combattimenti rivelano un interessante misto di horror e senso estetico-drammatico. A questo, poi, deve aggiungersi un modo di narrare particolarmente attento alla suspense oserei dire cinematografico, nonché un stile di disegno, (a parte i primi volumi) particolarmente accurato e minuzioso, ricco di dettagli e particolari. I risvegliati, in particolare, sono tutti diversi tra di loro, e nonostante la loro natura essenzialmente mostruosa, il loro aspetto ha un che di affascinante e fiabesco. Non sono semplicemente mostri, ma personaggi a tutti gli effetti. Anche le claymore, nonostante qualche difficoltà a distinguerne i volti (da qui, credo, la necessità di elaborare capigliature di tutti i tipi) hanno tutte un carattere peculiare, spesso frutto di storie ed esperienze passate dagli aspetti torbidi e traumatici. Ed è proprio il misto fra azione e introspezione a rendere questo manga appetibile da ambo i sessi. Inoltre, nonostante la lunghezza della trama, quest'opera ha sapientemente evitato le trappole dei filler: l'autore ha dimostrato una notevole abilità nel manovrare i numerosi fili della trama, senza farli intrecciare mai, evitando le incongruenze e mantenendo la storia sempre in costante evoluzione, senza troppe ripetizioni. Speriamo solo che non cada nel finale!
In conclusione consiglio questo manga praticamente a tutti.
Claymore: be', come iniziare a parlare di questo fantastico manga? Ah giusto è un manga fantastico: perché? Semplice: incominciamo col dire qualcosa sulla trama.
Ci troviamo in un mondo fantasy a sfondo medievale, dove un'organizzazione alleva delle guerriere chiamate Claymore per combattere creature mostruose e mangia uomini chiamate yoma. Queste ultime sono creature infide poiché si nascondono in mezzo alla gente (possono assumere sembianze umane) e le mangiano senza farsi scoprire; l'unico modo che le popolazioni hanno per salvarsi è rivolgersi tramite compenso alle Claymore, mezze yoma che, proprio grazie alla loro parte demoniaca riescono a sprigionare un grande potere, lo yoki. Con questo, le Clamore riescono a trovare e uccidere gli yoma. Ogni qualvolta usano questo potere, il loro corpo cambia e assomiglia di più a quello di uno yoma. Lo svolgimento della trama è ricco di colpi di scena che ti fanno sobbalzare il cuore dalla felicità o dalla tristezza.
Altro punto di forza del manga sono i disegni: capitolo per capitolo lo stile del mangaka si perfeziona e raffina per poi diventare altisonante, capace di farti immergere nelle tavole ricchissime di dettagli. Il mangaka ha l'ottimo vizio di fare tavole a doppia pagina che fanno rimanere stupefatti dalla loro bellezza incommensurabile, fanno prendere coscienza del lavoro e della passione che ci mette per disegnarle. Essendo tutte donne con la stessa armatura e arma, il mangaka, per differenziare l'aspetto delle Claymore, forse avrà frequentato un corso di styler per capelli: hanno tutte capigliature diverse e in totale ce ne saranno più di cinquanta tra quelle che ha già mostrato...
Un altro grande punto di forza del manga sono i combattimenti con i risvegliati e i risvegliati stessi.
I combattimenti sono sensazionali perché mischiano violenza, dinamismo, mosse spettacolari, sensazioni ed emozioni da entrambe le parti; sono combattimenti strategici dove si sfrutta il minimo indispensabile per spuntarla.
In questo manga tutti i personaggi, anche i terziari, sono caratterizzati perfettamente e ci si può affezionare a una delle Claymore o anche a un risvegliato perché c'è un vasto assortimento di caratteri e modi di pensare.
Infine, che dire? Questo manga vale veramente la pena di essere letto e se lo si legge non si può far a meno di viverlo e se lo si vive ce ne si innamora sicuramente. Consiglio di recuperare tutti i volumi in blocco come ho fatto io; invece, per chi è indeciso, consiglio la lettura dei primi cinque volumi (così capirete sicuramente quanto vale il manga), oppure di vedere l'anime che rispecchia fedelmente il manga fino al volume 10 e poi comprare gli altri. Detto ciò, spero di esservi stato d'aiuto e spero anche che la mia recensione vi abbia convinto a leggere questo manga perché merita veramente tanto!
Ci troviamo in un mondo fantasy a sfondo medievale, dove un'organizzazione alleva delle guerriere chiamate Claymore per combattere creature mostruose e mangia uomini chiamate yoma. Queste ultime sono creature infide poiché si nascondono in mezzo alla gente (possono assumere sembianze umane) e le mangiano senza farsi scoprire; l'unico modo che le popolazioni hanno per salvarsi è rivolgersi tramite compenso alle Claymore, mezze yoma che, proprio grazie alla loro parte demoniaca riescono a sprigionare un grande potere, lo yoki. Con questo, le Clamore riescono a trovare e uccidere gli yoma. Ogni qualvolta usano questo potere, il loro corpo cambia e assomiglia di più a quello di uno yoma. Lo svolgimento della trama è ricco di colpi di scena che ti fanno sobbalzare il cuore dalla felicità o dalla tristezza.
Altro punto di forza del manga sono i disegni: capitolo per capitolo lo stile del mangaka si perfeziona e raffina per poi diventare altisonante, capace di farti immergere nelle tavole ricchissime di dettagli. Il mangaka ha l'ottimo vizio di fare tavole a doppia pagina che fanno rimanere stupefatti dalla loro bellezza incommensurabile, fanno prendere coscienza del lavoro e della passione che ci mette per disegnarle. Essendo tutte donne con la stessa armatura e arma, il mangaka, per differenziare l'aspetto delle Claymore, forse avrà frequentato un corso di styler per capelli: hanno tutte capigliature diverse e in totale ce ne saranno più di cinquanta tra quelle che ha già mostrato...
Un altro grande punto di forza del manga sono i combattimenti con i risvegliati e i risvegliati stessi.
I combattimenti sono sensazionali perché mischiano violenza, dinamismo, mosse spettacolari, sensazioni ed emozioni da entrambe le parti; sono combattimenti strategici dove si sfrutta il minimo indispensabile per spuntarla.
In questo manga tutti i personaggi, anche i terziari, sono caratterizzati perfettamente e ci si può affezionare a una delle Claymore o anche a un risvegliato perché c'è un vasto assortimento di caratteri e modi di pensare.
Infine, che dire? Questo manga vale veramente la pena di essere letto e se lo si legge non si può far a meno di viverlo e se lo si vive ce ne si innamora sicuramente. Consiglio di recuperare tutti i volumi in blocco come ho fatto io; invece, per chi è indeciso, consiglio la lettura dei primi cinque volumi (così capirete sicuramente quanto vale il manga), oppure di vedere l'anime che rispecchia fedelmente il manga fino al volume 10 e poi comprare gli altri. Detto ciò, spero di esservi stato d'aiuto e spero anche che la mia recensione vi abbia convinto a leggere questo manga perché merita veramente tanto!
Una storia ben strutturata, pensata a lungo. La fantasia dell'autore, unita alla sua grande abilità artistica, ha formato un'opera d'arte amata da milioni di collezionisti di manga.
Disegni: sono molto belli, rifiniti nei minimi particolari, questo dimostra che l'autore è molto preciso, anche se alcuni disegni del primo volume non sono un granché, ma andando avanti migliora tantissimo, regalando al lettore il piacere di leggere questo manga.
Personaggi: La protagonista, Claire, è un personaggio veramente ben disegnato, molto dettagliato. Lei come tutte le claymore, ha un cuore trasformato in pietra per gli spaventosi ricordi, ed è per questo che poi si occupa di Raki, perché lei si rivede in lui per la sorte capitatogli. Claire anche se è una claymore è completamente umana, perché eredita carne e sangue da Teresa del sorriso, la vecchia numero uno delle claymore.
Come conclusione posso dire che l'anime è molto diverso dal manga. L'anime si ferma dopo lo scontro tra Claire e Priscilla, invece nel manga continua, ma credo che Norihiro Yagi voglia riservarci qualcosa di molto speciale per non finirlo in quel punto.
Disegni: sono molto belli, rifiniti nei minimi particolari, questo dimostra che l'autore è molto preciso, anche se alcuni disegni del primo volume non sono un granché, ma andando avanti migliora tantissimo, regalando al lettore il piacere di leggere questo manga.
Personaggi: La protagonista, Claire, è un personaggio veramente ben disegnato, molto dettagliato. Lei come tutte le claymore, ha un cuore trasformato in pietra per gli spaventosi ricordi, ed è per questo che poi si occupa di Raki, perché lei si rivede in lui per la sorte capitatogli. Claire anche se è una claymore è completamente umana, perché eredita carne e sangue da Teresa del sorriso, la vecchia numero uno delle claymore.
Come conclusione posso dire che l'anime è molto diverso dal manga. L'anime si ferma dopo lo scontro tra Claire e Priscilla, invece nel manga continua, ma credo che Norihiro Yagi voglia riservarci qualcosa di molto speciale per non finirlo in quel punto.
Questo manga è qualcosa di eccezionale. Normalmente non mi sono mai piaciuti i fantasy di azione, ma qui ci siamo veramente! La trama è articolata e molto ben narrata. L'autore ha l'astuzia di non concedere neanche una goccia in più nel necessario per ogni episodio e si guarda bene di rivelare o anticipare qualcosa, tenendo il lettore sempre sulle spine.
I personaggi (e sono tanti) hanno tutti la loro caratterizzazione e il loro spessore, e si inseriscono perfettamente nella vicenda. L' alone di mistero che circonda le Claymore, le spade, i loro corpi, la natura del mondo in cui vivono, gli yoma, e tutto il resto permea tutta la storia e ancora non lascia trasparire alcunché di risoluzione.
Davvero un'opera coinvolgente e accattivante, con un disegno molto ben fatto e piacevole!
I personaggi (e sono tanti) hanno tutti la loro caratterizzazione e il loro spessore, e si inseriscono perfettamente nella vicenda. L' alone di mistero che circonda le Claymore, le spade, i loro corpi, la natura del mondo in cui vivono, gli yoma, e tutto il resto permea tutta la storia e ancora non lascia trasparire alcunché di risoluzione.
Davvero un'opera coinvolgente e accattivante, con un disegno molto ben fatto e piacevole!
Parlare di capolavoro per il sottoscritto è come bere acqua, ossia naturale. Uno Shonen con tratti da Seinen semplicemente fantastico, lo reputo il miglior Manga che posseggo e per i motivi che ora vado ad elencare;
Trama = inizia con una trama sempliciotta dove nei primi 5-6 volumi spiega il passato della protagonista e lima il rapporto di amicizia-amore che ha quest'ultima col coprotagonista Raki. Andando avanti escono fuori nemici sempre più agguerriti e sempre molto originali stilisticamente parlando ( ma di questo ne parlerò a breve) e la trama seppur diventi più ampia e spaziosa non abbandona mai quella pseudo linearità e semplicità che accompagna i primi volumi; in questo caso è un bene perché funziona alla grande questo sistema!
Disegni = I primi volumi offrono tavole scialbe e poco precise, molte volte capiterà di trovarsi di fronte prospettive del tutto sballate e proporzioni che non stanno né in cielo né in terra, ma per fortuna con l'avanzare dei volumi il tutto migliora e si perfeziona. Il tratto dei personaggi è originalissimo con uno stile tutto del mangaka e la forma che assumono le/i risvegliati ha un qualcosa di assurdo davvero! Molte volte ho pensato che l'autore per avere questa fantasia nelle rappresentazioni assuma funghi allucinogeni per farsi aiutare nell'inventiva! In definitiva reputo Claymore un acquisto imprescindibile agli amanti dello shonen ricco di azione e violenza, ma mai gratuita. Voto 9, imperdibile!
Trama = inizia con una trama sempliciotta dove nei primi 5-6 volumi spiega il passato della protagonista e lima il rapporto di amicizia-amore che ha quest'ultima col coprotagonista Raki. Andando avanti escono fuori nemici sempre più agguerriti e sempre molto originali stilisticamente parlando ( ma di questo ne parlerò a breve) e la trama seppur diventi più ampia e spaziosa non abbandona mai quella pseudo linearità e semplicità che accompagna i primi volumi; in questo caso è un bene perché funziona alla grande questo sistema!
Disegni = I primi volumi offrono tavole scialbe e poco precise, molte volte capiterà di trovarsi di fronte prospettive del tutto sballate e proporzioni che non stanno né in cielo né in terra, ma per fortuna con l'avanzare dei volumi il tutto migliora e si perfeziona. Il tratto dei personaggi è originalissimo con uno stile tutto del mangaka e la forma che assumono le/i risvegliati ha un qualcosa di assurdo davvero! Molte volte ho pensato che l'autore per avere questa fantasia nelle rappresentazioni assuma funghi allucinogeni per farsi aiutare nell'inventiva! In definitiva reputo Claymore un acquisto imprescindibile agli amanti dello shonen ricco di azione e violenza, ma mai gratuita. Voto 9, imperdibile!
Questo manga per me è stata una graditissima quanto piacevole scoperta. Iniziai prima a vedermi l'anime di Claymore così per puro caso, dato che in quei tempi non sapevo che vedere. Mi è piaciuto talmente tanto da comprarmi il manga solo per sapere come sarebbe proseguita la storia di Claire e compagne, perchè mi aveva lasciato con una curiosità così grande che non ho potuto farne a meno.
Iniziamo ora parlando brevemente della trama di questo fantastico capolavoro nato dalla matita di Norihiro Yagi. Vivremo la storia dal punto di vista di Claire, una delle più deboli, idea davvero originale dato che solitamente il protagonista è uno dei personaggi più forti se non quello più forte in assoluto. E' entrata volontariamente tra le file di queste guerriere e la seguiremo nel suo viaggio fatto di vendetta personale. Queste guerriere hanno il dovere di proteggere gli umani da mostri chiamati Yoma che si nutrono delle interiora degli esseri umani in cambio di denaro; gli Yoma vengono eliminati da queste fantomatiche guerriere Claymore, viste male da tutti nonostante difendano gli umani e dare la caccia quando serve a dei Risvegliati (che capirete meglio leggendo il manga). Mi scuso se l'introduzione risulta confusa ma non sapevo come introdurre al meglio la storia cercando di evitare possibili e fastidiosi spoiler. Così iniziamo un viaggio fatto di epici combattimenti e molta azione, con uno spruzzo di sentimenti e amicizia tra le varie guerriere che aumenta di molto il valore di generico di quest'opera perché il tutto è stato inserito meravigliosamente e non stanca mai il lettore con troppa ripetitività (anche se in alcuni casi devo ammettere che lo è) siccome dipende dallo svolgersi degli eventi della trama, ma ripeto non è mai noioso o banale ed è tutto ben creato quasi alla perfezione.
Passo ora ad analizzare i vari personaggi che ritroveremo nel manga, allora inizio col dire che il tratto delle varie guerriere è simile l'una all'altra, leggendo il manga poi ne capirete meglio il motivo. Ma non soffermiamoci su questa piccolezza, saranno anche simili nel design, ma vi posso assicurare che caratterialmente sono tutte una diversa dall'altra, non capita mai di ritrovarsi con due guerriere simili! E' questo quello che più mi ha affascinato leggendo questo meraviglioso manga, la cura maniacale del mangaka nel diversificare i vari personaggi, perché prima o poi ci si riconosce in uno di questi ed è una cosa veramente bella e uno dei punti di forza di Claymore affezionandosi anche alle varie guerriere preferite. Inutile dire che la maggior parte sono tutti personaggi carismatici e che si sposano alla grande con il loro ruolo e adattamento nella trama, vedere personaggi come Claire, Helen, Denev, Easley, Milia e altri non capita certo in tutti i manga.
Passiamo ora parlare delle ambientazioni e dei fondali. L'ambientazione è il classico stile medioevale, ragazzi se vedete i fondali di questo manga ne rimarrete affascinati, sono riprodotti anche loro con cura maniacale e raramente si potrà vedere anche solo un pezzettino di pagina bianca tra una vignetta e l'altra. Il disegno è sicuramente il maggior punto di forza di questo manga e ho visto poche volte livelli di disegno così elevati e perfetto, il mio voto per i disegni è sicuramente un bel 10 che se lo merita senza ombra di dubbio. Potete farvene un idea guardando le copertine anche loro tutte fantastiche e diverse l'una dall'altra!
L'edizione della Star Comics è il classico formato standard da 3,90€ e tutto sommato è fatta davvero bene anche la rilegatura (ho solo avuto qualche piccolo problema di scollatura con qualche numero tra i più vecchi) ma niente di grave o che possa influenzare la lettura. Consiglio sicuramente questo manga a tutti, soprattutto agli appassionati di storie con demoni e agli appassionati di Berserk che troveranno pane per i loro denti. Ma anche gli appassionati di combattimenti e azione a mio avviso non ne rimarranno delusi. Un manga che merita di essere letto e da avere in collezione! Promosso a pieni voti, è diventato in breve tempo uno dei miei manga preferiti! Il voto sarebbe 9,5 ma non essendoci tolgo quel mezzo punto, tenevo a precisarlo. Fantastico.
Iniziamo ora parlando brevemente della trama di questo fantastico capolavoro nato dalla matita di Norihiro Yagi. Vivremo la storia dal punto di vista di Claire, una delle più deboli, idea davvero originale dato che solitamente il protagonista è uno dei personaggi più forti se non quello più forte in assoluto. E' entrata volontariamente tra le file di queste guerriere e la seguiremo nel suo viaggio fatto di vendetta personale. Queste guerriere hanno il dovere di proteggere gli umani da mostri chiamati Yoma che si nutrono delle interiora degli esseri umani in cambio di denaro; gli Yoma vengono eliminati da queste fantomatiche guerriere Claymore, viste male da tutti nonostante difendano gli umani e dare la caccia quando serve a dei Risvegliati (che capirete meglio leggendo il manga). Mi scuso se l'introduzione risulta confusa ma non sapevo come introdurre al meglio la storia cercando di evitare possibili e fastidiosi spoiler. Così iniziamo un viaggio fatto di epici combattimenti e molta azione, con uno spruzzo di sentimenti e amicizia tra le varie guerriere che aumenta di molto il valore di generico di quest'opera perché il tutto è stato inserito meravigliosamente e non stanca mai il lettore con troppa ripetitività (anche se in alcuni casi devo ammettere che lo è) siccome dipende dallo svolgersi degli eventi della trama, ma ripeto non è mai noioso o banale ed è tutto ben creato quasi alla perfezione.
Passo ora ad analizzare i vari personaggi che ritroveremo nel manga, allora inizio col dire che il tratto delle varie guerriere è simile l'una all'altra, leggendo il manga poi ne capirete meglio il motivo. Ma non soffermiamoci su questa piccolezza, saranno anche simili nel design, ma vi posso assicurare che caratterialmente sono tutte una diversa dall'altra, non capita mai di ritrovarsi con due guerriere simili! E' questo quello che più mi ha affascinato leggendo questo meraviglioso manga, la cura maniacale del mangaka nel diversificare i vari personaggi, perché prima o poi ci si riconosce in uno di questi ed è una cosa veramente bella e uno dei punti di forza di Claymore affezionandosi anche alle varie guerriere preferite. Inutile dire che la maggior parte sono tutti personaggi carismatici e che si sposano alla grande con il loro ruolo e adattamento nella trama, vedere personaggi come Claire, Helen, Denev, Easley, Milia e altri non capita certo in tutti i manga.
Passiamo ora parlare delle ambientazioni e dei fondali. L'ambientazione è il classico stile medioevale, ragazzi se vedete i fondali di questo manga ne rimarrete affascinati, sono riprodotti anche loro con cura maniacale e raramente si potrà vedere anche solo un pezzettino di pagina bianca tra una vignetta e l'altra. Il disegno è sicuramente il maggior punto di forza di questo manga e ho visto poche volte livelli di disegno così elevati e perfetto, il mio voto per i disegni è sicuramente un bel 10 che se lo merita senza ombra di dubbio. Potete farvene un idea guardando le copertine anche loro tutte fantastiche e diverse l'una dall'altra!
L'edizione della Star Comics è il classico formato standard da 3,90€ e tutto sommato è fatta davvero bene anche la rilegatura (ho solo avuto qualche piccolo problema di scollatura con qualche numero tra i più vecchi) ma niente di grave o che possa influenzare la lettura. Consiglio sicuramente questo manga a tutti, soprattutto agli appassionati di storie con demoni e agli appassionati di Berserk che troveranno pane per i loro denti. Ma anche gli appassionati di combattimenti e azione a mio avviso non ne rimarranno delusi. Un manga che merita di essere letto e da avere in collezione! Promosso a pieni voti, è diventato in breve tempo uno dei miei manga preferiti! Il voto sarebbe 9,5 ma non essendoci tolgo quel mezzo punto, tenevo a precisarlo. Fantastico.
Introduzione: 9
Gli Yoma sono mostri cannibali e c'è un'organizzazione che usa delle ragazze mezze demoni per eliminarli.
Queste ragazze sono armate con grosse spade chiamate Claymore che usano per affettare i mostri e qui l'ambientazione medievale è azzeccata (niente armi da fuoco, solo violenza fisica ravvicinata).
Claire è una di queste guerriere (chiamate proprio Claymore), la numero 47 quindi la più scarsa, che salva un ragazzo chiamato Raki da uno yoma; la storia che viene raccontata è la loro.
Trama: 10
La trama a prima vista semplice (Claire parte - combatte con il mostro - lo uccide) si complica sempre più e con il proseguire della storia salteranno fuori guerriere risvegliate che hanno superato il limite, guerre, vendette personali, esperimenti umani e molto altro.
Una trama coinvolgente e che ti tiene sempre teso, e sottolineo teso, colpi di scena a raffica e soprattutto i buoni muoiono, i cattivi muoiono, come la guerra vera.
Molte volte una situazione disperata peggiora e ci si chiede "Ora chi morirà?".
Personaggi: 9
Le guerriere sono tutte donne, vestite tutte uguali, tutte con i capelli grigi, parlano poco, si riconoscono solo per la pettinatura.
Gli umani sono praticamente inesistenti.
I risvegliati (guerriere che hanno abusato del potere demoniaco) tutti diversi tra loro e non i classici cattivi da odiare, anche loro hanno dei sentimenti e spesso cercano solo di sopravvivere.
