D.Gray-man
D.Gray-man è un manga dell'autrice Katsura Hoshino attualmente in corso sia in Giappone che in Italia, dove Planet Manga ha pubblicato un totale di 25 volumi.
La storia si svolge in un'Europa Ottocentesca dove gli esorcisti hanno il compito di sterminare gli Akuma, armi frutto della disperazione delle persone e rese tali dal Conte del Millennio, il principale antagonista della storia. Come protagonista invece troviamo un giovane esorcista di nome Allen Walker, che lotterà contro il Conte del Millennio e gli Akuma insieme agli altri esorcisti dell'Ordine Oscuro. La trama si evolve nel corso della storia e prende una strada che sinceramente all'inizio non mi sarei mai aspettata. Voto: 9
I personaggi, anche se non tutti ben caratterizzati, sono godibili. Tra quelli principali troviamo Allen Walker, il Conte del Millennio, alcuni esorcisti dell'Ordine tra cui Lenalee, Lavi, Kanda Yu, il generale Cross Marian, Mana Walker e la famiglia Noah.
- Allen: ragazzo di quindici anni che si trasferisce nel quartier generale dell'Ordine Oscuro, dove inizia le missioni in giro per il mondo e viene riconosciuto ufficialmente come esorcista... questo personaggio ha un particolare profilo psicologico dal mio punto di vista. Troviamo un ragazzo che cerca di sorridere in ogni situazione, anche nelle più disastrose, e che cerca sempre di proteggere i suoi amici (e fin qui sembra uno dei soliti personaggi dei manga shonen) però, come dire, ha un qualcosa di diverso, misterioso e intrigante che ti spinge ad andare avanti e a conoscerlo sempre meglio. E devo dire la verità, nel corso della storia mi è piaciuto sempre di più come personaggio. Solo una pecca: l'autrice poteva fare a meno di creare un altro personaggio che si rimpinza di cibo (non ce ne sono già abbastanza?!).
- Il Conte del Millennio: come già detto è il cattivo della storia e cercherà di portare la distruzione del mondo e dell'umanità (come dice la descrizione del personaggio) anche se io sinceramnete non vedo tutta questa foga nel distruggere il mondo da parte del Conte. E' un personaggio molto misterioso, devo dire che verso gli ultimi volumi non so se sia veramente lui il cattivo... posso solo dire che non vedo l'ora che escano i prossimi capitoli per conoscere il suo passato.
- Lavi è un giovane Bookman, cioè un individuo che ha il compito di raccogliere tutte le informazioni di ciò che succede nel corso della storia, ed è apprendista di un vecchietto, l'attuale Bookman. Trovo interessante di lui il fatto che seppur debba raccogliere informazioni senza prendere nessuna posizione, rimanendo imparziale, sia un individuo che si lega molto facilmente ai suoi amici e quindi è in un continuo conflitto con il suo ruolo di esorcista. In generale questo pesonaggio è godibile anche se in alcune parti l'ho trovato un tantino inutile.
- Kanda Yu è il personaggio che mi piace di meno. Il solito ragazzo silenzioso, arrogante e in continuo conflitto con il protagonista (che considera "stranamente" inferiore a lui). Ha un passato oscuro di cui solo pochissimi sono a conoscenza. E ovviamente anche se sembra che detesti profondamente Allen (dato che tutte le volte che si vedono litigano per la più piccola sciocchezza) alla fine finisce sempre per aiutarlo. Ognuno può avere i propri gusi ma oggettivamente questo personaggio è una cosa già vista, nel mondo degli anime e dei manga ci sono migliaia di pesonaggi identici a Kanda, sia nell'aspetto sia in tutto il resto.
- Lenalee, una giovane esorcista che in seguito alla morte dei genitori ha vissuto l'infanzia nel quartier generale. E' una ragazza che si preoccupa sempre per i suoi amici e non vuole che succeda nulla a nessuno di loro.
- I Noah: non voglio spoilerarvi niente di questi personaggi, ma posso solo dirvi che un po' come il Conte del Millennio dovrebbero essere cattivi, e che mi piacciono moltissimo. Voglio assolutamente conoscere tutta la loro storia!
Comunque, in generale, i personaggi che non sono fatti bene vengono compensati da altrettanti personaggi afascinanti e intriganti. Quindi il voto complessivo diciamo che è un 8.5
Riguardo allo stile del disegno non ho proprio niente da dire. Riesce a dare l'atmosfera perfetta alla storia e l'autrice è riuscita a lasciarmi imbambolata a fissare ogni particolare tavola dopo tavola (sì, sto ore per leggere un qualsiasi manga solo perchè mi soffermo un'eternità a guardare i disegni). Le uniche parti che meritano un appunto sono i combattimenti che, soprattutto all'inizio, sono un tantino confusionari, ma questo, nel complesso, trovo sia un dettaglio insignificante. Quindi direi che in questo campo l'autrice si merita un 10!
Questo manga mi sta piacendo moltissimo e dato che purtroppo non si è ancora concluso (e penso ci vorrà ancora un bel po' prima che succeda) non posso affermare che sia il mio preferito, ma nel modo in cui la storia si è evoluta negli ultimi volumi confido molto nei contenuti sucessivi dell'opera e mi azzardo a dargli come voto complessivo un 10 (anche se la media si avvicina più ad un 9).
La storia si svolge in un'Europa Ottocentesca dove gli esorcisti hanno il compito di sterminare gli Akuma, armi frutto della disperazione delle persone e rese tali dal Conte del Millennio, il principale antagonista della storia. Come protagonista invece troviamo un giovane esorcista di nome Allen Walker, che lotterà contro il Conte del Millennio e gli Akuma insieme agli altri esorcisti dell'Ordine Oscuro. La trama si evolve nel corso della storia e prende una strada che sinceramente all'inizio non mi sarei mai aspettata. Voto: 9
I personaggi, anche se non tutti ben caratterizzati, sono godibili. Tra quelli principali troviamo Allen Walker, il Conte del Millennio, alcuni esorcisti dell'Ordine tra cui Lenalee, Lavi, Kanda Yu, il generale Cross Marian, Mana Walker e la famiglia Noah.
- Allen: ragazzo di quindici anni che si trasferisce nel quartier generale dell'Ordine Oscuro, dove inizia le missioni in giro per il mondo e viene riconosciuto ufficialmente come esorcista... questo personaggio ha un particolare profilo psicologico dal mio punto di vista. Troviamo un ragazzo che cerca di sorridere in ogni situazione, anche nelle più disastrose, e che cerca sempre di proteggere i suoi amici (e fin qui sembra uno dei soliti personaggi dei manga shonen) però, come dire, ha un qualcosa di diverso, misterioso e intrigante che ti spinge ad andare avanti e a conoscerlo sempre meglio. E devo dire la verità, nel corso della storia mi è piaciuto sempre di più come personaggio. Solo una pecca: l'autrice poteva fare a meno di creare un altro personaggio che si rimpinza di cibo (non ce ne sono già abbastanza?!).
- Il Conte del Millennio: come già detto è il cattivo della storia e cercherà di portare la distruzione del mondo e dell'umanità (come dice la descrizione del personaggio) anche se io sinceramnete non vedo tutta questa foga nel distruggere il mondo da parte del Conte. E' un personaggio molto misterioso, devo dire che verso gli ultimi volumi non so se sia veramente lui il cattivo... posso solo dire che non vedo l'ora che escano i prossimi capitoli per conoscere il suo passato.
- Lavi è un giovane Bookman, cioè un individuo che ha il compito di raccogliere tutte le informazioni di ciò che succede nel corso della storia, ed è apprendista di un vecchietto, l'attuale Bookman. Trovo interessante di lui il fatto che seppur debba raccogliere informazioni senza prendere nessuna posizione, rimanendo imparziale, sia un individuo che si lega molto facilmente ai suoi amici e quindi è in un continuo conflitto con il suo ruolo di esorcista. In generale questo pesonaggio è godibile anche se in alcune parti l'ho trovato un tantino inutile.
- Kanda Yu è il personaggio che mi piace di meno. Il solito ragazzo silenzioso, arrogante e in continuo conflitto con il protagonista (che considera "stranamente" inferiore a lui). Ha un passato oscuro di cui solo pochissimi sono a conoscenza. E ovviamente anche se sembra che detesti profondamente Allen (dato che tutte le volte che si vedono litigano per la più piccola sciocchezza) alla fine finisce sempre per aiutarlo. Ognuno può avere i propri gusi ma oggettivamente questo personaggio è una cosa già vista, nel mondo degli anime e dei manga ci sono migliaia di pesonaggi identici a Kanda, sia nell'aspetto sia in tutto il resto.
- Lenalee, una giovane esorcista che in seguito alla morte dei genitori ha vissuto l'infanzia nel quartier generale. E' una ragazza che si preoccupa sempre per i suoi amici e non vuole che succeda nulla a nessuno di loro.
- I Noah: non voglio spoilerarvi niente di questi personaggi, ma posso solo dirvi che un po' come il Conte del Millennio dovrebbero essere cattivi, e che mi piacciono moltissimo. Voglio assolutamente conoscere tutta la loro storia!
Comunque, in generale, i personaggi che non sono fatti bene vengono compensati da altrettanti personaggi afascinanti e intriganti. Quindi il voto complessivo diciamo che è un 8.5
Riguardo allo stile del disegno non ho proprio niente da dire. Riesce a dare l'atmosfera perfetta alla storia e l'autrice è riuscita a lasciarmi imbambolata a fissare ogni particolare tavola dopo tavola (sì, sto ore per leggere un qualsiasi manga solo perchè mi soffermo un'eternità a guardare i disegni). Le uniche parti che meritano un appunto sono i combattimenti che, soprattutto all'inizio, sono un tantino confusionari, ma questo, nel complesso, trovo sia un dettaglio insignificante. Quindi direi che in questo campo l'autrice si merita un 10!
Questo manga mi sta piacendo moltissimo e dato che purtroppo non si è ancora concluso (e penso ci vorrà ancora un bel po' prima che succeda) non posso affermare che sia il mio preferito, ma nel modo in cui la storia si è evoluta negli ultimi volumi confido molto nei contenuti sucessivi dell'opera e mi azzardo a dargli come voto complessivo un 10 (anche se la media si avvicina più ad un 9).
D.Gray-Man è un manga atipico nell'universo degli shounen. La storia è ambientata in un XIX secolo immaginario ed è incentrata sugli Esorcisti, gli apostoli di Dio, che, con l'aiuto dell'Innocence, la sostanza divina che racchiude in sé l'onnipotenza e l'onniscienza, devono dissipare le tenebre generate dal Conte del Millennio, un'entità malvagia che mira alla distruzione del genere umano. Egli si serve degli Akuma, armi in cui viene intrappolata l'anima di un defunto richiamata dall'aldilà da una persona cara.
Inizio analizzando il disegno, che può essere descritto, secondo me, con un unico termine: sublime. Il tratto della magaka si evolve col passare del tempo e lo stile gotico, con cui è descritta l'opera, è perfetto per illustrare al meglio le atmosfere cupe e oscure in cui essa è immersa. Ogni personaggio è caratterizzato in maniera eccellente, iniziando dal protagonista: Allen Walker. Allen è un ragazzo dolce e gentile a un primo sguardo, ma successivamente, si rivela essere un personaggio malinconico con un passato oscuro che, nonostante tutto, non lascia mai intravedere la sua tristezza, cercando di mostrarsi agli altri sempre sereno e col sorriso sulle labbra.
Come ha promesso a suo padre adottivo, continuerà a camminare e a seguire la strada che da solo ha deciso di intraprendere, senza mai fermarsi, anche se le tragedie intorno a lui e i suoi conflitti interiori aumentano col proseguire del suo viaggio. Allen ha un profondo rispetto della vita ed è intenzionato a salvare tutti (umani, akuma, caduti e Noah), anche a proprio danno. Anche gli altri esorcisti hanno la propria storia, il proprio infelice passato e i propri dubbi interiori: Lenalee e il rapporto con suo fratello, Lavi e il suo lavoro di Bookman, Kanda e la persona che cerca disperatamente…
Gli antagonisti sono ugualmente ben caratterizzati, partendo dal Conte fino a ogni singolo membro della famiglia Noah, umani "perfetti" discendenti di Noè e alleati del Conte nel conflitto che deciderà il destino dell'umanità. L'edizione italiana del manga è curata dalla Panini Comics e posso affermare con rammarico che non è delle migliori. A volte l'inchiostro delle pagine resta sulla punta delle dita, ma, nel complesso, non è male. Concludo dicendo che considero D.Gray-Man il miglior manga che ho mai letto e gli do un 10, con tanto di lode, senza alcuna esitazione! Consiglio a tutti coloro che vogliono una storia ben fatta, senza buchi nella trama e con degli ottimi personaggi, di leggere quest'opera, perché, a mio parere, merita molto.
