Short Program
"Short Program è un manga che raccoglie varie storie brevi pubblicate in Giappone nell'arco di oltre vent'anni. I temi trattati variano da commedie scolastiche a sfondo sentimentali a storie più drammatiche, ad altre ancora più intimiste o ancora dal taglio apparentemente più infantile. La diversità delle storie è dovuta anche al fatto che esse furono originariamente scritte per magazine dai differenti target. I racconti sono stati pubblicati in quattro volumi, usciti nel 1988, 1996, 2007 e 2009 (l'ultimo col nome Girl's Type e contenente shōjo)."
Unpopular opinion: non mi piace per niente lo stile di Adachi. Non giudicatemi, solo che mi dà fastidio non distinguere i personaggi maschili perché hanno tutti la stessa faccia. Mi confondono troppo.
Ma sul resto nulla da dire: quasi tutte le storie valgono la pena di essere lette.
Piccole avventure da meno di 5 minuti di lettura, ma tutte con un proprio perché. L'autore è bravissimo a raccontare in poco spazio queste semplici storielle, che assolutamente si adattano a tutti i gusti, con un mix omogeneo.
Leggetelo, ma attenzione: all'inizio vi creerà molta confusione se lo leggete in "zapping".
Unpopular opinion: non mi piace per niente lo stile di Adachi. Non giudicatemi, solo che mi dà fastidio non distinguere i personaggi maschili perché hanno tutti la stessa faccia. Mi confondono troppo.
Ma sul resto nulla da dire: quasi tutte le storie valgono la pena di essere lette.
Piccole avventure da meno di 5 minuti di lettura, ma tutte con un proprio perché. L'autore è bravissimo a raccontare in poco spazio queste semplici storielle, che assolutamente si adattano a tutti i gusti, con un mix omogeneo.
Leggetelo, ma attenzione: all'inizio vi creerà molta confusione se lo leggete in "zapping".
Le short stories che Adachi ci regala in quest'opera sono come gli haiku, lampi di brevi ed intense poesie. I tratti dei protagonisti sono quelli che tutti noi abbiamo conosciuto in Touch o Rough, con tutta la loro espressività, così come i paesaggi e le città del Giappone anni '90.
In queste tavole non troviamo come tema principale lo sport e la scuola; per un attimo Adachi mette da parte tutto ciò per concentrarsi su stralci di vita della durata di 20/25 pagine che rimarranno impresse nel lettore proprio grazie all'intensità ed alla profondità che emana ogni disegno, ogni silenzio, ogni sguardo.
Grazie a Star Comics, la prima stampa dell'opera si divide in quattro volumi sottiletta con un prezzo altamente competitivo di tre euro circa, per poi passare successivamente ad una ristampa in tre volumi con un formato più ampio e più pagine.
Non conoscete Adachi? Short Program è un biglietto da visita che vi toccherà il cuore.
In queste tavole non troviamo come tema principale lo sport e la scuola; per un attimo Adachi mette da parte tutto ciò per concentrarsi su stralci di vita della durata di 20/25 pagine che rimarranno impresse nel lettore proprio grazie all'intensità ed alla profondità che emana ogni disegno, ogni silenzio, ogni sguardo.
Grazie a Star Comics, la prima stampa dell'opera si divide in quattro volumi sottiletta con un prezzo altamente competitivo di tre euro circa, per poi passare successivamente ad una ristampa in tre volumi con un formato più ampio e più pagine.
Non conoscete Adachi? Short Program è un biglietto da visita che vi toccherà il cuore.
3 volumi di storie brevi di semplice poesia del quotidiano, racconti d'amore, d'amicizia, di nostalgia e rimpianto per il passato. Short Program è un piccolo universo di emozioni, perché i racconti non seguono tutti un preciso stile, ma ogni storia ha un suo tipo di atmosfera; ci sono storie d'amore divertenti, assurde o incredibilmente tenere come "Change" o "Uno in più". Si può ridere leggendo racconti demenziali come "Schiaccia il campione" o "5x4P" e, per non farsi mancare nulla, ci si può immalinconire con "Il dio scomparso", "Il martello dell'angelo" oppure con la toccante "Primavera addio".