Molte volte mi sono dispiaciuto per la loro morte.
Gli uomini dell'organizzazione, molto misteriosi tutto ciò che si può dire su di loro sono spoiler.
Disegni: 10
I disegni sono tanto belli da farti sentire nel medioevo; gli edifici, gli alberi, è tutto dettagliato.
I risvegliati sono diversi fra loro e nei disegni dell'intero personaggio si vedono le singole squame e i capillari.
All'inizio i disegni sono migliorabili ma già dal volume 4 la qualità si eleva di molto.
L'andamento dei combattimenti è mostrano bene e con ordine, di solito sono caotici in molti altri manga.
Tiriamo le somme: Claymore ti trascina in un mondo dettagliatissimo, violento e coperto di sangue in cui la morte è sempre dietro l'angolo per tutti e in cui nulla è come sembra.
Ma si vedono anche sensibilità, amicizia, cameratismo tra soldati che combattono per vedere un'altra alba e che sono tutti sulla stessa barca.
Non ci sono battute frivole o cavolate nel bel mezzo di un momento di tensione, non c'è fan service o nudi femminili così a caso (le risvegliate sono nude ma più che eccitare rendono il tutto ancora più tremendo). Dopotutto è in corso una guerra e c'è gente che muore in modi orribili.
È un'opera seria che deve essere capita e per capirla bisogna essere un po' maturi (come Neon Genesis Evangelion).
Tutta questa coerenza mi convince a dare 10 per un'opera d'arte che non è ancora finita e che ha ancora molti misteri da svelare.
Gli Yoma sono mostri cannibali e c'è un'organizzazione che usa delle ragazze mezze demoni per eliminarli.
Queste ragazze sono armate con grosse spade chiamate Claymore che usano per affettare i mostri e qui l'ambientazione medievale è azzeccata (niente armi da fuoco, solo violenza fisica ravvicinata).
Claire è una di queste guerriere (chiamate proprio Claymore), la numero 47 quindi la più scarsa, che salva un ragazzo chiamato Raki da uno yoma; la storia che viene raccontata è la loro.
Trama: 10
La trama a prima vista semplice (Claire parte - combatte con il mostro - lo uccide) si complica sempre più e con il proseguire della storia salteranno fuori guerriere risvegliate che hanno superato il limite, guerre, vendette personali, esperimenti umani e molto altro.
Una trama coinvolgente e che ti tiene sempre teso, e sottolineo teso, colpi di scena a raffica e soprattutto i buoni muoiono, i cattivi muoiono, come la guerra vera.
Molte volte una situazione disperata peggiora e ci si chiede "Ora chi morirà?".
Personaggi: 9
Le guerriere sono tutte donne, vestite tutte uguali, tutte con i capelli grigi, parlano poco, si riconoscono solo per la pettinatura.
Gli umani sono praticamente inesistenti.
I risvegliati (guerriere che hanno abusato del potere demoniaco) tutti diversi tra loro e non i classici cattivi da odiare, anche loro hanno dei sentimenti e spesso cercano solo di sopravvivere.
Molte volte mi sono dispiaciuto per la loro morte.
Gli uomini dell'organizzazione, molto misteriosi tutto ciò che si può dire su di loro sono spoiler.
Disegni: 10
I disegni sono tanto belli da farti sentire nel medioevo; gli edifici, gli alberi, è tutto dettagliato.
I risvegliati sono diversi fra loro e nei disegni dell'intero personaggio si vedono le singole squame e i capillari.
All'inizio i disegni sono migliorabili ma già dal volume 4 la qualità si eleva di molto.
L'andamento dei combattimenti è mostrano bene e con ordine, di solito sono caotici in molti altri manga.
Tiriamo le somme: Claymore ti trascina in un mondo dettagliatissimo, violento e coperto di sangue in cui la morte è sempre dietro l'angolo per tutti e in cui nulla è come sembra.
Ma si vedono anche sensibilità, amicizia, cameratismo tra soldati che combattono per vedere un'altra alba e che sono tutti sulla stessa barca.
Non ci sono battute frivole o cavolate nel bel mezzo di un momento di tensione, non c'è fan service o nudi femminili così a caso (le risvegliate sono nude ma più che eccitare rendono il tutto ancora più tremendo). Dopotutto è in corso una guerra e c'è gente che muore in modi orribili.
È un'opera seria che deve essere capita e per capirla bisogna essere un po' maturi (come Neon Genesis Evangelion).
Tutta questa coerenza mi convince a dare 10 per un'opera d'arte che non è ancora finita e che ha ancora molti misteri da svelare.
Non sono l'unica che vorrebbe dare un voto maggiore a 10 a questa serie, e motivi sono tanti...
Non avrei mai pensato che un manga letto per caso diventasse uno dei miei manga preferiti, ma andiamo per punti!
Iniziamo quindi con "di che cosa parla".
Già il titolo ci dice di cosa parlerà il manga, cioè di Claymore, guerriere che vengono chiamate per distruggere i demoni, gli Yoma. Perchè chiamano loro? Per il semplice fatto che queste guerriere sono mezze demoni create per questo scopo.
Questa è la trama principale, ciò su cui la storia è basata, qualcosa di semplice, ma arricchita a dovere e in un modo perfetto da Norihiro Yagi. Solo il fatto di vedere queste guerriere che combattono per salvare le vite umane, concorrendo, poi, per essere le prime fra tutte, fa venire voglia di leggere il manga, poi..."Questi disegni..."
Eh sì! Certamente bisogna parlare pure di questi! Si può dire che rispecchiano la trama, quindi pura semplicità, ma una semplicità genuina che mi ha subito preso. Sicuramente i personaggi non si contraddistingueranno per qualcosa di preciso se non per taglio di capelli, ma non impedisce certo di leggere ed essere incuriositi da tutto ciò che viene raccontato.
Una cosa comunque da notare è la confusione che ti trasmettono in alcuni punti, in cui vi è la piena battaglia, quasi ti fa essere lì, in mezzo a tutto il marasma!
Ho parlato di personaggi, quindi "chi c'è?"
Personaggi con caratteri che si differenziano assolutamente dai disegni, infatti se questi erano semplici e quasi monotoni, il carattere di qualsiasi personaggio della storia è molto curato. I personaggi, caratterialmente, crescono e vivono assieme a noi, ognuno ha il suo modo di pensare, agire, combattere, relazionarsi, e ciò si può notare sin dai primi numeri! E' qualcosa che da gusto "sentire" perché ti fa partecipare!
Ho detto poche e semplici parola ma mi sentivo quasi in dovere di consigliare, a chi ha voglia di leggersi qualcosa di interessante, questa serie indimenticabile!
Non avrei mai pensato che un manga letto per caso diventasse uno dei miei manga preferiti, ma andiamo per punti!
Iniziamo quindi con "di che cosa parla".
Già il titolo ci dice di cosa parlerà il manga, cioè di Claymore, guerriere che vengono chiamate per distruggere i demoni, gli Yoma. Perchè chiamano loro? Per il semplice fatto che queste guerriere sono mezze demoni create per questo scopo.
Questa è la trama principale, ciò su cui la storia è basata, qualcosa di semplice, ma arricchita a dovere e in un modo perfetto da Norihiro Yagi. Solo il fatto di vedere queste guerriere che combattono per salvare le vite umane, concorrendo, poi, per essere le prime fra tutte, fa venire voglia di leggere il manga, poi..."Questi disegni..."
Eh sì! Certamente bisogna parlare pure di questi! Si può dire che rispecchiano la trama, quindi pura semplicità, ma una semplicità genuina che mi ha subito preso. Sicuramente i personaggi non si contraddistingueranno per qualcosa di preciso se non per taglio di capelli, ma non impedisce certo di leggere ed essere incuriositi da tutto ciò che viene raccontato.
Una cosa comunque da notare è la confusione che ti trasmettono in alcuni punti, in cui vi è la piena battaglia, quasi ti fa essere lì, in mezzo a tutto il marasma!
Ho parlato di personaggi, quindi "chi c'è?"
Personaggi con caratteri che si differenziano assolutamente dai disegni, infatti se questi erano semplici e quasi monotoni, il carattere di qualsiasi personaggio della storia è molto curato. I personaggi, caratterialmente, crescono e vivono assieme a noi, ognuno ha il suo modo di pensare, agire, combattere, relazionarsi, e ciò si può notare sin dai primi numeri! E' qualcosa che da gusto "sentire" perché ti fa partecipare!
Ho detto poche e semplici parola ma mi sentivo quasi in dovere di consigliare, a chi ha voglia di leggersi qualcosa di interessante, questa serie indimenticabile!
Come voto avrei voluto dare venti. "Claymore" è una mosca bianca nel tempio dei manga... partiamo con ordine.
Storia: La storia parte semplice come si dovrebbe sempre...le Claymore sono guerriere mezze demoni che vengono assoldate, anzi create, per eliminare i demoni puri che infestano il mondo. Fine. Niente di più banale, forse, eppure la cosa già ti cattura e se non riesce lo farà presto, perché da questo piccolo nodo si dirama una rete fittissima e intrecciata di relazioni e misteri che compariranno alla fine di ogni volume, sviluppando l'universo di questo manga e "drogando" il lettore che vorrà leggere il volume successivo quasi con la stessa voglia di ossigeno che si ha sott'acqua.
Disegni: Anche qui troviamo molta semplicità, pure troppa... Le tavole sono sempre molto chiare e i personaggi a dirla tutta si somigliano un po', le Claymore si differenziano giusto per l'altezza e il taglio di capelli, per il resto sembrano identiche tra loro, e i maschi pure... Eppure senza, appunto, esagerare ogni personaggio spicca dalla vignetta e si fa subito riconoscere per i pochi ma forti particolari che lo contraddistinguono; difficile scambiare, nonostante l'assenza di elementi più marcati, una Claymore dalle altre così come per altri personaggi... L'autore però non vuole certo deludere chi vuole più ed ecco perciò "i risvegliati" mostri complessi dal tratto minuzioso; caratterizzati in modo perfetto che sfiarono da una parte, ovviamente, la mostruosità pura, eppure dall'altra parte anche lo splendore...
I personaggi: Se col disegno i protagonisti non sembrano diversissimi l'uno dall'altro, giusto il poco per non confonderli tra loro, caratterialmente questo manga ha toccato l'eccellenza. Non esiste un personaggio uguale all'altro, neanche tra i vari secondari individui che compaiono nella storia...Ognuno ha il proprio stile di combattimento, di dialogo, di personalità, sembrano vivi mentre si leggono le loro parole...e non solo, si evolvono: ma non come in altri manga, crescendo di altezza e cambiando vestiti ma rimanendo identici (vedi "Naruto") ma restando uguali nella forma, cambiando modo di pensare, di relazionarsi, di agire, insomma sembrando, e qui mi ripeto, veramente vivi.
Consiglio "Claymore" a chiunque...è un manga di una rara bellezza, intenso e accattivante e che per questo motivo farà apparire sbiadita qualunque altra opera leggiate successivamente.
Storia: La storia parte semplice come si dovrebbe sempre...le Claymore sono guerriere mezze demoni che vengono assoldate, anzi create, per eliminare i demoni puri che infestano il mondo. Fine. Niente di più banale, forse, eppure la cosa già ti cattura e se non riesce lo farà presto, perché da questo piccolo nodo si dirama una rete fittissima e intrecciata di relazioni e misteri che compariranno alla fine di ogni volume, sviluppando l'universo di questo manga e "drogando" il lettore che vorrà leggere il volume successivo quasi con la stessa voglia di ossigeno che si ha sott'acqua.
Disegni: Anche qui troviamo molta semplicità, pure troppa... Le tavole sono sempre molto chiare e i personaggi a dirla tutta si somigliano un po', le Claymore si differenziano giusto per l'altezza e il taglio di capelli, per il resto sembrano identiche tra loro, e i maschi pure... Eppure senza, appunto, esagerare ogni personaggio spicca dalla vignetta e si fa subito riconoscere per i pochi ma forti particolari che lo contraddistinguono; difficile scambiare, nonostante l'assenza di elementi più marcati, una Claymore dalle altre così come per altri personaggi... L'autore però non vuole certo deludere chi vuole più ed ecco perciò "i risvegliati" mostri complessi dal tratto minuzioso; caratterizzati in modo perfetto che sfiarono da una parte, ovviamente, la mostruosità pura, eppure dall'altra parte anche lo splendore...
I personaggi: Se col disegno i protagonisti non sembrano diversissimi l'uno dall'altro, giusto il poco per non confonderli tra loro, caratterialmente questo manga ha toccato l'eccellenza. Non esiste un personaggio uguale all'altro, neanche tra i vari secondari individui che compaiono nella storia...Ognuno ha il proprio stile di combattimento, di dialogo, di personalità, sembrano vivi mentre si leggono le loro parole...e non solo, si evolvono: ma non come in altri manga, crescendo di altezza e cambiando vestiti ma rimanendo identici (vedi "Naruto") ma restando uguali nella forma, cambiando modo di pensare, di relazionarsi, di agire, insomma sembrando, e qui mi ripeto, veramente vivi.
Consiglio "Claymore" a chiunque...è un manga di una rara bellezza, intenso e accattivante e che per questo motivo farà apparire sbiadita qualunque altra opera leggiate successivamente.
Come prima recensione ho deciso di condividere le mie opinioni sul manga che in un certo senso ha risvegliato in me il sopito interesse per il fumetto giapponese: Claymore.
Un paio d'anni fa, mentre cercavo un buon anime da visionare, mi imbattei nella trasposizione animata di Claymore. Ne fui rapito quasi immediatamente. Il frettoloso finale tuttavia lasciava fin troppi quesiti aperti e necessitavo assolutamente di un qualche tipo di risposte. Col tempo la curiosità mi portò ad acquistare dapprima un paio di volumetti e successivamente tutti i tankobon fino ad allora usciti in blocco. La scemata passione verso i manga da quel momento riaffiorò prepotente.
Il contorno che ospita la trama di Claymore è un medioevo classico sul quale viene poggiata la piaga degli Yoma, esseri demoniaci che per sopravvivere si nutrono delle carni degli esseri umani. Per scongiurare questa minaccia, i villaggi e le città sono costretti a rivolgersi ad una speciale Organizzazione che, sotto lauto compenso, offre i servizi delle loro combattenti scelte, le Claymore. In queste guerriere scorre sangue sia umano che demoniaco, ciò le rende molto più potenti di un persona qualunque e capaci di percepire il flusso della forza diabolica sprigionata dagli Yoma, chiamata Yoki.
Nel manga ci ritroviamo a seguire le vicende e la crescita di Claire, una guerriera Claymore fredda e taciturna (non sarà poi così insolito come temperamento in questo corpo d'élite, in realtà). Agli inizi potranno esserci poco chiare le motivazioni che possono aver spinto questa giovane ad una vita mercenaria povera d'onore e ricompense, ed in tutta onestà vi capirei se l'iniziale povertà di contenuti vi facesse desistere dallo scoprirle, ma se avrete un pizzico di pazienza tutto vi verrà ampiamente narrato in alcuni capitoli che rappresentano certamente delle vette nell'opera totale.
La primaria forza della narrazione risiede a mio parere nel grande e coinvolgente gioco di intrecci che sembra davvero non voler risparmiare niente e nessuno. Dai vertici dell'Organizzazione fino agli aberranti Yoma, dalle relazioni interpersonali tra le Claymore ai segreti celati nel passato, nulla viene lasciato al caso anche a dispetto di una nostra previsione iniziale magari non proprio rosea. Mi rendo conto di avere omesso svariati passaggi ed essermi limitato a dare un assaggio del semplice contesto. Ma, davvero, non meritate di perdervi nemmeno il minimo guizzo che questa storia ha da offrirvi. Siate fiduciosi. Saprà coinvolgervi come nemmeno vi aspettereste.
La dose di combattimenti che ci verranno offerti è molto elevata e la loro natura truculenta vira decisamente verso lo splatter, e splatter non sempre fa rima con "sensatezza", si sa. Si sa anche che le eccezioni esistono e quest'opera è qui a dimostrarlo. I numerosi scontri non si risolveranno a suon di power up, che sono comunque presenti ma inseriti egregiamente nel contesto e mai immotivati, non saranno semplici confronti di forza bruta bensì lotte di strategia ed abilità, di capacità nello sfruttare le caratteristiche e tecniche combattive personali a proprio vantaggio. Fallire in questo equivarrà alla morte.
Veniamo al disegno. La matita del mangaka nei primi volumi non ci delizia un granché, lascia a desiderare sotto diversi punti di vista. L'anatomia di Claire, per fare un esempio, ma vale non solo per la protagonista agli inizi, è "acerba" e non chiaramente definita. Gli sfondi per la maggior parte del tempo sono inesistenti, non sarà raro trovare pagine e pagine consecutive di sfondi praticamente bianchi. Il talento di Yagi però è già ampiamente visibile e i margini di miglioramento ci sono tutti, bisogna solo attendere un poco, e difatti, all'incirca dal terzo volume, il tratto migliora in maniera esponenziale, da quel momento non si farà che migliorare. Tavole piene, ottimo livello di dettaglio dei fondali, visi e corpi ben delineati e proporzionati.
Anche nelle scene di lotta il tutto rimane comprensibile e organico. Le mostruosità che faranno capolino tra le pagine sono meravigliose. Che dire poi del design dei famigerati Tre dell'Abisso? Sensazionale, monolitico, imponente. Un certo debito nei confronti del buon Miura è evidente, come pure qualche omaggio, ma Claymore riesce ad acquisire una sua indipendenza e anima, quindi i paragoni sono leciti ma fino ad un certo (remoto) punto.
C'è da dire che i volti delle nostre beniamine in certi frangenti soffrono di una certa staticità e le loro espressioni facciali tendono a ripetersi spesso. Da notare anche il fatto che i personaggi maschili (che si contano davvero sulla dita di una mano), hanno un appeal di gran lunga inferiore in quanto a caratterizzazione grafica.
In definitiva, questo è un seinen/shounen che consiglio senza remore. Se cercate una trama coinvolgente ed appassionante condita da un superbo disegno e da combattimenti al cardiopalmo, non potete che rivolgere a questo manga il vostro sguardo.
Regalatevelo.
Un paio d'anni fa, mentre cercavo un buon anime da visionare, mi imbattei nella trasposizione animata di Claymore. Ne fui rapito quasi immediatamente. Il frettoloso finale tuttavia lasciava fin troppi quesiti aperti e necessitavo assolutamente di un qualche tipo di risposte. Col tempo la curiosità mi portò ad acquistare dapprima un paio di volumetti e successivamente tutti i tankobon fino ad allora usciti in blocco. La scemata passione verso i manga da quel momento riaffiorò prepotente.
Il contorno che ospita la trama di Claymore è un medioevo classico sul quale viene poggiata la piaga degli Yoma, esseri demoniaci che per sopravvivere si nutrono delle carni degli esseri umani. Per scongiurare questa minaccia, i villaggi e le città sono costretti a rivolgersi ad una speciale Organizzazione che, sotto lauto compenso, offre i servizi delle loro combattenti scelte, le Claymore. In queste guerriere scorre sangue sia umano che demoniaco, ciò le rende molto più potenti di un persona qualunque e capaci di percepire il flusso della forza diabolica sprigionata dagli Yoma, chiamata Yoki.
Nel manga ci ritroviamo a seguire le vicende e la crescita di Claire, una guerriera Claymore fredda e taciturna (non sarà poi così insolito come temperamento in questo corpo d'élite, in realtà). Agli inizi potranno esserci poco chiare le motivazioni che possono aver spinto questa giovane ad una vita mercenaria povera d'onore e ricompense, ed in tutta onestà vi capirei se l'iniziale povertà di contenuti vi facesse desistere dallo scoprirle, ma se avrete un pizzico di pazienza tutto vi verrà ampiamente narrato in alcuni capitoli che rappresentano certamente delle vette nell'opera totale.
La primaria forza della narrazione risiede a mio parere nel grande e coinvolgente gioco di intrecci che sembra davvero non voler risparmiare niente e nessuno. Dai vertici dell'Organizzazione fino agli aberranti Yoma, dalle relazioni interpersonali tra le Claymore ai segreti celati nel passato, nulla viene lasciato al caso anche a dispetto di una nostra previsione iniziale magari non proprio rosea. Mi rendo conto di avere omesso svariati passaggi ed essermi limitato a dare un assaggio del semplice contesto. Ma, davvero, non meritate di perdervi nemmeno il minimo guizzo che questa storia ha da offrirvi. Siate fiduciosi. Saprà coinvolgervi come nemmeno vi aspettereste.
La dose di combattimenti che ci verranno offerti è molto elevata e la loro natura truculenta vira decisamente verso lo splatter, e splatter non sempre fa rima con "sensatezza", si sa. Si sa anche che le eccezioni esistono e quest'opera è qui a dimostrarlo. I numerosi scontri non si risolveranno a suon di power up, che sono comunque presenti ma inseriti egregiamente nel contesto e mai immotivati, non saranno semplici confronti di forza bruta bensì lotte di strategia ed abilità, di capacità nello sfruttare le caratteristiche e tecniche combattive personali a proprio vantaggio. Fallire in questo equivarrà alla morte.
Veniamo al disegno. La matita del mangaka nei primi volumi non ci delizia un granché, lascia a desiderare sotto diversi punti di vista. L'anatomia di Claire, per fare un esempio, ma vale non solo per la protagonista agli inizi, è "acerba" e non chiaramente definita. Gli sfondi per la maggior parte del tempo sono inesistenti, non sarà raro trovare pagine e pagine consecutive di sfondi praticamente bianchi. Il talento di Yagi però è già ampiamente visibile e i margini di miglioramento ci sono tutti, bisogna solo attendere un poco, e difatti, all'incirca dal terzo volume, il tratto migliora in maniera esponenziale, da quel momento non si farà che migliorare. Tavole piene, ottimo livello di dettaglio dei fondali, visi e corpi ben delineati e proporzionati.
Anche nelle scene di lotta il tutto rimane comprensibile e organico. Le mostruosità che faranno capolino tra le pagine sono meravigliose. Che dire poi del design dei famigerati Tre dell'Abisso? Sensazionale, monolitico, imponente. Un certo debito nei confronti del buon Miura è evidente, come pure qualche omaggio, ma Claymore riesce ad acquisire una sua indipendenza e anima, quindi i paragoni sono leciti ma fino ad un certo (remoto) punto.