Inizio analizzando il disegno, che può essere descritto, secondo me, con un unico termine: sublime. Il tratto della magaka si evolve col passare del tempo e lo stile gotico, con cui è descritta l'opera, è perfetto per illustrare al meglio le atmosfere cupe e oscure in cui essa è immersa. Ogni personaggio è caratterizzato in maniera eccellente, iniziando dal protagonista: Allen Walker. Allen è un ragazzo dolce e gentile a un primo sguardo, ma successivamente, si rivela essere un personaggio malinconico con un passato oscuro che, nonostante tutto, non lascia mai intravedere la sua tristezza, cercando di mostrarsi agli altri sempre sereno e col sorriso sulle labbra.
Come ha promesso a suo padre adottivo, continuerà a camminare e a seguire la strada che da solo ha deciso di intraprendere, senza mai fermarsi, anche se le tragedie intorno a lui e i suoi conflitti interiori aumentano col proseguire del suo viaggio. Allen ha un profondo rispetto della vita ed è intenzionato a salvare tutti (umani, akuma, caduti e Noah), anche a proprio danno. Anche gli altri esorcisti hanno la propria storia, il proprio infelice passato e i propri dubbi interiori: Lenalee e il rapporto con suo fratello, Lavi e il suo lavoro di Bookman, Kanda e la persona che cerca disperatamente…
Gli antagonisti sono ugualmente ben caratterizzati, partendo dal Conte fino a ogni singolo membro della famiglia Noah, umani "perfetti" discendenti di Noè e alleati del Conte nel conflitto che deciderà il destino dell'umanità. L'edizione italiana del manga è curata dalla Panini Comics e posso affermare con rammarico che non è delle migliori. A volte l'inchiostro delle pagine resta sulla punta delle dita, ma, nel complesso, non è male. Concludo dicendo che considero D.Gray-Man il miglior manga che ho mai letto e gli do un 10, con tanto di lode, senza alcuna esitazione! Consiglio a tutti coloro che vogliono una storia ben fatta, senza buchi nella trama e con degli ottimi personaggi, di leggere quest'opera, perché, a mio parere, merita molto.
D.Gray-Man, un manga nato dalla fantasia di Katsura Hoshino edito in Italia da Planet Manga.
Sullo sfondo di un'immaginaria Europa ottocentesca, Allen Walker è un giovane esorcista che sta per prendere parte a un grande disegno: la lotta contro il Conte del Millennio, un entità malvagia che mira alla distruzione del genere umano. Ma per farlo deve prima recarsi al quartier generale dell'Ordine Oscuro, e venire riconosciuto ufficialmente come esorcista. Non sa che dietro quelle sinistre mura si nascondono segreti dei quali il suo Maestro non gli ha parlato...
Bene, vorrei ora analizzare parte per parte questo manga, partendo da un commento semplice e lineare per quanto riguarda i disegni: catastrofici. Il perché? Le scene di combattimento sono raffigurate in maniera disastrosa, il tratto non è né pulito né sporco, un'immane accozzaglia di effetti speciali messi lì a caso ma sfortunatamente questo non accadrà nei primi volumi, ma si ripercuoterà nel manga in futuro dove i combattimenti, essendo molti e corposi, divengono ardui da comprendere; in definitiva vi dico che i disegni sono stati uno dei tanti motivi che mi hanno portato a sospendere la lettura di questo manga.
Adesso passiamo alla storia, la quale esula dai soliti schemi shonen e si propone una nuova struttura, quest'ultima andrà ad influenzare continuamente il manga ed è per questo che posso dire che la trama è uno dei punti forti di questo manga la quale troverà il suo massimo splendore nella saga del ritrovamento dei capitani.
In conclusione passiamo alle ambientazioni e ai personaggi; per quanto riguarda il primo non c'è molto da dire, quest'aspetto viene sempre influenzato dal disegno perciò lascia a desiderare ma la sufficienza è raggiungibile. Infine passiamo ai personaggi i quali si distinguono in due differenti categorie: antipatici e simpatici, vi assicuro che i primi prevarranno in modo assoluto nel manga! Se volessimo partire dal protagonista logicamente bisogna iniziare dal suo carattere, il quale inizialmente mi sembrava un pochino banale e scontato ma con il passare del tempo, avendo modo di spaziare tramite le battaglie, ha saputo svilupparsi a dovere, d'altro canto il mio personaggio preferito rimarrà per sempre Linalee Lee per un unico motivo, è colei che ha avuto una vita battagliera (tutt'ora) e ha saputo sempre oltrepassare tutti gli ostacoli che le bloccavano il "passaggio".
In definitiva, questo manga lo consiglio caldamente ai "neofiti", coloro che vogliono mettere il piedino negli shonen, mentre affermerei che è evitabile per coloro che hanno già un'ampia cultura di questo target.
Sullo sfondo di un'immaginaria Europa ottocentesca, Allen Walker è un giovane esorcista che sta per prendere parte a un grande disegno: la lotta contro il Conte del Millennio, un entità malvagia che mira alla distruzione del genere umano. Ma per farlo deve prima recarsi al quartier generale dell'Ordine Oscuro, e venire riconosciuto ufficialmente come esorcista. Non sa che dietro quelle sinistre mura si nascondono segreti dei quali il suo Maestro non gli ha parlato...
Bene, vorrei ora analizzare parte per parte questo manga, partendo da un commento semplice e lineare per quanto riguarda i disegni: catastrofici. Il perché? Le scene di combattimento sono raffigurate in maniera disastrosa, il tratto non è né pulito né sporco, un'immane accozzaglia di effetti speciali messi lì a caso ma sfortunatamente questo non accadrà nei primi volumi, ma si ripercuoterà nel manga in futuro dove i combattimenti, essendo molti e corposi, divengono ardui da comprendere; in definitiva vi dico che i disegni sono stati uno dei tanti motivi che mi hanno portato a sospendere la lettura di questo manga.
Adesso passiamo alla storia, la quale esula dai soliti schemi shonen e si propone una nuova struttura, quest'ultima andrà ad influenzare continuamente il manga ed è per questo che posso dire che la trama è uno dei punti forti di questo manga la quale troverà il suo massimo splendore nella saga del ritrovamento dei capitani.
In conclusione passiamo alle ambientazioni e ai personaggi; per quanto riguarda il primo non c'è molto da dire, quest'aspetto viene sempre influenzato dal disegno perciò lascia a desiderare ma la sufficienza è raggiungibile. Infine passiamo ai personaggi i quali si distinguono in due differenti categorie: antipatici e simpatici, vi assicuro che i primi prevarranno in modo assoluto nel manga! Se volessimo partire dal protagonista logicamente bisogna iniziare dal suo carattere, il quale inizialmente mi sembrava un pochino banale e scontato ma con il passare del tempo, avendo modo di spaziare tramite le battaglie, ha saputo svilupparsi a dovere, d'altro canto il mio personaggio preferito rimarrà per sempre Linalee Lee per un unico motivo, è colei che ha avuto una vita battagliera (tutt'ora) e ha saputo sempre oltrepassare tutti gli ostacoli che le bloccavano il "passaggio".
In definitiva, questo manga lo consiglio caldamente ai "neofiti", coloro che vogliono mettere il piedino negli shonen, mentre affermerei che è evitabile per coloro che hanno già un'ampia cultura di questo target.
Rileggendo in questi giorni D-Gray Man, mi rendo conto di come il manga in questione si ponga come un'opera superlativa nel regno degli shonen.
Una trama elaborata, ben congegnata, in cui l'azione è sempre presente, non trascurandosi il lato emotivo. Ogni personaggio viene presentato nel giusto modo e il protagonista Allen, in particolare, ricopre bene il suo ruolo. E' un personaggio principale interessante, divertente, coraggioso, sensibile quanto basta, mai stucchevole nel suo buonismo, affiancato da coprotagonisti che si rivelano parte integrante della storia.
Ognuno ha un proprio vissuto, un passato che viene a galla e che è narrato in modo armonioso con la trama di fondo.
Gli stessi antagonisti ricoprono un ruolo fondamentale ai fini della storia e ad essi è stato assegnato un posto in prima linea nel racconto di D-Gray Man. Pur scontrandosi, esorcisti ed akuma sembra che siano intimamente legati. Un rapporto profondo e delicato, a tratti commovente.
Gli akuma difatti sono persone che, toccate nel profondo dalla perdita dei propri cari e pur di riaverli vicino, arrivano a stipulare un patto con Il Conte del Millennio, il cattivo per eccellenza del nostro manga, dannando così la propria anima e quella del defunto richiamato in vita. Facilmente si comprende come gli esorcisti, nel combattere queste "armi", arrivino a provare compassione per le anime perdute, incatenate all'interno del demone e destinate ad una eterna sofferenza. Con i Noha, i burattinai che tirano i fili dall'alto, guidando gli avvenimenti tragici che hanno luogo durante la storia, il discorso non è diverso. C'è un qualcosa di insolito in questi antagonisti, umani eppure malvagi, consumati da un odio feroce per un Dio che pare averli traditi e rifiutati.
Un altro tema ricorrente è appunto quello religioso. Un argomento che, soprattutto per noi cristiani, non risulta di facile approccio.
La parola Dio viene utilizzata frequentemente e, a volte, gli apostoli (così vengono chiamati gli esorcisti dell'Ordine), scelti da Dio stesso per combattere, arrivano a provare sentimenti di astio per questo Dio talvolta inclemente, che li costringe a lottare come pedine al punto di dover vedere sacrificata la propria esistenza. Esorcisti e Noha divisi, eppure uniti indissolubilmente da un sentimento di rancore per un Dio che, in un modo o nell'altro, dimostra indifferenza e impassibilità agli eventi che accadono. Un Dio onnisciente, distante e inavvicinabile.
Bambini, ragazzi, uomini, anziani, costretti a lottare e a scontrarsi con una realtà dura, a fare i conti con il susseguirsi di eventi tristi e tragici. Strappati alle proprie famiglie e catapultati in un mondo tinto di grigio dove difficile è intravedere una luce di speranza alla quale aggrapparsi.
Nessuno però si tira indietro. Tutti affrontano con coraggio questo percorso impervio scelto per loro. Cadendo, rialzandosi, proseguendo e gioendo degli importanti e profondi legami che sorgono spontaneamente, senza forzature, tra compagni di un viaggio ostico. I nostri "apostoli" non cedono al male che tenta di impadronirsi delle loro anime e guardano alla vita con gioia e fiducia nel futuro. L'Ordine diviene una casa alla quale far ritorno e i propri compagni una famiglia calorosa ed accogliente, da proteggere.
Un coraggio che colpisce, che commuove e che dà forza.
Temi dunque profondi, delicati, di difficile trattazione vengono ben intavolati e gestiti dalla Hoshino che, soprattutto nei volumi iniziali, dà il meglio di sé; dando vita ad una storia dai toni nostalgici e malinconici, che mai risulta pesante.
La lettura è fluida, un capitolo tira l'altro e, nonostante io sia alla seconda lettura e quindi conosca lo svolgersi degli eventi, rimane un piacere leggere questo manga. I colpi di scena non mancano e tutti i volumi lasciano un segno positivo nel lettore.
Il disegno è curato e matura con il passare del tempo. Belle le ambientazioni gotiche, mai pesanti. I toni scuri di cui si tinge D-Gray man sono invece accattivanti e accompagnano in modo egregio la narrazione dei fatti. Ciò non toglie che talvolta le scene di azione risultino un po' confuse.
I poteri dei nostri protagonisti non sono eccessivamente scontati, e le presenze femminili, seppur un po' stereotipate, non infastidiscono seppure la loro caratterizzazione, come al solito, non sia il massimo.
Ultimamente la linearità iniziale sta cedendo il passo a una trama più ingarbugliata.
Tra battaglie legali per motivi di plagio e problemi di salute, la narrazione ne ha sicuramente risentito. Leggere un volume dopo un anno e mezzo dall'ultimo fa perdere il filo, ma nonostante questo il titolo rimane valido e, personalmente, la lettura di D-Gray man mi rapisce ogni volta.
Alla fine di ogni volume non vedo l'ora di avere il successivo tra le mani per poterlo sfogliare.
Nei fatti D-Gray man, nonostante la presenza di qualche intoppo seminato qua e là, resta uno shonen, per molti aspetti, superiore alla media, e tutti gli amanti dei manga e del genere, in particolare, dovrebbero accostarsi a questo titolo con curiosità e armati di grandi aspettative che, per quella che è la mia esperienza, non verranno tradite.
Una trama elaborata, ben congegnata, in cui l'azione è sempre presente, non trascurandosi il lato emotivo. Ogni personaggio viene presentato nel giusto modo e il protagonista Allen, in particolare, ricopre bene il suo ruolo. E' un personaggio principale interessante, divertente, coraggioso, sensibile quanto basta, mai stucchevole nel suo buonismo, affiancato da coprotagonisti che si rivelano parte integrante della storia.
Ognuno ha un proprio vissuto, un passato che viene a galla e che è narrato in modo armonioso con la trama di fondo.
Gli stessi antagonisti ricoprono un ruolo fondamentale ai fini della storia e ad essi è stato assegnato un posto in prima linea nel racconto di D-Gray Man. Pur scontrandosi, esorcisti ed akuma sembra che siano intimamente legati. Un rapporto profondo e delicato, a tratti commovente.
