Saiyuki

Tantissimi anni fa su Mtv ho visto la serie anime di questo manga e ne sono stato positivamente colpito: purtroppo l’anime lasciava tante cose in sospeso e dopo averlo fatto decantare a lungo come un vino ho deciso di prendere in mano il fumetto per scoprire il passato del quartetto e il finale che l’anime non narrava lasciandoci la bocca amara.
Premetto anche questi nove volumi non ci spiegano queste cose… ci dicono qualcosa in più che ci fa maggiormente partecipi del dolore e della personalità dei nostri eroi ma alla fine non arricchiscono la nostra sete di conoscenza.
Ci sono i nostri eroi (Genjo Sanzo, Son Goku, Sha Gojyo e Cho Hakkai) che affrontano il cattivo di turno intenzionati a continuare il viaggio ad Occidente (di qui il titolo) per fermare la risurrezione di un pericoloso Dio-demone.
L’utilizzo combinato di magia e scienza provoca l’impazzimento dei demoni che fino ad allora vivevano in pace con gli uomini nella terra che ha dato vita a tutte le religioni.
Di tre dei nostri eroi (tutti eccetto Son Goku) ci viene presentato il passato che li vede privati di qualcuno di importante… queste cicatrici non ancora sanate li portano a lottare.
Il loro modo di lottare ci dice alla fine che sono amici e portatori di fiducia l’un l’altro.
Vi lascio con una citazione: “Se vedi Buddha uccidi Buddha”, l’avete già sentita? Anch’io!
Questa è la base per sopravvivere sempre e sempre andare avanti…

PS: almeno all’inizio i disegni mi hanno un po’ deluso forse perché avevo un buon ricordo della serie animata, ma alla fine presi dalla lettura non ci si caso

Saiyuki è un manga scritto e disegnato da Kazuya Minekura. L’opera consta di 9 volumi (almeno per quanto riguarda la prima serializzazione) ma difatti la storia non è conclusa e prosegue per altre due serie di cui la terza è in corso.

Il manga è di genere fantasy/avventura e seppur la trama può risultare poco originale (tema del viaggio per impedire il risveglio di Gyumaoh), il manga presenta dei notevoli punti di forza. In primis la caratterizzazione dei personaggi: i personaggi principali, ma anche alcuni nemici che essi incontrano, risultano ben caratterizzati e con un background ben costruito. L’autrice riesce a inserire nell’opera dei nemici “misteriosi” (si veda Nii-jieni) ma anche dei personaggi dal passato tormentato (si vedano proprio i 4 protagonisti) che riescono a coinvolgere e intrattenere il lettore. Comunque sia questi 9 volumi sono più di presentazione ai personaggi e la trama principale non avanza di molto durante l’intero arco narrativo. L’opera è pregna anche di pensieri filosofici che l’autrice riesce ad inserire senza appesantire l’opera; non mancano, inoltre, anche dei geniali siparietti comici. L’unico punto debole sono i combattimenti che ho trovato, in parte, non gestiti bene.
Voto Trama: 8

Per quanto riguarda i disegni, essi presentano un aspetto positivo e due aspetti negativi. L’aspetto positivo è che i personaggi sono ben raffigurati e dettagliati, inoltre molto particolareggiato è anche il vestiario dei personaggi. Il primo aspetto negativo, invece, riguarda molti sfondi che risultano poco dettagliati o in alcuni casi assenti (anche se penso sia voluto dall’autrice per far risaltare i personaggi); il secondo aspetto negativo riguarda i combattimenti che dal punto di vista grafico risultano, a mio avviso, gestiti male. Il disegno risulta comunque molto caratteristico.
Voto Disegni: 7

Per quanto riguarda l’edizione italiana, essa è stata curata da Dynit. I volumi sono provvisti di sovraccoperta e 4 pagine a colori. Inoltre, il formato 15x21 fa risaltare meglio le tavole. È presente solo un errore nel primo volume dove alcune pagine del capitolo numero 5 sono state stampate nel secondo volume (mentre dovevano rientrare nel primo volume). Le pagine risultano gialline ma ciò non inficia molto nella resa dei disegni.
Voto Edizione: 7

Consiglio la lettura a chi ama il genere fantasy/avventura e a chi allo stesso tempo apprezza la psicologia e caratterizzazione approfondita dei personaggi.
Voto Complessivo: 7

"Viaggio in occidente" è una di quelle storie orientali che è stata sfruttata, spesso e volentieri in moltissimi adattamenti manga/anime, ed è da essa che quest'opera prende ispirazione.
"Gensomaden Saiyuki" narra e vicende di quattro uomini: un Bonzo, Genjo Sanzo, che non è il classico monachello pacato, questo mena quando serve; Son Goku, un ragazzino vorace che in realtà è un demone assai potente, il mezzo-demone Sha Gojyo, un donnaiolo che però ha anche un lato tenero, e infine Cho Hakkai, un umano che è diventato un demone, un uomo dal carattere pacato che nasconde però ferite profonde e assai dolorose. La loro missione? Recuperare dei testi sacri, sutra, e impedire che un antico e potentissimo demone venga resuscitato. La loro terra un tempo pacifica è scossa da uno sconvolgimento dell'equilibrio del regno demoniaco, infatti queste creature che un tempo convivevano in pace con gli uomini da tempo sono diventate incontrollabili.
Durante il corso dell'opera si alterneranno momenti più leggeri a momenti puramente drammatici. Basti guardare al background dei quattro protagonisti: ognuno di loro ha vissuto momenti difficili che li hanno portati ad essere quelli che sono diventati.
Una delle cose che più ho apprezzato è stato vedere per la prima volta che anche quelli che avrebbero dovuto essere i nemici del quartetto, il principe Kogaiji e la sua compagnia, non sono i classici cattivi che lo sono perché serve per la storia. Hanno a loro volta dei sentimenti, forti emozioni e motivazioni serie che li spingono a scontrarsi.
Inoltre, abbiamo a che fare anche con il regno celeste, quindi riferimenti alla mitologia orientale, il che a me ha sempre fatto piacere. Ho cominciato a seguire Saiyuki in contemporanea con la mia "scoperta" dell'arte giapponese e cinese e della loro cultura; il folklore e le leggende mi hanno sempre fatto impazzire. Il fatto di trovare anche qui dei rimandi mi ha spronata ad approfondire gli studi che stavo facendo e ad amare di più queste terre lontane.
La psicologia di ogni singolo personaggio comparso in quest'opera mostra l'incredibile cura messa dall'autrice per la creazione di questa storia.
Non c'è nulla che non vada, per quanto mi riguarda, in Gensoumaden Saiyuki.
I disegni mi son sempre piaciuti moltissimo; anche se sono un po' spigolosi ho sempre finito con l'affezionarmi a questi tratti così lontani da quello che era il mio standard ideale dell'epoca.
Quest'opera la consiglio caldamente a chi è in cerca di un buon Shounen con belle scene di combattimento, storie con elementi soprannaturali e drammatici. Sarà che sono sensibile di natura, ma per svariate puntate ho pianto come una fontana. Esistono anche altre serie collegate, una più bella dell'altra. Non è per me solo un bellissimo ricordo legato al periodo scolastico, ma anche una di quelle storie che mi son rimaste nel cuore per la completezza e l'armonia del tutto, una coerenza che in molti altri prodotti è spesso assente.
Promosso a pieni voti.