C'è da dire che i volti delle nostre beniamine in certi frangenti soffrono di una certa staticità e le loro espressioni facciali tendono a ripetersi spesso. Da notare anche il fatto che i personaggi maschili (che si contano davvero sulla dita di una mano), hanno un appeal di gran lunga inferiore in quanto a caratterizzazione grafica.
In definitiva, questo è un seinen/shounen che consiglio senza remore. Se cercate una trama coinvolgente ed appassionante condita da un superbo disegno e da combattimenti al cardiopalmo, non potete che rivolgere a questo manga il vostro sguardo.
Regalatevelo.
Claymore è un fantasy veramente bello e particolare, detto così sembrerebbe un manga come un altro, ma fidatevi non lo è assolutamente.
Molti potrebbero pensare che sia come un Berserk al femminile, ma sbagliano, infatti una delle migliori sfumature caratterizzanti quest'opera è proprio la percezione e la sensibilità del carattere della protagonista, Claire, una donna forte d'animo; inizialmente vista come fredda e apatica, poi svelerà una personalità completamente opposta. Un manga incredibile, che sa farti emozionare, catturandoti nel suo fluido vortice di emozioni e combattimenti.
Passiamo ora, finita l'introduzione, alla descrizione della trama: Claire è una Claymore, una donna dagli occhi d'argento che svolge il lavoro di mercenario, ma non uno qualsiasi, è una cacciatrice di Yoma, creature in grado di mutare aspetto che assalgono con fattezze umane villaggi e paesi facendo stragi di uomini, i quali, non avendo altro modo con cui difendersi chiedono aiuto all'associazione Claymore, che, ricevuta la richiesta di aiuto, manda una delle sue guerriere per adempire alla richiesta ricevuta, ovviamente in cambio di un compenso che deve essere consegnato ad un uomo vestito in nero (che sta sul culo!).
Nei primi volumi la trama può sembrare semplice e monotona, ma come nella maggior parte dei manga migliori, il meglio arriva subito dopo la fase introduttiva. Anche la narrazione del manga è molto ben architettata, caratterizzata da flashback e situazioni e contesti nuovi e particolari.
Il disegno ad un occhio critico critico, stando a guardare il tratto, può risultare leggermente sporco, però guardando le proporzioni e l'aspetto realistico delle rappresentazioni paesaggistiche o dei combattimenti diremmo che non è assolutamente male; inoltre il disegno, rispetto ai primi numeri è in continuo miglioramento.
Quest'opera di Norihiro Yagi è ricca di personaggi, caratterizzati ognuno da tratti e sfumature di carattere diversissime tra di loro, ogni personaggio ha una propria personalità ed ognuno di essi è particolare. Se posso permettermi, il carattere di Claire è fantastico, forte e determinato.
Manga fantastico, consigliabile a tutti, particolare e coinvolgente.
Molti potrebbero pensare che sia come un Berserk al femminile, ma sbagliano, infatti una delle migliori sfumature caratterizzanti quest'opera è proprio la percezione e la sensibilità del carattere della protagonista, Claire, una donna forte d'animo; inizialmente vista come fredda e apatica, poi svelerà una personalità completamente opposta. Un manga incredibile, che sa farti emozionare, catturandoti nel suo fluido vortice di emozioni e combattimenti.
Passiamo ora, finita l'introduzione, alla descrizione della trama: Claire è una Claymore, una donna dagli occhi d'argento che svolge il lavoro di mercenario, ma non uno qualsiasi, è una cacciatrice di Yoma, creature in grado di mutare aspetto che assalgono con fattezze umane villaggi e paesi facendo stragi di uomini, i quali, non avendo altro modo con cui difendersi chiedono aiuto all'associazione Claymore, che, ricevuta la richiesta di aiuto, manda una delle sue guerriere per adempire alla richiesta ricevuta, ovviamente in cambio di un compenso che deve essere consegnato ad un uomo vestito in nero (che sta sul culo!).
Nei primi volumi la trama può sembrare semplice e monotona, ma come nella maggior parte dei manga migliori, il meglio arriva subito dopo la fase introduttiva. Anche la narrazione del manga è molto ben architettata, caratterizzata da flashback e situazioni e contesti nuovi e particolari.
Il disegno ad un occhio critico critico, stando a guardare il tratto, può risultare leggermente sporco, però guardando le proporzioni e l'aspetto realistico delle rappresentazioni paesaggistiche o dei combattimenti diremmo che non è assolutamente male; inoltre il disegno, rispetto ai primi numeri è in continuo miglioramento.
Quest'opera di Norihiro Yagi è ricca di personaggi, caratterizzati ognuno da tratti e sfumature di carattere diversissime tra di loro, ogni personaggio ha una propria personalità ed ognuno di essi è particolare. Se posso permettermi, il carattere di Claire è fantastico, forte e determinato.
Manga fantastico, consigliabile a tutti, particolare e coinvolgente.
Claymore è uno dei più ammirevoli manga che ho mai letto. La storia è assai differente dal suo genere, gli shonen abitualmente trattano di storia adatte a ragazze, ma non troppo crudeli e spietate. Invece Claymore è tutta un'altra cosa, combattimenti e sangue che schizza da tutte le parti, è normale vederle violenza.
La storia è molto bella, tratta di un'organizzazione composta da 47 ragazze metà demoni e metà donne, che senza cacciano dei demoni, chiamati Yoma, e la loro ricompensa va valutata contando gli Yoma uccisi. La organizzazione viene denominata Claymore, ma non è il nome ufficiale. La struttura corporea delle Claymore è esile, ma hanno un'agilità elevata e una forza mostruosa. La storia a mio parere è intrigante, bella e misteriosa.
I disegni sono dettagliati, gli sfondi anch'essi hanno moltissimi particolari. L'unica cosa che mi ha fatto rimaner perplesso è la rappresentazione grafica delle teste dei personaggi, è come se avessero una piccola fossa nel centro della testa e poi secondo me i personaggi si assomigliano molto, quindi non riesco a distinguerli bene.
L'edizione della Star Comics ha avuto un rincaro rispetto ai volumi iniziali, che erano usciti al prezzo di 3.30 euro, ora sono venduti a 3.90. Le pagine sono sempre circa 200, i singoli capitoli sono costituiti dalle 30 alle 60 pagine. Le copertine sono alquanto strane e hanno uno stile differente da quelle che si vedono di solito: anziché rappresentare l'immagine di un personaggio, rappresenta una scena del manga, a colori. La carta è buona e spessa, il volume è facile da aprire e quindi ha una stesura morbida.
Io questo manga lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati dell'azione, ma non a quelli che si impressionano facilmente. In conclusione do a questa opera un 9, la storia secondo me è bellissima, ma il disegno non è altrettanto buono, è ben fatto ma non è il massimo.
La storia è molto bella, tratta di un'organizzazione composta da 47 ragazze metà demoni e metà donne, che senza cacciano dei demoni, chiamati Yoma, e la loro ricompensa va valutata contando gli Yoma uccisi. La organizzazione viene denominata Claymore, ma non è il nome ufficiale. La struttura corporea delle Claymore è esile, ma hanno un'agilità elevata e una forza mostruosa. La storia a mio parere è intrigante, bella e misteriosa.
I disegni sono dettagliati, gli sfondi anch'essi hanno moltissimi particolari. L'unica cosa che mi ha fatto rimaner perplesso è la rappresentazione grafica delle teste dei personaggi, è come se avessero una piccola fossa nel centro della testa e poi secondo me i personaggi si assomigliano molto, quindi non riesco a distinguerli bene.
L'edizione della Star Comics ha avuto un rincaro rispetto ai volumi iniziali, che erano usciti al prezzo di 3.30 euro, ora sono venduti a 3.90. Le pagine sono sempre circa 200, i singoli capitoli sono costituiti dalle 30 alle 60 pagine. Le copertine sono alquanto strane e hanno uno stile differente da quelle che si vedono di solito: anziché rappresentare l'immagine di un personaggio, rappresenta una scena del manga, a colori. La carta è buona e spessa, il volume è facile da aprire e quindi ha una stesura morbida.
Io questo manga lo consiglio vivamente a tutti gli appassionati dell'azione, ma non a quelli che si impressionano facilmente. In conclusione do a questa opera un 9, la storia secondo me è bellissima, ma il disegno non è altrettanto buono, è ben fatto ma non è il massimo.
Dopo aver visto l'anime, che mi è piaciuto molto, ho acquistato in blocco i 19 volumi attualmente disponibili di Claymore. Devo dire che all'inizio la trama non ingrana molto, ma dal volume 3 in poi, con il flashback la musica cambia, e in meglio!
Claymore mi sembrava un manga abbastanza lineare - personaggio principale mezzo-demone che lotta per vendetta insieme ad alleate - e così sembrava che fosse, poi vengono inseriti i 3 dell'abisso come personaggi, che non spiego chi siano per non fare spoiler, e la trama inizia davvero ad essere un po' più intrigante, ma ancora nulla di eccezionale. Il colpo di scena è arrivato non troppi volumi fa, un colpo di scena che fa pensare che questo manga abbia ancora molto da raccontare. Infatti prima mi dava l'impressione che in 25, massimo 30 volumi si sarebbe concluso, invece ora dipende dalla voglia dell'autore perché con la svolta le possibilità per allungare la trama senza diluire ci sono.
I personaggi sono abbastanza caratterizzati, ma essendo quasi tutte donne in armature è evidente che un po' si assomiglino. I disegni sono molto piacevoli, fluidi e curati. All'inizio non convincevano, vedevo queste guerriere quasi senza naso e le cover dei volumi lasciano desiderare, almeno le prime; ma come spesso - se non sempre - accade, oltre alla trama anche lo stile di disegno è migliorato molto, portando Claymore ad alti livelli.
Perché mi piacciano i manga che escono a ritmo lentissimo è un mistero, ma questo è un punto doloso di Claymore in quanto i disegni sì sono curati, e anche gli sfondi ben lavorati, ma ciò non giustifica l'uscita di un capitolo al mese.
Tirando le somme un buon manga, forse lo avrei impostato in modo più psicologico, ma è un buon manga. Più che sufficiente senza ombra di dubbio.
Claymore mi sembrava un manga abbastanza lineare - personaggio principale mezzo-demone che lotta per vendetta insieme ad alleate - e così sembrava che fosse, poi vengono inseriti i 3 dell'abisso come personaggi, che non spiego chi siano per non fare spoiler, e la trama inizia davvero ad essere un po' più intrigante, ma ancora nulla di eccezionale. Il colpo di scena è arrivato non troppi volumi fa, un colpo di scena che fa pensare che questo manga abbia ancora molto da raccontare. Infatti prima mi dava l'impressione che in 25, massimo 30 volumi si sarebbe concluso, invece ora dipende dalla voglia dell'autore perché con la svolta le possibilità per allungare la trama senza diluire ci sono.
I personaggi sono abbastanza caratterizzati, ma essendo quasi tutte donne in armature è evidente che un po' si assomiglino. I disegni sono molto piacevoli, fluidi e curati. All'inizio non convincevano, vedevo queste guerriere quasi senza naso e le cover dei volumi lasciano desiderare, almeno le prime; ma come spesso - se non sempre - accade, oltre alla trama anche lo stile di disegno è migliorato molto, portando Claymore ad alti livelli.
Perché mi piacciano i manga che escono a ritmo lentissimo è un mistero, ma questo è un punto doloso di Claymore in quanto i disegni sì sono curati, e anche gli sfondi ben lavorati, ma ciò non giustifica l'uscita di un capitolo al mese.
Tirando le somme un buon manga, forse lo avrei impostato in modo più psicologico, ma è un buon manga. Più che sufficiente senza ombra di dubbio.
Attenzione: <b>possibile presenza di spoiler!</b>
Ho iniziato questo manga spinto dalla marea di recensioni e di opinioni positive che giravano sul web, e dopo avere visto il relativo anime, abbastanza bello ma con un finale che mi lasciava decisamente l'amaro in bocca.
La versione cartacea di Claymore si discosta da quel finale, raccontando le vicende delle sopravvissute all'invasione di Pieta durante e dopo i 7 anni di addestramento; tornando alla descrizione dell'opera di Yagi, quello che mi ha sempre affascinato delle Claymore è quell'aria da guerriere irraggiungibili, elitarie, che trasuda dal tratto dei visi e delle acconciature, dal modo di combattere di ognuna di esse, dal loro rapporto con le loro simili e con l'Organizzazione e gli esseri umani. Non si devono vedere le Claymore come una sfilza di guerriere fatte in serie, ma come diverse individualità, simili nell'aspetto ma molto, molto diverse l'una dall'altra nel loro passato, nella loro caratterizzazione, senza contare il nomignolo di "Berserk in gonnella" che sta decisamente stretto all'opera di Yagi.
Dal mio punto di vista uno dei migliori manga in circolazione, edito da Star Comics e quindi facilmente reperibile, con un buon rapporto qualità/prezzo e che non fatica a rapire il lettore.
Ho iniziato questo manga spinto dalla marea di recensioni e di opinioni positive che giravano sul web, e dopo avere visto il relativo anime, abbastanza bello ma con un finale che mi lasciava decisamente l'amaro in bocca.
La versione cartacea di Claymore si discosta da quel finale, raccontando le vicende delle sopravvissute all'invasione di Pieta durante e dopo i 7 anni di addestramento; tornando alla descrizione dell'opera di Yagi, quello che mi ha sempre affascinato delle Claymore è quell'aria da guerriere irraggiungibili, elitarie, che trasuda dal tratto dei visi e delle acconciature, dal modo di combattere di ognuna di esse, dal loro rapporto con le loro simili e con l'Organizzazione e gli esseri umani. Non si devono vedere le Claymore come una sfilza di guerriere fatte in serie, ma come diverse individualità, simili nell'aspetto ma molto, molto diverse l'una dall'altra nel loro passato, nella loro caratterizzazione, senza contare il nomignolo di "Berserk in gonnella" che sta decisamente stretto all'opera di Yagi.
Dal mio punto di vista uno dei migliori manga in circolazione, edito da Star Comics e quindi facilmente reperibile, con un buon rapporto qualità/prezzo e che non fatica a rapire il lettore.
Cominciai a seguire Claymore guardando l'anime, già dal primo episodio mi sentii realizzata in quanto capii subito di trovarmi di fronte a un vero capolavoro. Dopo aver visto l'anime ricominciai la storia da capo con il manga. Ebbene dopo 20 volumi Claymore non delude le mie aspettative, è in assoluto uno dei miei manga preferiti.
Cominciamo dai disegni, che definisco solo in una parola, stupendi. Non fatevi ingannare dal tratto dei primi volumi, dopo va migliorando decisamente. La storia è ambientata nel medioevo, ed è costante l'atmosfera cupa che crea maggiore suspance. I colpi di scena non mancano, la trama per quanto possa essere semplice ti tiene incollato alle pagine. Purtroppo l'attesa di ogni capitolo è molta, però ne vale la pena. L'unica pecca forse è che le scene dei combattimenti sono un po monotone, ma non mancano nuovi assi nella manica dei personaggi che spezzano così la monotonia. Consigliatissimo.
Cominciamo dai disegni, che definisco solo in una parola, stupendi. Non fatevi ingannare dal tratto dei primi volumi, dopo va migliorando decisamente. La storia è ambientata nel medioevo, ed è costante l'atmosfera cupa che crea maggiore suspance. I colpi di scena non mancano, la trama per quanto possa essere semplice ti tiene incollato alle pagine. Purtroppo l'attesa di ogni capitolo è molta, però ne vale la pena. L'unica pecca forse è che le scene dei combattimenti sono un po monotone, ma non mancano nuovi assi nella manica dei personaggi che spezzano così la monotonia. Consigliatissimo.
Prima di leggere la versione cartacea ho visto la versione animata e ne sono rimasta affascinata, poi la logica conseguenza è stata quella di comprare il manga che mi ha letteralmente conquistata, ho divorato in breve tempo tutti i volumi.
Trama assolutamente affascinante e molto coinvolgente, mai scontata o noiosa, anzi, tutt'altro. Per me è un vero capolavoro, lo consiglio a tutti, ho dato un bel 10 perché è il massimo dei voti ma meriterebbe molto di più.
Chissà quale sarà la sorte delle nostre eroine, l'ultimo volume uscito mi ha dato i brividi.
Trama assolutamente affascinante e molto coinvolgente, mai scontata o noiosa, anzi, tutt'altro. Per me è un vero capolavoro, lo consiglio a tutti, ho dato un bel 10 perché è il massimo dei voti ma meriterebbe molto di più.
Chissà quale sarà la sorte delle nostre eroine, l'ultimo volume uscito mi ha dato i brividi.
Claymore è un manga fantasy scritto e disegnato dal mangaka Norihiro Yagi. Questo manga è pubblicato in Italia dalla Star Comics che rilasciò il primo volume nel giugno del 2005 al prezzo di 3,10 euro, attualmente sono stati pubblicati 19 volumi e con il passare del tempo il prezzo è aumentato sino ad arrivare a 3,90 euro. Per quanto riguarda l'edizione, nonostante non presenti una sovraccopertina, si rivela essere molto ben curata dalla casa editrice, le pagine non presentano sbavature dovute all'inchiostro e per questo motivo i dialoghi sono sempre leggibili con facilità. Secondo me quindi il rapporto qualità-prezzo è più che soddisfacente.
La trama di questo manga è secondo me davvero fantastica, perché si presenta allo stesso tempo semplice e lineare ma anche intricata e complessa in molti punti, senza far perdere mai l'interesse del lettore, il quale viene incantato e coinvolto quasi in prima persona nella storia. I personaggi hanno tutti un proprio carattere e una propria storia che vengono messi in evidenza e spiegati dall'autore con molta precisione e accuratezza, spesso anche con l'utilizzo di flashback. Secondo me il vero punto di forza che fa di Claymore un capolavoro sono i diversi temi e aspetti che tratta, alcuni dei più rilevanti e quelli che colpiscono di più sono: amore, odio, vendetta, desiderio, religione, mutilazione. Un'altra cosa da sottolineare sono i colpi di scena che non mancheranno mai di stupire il lettore.
Per quanto riguarda il disegno, questo nei primi volumi si presenta poco curato sia nella rappresentazione dei personaggi che degli ambienti esterni senza però essere di peso, tuttavia con l'avanzare della storia e dei volumi il disegno non fa altro che migliorare sotto ogni aspetto, raggiungendo livelli altissimi soprattutto nei dettagli. Norihiro Yagi è un vero e proprio maestro nel disegnare le figure femminili, grande attenzione pone soprattutto nella rappresentazione di particolari come i capelli, gli occhi e le labbra, che permettono ai disegni di diventare vere opere d'arte.
Molti lo paragonano, o meglio, lo definiscono la versione al femminile di Berserk, e io sinceramente non ne capisco il motivo. certamente esistono delle somiglianze tra le due opere, però secondo me emergono di più delle differenze significative. Comunque un 10 a mio parere è anche poco per un'opera che, se continuerà su questa strada, diventerà un vero e proprio capolavoro.
La trama di questo manga è secondo me davvero fantastica, perché si presenta allo stesso tempo semplice e lineare ma anche intricata e complessa in molti punti, senza far perdere mai l'interesse del lettore, il quale viene incantato e coinvolto quasi in prima persona nella storia. I personaggi hanno tutti un proprio carattere e una propria storia che vengono messi in evidenza e spiegati dall'autore con molta precisione e accuratezza, spesso anche con l'utilizzo di flashback. Secondo me il vero punto di forza che fa di Claymore un capolavoro sono i diversi temi e aspetti che tratta, alcuni dei più rilevanti e quelli che colpiscono di più sono: amore, odio, vendetta, desiderio, religione, mutilazione. Un'altra cosa da sottolineare sono i colpi di scena che non mancheranno mai di stupire il lettore.
Per quanto riguarda il disegno, questo nei primi volumi si presenta poco curato sia nella rappresentazione dei personaggi che degli ambienti esterni senza però essere di peso, tuttavia con l'avanzare della storia e dei volumi il disegno non fa altro che migliorare sotto ogni aspetto, raggiungendo livelli altissimi soprattutto nei dettagli. Norihiro Yagi è un vero e proprio maestro nel disegnare le figure femminili, grande attenzione pone soprattutto nella rappresentazione di particolari come i capelli, gli occhi e le labbra, che permettono ai disegni di diventare vere opere d'arte.
Molti lo paragonano, o meglio, lo definiscono la versione al femminile di Berserk, e io sinceramente non ne capisco il motivo. certamente esistono delle somiglianze tra le due opere, però secondo me emergono di più delle differenze significative. Comunque un 10 a mio parere è anche poco per un'opera che, se continuerà su questa strada, diventerà un vero e proprio capolavoro.
È un bellissimo seinen che può in qualche modo essere definito come la versione femminile di Berserk.
La qualità del disegno è ottima, e in special modo la chiarezza dei combattimenti. Anche la trama è avvincente, e la caratterizzazione dei personaggi fa in modo che il lettore venga avvicinato ad essi. Soprattutto alla protagonista. Arrivato al 19 volume non è si ancora rilevato scadente e/o banale. Da come si è evoluta la storia, suppongo che non mancherà molto al finale, quindi l'unica speranza che nutro è quella che tenga alto il livello fino alla fine.
Manga consigliato.
La qualità del disegno è ottima, e in special modo la chiarezza dei combattimenti. Anche la trama è avvincente, e la caratterizzazione dei personaggi fa in modo che il lettore venga avvicinato ad essi. Soprattutto alla protagonista. Arrivato al 19 volume non è si ancora rilevato scadente e/o banale. Da come si è evoluta la storia, suppongo che non mancherà molto al finale, quindi l'unica speranza che nutro è quella che tenga alto il livello fino alla fine.
Manga consigliato.
Questo è stato il primo manga che è entrato nella mia libreria, e non me ne sono mai pentito. Mi era stato presentato da un amico, come un "Berserk" al femminile, anche se a lettura fatta è molto diverso, magari può sembrarlo all'inizio. Prima di comprarlo guardai l'anime di 26 puntate per farmi una idea migliore, ve lo consiglio se magari siete indecisi sull'acquisto.