Gli akuma difatti sono persone che, toccate nel profondo dalla perdita dei propri cari e pur di riaverli vicino, arrivano a stipulare un patto con Il Conte del Millennio, il cattivo per eccellenza del nostro manga, dannando così la propria anima e quella del defunto richiamato in vita. Facilmente si comprende come gli esorcisti, nel combattere queste "armi", arrivino a provare compassione per le anime perdute, incatenate all'interno del demone e destinate ad una eterna sofferenza. Con i Noha, i burattinai che tirano i fili dall'alto, guidando gli avvenimenti tragici che hanno luogo durante la storia, il discorso non è diverso. C'è un qualcosa di insolito in questi antagonisti, umani eppure malvagi, consumati da un odio feroce per un Dio che pare averli traditi e rifiutati.
Un altro tema ricorrente è appunto quello religioso. Un argomento che, soprattutto per noi cristiani, non risulta di facile approccio.
La parola Dio viene utilizzata frequentemente e, a volte, gli apostoli (così vengono chiamati gli esorcisti dell'Ordine), scelti da Dio stesso per combattere, arrivano a provare sentimenti di astio per questo Dio talvolta inclemente, che li costringe a lottare come pedine al punto di dover vedere sacrificata la propria esistenza. Esorcisti e Noha divisi, eppure uniti indissolubilmente da un sentimento di rancore per un Dio che, in un modo o nell'altro, dimostra indifferenza e impassibilità agli eventi che accadono. Un Dio onnisciente, distante e inavvicinabile.
Bambini, ragazzi, uomini, anziani, costretti a lottare e a scontrarsi con una realtà dura, a fare i conti con il susseguirsi di eventi tristi e tragici. Strappati alle proprie famiglie e catapultati in un mondo tinto di grigio dove difficile è intravedere una luce di speranza alla quale aggrapparsi.
Nessuno però si tira indietro. Tutti affrontano con coraggio questo percorso impervio scelto per loro. Cadendo, rialzandosi, proseguendo e gioendo degli importanti e profondi legami che sorgono spontaneamente, senza forzature, tra compagni di un viaggio ostico. I nostri "apostoli" non cedono al male che tenta di impadronirsi delle loro anime e guardano alla vita con gioia e fiducia nel futuro. L'Ordine diviene una casa alla quale far ritorno e i propri compagni una famiglia calorosa ed accogliente, da proteggere.
Un coraggio che colpisce, che commuove e che dà forza.
Temi dunque profondi, delicati, di difficile trattazione vengono ben intavolati e gestiti dalla Hoshino che, soprattutto nei volumi iniziali, dà il meglio di sé; dando vita ad una storia dai toni nostalgici e malinconici, che mai risulta pesante.
La lettura è fluida, un capitolo tira l'altro e, nonostante io sia alla seconda lettura e quindi conosca lo svolgersi degli eventi, rimane un piacere leggere questo manga. I colpi di scena non mancano e tutti i volumi lasciano un segno positivo nel lettore.
Il disegno è curato e matura con il passare del tempo. Belle le ambientazioni gotiche, mai pesanti. I toni scuri di cui si tinge D-Gray man sono invece accattivanti e accompagnano in modo egregio la narrazione dei fatti. Ciò non toglie che talvolta le scene di azione risultino un po' confuse.
I poteri dei nostri protagonisti non sono eccessivamente scontati, e le presenze femminili, seppur un po' stereotipate, non infastidiscono seppure la loro caratterizzazione, come al solito, non sia il massimo.
Ultimamente la linearità iniziale sta cedendo il passo a una trama più ingarbugliata.
Tra battaglie legali per motivi di plagio e problemi di salute, la narrazione ne ha sicuramente risentito. Leggere un volume dopo un anno e mezzo dall'ultimo fa perdere il filo, ma nonostante questo il titolo rimane valido e, personalmente, la lettura di D-Gray man mi rapisce ogni volta.
Alla fine di ogni volume non vedo l'ora di avere il successivo tra le mani per poterlo sfogliare.
Nei fatti D-Gray man, nonostante la presenza di qualche intoppo seminato qua e là, resta uno shonen, per molti aspetti, superiore alla media, e tutti gli amanti dei manga e del genere, in particolare, dovrebbero accostarsi a questo titolo con curiosità e armati di grandi aspettative che, per quella che è la mia esperienza, non verranno tradite.
Per chi non lo conoscesse questo manga, scritto e disegnato da Katsura Hoshino, racconta la storia di un giovane ragazzo, dai capelli bianchi e dal braccio sinistro deformato, Allen Walker, che da bambino fu abbandonato dai suoi genitori (si presuppone che fosse proprio per colpa del suo braccio). Il bambino trovatosi da solo venne adottato da Mana, un clown, che lo crebbe fin quando non diventò un adolescente. Poco dopo Mana morì ed Allen fu preso dalla disperazione. Ma subito dopo apparve innanzi a lui il Conte del Millennio, un omaccione strano e paffuto, che gli dice di poter riportare in vita Mana ma in realtà il Conte del Millennio lo riporta in vita sotto forma di Akuma, un mostro che sparge morte e distruzione, avente le sembianze di Mana e che maledice Allen dandogli la possibilità di riconoscere gli Akuma con il suo occhio sinistro, e in più risveglia in lui un potere celato nel suo braccio deformato: l'"Innocence"! Che dà un grandissimo potere al suo braccio facendolo diventare enorme e dalle sembianze mostruose. Da quel giorno Allen inizia una nuova vita diventando un allievo di Marian Cross, un tipo strano dai capelli rossi e con il vizio del gioco d'azzardo, e cominciò a dare la caccia agli Akuma grazie alla sua "maledizione" e al suo potere, diventando un Esorcista!
Partiamo adesso con la recensione. Beh come ho già detto prima questo è uno dei manga che mi è stato più a cuore. L'inizio è davvero fuori dal normale ti prende subito e non riesci a smettere di leggere! E i disegni man mano che la storia andava avanti miglioravano di gran lunga. Sempre migliori sempre più precisi e dettagliati. E i personaggi sono tutti ben caratterizzati, a partire da Allen che è una persona cupa, ma sempre gentile con tutti e cerca sempre di proteggere chi gli sta a cuore. Insomma mi ha entusiasmato parecchio sin dall'inizio, dai personaggi alla trama e al disegno. Prometteva veramente bene… Ma! C'è sempre un ma! Sembrava troppo bello per essere vero! Ad un certo punto della trama, precisamente subito dopo gli Akuma di quarto livello (dove ci sono i disastri più totali e il disegno raggiunge la massima epicità), l'autrice Hoshino, a causa di una sua malattia, interrompe molto spesso il fumetto. Ciò porta a: dei disegni che in confronto allo scontro con gli Akuma di quarto livello sono niente, e la trama che diventa molto confusionaria. Dopo questo periodo (di vari mesi) tra un'interruzione e l'altra la serie finalmente si stabilizza ma invece di uscire ogni settimana viene annunciato che uscirà ogni mese. E quando l'ho saputo ci sono rimasto veramente male. La trama ha continuato ad essere sempre più confusionaria ed i disegni sono cambiati radicalmente, non sono brutti per carità, ma sono niente in confronto a prima, e da quel momento in poi D. Gray-man, come Bleach e tanti altri, mi è caduto dal cuore. Ma il manga non è ancora concluso ed io sono sempre speranzoso che torni quello di una volta… Anche se penso sia quasi impossibile purtroppo… Tutto sommato per più di 150 capitoli è stato un manga davvero entusiasmante e ricco di emozioni. Lo consiglio vivamente a tutti!
Partiamo adesso con la recensione. Beh come ho già detto prima questo è uno dei manga che mi è stato più a cuore. L'inizio è davvero fuori dal normale ti prende subito e non riesci a smettere di leggere! E i disegni man mano che la storia andava avanti miglioravano di gran lunga. Sempre migliori sempre più precisi e dettagliati. E i personaggi sono tutti ben caratterizzati, a partire da Allen che è una persona cupa, ma sempre gentile con tutti e cerca sempre di proteggere chi gli sta a cuore. Insomma mi ha entusiasmato parecchio sin dall'inizio, dai personaggi alla trama e al disegno. Prometteva veramente bene… Ma! C'è sempre un ma! Sembrava troppo bello per essere vero! Ad un certo punto della trama, precisamente subito dopo gli Akuma di quarto livello (dove ci sono i disastri più totali e il disegno raggiunge la massima epicità), l'autrice Hoshino, a causa di una sua malattia, interrompe molto spesso il fumetto. Ciò porta a: dei disegni che in confronto allo scontro con gli Akuma di quarto livello sono niente, e la trama che diventa molto confusionaria. Dopo questo periodo (di vari mesi) tra un'interruzione e l'altra la serie finalmente si stabilizza ma invece di uscire ogni settimana viene annunciato che uscirà ogni mese. E quando l'ho saputo ci sono rimasto veramente male. La trama ha continuato ad essere sempre più confusionaria ed i disegni sono cambiati radicalmente, non sono brutti per carità, ma sono niente in confronto a prima, e da quel momento in poi D. Gray-man, come Bleach e tanti altri, mi è caduto dal cuore. Ma il manga non è ancora concluso ed io sono sempre speranzoso che torni quello di una volta… Anche se penso sia quasi impossibile purtroppo… Tutto sommato per più di 150 capitoli è stato un manga davvero entusiasmante e ricco di emozioni. Lo consiglio vivamente a tutti!
D.Gray-man mi ha colpito fin da subito per la sua ambientazione ottocentesca un po' dark e per i suoi disegni "gotici" paurosamente adatti quasi come appartenessero all'opera stessa più che all'autore. Anche la storia parte davvero bene ed è assolutamente interessante e appassionante come interessanti sono i vari personaggi che pian piano incontriamo nel corso della storia. Uno shonen duro e crudo con protagonisti che vivono veri drammi e che convivono con un potere che è innanzitutto una maledizione, una condanna. Tutto davvero molto bello!
Eppure pian piano qualcosa cambia... La storia inizialmente veloce e scorrevole viene "allungata" inutilmente con l'aggiunta di personaggi insignificanti e poco caratterizzati. Nemici spuntati fuori dal nulla e che non si capisce dove fossero prima e nuovi alleati dei protagonisti privi di spessore. L'autore sta tirando decisamente per le lunghe quest'opera. Inoltre i numerosi scontri numero dopo numero si fanno sempre più caotici e confusionari e spesso si fatica a capire cosa succede: viaggi interiori, lotte con le varie personalità multiple, poteri assurdi e quasi incomprensibili ecc.. un vero peccato...
Son molto dispiaciuto di questo perché la storia interessante, il tormento dei protagonisti, il disegno particolareggiato rendono questo shonen unico e l'ottima partenza fan capire davvero le sue potenzialità. Sarebbe potuto essere uno dei migliori di sempre ma il netto calo nella seconda parte fa sì che il manga di Hoshino resti un prodotto discreto e nulla di più. Sul mercato c'è di molto peggio ma, sicuramente, anche di meglio. Lo continuerò a leggere perché resta comunque interessante e perché conoscendo le sue potenzialità confido in una ripresa e un ritorno ai livelli dei primi numeri.
Eppure pian piano qualcosa cambia... La storia inizialmente veloce e scorrevole viene "allungata" inutilmente con l'aggiunta di personaggi insignificanti e poco caratterizzati. Nemici spuntati fuori dal nulla e che non si capisce dove fossero prima e nuovi alleati dei protagonisti privi di spessore. L'autore sta tirando decisamente per le lunghe quest'opera. Inoltre i numerosi scontri numero dopo numero si fanno sempre più caotici e confusionari e spesso si fatica a capire cosa succede: viaggi interiori, lotte con le varie personalità multiple, poteri assurdi e quasi incomprensibili ecc.. un vero peccato...
Son molto dispiaciuto di questo perché la storia interessante, il tormento dei protagonisti, il disegno particolareggiato rendono questo shonen unico e l'ottima partenza fan capire davvero le sue potenzialità. Sarebbe potuto essere uno dei migliori di sempre ma il netto calo nella seconda parte fa sì che il manga di Hoshino resti un prodotto discreto e nulla di più. Sul mercato c'è di molto peggio ma, sicuramente, anche di meglio. Lo continuerò a leggere perché resta comunque interessante e perché conoscendo le sue potenzialità confido in una ripresa e un ritorno ai livelli dei primi numeri.
"Ogni essere umano ha una parte di tenebra nel proprio cuore"
Spesso D.Gray-Man viene definito un manga "gotico", per le sue atmosfere decadenti, misteriose ed oscure...non potrebbe essere altrimenti, visto il contesto in cui prende vita la sua storia: una strana e cupa Europa di fine Ottocento, in cui si consuma una spaventosa guerra millenaria tra due fazioni, gli Esorcisti e il Conte del Millennio. Una battaglia disperata, che pende in modo spaventoso a favore del secondo, che progetta la distruzione del mondo mediante una terribile arma: gli Akuma. Queste entità hanno, come ingredienti principali, una macchina, un'anima e una tragedia: nascono infatti dalla disperazione di chi, perdendo una persona amata, decide di richiamarne l'anima nel nostro mondo, affidandosi all'aiuto del Conte; in realtà, ciò non fa altro che donare a questo individuo una spietata pedina, poiché lo spirito diventa uno schiavo, e non può far altro che mietere vittime, mimetizzandosi tra gli esseri umani ed evolvendosi, consumato dal proprio odio verso il mondo. Solo gli Esorcisti possono impedire la fine del mondo, utilizzando un particolare cristallo di origine divina, definito "Innocence", che assumendo forma di armi o altro a seconda del Compatibile prescelto, può annientare gli Akuma.