Prima celeberrima opera di Kazuya Minekura, Saiyuki vede protagoniste le gesta di quattro giovani chiamati a compiere una missione.
Il Togenkyo era una terra pacifica dove esseri umani e demoni coesistevano tranquillamente. A causa di due esseri malvagi, Gyokumen Koshu e Ni Jen'i, i demoni sono impazziti e si cibano di vite umane. Tutto questo è stato architettato per portare in vita Gyumao, signore di tutti i demoni. Il giovane Genjo Sanzo Hoshi viene incaricato dai Sanbutsushin di fermare l'intento di Gyokumen Koshu, partendo insieme ad Hakkai e Gojyo, oltre che a Goku, il demone eretico dagli occhi dorati che Sanzo stesso aveva liberato dalla sua prigione, dove aveva vissuto per cinquecento anni.
Avventura è il termine più indicato per descrivere questo manga: i quattro ragazzi partono alla volta dell'Ovest senza sapere cosa li attende. Si fidano ciecamente l'uno dell'altro e si aiutano reciprocamente, in assenza di un solo membro tutti gli altri si sentono perduti e non si danno pace fin che il gruppo non è riunito.
Potremmo definire Saiyuki anche comico, viste le esilaranti gag che tutti ci regalano. Goku viene costantemente chiamato con l'appellativo di "Stupida scimmia", Gojyo con "pervertito di un kappa" e anche Sanzo non viene risparmiato: il fatto che fumi, che beva e che abbia con sé una pistola gli ha fatto meritare il nomignolo di "bonzo corrotto."
Non mancano Pathos, drammaticità, azione e amicizia oltre al sentimento amoroso vero e proprio, quell'amore puro che va oltre tutto, che lega le persone in maniera indissolubile.
La Minezuka mi ha deliziato con questa sua prima parte dell'opera e non vedo l'ora di leggere il Reload, per vedere cosa accade. Saiyuki diventa una droga, perché il misto di carattere, sentimento, bellezza e insegnamenti fa sì che il lettore non si stacchi mai dalle pagine.
I disegni sono bellissimi, e con il tempo migliorano sempre di più. Minuziosi, accurati senza difetto.
Consiglio quest'opera a tutti, senza esclusioni, per tutto ciò che la compone, piena e magnifica.

Chi ha visto l'anime forse crede di sapere già a cosa va incontro. Io stessa pensavo di sapere tutto quello che c'era da sapere, eppure mi sono ritrovata spiazzata dalla profondità delle frasi, dalle situazioni magiche in cui ognuno di noi ci si può ritrovare.
Tralasciando la cronologia e il tempo, che sembrano essere i protagonisti del manga, a parer mio le situazioni e il modo di risolvere i problemi da parte dei quattro protagonisti sono un esempio per chi legge.
Continuo a ripetere "Saiyuki è la mia bibbia", e questo è vero. Mi ha aiutato a superare molte difficoltà, e tutto grazie alla sua profondità. A primo approccio può apparire uno dei soliti manga d'azione, e invece può essere anche più profondo di quelli drammatici.

Il tratto dell'autrice è impeccabile, preciso, e particolareggiato. Anche quando le scene sono "simpatiche", ovvero allegre, che servono per spezzare la tensione durante alcune scene clou, i disegni sono ben curati.
Ottime sono anche le illustrazioni a colori all'interno di ogni volume.
La storia è ben sviluppata, eppure, a fine manga, potrete capire che in realtà quello era solo un preludio. Era l'inizio di un viaggio che non era destinato a concludersi in soli nove volumi, lasciando il lettore con il fiato sospeso e mille pensieri per la testa, mille dubbi ancora irrisolti.

Adoro questo manga, perché ogni volta che lo leggo ho come l'impressione di aver capito qualcosa, anche della vita, che prima non ero riuscita a cogliere: semplici sfumature, che possono cambiare il corso degli eventi, così come succede a Sanzo, Goku, Gojyo e Hakkai.

Saiyki è un manga in evoluzione. Il disegno - inconfondibile, dal tratto spigoloso e nervoso che è il marchio di fabbrica della Minekura - e la storia partono in sordina, per fiorire letteralmente lungo i 9 volumi che compongono la prima serie.
Quello che più mi ha colpito, di questo lavoro, è la sua profondità: le citazioni, le situazioni e il modo in cui i personaggi le risolvono (personalissimo, e spesso imprevedibile) lasciano il segno, danno spazio a riflessioni e argomenti, mi si passi il termine, di natura esistenziale. In questi volumi, infatti, a fare da vero protagonista è l'"io" di ciascuno dei 4 personaggi, tanto da mettere in ombra qualunque altro personaggio (soprattutto nemico) che non disponga di una profondità almeno pari alla loro. Di tutta la serie, infatti, gli unici due villain che rimangono impressi sono Chin'iso, nonostante faccia la sua comparsa per pochi volumi, e il "Signore", ovvero il "boss finale", che regala dei momenti veramente spettacolari di confronto fisico (i combattimenti), ma soprattutto psicologico.