Claymore è una storia che vede un mondo popolato da dei mostri chiamati Yoma, che mescolandosi con gli umani si cibano appunto di loro. Per combattere gli Yoma ci sono le Claymore, donne con sangue di Yoma create da un'organizzazione che se ne fa servizio. Le Claymore usano la forza degli Yoma per combatterli con una spadona, ma se ne usano troppa la parte Yoma che è in loro prende il sopravvento facendo perdere loro la ragione e trasformandole in risvegliate, creature estremamente più pericolose dei semplici Yoma. La protagonista si chiama Claire e fa parte delle Claymore, e all'inizio risulta essere la più debole di tutte. Però il caso di Claire è diverso: non è stata fusa con uno Yoma ma bensì con il sangue di una Claymore che conobbe quando era una bambina.
All'inizio il disegno non è niente di che ma man mano che si va avanti di volumi in volumi l'autore migliorerà sempre di più, fino a raggiungere un tratto nel disegno che ha dell'impossibile. Noterete subito che incredibile lavoro a svolto nel disegnare i risvegliati, semplicemente fantastici.
Questo manga lo consiglio a chiunque ami le storie tipo "Berserk" (anche se per me Claymore gli è molto superiore) e se vi piace lo splatter, la violenza, misteri e una bella trama dovete assolutamente farlo vostro! Claymore è uno di quei manga che raggiungerà delle cime molto alte nel campo fumettistico. Fin dal primo volume ne sono stato rapito, un 10 se lo merita assolutamente.
Claymore è una storia che vede un mondo popolato da dei mostri chiamati Yoma, che mescolandosi con gli umani si cibano appunto di loro. Per combattere gli Yoma ci sono le Claymore, donne con sangue di Yoma create da un'organizzazione che se ne fa servizio. Le Claymore usano la forza degli Yoma per combatterli con una spadona, ma se ne usano troppa la parte Yoma che è in loro prende il sopravvento facendo perdere loro la ragione e trasformandole in risvegliate, creature estremamente più pericolose dei semplici Yoma. La protagonista si chiama Claire e fa parte delle Claymore, e all'inizio risulta essere la più debole di tutte. Però il caso di Claire è diverso: non è stata fusa con uno Yoma ma bensì con il sangue di una Claymore che conobbe quando era una bambina.
All'inizio il disegno non è niente di che ma man mano che si va avanti di volumi in volumi l'autore migliorerà sempre di più, fino a raggiungere un tratto nel disegno che ha dell'impossibile. Noterete subito che incredibile lavoro a svolto nel disegnare i risvegliati, semplicemente fantastici.
Questo manga lo consiglio a chiunque ami le storie tipo "Berserk" (anche se per me Claymore gli è molto superiore) e se vi piace lo splatter, la violenza, misteri e una bella trama dovete assolutamente farlo vostro! Claymore è uno di quei manga che raggiungerà delle cime molto alte nel campo fumettistico. Fin dal primo volume ne sono stato rapito, un 10 se lo merita assolutamente.
Claymore è sicuramente uno dei migliori manga che abbia mai letto, è un concentrato di adrenalina, pericolo e azione, leggendolo non ci si annoia di certo, anzi, scorre così velocemente che non si vede l'ora di leggere il prossimo volume, che ahimè arriverà dopo molti mesi.
Tecnicamente all'inizio non è cosi eccelso, Yagi Sensei mostrava delle carenza in anatomia abbastanza evidenti, le tavole erano abbastanza scarne e prive di retini e di sfondi sofisticati; il tutto si evolve però nel giro di 3 volumi: le tavole diventano un concentrato di tratti affilati e sinuosi, gli sfondi si fanno via via sempre più dettagliati e complessi, arriva un eccellente apporto di retini e i problemi di anatomia sono sempre minori.
La componente che ha spinto tutti quelli che lo seguono a non abbandonarlo è però senz'altro la storia, mai banale già al primo volume e soprattutto coerente, ogni azione ha un suo perché ed un sua ripercussione sugli eventi, nulla è lasciato al caso. Il mondo di Claymore è inoltre costellato di simboli e miti, aspetti che contribiscono a fare di questo manga un vero gioiello di spicco nel vasto panorama del fumetto nipponico.
Tecnicamente all'inizio non è cosi eccelso, Yagi Sensei mostrava delle carenza in anatomia abbastanza evidenti, le tavole erano abbastanza scarne e prive di retini e di sfondi sofisticati; il tutto si evolve però nel giro di 3 volumi: le tavole diventano un concentrato di tratti affilati e sinuosi, gli sfondi si fanno via via sempre più dettagliati e complessi, arriva un eccellente apporto di retini e i problemi di anatomia sono sempre minori.
La componente che ha spinto tutti quelli che lo seguono a non abbandonarlo è però senz'altro la storia, mai banale già al primo volume e soprattutto coerente, ogni azione ha un suo perché ed un sua ripercussione sugli eventi, nulla è lasciato al caso. Il mondo di Claymore è inoltre costellato di simboli e miti, aspetti che contribiscono a fare di questo manga un vero gioiello di spicco nel vasto panorama del fumetto nipponico.
Claymore, il manga che mi ha fatto riavvicinare al fumetto giapponese dopo un periodo (felicissimo e ancora presente) di letture americane come ad esempio il divino Frank Miller. Dopo questa parentesi quasi inutile se non per farvi capire la reale potenza che questo shounen possiede, almeno nei miei confronti, passerò a descrivere con passione questa mia recensione.
Ma prima di elencare tutti i punti come faccio sempre nelle recensioni premetto solo una cosa: dire che Claymore è il Berserk al femminile è una gigantesca cavolata. Detto questo proseguiamo.
TRAMA
Ambientato nel medioveo fantasy, la protagonista Claire è una delle tante guerriere di una losca "Organizzazione" che lotta contro orribili demoni (Yoma) che si impossessano di esseri umani assumendone pienamente il controllo. Queste guerriere si chiamano Claymore, nome che deriva dalle loro potentissime spade, donne modificate geneticamente con il sangue degli Yoma per acquisire parte della loro forza e bestialità. Ogni Claymore ha un grado che ne identifica effettivamente la propria forza e il proprio valore di guerriera.
DISEGNI
Effettivamente sono d'accordo con molti miei colleghi nel dire che il tratto nei primi numeri non è per niente esaltante, con sfondi pallidi e spogli ed espressioni facciali ridotte all'osso, oltretutto le guerriere Claymore sembrano tutte molto simili, ma col tempo Yagi inizia a dettagliare tavola per tavola, vignetta per vignetta, qualsiasi cosa sia presente nel fumetto, a partire dai risvegliati che sono curati in maniera maniacale e mai simili ad altri.
STILE
Norihiro Yagi crea con Claymore un manga maturo, che lascia poco spazio alle gag comiche, ricco di splatter e di sangue. Per il lettore risulterà molto pericoloso affezionarsi eccessivamente ad un personaggio, visto che l'autore non si farà molti problemi a tagliuzzare e forellare le nostre beniamine.
Ogni guerriera sarà caratterizzata moltissimo sia nei comportamenti che nei combattimenti.
CONCLUSIONI
Pochi momenti morti ed una storia che si infittisce sempre di più con il passare dei numeri. L'autore a mio parere poteva lasciare un po' più di spazio alle riflessioni ma la tensione sarà sempre altissima. Livello grafico stratosferico. Dopo aver letto 20 numeri ritengo che non siamo poi così distanti da un finale epico. Spero solo che Yagi non si monti la testa e cominci a trascinare la saga all'infinito come hanno fatto con Berserk e Dragonball, sentendo come al solito puzza di soldi. Comunque il mio voto è 10, secondo me meritato.
Ma prima di elencare tutti i punti come faccio sempre nelle recensioni premetto solo una cosa: dire che Claymore è il Berserk al femminile è una gigantesca cavolata. Detto questo proseguiamo.
TRAMA
Ambientato nel medioveo fantasy, la protagonista Claire è una delle tante guerriere di una losca "Organizzazione" che lotta contro orribili demoni (Yoma) che si impossessano di esseri umani assumendone pienamente il controllo. Queste guerriere si chiamano Claymore, nome che deriva dalle loro potentissime spade, donne modificate geneticamente con il sangue degli Yoma per acquisire parte della loro forza e bestialità. Ogni Claymore ha un grado che ne identifica effettivamente la propria forza e il proprio valore di guerriera.
DISEGNI
Effettivamente sono d'accordo con molti miei colleghi nel dire che il tratto nei primi numeri non è per niente esaltante, con sfondi pallidi e spogli ed espressioni facciali ridotte all'osso, oltretutto le guerriere Claymore sembrano tutte molto simili, ma col tempo Yagi inizia a dettagliare tavola per tavola, vignetta per vignetta, qualsiasi cosa sia presente nel fumetto, a partire dai risvegliati che sono curati in maniera maniacale e mai simili ad altri.
STILE
Norihiro Yagi crea con Claymore un manga maturo, che lascia poco spazio alle gag comiche, ricco di splatter e di sangue. Per il lettore risulterà molto pericoloso affezionarsi eccessivamente ad un personaggio, visto che l'autore non si farà molti problemi a tagliuzzare e forellare le nostre beniamine.
Ogni guerriera sarà caratterizzata moltissimo sia nei comportamenti che nei combattimenti.
CONCLUSIONI
Pochi momenti morti ed una storia che si infittisce sempre di più con il passare dei numeri. L'autore a mio parere poteva lasciare un po' più di spazio alle riflessioni ma la tensione sarà sempre altissima. Livello grafico stratosferico. Dopo aver letto 20 numeri ritengo che non siamo poi così distanti da un finale epico. Spero solo che Yagi non si monti la testa e cominci a trascinare la saga all'infinito come hanno fatto con Berserk e Dragonball, sentendo come al solito puzza di soldi. Comunque il mio voto è 10, secondo me meritato.
Un 10 pieno a questo manga, e sono felicissima di vedere che le recensioni sottostanti non presentino voti inferiori all'8. Ho iniziato a leggerlo anni fa, quando ancora la Star Comics lo vendeva a 3,10 euro, e parlando dell'edizione l'ho sempre trovata buona e non ho mai avuto problemi per fortuna.
Evito di parlare della trama dato che è già stata esplicata perfettamente dalle recensioni precedenti. Ci tengo però a sottolineare la mancanza di banalità e scontatezza di questo manga, è uno dei suoi punti più forti. Ogni volume è ricco di colpi di scena e originalità, ma anche di momenti che portano ad una riflessione profonda. Ci sono personaggi che all'inizio ho odiato per le loro azioni, ma verso cui alla fine ho provato compassione. Questo manga è riuscito proprio a prendermi emotivamente, ti coinvolge nella storia dei vari personaggi, non limitandosi a mostrarti le loro azioni, ma anche il perché di esse in modo molto profondo.
Per non parlare dei disegni, se nel primo volume non erano così curati, successivamente negli altri volumi non hanno fatto altro che migliorare, diventando davvero eccezionali in ogni dettaglio.
Per quanto riguarda la questione di Berserk comunque, non ho mai trovato somiglianze significative con Claymore, quindi non ho mai capito l'espressione "Berserk al femminile".
Evito di parlare della trama dato che è già stata esplicata perfettamente dalle recensioni precedenti. Ci tengo però a sottolineare la mancanza di banalità e scontatezza di questo manga, è uno dei suoi punti più forti. Ogni volume è ricco di colpi di scena e originalità, ma anche di momenti che portano ad una riflessione profonda. Ci sono personaggi che all'inizio ho odiato per le loro azioni, ma verso cui alla fine ho provato compassione. Questo manga è riuscito proprio a prendermi emotivamente, ti coinvolge nella storia dei vari personaggi, non limitandosi a mostrarti le loro azioni, ma anche il perché di esse in modo molto profondo.
Per non parlare dei disegni, se nel primo volume non erano così curati, successivamente negli altri volumi non hanno fatto altro che migliorare, diventando davvero eccezionali in ogni dettaglio.
Per quanto riguarda la questione di Berserk comunque, non ho mai trovato somiglianze significative con Claymore, quindi non ho mai capito l'espressione "Berserk al femminile".
Mia prima, e penso mini, recensione da quando sono iscritto. Sono un collezionista di manga sin dal primo numero della prima edizione di JoJo quindi immaginate, quasi 20 anni ormai. Negli ultimi anni però devo dire che la qualità delle storie dei nuovi manga è alquanto calata. Non me ne vogliano gli amanti di Naruto o Bleach, ma dopo un inizio super sono diventati manga business senza un po' di mordente. Un po' ciò che era accaduto (purtroppo) con le ultime due serie di JoJo prima di Steel Ball Run.
Nel 2005 avevo comprato questo manga nella speranza di trovarmi un bel Berserk 2 in salsa gentil sesso, ma con la speranza che non cedesse come invece ha fatto Gatsu e company. Finora trama solida, mai noiosa e personaggi fantastici. Il tratto di Yagi mi prende da matti: adoro soprattutto i momenti nelle città per quanto minuziosi siano i particolari. Sempre colpi di scena. Difficilmente darò dieci, soprattutto se a manga non conclusi, ma finora questo manga ha una marcia in più. Forza Yagi, continua cosi!
Nel 2005 avevo comprato questo manga nella speranza di trovarmi un bel Berserk 2 in salsa gentil sesso, ma con la speranza che non cedesse come invece ha fatto Gatsu e company. Finora trama solida, mai noiosa e personaggi fantastici. Il tratto di Yagi mi prende da matti: adoro soprattutto i momenti nelle città per quanto minuziosi siano i particolari. Sempre colpi di scena. Difficilmente darò dieci, soprattutto se a manga non conclusi, ma finora questo manga ha una marcia in più. Forza Yagi, continua cosi!
Il mio manga preferito! È riuscito a coinvolgermi dal primo volume e continuando a leggerlo ho continuato ad amarlo sempre di più. I disegni sono splendidi a dir poco. La trama è ricchissima di colpi di scena, capace di prendermi come hanno fatto pochi manga. Ma la bellezza più grande sta nella caratterizzazione dei personaggi, ognuno con particolarità differenti e molto interessanti. Sono esaltati soprattutto i loro sentimenti, molto profondi, che ti avvicinano a loro e ti fanno riflettere davvero molto. Consigliato al 200%
Ad un occhio poco attento questo manga potrebbe apparire la brutta copia di Berserk: una protagonista guerriera che combatte contro i demoni per salvare l'umanità. Però Claymore è molto di più. In primis ogni personaggio è ben caratterizzato, anche i "demoni" che sono descritti come bestie che si nutrono di uomini sono caratterizzati con attenzione per i minimi dettagli, si finisce così per affezionarsi a tutti i personaggi, dalle eroine protagoniste del manga agli abissali che affrontano.
Poi inoltre i personaggi non sono forti dall'inizio e dopo 3 pagine di rivelano macchine da guerra pronte a distruggere mezzo mondo, no, iniziano come deboli soldatesse e solo dopo circa 13/14 volumi iniziano ad essere considerevolmente forti, grazie ad allenamento e crescita interiore.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Era da parecchio che non mi succedeva di rattristarmi per la morte di un "cattivo", però nel momento in cui l'abissale Easley muore mi sono commosso.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Tornando alla recensione, per quanto riguarda i disegni come è stato già detto con l'avanzare dei volumi il tratto migliora e rimane un ottimo disegno, con scenari molto ben dettagliati e personaggi disegnati con precisione. La trama invece è davvero molto avvincente, sa coinvolgere il lettore dopo poco e non lo lascia finché per sua sfortuna non esaurisce i capitoli usciti fino ad oggi.
Questo manga lo consiglio a chiunque voglia entrare in un'avventura fantasy però non troppo estrapolata dal mondo. Dare meno di 10 sarebbe davvero un insulto.
Poi inoltre i personaggi non sono forti dall'inizio e dopo 3 pagine di rivelano macchine da guerra pronte a distruggere mezzo mondo, no, iniziano come deboli soldatesse e solo dopo circa 13/14 volumi iniziano ad essere considerevolmente forti, grazie ad allenamento e crescita interiore.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Era da parecchio che non mi succedeva di rattristarmi per la morte di un "cattivo", però nel momento in cui l'abissale Easley muore mi sono commosso.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Tornando alla recensione, per quanto riguarda i disegni come è stato già detto con l'avanzare dei volumi il tratto migliora e rimane un ottimo disegno, con scenari molto ben dettagliati e personaggi disegnati con precisione. La trama invece è davvero molto avvincente, sa coinvolgere il lettore dopo poco e non lo lascia finché per sua sfortuna non esaurisce i capitoli usciti fino ad oggi.
Questo manga lo consiglio a chiunque voglia entrare in un'avventura fantasy però non troppo estrapolata dal mondo. Dare meno di 10 sarebbe davvero un insulto.
Manga coinvolgente e ben strutturato, Claymore, nonostante la tematica avventurosa, approfondisce i personaggi e cura le relazioni fra di essi. I protagonisti in particolare, a differenza di molti altri manga, appaiono molto più umani e fragili, infatti pur essendo guerrieri e guerriere non sono affatto invincibili e faticano non poco a sopravvivere alle insidie dei loro nemici. La trama, per nulla scontata, si rivela spesso avvincente e piena di colpi di scena. In conclusione, Claymore si rivela il manga ideale non solo per chi cerca la semplice azione, ma anche per chi apprezza riflessione e tematiche profonde.
Una storia molto interessante, nonostante cominci in modo banale: un'organizzazione senza nome (ma che per tutti è nota come Claymore) compie esperimenti su alcune ragazze, rendendole mezze mostro e mezze umane, ed inviandole a cacciare i mostri. Anche queste ragazze vengono chiamate Claymore. La protagonista del manga è Claire, una di queste Claymore. Scopriamo subito che la sua parte mostruosa la rende forte, resistente, ma anche distaccata ed ancora desiderosa della compagnia degli esseri umani. Un ragazzino affascinato dalle Claymore deciderà di seguirla per tenerle compagnia. Una storia violenta, con squartamenti, sanguinamenti e dramma, adatta ad un pubblico non giovanissimo.
Riguardo il modo in cui è stato disegnato, non saprei se definirlo ottimo o strano. I personaggi umani hanno occhi e corpi proporzionati e realistici, ma con pochissimi dettagli anche nel vestiario. Al contrario, gli sfondi sono quasi sempre presenti e dettagliati. I contorni di personaggi e sfondi sono un po' grezzi, ma le sfumature di grigio e le ombreggiature abbondano. I volti sono difficilmente distinguibili tra loro, almeno in questo primo volume, ma ho sentito dire che il tratto migliora nei volumi successivi. Fidandomi di queste "voci", voto 8 il manga.
Riguardo il modo in cui è stato disegnato, non saprei se definirlo ottimo o strano. I personaggi umani hanno occhi e corpi proporzionati e realistici, ma con pochissimi dettagli anche nel vestiario. Al contrario, gli sfondi sono quasi sempre presenti e dettagliati. I contorni di personaggi e sfondi sono un po' grezzi, ma le sfumature di grigio e le ombreggiature abbondano. I volti sono difficilmente distinguibili tra loro, almeno in questo primo volume, ma ho sentito dire che il tratto migliora nei volumi successivi. Fidandomi di queste "voci", voto 8 il manga.
È un'opera che a tratti meriterebbe un 10 pieno: la storia riesce a tener legato il lettore alle pagine e gli fa desiderare che il numero seguente arrivi presto, ma uno dei motivi per cui non do il 10 è proprio questa attesa che non si sa mai quando terminerà. Lo stile del disegno merita un 9.5, la caratterizzazione dei personaggi 9, l'ambientazione un 8.5, la storia oscilla dal 9 al 10.
Sicuramente è un'opera che merita la fama che acquisito negli anni, dovrebbe trovarsi nella libreria di ogni appassionato. Non trovo gravi mancanze ed è senza dubbio uno dei manga a cui i nuovi mangaka dovrebbero ispirarsi invece che parare sempre dalla stessa parte.
In definitiva il mio voto sarebbe un 9.5, ma ho segnato 9 perché finora non ho letto un manga da 10 pieno.
Sicuramente è un'opera che merita la fama che acquisito negli anni, dovrebbe trovarsi nella libreria di ogni appassionato. Non trovo gravi mancanze ed è senza dubbio uno dei manga a cui i nuovi mangaka dovrebbero ispirarsi invece che parare sempre dalla stessa parte.
In definitiva il mio voto sarebbe un 9.5, ma ho segnato 9 perché finora non ho letto un manga da 10 pieno.
Non giudicate questo manga dal primo volume, lo dico veramente. Il manga di Claymore è un opera d'arte come se ne trovano davvero poche, soprattutto in questo genere. Un ottimo shonen, di certo non adatto ad un pubblico troppo infantile.
DISEGNI
Il primo volume è disegnato abbastanza male: non ci sono molti sfondi, i retini sono assenti e i dettagli non sono molti, poi già a partire dal secondo volume si noterà un miglioramento, arrivano i retini e arrivano i dettagli, il disegno è migliore, però ancora deve evolversi. Infine nel volume 4 si raggiunge l'alta qualità che contraddistingue questo manga, i disegni sono ottimi, tanti dettagli e sfondi fantastici. Il disegno si evolverà sempre più volume dopo volume e regalerà al lettore scene sempre migliori, ad esempio il design dei risvegliati è a dir poco pazzesco! Sono tutti diversi, non troverete mai un risvegliato simile ad un altro e tutti saranno ricchissimi di squame, artigli, ossa ecc... Il disegno di quest'autore spesso fa rimanere sorpresi vista l'attenzione che ha per ogni tavola.
STORIA
Dopo aver recensito il disegno passiamo alla storia. Claymore racconta delle avventure di Claire, una claymore. Le claymore sono delle guerriere donne dai capelli biondi metà umane e metà yoma (gli yoma sono delle bestie che minacciamo gli umani); lo scopo delle claymore è uccidere questi yoma e salvare gli abitanti che vengono da questi minacciati sotto compenso. In un primo momento la storia di Claymore può sembrare molto semplice e banale, ma non è assolutamente vero, presto il lettore verrà a sapere del passato di Claire, comincerà a conoscere le altre Claymore e si godrà lo svolgere della trama, che non cade mai nel banale e (almeno per me) non è mai stata prevedibile. Spesso Claymore viene visto come un Berserk al femminile, ma è sbagliata questa visione semplicemente perché Claymore è Claymore e Berserk è Berserk; sì, è da ammettere che i due manga sono simili in alcune cose, ma di certo non giustifica la diceria "Claymore? Identico a Berserk!". Soltanto stupidi pregiudizi di persone che non hanno letto Claymore.