La storia di D.Gray-Man, sebbene inframmezzata da numerosi siparietti comici, è, soprattutto nei primi volumi, molto cupa: Allen, il protagonista principale, è un Compatibile novizio che entra per la prima volta in contatto con l'Ordine Oscuro, associazione degli Esorcisti ed ultimo baluardo a difesa dell'umanità. Questo personaggio, che in passato si è macchiato di una grave colpa, possiede, oltre ad una peculiare arma anti-Akuma, un dono, o meglio, un terribile fardello: può infatti vedere le anime degli Akuma, ridotte in uno stato pietoso. I primi volumi del manga, nonostante abbiano un carattere autoconclusivo, sono meravigliosi: il primo volumetto tratteggia i caratteri dell'ambientazione, e spiega perfettamente la creazione di un Akuma, e la disperazione che può condurre a tale scelta, e ci presenta Allen come una "macchia di luce" in un mondo assolutamente nero e senza speranza. Spinto da una forza di volontà incrollabile, che sarà messa a dura prova diverse volte, troverà nell'Ordine Oscuro una vera e propria nuova "famiglia" da proteggere (cercando di non ripetere i tragici errori del passato).
Gli altri personaggi di D.Gray-Man sono molto carismatici, sia nel character design che nelle personalità: i volumi 2 e 3 presentano degli archi narrativi che, seppur brevi, sono molto belli. Per non dilungarmi ulteriormente, descrivo l'evoluzione del manga: la battaglia tra gli Esorcisti e il Conte del Millennio vede numerose tragedie che si consumano, nemici ambigui, e potenti, portando i prescelti da Dio a porsi dubbi sulla propria fede, o in alcuni casi a diventare disertori o traditori, per proteggere i propri cari...Man mano, D.Gray-Man vira sempre di più sul versante del Battle Manga, quindi si perde parte di quella "magia" dei primi volumi: i power-up (potenziamenti) sono presenti, tuttavia sono sempre giustificati - diversamente da altri manga moderni, e le battaglie riescono a risultare interessanti, disegnate con un tratto forse a volte confuso, ma sicuramente d'effetto. Purtroppo, sembra che negli ultimi volumetti (mentre scrivo sta per uscire il 22) l'autrice sia indecisa sul da farsi, proponendoci side-story slegate dalla trama (volume 18) e lunghi flashback, che tuttavia stanno aggiungendo alcuni nuovi elementi alla trama. Non voglio assolutamente stroncare questi ultimi capitoli, ma spero che in futuro la storia possa migliorare. In definitiva, voglio consigliare a tutti questo manga, che offre una storia molto "umana" a dispetto della presenza di demoniaco e divino, e si evolve poi in una struttura più mainstream.
Spesso D.Gray-Man viene definito un manga "gotico", per le sue atmosfere decadenti, misteriose ed oscure...non potrebbe essere altrimenti, visto il contesto in cui prende vita la sua storia: una strana e cupa Europa di fine Ottocento, in cui si consuma una spaventosa guerra millenaria tra due fazioni, gli Esorcisti e il Conte del Millennio. Una battaglia disperata, che pende in modo spaventoso a favore del secondo, che progetta la distruzione del mondo mediante una terribile arma: gli Akuma. Queste entità hanno, come ingredienti principali, una macchina, un'anima e una tragedia: nascono infatti dalla disperazione di chi, perdendo una persona amata, decide di richiamarne l'anima nel nostro mondo, affidandosi all'aiuto del Conte; in realtà, ciò non fa altro che donare a questo individuo una spietata pedina, poiché lo spirito diventa uno schiavo, e non può far altro che mietere vittime, mimetizzandosi tra gli esseri umani ed evolvendosi, consumato dal proprio odio verso il mondo. Solo gli Esorcisti possono impedire la fine del mondo, utilizzando un particolare cristallo di origine divina, definito "Innocence", che assumendo forma di armi o altro a seconda del Compatibile prescelto, può annientare gli Akuma.
La storia di D.Gray-Man, sebbene inframmezzata da numerosi siparietti comici, è, soprattutto nei primi volumi, molto cupa: Allen, il protagonista principale, è un Compatibile novizio che entra per la prima volta in contatto con l'Ordine Oscuro, associazione degli Esorcisti ed ultimo baluardo a difesa dell'umanità. Questo personaggio, che in passato si è macchiato di una grave colpa, possiede, oltre ad una peculiare arma anti-Akuma, un dono, o meglio, un terribile fardello: può infatti vedere le anime degli Akuma, ridotte in uno stato pietoso. I primi volumi del manga, nonostante abbiano un carattere autoconclusivo, sono meravigliosi: il primo volumetto tratteggia i caratteri dell'ambientazione, e spiega perfettamente la creazione di un Akuma, e la disperazione che può condurre a tale scelta, e ci presenta Allen come una "macchia di luce" in un mondo assolutamente nero e senza speranza. Spinto da una forza di volontà incrollabile, che sarà messa a dura prova diverse volte, troverà nell'Ordine Oscuro una vera e propria nuova "famiglia" da proteggere (cercando di non ripetere i tragici errori del passato).
Gli altri personaggi di D.Gray-Man sono molto carismatici, sia nel character design che nelle personalità: i volumi 2 e 3 presentano degli archi narrativi che, seppur brevi, sono molto belli. Per non dilungarmi ulteriormente, descrivo l'evoluzione del manga: la battaglia tra gli Esorcisti e il Conte del Millennio vede numerose tragedie che si consumano, nemici ambigui, e potenti, portando i prescelti da Dio a porsi dubbi sulla propria fede, o in alcuni casi a diventare disertori o traditori, per proteggere i propri cari...Man mano, D.Gray-Man vira sempre di più sul versante del Battle Manga, quindi si perde parte di quella "magia" dei primi volumi: i power-up (potenziamenti) sono presenti, tuttavia sono sempre giustificati - diversamente da altri manga moderni, e le battaglie riescono a risultare interessanti, disegnate con un tratto forse a volte confuso, ma sicuramente d'effetto. Purtroppo, sembra che negli ultimi volumetti (mentre scrivo sta per uscire il 22) l'autrice sia indecisa sul da farsi, proponendoci side-story slegate dalla trama (volume 18) e lunghi flashback, che tuttavia stanno aggiungendo alcuni nuovi elementi alla trama. Non voglio assolutamente stroncare questi ultimi capitoli, ma spero che in futuro la storia possa migliorare. In definitiva, voglio consigliare a tutti questo manga, che offre una storia molto "umana" a dispetto della presenza di demoniaco e divino, e si evolve poi in una struttura più mainstream.
Inizierei dicendo che ho iniziato a leggere questo manga dal primo volume nel 2008 e solo successivamente ho scoperto dell'esistenza dell'anime.
Nel corso della lettura dei vari volumi la trama in cui è ambientato D.Gray-Man si fa sempre più avvincente, ricca di retroscena e di misteri. Penso proprio che sia la trama la colonna portante di questo manga, ma anche l'anello debole in quanto l'avvento di determinati avvenimenti nei capitoli che vanno dal 18 in poi potranno in futuro, a mio parere, causare la perdita di credibilità da parte dei fan. Ma nonostante tutto la trama merita un bel 10.
I personaggi sono molto elaborati, e soprattutto Katsura Hoshino ha fatto un ottimo lavoro nella descrizione del loro passato, causando un intreccio geniale all'interno della storia. Voto: 10
Una delle falle di tale manga è causata dalla narrazione dell'autrice: durante la narrazione Katsura si dilunga un po' troppo con flashback riguardanti emozioni o avvenimenti avvenuti in passato, specialmente con Allen Walker, facendo rivivere e rivedere ai lettori scene già conosciute e viste tante volte. Voto 9
Per quanto riguarda i disegni, Katsura ha avuto un inizio sensazionale, in quanto la lettura del manga risultava essere molto semplice e scorrevole...adesso non dico che le cose siano cambiate ma, nei capitoli che vanno dal 14 in poi, vi sono molte scene del manga(specialmente combattimenti) in cui non risulta per niente scorrevole la lettura...
Nonostante tutto voto 9,50.
Voto complessivo è un 10 con la speranza che l'autrice riesca a migliorarsi e a migliorare il manga in quello poche lacune che possiede, altrimenti dovrò revisionare tale recensione!
Nel corso della lettura dei vari volumi la trama in cui è ambientato D.Gray-Man si fa sempre più avvincente, ricca di retroscena e di misteri. Penso proprio che sia la trama la colonna portante di questo manga, ma anche l'anello debole in quanto l'avvento di determinati avvenimenti nei capitoli che vanno dal 18 in poi potranno in futuro, a mio parere, causare la perdita di credibilità da parte dei fan. Ma nonostante tutto la trama merita un bel 10.
I personaggi sono molto elaborati, e soprattutto Katsura Hoshino ha fatto un ottimo lavoro nella descrizione del loro passato, causando un intreccio geniale all'interno della storia. Voto: 10
Una delle falle di tale manga è causata dalla narrazione dell'autrice: durante la narrazione Katsura si dilunga un po' troppo con flashback riguardanti emozioni o avvenimenti avvenuti in passato, specialmente con Allen Walker, facendo rivivere e rivedere ai lettori scene già conosciute e viste tante volte. Voto 9
Per quanto riguarda i disegni, Katsura ha avuto un inizio sensazionale, in quanto la lettura del manga risultava essere molto semplice e scorrevole...adesso non dico che le cose siano cambiate ma, nei capitoli che vanno dal 14 in poi, vi sono molte scene del manga(specialmente combattimenti) in cui non risulta per niente scorrevole la lettura...
Nonostante tutto voto 9,50.
Voto complessivo è un 10 con la speranza che l'autrice riesca a migliorarsi e a migliorare il manga in quello poche lacune che possiede, altrimenti dovrò revisionare tale recensione!
Forte! mi ero detto al primo volume, troppo bello! mi ero detto al 5; fantastico! mi ero detto al 12 poi arrivato al 17 è un po sceso ma migliorerà! arrivato al 19 che palle quando finisce? nel 20 mi sono rotto e ho smesso.
Ciò che mi ha fatto smettere sono soprattutto i disegni che sono peggiorati e il fatto che diventava sempre più noioso e faticoso da leggere; un altro fattore è che questo manga è semestrale! cioè in un anno escono due volumi di "d.gray man", ed io, che lo avevo cominciando pensando che fosse già concluso mi sono scoraggiato sempre più e notando che stava peggiorando ho smesso di leggerlo.
La base della storia, i combattimenti, i poteri e i personaggi sono molto belli, e soprattutto ci sono un sacco di complotti e di segreti che riguardano il destino dell'umanità ecc.
Tutto ciò mi piaceva molto, ma dopo un po' la noia ti assale e non vedi l'ora che finisca.
l'anime invece dev'essere molto meglio anche se senza megavideo non so dove guardarlo...
Complessivamente do 6 ai disegni;
8 alla trama;
8 ai personaggi;
10 al conte millenario che mi ha convinto a leggere questo manga;
4 al seguito della storia;
Anche se la media verrebbe 7 io gli do 6!
Ciò che mi ha fatto smettere sono soprattutto i disegni che sono peggiorati e il fatto che diventava sempre più noioso e faticoso da leggere; un altro fattore è che questo manga è semestrale! cioè in un anno escono due volumi di "d.gray man", ed io, che lo avevo cominciando pensando che fosse già concluso mi sono scoraggiato sempre più e notando che stava peggiorando ho smesso di leggerlo.
La base della storia, i combattimenti, i poteri e i personaggi sono molto belli, e soprattutto ci sono un sacco di complotti e di segreti che riguardano il destino dell'umanità ecc.
Tutto ciò mi piaceva molto, ma dopo un po' la noia ti assale e non vedi l'ora che finisca.
l'anime invece dev'essere molto meglio anche se senza megavideo non so dove guardarlo...
Complessivamente do 6 ai disegni;
8 alla trama;
8 ai personaggi;
10 al conte millenario che mi ha convinto a leggere questo manga;
4 al seguito della storia;
Anche se la media verrebbe 7 io gli do 6!
Uno shonen davvero avvincente, per certi versi un pochino splatter ma anche comico in alcune scene.
I disegni sono stupendi e più i volumi aumentano più la sensei Hoshino migliora il suo stile rendendo la storia sempre migliore. I personaggi sono perfettamente caratterizzati in ogni singolo particolare, sia per la biografia che per la personalità che per i disegni a loro relativi. Infatti anche se un personaggio è presente solo in una breve storia è differenziato da tutti gli altri ed ha una storia così interessante che ti rimane in mente anche se lo hai visto per pochissimo.