Proprio il confronto - e lo sconto - sul piano psicologico sia tra i 4 compagni sia con i nemici di turno, è il punto chiave di tutta la trama: le difficoltà vengono superate, gli avversari vengono sconfitti non in virtù di una evoluzione nelle caratteristiche combattive dei personaggi (come qualcun altro faceva già notare, i personaggi principali forti sono e forti rimangono), bensì di un passo avanti sul piano caratteriale, una vera e propria crescita interiore che porta i protagonisti un gradino al di sopra dell'avversario finora fronteggiato.
I messaggi che questo manga trasmette e i temi che va a toccare sono veramente troppi per poterli considerare tutti quanti, ora e in dettaglio. L'unica cosa che posso dirvi è: leggetelo. Non ve lo dovete assolutamente perdere.

Nostalgica di Wild Adapter, ho finalmente recuperato l'opera prima di Kazuya Minekura, e vi ho trovato qualcosa di totalmente diverso rispetto a W.A., sia nell'ambientazione che negli "intenti" della trama.

Saiyuki è un fantasy che riprende, e rivisita, la leggenda del "Viaggio in Occidente": vengono narrate le avventure di un gruppo di fuorilegge composto dal monaco corrotto Sanzo, dalla stupida scimmia Goku, dal pervertito Gojyo e dall'inquietante Hakkai (così come loro stessi si definiscono), in viaggio per mettere fine all'anomalia che sta facendo impazzire la razza dei demoni. A metter loro i bastoni tra le ruote quelli che hanno causato l’anomalia tentando di resuscitare una divinità demoniaca e innumerevoli avversari che si susseguono nel corso dei vari capitoli del manga.

Se la struttura interna al manga si regge su questi fondamenti, in tutti i 9 volumi dell’opera non è però possibile trovare un chiaro svolgimento: per tutta la prima serie di Saiyuki seguiamo i protagonisti nelle loro avventure, che disegnano una trama del tutto episodica, priva di un vero e proprio sviluppo. Semplicemente, i nostri incontrano il cattivo di turno, che dà loro modo di confrontarsi con un passato mai completamente lasciato alle spalle, o con questioni sospese, o con debolezze da affrontare. È forse proprio la trama così frammentaria il punto debole di Saiyuki, che non può contare su un inizio e una fine propriamente detti.

In ogni caso, Saiyuki è nell’insieme più che buono: se i primi tre volumi sono stereotipati e ripetitivi, dal quarto in poi, con una serie di flashback eccezionalmente belli che ci permettono di conoscere da vicino i nostri protagonisti e con una decisa raffinatura delle situazioni pericolose, Saiyuki diventa qualcosa che vale realmente la pena di leggere e la Minekura dimostra tutto il suo talento. Targato come josei, il manga ha un’anima combattiva, ribelle e violenta, e non lascia assolutamente spazio alle smancerie e agli ideali, se non si considera un ideale il tenersi stretta la vita a morsi.

Per spendere qualche parola sui personaggi, bisogna dire che l’attenzione dell’autrice è chiaramente investita sulla descrizione del loro carattere, del loro modo di vivere e del loro passato, e poca importanza è data alle varie comparse (e, nell’assenza di una vera e propria trama, questo è del tutto naturale). All’inizio, i “quattro fuorilegge” sono delle classiche macchiette, con l’ottima qualità di far ridere quando serve, ma pian piano assumono spessore, facendo sì che sia quasi impossibile non prendere in simpatia almeno uno di essi.

Per concludere, il disegno: partendo acerbo e quasi sgangherato nei primi volumi, Saiyuki si conclude con l’aspetto di un’opera d’arte, recuperando ampiamente terreno per ciò che riguarda le linee dei visi e le scene più dinamiche.
Nota di demerito, da parte mia, per l’edizione Dynit: belle le sovraccoperte e le pagine a colori, meno la rilegatura con la colla a vista, le pagine giallognole, la quantità immane di refusi e l’incredibile sensazione che qualche balloon non dica quello che dovrebbe dire.

Il voto è un 8 che media tra il 6 scarso dei primi volumi e il 9 meritatissimo di quelli successivi, a cui si aggiunge il mio amore sconfinato per la Minekura in sé.
Consigliato a chi si fa affascinare da fuorilegge incalliti e sensualissimi disillusi.

Saiyuki, letteralmente "Viaggo in Occidente", è in primis un classico della letteratura cinese nella quale vengono narrate le avventure di quattro personaggi chiamati Genjou Sanzo, Son Goku, Cho Hakkai e Sha Gojo verso il lontano Ovest per una missione. Il manga e anime di Saiyuki narra per l'appunto lo stesso viaggio dei medesimi personaggi, ovviamente con le proprie modificazioni.
In un mondo dove umani e demoni coesistono da sempre, inspiegabilmente un giorno i demoni perdono la loro sanità mentale, e impazziti iniziano a distruggere ogni cosa che li circonda, e soprattutto iniziano ad uccidere la razza umana.
Genjou Sanzo, un bonzo di nobili virtù, accompagnato da Son Goku, un ragazzo di 18 anni molto vivace, verranno incaricati di ritrovarsi con i loro compagni Cho Hakkai e Sha Gojo per intraprendere un viaggio verso Ovest, dove dovranno scoprire le ragioni di questa insanità mentale demoniaca. Nel corso della storia e delle avventure verranno ripetutamente attaccati dai demoni da cui dovranno sempre difendersi lottando a sangue freddo e a testa alta.
Ben presto scopriranno che i demoni non sono impazziti per qualcosa, ma a causa di qualcuno che mira alla resurrezione di un grandissimo demone, fermato 500 anni fa dal Dio della Guerra.

Saiyuki è uno dei miei manga preferiti per una moltitudine di motivi. Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto la trama: quanti mangaka hanno già trattato l'argomento "Saiyuki"? Basta pensare a Dragon Ball, che presenta un Son Goku "alternativo". Però, nel caso di Saiyuki, tutti i personaggi sono caratterizzati in modo così profondo e così strepitoso che non puoi fare a meno di pensare che stai leggendo un capolavoro.
I disegni sono così realistici, eppure così ben in stile manga, che fatichi a crederci che una mano possa creare una linea tanto realistica e pulita.
Ciò che però rende un capolavoro questo manga, ed è il primo su cui lo dico in una recensione, sono i dialoghi, le espressioni utilizzate dai vari personaggi, le varie "perle di saggezza", le cosiddette "frasi famose" che sono le migliori a mio parere dell'intero "universo manga". Non si può non trovare svariate citazioni splendide prese da Saiyuki e in ogni capitolo vi sono svariate poesie dei personaggi principali e secondari impossibili da non notare.
Gli antagonisti sono rappresentati come dei degni protagonisti, e anche loro presentano un'enorme profondità d'animo, pari a quella dei protagonisti.
I combattimenti sono strepitosi, realizzati quasi da mano divine da quanto belli e puliti, capibili, non come alcuni manga in cui non si riescono a distinguere nemmeno i personaggi mentre lottano.
Notare inoltre il formato del fumetto e il prezzo: io veramente vorrei farlo notare poiché è una rarità. Per non parlare delle copertine e delle ulteriori copertine che vi si possono trovare all'interno, che sono le migliori copertine che io abbia mai visto e di manga ne ho letti a bizzeffe, ma Saiyuki presenta davvero le più belle immagini di sempre.

