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Ais Quin

Volumi letti: 2/2 --- Voto 6
George Asakura ha scoperto l'acqua calda: anche i ragazzini fanno sesso, e le ragioni per cui lo fanno, in particolar modo quelle sbagliate, non differiscono da quelle degli adulti. Si può far sesso per avvalorare un'ideale gerarchia di coppia, perché non si ha nient'altro da fare, perché non se ne può più fare a meno, perché si spera che da cosa nasca cosa; si può fare sesso - o millantare di farlo - per avere qualcosa da raccontare agli amici, o più semplicemente perché potrebbe sembrare strano il contrario. L'importante è che si sparga la voce, salvo poi cadere dalle nuvole quando quella foto che doveva rimanere tra te e pochi intimi - sempre troppi, in ogni caso - diventa di pubblico dominio. La verginità? Meglio perderla che trovarla, come scrive Federico Moccia in uno dei suoi libri, e il problema è che c'è davvero chi ragiona in termini così agghiaccianti.
L'acqua calda, dicevo. Solitamente è più facile che mi lamenti della brevità di un'opera piuttosto che di una sua eccessiva lunghezza, ma nel caso di "Cuori Colpiti" un volume è poco e due sono troppi. L'idea di un manga corale è eccellente, ma mal sviluppata, in quanto sembra che l'unico criterio secondo il quale sono state strutturate le varie anime di cui è composto sia quello di infarcirle il più possibile di eccessi che, a lungo andare, perdono di significato proprio perché così inflazionati.

A tenere banco sono le vicissitudini sessuali di un gruppo di studenti di terza media. Negishi lo fa con Arai, che sogna di farlo con Ruri, che vuol convincere l'insegnante per cui ha una cotta a farlo con lei; Maki ha un segreto che solo Shiina, da cui è attratta, conosce. Atsuko, infine, lo fa con Seiji, che prende una percentuale da tutti coloro che vogliono spiare i loro convegni amorosi, compreso Togashi, un kohai che però si professa pentito e innamorato della ragazza. E prima che qualcuno lo chieda, sì, si conoscono tutti.
Nel caso di Negishi, Arai e Ruri, le storie che li vedono protagonisti vengono narrate da entrambi i punti di vista, mentre per quanto riguarda le altre due le uniche voci su cui dobbiamo fare affidamento sono quelle di Maki e di Atsuko. Ma perché? E dire che sarebbe stato così interessante sapere cosa passa realmente per le teste di Shiina, Seiji e Togashi, anche perché sono loro, e non le due ragazze, i veri motori. Sia come sia, alla collezione dei più tristi luoghi comuni su quanto sia bruciata (o fulminata?) la gioventù nipponica mancano solo una ragazza dedita all'enjo kōsai (sesso con uomini maturi in cambio di denaro), una gravidanza indesiderata, bullismo q.b., una "nota floreale" (cit.) di tossicodipendenza e magari anche uno stupro - tutte tematiche serissime su cui non si farà mai abbastanza prevenzione e che, combinate insieme un po' come capita, non potranno mai essere rese verosimilmente.

Per quanto riguarda la psicologia dei personaggi non sono molto sicura di come la Asakura (sì, è una donna) abbia gestito l'ambiguità che li caratterizza: sono davvero marci come appaiono oppure è lei che ha scelto di disegnati così? Cambia il punto di vista, ma non la sostanza, dato che i loro pattern di ragionamento sono sempre gli stessi. Tra le ragazze l'unica a distinguersi è Maki, il cui fare del male a se stessa è molto diverso rispetto a quello di Negishi, che si concede ad Arai nella speranza che prima o poi lui si dimentichi di Ruri; di quest'ultima, che non sa neppure lei cosa stia cercando nel "suo" docente; e infine di Atsuko, il cui iniziale rifiuto della propria femminilità non viene mai spiegato. Con Arai va un pochino meglio, così come con il professore, ma non abbastanza da rimediare alla scarsezza generale del livello di profondità dello scavo introspettivo.

Lo stile di disegno si rifà alla "scuola" di Moyoco Anno e di Kyoko Okazaki: un tratto di un'eloquenza a dir poco aggressiva, quindi, che in genere gradisco molto, ma che personalmente ho trovato un po' discontinuo, quasi svogliato in alcuni frangenti. Non mi ha favorevolmente impressionata, infine, l'alternanza fra tavole affollate e altre al limite del disadorno, costruite in maniera fin troppo lineare.

