Andante
Nel linguaggio musicale "Andante" è un'indicazione approssimativa del tempo collocata nel metronomo tra il "lento" e il "moderato". Miho Obana attraverso questa sua opera di tre volumi, edita dalla Dynit, racconta “alla velocità di una camminata” la storia di un triangolo complicato unito dalla passione per la musica. Proprio come il metronomo ritma il tempo attraverso un pendolo oscillante, le pagine di "Andante" scandiscono le vite di Natsu, Mei e Mel.
Natsu e Mei sono due fratellastri accomunati dalla passione per la musica. Natsu è un genio riconosciuto nel mondo della musica come compositore e polistrumentista, mentre Mei è sassofonista e presidente del club musicale della sua scuola media. Complici due genitori sconsiderati e pieni di debiti, Natsu prende in carico la cura della sorella minore e la cresce in casa a sue spese proprio come un vero fratello maggiore. Questo affetto non è corrisposto da Mei, che vede in lui soprattutto un uomo da amare in silenzio per non rompere gli equilibri. Il padre di Natsu chiederà ai due fratelli conviventi un altro sforzo: ospitare temporaneamente una ragazza australiana, figlia di una persona amica venuta a mancare e che lui intende adottare.
Mel, questo è il suo nome, oltre ad essere una ragazza affascinante, possiede una voce incantevole e ama il canto. Sarà proprio questa passione per la musica a permetterle di entrare in sintonia con i due fratelli e superare la barriera della diffidenza. Inizia così questa convivenza a tre, in uno spazio limitato in cui ciascuno porta un contributo di valore nella vita dell’altro. La nuova quotidianità crea lo spazio nel bene e nel male di emozioni mai sperimentate. “Andante” racconta il modo in cui questi tre personaggi si muovono tra le pagine che narrano i loro giorni, proprio come le note sul pentagramma. Come in ogni racconto che si rispetti, alla rottura di un primo equilibrio seguirà un imprevisto che travolgerà le vite dei suoi protagonisti e modificherà per sempre i loro destini.
Nonostante la brevità “Andante” è un’opera ben concepita. L’autrice spiega negli spazi a lei dedicati che ha scelto intenzionalmente come protagonista una comune ragazzina incerta sul suo futuro. Nonostante il richiamo del titolo al ritmo morbido, i contenuti di questa storia sentimentale sono drammatici. La sequenza con cui si manifestano gli eventi è tempestiva e il lettore non soffre in attesa che vengono svelati i nodi che complicano la trama. I personaggi sono ben caratterizzati dal punto di vista psicologico. Sono come una finestra aperta, si soffre e si gioisce insieme alle loro manifestazioni candidamente disegnate. E quando manca l’espressività ecco che le riflessioni dei diretti interessati compaiono con estrema naturalezza durante una passeggiata o un momento distensivo con la testa poggiata sul cuscino.
All’interno dei capitoli sono presenti degli affondi dell’autrice e dedicati al mondo della musica. Attraverso questi spazi si comprende l’affinità di Miho Obana con il tema musicale ed è presente una piccola guida agli strumenti musicali a fiato. Se questi contenuti fossero stati presentati in un’unica pagina forse non sarebbero stati notati. Leggere questi commenti nello spazio laterale in un primo momento è stato disturbante per la lettura, ma in un secondo momento - quando alcune scene della storia hanno incupito l'umore - si sono rivelate distensive.
Se la si conosce grazie ad altre opere, si sa che il tratto grafico di Miho Obana è tenue e delicato nella visione generale delle tavole, con un tratto marcato nella linea dei volti e degli occhi. Le figure intere e in movimento non mi entusiasmano, ma le storie sono talmente piene di dialoghi, introspezione e cura dell’atmosfera che le mancanze grafiche percepite sono un dettaglio trascurabile. Normalmente non mi piacciono i fumetti dove le tavole sono ricche e sembrano quasi accavallarsi tra di loro con dettagli o dialoghi dove si cerca una bussola che orienti la lettura. In “Andante” ogni elemento sembra essere in perfetto equilibrio, sia all’interno che all’esterno del volume. Anche le copertine graziose dei tre volumi sembrano narrare una storia, che inizia con una timida ragazza che inumidisce la sua ancia, appoggiata ad un muretto, e finisce con un suo saluto radioso circondata dalle luci della ribalta mentre agguanta il suo sax.
“Andante” è un piccolo gioiello e una lettura piacevole, che non suggerisco soltanto ai collezionisti delle opere di Miho Obana, ma a tutti gli appassionati del mondo della musica. La tematica sentimentale è una costante nei tre volumi e contribuisce a marcare i profili caratteriali dei personaggi, li capovolge, li unisce, li separa. Eppure, la presenza di una sinfonia nelle loro vite crea una traiettoria e una via di salvezza, perché qualunque siano le strade intraprese in esse non potrà mai mancare il suono emesso dalle vibrazioni dei loro sentimenti. E in quelle strade la musica sarà già lì ad attenderli.
Natsu e Mei sono due fratellastri accomunati dalla passione per la musica. Natsu è un genio riconosciuto nel mondo della musica come compositore e polistrumentista, mentre Mei è sassofonista e presidente del club musicale della sua scuola media. Complici due genitori sconsiderati e pieni di debiti, Natsu prende in carico la cura della sorella minore e la cresce in casa a sue spese proprio come un vero fratello maggiore. Questo affetto non è corrisposto da Mei, che vede in lui soprattutto un uomo da amare in silenzio per non rompere gli equilibri. Il padre di Natsu chiederà ai due fratelli conviventi un altro sforzo: ospitare temporaneamente una ragazza australiana, figlia di una persona amica venuta a mancare e che lui intende adottare.
Mel, questo è il suo nome, oltre ad essere una ragazza affascinante, possiede una voce incantevole e ama il canto. Sarà proprio questa passione per la musica a permetterle di entrare in sintonia con i due fratelli e superare la barriera della diffidenza. Inizia così questa convivenza a tre, in uno spazio limitato in cui ciascuno porta un contributo di valore nella vita dell’altro. La nuova quotidianità crea lo spazio nel bene e nel male di emozioni mai sperimentate. “Andante” racconta il modo in cui questi tre personaggi si muovono tra le pagine che narrano i loro giorni, proprio come le note sul pentagramma. Come in ogni racconto che si rispetti, alla rottura di un primo equilibrio seguirà un imprevisto che travolgerà le vite dei suoi protagonisti e modificherà per sempre i loro destini.