Ho votato 10 dopo aver letto tutte le saghe di questa fantastica serie, e credetemi, se lo comperate dal numero 1 della prima saga non ve ne pentirete mai. Saiyuki è un manga che resta impresso nel cuore dalle emozioni che trasmette e dalla profondità d'animo con cui viene descritta e rappresentata l'amicizia e il lavoro di squadra.

Saiyuki non è il nome di un personaggio o di un oggetto, significa “Viaggio in Occidente” ed è un classico della letteratura cinese del quale non si è mai conosciuto l’autore (anche se comunemente viene associato a Wu Cheng’en). L’inaspettata accoglienza che mostra ancora il panorama giovanile asiatico verso quest’opera ispira continuamente nuovi adattamenti in manga, anime, videogame, libri e film, tra i tanti è doveroso citare Monkey del maestro Osamu Tezuka, e numerosissime opere invece ne prendono liberamente spunto per i personaggi, un esempio è il famoso Dragon Ball di Toriyama dove il piccolo Son Goku è chiaramente ispirato all’omonimo scimmiotto dell’opera.
In conclusione si può dire che questa storia non è stata usata, ma abbondantemente abusata per troppe opere che spesso hanno deluso le aspettative, ma questo sicuramente non è il caso: l’abile Minekura mantiene lo spirito originale dell’opera riuscendo al contempo ad aggiungere elementi moderni.

In un mondo dove demoni ed umani finalmente riescono a coesistere, un’anomalia si sparge arrivando da ovest facendo perdere ai demoni la ragione e spingendoli ad aggredire selvaggiamente gli umani, tramutando l’intero Togenkyo in un inferno. Gyumao era un potente demone che odiava gli umani e avrebbe potuto sterminarli tutti se il principe della guerra non l’avesse fermato, ma ora un losco figuro trama per riportarlo in vita, ma l’unione di chimica e arti demoniache è una cosa inconcepibile, così come l’incrocio tra umani e demoni, ed è questa l’origine della follia divagante. Così le entità superiori di questo mondo alla deriva decidono di spedire uno dei loro bonzi più importanti a fermare questo scempio, insieme a tre demoni che riescono a resistere all’anomalia grazie alla loro natura controversa. Inizia così il viaggio verso ovest.

La Minekura rende immediatamente interessante la lettura grazie ai personaggi, i quattro protagonisti dallo spiccato spessore saranno ottimamente caratterizzati, si va dal bonzo irascibile che si rivela un abile cecchino al ragazzo semplice e sempre affamato dalle grandi abilità combattive, passando per un demone donnaiolo frutto di un rapporto proibito ad un pacato e tranquillo quanto saggio ragazzo, che rivelerà un passato incredibilmente crudele e violento. Ma i protagonisti non saranno i soli ad essere ben definiti, anche gli antagonisti avranno un loro “Io” ed un loro “Perché”, con i loro passati altrettanto intriganti, seppur meno intriganti. Una piccola menzione va fatta ad il piccolo draghetto che accompagna gli eroi, nell’opera originale si trattava di un principe drago che si trasformava in cavallo, ma i tempi cambiano, così questa volta il caro e fedele compagno si trasforma in una Jeep, semplicemente geniale.
L’avventura è costellata di combattimenti spettacolari e violenti ma non è priva di continue scene umoristiche ottimamente riuscite e di momenti toccanti, ma la cosa inaspettata è l’incredibile profondità dei dialoghi che frammentano il manga che forniranno molti spunti di riflessione senza precludere minimamente la scorrevolezza del tutto.

Kazuya Minekura si rivela molto abile anche sotto l’aspetto grafico, ha un tratto sottile, graffiante e leggermente sporco, trattandosi della prima pubblicazione rivela buone doti che infatti avremo modo di ammirare, lo stile, già di per sé originale, non è molto accattivante, ma proseguendo con la lettura potremo vedere netti balzi di qualità su tutto il fronte, grazie anche alla grandiosa velocità dell’autrice nel migliorare.

L’edizione Dynit è di buona fattura, volumetti flessibili con un grande formato per apprezzare i disegni e la sovraccoperta, la carta tendente al grigio è priva di trasparenze, la stampa è di buona qualità anche se purtroppo si macchia, letteralmente, in certe occasioni le tavole appariranno troppo scure e l’inchiostro rischia di lasciare segni sulle pagine opposte. Ottime le pagine a colori all’inizio dell’album su carta patinata.

L’unica pecca è che non si conclude, semplicemente continua su un’altra testata quindi cambia nome, da Saiyuki si continua su Saiyuki Reload, e se non si è informati si potrebbe rimanere male alla conclusione totalmente aperta.
Un manga accattivante che non ha generi definiti, si parla di un fantasy ma è anche un opera dalle tinte Noir visti i temi che le avventure e i dialoghi andranno a toccare, ma allo stesso tempo risulta divertente e ricca d’azione. Consigliato a tutti quelli che cercano un manga completo sotto più aspetti, anche a chi non ha apprezzato l’anime, di fattura decisamente inferiore, dove i personaggi perdono spessore e la trama risulta più scialba e meno intrigante.

<b>[Attenzione, questa recensione contiene lievi spoiler.]</b>

Ed eccomi a recensire la più famosa opera della Minekura, nonché il mio manga preferito.
Ci sarebbero molte cose da dire, ma mi limito per ora alle più ovvie analizzando un po' la trama.
Certamente, almeno all'inizio, essa può rappresentare un punto a sfavore perché ispirata al viaggio verso occidente, versione già usata in altri manga (tipo Dragon Ball).
È uno shonen, ma non si limita a mostrare combattimenti su combattimenti, ma l'essenziale, non prende troppo in considerazione la forza dei personaggi, a dire il vero il suo genere può essere definito incerto da alcuni, dato che sono presenti scene che accennano lo shonen-ai, anche se il manga non lo è affatto.