Sono delusa, lo ammetto. Delusa e annoiata soprattutto da un secondo volume che non aggiunge nulla al primo, di cui altro non è che una mera estensione - la classica minestra riscaldata, insomma, priva di quel quid che ti aveva spinto a ordinarne un altro piatto e della cui stessa esistenza ti ritrovi ora a dubitare.


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imedith

Volumi letti: 2/2 --- Voto 6
Colpire, colpisce. Ma personalmente non mi ha entusiasmato. Ero alla ricerca di qualcosa di "diverso", e l'ho trovato, ma non mi ha soddisfatto. A volte trovo che nei manga per ragazze giapponesi si stenti a trovare una via di mezzo: o l'amore platonico esasperato o l'amore fisico esasperato. O l'emblema della castità e timidezza adolescenziale o quello del disamore verso se stessi e il proprio corpo. In questo caso parliamo del secondo genere.

Anche se sui disegni avrei un po' da ridire, è un manga fatto abbastanza bene. Le storie hanno un loro senso e, come fa ben capire il titolo nonché i disegni graffianti della copertina, qui c'è poca dolcezza. Le lacrime non sono quelle delle soavi emozioni, ma quelle amare dello scontro con la realtà, nuda e cruda, senza alcuna sensazione leggiadra e pura ad alleviare il peso dell'adolescenza. Purtroppo, anche se l'idea è essenzialmente giusta, cioè dipingere la realtà e non edulcorarla e ammantarla di buoni sentimenti, mi sembra che in questo caso si sia voluto fare una cosa fuori dai canoni a ogni costo, proprio per stupire, e si sia calcata troppo la mano. Mah.

Il corpo non è quello meraviglioso e sempre perfetto dei manga classici per ragazze, ma è come una presenza obbligata, un po' scomoda e a volte ancora incompresa attraverso la quale scoprire il mondo e se stessi. Non c'è quel rispetto quasi aulico per i sentimenti, le questioni di onore e le promesse, ma viene raccontata la vita spicciola, contraddittoria e difficile di ragazzi giovani che cercano di crescere, trovare le proprie ragioni e il proprio posto nel mondo.

Nel momento in cui si legge, di certo questo manga riesce ad accendere dentro determinazione e partecipazione, il problema è che una volta finito rimane poco in testa, a parte forse il primo episodio, molto particolare. Le vite e le lotte di questi ragazzi scivolano via dai nostri ricordi forse un po' come quei momenti strani della nostra adolescenza che abbiamo cancellato perché insignificanti, alla luce di ciò che siamo oggi e i nostri problemi di adulti. Eppure quei colpi li abbiamo presi, li abbiamo incassati anche noi come i protagonisti del manga, e abbiamo dovuto reagire. Leggere questo fumetto è un'esperienza simile: indigna e appassiona, ma poi lascia vuoti, è come se mancasse qualcosa che sia realmente significativo.

Conclusioni: è un manga rivolto a un target d'età ben specifica. Forse se a leggerlo è un'adolescente vi scoprirà una realtà forte, senza mezzi termini o vie di fuga, che lo lascerà attonito e su cui rimuginerà a lungo con buone dosi di introspezione. Ma se avete già superato quella fase della vostra vita, sorriderete con l'aria di chi la sa lunga e passerete velocemente oltre, dimenticandovi in fretta le vicissitudini di quei pochi anni, più contraddittori di tutti gli altri messi assieme. Leggetelo lo stesso, per carità: tutti noi abbiamo ancora da imparare qualcosa. Ma se non siete neanche arrivati alle scuole superiori lasciate perdere: ha molta amarezza da raccontarvi, pure troppa, e il mondo che scoprirete è già abbastanza amaro nella realtà. Non rovinatevelo prima del tempo.


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micheles

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7
C'è tutto un sottogenere di manga drammatici che si occupa del tema della prima volta, focalizzando l'attenzione sugli aspetti sessuali oltre che sentimentali del rapporto tra ragazzi e ragazze. Sto parlando di manga drammatici, impegnativi, non di semplici ecchi o smut, quindi quasi sempre il rapporto sessuale/sentimentale è infelice, senza amore, uno sfogo per gravi problemi nella storia personale di questi ragazzi, che possono venire da famiglie con genitori divorziati o da situazioni sociali difficili e possono avere problemi psicologici e/o caratteriali anche gravi. In questa tipologia di manga quindi potrete trovare ragazzi che si danno alla delinquenza e al bullismo, ragazze anoressiche e/o bulimiche, persone che si drogano, persone che si prostituiscono, omosessualità sia maschile che femminile, eccetera. In queste situazioni vengono a svilupparsi delle storie "romantiche" che spesso di romantico hanno ben poco. Di solito questi manga, rivolti a un pubblico adulto anche se i personaggi sono molto giovani, non trovano uno spazio per la pubblicazione in Italia e si possono reperire solo in scan.