EDIZIONE STAR COMICS
Questo manga in Italia è della Star Comics, che ha cominciato a pubblicarlo nel 2005. L'edizione è la classica da 3.90€, più che buona. Parere personale? Sono contento che Claymore non l'abbia acquistato la Panini, a quest'ora reperire i primi volumi sarebbe impossibile e il volume uno sarebbe venduto da i collezionisti a chissà quanto! Invece grazie alla Star Comics, famosa per la reperibilità dei suoi manga, il primo volume può essere trovato a prezzo di copertina abbastanza facilmente.
CONCLUSIONE
Claymore è secondo me fantastico, avvincente, entusiasmante, emozionante, Claymore ti fa stare teso, può farti anche piangere! Forse non riderete visto che nel manga non sono presenti le solite gag che ogni shonen ha, però fidatevi, se siete appassionati del genere horror-splatter non potete perdere questo manga.
DISEGNI
Il primo volume è disegnato abbastanza male: non ci sono molti sfondi, i retini sono assenti e i dettagli non sono molti, poi già a partire dal secondo volume si noterà un miglioramento, arrivano i retini e arrivano i dettagli, il disegno è migliore, però ancora deve evolversi. Infine nel volume 4 si raggiunge l'alta qualità che contraddistingue questo manga, i disegni sono ottimi, tanti dettagli e sfondi fantastici. Il disegno si evolverà sempre più volume dopo volume e regalerà al lettore scene sempre migliori, ad esempio il design dei risvegliati è a dir poco pazzesco! Sono tutti diversi, non troverete mai un risvegliato simile ad un altro e tutti saranno ricchissimi di squame, artigli, ossa ecc... Il disegno di quest'autore spesso fa rimanere sorpresi vista l'attenzione che ha per ogni tavola.
STORIA
Dopo aver recensito il disegno passiamo alla storia. Claymore racconta delle avventure di Claire, una claymore. Le claymore sono delle guerriere donne dai capelli biondi metà umane e metà yoma (gli yoma sono delle bestie che minacciamo gli umani); lo scopo delle claymore è uccidere questi yoma e salvare gli abitanti che vengono da questi minacciati sotto compenso. In un primo momento la storia di Claymore può sembrare molto semplice e banale, ma non è assolutamente vero, presto il lettore verrà a sapere del passato di Claire, comincerà a conoscere le altre Claymore e si godrà lo svolgere della trama, che non cade mai nel banale e (almeno per me) non è mai stata prevedibile. Spesso Claymore viene visto come un Berserk al femminile, ma è sbagliata questa visione semplicemente perché Claymore è Claymore e Berserk è Berserk; sì, è da ammettere che i due manga sono simili in alcune cose, ma di certo non giustifica la diceria "Claymore? Identico a Berserk!". Soltanto stupidi pregiudizi di persone che non hanno letto Claymore.
EDIZIONE STAR COMICS
Questo manga in Italia è della Star Comics, che ha cominciato a pubblicarlo nel 2005. L'edizione è la classica da 3.90€, più che buona. Parere personale? Sono contento che Claymore non l'abbia acquistato la Panini, a quest'ora reperire i primi volumi sarebbe impossibile e il volume uno sarebbe venduto da i collezionisti a chissà quanto! Invece grazie alla Star Comics, famosa per la reperibilità dei suoi manga, il primo volume può essere trovato a prezzo di copertina abbastanza facilmente.
CONCLUSIONE
Claymore è secondo me fantastico, avvincente, entusiasmante, emozionante, Claymore ti fa stare teso, può farti anche piangere! Forse non riderete visto che nel manga non sono presenti le solite gag che ogni shonen ha, però fidatevi, se siete appassionati del genere horror-splatter non potete perdere questo manga.
Questo manga è stato soprannominato "Berserk al femminile", ma, sebbene presenti dei punti in comune col manga di Kentaro Miura, in realtà è molto diverso. Ok, l'ambientazione è sempre medioevale, la spada e il marchio sono importanti in entrambi i manga, ma ci sono anche moltissimi punti diversi, per esempio il periodo della giovinezza viene affrontato in Berserk in 11 numeri (serie collection), mentre in Claymore solo in 2.
L'andamento di questo manga inoltre è diversissimo perché passano molti anni e si scoprono sempre cose nuove. In Berserk si capisce da subito che ciò che muove Gatsu è la vendetta, qui invece la vendetta insorge al sedicesimo volumetto e per un motivo specifico di cui si ignorava l'esistenza all'inizio. I personaggi e l'andamento della trama sono a mio avviso bellissimi. Se vi è piaciuto Berserk è impossibile che non vi piaccia anche questo. Claymore è un capolavoro sotto molteplici punti di vista. La protagonista è un personaggio molto dinamico e misterioso. Quando inizierete a leggerlo, non riuscirete più a fermarvi!
L'andamento di questo manga inoltre è diversissimo perché passano molti anni e si scoprono sempre cose nuove. In Berserk si capisce da subito che ciò che muove Gatsu è la vendetta, qui invece la vendetta insorge al sedicesimo volumetto e per un motivo specifico di cui si ignorava l'esistenza all'inizio. I personaggi e l'andamento della trama sono a mio avviso bellissimi. Se vi è piaciuto Berserk è impossibile che non vi piaccia anche questo. Claymore è un capolavoro sotto molteplici punti di vista. La protagonista è un personaggio molto dinamico e misterioso. Quando inizierete a leggerlo, non riuscirete più a fermarvi!
Scusate, ma qui di Berserk vedo solo il problema periodicità. Claymore è molto originale, quindi non lo paragono a nessun altro, diciamo che solo le caratteristiche sono simili ad altri: un manga da combattimento, un po' fantasy, d'avventura, tante spade e altrettanti mostri.
Un elogio particolare ai disegni: belli i paesaggi, le ambientazioni, ed i personaggi anche se ad un cero punto mi sono un po' incasinato con loro che, essendo tutte donne, si somigliano alquanto.
La storia parla di queste guerriere contraddistinte da un numero (dalla numero 1, che dovrebbe essere la più forte, fino alla 47) e da un simbolo sulla spada, che lottano contro dei demoni che si nutrono di budella umane. Protagonista di questa storia e la Claymore (così chiamate le guerriere) n°47, Claire, che da piccola, a seguito dell'uccisione dei familiari da parte di uno Yoma (così si chiamano i demoni nel manga), decide di seguire una Claymore e poi successivamente lo diventa anche lei.
Non aggiungo altro altrimenti faccio spoiler, però posso dire che la storia ancora deve terminare, fin qui possiamo dividere l'opera in tre parti: Claire Bambina, Claire Claymore ed infine Claire Guerriera indipendente.
Personalmente lo consiglio, finora è stato interessante e ogni volume lascia sempre col fiato sospeso.
Un elogio particolare ai disegni: belli i paesaggi, le ambientazioni, ed i personaggi anche se ad un cero punto mi sono un po' incasinato con loro che, essendo tutte donne, si somigliano alquanto.
La storia parla di queste guerriere contraddistinte da un numero (dalla numero 1, che dovrebbe essere la più forte, fino alla 47) e da un simbolo sulla spada, che lottano contro dei demoni che si nutrono di budella umane. Protagonista di questa storia e la Claymore (così chiamate le guerriere) n°47, Claire, che da piccola, a seguito dell'uccisione dei familiari da parte di uno Yoma (così si chiamano i demoni nel manga), decide di seguire una Claymore e poi successivamente lo diventa anche lei.
Non aggiungo altro altrimenti faccio spoiler, però posso dire che la storia ancora deve terminare, fin qui possiamo dividere l'opera in tre parti: Claire Bambina, Claire Claymore ed infine Claire Guerriera indipendente.
Personalmente lo consiglio, finora è stato interessante e ogni volume lascia sempre col fiato sospeso.
Dopo aver letto e sentito numerosi apprezzamenti a questo manga non ho potuto che cedere e acquistarlo. Sono rimasto positivamente sorpreso da questa storia, fluida e ben raccontata, in grado di portare il lettore a incuriosirsi, rendendolo ansioso di scoprire tutti i segreti e gli intrighi. Molto bello il disegno dei personaggi (soprattutto quelli femminili), ma apprezzo ancor di più il disegno dei`"risvegliati". Questo manga è ambientato nel Medioevo, e per gli appassionati dei combattimenti non mancheranno sicuramente le scene di violenza, enormi spade e mostri a non finire.
Non posso che consigliarne la lettura a tutti, ma metto un 9 e non un 10 perché non si conosce ancora come sarà il finale.
Non posso che consigliarne la lettura a tutti, ma metto un 9 e non un 10 perché non si conosce ancora come sarà il finale.
Non so se la definizione di BERSERK al femminile calzi tanto, oltre al fatto delle continue stragi di demoniacci orrendi e una buona dose, appunto, di orrore truculento, le due opere a parer mio non hanno molto in comune (cosa della quale sono contenta, essendo che BERSERK a me non piace molto). Avevo cominciato a leggerlo così, tanto per fare, e per giunta dal 12 numero, ma poi mi ha proprio preso e ho letto anche tutto il resto.
In una specie di Medioevo fantastico, gli Yoma, demoni terrificanti affamati di budella umane, imperversano facendo strage nei vari villaggi. Claymore è un'organizzazione formata da quarantasette guerriere metà umane e metà Yoma (comandate a loro volta da misteriosi individui) che combattono gli Yoma liberando la loro forza diabolica, lo yoki, ossia la metà di Yoma che c'è dentro di loro. Dietro lauto compenso, ovviamente.
Claire è una di queste guerriere: durante una missione, incontra Raki, un ragazzino intenzionato a seguirla e a diventare forte per vendicare la morte del fratello e dei genitori.
La trama inizia decisamente bene, e promette tanti bei particolari truculenti via via che la storia prosegue. Il mistero che circonda le vere intenzioni dell'organizzazione, poi, farebbe venire l'acquolina in bocca anche al più scettico dei lettori. È un manga che ti "costringe" ad andare avanti, insomma.
<b>[Attenzione, possibili spoiler.]</b>
A me piace particolarmente la parte con il passato di Claire e il personaggio di Teresa, uno dei miei preferiti. Il pezzo ha un grande sentimento e non è buttato lì tanto per fare, molto ben definito ed esauriente sul motivo che ha spinto Claire ad unirsi all'organizzazione. Man mano che la storia prosegue, i dettagli aumentano, si cominciano a conoscere le guerriere e le loro caratteristiche. Il momento in cui la storia prende davvero una svolta, però, è la battaglia delle ventiquattro guerriere a Pieta, alla quale solo Claire e altre sei guerriere, tutte molto ben definite e con un carattere ben preciso, sono sopravvissute. Sulla trama non anticipo altro, dico solo: se decidete di leggerlo, fatelo fino in fondo!
<b>[Fine spoiler.]</b>
Il disegno: a me lo stile di Yagi piace davvero moltissimo. All'inizio mi sembrava che le facce fossero un po' troppo paffutelle e bambinesche per i corpi su cui erano piantate, ma devo dire che ho imparato ad apprezzare questo tipo di disegno, del quale tuttavia si vedono notevolissimi miglioramenti nel corso dell'opera, e addirittura fin dal primo volume. I personaggi sono abbastanza anatomici, ma nonostante questo plastici e ben mossi, durante le scene d'azione. I paesaggi, c'è solo una cosa da dire, sono disegnati da DIO, con una precisione quasi maniacale ma ottima per esprimere le scene di desolazione e miseria che avvolge il mondo in cui Claymore è ambientato. Ma più di tutto mi piacciono i disegni dei Risvegliati: la precisione, le ombre sapientemente piazzate e il modo diverso in cui è disegnato ognuno (notare, MAI una ripetizione nelle forme dei Risvegliati che le Claymore incontrano) li fanno sembrare quasi veri.
Una cosa sola avrei da ridire: Norihiro Yagi sarà anche un asso a disegnare le donne, ma con gli uomini si vede che ci sa fare di meno. Provate a mettere a Easlay o a Raki i capelli e le forme di Claire, e non riuscirete a distinguerli dall'originale. Questo almeno è quello che penso io.
In sostanza: un manga consigliato assolutamente a tutti, leggetelo, è davvero una chicca imperdibile! Voto 9 (e mezzo).
In una specie di Medioevo fantastico, gli Yoma, demoni terrificanti affamati di budella umane, imperversano facendo strage nei vari villaggi. Claymore è un'organizzazione formata da quarantasette guerriere metà umane e metà Yoma (comandate a loro volta da misteriosi individui) che combattono gli Yoma liberando la loro forza diabolica, lo yoki, ossia la metà di Yoma che c'è dentro di loro. Dietro lauto compenso, ovviamente.
Claire è una di queste guerriere: durante una missione, incontra Raki, un ragazzino intenzionato a seguirla e a diventare forte per vendicare la morte del fratello e dei genitori.
La trama inizia decisamente bene, e promette tanti bei particolari truculenti via via che la storia prosegue. Il mistero che circonda le vere intenzioni dell'organizzazione, poi, farebbe venire l'acquolina in bocca anche al più scettico dei lettori. È un manga che ti "costringe" ad andare avanti, insomma.
<b>[Attenzione, possibili spoiler.]</b>
A me piace particolarmente la parte con il passato di Claire e il personaggio di Teresa, uno dei miei preferiti. Il pezzo ha un grande sentimento e non è buttato lì tanto per fare, molto ben definito ed esauriente sul motivo che ha spinto Claire ad unirsi all'organizzazione. Man mano che la storia prosegue, i dettagli aumentano, si cominciano a conoscere le guerriere e le loro caratteristiche. Il momento in cui la storia prende davvero una svolta, però, è la battaglia delle ventiquattro guerriere a Pieta, alla quale solo Claire e altre sei guerriere, tutte molto ben definite e con un carattere ben preciso, sono sopravvissute. Sulla trama non anticipo altro, dico solo: se decidete di leggerlo, fatelo fino in fondo!
<b>[Fine spoiler.]</b>
Il disegno: a me lo stile di Yagi piace davvero moltissimo. All'inizio mi sembrava che le facce fossero un po' troppo paffutelle e bambinesche per i corpi su cui erano piantate, ma devo dire che ho imparato ad apprezzare questo tipo di disegno, del quale tuttavia si vedono notevolissimi miglioramenti nel corso dell'opera, e addirittura fin dal primo volume. I personaggi sono abbastanza anatomici, ma nonostante questo plastici e ben mossi, durante le scene d'azione. I paesaggi, c'è solo una cosa da dire, sono disegnati da DIO, con una precisione quasi maniacale ma ottima per esprimere le scene di desolazione e miseria che avvolge il mondo in cui Claymore è ambientato. Ma più di tutto mi piacciono i disegni dei Risvegliati: la precisione, le ombre sapientemente piazzate e il modo diverso in cui è disegnato ognuno (notare, MAI una ripetizione nelle forme dei Risvegliati che le Claymore incontrano) li fanno sembrare quasi veri.
Una cosa sola avrei da ridire: Norihiro Yagi sarà anche un asso a disegnare le donne, ma con gli uomini si vede che ci sa fare di meno. Provate a mettere a Easlay o a Raki i capelli e le forme di Claire, e non riuscirete a distinguerli dall'originale. Questo almeno è quello che penso io.
In sostanza: un manga consigliato assolutamente a tutti, leggetelo, è davvero una chicca imperdibile! Voto 9 (e mezzo).
“Claymore unisce ad ambientazioni e personaggi occidentali una buona dose di orrore truculento, tanto che i fan di tutto il mondo già lo definiscono come la versione femminile di BERSERK!”
Sinceramente per me le due opere hanno poco in comune, a parte forse che entrambe i protagonisti utilizzino enormi spadoni per fare fuori dei demoni mostruosi. Gli avvenimenti di Claymore sono ambientate in un mondo di fantasia con ampi richiami al medioevo, dove esistono alcuni demoni, chiamati Yoma, che divorano e assumo l’aspetto degli uomini; contro questa piaga che affligge l’umanità, una misteriosa Organizzazione invia delle speciali guerriere su richiesta chiamate Claymore, che sono in grado di individuare gli Yoma, che si mimetizzano assumendo forma umana nelle varie cittadine, attraverso lo yoki, “forza diabolica” che gli Yoma emanano dal loro corpo.
Questo manga narra in particolare la storia e le vicende riguardanti una tra queste guerriere che lottano contro gli Yoma: Claire.
Le Claymore vengono create impiantando carne e sangue appartenenti a Yoma all’interno dei corpi di alcune ragazze, creando così dei mezzosangue metà umani e metà Yoma capaci di sconfiggere i demoni con la loro potenza ed intelligenza. La storia inizia con Claire che viene mandata in un villaggio che aveva richiesto l’aiuto dell’Organizzazione a causa della presenza di uno Yoma che, nascondendosi tra gli abitanti, ne stava divorando a uno alla volta gli abitanti. Lì incontrerà Raki, un ragazzino che ha perso tutta la famiglia a causa dello Yoma e che, una volta sconfitto il mostro, deciderà di seguire la guerriera nel suo viaggio ad ogni costo, per un senso di gratitudine per aver vendicato la sua famiglia.
Durante il proseguimento dell’opera assisteremo a molteplici scontri altamente cruenti e sanguinosi contro svariati Yoma e conosceremo le molte altre guerriere al soldo dell’organizzazione. Tutti i personaggi sono caratterizzati davvero bene e la trama da prima lineare e semplice con il passare dei capitoli evolve in modo complesso e ben strutturato, divenendo sempre più coinvolgente per il lettore. Anche dal punto di vista della componente grafica, l’opera di Norihiro Yagi è realizzata in maniera ottimale, con uno stile di disegno particolarmente apprezzabile.
In definitiva il mio voto per questo manga è un 9 pieno, e ne consiglio la lettura a tutti, sicuramente non ve ne pentirete.
Sinceramente per me le due opere hanno poco in comune, a parte forse che entrambe i protagonisti utilizzino enormi spadoni per fare fuori dei demoni mostruosi. Gli avvenimenti di Claymore sono ambientate in un mondo di fantasia con ampi richiami al medioevo, dove esistono alcuni demoni, chiamati Yoma, che divorano e assumo l’aspetto degli uomini; contro questa piaga che affligge l’umanità, una misteriosa Organizzazione invia delle speciali guerriere su richiesta chiamate Claymore, che sono in grado di individuare gli Yoma, che si mimetizzano assumendo forma umana nelle varie cittadine, attraverso lo yoki, “forza diabolica” che gli Yoma emanano dal loro corpo.
Questo manga narra in particolare la storia e le vicende riguardanti una tra queste guerriere che lottano contro gli Yoma: Claire.
Le Claymore vengono create impiantando carne e sangue appartenenti a Yoma all’interno dei corpi di alcune ragazze, creando così dei mezzosangue metà umani e metà Yoma capaci di sconfiggere i demoni con la loro potenza ed intelligenza. La storia inizia con Claire che viene mandata in un villaggio che aveva richiesto l’aiuto dell’Organizzazione a causa della presenza di uno Yoma che, nascondendosi tra gli abitanti, ne stava divorando a uno alla volta gli abitanti. Lì incontrerà Raki, un ragazzino che ha perso tutta la famiglia a causa dello Yoma e che, una volta sconfitto il mostro, deciderà di seguire la guerriera nel suo viaggio ad ogni costo, per un senso di gratitudine per aver vendicato la sua famiglia.
Durante il proseguimento dell’opera assisteremo a molteplici scontri altamente cruenti e sanguinosi contro svariati Yoma e conosceremo le molte altre guerriere al soldo dell’organizzazione. Tutti i personaggi sono caratterizzati davvero bene e la trama da prima lineare e semplice con il passare dei capitoli evolve in modo complesso e ben strutturato, divenendo sempre più coinvolgente per il lettore. Anche dal punto di vista della componente grafica, l’opera di Norihiro Yagi è realizzata in maniera ottimale, con uno stile di disegno particolarmente apprezzabile.
In definitiva il mio voto per questo manga è un 9 pieno, e ne consiglio la lettura a tutti, sicuramente non ve ne pentirete.
Un anno fa vidi l'anime e me ne innamorai. Poi mi son detto, se l'anime è così bello (nonostante il finale aperto), il manga sarà altrettanto bello, forse anche di più. Ben non mi sbagliavo.
Il disegno inizialmente potrebbe sembrare un po' povero, specie per quanto riguarda le Claymore, ma con il passare del tempo il mangaka migliora la sua tecnica (anche se la grafica dei primi volumi non mi è dispiaciuta, anzi). In particolare colpiscono i paesaggi cupi e maturi e le scene di combattimento. Inoltre, altro pregio del manga, è di essere uno shonen abbastanza diverso dalla massa, senza cliché bambineschi per intenderci, e questo lo rende di un altro pianeta.
Ma bando alle ciance e passiamo alla storia di questo manga.
Colonna portante di questo titolo sono le Claymore, guerriere mezze yoma (demoni) e mezze umane il cui compito consiste nell'uccidere gli yoma. Inoltre fanno parte di un organizzazione, dalla quale ricevono gli ordini.
Ma la storia più che su tutte le Claymore si incentra su una in particolare: il suo nome è Claire e si verrà a scoprire in seguito(anche se all'inizio non sembra) che, almeno sulla carta, è la più debole fra le sue compagne. Suo compagno di viaggio sarà Raki, un ragazzino i cui familiari sono stati uccisi da uno yoma, il quale riuscirà a far recuperare alla nostra Claire un po' della sua umanità sopita.
Per me è un manga fantastico, uno shonen fantastico. Riesce persino a far commuovere durante la lettura, come ad esempio nei bellissimi i capitoli dedicati a Teresa del sorriso. Inoltre questo manga sarà gradito da quelli che amano lo splatter, visto che il manga è particolarmente cruento.
Il manga secondo me è un capolavoro perciò gli do un bel 10.
Il disegno inizialmente potrebbe sembrare un po' povero, specie per quanto riguarda le Claymore, ma con il passare del tempo il mangaka migliora la sua tecnica (anche se la grafica dei primi volumi non mi è dispiaciuta, anzi). In particolare colpiscono i paesaggi cupi e maturi e le scene di combattimento. Inoltre, altro pregio del manga, è di essere uno shonen abbastanza diverso dalla massa, senza cliché bambineschi per intenderci, e questo lo rende di un altro pianeta.
Ma bando alle ciance e passiamo alla storia di questo manga.
