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kirk

Volumi letti: 5/5 --- Voto 8
Avevo già letto un Adachi che si confronta col fantastico in “QandA” un opera successiva del 2009, ma questo “Misora per sempre” mi mancava e lo trovo qualcosa di strano nell’ampio catalogo di opere di Mitsuru Adachi da me letto nel corso degli anni.
L’inizio e la fine sono collegati, ma la storia in mezzo naviga in altre acque, tanto che - fraintendendo l’andazzo che avrebbe preso tra il secondo e il terzo volume - già la paragonavo a Touch e gli volevo assegnare un dieci… poi c’è la svolta.
Come dicevo parte con un incipit, narra tutt'altro (la tipica commedia se non sentimental-sportiva perlomeno sportiva di un autore che dà il massimo in questo genere) e poi fa intervenire i poteri di cui si parlava già nel primo volume: un gatto e sei bambini sono benedetti da un Dio e ognuno di loro il giorno del proprio compleanno riceverà un potere. Ma se hanno il potere dei buoni lo ha anche qualcuno di malvagio e la lotta fra eroi e villain sarà il centro dei capitoli finali.

Ci tengo a precisare una cosa: il cattivo è veramente cattivo. Non come altri personaggi in altri manga del Maestro in cui scopriamo che si si comporta male ma ha anche un gran cuore o comunque non ne è del tutto privo.
Per quanto riguarda i disegni sono quelli dell’autore al meglio dettagliati ma dalle linee semplici allo stesso tempo.
I protagonisti come spesso accade assomigliano ad altri personaggi che troviamo in altre opere dell’autore ma otterranno presto la loro autonomia: in realtà Kouta Katajima mi ricorda anche caratterialmente altri protagonisti di Adachi come lo stesso posso dire di Misora Sakajo la ragazza che è la protagonista femminile. Ho trovato molto simpatico il nonno di Kouta, ma purtroppo ci lascia presto.
Degli altri ragazzi del club in affitto devo dire che nessuno brilla benché siano utili alla narrazione e con le loro gag riescano a far divertire, anche se non c’è niente in queste gag di veramente inedito. Diciamo che è l’arte di Mitsuru Adachi che rende tutto apprezzabile: come ho detto in passato il sensei circonda le sue opere di un'aurea magica e riesce pur non avendo la potenza espressiva di un Tetsuya Chiba o le trovate drammatiche di Ikki Kajiwara a creare fumetti che è sempre un piacere leggere.


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Nyx

Volumi letti: 5/5 --- Voto 5
Misora per sempre è un'opera per certi versi "atipica" del maestro Adachi.
Il suo inconfondibile stile narrativo e artistico è vivo e presente anche in questo manga ma la trama prenderà via via una direzione poco usuale ai racconti di questo autore fino ad arrivare ad un punto tale da lasciare persino un po' spiazzati i fedelissimi di Adachi.

Per quanto mi riguarda a deludermi non è unicamente un certo "cambiamento di stile" abbandonando i consueti binari legati al verosimile della trama, parlerei invece, più nel concreto, di un certo scadere in senso logico e soprattutto attrattivo della trama stessa che, soprattutto nelle battute conclusive, perde mordente e diventa in un certo senso "sciatta" e sconclusionata. Tutto ciò è assolutamente insolito per un'opera di Adachi e forse si può attribuire all'eccessiva brevità del manga che in soli 5 volumetti non è riuscito ad esprimersi nel migliore dei modi, regalando il peggio di sé nelle battute conclusive, tanto che le fasi iniziali rispetto a quelle finali sembrano quasi appartenere a due generi e due autori diversi.

Come spesso accade nelle opere di Adachi la componente sportiva svolge un ruolo importante anche se, in questo caso, non decisivo.
La trama riguarda le vicende di sei giovani che riceveranno dei poteri particolari a seguito di un fatto accaduto parecchi anni prima rispetto al filone narrativo principale. Il modo in cui questi ragazzi sfrutteranno i loro poteri, il fine ultimo della trama di quest'opera, mi è sembrato qualcosa di mal amalgamato col racconto, qualcosa di forzato che in qualche modo banalizza quel che, sino ad un certo punto, era andato a crearsi e che si sarebbe potuto sviluppare meglio e maggiormente prendendo anche scelte diverse.
Quel che rovina quest'opera dunque è la direzione che prende la storia a partire dalla fine del penultimo volumetto. Ho letto diversi manga di Adachi e questo sin d'ora è uno dei pochi che sono costretto a bocciare con un'insufficienza.