Nonostante la brevità “Andante” è un’opera ben concepita. L’autrice spiega negli spazi a lei dedicati che ha scelto intenzionalmente come protagonista una comune ragazzina incerta sul suo futuro. Nonostante il richiamo del titolo al ritmo morbido, i contenuti di questa storia sentimentale sono drammatici. La sequenza con cui si manifestano gli eventi è tempestiva e il lettore non soffre in attesa che vengono svelati i nodi che complicano la trama. I personaggi sono ben caratterizzati dal punto di vista psicologico. Sono come una finestra aperta, si soffre e si gioisce insieme alle loro manifestazioni candidamente disegnate. E quando manca l’espressività ecco che le riflessioni dei diretti interessati compaiono con estrema naturalezza durante una passeggiata o un momento distensivo con la testa poggiata sul cuscino.
All’interno dei capitoli sono presenti degli affondi dell’autrice e dedicati al mondo della musica. Attraverso questi spazi si comprende l’affinità di Miho Obana con il tema musicale ed è presente una piccola guida agli strumenti musicali a fiato. Se questi contenuti fossero stati presentati in un’unica pagina forse non sarebbero stati notati. Leggere questi commenti nello spazio laterale in un primo momento è stato disturbante per la lettura, ma in un secondo momento - quando alcune scene della storia hanno incupito l'umore - si sono rivelate distensive.
Se la si conosce grazie ad altre opere, si sa che il tratto grafico di Miho Obana è tenue e delicato nella visione generale delle tavole, con un tratto marcato nella linea dei volti e degli occhi. Le figure intere e in movimento non mi entusiasmano, ma le storie sono talmente piene di dialoghi, introspezione e cura dell’atmosfera che le mancanze grafiche percepite sono un dettaglio trascurabile. Normalmente non mi piacciono i fumetti dove le tavole sono ricche e sembrano quasi accavallarsi tra di loro con dettagli o dialoghi dove si cerca una bussola che orienti la lettura. In “Andante” ogni elemento sembra essere in perfetto equilibrio, sia all’interno che all’esterno del volume. Anche le copertine graziose dei tre volumi sembrano narrare una storia, che inizia con una timida ragazza che inumidisce la sua ancia, appoggiata ad un muretto, e finisce con un suo saluto radioso circondata dalle luci della ribalta mentre agguanta il suo sax.
“Andante” è un piccolo gioiello e una lettura piacevole, che non suggerisco soltanto ai collezionisti delle opere di Miho Obana, ma a tutti gli appassionati del mondo della musica. La tematica sentimentale è una costante nei tre volumi e contribuisce a marcare i profili caratteriali dei personaggi, li capovolge, li unisce, li separa. Eppure, la presenza di una sinfonia nelle loro vite crea una traiettoria e una via di salvezza, perché qualunque siano le strade intraprese in esse non potrà mai mancare il suono emesso dalle vibrazioni dei loro sentimenti. E in quelle strade la musica sarà già lì ad attenderli.
Andante arriva al cuore. Amore, amicizia, altruismo, felicità, dramma, tutto condotto dalle note di una passione per la musica che sa coinvolgere e travolgere.
Dopo aver letto la perla “Il giocattolo dei bambini”, ho voluto approfondire la conoscenza di Miho Obana, restando ammaliato pure stavolta. Per esempio, ho apprezzato tantissimo la scelta dell’autrice di trascrivere su carta il binomio consolidato musica-emozioni, capace di curare ferite, amplificare la tristezza o coronare un momento felice con la potenza e, al tempo stesso, con la leggiadria, delle note; immergendomi nel mondo di Mei, Natsu, Mel e Shu, ma non solo, la bravura narrativa di Obana è riuscita (almeno nel mio caso) a cullare la lettura, facendomi “ascoltare” ogni melodia disegnata nelle vignette.
Metto un 9 in pagella, o meglio, per restare in tema, sullo spartito. La storia segue il ritmo del titolo, un ritmo andante, e fa riflettere su vari aspetti della vita, attraversando gioie e dolori dei protagonisti. Sperando che «se il desiderio di ciascuno di noi non potrà mai realizzarsi, allora sarebbe meglio che volasse via insieme alla musica». Come scrive, nel manga, Miho Obana.
Dopo aver letto la perla “Il giocattolo dei bambini”, ho voluto approfondire la conoscenza di Miho Obana, restando ammaliato pure stavolta. Per esempio, ho apprezzato tantissimo la scelta dell’autrice di trascrivere su carta il binomio consolidato musica-emozioni, capace di curare ferite, amplificare la tristezza o coronare un momento felice con la potenza e, al tempo stesso, con la leggiadria, delle note; immergendomi nel mondo di Mei, Natsu, Mel e Shu, ma non solo, la bravura narrativa di Obana è riuscita (almeno nel mio caso) a cullare la lettura, facendomi “ascoltare” ogni melodia disegnata nelle vignette.
Metto un 9 in pagella, o meglio, per restare in tema, sullo spartito. La storia segue il ritmo del titolo, un ritmo andante, e fa riflettere su vari aspetti della vita, attraversando gioie e dolori dei protagonisti. Sperando che «se il desiderio di ciascuno di noi non potrà mai realizzarsi, allora sarebbe meglio che volasse via insieme alla musica». Come scrive, nel manga, Miho Obana.
<b> Attenzione: possibili lievi spoiler! </b>
Andante è un'opera della maestra Miho Obana, ma assolutamente non la migliore che ha fatto.
I personaggi sono molto stereotipati: abbiamo la protagonista, Mei, la classica ragazza confusa, che ha poca fiducia in se stessa, l'unica che può definirsi interessante, ma che comunque comunica un qualcosa di già visto. Poi c'è il fratello, Natsu, il classico personaggio maturo e posato, che tiene le redini della situazione prendendosi ogni responsabilità; il classico maschio perfetto che piace a tutti. Più avanti incontriamo Mel, una ragazza apparentemente perfetta ma che in realtà nasconde diversi problemi, soprattutto legati al suo passato in cui ha lottato per la vita. E infine abbiamo Shu, il solito ragazzo ribelle, incazzato con la vita, che cerca con saccenza e orgoglio di andare per la sua strada, accompagnato dal suo sguardo da bello e tenebroso.