Ogni volta che rileggo queste storie mi meraviglio di come Adachi riesca a coinvolgere senza utilizzare alcun "effetto speciale" ma narrando semplicemente la vita della gente comune.
La lettura di questa opera la consiglio a tutti e segnalo ai fan di Buronson la presenza di "Un'estate bianca" all'interno del terzo volume.
Ogni volta che rileggo queste storie mi meraviglio di come Adachi riesca a coinvolgere senza utilizzare alcun "effetto speciale" ma narrando semplicemente la vita della gente comune.
La lettura di questa opera la consiglio a tutti e segnalo ai fan di Buronson la presenza di "Un'estate bianca" all'interno del terzo volume.
Che dire, Adachi non sbaglia un colpo! Brevi storie apprezzabili da tutti, imperdibili per un fan di Adachi, contraddistinte sempre dalla delicatezza dei disegni e dalla magica atmosfera che l'autore sa dare alle sue storie così semplici eppure così intense. Potrebbe essere un buon inizio per chi non conoscesse l'autore ma ci sono probabilmente opere di maggiore spessore. Ho trovato interessante soprattutto il primo numero (ho la seconda edizione, non molto economica in verità!) ma in generale tutta l'opera merita attenzione. Con una pagina senza una parola Adachi riesce ad esprimere più di quanto non si possa fare con mille parole in questo suo lavoro più che mai. Il tratto tipico di Adachi e la sua estrema sensibilità ancora una volta ci commuove e ci tocca profondamente. Sicuramente un manga unico nel suo genere.
Adachi credo sia il mio Mangaka preferito. Di suo ho letto Rough, Touch, H2, lo splendido Katsu e ora anche Short Program, il quale mi è piaciuto decisamente tanto. Short Program è una sorta di raccolta delle migliori one-shot e storie autoconclusive del Sensei Adachi, ciascuna colma di emozioni e sentimenti, con una narrazione che quasi sempre rimane lineare, tranquilla, perfetta, dolce. La trama di ogni storia è come sempre raccontata magistralmente, ma parlarne in questo breve spazio non avrebbe senso, per cui vi consiglio caldamente di comprare questi quattro volumi e gustarveli dalla prima pagina all'ultima.
I disegni sono i classici di Adachi, a mio parere adattissimi alle storie da lui raccontate; semplici, ma allo stesso tempo precisi e coinvolgenti. L'edizione Star Comics è buona, per il costo a cui il prodotto ci viene proposto: 130 pagine a volume, con un formato piuttosto grande. Con una botta di fortuna ho trovato tutti i quattro volumi che compongono la "serie" a 4,50 euro, ma non preoccupatevi perché il costo è molto basso, 2,58 euro a volume, e ciò vi agevolerà l'acquisto.
Ve lo consiglio, sia se vi piace Adachi, sia se non avete mai provato nessuna sua opera più lunga. 10
I disegni sono i classici di Adachi, a mio parere adattissimi alle storie da lui raccontate; semplici, ma allo stesso tempo precisi e coinvolgenti. L'edizione Star Comics è buona, per il costo a cui il prodotto ci viene proposto: 130 pagine a volume, con un formato piuttosto grande. Con una botta di fortuna ho trovato tutti i quattro volumi che compongono la "serie" a 4,50 euro, ma non preoccupatevi perché il costo è molto basso, 2,58 euro a volume, e ciò vi agevolerà l'acquisto.