Il formato è quello standard della Star Comics (senza sovraccopertina)e non ho trovato nulla da eccepire per quanto riguarda l'edizione nel suo insieme.


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Kotaro

Volumi letti: 5/5 --- Voto 8
Si dice molto spesso che Mitsuru Adachi si dedichi sempre e solo a fumetti che trattano di baseball.
Per quanto vero per la maggior parte della sua produzione, questo non vale per tutti i manga realizzati da questo grande maestro, che, di tanto in tanto, ci regala delle miniserie strambe e bizzarre che esulano dallo sport o del Koushien.
"Itsumo Misora" è una di queste storie, in cui l'inconfondibile stile di disegno del maestro Adachi si mette al servizio di una storia strampalata, che sì, parla di sport, ma sconfina nella fantascienza e nei poteri extrasensoriali, elementi abbastanza nuovi nella narrativa di Adachi.

Durante un'estate di diversi anni prima, un gruppo di bambini, scampato ad un incidente, riceve un dono da una divinità: ad ognuno di loro, compiuti i tredici anni, sarà conferito un potere speciale.
I sei bambini, a distanza di anni, si ritrovano nella stessa scuola media, divisi in due gruppi che, inizialmente, non si vedono di buon occhio: da un lato Misora Sakajo, ragazzina furba e spigliata che si accompagna al guascone Ryudo Mihashi e al grassottello e simpatico Jushiro Murata; dall'altro, Kouta Kitajima, ragazzino quattrocchi apparentemente debole e insignificante, che si accompagna al robusto e silenzioso Chonosuke Kasuga e alla furba e atletica Miyako Kokubo.
Costretti a "convivere" perché iscritti tutti quanti allo stesso club scolastico, un "rental club" che affitta i propri membri in aiuto di questa o quella competizione sportiva, i sei ragazzi impareranno pian piano a convivere fra loro e con gli strampalati poteri di cui entreranno via via in possesso.

"Itsumo Misora" è un manga che si presenta stranissimo già dall'incipit, in cui il fumetto si presenta come "la storia della prima attrice giapponese ad essere candidata all'Oscar" e subito dopo i ragazzi, al loro ingresso alle scuole medie, sono alle prese con un'assurda fuga di maiali alla Rocky Joe.
Ci vuole un po' perché il fumetto ingrani, ma, nella sua gran dose di stramberie, riesce a far quadrare la sua trama in maniera interessante e coerente e a dare un senso a quel bizzarro incipit, spiegando nel dettaglio come e perché, alla fine, "Itsumo Misora" sia davvero "la storia della prima attrice giapponese ad esser candidata all'Oscar".
In un primo momento, "Itsumo Misora" è una commedia stramba e abbastanza leggera, che unisce vicende quotidiane/scolastiche con un po' di sport (come buona parte delle miniserie di Adachi, anche questa non sfugge alla "maledizione del secondo volume", che spinge l'autore a dedicare quasi interamente il secondo volume dell'opera ad una partita di baseball o softball) e un pizzico di sovrannaturale.

Si insinua in seguito una storia d'amore che coinvolge Misora, figlia di un defunto attore sfigatissimo eppure piuttosto celebre nel giro, e Kouta, nipote di un vecchio e famoso regista. Con l'introduzione di attori, registi, cinema, film e sceneggiati, l'autore torna a giocare col buffo incipit del suo manga, donandoci una storia d'amore tanto strana quando dolce. Misora, infatti, è troppo mascolina per essere credibile nelle vesti della protagonista di una love story (cosa che spesso accade alle eroine protagoniste di Adachi), mentre Kouta è timido, occhialuto, apparentemente insignificante e non ha lo charme di altri protagonisti di Adachi. Eppure, vedere la maturazione di un'intesa reciproca, che, si capisce, si trasformerà ben presto in un platonico amore, fra questi due strani personaggi, è estremamente dolce e appagante.