Inoltre questo è il caso in qui anche gli antagonisti si fanno amare per le loro assurde personalità.
Katsura Hoshino ha fatto davvero uno splendido lavoro realizzando questo manga, impossibile perderlo
Questo per quanto riguarda un riassunto di ciò che intendo ma i motivi per cui ho dato dieci sono i seguenti. Prima di tutto devo dire che la storia intriga molto, ovviamente per gli amanti dello shonen, inoltre ti prende tantissimo, infatti è talmente resa bene la trama che riesci persino a immaginarti lì tra loro, tra gli esorcisti e ti sembra proprio di far parte del manga.
Questo accade sopratutto perché ogni singolo personaggio è sviluppato in maniera quasi maniacale, in senso positivo; non parlo solo dei principali quattro personaggi (Allen, Kanda, Linalee e Lavi) ma anche degli altri e la stessa cosa vale per gli antagonisti che sono così affascinanti e eccentrici che ci si affeziona persino a loro, nonostante siano abbastanza terribili!
E un'altra delle conseguenze di questa perfetta caratterizzazione dei personaggi è che ci si ricorda ogni singolo soggetto. Spesso infatti accade che leggendo un manga di molti volumi ci si dimentichi alcuni nomi all'infuori dei protagonisti. Questo non succede con "D. Gray-man grazie al grandioso equilibrio creato dalla sensei Katsura.
Altro punto a favore sono i disegni che all'inizio possono sembrare un po' distaccati e rigidi ma leggendo il manga essi cambiano radicalmente e migliorano passo passo. Inoltre le espressioni facciali sono tantissimi e tutte rese nel modo più veritiero possibile.
C'è solo un piccolo punto a sfavore ma non ho abbassato il voto per questo perché non è colpa della storia. Infatti l'autrice ha fatto spesso molte pause e questo ha influito negativamente sulla storia che, essendo anche uno shonen, rischiava di essere un po' dimenticata da volume a volume se le uscite erano troppo lunghe tra loro. Tuttavia per coloro che desiderano cominciare a prenderlo, e consiglio tantissimo ancora di farlo, non sarà un problema perché per adesso sono usciti abbastanza volumi (in Italia ventuno mi pare).
I disegni sono stupendi e più i volumi aumentano più la sensei Hoshino migliora il suo stile rendendo la storia sempre migliore. I personaggi sono perfettamente caratterizzati in ogni singolo particolare, sia per la biografia che per la personalità che per i disegni a loro relativi. Infatti anche se un personaggio è presente solo in una breve storia è differenziato da tutti gli altri ed ha una storia così interessante che ti rimane in mente anche se lo hai visto per pochissimo.
Inoltre questo è il caso in qui anche gli antagonisti si fanno amare per le loro assurde personalità.
Katsura Hoshino ha fatto davvero uno splendido lavoro realizzando questo manga, impossibile perderlo
Questo per quanto riguarda un riassunto di ciò che intendo ma i motivi per cui ho dato dieci sono i seguenti. Prima di tutto devo dire che la storia intriga molto, ovviamente per gli amanti dello shonen, inoltre ti prende tantissimo, infatti è talmente resa bene la trama che riesci persino a immaginarti lì tra loro, tra gli esorcisti e ti sembra proprio di far parte del manga.
Questo accade sopratutto perché ogni singolo personaggio è sviluppato in maniera quasi maniacale, in senso positivo; non parlo solo dei principali quattro personaggi (Allen, Kanda, Linalee e Lavi) ma anche degli altri e la stessa cosa vale per gli antagonisti che sono così affascinanti e eccentrici che ci si affeziona persino a loro, nonostante siano abbastanza terribili!
E un'altra delle conseguenze di questa perfetta caratterizzazione dei personaggi è che ci si ricorda ogni singolo soggetto. Spesso infatti accade che leggendo un manga di molti volumi ci si dimentichi alcuni nomi all'infuori dei protagonisti. Questo non succede con "D. Gray-man grazie al grandioso equilibrio creato dalla sensei Katsura.
Altro punto a favore sono i disegni che all'inizio possono sembrare un po' distaccati e rigidi ma leggendo il manga essi cambiano radicalmente e migliorano passo passo. Inoltre le espressioni facciali sono tantissimi e tutte rese nel modo più veritiero possibile.
C'è solo un piccolo punto a sfavore ma non ho abbassato il voto per questo perché non è colpa della storia. Infatti l'autrice ha fatto spesso molte pause e questo ha influito negativamente sulla storia che, essendo anche uno shonen, rischiava di essere un po' dimenticata da volume a volume se le uscite erano troppo lunghe tra loro. Tuttavia per coloro che desiderano cominciare a prenderlo, e consiglio tantissimo ancora di farlo, non sarà un problema perché per adesso sono usciti abbastanza volumi (in Italia ventuno mi pare).
D.Gray-man è ambientato in un 1800 immaginario dove l'Ordine Oscuro degli esorcisti ostacola i piani apocalittici del Conte del Millennio e della sua famiglia, i Noah. Gli esorcisti usando l'Innocence, sostanza divina sparsa per il mondo, distrugge gli Akuma, armi create dal Conte sfruttando i dispiaceri e le debolezze dell'uomo.
Il protagonista è Allen Walker, un ragazzino posseduto dall'Innocence, in grado di vedere le anime sofferenti degli Akuma per via di una maledizione inferta dal suo padre adottivo quando Allen ha cercato di richiamarlo in vita persuaso dal Conte.
Allen si reca all'Ordine Oscuro, sede degli esorcisti sotto incarico del suo maestro, il Generale Cross Marian, per diventare lui stesso un esorcista. Lì conoscerà tante persone con cui condividerà molte avventure.
D.gray-man è uno dei miei manga preferiti. Grafica azzeccata per il genere e molto curata. Durante il corso dell'opera ci si accorgerà dei ripetuti cambi di stile da parte dell'autrice. Molti non hanno gradito questi cambiamenti, ma per me sono uno dei punti di forza del manga. Questi continui cambiamenti danno più respiro al manga donandogli creatività.
Per quanto riguarda i personaggi, sono tutti ben caratterizzati e nella storia non mancano certo i colpi di scena o la suspance. I combattimenti sono ben realizzati e trasmettono molta dinamicità e originalità.
Consiglio questo manga vivamente, difficilmente se ne rimarrà delusi. Non do il 10 su 10 perché il manga è ancora in corso e potrebbe peggiorare, però per adesso è assolutamente ottimo.
Il protagonista è Allen Walker, un ragazzino posseduto dall'Innocence, in grado di vedere le anime sofferenti degli Akuma per via di una maledizione inferta dal suo padre adottivo quando Allen ha cercato di richiamarlo in vita persuaso dal Conte.
Allen si reca all'Ordine Oscuro, sede degli esorcisti sotto incarico del suo maestro, il Generale Cross Marian, per diventare lui stesso un esorcista. Lì conoscerà tante persone con cui condividerà molte avventure.
D.gray-man è uno dei miei manga preferiti. Grafica azzeccata per il genere e molto curata. Durante il corso dell'opera ci si accorgerà dei ripetuti cambi di stile da parte dell'autrice. Molti non hanno gradito questi cambiamenti, ma per me sono uno dei punti di forza del manga. Questi continui cambiamenti danno più respiro al manga donandogli creatività.
Per quanto riguarda i personaggi, sono tutti ben caratterizzati e nella storia non mancano certo i colpi di scena o la suspance. I combattimenti sono ben realizzati e trasmettono molta dinamicità e originalità.
Consiglio questo manga vivamente, difficilmente se ne rimarrà delusi. Non do il 10 su 10 perché il manga è ancora in corso e potrebbe peggiorare, però per adesso è assolutamente ottimo.
D.gray-man è uno shonen con sfumature dark che parla di esorcisti in lotta contro il conte del millennio. Decisi di comprare il manga perché ne parlavano tutti bene e allora volevo vedere di cosa trattava. Il primo volume, come in genere succede con gli shonen, ha tratti quasi autoconclusivi per farti immergere nel mondo, e già dal primo sono rimasto affascinato dalle ambientazioni e dalla caratterizzazione dei personaggi principali. La storia è molto interessante, a parte in alcuni capitoli o a volte volumi (es. vol. 18) che sono fatti per allungare il brodo - non che non siano interessanti per carità, però ai fini della storia c'entrano veramente poco. I combattimenti sono ben strutturati, poi non è il solito shonen in cui il protagonista, Allen, è quello che risolve sempre la situazione in qualunque momento. La caratterizzazione dei personaggi è veramente ben fatta, sia degli esorcisti che dei Noah. I disegni non sono affatto male, un tratto piacevole e buon utilizzo di china e retini.
In definitiva D.gray-man è un manga che sento di consigliare a tutti, peccato che ora non esca più con continuità, comunque è veramente un bel manga a mio parere.
In definitiva D.gray-man è un manga che sento di consigliare a tutti, peccato che ora non esca più con continuità, comunque è veramente un bel manga a mio parere.
"Ogni essere umano ha una parte di tenebra dentro il proprio cuore." [Allen Walker]
D.Gray-Man è un manga che attualmente conta 21 numeri in Giappone, pubblicati su Shonen Jump dal 2004, mentre in Italia conta 20 numeri pubblicati dalla Panini Comics sulla collana "Manga Superstars". Ma passiamo ai punti salienti della recensione:
TRAMA (Voto 10)
Il manga si sviluppa in un'immaginaria Europa ottocentesca, abitata da esseri misteriosi, nati dalle tenebre e dalla disperazione del cuore umano, tali esseri vengono chiamati Akuma; gli Akuma vengono considerati vere e proprie armi di distruzione, portatori di morte. Tali "mostri" vengono creati dal Costruttore, Il Conte del Millennio; il suo obiettivo è la distruzione del mondo attraverso l'utilizzo dei suoi Akuma. Per far fronte ai diabolici piani del Conte del Millennio nasce una congrega di guerrieri chiamati Esorcisti. Tra i quali troviamo il protagonista del manga Allen Walker (personaggio dall'oscuro passato, ma di una vitalità inappagabile), il quale si troverà nelle più disparate situazioni.
TRATTO (Voto 9,5)
Nei primi volumi, il tratto della mangaka Katsura Hoshino (per chi non lo sapesse ufficialmente è una donna) è assai acerbo ma con il susseguirsi dei volumi il tratto migliora drasticamente, arriva alla perfezione dal diciassettesimo volume.
PERSONAGGI (Voto 10)
I personaggi principali sono ben caratterizzati, da Allen Walker a Yuu Kanda, da Lavi a Linalee; in generale un po' tutti gli esorcisti tranne Aleister Crowley, che secondo me si è visto veramente troppo poco, secondo me è un personaggio che andrebbe sfruttato di più. Nonostante tutto anche gli antagonisti, la Famiglia Noah e il Conte del Millennio sono ben caratterizzati (trovo così amabile il Conte de Millennio!).
EDIZIONE ITALIANA (Voto 8,5)
L'edizione della Panini è la classica da 3,90€, non eccellente, ma si fa leggere, grazie al prezzo accessibile per tutti.
Credo che in definitiva questo sia uno dei migliori manga che abbia letto e per questo gli do un bel 10 meritato.
D.Gray-Man è un manga che attualmente conta 21 numeri in Giappone, pubblicati su Shonen Jump dal 2004, mentre in Italia conta 20 numeri pubblicati dalla Panini Comics sulla collana "Manga Superstars". Ma passiamo ai punti salienti della recensione:
TRAMA (Voto 10)
Il manga si sviluppa in un'immaginaria Europa ottocentesca, abitata da esseri misteriosi, nati dalle tenebre e dalla disperazione del cuore umano, tali esseri vengono chiamati Akuma; gli Akuma vengono considerati vere e proprie armi di distruzione, portatori di morte. Tali "mostri" vengono creati dal Costruttore, Il Conte del Millennio; il suo obiettivo è la distruzione del mondo attraverso l'utilizzo dei suoi Akuma. Per far fronte ai diabolici piani del Conte del Millennio nasce una congrega di guerrieri chiamati Esorcisti. Tra i quali troviamo il protagonista del manga Allen Walker (personaggio dall'oscuro passato, ma di una vitalità inappagabile), il quale si troverà nelle più disparate situazioni.
TRATTO (Voto 9,5)
Nei primi volumi, il tratto della mangaka Katsura Hoshino (per chi non lo sapesse ufficialmente è una donna) è assai acerbo ma con il susseguirsi dei volumi il tratto migliora drasticamente, arriva alla perfezione dal diciassettesimo volume.
PERSONAGGI (Voto 10)
I personaggi principali sono ben caratterizzati, da Allen Walker a Yuu Kanda, da Lavi a Linalee; in generale un po' tutti gli esorcisti tranne Aleister Crowley, che secondo me si è visto veramente troppo poco, secondo me è un personaggio che andrebbe sfruttato di più. Nonostante tutto anche gli antagonisti, la Famiglia Noah e il Conte del Millennio sono ben caratterizzati (trovo così amabile il Conte de Millennio!).
EDIZIONE ITALIANA (Voto 8,5)
L'edizione della Panini è la classica da 3,90€, non eccellente, ma si fa leggere, grazie al prezzo accessibile per tutti.