Al centro della storia troviamo il tema della musica: Natsu ad esempio è un noto musicista, ha un orecchio unico nel suo genere ed è molto famoso. Ogni personaggio ha la passione per la musica, uno strumento in particolare oppure il canto, e saranno queste passioni a farli avvicinare ancora di più e spesso a lavorare insieme.
Ciò che colpisce di questa storia è il fatto che Mei si innamora di Natsu, suo fratellastro. Inizialmente la ragazza non è consapevole, ma in seguito resterà molto turbata da questo e si sentirà impotente. Non miglioreranno le cose quando Natsu si innamorerà di Mel, una ragazza che ospiteranno a casa loro a causa di una richiesta forzata del padre. Purtroppo per loro, però, in seguito scopriranno di essere fratelli anche loro!
La situazione familiare dei protagonisti non è delle migliori: i loro genitori infatti si scontrano di continuo e creano problemi, spesso economici, ai figli e in particolare a Natsu che si prende cura già di Mei. La cosa che mi è piaciuta di quest'opera è vedere quanto questi ragazzi siano indipendenti nonostante dei genitori così assenti e problematici. Anche se, in tutta onestà, mi sembra una situazione davvero irreale.
Non vi sto a dire il finale e a spiegare il resto della storia, ma comunque le relazioni tra i personaggi col tempo giungeranno finalmente a una conclusione, in alcuni tratti sofferta. Mei è un personaggio che fa molta tenerezza, anche se resta incomprensibile: un amore del genere è assolutamente inaccettabile. Mel, che dovrebbe essere l'antagonista della storia trovando un legame sentimentale con Natsu, è un personaggio adorabile e che la stessa Mei non riesce ad odiare, anche perchè di fondo è sola e abbandonata a se stessa.
Shu invece è costretto a svolgere vari lavori, spesso attività illegali, per badare una famiglia e a una sorella con problemi di salute.
In definitiva è una serie molto carina, che però non lascia granché al lettore. L'unica cosa interessante è, per ovvi motivi, l'amore della protagonista nei confronti di suo fratello. Un po' assurdo ma comunque toccante.
L'edizione Dynit è buona: diciamo che per il rapporto qualità prezzo si difende bene. Il cofanetto della serie costa sui 10 € e sono solo tre numeri, tutti provvisti di sovraccoperta. Non ci sono pagine a colori e la carta è molto giallina e ruvida, insomma si poteva fare di meglio, ma c'è anche molto di peggio in giro.
Consigliato a tutti i fan della Obana e a chi leggere uno shojo in più non dispiace.
Andante è un'opera della maestra Miho Obana, ma assolutamente non la migliore che ha fatto.
I personaggi sono molto stereotipati: abbiamo la protagonista, Mei, la classica ragazza confusa, che ha poca fiducia in se stessa, l'unica che può definirsi interessante, ma che comunque comunica un qualcosa di già visto. Poi c'è il fratello, Natsu, il classico personaggio maturo e posato, che tiene le redini della situazione prendendosi ogni responsabilità; il classico maschio perfetto che piace a tutti. Più avanti incontriamo Mel, una ragazza apparentemente perfetta ma che in realtà nasconde diversi problemi, soprattutto legati al suo passato in cui ha lottato per la vita. E infine abbiamo Shu, il solito ragazzo ribelle, incazzato con la vita, che cerca con saccenza e orgoglio di andare per la sua strada, accompagnato dal suo sguardo da bello e tenebroso.
Al centro della storia troviamo il tema della musica: Natsu ad esempio è un noto musicista, ha un orecchio unico nel suo genere ed è molto famoso. Ogni personaggio ha la passione per la musica, uno strumento in particolare oppure il canto, e saranno queste passioni a farli avvicinare ancora di più e spesso a lavorare insieme.
Ciò che colpisce di questa storia è il fatto che Mei si innamora di Natsu, suo fratellastro. Inizialmente la ragazza non è consapevole, ma in seguito resterà molto turbata da questo e si sentirà impotente. Non miglioreranno le cose quando Natsu si innamorerà di Mel, una ragazza che ospiteranno a casa loro a causa di una richiesta forzata del padre. Purtroppo per loro, però, in seguito scopriranno di essere fratelli anche loro!
La situazione familiare dei protagonisti non è delle migliori: i loro genitori infatti si scontrano di continuo e creano problemi, spesso economici, ai figli e in particolare a Natsu che si prende cura già di Mei. La cosa che mi è piaciuta di quest'opera è vedere quanto questi ragazzi siano indipendenti nonostante dei genitori così assenti e problematici. Anche se, in tutta onestà, mi sembra una situazione davvero irreale.
Non vi sto a dire il finale e a spiegare il resto della storia, ma comunque le relazioni tra i personaggi col tempo giungeranno finalmente a una conclusione, in alcuni tratti sofferta. Mei è un personaggio che fa molta tenerezza, anche se resta incomprensibile: un amore del genere è assolutamente inaccettabile. Mel, che dovrebbe essere l'antagonista della storia trovando un legame sentimentale con Natsu, è un personaggio adorabile e che la stessa Mei non riesce ad odiare, anche perchè di fondo è sola e abbandonata a se stessa.
Shu invece è costretto a svolgere vari lavori, spesso attività illegali, per badare una famiglia e a una sorella con problemi di salute.
In definitiva è una serie molto carina, che però non lascia granché al lettore. L'unica cosa interessante è, per ovvi motivi, l'amore della protagonista nei confronti di suo fratello. Un po' assurdo ma comunque toccante.
L'edizione Dynit è buona: diciamo che per il rapporto qualità prezzo si difende bene. Il cofanetto della serie costa sui 10 € e sono solo tre numeri, tutti provvisti di sovraccoperta. Non ci sono pagine a colori e la carta è molto giallina e ruvida, insomma si poteva fare di meglio, ma c'è anche molto di peggio in giro.
Consigliato a tutti i fan della Obana e a chi leggere uno shojo in più non dispiace.