Nell'ultima parte della storia, "Itsumo Misora" vira verso una direzione ancora diversa, raccontandoci di esper tormentati con piani malvagi e di lotte per la sopravvivenza della Terra. I sei ragazzi che avevano usato i loro bislacchi poteri per gags comiche dovranno unirsi in una missione inusuale e avvincente, in un finale dolceamaro che difficilmente si fa dimenticare e che presenta uno dei personaggi più complessi e "cattivi" mai concepiti da Adachi.

Strano, divertente, curioso, "Itsumo Misora" è un manga difficile, eppure appassionante, che cambia atmosfere, scopi e genere più volte nel corso dei suoi cinque volumi, eppure riesce a trovare una sua identità e un suo percorso, regalandoci alcuni momenti davvero belli e personaggi estremamente simpatici. Come spesso accade con le sue miniserie, infatti, anche qui emerge l'estro di Adachi per la comicità, la parodia, il divertimento. In un manga normale, i personaggi avrebbero avuto poteri più epici o una mascotte più tenera, mentre qui le loro facoltà extrasensoriali sono apparentemente stupidissime, ricche di controindicazioni bislacche e fonte inesauribile di divertenti gags, e la mascotte della serie, Bake, è un gatto obeso che parla, fuma e corre dietro a reggiseni e mutandine.

Anche da una storia strampalata come questa, si può notare lo stile di Mitsuru Adachi al 100%, quello stile fatto di paesaggi dettagliatissimi, di personaggi dotati di grande umanità, di gags divertenti, di incontri sportivi, di storie d'amore garbate ed emozionanti, di scene capaci di scaldare il cuore del lettore, dipingergli un grosso sorriso sul volto e metterlo in pace col mondo.
E' una miniserie stramba ma simpatica, che non raggiunge il livello di altre storie, più celebri e/o lunghe, dello stesso autore e che consiglierei ai suoi fans più sfegatati più che a chi volesse conoscerlo per la prima volta. Tuttavia, nonostante questa sua stranezza, anche "Itsumo Misora" non fa eccezione, e come ogni altro fumetto di Mitsuru Adachi, riesce a lasciare qualcosa dentro ai suoi lettori, foss'anche solo un grande e compiaciuto sorriso.


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riko akasaka

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Misora, la protagonista, è una ragazzina di prima media che viene reclutata per le sue formidabili doti sportive nel Rental Club della scuola. Oltre a lei fanno parte di questo club di "atleti in affitto" i suoi due amici d'infanzia Ryudo e Jushiro ed un trio di rivali con cui il gruppo di Misora aveva avuto dei problemi in passato. Inizialmente i rapporti tra i due terzetti non sono molto idilliaci, prevale la rivalità agonistica ed una certa dose di astio, ma costretti a trascorrere molto tempo insieme, inevitabilmente si conoscono meglio e iniziano a provare sentimenti come stima e rispetto per l'antico "nemico".
"Misora per sempre" però non è il classico slice of life di Adachi a cui i suoi fans sono avvezzi e affezionati, infatti i sei amici non sono accomunati solo dal far parte del Rental Club, sono pure tutti dotati di poteri paranormali, ma di così bassa entità (e utilità) che fungono inizialmente come spunto per simpatiche gags. Se l'inizio è un divertente slice of life condito con un pizzico di sovrannaturale, continuando la storia vira verso temi decisamente più seri (sì, mi riferisco alla salvezza del mondo, perché come è noto "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità"), non perdendo mai la sua identità di commedia, ma comunque cambiando decisamente registro rispetto ai primi capitoli.
"Misora per sempre" spiazza il lettore seriale di Adachi, ma personalmente è un manga che ho gradito parecchio per i classici personaggi che tutti vorremmo come amici, tipici del sensei, e per una trama semplice e godevole. Sconsigliato a chi non ha mai letto niente dell'autore, questo manga dà spesso l'impressione di non sapere dove andare a parare e si discosta dal solito "stile Adachi", darebbe quindi un'immagine distorta del maestro.