Può essere considerato anche un manga psicologico, che dà importanza anche all'interiorità dei personaggi, e si sofferma sulle loro storie, sui traumi che li hanno segnati nel profondo, sulla loro umanità e ciò che sono diventati; non mancano frasi che portano il lettore a riflettere, né tanto meno scene comiche, drammatiche, serie e leggere.
I personaggi, a prima vista, rappresenterebbero quattro stereotipi: l'arrogante, il dongiovanni, il gentile, il ragazzino. Ma in realtà non lo sono affatto, ognuno ha le proprie sfaccettature che lo rende ben diverso dagli altri, nonché modi di pensare differenti.
Son Goku è un essere eretico che è rimasto imprigionato per 500 anni ignaro della colpa commessa; Genjo Sanzo dice di aver perso tutto, una persona che era molto importante, è il 31° Toa Sanzo, ha un caratteraccio e un aspetto femmineo; Cho Hakkai ha una personalità complessa, ha perso anche lui una persona molto importante, ed è diventato demone dopo aver sterminato mille Houkai; infine, Sha Gojyo, un bellissimo mezzo demone che non ha ricevuto mai l'affetto che si meritava, e ha dovuto fare a pugni con il mondo.

Escluso tutto, un punto che sicuramente non è molto a favore è lo stile di disegno, non bruttissimo ma, almeno per i miei canoni, neanche bello, ma che migliora leggermente negli ultimi volumi.
Ci sarebbero anche i nemici, che non rappresentano i soliti a cui siamo abituati, infatti non sono malvagi, ma costretti, anche loro con i loro affetti.
Non assisterete a scene d'amore, o al massimo ad una particolare, l'autrice preferisce soffermarsi su affetti familiari o amicizia, troverete infatti dei bellissimi rapporti che legano i personaggi. Bellissimo.

Consigliatissimo a tutti, soprattutto a coloro che non badano solo alle apparenze, e sanno apprezzare anche un po' di sana introspezione.

Saiyuki è uno shounen decisamente piacevole, la storia si sviluppa intorno a quattro personaggi che in corso di svolgimento sono ben caratterizzati e, dapprima fortemente ostili tra loro, si scoprono affini e "amici".
In particolare la lettura è piuttosto scorrevole e gli intrecci, per quanto non astrusi nè lontanamente complicati, riescono ad entusiasmare e suscitare interesse circa il prosieguo della storia, assolutamente non conclusa in questa prima parte del manga della Minekura.
Il disegno parte bene e migliora nell'arco della storia e l'edizione è piuttosto ben realizzata, tra pagine a colori e sovraccoperta, tenendo conto del prezzo.
In sintesi uno shounen piacevole e che merita attenzione.

Mi sono avvicinato a Gensomaden Saiyuki per due motivi: il primo era la storia in esso narrato, orfano delle gesta del piccolo Son Goku in Dragonball, l'idea di rivisitare la leggenda che lo vide protagonista non mi dispiaceva per niente; il secondo era il susseguirsi di commenti positivi e recensioni benevole che l'allora mia fidanzata e amiche propinavano a destra e a manca. Se di primo acchito posso affermare senza problemi di trovarmi di fronte ad una serie dal buon tratto grafico (seppur spigoloso) ed un ottimo connubio tra azione, dinamicità, sentimento, drammaticità e commedia; dall'altro c'è un qualcosa nell'opera della Minekura che non mi convince del tutto e che non mi permette di dar alla serie un voto più alto del 7. I volumi scorrono abbastanza bene e salvo qualche mistero e riferimento ad eventi avvenuti (e che ancora dovranno avvenire), la narrazione non è tuttavia riuscita a tenermi incollato alle pagine. Senz'ombra di dubbio esistono serie che meritano di più rispetto la suddetta, inoltre mi sento di consigliarlo per lo più ad un pubblico femminile anziché maschile, visto che a dispetto dei personaggi "cool" esiste molto di meglio per attirare l'interesse dei maschietti, sia per quanto concerne character design che per quanto riguarda la trama. Buona comunque l'idea del plot di base e come esso è stato poi sviluppato.

Non credo che ci sia bisogno di spiegare la trama di Saiyuki, penso che appena venga pronunciato questo nome al 99% delle persone balzi in mente l'anime trasmesso da MTV qualche anno fa... Un bonzo (Sanzo), un ragazzino che in realtà è un pericolosissimo demone (Goku), un teppista -anch'esso demone- (Gojyo) e il suo fedele amico -demone pure lui- ma decisamente più intelligente e gentile (Hakkai), si ritrovano tutti insieme radunati da Sanzo con il compito di scoprire e porre termine ad una strana anomalia che da un po' di tempo ha iniziato a sconvolgere il Togenkyo, un regno in cui demoni ed esseri umani convivevano pacificamente. Questa "anomalia" causa la perdita della ragione da parte dei demoni che si trovano quindi come impazziti e finiscono per uccidere e divorare gli umani, che dalla loro parte cercano in tutti i modi di difendersi.
Inizia così il loro viaggio verso la parte più ad Ovest del continente, zona in cui, a quanto pare, c'è la soluzione di tutto ciò. Questo viaggio sarà per loro una dura prova che testerà tutte le loro abilità e il loro rapporto di amicizia, incontrando via via nemici sempre più difficili da affrontare.
Uno shounen di stampo classico, ma che è riuscito a colpirmi molto per la storia pur rimanendo comunque molto originale. I personaggi sono a mio modesto parere tutti molto ben caratterizzati e semplicemente fantastici... ad esclusione del povero Hakkai che non sono mai riuscito a digerire più di tanto. Non mancano le scene di azione e nemmeno quelle di pura comicità che a tratti sono riuscite davvero a farmi ridere di gusto, cosa molto difficile per un manga.
Il disegno inizialmente è molto carino e finisce per diventare stupendo! C'è una evoluzione esponenziale che alla fine si conclude con dei disegni davvero fantastici.
Insomma un ottimo manga con una bella storia e un bel tratto, adatto a tutti gli appassionati del genere e non (come me ad esempio), che consiglio assolutamente! Voto 8!