Colonna portante di questo titolo sono le Claymore, guerriere mezze yoma (demoni) e mezze umane il cui compito consiste nell'uccidere gli yoma. Inoltre fanno parte di un organizzazione, dalla quale ricevono gli ordini.
Ma la storia più che su tutte le Claymore si incentra su una in particolare: il suo nome è Claire e si verrà a scoprire in seguito(anche se all'inizio non sembra) che, almeno sulla carta, è la più debole fra le sue compagne. Suo compagno di viaggio sarà Raki, un ragazzino i cui familiari sono stati uccisi da uno yoma, il quale riuscirà a far recuperare alla nostra Claire un po' della sua umanità sopita.
Per me è un manga fantastico, uno shonen fantastico. Riesce persino a far commuovere durante la lettura, come ad esempio nei bellissimi i capitoli dedicati a Teresa del sorriso. Inoltre questo manga sarà gradito da quelli che amano lo splatter, visto che il manga è particolarmente cruento.
Il manga secondo me è un capolavoro perciò gli do un bel 10.
Un paio di mesi fa l'edicolante mi chiede se mi interessano dei manga che non è riuscita a vendere, e tra quelli c'è il numero 14 di Claymore. Lo acquisto pensando ai commenti entusiastici sentiti in giro, in seguito decido di acquistare anche gli altri numeri... ebbene sono sinceramente soddisfatto di questo manga! La trama è ben strutturata e piena di colpi di scena: la protagonista, Claire, è una Claymore, cioè una guerriera appartenente all'Organizzazione, un ente guidato da un gruppo di misteriosi personaggi che ha sotto il suo controllo 47 guerriere le quali, su richiesta e dietro compenso, vengono inviate in giro per il mondo a liberare i villaggi dagli Yoma, esseri mostruosi che si nutrono di umani, assumendosene poi l'aspetto per passare inosservati. Claire occupa il livello più basso di questa associazione essendo la più debole, anche se dai primissimi numeri non si direbbe; poi a confronto con le altre Claymore cominciano a notarsi i suoi limiti. Ad ogni numero che passa si evolve e aumenta la propria forza, ma il suo sarà un percorso irto, in salita nel mondo medievale creato da Norihiro Yagi, abitato non solo da Yoma, ma anche da Risvegliati (ex Claymore che hanno superato il limite della loro "forza diabolica", diventando dei mostri) e, appunto, Claymore, "le streghe dagli occhi d 'argento", esseri metà umane e metà Yoma, le uniche in grado di fronteggiare questi mostri. Lo shounen abbonda di scene splatter cruente e atroci che ci fanno capire che il mondo di Claymore è violento, privo di pietà e compassione; l'atmosfera che troviamo è cupa, tetra, ottimamente rappresentata dagli sfondi. I disegni ad ogni volume migliorano, mi piace soprattutto la grafica dei Risvegliati.
Questo è il classico manga che ti tiene incollato alle sue pagine fin da subito e ti fa attendere con trepidazione i numeri successivi; si tratta di una storia atipica, che non contiene le solite figure stereotipate, inoltre l'autore ha la grande capacità di tenere alta la tensione e di non essere mai banale. L'unico neo è rappresentato dalla pubblicazione lenta, per il prossimo numero (il 18) bisognerà aspettare addirittura ottobre.
Questo è il classico manga che ti tiene incollato alle sue pagine fin da subito e ti fa attendere con trepidazione i numeri successivi; si tratta di una storia atipica, che non contiene le solite figure stereotipate, inoltre l'autore ha la grande capacità di tenere alta la tensione e di non essere mai banale. L'unico neo è rappresentato dalla pubblicazione lenta, per il prossimo numero (il 18) bisognerà aspettare addirittura ottobre.
Senza aver letto alcuna recensione e senza neppure conoscerne la trama, ho iniziato a guardare l’anime di Claymore per farmi un’idea di cosa trattasse. Sono rimasto molto colpito dalla storia e così ho cominciato a leggere il manga. Lo trovo molto bello e lo consiglio a chiunque abbia voglia di leggere una storia avvincente, piena di sviluppi inaspettati e raccontata attraverso disegni di ottima qualità. Mi piace molto soprattutto il fatto che la storia segue da vicino, come nella maggior parte dei manga, le vicende della protagonista principale, Claire; tuttavia nel corso della lettura si aprono delle finestre che mettono in evidenza altre sfaccettature della trama relative all’Organizzazione ed ai Risvegliati. L’unico neo... la pubblicazione che va a rilento.
Manga davvero molto bello che ho apprezzato da subito.
Claymore è uno shonen fantasy dai tratti cupi,il genere che più preferisco. I primi 6 volumi sono veramente, dal mio punto di vista, insuperabili; poi la storia si mantiene su un buon livello e si fa leggere. Disegni accurati e molto belli, l'unica cosa che mi infastidisce un po' è il fatto che le claymore sono tutte un po troppo uguali, anche perchè hanno tutte lo stesso colore di capelli e sono vestite allo stesso modo, ma questi non sono difetti rilevanti.
Il mio voto è 8 ma potrebbe diventare anche un 10 con una fine degna di tutta la storia. Lo consiglio a tutti gli amanti del genere shonen che vogliono staccarsi dalle situazioni bambinesche di One Oiece o Tutor Hitman Reborn.
Claymore è uno shonen fantasy dai tratti cupi,il genere che più preferisco. I primi 6 volumi sono veramente, dal mio punto di vista, insuperabili; poi la storia si mantiene su un buon livello e si fa leggere. Disegni accurati e molto belli, l'unica cosa che mi infastidisce un po' è il fatto che le claymore sono tutte un po troppo uguali, anche perchè hanno tutte lo stesso colore di capelli e sono vestite allo stesso modo, ma questi non sono difetti rilevanti.
Il mio voto è 8 ma potrebbe diventare anche un 10 con una fine degna di tutta la storia. Lo consiglio a tutti gli amanti del genere shonen che vogliono staccarsi dalle situazioni bambinesche di One Oiece o Tutor Hitman Reborn.
E' un manga che mi ha appassionato dal primo volume, un fantasy al femminile. Per il lato demoniaco somiglia a Berserk, ma per il resto è del tutto originale, non hanno niente in comune, in ogni volume ci sono nuovi colpi di scena, non annoia mai! Inoltre è ben disegnato.
L'unica pecca è costituita dalle uscite molto rare... sarebbe bello poterlo leggere più spesso perché merita veramente di essere acquistato!
All'inizio l'avevo ignorato, pensai: <i>"personaggi femminili forti? Sarà un'altra cretinata!"</i>, invece mi sono ricreduto quando ho dato un'occhiata alle scan su internet.
Lo consiglio a tutti gli appassionati di saghe fantasy e non, buona lettura!
ps: Ho dato un'occhiata all'anime, ma è molto più breve e superficiale del manga a mio parere, perché non sviluppa punti importanti.
L'unica pecca è costituita dalle uscite molto rare... sarebbe bello poterlo leggere più spesso perché merita veramente di essere acquistato!
All'inizio l'avevo ignorato, pensai: <i>"personaggi femminili forti? Sarà un'altra cretinata!"</i>, invece mi sono ricreduto quando ho dato un'occhiata alle scan su internet.
Lo consiglio a tutti gli appassionati di saghe fantasy e non, buona lettura!
ps: Ho dato un'occhiata all'anime, ma è molto più breve e superficiale del manga a mio parere, perché non sviluppa punti importanti.
Abituato a leggere manga come Ken il Guerriero, Berserk e City Hunter, i personaggi femminili forti che rivestono il ruolo di protagonisti di Claymore mi lasciavano perplesso, ma mi sono dovuto ricredere, bellissimo manga davvero. Secondo me è simile solo in alcuni aspetti a Berserk, ed è questa una delle qualità di questo manga: l'importante e che non si copi tutto sistematicamente; invece prendere spunto e farci attorno una storia bella va benissimo, e questo manga ne è la dimostrazione.
Dalla trama dell'editore italiano: <i>"...Claymore unisce ad ambientazioni e personaggi occidentali una buona dose di orrore truculento, tanto che i fan di tutto il mondo già lo definiscono come la versione femminile di BERSERK!"</i>
Ecco, e fu grazie a questa frase che decisi di ignorare del tutto questo nuovo (all'epoca) manga. Non so voi, ma a me quando dicono che un qualcosa deve essere considerato favoloso perchè è la scopiazzatura di un qualcos'altro, mi passa del tutto la voglia di considerarlo. Insomma non lo vedo come un pregio, anzi...
Fortunatamente, spinta dai continui elogi fatti a questo fantasy, e dal fatto che si trovasse sempre nella top ten manga di AnimeClick, un bel giorno mi decisi a dare una possibilità a questo titolo.
La storia narra le vicende di Claire, una "claymore", ovvero una guerriera che fa parte di una subdola organizzazione che si occupa di sterminare degli esseri mostruosi, gli yoma, in grado di assumere sembianze umane. Gli episodi narrati nei primissimi capitoli, potrebbero far pensare ad un impostazione ripetitiva del tipo: Claire viene mandata dall'organizzazione in un villaggio - va a caccia del mostro che si nasconde tra la popolazione (a volte più di uno) - lo trova e lo sconfigge, spesso arrivando ad un passo dalla morte, o dal risveglio... si perchè dovete sapere che le claymore possono vantare delle doti combattive fuori dall'ordinario perchè sono per metà yoma! Infatti se si scatenano del tutto, finiscono per cedere del tutto al loro "lato oscuro", diventando delle "risvegliate", ovvero dei pericolosissimi e spaventosi mostri dalle più disparate fattezze.
Ad un certo punto però le cose si fanno più interessanti, comincia infatti il bellissimo flashback che ha come protagonista Teresa, la claymore più forte che sia mai esistita... e qui mi fermo per non rivelare nulla della bellissima trama di questo capolavoro.
Si perchè il titolo in esame, a parer mio, parte bene (magari in maniera ordinaria) per vantare poi un crescendo continuo che approfondirà la caratterizzazione ed il passato di molti personaggi, gettando le basi per quella che tuttora resta una trama interessante, ricca di colpi di scena, misteri, terrore, sentimenti ed azione; una trama che si lascia leggere tutta d'un fiato e con grande avidità.
Riguardo la narrazione, c'è da segnalare il fatto che i primi numeri scorrono davvero velocemente, io che sono una lumaca e mi soffermo attentamente su ogni vignetta ho impiegato circa venti minuti a volume. Questo perchè in pratica non si sono molti testi da leggere, in quanto le claymore son davvero di pochissime parole, e lo svolgersi delle vicende si basa essenzialmente sull'azione. Però da un certo punto in poi la questione cambia, la trama diviene intricata, e molti sono i dialoghi e le strategie che compariranno nelle tavole.
Il disegno è sempre gradevole, bellissimi i profili dei personaggi (soprattutto le labbra le ho sempre trovate ben disegnate), forse un po' ripetitive le fattezze delle varie claymore, che si somigliano un po' tutte, anche per il fatto che son tutte vestite alla stessa maniera ed hanno tutte i capelli bianchi. In realtà, a guardarle bene, c'è sempre un qualche elemento che le contraddistingue le une dalle altre. Graficamente però Il meglio arriva con la comparsa delle risvegliate e delle abissali (queste ultime potentissime claymore che hanno ceduto al loro lato demoniaco). Alcune hanno davvero delle fattezze visionarie ed inquietanti, e costituiscono il vero tocco di classe del manga. Anche i contesti medievaleggianti poi sono ben resi, credibili ed abbastanza dettagliati.
Sull'edizione poco da dire, formato medio, prezzo onesto e nessun particolare extra. Difetto che si ripresenta occasionalmente sono i soliti aloni di inchiostro tipici di molte pubblicazioni Star Comics.
In conclusione consiglio e stra-consiglio questo bellissimo manga, un fantasy così bello e appassionante non lo leggevo da tanto, un vero gioiello. Nella speranza che qualitativamente resti sempre su questi alti livelli, assegno il massimo dei voti.
Ecco, e fu grazie a questa frase che decisi di ignorare del tutto questo nuovo (all'epoca) manga. Non so voi, ma a me quando dicono che un qualcosa deve essere considerato favoloso perchè è la scopiazzatura di un qualcos'altro, mi passa del tutto la voglia di considerarlo. Insomma non lo vedo come un pregio, anzi...
Fortunatamente, spinta dai continui elogi fatti a questo fantasy, e dal fatto che si trovasse sempre nella top ten manga di AnimeClick, un bel giorno mi decisi a dare una possibilità a questo titolo.
La storia narra le vicende di Claire, una "claymore", ovvero una guerriera che fa parte di una subdola organizzazione che si occupa di sterminare degli esseri mostruosi, gli yoma, in grado di assumere sembianze umane. Gli episodi narrati nei primissimi capitoli, potrebbero far pensare ad un impostazione ripetitiva del tipo: Claire viene mandata dall'organizzazione in un villaggio - va a caccia del mostro che si nasconde tra la popolazione (a volte più di uno) - lo trova e lo sconfigge, spesso arrivando ad un passo dalla morte, o dal risveglio... si perchè dovete sapere che le claymore possono vantare delle doti combattive fuori dall'ordinario perchè sono per metà yoma! Infatti se si scatenano del tutto, finiscono per cedere del tutto al loro "lato oscuro", diventando delle "risvegliate", ovvero dei pericolosissimi e spaventosi mostri dalle più disparate fattezze.
Ad un certo punto però le cose si fanno più interessanti, comincia infatti il bellissimo flashback che ha come protagonista Teresa, la claymore più forte che sia mai esistita... e qui mi fermo per non rivelare nulla della bellissima trama di questo capolavoro.
Si perchè il titolo in esame, a parer mio, parte bene (magari in maniera ordinaria) per vantare poi un crescendo continuo che approfondirà la caratterizzazione ed il passato di molti personaggi, gettando le basi per quella che tuttora resta una trama interessante, ricca di colpi di scena, misteri, terrore, sentimenti ed azione; una trama che si lascia leggere tutta d'un fiato e con grande avidità.
Riguardo la narrazione, c'è da segnalare il fatto che i primi numeri scorrono davvero velocemente, io che sono una lumaca e mi soffermo attentamente su ogni vignetta ho impiegato circa venti minuti a volume. Questo perchè in pratica non si sono molti testi da leggere, in quanto le claymore son davvero di pochissime parole, e lo svolgersi delle vicende si basa essenzialmente sull'azione. Però da un certo punto in poi la questione cambia, la trama diviene intricata, e molti sono i dialoghi e le strategie che compariranno nelle tavole.
Il disegno è sempre gradevole, bellissimi i profili dei personaggi (soprattutto le labbra le ho sempre trovate ben disegnate), forse un po' ripetitive le fattezze delle varie claymore, che si somigliano un po' tutte, anche per il fatto che son tutte vestite alla stessa maniera ed hanno tutte i capelli bianchi. In realtà, a guardarle bene, c'è sempre un qualche elemento che le contraddistingue le une dalle altre. Graficamente però Il meglio arriva con la comparsa delle risvegliate e delle abissali (queste ultime potentissime claymore che hanno ceduto al loro lato demoniaco). Alcune hanno davvero delle fattezze visionarie ed inquietanti, e costituiscono il vero tocco di classe del manga. Anche i contesti medievaleggianti poi sono ben resi, credibili ed abbastanza dettagliati.
Sull'edizione poco da dire, formato medio, prezzo onesto e nessun particolare extra. Difetto che si ripresenta occasionalmente sono i soliti aloni di inchiostro tipici di molte pubblicazioni Star Comics.
In conclusione consiglio e stra-consiglio questo bellissimo manga, un fantasy così bello e appassionante non lo leggevo da tanto, un vero gioiello. Nella speranza che qualitativamente resti sempre su questi alti livelli, assegno il massimo dei voti.
Un'organizzazione chiamata "Claymore", formata da combattenti donne, ha lo scopo, sotto cospicuo pagamento, di eliminare gli yoma (mostri con una forza e velocità superiori ad un essere umano, ed in grado di confondersi in mezzo agli uomini rendendone impossibile il riconoscimento se non alle claymore stesse) che si nutrono di esseri umani nei vari villaggi presenti all'interno del continente. Come possono delle ragazze fare tutto ciò? Be' sono anche loro dei mezzi yoma, riescono quindi ad individuare gli altri e sopratutto si rivelano decisamente più abili nel combattimento.
Questa è brevemente la storia iniziale, la nostra protagonista principale è Claire, una claymore (questo nome dell'organizzazione deriva dal nome della grossa spada a doppio taglio che ogni guerriera porta con se) dal rango più basso di tutte le altre, che combatte gli yoma come ha sempre fatto; fino a quando una serie di eventi e conoscenze, non le portano alla luce la vera identità dell'organizzazione per cui tanto si dà da fare.
Ovviamente è un fumetto colmo di combattimenti e scene splatter, senza però mai esagerare o uscire dallo stretto "necessario".
Una storia davvero stupenda e ricca di colpi di scena inaspettati che in ogni volume si arricchisce di particolari e sviluppi, facendo addentrare il lettore nel bellissimo mondo delle combattenti. Ogni personaggio è ben caratterizzato e diverso dagli altri, non solo tra le guerriere, ma anche tra i nemici e i membri dell'organizzazione. L'atmosfera cupa e di terrore si nota ovunque, sopratutto nei villaggi in cui gli abitanti sono terrorizzati sia dagli yoma che dalle claymore, e questo rende più "realistico" il manga.
Il disegno è in continua evoluzione, nei primi volumi si nota "l'inesperienza", ma poco dopo c'è un notevole miglioramento, le tavole sono molto dettagliate e le movimentate scene di combattimento risultano sempre chiare.
Un manga che consiglio assolutamente se piace il genere, è sicuramente il mio preferito, un intensità e una trama così ben articolata non l'ho trovata da nessun altra parte! 10!
Questa è brevemente la storia iniziale, la nostra protagonista principale è Claire, una claymore (questo nome dell'organizzazione deriva dal nome della grossa spada a doppio taglio che ogni guerriera porta con se) dal rango più basso di tutte le altre, che combatte gli yoma come ha sempre fatto; fino a quando una serie di eventi e conoscenze, non le portano alla luce la vera identità dell'organizzazione per cui tanto si dà da fare.
Ovviamente è un fumetto colmo di combattimenti e scene splatter, senza però mai esagerare o uscire dallo stretto "necessario".
Una storia davvero stupenda e ricca di colpi di scena inaspettati che in ogni volume si arricchisce di particolari e sviluppi, facendo addentrare il lettore nel bellissimo mondo delle combattenti. Ogni personaggio è ben caratterizzato e diverso dagli altri, non solo tra le guerriere, ma anche tra i nemici e i membri dell'organizzazione. L'atmosfera cupa e di terrore si nota ovunque, sopratutto nei villaggi in cui gli abitanti sono terrorizzati sia dagli yoma che dalle claymore, e questo rende più "realistico" il manga.
Il disegno è in continua evoluzione, nei primi volumi si nota "l'inesperienza", ma poco dopo c'è un notevole miglioramento, le tavole sono molto dettagliate e le movimentate scene di combattimento risultano sempre chiare.
Un manga che consiglio assolutamente se piace il genere, è sicuramente il mio preferito, un intensità e una trama così ben articolata non l'ho trovata da nessun altra parte! 10!
Claymore è un bellissimo manga disegnato dall'ormai noto Norihiro Yagi. Come disegnatore è veramente impeccabile, riesce a trasmettere una grande passione per quello che fa e di questo sono felice perché questo capolavoro lo merita tutto.
La trama si basa su delle guerriere Claymore che sono metà umane è metà bestie e per natura combattono contro gli Yoma (bestie che si cibano delle interiora umane).
Le Claymore ricevono incarichi di disinfestare la città dove ci sono gli Yoma e la gente deve dare una ricompensa ad incarico eseguito, ma il vero scopo è quello di impedire che quelle bestie aumentino.
<b>[Attenzione Spoiler]</b>
La storia parla di Claire che è diventata una Claymore per vendicarsi di Priscilla, una risvegliata (ovvero una Claymore completamente sotto il dominio del demone che ha dentro) che ha ucciso la sua migliore amica Teresa, anche lei una Claymore.
<b>[Fine Spoiler]</b>
La cosa più bella di questo manga sono i combattimenti e le guerriere Claymore. Consiglio vivamente questo manga fantastico, il voto più giusto poteva essere solo 10.
La trama si basa su delle guerriere Claymore che sono metà umane è metà bestie e per natura combattono contro gli Yoma (bestie che si cibano delle interiora umane).
Le Claymore ricevono incarichi di disinfestare la città dove ci sono gli Yoma e la gente deve dare una ricompensa ad incarico eseguito, ma il vero scopo è quello di impedire che quelle bestie aumentino.
<b>[Attenzione Spoiler]</b>
La storia parla di Claire che è diventata una Claymore per vendicarsi di Priscilla, una risvegliata (ovvero una Claymore completamente sotto il dominio del demone che ha dentro) che ha ucciso la sua migliore amica Teresa, anche lei una Claymore.
<b>[Fine Spoiler]</b>
La cosa più bella di questo manga sono i combattimenti e le guerriere Claymore. Consiglio vivamente questo manga fantastico, il voto più giusto poteva essere solo 10.
Voto 7! Anche 7. 5 ma non c'è.
La storia narra le avventure di Clayre, guerriera che come molte sue compagne ha il compito di sconfiggere gli Yoma (demoni) dietro compenso per la societa per cui lavora. La storia è molto bella ed interessante, nuova anche in alcuni sensi. I personaggi sono caratterialmente ben definiti. I disegni non sono impeccabili, soprattutto per i primi piani delle persone ma non per questo scarsi. Claymore è un manga che contiene scene di sangue e a volte cruente.
La storia narra le avventure di Clayre, guerriera che come molte sue compagne ha il compito di sconfiggere gli Yoma (demoni) dietro compenso per la societa per cui lavora. La storia è molto bella ed interessante, nuova anche in alcuni sensi. I personaggi sono caratterialmente ben definiti. I disegni non sono impeccabili, soprattutto per i primi piani delle persone ma non per questo scarsi. Claymore è un manga che contiene scene di sangue e a volte cruente.