Credo che in definitiva questo sia uno dei migliori manga che abbia letto e per questo gli do un bel 10 meritato.
Per cominciare vorrei dire che ho conosciuto prima l'anime e poi, fortunatamente, il manga. Per quanto riguarda la serie animata devo dire che all'inizio non mi prendeva molto, era troppo confusionaria e assurda, dopo qualche mese però ho deciso di riprovare a vederla e me ne sono innamorata (sorvolando sui filler e simili). Successivamente quindi ho deciso di comprare anche il fumetto. Comunque, parliamo della storia.
La vicenda è ambientata in un'alternativa Europa del 1800, qui opera la Dark Religious (o Ordine Oscuro), una congrega formata dagli esorcisti, gli apostoli di Dio, che hanno il compito di ripulire il mondo dagli Akuma e sconfiggere il Conte del Millenio, il loro creatore. Ed ora entra in scena Allen Walker, il maledetto (nel vero senso della parola) protagonista a cui man mano si aggiungeranno altri esorcisti, ognuno con la propria Innocence e col proprio passato che verrà svelato durante la storia.
Bene, devo dire che questo è uno dei manga miei manga preferiti. Adoro lo stile della Hoshino, il suo tratto mi piace da morire, si nota subito la grande attenzione ai particolari e ai dettagli più piccoli. C'è anche un'estrema precisione in ogni tavola, in cui appaiono anche disegni "divertenti" (le versioni pucciose sono adorabili!) che aiutano a sdrammatizzare l'atmosfera. A quest'ultimo scopo aiutano anche le battute che, anche se frequenti, sono "nei punti giusti" e non rendono inutilmente le situazioni ridicole.
Infine, i personaggi. Alcuni di loro sono davvero caratterizzati bene, per esempio Kanda, penso sia il meglio riuscito di tutta la storia (per quelli che si sono visti finora). Oltre ad essere disegnato davvero in modo fantastico adoro il suo carattere, è molto complesso. All'inizio può sembrare il bastardo di turno (cosa che in realtà è sul serio) ma successivamente si viene a conoscere anche il suo lato più "umano". Ho apprezzato il fatto che il suo passato venga svelato tutto insieme (anche se la cosa è ancora "in corso") mentre invece, con Allen, per esempio, si viene a conoscenza della sua precedente vita solo grazie a sporadici racconti e flashback. Sempre parlando di Allen, penso che sia andato leggermente peggiorando dall'inizio della serie. È un po' il classico protagonista a cui capitano tutte le sfighe del mondo e che riesce a salvare tutti nel momento giusto. E poi è davvero TROPPO buono, non sembra umano. È talmente buono che è adorabile, il che lo aiuta a nascondere tutti gli altri difetti (opinione prettamente personale).
Che altro dire? La storia prende davvero ed è abbastanza originale, i disegni sono ben fatti e i personaggi (anche se non tutti) hanno uno "spessore mentale". Vivamente consigliato agli amanti del genere, insomma.
La vicenda è ambientata in un'alternativa Europa del 1800, qui opera la Dark Religious (o Ordine Oscuro), una congrega formata dagli esorcisti, gli apostoli di Dio, che hanno il compito di ripulire il mondo dagli Akuma e sconfiggere il Conte del Millenio, il loro creatore. Ed ora entra in scena Allen Walker, il maledetto (nel vero senso della parola) protagonista a cui man mano si aggiungeranno altri esorcisti, ognuno con la propria Innocence e col proprio passato che verrà svelato durante la storia.
Bene, devo dire che questo è uno dei manga miei manga preferiti. Adoro lo stile della Hoshino, il suo tratto mi piace da morire, si nota subito la grande attenzione ai particolari e ai dettagli più piccoli. C'è anche un'estrema precisione in ogni tavola, in cui appaiono anche disegni "divertenti" (le versioni pucciose sono adorabili!) che aiutano a sdrammatizzare l'atmosfera. A quest'ultimo scopo aiutano anche le battute che, anche se frequenti, sono "nei punti giusti" e non rendono inutilmente le situazioni ridicole.
Infine, i personaggi. Alcuni di loro sono davvero caratterizzati bene, per esempio Kanda, penso sia il meglio riuscito di tutta la storia (per quelli che si sono visti finora). Oltre ad essere disegnato davvero in modo fantastico adoro il suo carattere, è molto complesso. All'inizio può sembrare il bastardo di turno (cosa che in realtà è sul serio) ma successivamente si viene a conoscere anche il suo lato più "umano". Ho apprezzato il fatto che il suo passato venga svelato tutto insieme (anche se la cosa è ancora "in corso") mentre invece, con Allen, per esempio, si viene a conoscenza della sua precedente vita solo grazie a sporadici racconti e flashback. Sempre parlando di Allen, penso che sia andato leggermente peggiorando dall'inizio della serie. È un po' il classico protagonista a cui capitano tutte le sfighe del mondo e che riesce a salvare tutti nel momento giusto. E poi è davvero TROPPO buono, non sembra umano. È talmente buono che è adorabile, il che lo aiuta a nascondere tutti gli altri difetti (opinione prettamente personale).
Che altro dire? La storia prende davvero ed è abbastanza originale, i disegni sono ben fatti e i personaggi (anche se non tutti) hanno uno "spessore mentale". Vivamente consigliato agli amanti del genere, insomma.
Allen Walker è un'esorcista, ovvero un ragazzo al quale l'innocence ha dato un potere per sconfiggere gli akuma, mostri al servizio del conte del Millennio e i Noah. Allen entra in un'associazione di esorcisti come lui e qui, incontrerà Leenalee, Lavi, Kanda e molte altre persone, che con lui dovranno sventare i piani del conte del Millennio.
La storia di questo manga è spettacolare e innovativa, con molti colpi di scena, è divertente, ma anche seria.
I disegni sono secondo me stupendi, lo stile di Katsura Hoshino è superbo e molto particolare, ogni personaggio ha una sua particolare espressività, le ambientazioni gotiche sono intriganti e l'atmosfera si adatta sempre alla situazione. I personaggi hanno una spessore psicologico marcato e si evolvono durante il corso della storia.
Infine, consiglio a tutti questo strepitoso manga.
La storia di questo manga è spettacolare e innovativa, con molti colpi di scena, è divertente, ma anche seria.
I disegni sono secondo me stupendi, lo stile di Katsura Hoshino è superbo e molto particolare, ogni personaggio ha una sua particolare espressività, le ambientazioni gotiche sono intriganti e l'atmosfera si adatta sempre alla situazione. I personaggi hanno una spessore psicologico marcato e si evolvono durante il corso della storia.
Infine, consiglio a tutti questo strepitoso manga.
Volevo leggere un manga speciale, ambientato in un tempo passato, con una trama affascinante.
Perché ho scelto D.Gray-Man? Sono andata a intuito. Ho comprato i 19 volumetti tutti d'un colpo all'inizio di Dicembre, come regalo di Natale. Aspettai a cominciarlo. E spesso mi chiesi se avessi fatto bene a spendere tutti quei soldi per un manga che forse non mi sarebbe neanche piaciuto. Il risultato? Ho iniziato a leggere il volume 1 il 26 Dicembre 2010, e ho finito il 19 il 2 Gennaio 2011.
È semplicemente un manga meraviglioso. Quando ho aperto la prima pagina mi ha colpito molto lo stile del disegno, piacevole e particolare. Il protagonista è brillante, mi ha colpito immediatamente; il contesto è letteralmente stuzzicante, i coprotagonisti per nulla banali e ricchi di personalità. I "cattivoni della situazione" sono una famiglia. La famiglia Noah. Sono veramente originali.
E lo svilupparsi della storia lascia con il fiato sospeso: appena finisci un volume, senti il bisogno fisico di cominciare a leggere il successivo.
Niente da ridire, secondo me è un capolavoro, ricco di intrighi e colpi di scena. L'atmosfera drammatica è esorcizzata da gag veramente simpatiche, e le emozioni sono talmente intense da sentirle sulla tua pelle.
Dopo tutto ciò, non posso non dare un meritatissimo 10.
Perché ho scelto D.Gray-Man? Sono andata a intuito. Ho comprato i 19 volumetti tutti d'un colpo all'inizio di Dicembre, come regalo di Natale. Aspettai a cominciarlo. E spesso mi chiesi se avessi fatto bene a spendere tutti quei soldi per un manga che forse non mi sarebbe neanche piaciuto. Il risultato? Ho iniziato a leggere il volume 1 il 26 Dicembre 2010, e ho finito il 19 il 2 Gennaio 2011.
È semplicemente un manga meraviglioso. Quando ho aperto la prima pagina mi ha colpito molto lo stile del disegno, piacevole e particolare. Il protagonista è brillante, mi ha colpito immediatamente; il contesto è letteralmente stuzzicante, i coprotagonisti per nulla banali e ricchi di personalità. I "cattivoni della situazione" sono una famiglia. La famiglia Noah. Sono veramente originali.
E lo svilupparsi della storia lascia con il fiato sospeso: appena finisci un volume, senti il bisogno fisico di cominciare a leggere il successivo.
Niente da ridire, secondo me è un capolavoro, ricco di intrighi e colpi di scena. L'atmosfera drammatica è esorcizzata da gag veramente simpatiche, e le emozioni sono talmente intense da sentirle sulla tua pelle.
Dopo tutto ciò, non posso non dare un meritatissimo 10.
In un ottocento immaginario, Allen Walker, un giovane esorcista, intraprende un lungo viaggio per arrivare all'Ordine Oscuro, raccomandato dal suo maestro per iniziare la sua lotta contro il Conte del Millennio, che grazie ai suoi Akuma vuole distruggere il genere umano.
Gli Akuma sono esseri creati dal richiamo delle anime defunte dai vivi, e attraverso il Conte del Millennio essi possono riprendere vita, ma all'insaputa del fatto che diverranno al servizio del Conte e che verranno imprigionati all'interno di un Akuma, che si servirà di loro per prendere vita e uccidere chiunque gli venga detto di sterminare. Gli esorcisti sono gli unici che possono, grazie alla loro Innocence, fermare questa strage e quindi eliminare la causa di tutto, ovvero il Conte del Millennio.
Riuscirà Allen ad entrare a far parte dell'Ordine Oscuro?
Inizialmente, leggendolo non mi parve chissà quale opera divina, eppure andando avanti con la lettura capii che mi stavo trovando difronte a qualcosa di nuovo, di innovativo e di assolutamente fantastico.
Il disegno, già bello fin dall'inizio, man mano che si procederà avanti nella lettura diverrà ancor più bello e curato, ed i personaggi acquisteranno una profondità che solo pochi manga possiedono. Questo manga è un capolavoro dal punto di vista grafico, per il contenuto e la creatività che l'autrice è riuscita a tirar fuori buttandole su carta. Gli antagonisti sono fantastici, le battaglie sono elaboratissime e ben disegnate, insomma, è veramente un manga degno di lode.
Il protagonista sorprende per la sua crescita interiore ad ogni volume, anzi, ad ogni capitolo, ma così è anche per i personaggi secondari che sembrano divenire a loro volta i protagonisti assieme ad Allen. Ogni personaggio ha la sua storia,e il bello è che di personaggi ce ne sono a bizzeffe e l'autrice non ne tralascia neanche uno.
D.Gray-Man è uno dei migliori nel suo genere, ora e sempre, merita d'esser comperato e letto e raccomando l'acquisto della prima serie, e non della ristampa poiché purtroppo le pagine si scollano facilmente, ed è una cosa riscontrata da molti. Grazie al cielo possiedo la serie completa, acquistata proprio per la bellezza di questo manga e i soldi sono stati spesi molto bene, aggiungo. Consigliato al massimo!
Gli Akuma sono esseri creati dal richiamo delle anime defunte dai vivi, e attraverso il Conte del Millennio essi possono riprendere vita, ma all'insaputa del fatto che diverranno al servizio del Conte e che verranno imprigionati all'interno di un Akuma, che si servirà di loro per prendere vita e uccidere chiunque gli venga detto di sterminare. Gli esorcisti sono gli unici che possono, grazie alla loro Innocence, fermare questa strage e quindi eliminare la causa di tutto, ovvero il Conte del Millennio.
Riuscirà Allen ad entrare a far parte dell'Ordine Oscuro?
Inizialmente, leggendolo non mi parve chissà quale opera divina, eppure andando avanti con la lettura capii che mi stavo trovando difronte a qualcosa di nuovo, di innovativo e di assolutamente fantastico.
Il disegno, già bello fin dall'inizio, man mano che si procederà avanti nella lettura diverrà ancor più bello e curato, ed i personaggi acquisteranno una profondità che solo pochi manga possiedono. Questo manga è un capolavoro dal punto di vista grafico, per il contenuto e la creatività che l'autrice è riuscita a tirar fuori buttandole su carta. Gli antagonisti sono fantastici, le battaglie sono elaboratissime e ben disegnate, insomma, è veramente un manga degno di lode.