Mi dispiace fare il cattivo della situazione, ma ho letto questo manga giusto perchè me l'ha prestato un mio amico e avevo quindi l'opportunità di leggerlo gratis, ho proseguito la lettura fino al 3° volume spinto dalla sua fama e dalle ottime recensioni su AnimeClick, ma poi proprio non ce l'ho fatta ad andare avanti! Ora vi spiego i motivi.
Partiamo dalla trama: la trovo poco originale e soprattutto molto piatta, con il gruppetto dei 4 protagonisti abbastanza stereotipato (su andiamo, vorrete forse negarlo?): c'è il figo, lo scemo, il pervertito, e l'insignificante che serve giusto per fare numero e il "non particolare" della situazione; quindi anche se all'inizio i personaggi "intrattengono" e sono divertenti, alla lunga (e per fortuna che ho letto solo fino al 3° volume) annoiano e si mostrano ripetitivi.
Poi speravo che fosse buono almeno dal punto di vista dei combattimenti, cioè per originalità di mostri (demoni) e tecniche... niente neanche in questo caso. I personaggi si mostrano fin da subito abbastanza forti e i combattimenti sono però privi di colpi di scena o di tecniche entusiasmanti.
La parte interiore e morale dei personaggi devo però dire che è ben definita anche se si tratta di roba già vista, come tutto il resto...
I disegni nei primi 3 volumi sono sufficienti, mentre poi diventano ottimi nei volumi successivi, anche se il character design è privo di spessore e monotono, visto che vengono utilizzati sempre gli stessi tratti.
Ogni tanto il manga riesce a strapparti qualche risata ma, tirando le somme, si tratta di un prodotto commerciale che non mostra affatto nulla di nuovo, e che gode di un successo non meritato.
Sconsigliato a chi cerca qualcosa di originale o comunque non banale, consigliato agli amanti di Naruto, One Piece e altri shonen commerciali.
Il mio voto è oggettivo e raggiunge la sufficienza, ma solo perchè i disegni sono buoni e i personaggi approfonditi, quindi il tutto risulta un manga tecnicamente buono ma piuttosto commerciale.
Non so se nei numeri successivi la storia ha delle svolte e si rivela più appassionante, ma ho preferito dedicarmi alla lettura di altri manga, infatti l'ho messo da parte; il voto personale è infatti 4.

Saiyuki è indubbiamente un manga molto interessante, sia per la storia, sia per lo stile di disegno. Se nei primi numeri entrambi risultano ancora abbastanza acerbi, man mano che si procede tali elementi diventano più complessi e dettagliati.
I quattro protagonisti hanno tutti passati oscuri e difficili che li hanno segnati nel profondo, inoltre il rapporto che c'è fra i quattro è piuttosto particolare e muta nel tempo.
L'autrice svela piano piano retroscena e caratteristiche di ognuno dei quattro. Anche i comprimari sono, chi più e chi meno, ben caratterizzati e non è facile dimenticarseli.
La storia inizia in maniera molto lineare per poi complicarsi. Questo potrebbe lasciare un po' perplessi alcuni lettori, poiché lo scopo finale è sempre presente, ma aleggia vago e distante per gran parte del manga.
Si alternano scene di combattimento a parti in cui l'introspezione psicologica fa da padrona, in un mix gradevole e mai noioso.
Lo stile di disegno dell'autrice è superbo, ma nei primi numeri, come già scritto, può risultare ancora rozzo. Negli ultimi tuttavia si nota molta più cura e abilità.
Ci sono vaghissimi accenni shonen-ai, ma così labili che possono essere ignorati da chi non ama il genere.
Manga consigliato un po' a tutti i tipi di lettori di manga.

Ragazzi... Semplicemente non si può non leggere questo manga... E' impossibile! 4 fuori legge: 2 demoni con dei speciali dispositivi per trattenere la loro forza demoniaca, un mezzo demone con capelli e occhi scarlatti ed un "bonzo corrotto"! Fantastico... La trama ruota intorno a questi 4 personaggi in viaggio per eliminare un'anomalia del togenkyo. A causa di questa anomalia i demoni sono impazzitti e la convivenza con gli esseri umani interrotta. L'azione non manca, la comicità tantomeno! Senza dubbio uno dei migliori manga che abbia mai letto! Assolutamente consigliato!

Saiyuki... Uno dei più bei manga in circolazione al mondo! Devo ammettere che ogni volta che facevano l'anime dicevo : ora lo guardo! E poi spegnevo, senza motivo. Una cara amica mi ha prestato la serie (domani mi porta 8 e 9) e... Capolavoro! Il disegno è bello e pulito. Forse risulta un po YAOI perchè tutti i personaggi sono uomini, ma neanche te ne accorgi! Trama strepitosa, e specialmente uno dei pochi manga che mi fa ridere! Le scene con l'harisen di sanzo, il santo che spara con una smith and wesson (gliela hanno prestata quelli di battle royale!) e lo scimmiotto goku che muore di fame, un kappa pervertito e un uomo tranquillo con un passato veramente inaspettato. Ho potuto assistere a una scena di una ragazza che è entrata in fumetteria e si è messa a urlare : hai saiyukiii! Aaaaa! E si è comprata tutta la serie! Un manga del genere lo posso solo consigliare (di mio ho solo il numero 1) perchè è magico e particolare. Correte a comprarlo!

Saiyuki non si tocca! E' un manga favoloso, nonché un anime stupendo, anche se preferisco di gran lunga leggerlo e per dirla tutta credo che sbaverei su tutti i disegni xD.
Scherzi a parte lo consiglio veramente, mi ha fatta emozionare e commuovere... ç_ç!
L'intreccio più dolce è quello tra Sanzo e Goku. C'è questo rapporto di affetto ed odio tra il bonzo serio e freddo e questo ragazzino dolcissimo ed ingenuo. E naturalmente non mancano i colpi di scena e le risate.
L'anime su MTV è stato un po' combattuto, diciamo che c'è un'attesa per il reload che sembra non finire mai, però ne vale sempre la pena. Se vi piace leggere, prendetelo assolutamente!