mifrac

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mifrac

Volumi letti: 5/5 --- Voto 6
Se siete abituati alla poesia di Adachi, con questo manga rimarrete un po' delusi. Le premesse per una bella storia ci sono tutte, sei personaggi interessanti, dei poteri paranormali, uno sfondo di sport vario, non il solito baseball almeno, che ci ha già ampiamente raccontato in Touch e H2. La storia si svolge lentamente, come il maestro ci ha già abituati, vedi Rough. E poi tutto si svolge all'improvviso. Sembra una storia conclusa in tutta fretta. Direi interrotta. Peccato. Mi ha lasciato l'amaro in bocca. Lo considero un colpo basso per me che compro Adachi a scatola chiusa. Consideriamolo un brutto capitolo perdonabile se consideriamo le storie che ci ha regalato.
Voto stiracchiato: 6


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Maison72

Volumi letti: 5/5 --- Voto 6
Mitsuru Adachi è un mangaka che conoscono quasi tutti, tra le sue opere più importanti troviamo Touch, Rough, H2, Slow Step e Miyuki. Non tutte le sue opere sono giunte in Italia, di importante manca sicuramente all'appello Hiatari Ryōkō, in italiano "Questa Allegra Gioventù".
Di solito le sue tematiche sono incentrate sullo sport, in particolare il baseball e sulle vicende sentimentali fra adolescenti.
Misora per sempre, il cui titolo originale è Itsumo Misora, è come sempre a sfondo sportivo, questa volta basato su un "rental club", i cui membri vengono dati in prestito ai vari club della scuola che ne abbiano bisogno. Ci sono sei personaggi principali suddivisi in due gruppi da tre persone che hanno in comune di essere più dotati della media degli studenti. Questo tratto viene sottolineato nel primo capitolo quando fermano dei maiali impazziti fuggiti da un camioncino, e che si erano diretti verso la loro scuola creando lo scompiglio.
Il primo volume parte lentamente ed ha solo un carattere introduttivo, il secondo si incentra maggiormente sul lato sportivo; gli ultimi introducono elementi che non mi hanno convinto.
Adachi si cimenta in un genere non suo, purtroppo non gli riesce bene. Mancano i suoi tocchi poetici perchè non ci sono storie sentimentali, e negli ultimi due volumi mancano i riferimenti sportivi. In sostanza diventa una specie di giallo con la morte di alcuni personaggi e con un finale decisamente scontato e privo di fascino. Un peccato, una vera delusione da un autore del suo calibro. Le storie brevi fatte da pochi volumi poi non si addicono al ritmo narrativo lento e progressivo a cui ci ha abituati. Non giudicate Adachi da quest'opera, ha fatto decisamente di meglio.
Per me il voto è un sei politico, che è anche generoso, leggetelo e acquistatelo solo se volete avere tutto di Adachi.

B. frank

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B. frank

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Finito di leggere tutta la storia, dentro di me ho pensato subito come prima cosa "Bah!". Rispetto a tutte le altre opere del maestro Adachi, questa è la prima che mi lascia veramente perplesso. I disegni sono come sempre perfetti, ma la trama non mi è piaciuta particolarmente e di sicuro, il finale pare forzato parecchio.

Becar

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Becar

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Trama:
Parla della storia di un gruppo di sei ragazzi delle superiori che a causa di un intervento divino si ritrovano con dei poteri paranormali di dubbia utilità. I ragazzi inizialmente sono in contrasto tra di loro,divisi in due fazzioni, ma poi in un secondo momento diventono amici e sono tutti membri dello stesso club scolastico il rental club che affitta i suoi affiliati agli altri club. La "normalità" non dura a molto, infatti una minaccia mondiale viene individuata grazie al potere di preveggenza di uno di loro, da questo momento in poi i ragazzi tenteranno tutto il possibile per fermarlo.

Opera sicuramente innovativa per Adachi che per la prima volta tratta tematiche diverse dal quelle solite mettendo in secondo piano la parte sportiva e in primo quelle riguardanti il paranormale, resta comunque le classiche tematiche sull'amicizia tra ragazzi che contradistingue tutti i suoi lavori il tutto amalgamato con una buona comicità. Purtroppo si nota un finale un po' troppo veloce e forzato non dal tutto soddisfacente (probabilmente l'opera non ha avuto il sucesso sperato ed è stata terminata forzatamente). Per quanto riguarda il disegno ci ritroviamo difronte all'ottimon stile dell'autore semplice, pulito che riesce a esprimetre molto solo tramite le inquadrature senza lunghi dialoghi.