Il protagonista sorprende per la sua crescita interiore ad ogni volume, anzi, ad ogni capitolo, ma così è anche per i personaggi secondari che sembrano divenire a loro volta i protagonisti assieme ad Allen. Ogni personaggio ha la sua storia,e il bello è che di personaggi ce ne sono a bizzeffe e l'autrice non ne tralascia neanche uno.
D.Gray-Man è uno dei migliori nel suo genere, ora e sempre, merita d'esser comperato e letto e raccomando l'acquisto della prima serie, e non della ristampa poiché purtroppo le pagine si scollano facilmente, ed è una cosa riscontrata da molti. Grazie al cielo possiedo la serie completa, acquistata proprio per la bellezza di questo manga e i soldi sono stati spesi molto bene, aggiungo. Consigliato al massimo!
D.gray-man è il miglior manga mai letto in assoluto, il miglior anime mai visto. La Hoshino la considero una dea, dato che disegna certe cose. La storia è fantastica! Non potrebbe appassionarmi più di così, lo leggo e lo rileggo e ne sono sempre più affascinata. Vai avanti con la storia e vedi come i personaggi crescono, sia fisicamente che emotivamente. Non è la solita storia incentrata sul protagonista che è fantastico e bellissimissimo e tutti gli altri sono notevolmente inferiori: si, Allen è il mio preferito, ma senza Lavi, Lenalee o Komui, come anche per tutti gli altri, non sarebbe la stessa cosa. Senza parlare dei disegni, quelli sono il massimo. Non ho trovato niente di più fantastico. Gli do 10 e non me ne pentirò mai: la Sensei è stata male ma è tornata a disegnare meglio di prima, non potrei essere più soddisfatta!
Questo manga mi è veramente piaciuto un sacco, anche se per ora il ritmo di uscita dei capitoli è veramente lento (a quanto pare per problemi di salute dell'autrice), e ho deciso di aspettare prima di continuare a leggere.
Un pregio di questo manga, secondo me, è l'incedere della storia, piena di colpi di scena, e di combattimenti, nei quali gli esorcisti si scontreranno con gli Akuma, armi maledette che risiedono all'interno dei corpi degli umani che hanno "venduto" la loro anima al Conte del millennio. A parte con gli Akuma, gli esorcisti si scontreranno anche con la famiglia Noah, di cui il Conte è membro.
I personaggi sono caratterizzati molto bene, sia maschi che femmine (il che è un bene guardando certi inutili personaggi femminili di Naruto o Bleach). C'è da dire comunque che la trama è molto intricata e certe volte non è facile da capire. In questo non aiutano i disegni, che sono sì dettagliati e belli, ma spesso anche confusionari.
Un pregio di questo manga, secondo me, è l'incedere della storia, piena di colpi di scena, e di combattimenti, nei quali gli esorcisti si scontreranno con gli Akuma, armi maledette che risiedono all'interno dei corpi degli umani che hanno "venduto" la loro anima al Conte del millennio. A parte con gli Akuma, gli esorcisti si scontreranno anche con la famiglia Noah, di cui il Conte è membro.
I personaggi sono caratterizzati molto bene, sia maschi che femmine (il che è un bene guardando certi inutili personaggi femminili di Naruto o Bleach). C'è da dire comunque che la trama è molto intricata e certe volte non è facile da capire. In questo non aiutano i disegni, che sono sì dettagliati e belli, ma spesso anche confusionari.
Se si dice "Escorcista", immediatamente si pensa al lungometraggio omonimo di William Friedkin, che ha fatto impazzire generazioni, oltre ad aver "ispirato" uno Scary Movie. Qui gli esorcisti sono ben altro, e acquistano un certo spessore, in un 1800 immaginario in cui, segretamente, il mondo è sull'orlo dell'annichilimento.
La storia tratta di Allen Walker, giovane esorcista che fa parte del Black Order, un'associazione di Esorcisti creata appositamente per combattere gli Akuma, armi meccaniche/biologiche che attirano l'anima delle persone morte, in modo che poi uccidano la persona a loro più cara e ne prendano possesso del corpo, rendendoli macchine sterminatrici che uccidono gli umani per evolversi assumendo forme più potenti. L'unica cosa in grado di sconfiggere questi abomini è l'Innocence, uno strano materiale di cui sono fatte le armi degli esorcisti in grado di liberare l'Anima delle persone intrappolate dagli Akuma. Allen ha l'Innocence direttamente nel corpo, infatti il suo braccio sinistro è un'Arma che può usare in combattimento, e per di più, grazie a una serie di circostanze, è diventato un mezzo Akuma, ricevendo il potere di vedere le anime intrappolate nei suoi nemici "meccanici", una cosa che lo segnerà in vari punti della storia.
Sarà per le atmosfere un po' Dark, il design ben fatto, le scene comiche miste a combattimenti incredibilmente dettagliati, il buon chara design, ma questo manga è secondo me davvero affascinante e ben fatto. La storia presenta continuamente dei colpi di scena e/o altri spunti per un possibile seguito, rendendola abbastanza imprevedibile. Per non parlare poi della caratterizzazione dei personaggi e della loro profondità. Spunti ovunque per mandare avanti e rendere ancora meglio quest'opera.
Una buona serie da seguire con cura, peccato che io faccio fatica a ricordarmi i nomi dei personaggi nuovi e il manga esce ogni 2(3?) mesi...
La storia tratta di Allen Walker, giovane esorcista che fa parte del Black Order, un'associazione di Esorcisti creata appositamente per combattere gli Akuma, armi meccaniche/biologiche che attirano l'anima delle persone morte, in modo che poi uccidano la persona a loro più cara e ne prendano possesso del corpo, rendendoli macchine sterminatrici che uccidono gli umani per evolversi assumendo forme più potenti. L'unica cosa in grado di sconfiggere questi abomini è l'Innocence, uno strano materiale di cui sono fatte le armi degli esorcisti in grado di liberare l'Anima delle persone intrappolate dagli Akuma. Allen ha l'Innocence direttamente nel corpo, infatti il suo braccio sinistro è un'Arma che può usare in combattimento, e per di più, grazie a una serie di circostanze, è diventato un mezzo Akuma, ricevendo il potere di vedere le anime intrappolate nei suoi nemici "meccanici", una cosa che lo segnerà in vari punti della storia.
Sarà per le atmosfere un po' Dark, il design ben fatto, le scene comiche miste a combattimenti incredibilmente dettagliati, il buon chara design, ma questo manga è secondo me davvero affascinante e ben fatto. La storia presenta continuamente dei colpi di scena e/o altri spunti per un possibile seguito, rendendola abbastanza imprevedibile. Per non parlare poi della caratterizzazione dei personaggi e della loro profondità. Spunti ovunque per mandare avanti e rendere ancora meglio quest'opera.
Una buona serie da seguire con cura, peccato che io faccio fatica a ricordarmi i nomi dei personaggi nuovi e il manga esce ogni 2(3?) mesi...
In un 1800 immaginario il Black Order è un'organizzazione sotto il diretto controllo della Chiesa, ma è un'organizzazione molto particolare, essa difatti è un'organizzazione all'interno della quale si trovano gli apostoli di Dio, coloro che sono compatibili con l'Innocence, la sostanza divina, l'unica sostanza in grado di uccidere gli Akuma: Creature malvagie create dal conte del millennio sfruttando i corpi e la disperazione delle persone; queste persone compatibili con l'Innocence sono chiamati Esorcisti.
Uno di questi è Allen Walker, un ragazzo dai capelli bianchi, con una mano deforme e con una cicatrice sul viso che gli incornicia l'occhio, il quale, giunto all'organizzazione, si ritroverà protagonista dello scontro contro il Conte del Millennio, fondatore della stirpe dei Noah che vuole eliminare la razza umana. Ovviamente ad accompagnare il personaggio di Allen ci saranno altri compagni dell'Ordine.
Uno è Kanda, un ragazzo giapponese dal carattere estremamente freddo e sprezzante, continuamente in contrasto con Allen, è un eccellente spadaccino e riesce sempre nelle missioni che vengono lui affidate. La sua Innocence prende la forma di Mugen, la sua fedelissima katana. Personalmente è uno dei miei personaggi preferiti, non solo per come è disegnato, perché sinceramente adoro l'aspetto esteriore di questo ragazzo, ma anche per l'impronta particolare che gli viene data. Non sembra un disegno, non sembra un personaggio inventato di sana pianta, ma sembra una persona che, quasi per caso, è rimasto intrappolato nella carta. È un personaggio sviluppato benissimo, così come, grande merito di questo manga, tutti gli altri personaggi della storia i quali hanno una storia dietro ed una personalità che non si rifanno a stereotipi.
Lavi è un altro personaggio che adoro. Futuro Bookman, è un personaggio estremamente aperto e solare, con qualche inclinazione da donnaiolo, ma che soffre profondamente della sua condizione di Bookman, incarico per il quale è necessario non affezionarsi e trascrivere la storia in modo oggettivo. La sua Innocence prende la forma di un martello allungabile capace di utilizzare i 4 elementi.
Adoro anche questo personaggio così come, premetto, venero la bellissima Linalee, sorella minore di Komui, l'Innocence della quale prende la forma di Black Boots, stivali neri che la fanno anche correre in aria e che,come lei stessa dirà, le pesano. Povera piccola, è un personaggio veramente dolce, la prima ad accettare Allen all'ordine, sempre gentile e cordiale con tutti in realtà ha subito molti traumi. Vorrei descrivere anche Crowley, il vampiro, o Komui, il sovrintendente, o ancora Marian Cross, il generale ex maestro di Allen, ma mi sono già dilungata troppo.
Un manga decisamente profondo, con delle frasi che ti lasciano a bocca aperta e con quel tocco di comicità nei momenti giusti che non risulta mai eccessivamente pesante. I combattimenti sono a mio parere eccellenti, così come il disegno, la trama è avvincente e, nonostante inizialmente gli sfondi siano molto confusi e poco chiari, penso che sia uno dei manga meglio disegnati sui quali abbia mai posato le mie manine d'oro. Beh, un 9 secondo me meritato per D.Gray-Man.
Uno di questi è Allen Walker, un ragazzo dai capelli bianchi, con una mano deforme e con una cicatrice sul viso che gli incornicia l'occhio, il quale, giunto all'organizzazione, si ritroverà protagonista dello scontro contro il Conte del Millennio, fondatore della stirpe dei Noah che vuole eliminare la razza umana. Ovviamente ad accompagnare il personaggio di Allen ci saranno altri compagni dell'Ordine.
Uno è Kanda, un ragazzo giapponese dal carattere estremamente freddo e sprezzante, continuamente in contrasto con Allen, è un eccellente spadaccino e riesce sempre nelle missioni che vengono lui affidate. La sua Innocence prende la forma di Mugen, la sua fedelissima katana. Personalmente è uno dei miei personaggi preferiti, non solo per come è disegnato, perché sinceramente adoro l'aspetto esteriore di questo ragazzo, ma anche per l'impronta particolare che gli viene data. Non sembra un disegno, non sembra un personaggio inventato di sana pianta, ma sembra una persona che, quasi per caso, è rimasto intrappolato nella carta. È un personaggio sviluppato benissimo, così come, grande merito di questo manga, tutti gli altri personaggi della storia i quali hanno una storia dietro ed una personalità che non si rifanno a stereotipi.
Lavi è un altro personaggio che adoro. Futuro Bookman, è un personaggio estremamente aperto e solare, con qualche inclinazione da donnaiolo, ma che soffre profondamente della sua condizione di Bookman, incarico per il quale è necessario non affezionarsi e trascrivere la storia in modo oggettivo. La sua Innocence prende la forma di un martello allungabile capace di utilizzare i 4 elementi.
Adoro anche questo personaggio così come, premetto, venero la bellissima Linalee, sorella minore di Komui, l'Innocence della quale prende la forma di Black Boots, stivali neri che la fanno anche correre in aria e che,come lei stessa dirà, le pesano. Povera piccola, è un personaggio veramente dolce, la prima ad accettare Allen all'ordine, sempre gentile e cordiale con tutti in realtà ha subito molti traumi. Vorrei descrivere anche Crowley, il vampiro, o Komui, il sovrintendente, o ancora Marian Cross, il generale ex maestro di Allen, ma mi sono già dilungata troppo.
Un manga decisamente profondo, con delle frasi che ti lasciano a bocca aperta e con quel tocco di comicità nei momenti giusti che non risulta mai eccessivamente pesante. I combattimenti sono a mio parere eccellenti, così come il disegno, la trama è avvincente e, nonostante inizialmente gli sfondi siano molto confusi e poco chiari, penso che sia uno dei manga meglio disegnati sui quali abbia mai posato le mie manine d'oro. Beh, un 9 secondo me meritato per D.Gray-Man.
Ed eccomi alla mia prima recensione. Ho scelto D.Gray-man perchè sento di avere qualcosa da dire, ovvero: che delusione!
La serie comincia nel migliore dei modi, risulta molto godibile sviluppando la trama gradualmente e lasciando contemporaneamente intatto l'alone di mistero che circonda i personaggi. Ma col passare dei volumi cominciano i problemi. Il disegno, fino a quel momento vero punto di forza dell'autrice, si appesantisce sempre di più rendendo sempre più confuse le scene di combattimento; i personaggi si appiattiscono, ricadendo in modelli stereotipati, e la trama diventa sempre più improbabile.