"Cuori Colpiti" è un'eccezione, nel senso che è stato pubblicato dalla FlashBook. Come tutti i manga di questa tipologia anche "Cuori Colpiti" è scritto molto bene ed è molto più sofisticato del tipico shojo per ragazzine, anche come struttura narrativa. Si tratta di un manga a episodi, in cui le storie sentimentale di diverse coppie di ragazzi della stessa classe ci vengono raccontate, intrecciate tra loro e con piani temporali che si sovrappongono. I disegni sono "sporchi", ma questo è tipico della tipologia di manga, che tipicamente presenta storie di sesso piuttosto sordide. Per una coincidenza l'ho letto insieme a "River's Edge" di Kyoko Okazaki, che è molto più sordido e senza speranza. Al confronto "Cuori Colpiti" è relativamente "leggero" e le varie storie sentimentali che ci vengono presentate stranamente non portano alla tragedia, anzi sembrano quasi far presagire un lieto fine, per quanto fuori luogo in questa tipologia di manga. Da notare il tema tipico della ragazza che si fa avanti per prima e approfitta del suo corpo per fare pressioni sessuali su di un lui molto reticente, tema che viene affrontato in ben due delle quattro storie che compongono il manga. Lo stesso tema, trattato però da un punto di vista maschile è al cuore di "Girlfriend", altro manga del genere che consiglio a un pubblico maschile. "Cuori colpiti" è invece assolutamente per un pubblico femminile: non fatevi ingannare dal nome, George Asakura è una donna. Merita però un plauso la caratterizzazione psicologica dei personaggi maschili, in generale molto buona e credibile, se non fosse per alcune cose che non mi sono andate giù. In particolare il personaggio "bravo ragazzo" che acconsente a farsi guardare mentre fa sesso con la sua ragazza; mi andava bene finché la stessa cosa la faceva il personaggio "cattivo soggetto", ma per un personaggio che dovrebbe essere l'emblema della normalità. Oltre a questo c'è il problema, tipico di una quantità sterminata di manga, della fascia di età: i personaggi di "Cuori colpiti" sono all'ultimo anno delle scuole medie e si comportano come se fossero all'ultimo anno delle superiori. Per questo il mio voto (7,5) non può che essere arrotondato per difetto.


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PunPun

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Ecco il perfetto esempio di un manga sentimentale, edito in Italia, che è adatto anche ad un pubblico maturo!
I volumi si compongono di vari episodi autoconclusivi dove i protagonisti, un gruppetto di ragazzi e ragazze che frequentano le medie, si avvicendano sulla scena mettendo a nudo i propri sentimenti anche attraverso quel delicato argomento che è il sesso, che è praticamente inesistente nel mondo dei shoujo. L'amore viene dunque rappresentato in ogni sua forma e da ogni punto di vista senza mai cadere nel volgare.
Le tavole non sono bellissime ma il tratto un pochino duro che usa la maestra Asakura si adatta perfettamente alla storia.
L'edizione è molto curata e vale davvero la pena spendere un pochino più del solito perché vi assicuro che non è la solita storia d'amore!

Fetus

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Fetus

Volumi letti: 2/2 --- Voto 9
Che dire... Cuori Colpiti è sicuramente uno dei migliori manga che abbia mai letto, capace di raccontare frammenti di vita in maniera esplicita, con il tratto netto e rude che calza perfettamente una storia come questa, capace in soli due numeri di affascinare ed incuriosire su un genere ancora troppo di nicchia. Il mio voto è un 9... ma devo dire quasi un 9 e mezzo, poichè l'unica pecca di questo manga è quella di essere troppo breve, di lasciare qualche vuoto (soprattutto per quanto riguarda le pagine dedicate a Ruri, ma anche agli altri personaggi tutti), ma nonostante questo è un manga che sa dove mirare e soprattutto dove "colpire". Consigliato a tutti coloro che vogliano vedere la vita com'è, nel bene e nel male e che non diano una fondamentale importanza al disegno "carino" ;)