Ve lo consiglio, sia se vi piace Adachi, sia se non avete mai provato nessuna sua opera più lunga. 10
All'interno della lunga lista dei manga disegnati e sceneggiati da <i>Adachi Mitsuru</i>, una delle opere di maggior interesse risulta sicuramente essere <b>Short Program</b>, raccolta di molte delle storie brevi e degli one-shot scritti dall'autore nel corso degli anni. Giunto finora al terzo volume – ma non è improbabile a breve l'uscita del quarto numero – <b>Short Program</b> rappresenta la chiave per decodificare e meglio comprendere la narrativa del “poeta dei manga”.
Le singole storie che fanno parte di <b>Short Program</b> sono tutte storie brevi, semplici, in cui si respira quella poesia del quotidiano, quasi malinconica, che pervade tutta la poetica di <i>Adachi</i>. Storie di ragazzi e ragazze come se ne possono incontrare ovunque, con problemi e ambizioni modesti, scorci della vita di tutti i giorni, tra una vacanza al mare e un pranzo al bar con gli amici; vi si possono incontrare anche episodi inconsueti, mai visti prima nelle opere principali dell'autore, probabilmente a causa di una maggiore libertà nella sceneggiatura, essendo queste storie scritte tra un capitolo e l'altro dei suoi titoli più mainstream. Storie così semplici eppure (o forse proprio per questo) così belle, nella miglior tradizione adachiana, in grado di toccare il lettore nonostante la brevissima durata; non vi sono inutili orpelli in queste storie, ma solo l'essenza, ed è proprio questo il motivo per cui una (banale) storiellina di 20-30 pagine riesce a rimanere impressa nel lettore, quando le librerie sono piene di volumi unici o intere miniserie che vengono completamente dimenticati nel giro di poche settimane.
I disegni di <b>Short Program</b> sono quelli che i lettori di <i>Adachi</i> ben conoscono, minimalisti ma precisi, con volti semplici ma incredibilmente espressivi, con pochi dialoghi ma in grado di emozionare coi suoi silenzi e i suoi semplici gesti quotidiani; un disegno che pare quasi incarnare i canoni classici del fumetto giapponese, senza alcun fronzolo, e forse proprio per questo così amato.
Se consideriamo l'intera narrativa adachiana “recente” (l'era pre-<i>Nine</i> non c'interessa in quanto <i>Adachi</i> si occupava prevalentemente del solo disegno), gli “short program” ne sono la cellula base, il principio primo. Virtualmente possiamo dire che <i>Adachi</i> disegna la stessa cosa da decenni – non è errato affermare che letto <i>Touch</i> si è letto (quasi) tutto <i>Adachi</i>, come se fosse sempre la stessa ragazza, una volta con i capelli lunghi e sciolti sulle spalle, una volta con le trecce, una volta col chihon, un'altra volta con i capelli corti a caschetto e cosi via, ma sempre lei tutte le volte. Questo proprio perchè, con un'opera di decostruzione delle singole storie, sempre lì si torna, ad un insieme di “short program”, indubbiamente abbelliti, resi più complessi e articolati, uniti tra loro da rapporti di causa-effetto, dai medesimi personaggi e dalla medesima ambientazione, e con l'aggiunta – a volte – dell'elemento sportivo, ma sempre di “short program” stiamo parlando.
A portare in Italia <b>Short Program</b> è <b>Star Comics</b>, inizialmente in 4 sottilette a basso prezzo pari ai soli primi 2 originali, successivamente in una ristampa in 3 volumi in ampio formato (15x21) da circa 300 pagine l'uno. La ristampa, avvolta in una spartana sovracopertina, presenta tutte le pagine a colori originali, comprese quelle interne al volume, (troppo) spesso sacrificate dagli editori, non solo italiani. Buona anche la carta, sufficientemente spessa da garantire una trasparenza delle tavole nulla e con una discreta sfogliabilità – grazie soprattutto all'ampio formato; discreta anche la resa stampata, senza particolari errori od orrori nella resa di retini, linee sottili e campiture nere. Il prezzo a cui ci viene proposto è di 7€ a volume, prezzo più che onesto considerando formato, numero di pagine e tavole a colori interne.