Mei (sassofonista) e Natsu (genio della musica) sono fratellastri e vivono insieme dopo l'abbandono dei genitori: i due sono molto legati e riescono a sostenersi a vicenda anche da soli, ma questo causa molti pensieri a Mei che da piccola era innamorata di lui e non riesce a immaginare un futuro lontana dal fratello. Nelle loro vite arriva improvvisamente Mel, una ragazza Australiana tanto bella quanto malata e che purtroppo non può vivere come una persona normale a causa delle sue condizioni fisiche. Riesce subito a legarsi ai due ragazzi per tanti motivi, tra i quali l'amore per la musica e la sua bellissima voce che spesso allevia il dolore e la sofferenza fisica che a Natsu viene provocata a causa del troppo lavoro a cui è sottoposto per mantenere sé stesso e la sorella.
<b>ATTENZIONE SPOILER</b>
Natsu ama la voce di Mel e continua a guardarla e ad ascoltarla tutti i giorni. Il tempo passa e i due ragazzi si innamorano, provocando in Mei uno stato d'ansia e di timore che le impedisce di vivere con loro tranquillamente e decide quindi di iniziare a lavorare per passare più tempo fuori casa. Natsu inizia a rendersi conto dello strano comportamento della ragazza e chiedendosi cosa sta succedendo scopre così che Mei si è anche fidanzata, ovviamente per dimenticare il fratello che è all'oscuro dei suoi sentimenti per lui. Tutto precipita quando il padre dei ragazzi annuncia loro la triste verità: Mel è in realtà loro sorella. Natsu cade in una profonda depressione in quanto aveva trovato in Mel l'unica forza in grado di permettergli di andare avanti con il lavoro senza fare uso di droghe e decide di fare un viaggio all'estero per poterla dimenticare e allontanarsi dalla casa in cui avevano vissuto insieme, anche se per poco tempo. Al suo ritorno però Mel lo aspetta tutta sorridente per non fargli pesare l'accaduto e gli corre incontro alla porta: Natsu si rende conto di amarla ancora con tutto se stesso e per cercare di trattenersi inizia a trattarla freddamente. Il giorno seguente però Mel perde i sensi e viene portata con urgenza all'ospedale: il padre dei ragazzi ammette quindi tutta la verità, Mel è profondamente malata e molto probabilmente non riuscirà ad arrivare ai 20 anni. Dopo questa notizia Natsu non regge il colpo e smette di suonare abbandonando il suo lavoro, in quanto non riesce più a concentrarsi sulla musica. Il suo unico sostegno adesso è Mei, che nel frattempo gli ha confessato la verità sui suoi sentimenti ma è rimasta con il fidanzato. E' dopo tutto questo che Natsu prende la sua ultima decisione: lascia il Giappone e và a vivere con Mel in Australia dove la ragazza decide di trascorrere ciò che gli rimane della sua vita. Da qui Natsu continua a produrre musica e riesce a far arrivare i cd di Mel fino in Giappone, dove nel frattempo Mei è riuscita a farsi conoscere come sassofonista.
<b>- FINE SPOILER </b>
Non so dire con esattezza quante emozioni diverse riesce a trasmettere questo manga con solo tre volumi.. l'amore che Natsu prova per la sorella e per Mel, la sofferenza nello scoprire che una persona a te cara sta per morire o che non potrai più amarla come prima, che il mondo che avevi costruito sta per crollare.. soltanto un'autrice come Miho Obama poteva intrecciare questi sentimenti tutti insiemi e creare un'opera come Andante. Nonostante siano soltanto disegni, le scene in cui tutti insieme suonano e cantano sembrano vive e ti sembra di poter sentire le loro melodie e le loro sofferenze per davvero. I disegni sono eccezionali, profondi e delicati, impossibile non innamorasi degli occhi di Natsu nell'istante in cui guarda Mel e scopre di amarla.
Quest'opera è sicuramente un gioiello che tutti (ragazze e non) devono avere o leggere almeno una volta.
"Il ritmo.. è Andante."
<b>ATTENZIONE SPOILER</b>
Natsu ama la voce di Mel e continua a guardarla e ad ascoltarla tutti i giorni. Il tempo passa e i due ragazzi si innamorano, provocando in Mei uno stato d'ansia e di timore che le impedisce di vivere con loro tranquillamente e decide quindi di iniziare a lavorare per passare più tempo fuori casa. Natsu inizia a rendersi conto dello strano comportamento della ragazza e chiedendosi cosa sta succedendo scopre così che Mei si è anche fidanzata, ovviamente per dimenticare il fratello che è all'oscuro dei suoi sentimenti per lui. Tutto precipita quando il padre dei ragazzi annuncia loro la triste verità: Mel è in realtà loro sorella. Natsu cade in una profonda depressione in quanto aveva trovato in Mel l'unica forza in grado di permettergli di andare avanti con il lavoro senza fare uso di droghe e decide di fare un viaggio all'estero per poterla dimenticare e allontanarsi dalla casa in cui avevano vissuto insieme, anche se per poco tempo. Al suo ritorno però Mel lo aspetta tutta sorridente per non fargli pesare l'accaduto e gli corre incontro alla porta: Natsu si rende conto di amarla ancora con tutto se stesso e per cercare di trattenersi inizia a trattarla freddamente. Il giorno seguente però Mel perde i sensi e viene portata con urgenza all'ospedale: il padre dei ragazzi ammette quindi tutta la verità, Mel è profondamente malata e molto probabilmente non riuscirà ad arrivare ai 20 anni. Dopo questa notizia Natsu non regge il colpo e smette di suonare abbandonando il suo lavoro, in quanto non riesce più a concentrarsi sulla musica. Il suo unico sostegno adesso è Mei, che nel frattempo gli ha confessato la verità sui suoi sentimenti ma è rimasta con il fidanzato. E' dopo tutto questo che Natsu prende la sua ultima decisione: lascia il Giappone e và a vivere con Mel in Australia dove la ragazza decide di trascorrere ciò che gli rimane della sua vita. Da qui Natsu continua a produrre musica e riesce a far arrivare i cd di Mel fino in Giappone, dove nel frattempo Mei è riuscita a farsi conoscere come sassofonista.