Avevo già espresso una valutazione lusinghiera per l'anime, che avevo trovato avvincente e che mi ha fatto letteralmente scorrere via tutti gli episodi, ma l'avevo visto senza aver visionato l'omonimo manga. Beh, devo ammettere che il manga è di gran lunga più bello, più spettacolare e ricco di colpi di scena della serie televisiva. Attualmente la serializzazione dell'opera non è stata ancora terminata, e non posso di certo prevedere gli sviluppi futuri, ma quello che ho visto fino ad adesso, per la mia personale valutazione, basta ed avanza. Devo anche sottolineare la cura dei disegni e l'eleganza che l'autore sa ottenere dalle slanciate figure delle guerriere claymore e dai loro movimenti in battaglia.
In effetti, è molto meglio prima leggere l'opera cartacea e poi, per togliersi uno sfizio, guardare l'anime... in definitiva l'esatto opposto di quello che ho fatto io!
In effetti, è molto meglio prima leggere l'opera cartacea e poi, per togliersi uno sfizio, guardare l'anime... in definitiva l'esatto opposto di quello che ho fatto io!
Innanzitutto credo sia ASSOLUTAMENTE errato definire Claymore "la versione femminile di Berserk", è una frase che non dovrebbe proprio esistere, visto che molta gente snobba l'opera di Norihiro yagi solo per queste infondate voci. Claymore è un signor manga, che va letto, perchè ha una storia capace di coinvolgerti in tutto e per tutto. L'autore inoltre migliora di volume in volume: se nei primi numeri il tratto è sobrio, in quelli successivi si può notare un notevolissimo miglioramento, con personaggi più "adulti" e caratterizzati. Inoltre la storia si evolve molto bene, c'è sempre più carne al fuoco e nulla è mai scontato, pino di colpi di scena; un'azione corale ben organizzata. Che dire, un manga che merita assolutamente di essere letto!
Dimenticatevi del "Berserk al femminile" e leggete Claymore senza pregiudizi!
Dimenticatevi del "Berserk al femminile" e leggete Claymore senza pregiudizi!
Claymore è un manga davvero degno di attenzione che è riuscito a sorprendermi piacevolmente.
La storia, ambientata in un medioevo fantastico, narra della minaccia x gli uomini degli yoma, esseri mostruosi e violenti che uccidono gli esseri umani per mangiarne le interiora, infiltrandosi fra le persone ignare grazie alla loro abilità di possedere il corpo di chi uccidono. Siccome questi yoma sono infinitamente più forti degli uomini, per far fronte a questa minaccia è nata l'organizzazzione denominata dalla gente "claymore", composta da 37 ragazze metà yoma e metà umane, uniche in grado di competere con queste mostruose e subdole entità. Un manga assolutamente super-consigliato.
Ci tengo ad aggiungere che considerarlo un berserk al femminile, come purtroppo si sente molto in giro, è un giudizio assolutamente limitante, sono due manga capolavoro molto differenti che hanno in comune ben poco oltre all'efferata violenza dei combattimenti e all'ambientazione medievale.
La storia, ambientata in un medioevo fantastico, narra della minaccia x gli uomini degli yoma, esseri mostruosi e violenti che uccidono gli esseri umani per mangiarne le interiora, infiltrandosi fra le persone ignare grazie alla loro abilità di possedere il corpo di chi uccidono. Siccome questi yoma sono infinitamente più forti degli uomini, per far fronte a questa minaccia è nata l'organizzazzione denominata dalla gente "claymore", composta da 37 ragazze metà yoma e metà umane, uniche in grado di competere con queste mostruose e subdole entità. Un manga assolutamente super-consigliato.
Ci tengo ad aggiungere che considerarlo un berserk al femminile, come purtroppo si sente molto in giro, è un giudizio assolutamente limitante, sono due manga capolavoro molto differenti che hanno in comune ben poco oltre all'efferata violenza dei combattimenti e all'ambientazione medievale.
Ho recuperato questo manga in quanto tutti ne parlavano molto bene. Ed infatti è veramente ottimo. Un disegno eccellente accompagna una trama entusiasmante e ricca di colpi di scena. Tutto comincia con una storia abbastanza classica e tutto sommato semplice per poi numero dopo numero definirsi perfettamente. Diventa un fantasy originale anche solo per il semplice fatto di essere le donne a farla da padrone con spadoni, armature, braccia mozzate, sangue, buchi nello stomaco ecc... Le stesse Claymore sono molto personalizzate anche se come difetto trovo la freddezza proprio di queste "guerriere" che rendono il manga in generale un manga atipico. Forse voluto o forse no comunque questo non rovina la storia. I disegni come dicevo prima sono ottimi, riscontro pochi difetti, gli scontri (e ce ne sono molti) sono comprensibili e i fondali molto buoni. Lo consiglio vivamente a tutti, era un chicca che mancava nella mia libreria e sono contento di aver rimediato. Ottimo.
Un manga molto bello ed appassionante fin dal primo volumetto, trama fantastica e disegni molto belli. La storia gira attorno ad una ragazza Claire, mezza donna e mezza demone, facente parte di un'organizzazione che gli umani chiamano Claymore. Claire, ribelle e solitaria si dimostra gentile d'animo accogliendo con se un ragazzo la cui famiglia è stata divorata da uno yoma.
Claymore viene accostato a Berserk, tanto da essere definita la parte femminile di quest'ultimo.
Che dire, un manga fantastico che consiglio a chiunque voglia leggere un manga ricco d'azione. Da leggere assolutamente!
Claymore viene accostato a Berserk, tanto da essere definita la parte femminile di quest'ultimo.
Che dire, un manga fantastico che consiglio a chiunque voglia leggere un manga ricco d'azione. Da leggere assolutamente!
Un fantastico manga che rapisce sin dal primo volume. La ribellione di una guerriera verso le regole imposte dai suoi superiori ed una continua maturazione del personaggio sono al centro di questo racconto fantasy splendidamente illustrato da uno stile particolare che rapisce il lettore e lo fa entrare nell'atmosfera tetra e pesante che circonda quest'opera.
Claymore viene da molti definito come la versione al femminile di Berserk, ora al di là dei paragoni questo manga è comunque un'avventura molto interessante e bella ancora in corso di pubblicazione in Giappone e attualmente raccolta in 15 volumi di cui 14 editi in Italia.
La trama è molto curata ambientata in un mondo dove gli uomini, di regola posti al vertice della catena alimentare, sono le prede di demoni chiamati Yoma che li cacciano senza pietà allo scopo di nutrirsi con le loro viscere. La protagonista, Claire, è una Claymore, con questo nome ci si riferisce ad un'organizzazione che "addestra" delle giovani ragazze con lo scopo di cacciare gli Yoma e difendere il genere umano. Nel corso dei vari volumi questo inizio abbastanza semplice si sviluppa rivelando invece una trama molto più complessa ma estremamente curata e coordinata nei sui aspetti che trova il suo filo principale nei diversi eventi che Claire è costretta ad affrontare. I personaggi sono tratteggiati bene, le varie Claymore sono accomunate dal fatto di mostrare inizialmente un volto freddo ed indifferente salvo poi mostrare un lato più umano, Claire e Teresa senza dubbio sono l'esempio più evidente ma in generale ogni personaggio esercita una certa attrazione come nel caso di Ofelia con la sua "pazzia".
Lo stile di disegno è particolare questo è bene dirlo, se Norihiro Yagi è bravissimo nella realizzazione delle Claymore lo è meno per quanto riguarda i personaggi maschili che salvo qualche eccezione non sono un gran in particolare per quanto riguarda la forma della testa. Glissando su questo particolare comunque il tratto è pulito e curato ed i combattimenti sono resi in modo ottimale permettendo al lettore di cogliere le diverse fasi senza grosse difficoltà.
Insomma Claymore è sicuramente un bel manga ha una trama avvincente che non scade mai nel banale unita ad un bel disegno, il suo unico difetto consiste nella serializzazione che purtroppo è molto lenta, però c'è anche da dire che a differenza di altri manga non esistono molti capitoli filler quindi la storia fila in modo abbastanza spedito. L'edizione della Starcomics rientra negli standard della casa editrice, prezzo contenuto e qualità media.
La trama è molto curata ambientata in un mondo dove gli uomini, di regola posti al vertice della catena alimentare, sono le prede di demoni chiamati Yoma che li cacciano senza pietà allo scopo di nutrirsi con le loro viscere. La protagonista, Claire, è una Claymore, con questo nome ci si riferisce ad un'organizzazione che "addestra" delle giovani ragazze con lo scopo di cacciare gli Yoma e difendere il genere umano. Nel corso dei vari volumi questo inizio abbastanza semplice si sviluppa rivelando invece una trama molto più complessa ma estremamente curata e coordinata nei sui aspetti che trova il suo filo principale nei diversi eventi che Claire è costretta ad affrontare. I personaggi sono tratteggiati bene, le varie Claymore sono accomunate dal fatto di mostrare inizialmente un volto freddo ed indifferente salvo poi mostrare un lato più umano, Claire e Teresa senza dubbio sono l'esempio più evidente ma in generale ogni personaggio esercita una certa attrazione come nel caso di Ofelia con la sua "pazzia".
Lo stile di disegno è particolare questo è bene dirlo, se Norihiro Yagi è bravissimo nella realizzazione delle Claymore lo è meno per quanto riguarda i personaggi maschili che salvo qualche eccezione non sono un gran in particolare per quanto riguarda la forma della testa. Glissando su questo particolare comunque il tratto è pulito e curato ed i combattimenti sono resi in modo ottimale permettendo al lettore di cogliere le diverse fasi senza grosse difficoltà.
Insomma Claymore è sicuramente un bel manga ha una trama avvincente che non scade mai nel banale unita ad un bel disegno, il suo unico difetto consiste nella serializzazione che purtroppo è molto lenta, però c'è anche da dire che a differenza di altri manga non esistono molti capitoli filler quindi la storia fila in modo abbastanza spedito. L'edizione della Starcomics rientra negli standard della casa editrice, prezzo contenuto e qualità media.
Inevitabile il paragone fra Berserk e Claymore, entrambi i manga hanno un’ambientazione fantasy e violenta, però bisogna ammettere che in Claymore la violenza non è esagerata e la lettura non risulta pesante dai tratti perversi e psicotici che caratterizzano Berserk.
Trovo scorretto, nei confronti di Yagi e della sua opera, classificare Claymore come un "Berserk al femminile" solo perchè all’interno del manga sono presenti spadoni e yoma.
I temi trattati sono simili in una visione molto ampia, ma nello specifico la trama si differenzia parecchio.
In Claymor la trama è ben strutturata, non banale, ed i colpi di scena decisamente spettacolari, un manga molto appassionante.
I disegni seguono un evoluzione con il progredire dell’opera, vista anche la cura minuziosa dei particolari che l’autore ha sviluppato lavorando molto (a mio parere), basta prendere in considerazione le guerriere che pur avendo fattezze simili sono perfettamente distinguibili grazie ai particolari che caratterizzano il personaggio in modo perfetto.
La storia lascia parecchi interrogativi e non narra del classico eroe, dei classici antagonisti, dei classici compagni dell'eroe e così via dicendo tutti gli stereotipi, belli ma abusatissimi, del genere.
Ci sono personaggi come Raffaella, Riccardo, Ofelia che sono molto intriganti e le loro peculiarità si scoprono poco a poco, per non parlare delle guerriere della nuova generazione, ad esempio Teresa che è uno dei personaggi più intriganti del manga. E la stessa organizzazione, di cui fino ad ora si sa pochissimo.
Il lettore non si rende conto se un personaggio è buono o cattivo, perché tutti combattono esclusivamente per se stessi e i propri ideali.
E’ un manga che può dare molte soddisfazioni al lettore, sperando che Yagi non lo tiri troppo per le lunghe guardando al guadagno e non al bene dell’opera.
Trovo scorretto, nei confronti di Yagi e della sua opera, classificare Claymore come un "Berserk al femminile" solo perchè all’interno del manga sono presenti spadoni e yoma.
I temi trattati sono simili in una visione molto ampia, ma nello specifico la trama si differenzia parecchio.
In Claymor la trama è ben strutturata, non banale, ed i colpi di scena decisamente spettacolari, un manga molto appassionante.
I disegni seguono un evoluzione con il progredire dell’opera, vista anche la cura minuziosa dei particolari che l’autore ha sviluppato lavorando molto (a mio parere), basta prendere in considerazione le guerriere che pur avendo fattezze simili sono perfettamente distinguibili grazie ai particolari che caratterizzano il personaggio in modo perfetto.
La storia lascia parecchi interrogativi e non narra del classico eroe, dei classici antagonisti, dei classici compagni dell'eroe e così via dicendo tutti gli stereotipi, belli ma abusatissimi, del genere.
Ci sono personaggi come Raffaella, Riccardo, Ofelia che sono molto intriganti e le loro peculiarità si scoprono poco a poco, per non parlare delle guerriere della nuova generazione, ad esempio Teresa che è uno dei personaggi più intriganti del manga. E la stessa organizzazione, di cui fino ad ora si sa pochissimo.
Il lettore non si rende conto se un personaggio è buono o cattivo, perché tutti combattono esclusivamente per se stessi e i propri ideali.
E’ un manga che può dare molte soddisfazioni al lettore, sperando che Yagi non lo tiri troppo per le lunghe guardando al guadagno e non al bene dell’opera.
Pubblicizzato inizialmente come "la versione femminile di Berserk", Claymore sin dal primo volumetto sa coinvolgere il lettore in una storia appassionante intrisa di sangue e forti sentimenti. Norihiro Yagi ha saputo dar vita ad un manga stupendo che poco ha a che fare con Berserk, se non per l'ambientazione fantasy-medioevale. La storia scorre piacevolmente tra combattimenti, lacrime, vendette ed alleanze e misteriose organizzazioni segrete. Tutte le guerriere ed i risvegliati sono ben caratterizzati, anche sul lato psicologico, e disegnati magistralmente, la protagonista, Claire, inizialmente enigmatica, per il suo comportamento freddo, la vedremo diventare sempre più "umana" a causa delle vicende della storia. Tra le migliori opere degli ultimi anni, consigliato a tutti i fan del fantasy e non solo.
Che dire... un capolavoro! Norihiro Yagi è riuscito a colpire al cuore di tutta quella gente che, come me, si era innamorata di Berserk e voleva poter rivivere una nuova storia, entusiasmante e certamente non di secondo livello rispetto al sopracitato cult epico-medievale! Esce mensilmente in patria ed ogni volta è qualcosa di sorprendente come riesce a spronare la fantasia del lettore e ad intrecciare la storia, senza farti rimpiangere minimamente il fatto di aver aspettato il nuovo capitolo! Sicuramente uno dei pochi manga da non perdere assolutamente!
Bellissimo! Sono anni che non leggevo un manga così bello, per me il migliore insieme a Berserk (anche se ultimamente un tantino decaduto) e Dorohedoro, poi è questione di gusti.
Non si possono far paragoni con Berserk, le somiglianze sono solo in superficie per il resto sono due cose completamente diverse.
Ottimi i disegni, storia molto bella che si fa più intrigante di numero in numero.
I detrattori farebbero bene a leggerlo con attenzione.
Consigliato a tutti.
Non si possono far paragoni con Berserk, le somiglianze sono solo in superficie per il resto sono due cose completamente diverse.
Ottimi i disegni, storia molto bella che si fa più intrigante di numero in numero.
I detrattori farebbero bene a leggerlo con attenzione.
Consigliato a tutti.
Solo due righe in risposta a Teutonik:
L'anime è già uscito da tempo, lo trovi tramite i soliti canali con i sottotitoli, cosa che personalmente preferisco vista l'atavica arte dei doppiatori giapponesi neanche lontanamente paragonabile a quella ahimè scarsa degli italiani.
Detto questo anche io come molti di voi sono un fan del mitico Berserk, ma sono d'accordo quando si dice che sono due manga diversi o, al massimo, simili solo per alcuni aspetti. Per il resto ho trovato i primi 13 volumi molto belli e affascinanti, con una protagonista sempre al centro della scena e, secondo me, sempre più "protagonista" in futuro. Un po' deluso dall'anime invece in quanto fedelissimo come mai visto prima al fumetto per i primi episodi, prende poi una via del tutto nuova a alquanto contestabile... ma è solo una mia opinione. Quindi, se non l'avete ancora visto, che aspettate!!
L'anime è già uscito da tempo, lo trovi tramite i soliti canali con i sottotitoli, cosa che personalmente preferisco vista l'atavica arte dei doppiatori giapponesi neanche lontanamente paragonabile a quella ahimè scarsa degli italiani.
Detto questo anche io come molti di voi sono un fan del mitico Berserk, ma sono d'accordo quando si dice che sono due manga diversi o, al massimo, simili solo per alcuni aspetti. Per il resto ho trovato i primi 13 volumi molto belli e affascinanti, con una protagonista sempre al centro della scena e, secondo me, sempre più "protagonista" in futuro. Un po' deluso dall'anime invece in quanto fedelissimo come mai visto prima al fumetto per i primi episodi, prende poi una via del tutto nuova a alquanto contestabile... ma è solo una mia opinione. Quindi, se non l'avete ancora visto, che aspettate!!
Non ho ancora letto tutti i volumetti usciti, ma l'idea che mi sono fatto è piuttosto chiara: Claymore è un manga che avvince, e davvero ogni volta che si termina un volumetto si sta quasi male (!). Detto questo, non dò il voto massimo perchè manca un po' di spessore, con moltissime scene d'azione (fatte meravigliosamente, per carità) che finiscono però per impoverire un po' gli altri aspetti. Un volumetto infatti si legge d'un fiato e in pochissimo tempo nol solo per l'interesse della vicenda, ma anche perchè i dialoghi sono un po' pochini. Per chi considera questo un vantaggio, consideri il mio voto come un 10. Per chi cerca invece qualcosa di più "profondo" consiglio lo stesso la lettura di Claymore, per lo meno come svago (datemi retta, non vi annoierete!). Per la trama mi sembra che le altre recensioni siano più che esaurienti, aggiungo solo che il disegno può fare storcere il naso a molti, ma dopo un po' vi sembrerà inscindibile da tutto il resto e finirete per apprezzarlo (o almeno così è stato per me). Unica pecca, ci si tagliuzza con un po' troppa facilità, ma anche qui c'è chi apprezzerà...
[bATTENZIONE CONTIENE SPOILERb] Bellissimo! Il meglio del meglio! Il più bel manga che abbia mai letto! La storia è stupenda non c'è altro da dire. Consiglio di comprare il manga solo per potersi godere i splendidi disegni dei personaggi che solo Norihiro ha saputo creare da notare la maestosità di Riccardo risvegliato prima di morire, Priscilla che piange per le Claymore uccise a Pieta e la bellezza delle forme da risvegliati di Easley e Rosmery. Tutti i personaggi primari e non sono realizzati in maniera mirabile, hanno comportamenti veri mai stereotipati o fuori luogo, il mistero dell'organizzazione intriga moltissimo e lo stile aumenta man mano che la storia va avanti tuttavia è soddisfacente fin dai primissimi numeri es l'immagine di Claire nella foresta.... eccezionale. In questo manga ha articolare importanza il tema dell'amicizia tra le guerriere pronte addirittura a uccidere le proprie amiche migliori per permettere loro di morire da esseri umani o sacrificarsi per difenderle. Questo e altri temi rendono l'opera di Norihiro Yagi un must per appassionati del genere e non.
Manga secondo solo a Slam Dunk con una storia fluida e ben collegata senza forzature, insomma un vero e proprio puzzle in cui tutti i pezzi della storia combaciano perfettamente.
Si vocifera che Claymore sia solo una copia di Berserk malriuscita; ritengo invece che vada di paripasso con esso e che anzi lo superi ogni numero che passa.....
L'unica paura che mi viene é che Norihiro insista a far' continuare il manga all'infinito solo per fare più soldi, finendo cosi per ritrovarsi in una spirale in cui trovare la parola "fine" in maniera decente sarà difficile se non impossibile, proprio come sta accadendo tuttora a Berserk......
Si vocifera che Claymore sia solo una copia di Berserk malriuscita; ritengo invece che vada di paripasso con esso e che anzi lo superi ogni numero che passa.....
L'unica paura che mi viene é che Norihiro insista a far' continuare il manga all'infinito solo per fare più soldi, finendo cosi per ritrovarsi in una spirale in cui trovare la parola "fine" in maniera decente sarà difficile se non impossibile, proprio come sta accadendo tuttora a Berserk......
Un manga che sta crescendo con il passsare degli albi, sia per quanto riguarda il disegno che la storia.
Ingiusto accostarlo a Berserk, se non per il periodo storico, ma Claymore per il resto è tutta un'altra cosa. Ci troviamo in un periodo dove per la sicurezza dei vari villaggi vengono assoldate le Claymore, guerriere mezze demoni dagli occhi di ghiaccio, armate di grandiose spade.
Nonostante un inizio lento, la storia non ha faticato a decollare, mostrando sempre dei personaggi caratterizzati bene ma soprattutto carichi di pathos. Continuando così non è da escludere che presto diventerà un autentico gioiellino.
Ingiusto accostarlo a Berserk, se non per il periodo storico, ma Claymore per il resto è tutta un'altra cosa. Ci troviamo in un periodo dove per la sicurezza dei vari villaggi vengono assoldate le Claymore, guerriere mezze demoni dagli occhi di ghiaccio, armate di grandiose spade.
Nonostante un inizio lento, la storia non ha faticato a decollare, mostrando sempre dei personaggi caratterizzati bene ma soprattutto carichi di pathos. Continuando così non è da escludere che presto diventerà un autentico gioiellino.
Non capisco questa disputa che c'è tra i fan di Berserk e Claymore. Io lo sono di entrambi i manga e devo dire che questi non c'entrano nulla, a parte l'ambientazione. E' ingiusto, secondo me, nei confronti di Yagi e della sua opera, classificarlo come "Berserk al femminile" o "in gonnella", solo perchè si sono intravisti spadoni e yoma. Pensate, allora, se questo pregiudizio fosse applicato al mondo dei videogames...
I temi trattati sono completamente diversi. Poi sono d'accordo con chi afferma che Miura è un pò scaduto negli ultimi tempi, ma tuttavia non è detto che non si possa rinnovare (anzi speriamo). Ma questa è un'altra storia. Sono soltanto amareggiato per l'aver letto sul net di gente che fa paragoni dopo 2 numeri letti e trae conclusioni, dicendo che Berserk non è nemmeno lontanamente paragonabile al manga di Yagi. Evidentemente è gente che non approfondisce ma vive nel mito del suo manga preferito e trae divertimento nel fare paragoni sempre e comunque. Un'opera è bella perchè è bella, non è sempre il caso di fare paragoni. Ma è solo la mia opinione...