<b>Short Program</b> è <i>Adachi</i> allo stato puro, non ancora distillato; ne rappresenta l'opera più autoriale, non a caso pubblicata su una rivista seinen, un must have per chiunque si professi anche solo lontanamente appassionato di uno degli autori più letti e amati in Giappone e nel mondo. <b>Short Program</b> è anche un buon entry point per chi ancora non conosce <i>Adachi</i> ma ha già alle spalle una discreta esperienza come lettore, mentre per i neofiti è forse meglio approcciarsene tramite una delle opere principali.
Le singole storie che fanno parte di <b>Short Program</b> sono tutte storie brevi, semplici, in cui si respira quella poesia del quotidiano, quasi malinconica, che pervade tutta la poetica di <i>Adachi</i>. Storie di ragazzi e ragazze come se ne possono incontrare ovunque, con problemi e ambizioni modesti, scorci della vita di tutti i giorni, tra una vacanza al mare e un pranzo al bar con gli amici; vi si possono incontrare anche episodi inconsueti, mai visti prima nelle opere principali dell'autore, probabilmente a causa di una maggiore libertà nella sceneggiatura, essendo queste storie scritte tra un capitolo e l'altro dei suoi titoli più mainstream. Storie così semplici eppure (o forse proprio per questo) così belle, nella miglior tradizione adachiana, in grado di toccare il lettore nonostante la brevissima durata; non vi sono inutili orpelli in queste storie, ma solo l'essenza, ed è proprio questo il motivo per cui una (banale) storiellina di 20-30 pagine riesce a rimanere impressa nel lettore, quando le librerie sono piene di volumi unici o intere miniserie che vengono completamente dimenticati nel giro di poche settimane.
I disegni di <b>Short Program</b> sono quelli che i lettori di <i>Adachi</i> ben conoscono, minimalisti ma precisi, con volti semplici ma incredibilmente espressivi, con pochi dialoghi ma in grado di emozionare coi suoi silenzi e i suoi semplici gesti quotidiani; un disegno che pare quasi incarnare i canoni classici del fumetto giapponese, senza alcun fronzolo, e forse proprio per questo così amato.
Se consideriamo l'intera narrativa adachiana “recente” (l'era pre-<i>Nine</i> non c'interessa in quanto <i>Adachi</i> si occupava prevalentemente del solo disegno), gli “short program” ne sono la cellula base, il principio primo. Virtualmente possiamo dire che <i>Adachi</i> disegna la stessa cosa da decenni – non è errato affermare che letto <i>Touch</i> si è letto (quasi) tutto <i>Adachi</i>, come se fosse sempre la stessa ragazza, una volta con i capelli lunghi e sciolti sulle spalle, una volta con le trecce, una volta col chihon, un'altra volta con i capelli corti a caschetto e cosi via, ma sempre lei tutte le volte. Questo proprio perchè, con un'opera di decostruzione delle singole storie, sempre lì si torna, ad un insieme di “short program”, indubbiamente abbelliti, resi più complessi e articolati, uniti tra loro da rapporti di causa-effetto, dai medesimi personaggi e dalla medesima ambientazione, e con l'aggiunta – a volte – dell'elemento sportivo, ma sempre di “short program” stiamo parlando.
A portare in Italia <b>Short Program</b> è <b>Star Comics</b>, inizialmente in 4 sottilette a basso prezzo pari ai soli primi 2 originali, successivamente in una ristampa in 3 volumi in ampio formato (15x21) da circa 300 pagine l'uno. La ristampa, avvolta in una spartana sovracopertina, presenta tutte le pagine a colori originali, comprese quelle interne al volume, (troppo) spesso sacrificate dagli editori, non solo italiani. Buona anche la carta, sufficientemente spessa da garantire una trasparenza delle tavole nulla e con una discreta sfogliabilità – grazie soprattutto all'ampio formato; discreta anche la resa stampata, senza particolari errori od orrori nella resa di retini, linee sottili e campiture nere. Il prezzo a cui ci viene proposto è di 7€ a volume, prezzo più che onesto considerando formato, numero di pagine e tavole a colori interne.