<b>- FINE SPOILER </b>
Non so dire con esattezza quante emozioni diverse riesce a trasmettere questo manga con solo tre volumi.. l'amore che Natsu prova per la sorella e per Mel, la sofferenza nello scoprire che una persona a te cara sta per morire o che non potrai più amarla come prima, che il mondo che avevi costruito sta per crollare.. soltanto un'autrice come Miho Obama poteva intrecciare questi sentimenti tutti insiemi e creare un'opera come Andante. Nonostante siano soltanto disegni, le scene in cui tutti insieme suonano e cantano sembrano vive e ti sembra di poter sentire le loro melodie e le loro sofferenze per davvero. I disegni sono eccezionali, profondi e delicati, impossibile non innamorasi degli occhi di Natsu nell'istante in cui guarda Mel e scopre di amarla.
Quest'opera è sicuramente un gioiello che tutti (ragazze e non) devono avere o leggere almeno una volta.
"Il ritmo.. è Andante."
Il 2006 è stato un anno prolifero per la Dynit perché ci ha potuto trasportare nel bellissimo mondo di Miho Obana, autrice del celebre "Kodomo no Omocha - Il giocattolo dei bambini", e non ditemi che non ne avete mai sentito parlare! Sana, Akito, e la loro travagliata storia d'amore, vi dice qualcosa? Oppure lo conoscete sotto il nome di "Rossana"? Fatto sta che l'autrice di quel capolavoro epico, rimasto nella storia, è la stessa di "Andante", miniserie di 3 volumi. La casa editrice dopo averci stuzzicato con "Partner", manga dall'animo dark, ci scaraventa senza pietà nella realtà della vita quotidiana, fatta di gioie ma anche di dolori, fatta d'incontri e di scontri.
La storia narra di triangolo amoroso fra Mei, sassofonista, Natsu, genio della musica e Mel, dalla voce soave. I primi due sono fratelli, e vivono da soli poiché i genitori li hanno abbandonati; il loro rapporto è davvero sul filo del rasoio perché Mei vorrebbe altro dal fratello. Mel, dal canto suo è una bellissima ragazza australiana dal temperamento tranquillo e ingenuo, e farà perdere la testa a Natsu, che molto spesso cade nell'uso di droghe o farmaci.
E' una storia sentita e quasi coerente con la realtà di tutti i giorni: non sempre sono tutte rose e fiori. Mi è molto piaciuta la fluidità delle tavole e il buon ritmo: va giù come un bicchier d'acqua! "Andante" è un manga che ti sa coinvolgere in pieno, come se fosse un proiettile che ti trapassa da parte a parte. Sì, è proprio questa la sensazione che ho avuto leggendolo.
Che cosa posso dire di Miho Obana? Troppe cose, così tante che sarebbero difficili riassumerle in poche righe. Prima di tutto il suo stile è inconfondibile, si riconoscerebbe anche a distanza. Il suo tratto è delicato ed incisivo, ma sopratutto espressivo al massimo, e proprio questa caratteristica fa di Miho Obana una mangaka speciale e sensibile. In "Andante" quello che mi ha colpito di più è stato il perfetto controllo delle emozioni, trasmesse dagli occhi, occhi spenti nel caso di Natsu (quando prende i droghe o farmaci), occhi gelosi e possessivi nel caso di Mei. E poi Miho Obana è un'autrice poliedrica: ha saputo spaziare dal genere della commedia, sentita e sotto certi aspetti drammatica, in "Kodocha", per poi passare a "Partner" in cui si respira un'aria pesante; arriva in "Andante" dove la protagonista non è Mei, ma la musica nelle sue più profonde sfaccettature; arriviamo in "Honey Bitter" in cui viviamo una storia complicata e complessa. Tutti questi titoli meritano spazio nella vostra collezione!
"Andante" merita perché è un manga che fa riflettere sul senso della vita, dell'abbandono, delle ambizioni, della gelosia morbosa e dell'invidia. Ha tante cose mescolate insieme che alla fine portano ad un risultato davvero eccellente! Son contenta di poter avuto l'onore di leggere questa serie. Può esser considerata di nicchia perché non c'è mai stato spazio per un anime che lo pubblicizzasse (come accaduto per "Kodomo no Omocha"), ma in realtà cela un vero gioiello della narrativa. L'unica cosa che non mi fa assegnare il voto massimo è quella che speravo in più volumi e non solo tre. Chissà come sarebbero stati più incisivi i comportamenti di Mei, Natsu e Mel, ma questa è solo una mia opinione. Consiglio questo manga a tutti indistintamente. E' uno shoujo, ma può esser letto anche dai ragazzi, anzi, si sorprenderanno!
La storia narra di triangolo amoroso fra Mei, sassofonista, Natsu, genio della musica e Mel, dalla voce soave. I primi due sono fratelli, e vivono da soli poiché i genitori li hanno abbandonati; il loro rapporto è davvero sul filo del rasoio perché Mei vorrebbe altro dal fratello. Mel, dal canto suo è una bellissima ragazza australiana dal temperamento tranquillo e ingenuo, e farà perdere la testa a Natsu, che molto spesso cade nell'uso di droghe o farmaci.
E' una storia sentita e quasi coerente con la realtà di tutti i giorni: non sempre sono tutte rose e fiori. Mi è molto piaciuta la fluidità delle tavole e il buon ritmo: va giù come un bicchier d'acqua! "Andante" è un manga che ti sa coinvolgere in pieno, come se fosse un proiettile che ti trapassa da parte a parte. Sì, è proprio questa la sensazione che ho avuto leggendolo.
Che cosa posso dire di Miho Obana? Troppe cose, così tante che sarebbero difficili riassumerle in poche righe. Prima di tutto il suo stile è inconfondibile, si riconoscerebbe anche a distanza. Il suo tratto è delicato ed incisivo, ma sopratutto espressivo al massimo, e proprio questa caratteristica fa di Miho Obana una mangaka speciale e sensibile. In "Andante" quello che mi ha colpito di più è stato il perfetto controllo delle emozioni, trasmesse dagli occhi, occhi spenti nel caso di Natsu (quando prende i droghe o farmaci), occhi gelosi e possessivi nel caso di Mei. E poi Miho Obana è un'autrice poliedrica: ha saputo spaziare dal genere della commedia, sentita e sotto certi aspetti drammatica, in "Kodocha", per poi passare a "Partner" in cui si respira un'aria pesante; arriva in "Andante" dove la protagonista non è Mei, ma la musica nelle sue più profonde sfaccettature; arriviamo in "Honey Bitter" in cui viviamo una storia complicata e complessa. Tutti questi titoli meritano spazio nella vostra collezione!