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Se avete visto l'anime su MTV e vi è piaciuto Saiyuki... anzi anche se non vi è piaciuto affatto, correte assolutamente nella fumetteria più vicina e comprate senza nessun indugio i primi volumetti di questa serie. Ne rimarrete travolti ed incantati proprio come è successo con me! Anche io ho visto la serie animata e devo dire che (a parte la pessima qualità delle animazioni) la storia è stata semplificata troppo ed è ben lontana dal capolavoro della Minekura. L'abilità di questa autrice sta infatti nella sua capacità di aver creato uno shounen che, nonostante i limiti imposti dal genere, riesce ad affrontare tematiche e argomenti abbastanza impegnati in maniera unica e originale. La forza di questo manga, inoltre, si basa molto sui personaggi caratterizzati in maniera impeccabile sia dal punto di vista grafico che psicologico. Non solo i protagonisti sono fenomenali, ma anche le comparse, i personaggi che non appaiono per più di un capitolo riescono a lasciare una traccia indelebile della loro presenza.
Ma ciò che stupisce ancora di più è l'abilità della mangaka nel disegnare tavole così nitide, chiare ed espressive... leggendo si ha la sensazione di vivere quelle avventure e quindi è impossibile non gettarsi a capofitto in questa bellissima saga.
Per me è la prima volta che do un 10, ma qui è meritato e lo metto senza nessun ripensamento!

E' stato uno dei primi manga che ho letto e subito mi è piaciuto molto. E' divertente e allo stesso tempo pieno di avventura e combattimenti all'ultimo sangue! Quello che posso dirvi è: bellissimo! Leggetelo! Il disegno è stupendo con toni morbidi e decisi allo stesso tempo, Saiyuki è un manga che attira il lettore e vi fa entrare nella storia attirandovi nella sua trama.

E' stato un odei primi anime a piacermi paurosamente e nonostante il prezzo proibitivo del manga l'ho trovato ancora più stupendo! Il tratto è motlo bello, sottile e scorrevole non ci si annoia mai! Anche le copertine sono una vera chicca XD.
Meritano ampiamente sia l'anime, anche se ormai a vederlo pare un pò datato e spigoloso e ogni tanto un pelino noioso, e sopratutto il manga che non smette mai di stupire e di rimanere una bellissima opera nel tempo. Anche se ovviamente qualcosa lo supra XD

E' un manga-anime favoloso! Cche dire... mi ha conquistata subito, e la storia di ogni personaggio rende il percorso con momenti di malinconia, come quando Sanzo seduto di mette a cantare quella preghiera (recitava un sutra?) vicino al castello dove era morta la sorella di Hakkai e tutti i protagonisti avevano melanconici flashback tristi e ammiravano la bellissima voce di Sanzo (che noi non abbiamo sentito... perlomeno non in italiano U_U')

Saiyuki è fantastico, i miei personaggi preferiti sono Sanzo, Gojyo e Kogaiji. Spero di vederlo pretso in tv (se fosse possibile su Italia 1).
Tutto inizia circa 500 anni fa, alla nascita di un demone eretico di nome Seitentaisei Son Goku. Questo piccolo demone con già aspetto di un bambino di 10 anni viene portato nel mondo celeste, ma per qualche motivo a noi sconosciuto fa qualcosa di orribile e viene condannato a stare in una prigione su di un monte fino a quando, 500 anni dopo, lo trova Sanzo e da qui iniziano la loro avventura con Gojyo ed Hakkai verso ovest per impedire la ressurezione di Gyumao.

E' di sicuro uno dei più bei manga in circolazione per gli appassionati del genere. Grazie alla fantastica storia ricca di colpi di scena e ai mitici disegni di Kazuya Minekura questo manga è capace di attrarti come una calamita, per non parlare poi della finezza di Hakkai, della brutale schiettezza di Sanzo e dei litigi tra Gojo e Goku, che aggiunti ai loro passati misteriosi non possono che dar vita ad un unico ed irresistibile manga.

Nella terra del togenkyo uomini e demoni convivono pacificamente, tuttavia la pace viene minata da un gruppo di demoni intenzionati a risvegliare il demone mangia uomini Gyumaho. A fermare i piani di questi folli gli dei sanbuzu mandano il bonzo Genjo Sanzo. Al suo fianco 3 compagni, 3 demoni: Son Goku, Cho Akkai e Sah Gojo. Caratteristica principale della serie, distribuita da Dynamic sia in forma cartacea che video, sono i favolosi dialoghi, aforismi e citazioni.
A grandi linee il fondo della trama racconta, anche se con tempi e modi diversi, il mito e la leggenda di Son Goku, il ragazzo scimmia, con una storia che si affianca piacevolmente ai miti buddisti ( si proprio il Son Goku di DragonBall, anche il personaggio di Akyra Toryhama è ispirato vagamente alla leggenda del ragazzo scimmia. Altri esempi della leggenda li abbiamo nella serie Anime-manga di Starzinger). Il charter design è di matrice fondamentalmente shojo, con volti, corpi e comportamenti spesso efebici, che tuttavia non rendono sgradevole l’effetto finale del prodotto.
I personaggi sono tutti straordinariamente caratterizzati, ognuno ha aspetti, comportamenti, modi di fare e dire propri. Inoltre è uno dei pochi anime-manga in cui la figura dei malvagi ( e ce ne sono davvero tanti) non è il solito stereotipo di cattivone brutto intenzionato a distruggere il mondo perché gli è andato di traverso il latte. Anche i cattivi qui hanno sentimenti, e motivazioni profonde che li spingono ad agire contro quelli che purtroppo sono i loro avversari. L’idea di male si ha solo nell’essere intenzionato a risvegliare Gyumaoh, ed è una vera strega degna delle favole dei fratelli Grimm.
Tra meravigliosi combattimenti, evocazioni di antichi demoni, intraprendete il viaggio verso ovest con questi quattro squinternati compagni.

A mio parere è uno dei manga più belli che abbia mai letto! Anzi è il migliore! Mi ha affascinato dal primo momento, la trama mi ha coinvolta subito! La storia di ogni personaggio è ben fatta e ricca di particolari le immagini sono disegnate benissimo e si sono migliorate ad ogni volume sempre di più! Che dire Kazuya Minekura non si è risparmiata proprio in quest'opera! La trama è davvero fitta ed intrigante e non mancano sicuramente i colpi di scena!rnMi mancano solo due numeri per completare la collezione e li aspetto col fiato sospeso! Non avrei mai creduto che un semplice fumetto mi avrebbe potuto far provare tante emozioni! Forse le parole non basterebbero per descriverlo (sono semplicemente ossessionata) infine lo consiglio a tutti!!!