<b>Short Program</b> è <i>Adachi</i> allo stato puro, non ancora distillato; ne rappresenta l'opera più autoriale, non a caso pubblicata su una rivista seinen, un must have per chiunque si professi anche solo lontanamente appassionato di uno degli autori più letti e amati in Giappone e nel mondo. <b>Short Program</b> è anche un buon entry point per chi ancora non conosce <i>Adachi</i> ma ha già alle spalle una discreta esperienza come lettore, mentre per i neofiti è forse meglio approcciarsene tramite una delle opere principali.
La Poesia al servizio del fumetto.
Sono sempre stato del parere che Essa sia ben visibile anche nelle piccole cose, nelle situazioni più quotidiane. Una poetica raccolta, non riscontrabile nelle grandi epopee di fantascienza ed avventura, se non in isolati sprazzi di malinconia. E allora perché non mettere su carta queste intime emozioni, raccogliendole in brevi ed intensi racconti?
I protagonisti sembrano essere, come in tutte le opere del maestro, sempre gli stessi attori che si calano in vicende e coincidenze diverse. Ma come bravi attori sanno farci immedesimare in ognuna di esse senza annoiarci, non risultando mai banali, nemmeno nei momenti più romantici.
Ovviamente una buona interpretazione non è sufficiente senza un eccellente regia, che calibri con maestria i colpi di scena, i sentimenti dei protagonisti e le vignette lasciate in sospeso, senza parole, che comunicano un determinato stato d’animo e valgono più di mille discorsi. Così un caffè che fuma o una nevicata vista da un treno possono assumere sfaccettature interessanti.
Ma se finora mi sono limitato a parlare dell’aspetto “interiore” dell’opera mi sembra altrettanto giusto ricordarne il lato sportivo, che non poteva mancare in un manga targato Adachi. Ambienti scolastici e non, uno su tutti il campo da Baseball, che fanno da sfondo a vicissitudini adolescenziali ben più complesse del semplice “realizzare un fuoricampo”, e anche in questo caso mai banali nel modo in cui vengono rappresentate.
In conclusione un’opera che consiglio vivamente di leggere a tutti coloro che sanno cogliere gli aspetti belli della vita in semplici gesti, apprezzandoli e valorizzandoli.
Sono sempre stato del parere che Essa sia ben visibile anche nelle piccole cose, nelle situazioni più quotidiane. Una poetica raccolta, non riscontrabile nelle grandi epopee di fantascienza ed avventura, se non in isolati sprazzi di malinconia. E allora perché non mettere su carta queste intime emozioni, raccogliendole in brevi ed intensi racconti?
I protagonisti sembrano essere, come in tutte le opere del maestro, sempre gli stessi attori che si calano in vicende e coincidenze diverse. Ma come bravi attori sanno farci immedesimare in ognuna di esse senza annoiarci, non risultando mai banali, nemmeno nei momenti più romantici.
Ovviamente una buona interpretazione non è sufficiente senza un eccellente regia, che calibri con maestria i colpi di scena, i sentimenti dei protagonisti e le vignette lasciate in sospeso, senza parole, che comunicano un determinato stato d’animo e valgono più di mille discorsi. Così un caffè che fuma o una nevicata vista da un treno possono assumere sfaccettature interessanti.
Ma se finora mi sono limitato a parlare dell’aspetto “interiore” dell’opera mi sembra altrettanto giusto ricordarne il lato sportivo, che non poteva mancare in un manga targato Adachi. Ambienti scolastici e non, uno su tutti il campo da Baseball, che fanno da sfondo a vicissitudini adolescenziali ben più complesse del semplice “realizzare un fuoricampo”, e anche in questo caso mai banali nel modo in cui vengono rappresentate.