"Andante" merita perché è un manga che fa riflettere sul senso della vita, dell'abbandono, delle ambizioni, della gelosia morbosa e dell'invidia. Ha tante cose mescolate insieme che alla fine portano ad un risultato davvero eccellente! Son contenta di poter avuto l'onore di leggere questa serie. Può esser considerata di nicchia perché non c'è mai stato spazio per un anime che lo pubblicizzasse (come accaduto per "Kodomo no Omocha"), ma in realtà cela un vero gioiello della narrativa. L'unica cosa che non mi fa assegnare il voto massimo è quella che speravo in più volumi e non solo tre. Chissà come sarebbero stati più incisivi i comportamenti di Mei, Natsu e Mel, ma questa è solo una mia opinione. Consiglio questo manga a tutti indistintamente. E' uno shoujo, ma può esser letto anche dai ragazzi, anzi, si sorprenderanno!
Che dire di questo manga? Ne ho trovato il Box qualche giorno fa in edicola e sapendo che era un'opera della famosa Miho Obana, di cui ho letto il famosissimo Il Giocattolo dei Bambini, l'ho preso senza esitazioni e ne ho letteralmente divorati i 3 volumetti in poco tempo. Mi è piaciuto davvero molto e credo che non abbia veramente nulla da invidiare a Il Giocattolo dei Bambini.
La storia a primo impatto può sembrare piuttosto scontata; narra infatti di Mei Takahara, una ragazza che suona il sassofono, che vive con il fratellastro Natsu, che è considerato da tutti un vero e proprio genio della musica. Mei nutre da sempre per Natsu dei sentimenti non proprio fraterni, ma con l'arrivo dell'australiana Melvina, detta Mel, che possiede una voce d'angelo molte cose tra i due fratellastri cambieranno e Natsu si innamorerà di Mel.
Come ho già detto la trama così descritta sembra alquanto banale e scontata e sa di visto e rivisto, ma non è così. Anche se è presente un triangolo amoroso le due ragazze sono molto diverse da molte altre protagoniste di molti shojo che ho letto. Mel non è la solita ragazza che fa di tutto per intromettersi nel rapporto tra i due fratelli e Mei, quando scoprirà che Natsu e Mel si amano, non odierà di certo Mel per questo. In questo manga, quindi, non si respirerà certo aria di rivalità tra le due protagoniste, anzi, al contrario diventeranno buone amiche.
In definitiva trovo che Miho Obana abbia la capacità di esprimere la sofferenza di ogni personaggio in modo sublime. Ho letteralmente adorato ogni personaggio di questo manga. Il tratto mi piace abbastanza, mi piacciono soprattutto gli occhi dei personaggi. Vorrei dare un 8 e mezzo a questo manga, ma dato che non si può darò un 9.
La storia a primo impatto può sembrare piuttosto scontata; narra infatti di Mei Takahara, una ragazza che suona il sassofono, che vive con il fratellastro Natsu, che è considerato da tutti un vero e proprio genio della musica. Mei nutre da sempre per Natsu dei sentimenti non proprio fraterni, ma con l'arrivo dell'australiana Melvina, detta Mel, che possiede una voce d'angelo molte cose tra i due fratellastri cambieranno e Natsu si innamorerà di Mel.
Come ho già detto la trama così descritta sembra alquanto banale e scontata e sa di visto e rivisto, ma non è così. Anche se è presente un triangolo amoroso le due ragazze sono molto diverse da molte altre protagoniste di molti shojo che ho letto. Mel non è la solita ragazza che fa di tutto per intromettersi nel rapporto tra i due fratelli e Mei, quando scoprirà che Natsu e Mel si amano, non odierà di certo Mel per questo. In questo manga, quindi, non si respirerà certo aria di rivalità tra le due protagoniste, anzi, al contrario diventeranno buone amiche.
In definitiva trovo che Miho Obana abbia la capacità di esprimere la sofferenza di ogni personaggio in modo sublime. Ho letteralmente adorato ogni personaggio di questo manga. Il tratto mi piace abbastanza, mi piacciono soprattutto gli occhi dei personaggi. Vorrei dare un 8 e mezzo a questo manga, ma dato che non si può darò un 9.
Miho Obana ha la straordinaria capacità di esprimere in ogni sua opera sentimenti nobili, puri e delicati come i petali di un fiore. Storie di vita quotidiana, storie che talvolta celano dolore, storie d'amore, storie dal passato difficile, storie che segnano la nostra vita.
Andante a mio parere, insieme a Kodomo no Omocha, è il manga che meglio descrive certi turbamenti tipici dell'adolescenza e la difficile scoperta di noi stessi grazie ad esperienze talvolta difficili da affrontare.
La protagonista si chiama Mei ed è una musicista di buon talento (suona il sassofono), anche per merito del fratello maggiore Natsu, considerato un vero e proprio genio in ambito musicale. I sentimenti che Mei nutre per il ragazzo spesso vanno oltre quel filo rosso che lega i loro destini, quel vincolo di sangue che non si può snobbare. Nonostante tutto, cerca di sopprimerli e di stare accanto al fratello per aiutarlo quando serve, ma questa atmosfera di finta armonia viene ben presto disfatta dall'arrivo della bella Melvina, una ragazza molto dolce e dalla voce incantatrice. Natsu non resta indifferente davanti al talento canoro (e non solo) di Mel, mentre Mei non riesce a odiare quella fragile creatura che si è intromessa nel rapporto idilliaco con il fratello, troppo dolce e gentile per esser mal vista.
Inizia questo rapporto a tre, delicato, difficile da gestire, ma molto profondo. Sia Mei che Natsu che Mel cercano di nascondere le ferite profonde dei loro cuori pur di non urtare il prossimo, pur di continuare ad amare insieme la musica, la loro vera passione.
Una storia dai risvolti quasi tragici sotto certi punti di vista, affrontata con una maestria e delicatezza tipica di Miho Obana. Trovo molto difficile non riuscire ad affezionarsi ad almeno uno dei tre personaggi chiave del manga. Ognuno cresce e sviluppa una personalità che pian piano, pagina dopo pagina, diventa più "fragile" per certi aspetti e più forte per altri.