Posso affermare con certezza che Saiyuki è il mio manga preferito! La storia è avvincente e i personaggi a mio parere bellissimi (soprattutto il mio Sanzo)! L'unica pecca secondo me è il modo di disegnare il corpo... sembrano dei vecchietti rachitici anzichè dei giovani scattanti quali dovrebbero essere... Anche qui il disegno è notevolmente migliorato con l'avanzamento della storia, un cambiamento si può già notare dall'inizio alla fine del primo volume. Assolutamente stupendo! W Saiyuki!

Manga molto molto molto ben fatto, storia con molte sfaccettature, 4 protagonisti bellissimissimi sotto ogni aspetto, con personalità ben distinte ma che danno vita tutte insieme a un gruppo unico e affiatatissimo. Forse mancano un pò di dialoghi e ci sono dei piccoli buchi nella sceneggiatura, ma le tavole e le linee di Kazuya Minekura sono così tremendamente belle da passarci sopra. In più, l'edizione della dynit è curatissima. Davvero un gran bel lavoro.

Graficamente migliora molto dopo i primi quattro volumi, la caratterizzazione dei personaggi è così profonda, particoleggiata, che fa sì che il tutto ti arrivi dritto dentro. Le frasi sono da shock: con poche parole, la sensei sa esprimere tutto.
E poi con un singolo sguardo o piega delle labbra, sa conferire al personaggio un'emotività più unica che rara.
Da mozzare il fiato.

Un epoca piena di disordini,guerre e caos si stagliava su tutte le terre,ma una di esse il Togenkyo,luogo di nascita di ogni cultura e fede era risparmiata da tutto ciò. Ma per colpa di occulte forze negative che si stagliano per le sue lande,i demoni,razza che da sempre ha vissuto in pace con gli uomini,attacca senza ragione ogni essere umano,questa forza sembra provenire dalle lontane terre ad ovest del Tenjiku. Tre Sanbutsushin,sotto espresso ordine di Kanzeon Bosatsu,spiegano al giovane monaco Genjo Sanzo Hoshi,la causa degli avvenimenti del Togenkyo. La causa di tutto ciò è dovuta al tentativo di far resuscitare Gyumao,un demone rivoltatosi alla situazione di pace di 500 anni prima nel Togenkyo,è che dichiaro guerra agli esseri umani,fu sconfitto dall’allora principe Dio della guerra Nataku,che sigillo il corpo nel castello di Houtou,nel Tenjiku. Siccome gli esperimenti vengono condotti usando arti demoniache ed alchimia,l’incantesimo ne risulta corrotto e proibito,dando origine a vibrazioni negative che turbano l’equilibrio del Togenkyo,Sanzo si troverà costretto a prendere viaggio verso ovest dove dovrà fermare gli esperimenti dediti alla resurrezione di Gyumao,ma per condurre un viaggio cosi pericoloso si uniranno al monaco;Son Goku,Sha Gojyo e Cho Hakkai,tre demoni,anche se in realtà la loro natura e ben diversa da quella di un demone,cosi inizia il lungo viaggio verso Ovest che porterà i quattro protagonisti a scoprire chi muove i fili di tutto ciò…………

Una storia,ricca di sentimenti che avvolgono il passato il presente ed il futuro dei quattro protagonisti, una storia pregna di colpi di scena,di momenti drammatici,di momenti tristi di stacchetti comici,di attente analisi introspettive,una storia che non lascia nulla al caso.I personaggi sono ricchi di bagagli emozionali avendo avuto una vita difficile triste e sofferta,bagagli emozionali che in un certo qual modo li accomuna,il tratto migliora di volume in volume e col tempo diventa quasi perfetto,con scene ricchissime di particolari e con personaggi ottimamente particolareggiati,gli scenari sono tipici di quelli Antichi orientali che ricordano prevalentemente la Cina,anche se il periodo è antico compaiono oggetti del nostro tempo,quindi possiamo dire che il periodo è un misto fra antico e moderno,un manga stupendo consigliato a tutti nessuno escluso.

Non sono un grande fan della serie Tv di Saiyuki, che più volte mi sono trovato a guardare sulla scia di GTO e che mai mi ha impressionato più di tanto. Per cui mi trovo in modo inaspettato a leggere questo manga, ma ancor più sorprendente è che mi sia piaciuto.

Senza fare tanti preamboli su un´opera che probabilmente i più già conosceranno, (una nuova revisione della leggenda Viaggio verso Occidente, che ha dato spunto a tanti manga ed anime (DragonBall, per esempio)) spiegherò i motivi di quanto affermato. Ho sempre trovato l´anime un po´ troppo frammentario e a tratti eccessivamente retorico, con rallentamenti che impedivano il pieno godimento della serie. Il manga invece si dimostra decisamente più convincente, e sembra essere stato studiato e creato su una struttura più solida. I protagonisti hanno molto più spessore e appaiono più reali, ma soprattutto la storia è raccontata in modo meno frammentario e ha un ritmo decisamente migliore. In questo ci guadagnano anche i nemici minori, che vengono promossi dal rango di fugaci comparse destinate a essere debellate in 5 minuti.

Potrei continuare, ma il concetto che voglio comunicarvi è molto semplice: il manga è decisamente migliore dell´anime. Per cui se avete amato la serie TV, non ne rimarrete delusi. Per tutti gli altri potrebbe comunque risultare un buon prodotto, di certo una piacevole lettura, se amate il genere.

Dal punto di vista tecnico i disegni migliorano con le pagine, ed il tratto è carino, ma il suo punto forte sono soprattutto i personaggi maschili, resi in modo efficace. Nonostante sia uno shounen, questo lo rende molto appetibile anche per un pubblico femminile.

A tutto questo va aggiunto il valore dell´edizione italiana, decisamente superiore alla media. Si parte da una bella sovracopertina, per passare poi a quattro illustrazioni a colori raffiguranti i quattro protagonisti. Inoltre buona la stampa, curati gli adattamenti, ampio il formato, interessante ed abbastanza economico, confrontato con quello degli altri prodotti sul mercato, il prezzo.