In conclusione un’opera che consiglio vivamente di leggere a tutti coloro che sanno cogliere gli aspetti belli della vita in semplici gesti, apprezzandoli e valorizzandoli.
Short Program può lasciare scettici ed indecisi molte persone, sopratutto coloro i quali non sono proprio fan di Adachi, ma è principalmente a loro che si rivolge questa corposa raccolta attraverso la quale si può apprezzare il tratto di questo autore senza dover per forza comprare una serie di parecchi numeri. Con Short Program si può acquistare un solo volume, leggere le tantissime storie autoconclusive e decidere se Adachi sarà il prossimo autore di cui recuperare tutte le opere pubblicate fino ad ora in Italia.
Il tratto che unisce tutte le storie è quello classico di Adachi: semplice, pulito ma anche dettagliatissimo nei particolari, sopratutto negli esterni, regalandoci delle vere e proprie fotografie delle vie e delle città giapponesi. Ovviamente i personaggi rimangono sempre più o meno gli stessi, per cui evitiamo le solite polemiche che vogliono Adachi incapace di disegnare, come i grandi mangaka degli anni '80 ha la tendenza ad usare personaggi stereotipati che andrà poi a caratterizzare nelle storie.
Riassumere tutte le storie di 3 volumone è difficile, mi limito a dire che alcune storie è bene che rimangano auto-conclusive, altre sarebbe stato bello svilupparle un pochettino meglio magari dedicandogli anche volumi a parte.
L'edizione Star Comics è veramente generosa nella ristampa della nuova edizione: sovracopertina solida, pagine robuste e per niente trasparenti, nessuna sbavatura delle pagine a colori, insomma per 7€ altri editori danno molto ma molto meno.
Per concludere non posso fare altro che consigliare questa raccolta di storie a chi, come me, si avvicina per la prima volta ad Adachi senza correre il rischio magari ti comprare una serie e lasciarla a metà perché non se ne apprezza lo stile e la semplicità.
Il tratto che unisce tutte le storie è quello classico di Adachi: semplice, pulito ma anche dettagliatissimo nei particolari, sopratutto negli esterni, regalandoci delle vere e proprie fotografie delle vie e delle città giapponesi. Ovviamente i personaggi rimangono sempre più o meno gli stessi, per cui evitiamo le solite polemiche che vogliono Adachi incapace di disegnare, come i grandi mangaka degli anni '80 ha la tendenza ad usare personaggi stereotipati che andrà poi a caratterizzare nelle storie.
Riassumere tutte le storie di 3 volumone è difficile, mi limito a dire che alcune storie è bene che rimangano auto-conclusive, altre sarebbe stato bello svilupparle un pochettino meglio magari dedicandogli anche volumi a parte.
L'edizione Star Comics è veramente generosa nella ristampa della nuova edizione: sovracopertina solida, pagine robuste e per niente trasparenti, nessuna sbavatura delle pagine a colori, insomma per 7€ altri editori danno molto ma molto meno.
Per concludere non posso fare altro che consigliare questa raccolta di storie a chi, come me, si avvicina per la prima volta ad Adachi senza correre il rischio magari ti comprare una serie e lasciarla a metà perché non se ne apprezza lo stile e la semplicità.
Non penso si possa obbiettivamente dare il voto massimo a Short Program, del resto il maestro Adachi si esprime al meglio con il dovuto tempo a disposizione.