Non aspettatevi gag come in Kodocha: credo che in Andante la Obana abbia raggiunto un livello "superiore", evitando frivolezze e banalità, affrontando tematiche molto importanti quali la malattia/morte con cura e dettaglio.
Lo stile di disegno è il marchio tipico di Miho Obana, difficile da non riconoscere e più o meno invariato rispetto ad opere precedenti a questa.
Lo consiglio a chi vuole, per volta tanto, leggersi qualcosa di meno scontato e "puccioso", grazie alle note di Mei, Mel e Natsu.
Voto: un bel nove e mezzo.
Andante a mio parere, insieme a Kodomo no Omocha, è il manga che meglio descrive certi turbamenti tipici dell'adolescenza e la difficile scoperta di noi stessi grazie ad esperienze talvolta difficili da affrontare.
La protagonista si chiama Mei ed è una musicista di buon talento (suona il sassofono), anche per merito del fratello maggiore Natsu, considerato un vero e proprio genio in ambito musicale. I sentimenti che Mei nutre per il ragazzo spesso vanno oltre quel filo rosso che lega i loro destini, quel vincolo di sangue che non si può snobbare. Nonostante tutto, cerca di sopprimerli e di stare accanto al fratello per aiutarlo quando serve, ma questa atmosfera di finta armonia viene ben presto disfatta dall'arrivo della bella Melvina, una ragazza molto dolce e dalla voce incantatrice. Natsu non resta indifferente davanti al talento canoro (e non solo) di Mel, mentre Mei non riesce a odiare quella fragile creatura che si è intromessa nel rapporto idilliaco con il fratello, troppo dolce e gentile per esser mal vista.
Inizia questo rapporto a tre, delicato, difficile da gestire, ma molto profondo. Sia Mei che Natsu che Mel cercano di nascondere le ferite profonde dei loro cuori pur di non urtare il prossimo, pur di continuare ad amare insieme la musica, la loro vera passione.
Una storia dai risvolti quasi tragici sotto certi punti di vista, affrontata con una maestria e delicatezza tipica di Miho Obana. Trovo molto difficile non riuscire ad affezionarsi ad almeno uno dei tre personaggi chiave del manga. Ognuno cresce e sviluppa una personalità che pian piano, pagina dopo pagina, diventa più "fragile" per certi aspetti e più forte per altri.
Non aspettatevi gag come in Kodocha: credo che in Andante la Obana abbia raggiunto un livello "superiore", evitando frivolezze e banalità, affrontando tematiche molto importanti quali la malattia/morte con cura e dettaglio.
Lo stile di disegno è il marchio tipico di Miho Obana, difficile da non riconoscere e più o meno invariato rispetto ad opere precedenti a questa.
Lo consiglio a chi vuole, per volta tanto, leggersi qualcosa di meno scontato e "puccioso", grazie alle note di Mei, Mel e Natsu.
Voto: un bel nove e mezzo.
Adoro la maestra Miho Obana, perché ha saputo catturarmi sempre con il fantastico mix di comicità e serietà, sempre presenti nei suoi manga. Mi è successo con Kodocha, che è il mio manga preferito in assoluto, e anche con Andante. È vero che compro soprattutto shojo, ma è anche vero che sono davvero pochi quelli che mi hanno davvero trasportata, portandomi ad adorare i personaggi e la mangaka. Anche se questo manga si compone di soli tre volumi, risulta comunque profondo e interessante; inoltre, cosa rara, non l'ho trovato per niente scontato. Il finale è triste, ma anche semplice e stupendo. L'amore per la musica viene espressa dall'autrice in modo dolce e affascinante. I disegni, rispetto a quelli di Kodocha, sono molto migliorati; non è il mio stile ideale, ma è un tratto molto piacevole e preciso. Do un nove pieno a quest'opera per niente superficiale, e auguro alla sensei di creare ancora dei manga dalle storie così travolgenti!
Manga che ti trasporta! Storia un pò scontata, ma ben costruita e disegni degni della mitica Obana!
Narra la storia di una ragazzina che suona il sassofono e di suo fratello che fa il musicista, "abbandonati" dai genitori per vivere in Australia. Un giorno arriva Mel, bellissima ragazza dalla voce incantevole, che attira Natsu, il fratello.
Triangolo amoroso dal finale travolgente!!
Un'opera che è degna di un ottimo 9, da parte mia, anche perchè la Obana non ci delude con i disegni perfetti e particolareggiati!
Narra la storia di una ragazzina che suona il sassofono e di suo fratello che fa il musicista, "abbandonati" dai genitori per vivere in Australia. Un giorno arriva Mel, bellissima ragazza dalla voce incantevole, che attira Natsu, il fratello.
Triangolo amoroso dal finale travolgente!!
Un'opera che è degna di un ottimo 9, da parte mia, anche perchè la Obana non ci delude con i disegni perfetti e particolareggiati!
Ho letto vari manga, scritti dalla maestra Obama, ed ognuno a modo suo, si differenzia per qualche motivo; Andante, è una gran bella storia, dove amore e musica si intrecciano in una splendida sinfonia; le uniche pecche che ho trovato, sono, il fatto che finisce troppo presto XD E poi speravo finisse in modo diverso, ma comunque non si può sempre avere tutto dalla vita.
Questo manga è diventato il mio preferito! E' il secondo della Obana che leggo ed è meraviglioso. Il primo numero mi aveva leggermente delusa, dato che mi sembrava impossibile che due fratelli separati potessero ritrovarsi ed amarsi, ma dal secondo me ne sono davvero innamorata! E' così triste e suggestivo vedere i litigi tra Natsu, Mel, Shu e Mei! Il finale è stato ancora più bello, specie quando Mei dice amo di più la ballad... il ritmo è andante. Consiglio vivamente a chi non l'abbia letto di prenderlo, anche perché è davvero divertente leggere i commenti della Obana sensei!! Kiss...
Manga abbastanza carino, anche se sicuramente non batte il giocattolo dei bambini che è il top. Comunque ho trovato la storia un pò banale e il finale un pò deludente e poco sviluppato.. come sempre bellissimi i disegni!!
Di gran lunga migliore rispetto a Partner, qui la Obana mostra i suoi caratteri dominanti (drammaticità, commedia) con il suo solito sotto tono comico... ed è migliorata molto! Da leggere!!