Avendo fatto chiarezza sul fatto che i 2 manga in questione non c'entrano assolutamente nulla (ed è oggettivo), c'è da dire che, per quanto riguarda Claymore, era da un pò di tempo che non si vedeva in giro un manga così. Appassionante e non banale. I disegni possono sembrare sobri inizialmente ma si evolveranno col manga, "in fieri". Yagi poi ha una cura minuziosa dei particolari... e lavora solo.
La storia lascia tantissimi interrogativi e non narra del classico eroe, del o dei classici antagonisti, dei classici compagni dell'eroe e così via dicendo tutti gli stereotipi, belli ma abusatissimi, del genere. Ci sono personaggi come Easlay, Riccardo, Ofelia che sono molto intriganti. Raffaella è una delle claymore più misteriose e, di conseguenza, una delle più interessanti (il suo background lo si sta scoprendo a poco a poco). Ci sono inoltre le guerriere della nuova generazione, la numero 1 e la 2, ed infine Teresa che è uno dei personaggi + belli del manga. E la stessa organizzazione...
Insomma non c'è una vera e propria coscienza nel lettore dei buoni e dei cattivi, ma si intravedono dei personaggi che combattono per loro stessi e per i loro obiettivi.
Concludo dicendo che potenzialmente è un manga che può dare tante soddisfazioni ai suoi fan, tutto nella speranza che la legge dei $$$ non lo trasformi in un ennesimo manga commerciale.
I temi trattati sono completamente diversi. Poi sono d'accordo con chi afferma che Miura è un pò scaduto negli ultimi tempi, ma tuttavia non è detto che non si possa rinnovare (anzi speriamo). Ma questa è un'altra storia. Sono soltanto amareggiato per l'aver letto sul net di gente che fa paragoni dopo 2 numeri letti e trae conclusioni, dicendo che Berserk non è nemmeno lontanamente paragonabile al manga di Yagi. Evidentemente è gente che non approfondisce ma vive nel mito del suo manga preferito e trae divertimento nel fare paragoni sempre e comunque. Un'opera è bella perchè è bella, non è sempre il caso di fare paragoni. Ma è solo la mia opinione...
Avendo fatto chiarezza sul fatto che i 2 manga in questione non c'entrano assolutamente nulla (ed è oggettivo), c'è da dire che, per quanto riguarda Claymore, era da un pò di tempo che non si vedeva in giro un manga così. Appassionante e non banale. I disegni possono sembrare sobri inizialmente ma si evolveranno col manga, "in fieri". Yagi poi ha una cura minuziosa dei particolari... e lavora solo.
La storia lascia tantissimi interrogativi e non narra del classico eroe, del o dei classici antagonisti, dei classici compagni dell'eroe e così via dicendo tutti gli stereotipi, belli ma abusatissimi, del genere. Ci sono personaggi come Easlay, Riccardo, Ofelia che sono molto intriganti. Raffaella è una delle claymore più misteriose e, di conseguenza, una delle più interessanti (il suo background lo si sta scoprendo a poco a poco). Ci sono inoltre le guerriere della nuova generazione, la numero 1 e la 2, ed infine Teresa che è uno dei personaggi + belli del manga. E la stessa organizzazione...
Insomma non c'è una vera e propria coscienza nel lettore dei buoni e dei cattivi, ma si intravedono dei personaggi che combattono per loro stessi e per i loro obiettivi.
Concludo dicendo che potenzialmente è un manga che può dare tante soddisfazioni ai suoi fan, tutto nella speranza che la legge dei $$$ non lo trasformi in un ennesimo manga commerciale.
Un bellissimo manga, e definirlo la versione femminile di Berkerk mi pare riduttivo. La storia è ben sviluppata, chiara e avvincente. I disegni possono apparire nei primi numeri molto essenziale e poco particolareggiati, ma migliorano notevolmente con il passare del tempo. rnNon è il solito manga in cui i buoni sono invincibili e i cattivi se le prendono sempre, anzi, non è nemmeno esatto definire il gruppo dei buoni e dei cattivi, poiché ognuno combatte solo per la propria sopravvivenza. rn
Penso sia il fumetto che insieme a Gantz, Berserk e pochi altri mi ha fatto emozionare tantissimo. Ancora meglio dell'anime, con più cura nell'art design che magari all'inizio non rende molto per l'inesperienza dell'autore, ma che man mano si sviluppa, migliora più che sensibilmente. Un vero capolavoro gotico - fantasy su tutti i fronti. Se proprio il paragone forzato con Berserk dobbiamo farlo, allora posso dire che il manga di Kentaro Miura è scaduto nel tempo come tutti i veri appassionati sanno, ma Claymore per ora si mantiene su standard altissimi. Secondo me, il migliore in assoluto.
Io posso soltanto dire è in assoluto il fumetto più bello che abbia mai letto e per cui sia caduta così in adorazione! Ammetto che sono una amante del genere, ma ho letto fumetti di ogni tipo. Ebbene, secondo me Claymore ha un'aura tutta speciale, impossibile non rimanerne colpiti. L'evoluzione della storia è a dir poco spettacolare dagli eventi iniziali, che possono sembrare ripetitivi e già visti, si snoda una trama avvincente e piena di sorprese, si incontrano personaggi memorabili delineati con maestria. La trama può sembrare ad alcuni semplice; ebbene per me la semplicità e la linearità sono un pregio, e secondo me non c'è mai stata una caduta nella banalità. E poi negli ultimi numeri davvero è stata messa tanta carne al fuoco, e muoio dalla voglia di sapere i prossimi sviluppi! I disegni poi sono bellissimi anche se sobri. Concludo dicendo che secondo me l'autore ha avuto un'idea geniale ad incentrare il manga con le donne come protagoniste c'è una sensibilità femminile tutta diversa, un'aura di sensualità che non scade mai nel volgare. E poi secondo me espone una grande verità qui non c'è lotta contro il Male, come nei soliti cliché; in questa storia non esiste il male assoluto né il bene assoluto ognuno ha un suo motivo per vivere e per combattere, ognuno ha un suo background spesso doloroso; a mio parere non esistono veri colpevoli in questa storia, ma solo l'inesorabile intrecciarsi degli eventi.
E' un manga fantastico, nei primi numeri i disegni non sn stupendi, ma negli ultimi l' autore è cresciuto moltissimo! L'autore ha caratterizzato ogni personaggio così bene che non puoi non ricrdarti nomi e carattere, è anche i cattivi non si può fare a meno di amarli(Ofelia, per esempio). La trama è fantastica e si adegua benissimo alle atmosfere gothic del manga. Personalmente, non mi piace molto Claire, come disegno... anche l' anime, comunque, è degno di essere guardato, soprattutto visto che la trama (almeno in qusti 26 episodi, ma spero facciano un' altra serie). Negli ultimi episodi cambia abbastanza drasticamente. Per tutti gli amanti di gothic, Claymore è assolutamente da leggere.
Chi pensa che Claymore è un berserk al femminile sbaglia, visto che con Berserk non c'azzecca nulla. A parte il fatto che ci sono dei demoni e la protagonista (e non solo) porta una spada a due mani, anzi, ad una mano e mezzo (le claymore sono spade che si posso usare sia ad una mano che a due mani, e questo lo si nota anche nel fumetto). A parte questo Claymore lo trovo un manga stupendo, una storrai avvincente che tiene il lettore col fiato sospeso, che lo riempie di interrogativi. Il disegno semplice, forse a volte poco curato, a mio parere è perfettamente adatto alla storia. Che dire... non vedo l'ora di leggere il 12 (per chi non lo sa gia, dovrebbe uscire a ottobre 2007, speriamo bene)
Claymore è decisamente uno dei fumetti più belli che abbia mai letto. Certo, ha i suoi difetti i dialoghi sono pochi, ha un ritmo piuttosto serrato e talvolta divaga troppo, però l'idea è bella e si può dire che nel suo genere sia piuttosto innovativo. e poi è emozionante e coinvolgente... e poi i disegni sono eccelenti, anche se molto semlpici, e il ritratto psicologico dei protagonisti è sensazionale, ma senza scendere nel patatico... sì, davvero ottimo, però quando esce il 12 Non ce la faccio più ad aspettare!
Questo fumetto, è stato uno dei migliori che avessi mai letto. Di queste guarriere metà demoni, che se superano il limite si risvegliano. La cosa che mi ha colpito è che la protagonista Cleir, anche lei una Claymore, ha deciso di portare con se Raki, un ragazzo umano, anche se poi, dal 7° numero (bATTENZIONE SPOILER FINO ALLA FINEb) Cleir e Raki si sono temporaneamente separati. Cleir si è ritrovata con le sue compagne ed è alla ricerca di Raki, mentre lui si è ritrovato con Easlay, un ex guerriero Claymore maschio ex n1, al quale Raki ha chiesto di allenarlo per diventare forte. Easlay ha acettato di allenarlo ma gli ha anche detto che per avere forza certe volte bisogna anche sacrificarsi. Raki ha acettato. Easlay gli ha detto che gli insegnera quello che può, ma forse c'è un altra cosa Easlay ha inntezione di farlo diventare un guarriero Claymore mezzo demone Come cleir E in tanto lei è sulle sue tracce.
Non prende il voto pieno solo perchè non mi fa impazzire il disegno,ma la storia è fantastica ed avvincente. In poche parole c'è questa organizzazione, chiamata Claymore (nome della tipica spada scozzese), che invia le proprie guerriere in giro per il mondo per uccidere gli Yoma(demoni). Le Claymore sono per metà donne e metà Yoma. Consigliato vivamente a chi piacciono ambientazioni e combattimenti stile fantasy-medievale, ma mi sentirei di consigliarlo un pò a tutti proprio per la bellezza della storia.
Complimenti all'utore.
Dopo aver letto il primo numero ero un pochino scettico, ma dopo ha avuto un crescendo incredibile e mi ha appassionato tantissimo, le vicende che si susseguono invogliano a comprare il manga per sapere quello che accadrà nella storia; i disegni sono molto belli e semplici e danno sempre l'idea di quello che accade all'interno della storia, azzeccato il carattere delle claymore che sembrano assassine infallibili ma invece riescono ad avere emozioni e sentimenti.
Quindi consiglio vivamente di leggerlo, e come suggerito da altri, se potete leggete i numeri usciti tutti d'un fiato
Dopo aver letto il primo numero ero un pochino scettico, ma dopo ha avuto un crescendo incredibile e mi ha appassionato tantissimo, le vicende che si susseguono invogliano a comprare il manga per sapere quello che accadrà nella storia; i disegni sono molto belli e semplici e danno sempre l'idea di quello che accade all'interno della storia, azzeccato il carattere delle claymore che sembrano assassine infallibili ma invece riescono ad avere emozioni e sentimenti.
Quindi consiglio vivamente di leggerlo, e come suggerito da altri, se potete leggete i numeri usciti tutti d'un fiato
Allora ho letto solo 2 volumi, ma posso dire che la storia è fatta molto bene! L'intreccio e la psiche dei personaggi da un buon effetto!rnPosso dire che il voto per la storia è 9.5!DrnL'unico problema sono i disengi in fatti in alcuni punti della stori non si capisce molto bene chi siamo le ragazze che parlano Prnvoto 7.00rnComunque è un buon manga! Consiglio di leggerlo XD
Assolutamente perfetto. Il mio manga preferito, in assoluto. Ho cominciato a leggerlo con il numero 2, ma conto di procurarmi al più presto il primo volumetto. Questo è un manga che vale davvero! I disegni sono a dir poco divini, scorrono fluidi insieme alla lettura, si adeguano al meglio all'ambientazione un po'... "gotica"... E poi, è impossibile non affezionarsi alle Claymore, o a un altro dei personaggi di rilievo, come Raki. A ognuno il suo preferito, e personalmente amo Milia dalla prima volta che si conobbe. La trama scorre soffermandosi sui punti critici, e lasciando un po' da parte gli avvenimenti di secondo piano; inoltre, anche se difficilmente lascia domande durante la narrazione, andando avanti troviamo risposte, facciamo scoperte che non avremmo mai potuto immaginare. Il flashback dei volumi 3-4 è stato il cuore del manga, fino ad ora, penso: come la protagonista, Claire, divenne Claymore, la prima ad entrare nell'Organizzazione di sua spontanea volontà; Teresa ha un'aura magica. Ma anche le altre Guerriere, certamente, ognuna è perfettamente caratterizzata, anche se a un primo sguardo possono sembrare tutte simili. I Risvegliati sono, prima ancora degli accuratissimi sfondi, il pezzo forte del disegno, ognuno personalizzato e mostruoso, ma che implicano un lavoro spaventoso per la realizzazione! È difficile trovare altri manga di questo livello. Attualmente, la storia si sta evolvendo rapidamente, sembra avvistarsi la conclusione, ma non sappiamo quali sorprese possano rivelarsi: d'altronde, oltretutto, il titolo non è Claire, bensì Claymore. E io ho paura di una conclusione che ricordi l'analessi narrativa precedente.
Un buon fumetto, inizialmente non eccelso ma poi si apre molto bene ad una trama più complessa come da tradizione del fumetto jappo.
L'autore può sembrare non all'altezza dei nostri tempi (soprattutto nei primi volumi), ormai ci siamo abituati bene, ma andando avanti migliora notevolmente, una menzione a tutte le "risvegliate/ti" sempre molto vari e adeguatamente mostruosi, ottima caratterizzazione delle Claymore che in quest'ultimo volume sono diventate un botto!
Ve lo consiglio.
L'autore può sembrare non all'altezza dei nostri tempi (soprattutto nei primi volumi), ormai ci siamo abituati bene, ma andando avanti migliora notevolmente, una menzione a tutte le "risvegliate/ti" sempre molto vari e adeguatamente mostruosi, ottima caratterizzazione delle Claymore che in quest'ultimo volume sono diventate un botto!
Ve lo consiglio.
E' molto bello, è vero che i primi numeri erano un po' schizzati lì così così, comunque il dettaglio negli sfondi è sempre eccezzionale e curato, soprattutto per le abitazioni e le foreste, devo dire ottimo per questo punto di vista, magari i personaggi, si potrebbe fare meglio, comunque la storia è interessante e mi intriga, purtroppo mi sono un po' rovinato la festa scaricandomi alcune altre puntate da internet e così so come prosegue per un altro volume :) Non vi dico niente, ma Claire è super!
Dai dopo un periodo di assenza di fumetti interessanti esce... I primi numeri non mi convince, ma poi pian piano costruisce intreccio, storia e i disegni si evolvono. Se non inizia ad andare nell'ovvio vuoi vedere che diventa meglio di Berserk? Speriamo che il buissiness non lo rovini, troppi numeri fan male.
Innanziutto buonasera a tutti, non posso fare a meno di dire che questo manga è spettacolare! Forse il mio voto sarà discutibile come altri, ma è un manga eccezionale, disegni puliti, storia sempre più coinvolgente con molteplici sviluppi, colpi di scena doc e personaggi caratterialmente differenziati! Il manga mi è piaciuto tanto da fondare un forum (su forumfree) dedicatogli al 110%! Ottimo il capolavoro di Norihiro Yagi, altrettanto l'intuito di Star Comics. Manga giovane, fresco e dalle molteplici potenzialità!
Forse un po' troppo "versione femminile" di Berserk, ma comunque lodevole! I personaggi sono elaborati, hanno una storia alle spalle, soffrono, piangono e gridano, il tratto è funzionale alla narrazione: niente fronzoli e retini psichedelici, ma un contarsto quasi accecante tra il bianco della pagina e le linee decise di volti, spade ed edifici. Yoma che sembrano usciti da un incubo ed ancora conservano qualche tratto della loro controparte umana. Un manga bellissimo per gli amanti del fantasy e dell'azione.
Ciao a tutti non o mai scritto una recensione, quindi mi scuso per eventuali errori vari. Secondo me il fumetto sta andando alla grande, come fanno notare altri lettori, anche se nessuno a fatto presente che il personaggio al contrario di altri manga non e invincibile e insensibile. Al contrario soffre, anche se aspetto di leggere altri numeri per giudicare meglio, comunque consiglio la lettura di questo manga perché se viene letto più volte rivela sempre un particolare che prima ti sfugge o non puoi capire fino a che non leggi gli altri numeri. Grazie e arrivederci.
Carino, intringante, curioso......
è la prima volta che mi accingo a scrivere una recenzione per un manga, ma devo dire che per QUESTO manga faro un eccezione ^_^
La storia è iniziata in maniera molto lenta senza dare importanza ai dettagli della trama....... senza dare importanza al disegno...... tuttavia nella prosecuzione delle avventure di Clare, il lettore non può fare a meno di notare un qualcosa..... un dejavù? una minestra scaldata con qualche spezia diversa da quelle che il buon veccho Miura ci ha abituati? oppure l'inizio di una nuova opera d'arte che rimarà nella storia del manga japponese????...... chi lo sà .... tuttavia è innegabile che il manga di Claymor è diverso dai soliti titoli commerciali che ultimamente stanno affollando gli scaffali italiani.... la sua trama ha qualcosa che a suo tempo, sentii nei primi volumi di berserk, una sensazione che nel tempo compresi si trattasse dell'intuzione che berserk era ed è quella che si può definire a tutti gli effetti UN OPERA D' ARTE ........
Comunque è ancora troppo presto per dare un giudizio a questo manga....... soltanto il tempo potrà decretarne il sucesso o la sua disfatta........ l'unica cosa che noi possiamo fare oggi, è continuare a seguire questo autore fino alla fine della sua opera per poter capire se Claymor è un OPERA D'ARTE oppure una semplice chimera di quest'ultima ^_^.
a tutti coloro che amano il fatasy consiglio caldamante la lettura di questo manga.
è la prima volta che mi accingo a scrivere una recenzione per un manga, ma devo dire che per QUESTO manga faro un eccezione ^_^
La storia è iniziata in maniera molto lenta senza dare importanza ai dettagli della trama....... senza dare importanza al disegno...... tuttavia nella prosecuzione delle avventure di Clare, il lettore non può fare a meno di notare un qualcosa..... un dejavù? una minestra scaldata con qualche spezia diversa da quelle che il buon veccho Miura ci ha abituati? oppure l'inizio di una nuova opera d'arte che rimarà nella storia del manga japponese????...... chi lo sà .... tuttavia è innegabile che il manga di Claymor è diverso dai soliti titoli commerciali che ultimamente stanno affollando gli scaffali italiani.... la sua trama ha qualcosa che a suo tempo, sentii nei primi volumi di berserk, una sensazione che nel tempo compresi si trattasse dell'intuzione che berserk era ed è quella che si può definire a tutti gli effetti UN OPERA D' ARTE ........
Comunque è ancora troppo presto per dare un giudizio a questo manga....... soltanto il tempo potrà decretarne il sucesso o la sua disfatta........ l'unica cosa che noi possiamo fare oggi, è continuare a seguire questo autore fino alla fine della sua opera per poter capire se Claymor è un OPERA D'ARTE oppure una semplice chimera di quest'ultima ^_^.
a tutti coloro che amano il fatasy consiglio caldamante la lettura di questo manga.
MOLTO meglio di Berserk. Claymore è violento ma non esagerato e psicotico, e non presenta gli aspetti perversi che a volte rendono pesante la lettura di Berserk.
La trama è interessante e i colpi di scena decisamente spettacolari.
Il lato psicologico dei personaggi è molto ben rappresentato.
Particolare: i disegni, benchè non fantastici caratterizzano i personaggi in modo perfetto, le guerriere, che presentano fattezze simili, sono facilmente distinguibili le une dalle altre!
La trama è interessante e i colpi di scena decisamente spettacolari.
Il lato psicologico dei personaggi è molto ben rappresentato.
Particolare: i disegni, benchè non fantastici caratterizzano i personaggi in modo perfetto, le guerriere, che presentano fattezze simili, sono facilmente distinguibili le une dalle altre!
A parte il fatto che inizialmente è un po confusionato, il manga è davvero bello!la trama, una volta capita bene, ti coinvolge completamente, ed i personaggi (come le ambientazioni) sono disegnati veramente bene!certo, non è niente di straordinario, ma penso valga davvero la pena leggerlo, soprattutto se si amano le storie cruente con una leggerissima sfumatura romantica!...leggetelo proprio *_*
Un gran bel manga, una storia semplice che ti cattura e un buona dose di violenza e sangue che non guasta mai, da molti già "battezzato" come la versione femminile di BERSERK. Il paragone con quest'ultimo purtroppo ancora non c'è, ma chi può dirlo, sembra che più vada avanti la storia è più diventi interessante tutta la vicenda, quindi stiamo a vedere...
Claymore si potrebbe definire uno shonen banale senza troppa originalità. Eppure ogni volta che passo in fumetteria a prendere tutti i manga prenotati è uno dei primissimi che mi vado a leggere. Forse l'ambientazione fantasy o le atmosfere cupe o il carisma della protagonista, è difficile trovare una spiegazione razionale, ma è il classico manga di cui non vedi l'ora di leggere il seguito. Lasciate perdere il paragone con Berserk che non ci sta proprio, però...
a me, me piace. XD
a me, me piace. XD
La storia ci mette un pò a prendere forma, e a dire la verità l'autore non lascia presagire niente a parte che le Claymore, creature metà umane e metà yoma, sono le uniche guerriere in grado di sconfiggere gli yoma; inoltre l'ambientazione è desolante e cupa, un senso di tristezza avvolge il mondo di Claymore e ci si ritrova, nella lettura del manga, in completa solitudine, privi di qualsiasi punto di riferimento.
Ne consiglio vivamente la lettura perchè è un manga capace di rapire il lettore e trascinarlo sensorialmente ed emotivamente nel mondo creato da Norihiro Yagi.
Per chi non l'avesse ancora comprato consiglio di leggere tutto d'un fiato i volumi sin qui usciti!!!
Ne consiglio vivamente la lettura perchè è un manga capace di rapire il lettore e trascinarlo sensorialmente ed emotivamente nel mondo creato da Norihiro Yagi.
Per chi non l'avesse ancora comprato consiglio di leggere tutto d'un fiato i volumi sin qui usciti!!!