Rimane una raccolta varia e valida, in cui alcune storie, ad esempio quelle comiche a tema sciistico, teppistico o vouyeristico sono davvero riuscite e bellissime, così come quelle sportive e temporali dell'ultimo volume (ho la vecchia edizione da 4 volumi), che danno un'idea di che meraviglia si prospetta essere "L'avventuroso"; ma altre storie, tipo quelle del bar, sono indubbiamente minori e altalenanti, anche se è comunque una questione di gusti. Ad esempio a quella investigativa, a mio avviso, per quanto buona manca "qualcosa", e non solo in quella: i momenti in cui i protagonisti di alcune storie si scoprono votati all'azione, non mi hanno sconfinferato granché, cosa che avrei potuto sarebbe perdonare almeno in parte se il maestro avesse adottato altri character design tra quelli di norma disegnati. Ultima cosa, nel primo volume ho riscontrato una non zoppicante traduzione dei dialoghi. In definitiva, consigliabile con piccole riserve.
Rimane una raccolta varia e valida, in cui alcune storie, ad esempio quelle comiche a tema sciistico, teppistico o vouyeristico sono davvero riuscite e bellissime, così come quelle sportive e temporali dell'ultimo volume (ho la vecchia edizione da 4 volumi), che danno un'idea di che meraviglia si prospetta essere "L'avventuroso"; ma altre storie, tipo quelle del bar, sono indubbiamente minori e altalenanti, anche se è comunque una questione di gusti. Ad esempio a quella investigativa, a mio avviso, per quanto buona manca "qualcosa", e non solo in quella: i momenti in cui i protagonisti di alcune storie si scoprono votati all'azione, non mi hanno sconfinferato granché, cosa che avrei potuto sarebbe perdonare almeno in parte se il maestro avesse adottato altri character design tra quelli di norma disegnati. Ultima cosa, nel primo volume ho riscontrato una non zoppicante traduzione dei dialoghi. In definitiva, consigliabile con piccole riserve.
Nonostante non compro solitamente manga di Adachi, ho acquistato Short Program per caso, giusto perchè lo trovai a poco prezzo. Quello che trovai fu un piccolo capolavoro. Tante storie, maggiormente autococlusive, che narrano tante cose diverse: l' amicizia, l' amore, lo sport (argomento caro all' autore), la vita comune. In ciascuna di quelle storie i protagonisti sono, maggiormente, ragazzi, studenti, ma sono presenti anche adulti. I generi spaziano dalla commedia al drammatico, senza mai perdere un colpo.
Anche lo stesso argomento può essere trattato in maniere completamente opposte, senza tuttavia perdere nulla.
Davvero, questi racconti sono stupendi, assolutamente da leggere.
Anche lo stesso argomento può essere trattato in maniere completamente opposte, senza tuttavia perdere nulla.
Davvero, questi racconti sono stupendi, assolutamente da leggere.
Ci si aspetta sempre il meglio dal maestro Adachi, e devo dire che anche in questa raccolta di storie breve ha superato ogni mia aspettativa. Trovati per caso, dopo aver letto Touch ed il mitico Rough, rimasi affascinato da come in poche pagine riusciva a realizzare delle storie veramente affascinanti; l'amore e l'amicizia sono le basi delle storie che si diramano poi in varie direzioni diverse, non c'è da commentare nemmeno i disegni che, come sempre, sono perfetti. Infine, posso con questi volumetti affermare, che è vero che spesso Adachi riprende spesso lo stesso genere di trama ed alla fin fine, i disegni dei personaggi sono spesso uguali, ma credo che il mangaka, si sia voluto basare su questo per la sua fortuna; infatti grazie a ciò, quando esce qualche sua opera nuova si sa già che agli appassionati piacerà di sicuro.
Quando ho preso in mano i 4 volumi "Short Programm" in verità non mi aspettavo niente di che. Poi leggendoli mi sono interessati per vari motivi: anche se le storie erano corte in quella poche pagine Adachi è riuscito a incalanare forti emozioni, cosa non facile da fare in così poche pagine; poi i disegni e le gag di questo disegnatore sono sempre strepitose. Ma non voglio dirvi altro, perciò se non l'avete ancora letti comprateli.