Manga gradevole, con la classica tematica del triangolo sentimentale tanto cara a Miho Obana, e con i 2 soliti protagonisti maschili attraenti, bello e famoso il primo, misterioso e ombroso il secondo, e quella femminile, stavolta meno brillante (e a mio parere un pò moscetta). Storiella carina, originale l'ambientazione nel mondo della musica, ma "Il giocattolo dei bambini (Rossana)" resta un'altra cosa. Per gli appassionati di shojo.
Devo dire la verità! in questo fumetto Miho Obama supera se stessa. Io ho letto già Kodomo no omocha ma con Andante l'autrice riesce a esprimere il triangolo amoroso in maniera specifica. è vero che siamo solo al primo volume, ma già da ora si può ben capire la strada che vuole seguire Obama. L'aggiunta della musica risalta ancora di più le caratteristiche dei personaggi
Dopo aver parlato di Partner ora è la volta di Andante, sempre edito da Dynit, sempre dell'Obana.
Il soggetto questa volta è la musica, niente escursioni nella fantascienza o nell'horror, ma sebbene le tematiche siano meno anomale e riprendano molti elementi classici degli shoujo, l'autrice riesce a sfornare un manga per nulla banale. Nonostante l'inizio abbastanza spensierato, l'Obana abilmente introduce elementi che riescono a dare spessore ai personaggi e alla storia narrata. Rimangono come sempre momenti comici e divertenti, ma il lettore si rende conto che i protagonisti sono afflitti da problemi piuttosto seri, che rispecchiano alcune piaghe effettivamente presenti nella società. I continui cambi di ritmo e l'alternanza tra comicità e drammaticità rendono il manga sempre interessante.
Volendo essere severi è comunque abbastanza difficile trovare difetti in Andante, l'unica cosa è che nel complesso ho preferito Partner, forse per la tematica più vicina ai miei gusti e all'alone di mistero che l'intera vicenda riesce a mantenere, mentre qui le cose sembrano più lineari, e penso avrò meno sorprese nei restanti due volumetti (in realtà ce ne sono, basta vedere la fine del volumetto, ma credo siano un po' più prevedibili di quelle di Partner). In pratica, qui viene decisamente dedicato più spazio ai sentimenti e alla storie d'amore fra i vari personaggi. Cosa questa che non è assolutamente un difetto, dipende dai vostri gusti.
Rimane un bel manga, vi consiglio il suo acquisto se amate gli shoujo. Se dovete scegliere tra Partner e Andante, tenete conto di quanto ho scritto in questa e nell'altra recensione. Ma ricordate, entrambe sono opere meritevoli.
Mei Takahara è una ragazza di 14 anni che vive con il fratello, Natsu, un genio della musica. Suona il sassofono, è abbastanza brava, ma non ha le doti innate del fratello. Ha un carattere molto forte e quando vuole brioso, ma è irascibile e estremamente possessiva e gelosa del fratello. Vivono da soli in quanto i genitori, palesemente svitati e irresponsabili, sono andati a vivere in Australia. Proprio da questo Paese arriverà la terza protagonista, Melvina Molov, detta Mel, che ha recentemente perso la madre, con cui viveva, e che viene spedita dai genitori di Mei a vivere con i due fratelli. E' molto carina, ha 15 anni e una voce splendida, notata subito da Natsu. I due sono da subito molto affiatati e si avvicinano sempre di più, cosa questa che Mei nota e che le causa dubbi e gelosie.
Ma Natsu è sommerso dal lavoro, non dorme la notte e lo stress lo divora, tanto che per sostenere i ritmi a cui è sottoposto prende di nascosto farmaci, o droghe, che di certo non giovano alla sua salute...
Il soggetto questa volta è la musica, niente escursioni nella fantascienza o nell'horror, ma sebbene le tematiche siano meno anomale e riprendano molti elementi classici degli shoujo, l'autrice riesce a sfornare un manga per nulla banale. Nonostante l'inizio abbastanza spensierato, l'Obana abilmente introduce elementi che riescono a dare spessore ai personaggi e alla storia narrata. Rimangono come sempre momenti comici e divertenti, ma il lettore si rende conto che i protagonisti sono afflitti da problemi piuttosto seri, che rispecchiano alcune piaghe effettivamente presenti nella società. I continui cambi di ritmo e l'alternanza tra comicità e drammaticità rendono il manga sempre interessante.
Volendo essere severi è comunque abbastanza difficile trovare difetti in Andante, l'unica cosa è che nel complesso ho preferito Partner, forse per la tematica più vicina ai miei gusti e all'alone di mistero che l'intera vicenda riesce a mantenere, mentre qui le cose sembrano più lineari, e penso avrò meno sorprese nei restanti due volumetti (in realtà ce ne sono, basta vedere la fine del volumetto, ma credo siano un po' più prevedibili di quelle di Partner). In pratica, qui viene decisamente dedicato più spazio ai sentimenti e alla storie d'amore fra i vari personaggi. Cosa questa che non è assolutamente un difetto, dipende dai vostri gusti.
Rimane un bel manga, vi consiglio il suo acquisto se amate gli shoujo. Se dovete scegliere tra Partner e Andante, tenete conto di quanto ho scritto in questa e nell'altra recensione. Ma ricordate, entrambe sono opere meritevoli.
Mei Takahara è una ragazza di 14 anni che vive con il fratello, Natsu, un genio della musica. Suona il sassofono, è abbastanza brava, ma non ha le doti innate del fratello. Ha un carattere molto forte e quando vuole brioso, ma è irascibile e estremamente possessiva e gelosa del fratello. Vivono da soli in quanto i genitori, palesemente svitati e irresponsabili, sono andati a vivere in Australia. Proprio da questo Paese arriverà la terza protagonista, Melvina Molov, detta Mel, che ha recentemente perso la madre, con cui viveva, e che viene spedita dai genitori di Mei a vivere con i due fratelli. E' molto carina, ha 15 anni e una voce splendida, notata subito da Natsu. I due sono da subito molto affiatati e si avvicinano sempre di più, cosa questa che Mei nota e che le causa dubbi e gelosie.
Ma Natsu è sommerso dal lavoro, non dorme la notte e lo stress lo divora, tanto che per sostenere i ritmi a cui è sottoposto prende di nascosto farmaci, o droghe, che di certo non giovano alla sua salute...