Ed eccoci agli ultimi volumi, in cui emerge chiaramente la difficoltà dell'autrice ne portare avanti la storia, che difatti va incontro ad un vero e proprio stravolgimento. Come già sottolineato, questo manga andrà a far compagnia a molti altri nella categoria "poteva essere un capolavoro e invece..."
La serie comincia nel migliore dei modi, risulta molto godibile sviluppando la trama gradualmente e lasciando contemporaneamente intatto l'alone di mistero che circonda i personaggi. Ma col passare dei volumi cominciano i problemi. Il disegno, fino a quel momento vero punto di forza dell'autrice, si appesantisce sempre di più rendendo sempre più confuse le scene di combattimento; i personaggi si appiattiscono, ricadendo in modelli stereotipati, e la trama diventa sempre più improbabile.
Ed eccoci agli ultimi volumi, in cui emerge chiaramente la difficoltà dell'autrice ne portare avanti la storia, che difatti va incontro ad un vero e proprio stravolgimento. Come già sottolineato, questo manga andrà a far compagnia a molti altri nella categoria "poteva essere un capolavoro e invece..."
Salve a tutti, questa è la mia prima recensione. Ho scelto D.Gray-Man come primo manga da recensire perché l'ho trovato immediatamente "speciale". Ho visto prima l'anime, solo 16 puntate a dire la verità, e l'ho trovato molto scadente. Non so dirvi il motivo preciso, ma mi annoiava in una maniera incredibile. Curiosando tra gli scaffali della fumetteria della zona in cui vivo ho scorto questo manga: sfogliandolo, pochi minuti dopo l'avevo comprato, affascinato dai disegni e dalle atmosfere che trovavo, chissà perché meglio realizzati che nella versione animata. Ho voluto dare un'altra possibilità a questa opera e non so dirvi se ho fatto la scelta giusta.
La trama è ben congegnata, con caratteri shonen: gli esorcisti dell'Ordine Oscuro, organizzazione fondata dal Vaticano, combattono un'entità malvagia, conosciuta come il Conte del Millennio, che mira alla distruzione del genere umano. I prescelti di Dio, gli esorcisti, combatteranno contro il Conte e i suoi alleati (i quali ritengo assomiglino, non che siano una copia, agli homunculus di FullMetal Alchemist) per mezzo di poteri donati loro dall'Innocence, materiale divino diviso in 109 pezzi durante il Diluvio Universale. Il Conte vuole distruggere questo materiale, e l'Ordine vuole raggrupparlo per formare nuovi esorcisti compatibili all'Innocence, ognuno con un potere particolare. Allen Walker, il protagonista, si arruolerà nell'Ordine come esorcista per sconfiggere il Conte, i suoi alleati e gli akuma, demoni creati con le anime di persone defunte richiamate dall'aldilà. Il tutto ambientato in un immaginario mondo ottocentesco.
Fino ad ora, i primi 5 numeri sono stati i più affascinanti che ho letto: in essi era possibile notare un equilibrio tra trama, personaggi, disegni, combattimenti e pathos, che personalmente ritengo ottimo, equilibrio che con il procedere della storia scompare. Anche se dal volume 6 entra in scena il mio personaggio preferito, Tiky Mikk, e la storia regge bene, i disegni si guastano, diventando poco curati e rovinando l'ottimo lavoro realizzato fino a quel punto. I volumi 7-8-9 sono i meno belli della parte d'opera che ho letto: meritano un 5,5, un grande calo dall'8 dei primi numeri! Dal volume 10 al 13 il tratto cambia completamente e anche la storia si riprende: i disegni diventano molto più deformed e curati, ma molto diversi dai precedenti.
Adesso vorrei soffermarmi su ogni singola parte del manga: per prima cosa i disegni. Nei primi numeri i disegni si dimostrano curati e dal tratto fine: sono quelli che secondo me rendono particolari le atmosfere e il carattere dei personaggi nel migliore dei modi. Con la prosecuzione della storia danno l'impressione che l'autrice si sia sprecata, nel vero senso del termine, nel muovere la mano. Anche se i disegni non sono comunque brutti mi ha dato fastidio la poca accuratezza che dimostrano dal volume 6 al 9. Il tratto deformed dei volumi successivi è molto originale e ben realizzato ma non all'altezza di quelli di partenza.
I personaggi dell'ordine oscuro sono ben differenziati e amo i loro poteri derivati dall'Innocence, i più belli dei quali sono i Dark Boots di Linalee. I personaggi malvagi alleati del Conte del Millennio sono la famiglia Noah, i discendenti di Noè. I "Cattivi" sono più interessanti degli esorcisti: i membri della famiglia Noah sono 13 più il Conte del Millennio. Nel numero 13 ne conosciamo già 5, tutti ben caratterizzati, tra tutti, spiccano però Road Camelot e Tiky Mikk.
La trama non ha molti alti e bassi di originalità, sempre interessante non sfociando mai nella prevedibilità e nella noia: questo è il punto forte del manga. Si dimostra accattivante e fresca. In più, riformulando e ricreando alcuni canoni degli shonen, permette al manga di non essere definito "solo" un manga di combattimento.
"Allora perché lo ritieni speciale se hai elencato tutti quei difetti?" Beh... non saprei rispondervi! Credo che gli difetti che ho riscontrato nell'opera siano un po' passati in secondo piano, grazie soprattutto alla trama che ho trovato avvolgente e capace di trasmettere sensazioni profonde portando ad immedesimarti nella storia! In precedenza ho parlato della mia insicurezza riguardo l'aver fatto bene a comprarlo perché ho paura che si guasti con il procedere della storia... alla fine ho saputo rispondervi eh eh!
Ho intenzione di informarvi sul suo andamento e la sua fine, quindi appena sarà completato vi darò le mie considerazioni finali, sperando che siano positive!
Per concludere, volevo dirvi che, anche se non esente da difetti come ho già detto, è un manga che vale la pena leggere per assaporare un'opera non ottima ma profonda e convolgente: un 8 meno.
Ciao, alla prossima recensione! (Attenzione, all'apertura delle pagine di qualsiasi edizione: le pagine si staccano facilmente!)
TRAMA: 9.0
ORIGINALITÀ: 7.5
PERSONAGGI: 8.0
DISEGNO: 7.0
EDIZIONE: 4.5 (non nella media!)
La trama è ben congegnata, con caratteri shonen: gli esorcisti dell'Ordine Oscuro, organizzazione fondata dal Vaticano, combattono un'entità malvagia, conosciuta come il Conte del Millennio, che mira alla distruzione del genere umano. I prescelti di Dio, gli esorcisti, combatteranno contro il Conte e i suoi alleati (i quali ritengo assomiglino, non che siano una copia, agli homunculus di FullMetal Alchemist) per mezzo di poteri donati loro dall'Innocence, materiale divino diviso in 109 pezzi durante il Diluvio Universale. Il Conte vuole distruggere questo materiale, e l'Ordine vuole raggrupparlo per formare nuovi esorcisti compatibili all'Innocence, ognuno con un potere particolare. Allen Walker, il protagonista, si arruolerà nell'Ordine come esorcista per sconfiggere il Conte, i suoi alleati e gli akuma, demoni creati con le anime di persone defunte richiamate dall'aldilà. Il tutto ambientato in un immaginario mondo ottocentesco.
Fino ad ora, i primi 5 numeri sono stati i più affascinanti che ho letto: in essi era possibile notare un equilibrio tra trama, personaggi, disegni, combattimenti e pathos, che personalmente ritengo ottimo, equilibrio che con il procedere della storia scompare. Anche se dal volume 6 entra in scena il mio personaggio preferito, Tiky Mikk, e la storia regge bene, i disegni si guastano, diventando poco curati e rovinando l'ottimo lavoro realizzato fino a quel punto. I volumi 7-8-9 sono i meno belli della parte d'opera che ho letto: meritano un 5,5, un grande calo dall'8 dei primi numeri! Dal volume 10 al 13 il tratto cambia completamente e anche la storia si riprende: i disegni diventano molto più deformed e curati, ma molto diversi dai precedenti.
Adesso vorrei soffermarmi su ogni singola parte del manga: per prima cosa i disegni. Nei primi numeri i disegni si dimostrano curati e dal tratto fine: sono quelli che secondo me rendono particolari le atmosfere e il carattere dei personaggi nel migliore dei modi. Con la prosecuzione della storia danno l'impressione che l'autrice si sia sprecata, nel vero senso del termine, nel muovere la mano. Anche se i disegni non sono comunque brutti mi ha dato fastidio la poca accuratezza che dimostrano dal volume 6 al 9. Il tratto deformed dei volumi successivi è molto originale e ben realizzato ma non all'altezza di quelli di partenza.
I personaggi dell'ordine oscuro sono ben differenziati e amo i loro poteri derivati dall'Innocence, i più belli dei quali sono i Dark Boots di Linalee. I personaggi malvagi alleati del Conte del Millennio sono la famiglia Noah, i discendenti di Noè. I "Cattivi" sono più interessanti degli esorcisti: i membri della famiglia Noah sono 13 più il Conte del Millennio. Nel numero 13 ne conosciamo già 5, tutti ben caratterizzati, tra tutti, spiccano però Road Camelot e Tiky Mikk.
La trama non ha molti alti e bassi di originalità, sempre interessante non sfociando mai nella prevedibilità e nella noia: questo è il punto forte del manga. Si dimostra accattivante e fresca. In più, riformulando e ricreando alcuni canoni degli shonen, permette al manga di non essere definito "solo" un manga di combattimento.
"Allora perché lo ritieni speciale se hai elencato tutti quei difetti?" Beh... non saprei rispondervi! Credo che gli difetti che ho riscontrato nell'opera siano un po' passati in secondo piano, grazie soprattutto alla trama che ho trovato avvolgente e capace di trasmettere sensazioni profonde portando ad immedesimarti nella storia! In precedenza ho parlato della mia insicurezza riguardo l'aver fatto bene a comprarlo perché ho paura che si guasti con il procedere della storia... alla fine ho saputo rispondervi eh eh!
Ho intenzione di informarvi sul suo andamento e la sua fine, quindi appena sarà completato vi darò le mie considerazioni finali, sperando che siano positive!
Per concludere, volevo dirvi che, anche se non esente da difetti come ho già detto, è un manga che vale la pena leggere per assaporare un'opera non ottima ma profonda e convolgente: un 8 meno.
Ciao, alla prossima recensione! (Attenzione, all'apertura delle pagine di qualsiasi edizione: le pagine si staccano facilmente!)
TRAMA: 9.0
ORIGINALITÀ: 7.5
PERSONAGGI: 8.0
DISEGNO: 7.0
EDIZIONE: 4.5 (non nella media!)
Un manga decisamente eccezionale!
D.Gray-Man è un manga di Katsura Hoshino che in Giappone ha raggiunto i 20 volumi ed è tutt'ora in corso di pubblicazione, mentre in Italia la pubblicazione da parte della Panini Comics è arrivata al 18 volume. Dal manga è stata tratta una serie animata di 103 episodi.
La vicenda si svolge in una cupa Europa dell'800. Il protagonista Allen Walker è un esorcista, cioè uno che deve uccidere i mostri che invadono il paese, gli Akuma. Il ragazzo è stato maledetto dal padre, ma lo stesso decide di entrare nella congrega degli esorcisti (l'Ordine oscuro) e distruggere tutti gli Akuma e il loro costruttore, il famigerato Conte del Millennio. Quest'ultimo sfrutta la tristezza degli umani per spargere terrore e creare gli Akuma. Insieme ad Allen c'è un golem di nome Timcampi con il quale trova la sede dell'Ordine e capisce qual è lo scopo di essa: trovare l'Innocence, arma in grado di fermare il Conte. Inizia così l'avventura del giovane esorcista. Conoscerà Linalee Lee, un'esorcista proveniente dalla Cina, Yu Kanda, un esorcista dal Giappone e molti altri personaggi per quella che si prospetta un'avventura epica.
Un manga che possiede un alone di mistero in un'ambientazione lugubre e triste senz'altro riuscita. Dal carattere gotico ed entusiasmante, quest'opera riesce ad attirare il lettore anche con la superba qualità del disegno e l'attenta analisi di ogni personaggio. Essi sono disegnati in modo superbo, ed ognuno presenta varie caratteristiche favolose, nonché diverse abilità. Prendiamo per esempio il Conte del millenio, ride e scherza e dall'aspetto uno direbbe che sia innocuo, ma in realtà mostra un carattere oscuro e senza scrupoli ed è ciò che lo rende il nemico principale, mentre Allan ha un animo gentile ed è senz'altro di buon cuore, ma quando è il momento riesce ad essere un combattente temibile e potente.
In conclusione, un manga che riserva sorprese con i suoi colpi di scena alternati da scene misteriose e a volte leggermente drammatiche. Un'opera imperdibile ma soprattutto molto, ma molto bella.
D.Gray-Man è un manga di Katsura Hoshino che in Giappone ha raggiunto i 20 volumi ed è tutt'ora in corso di pubblicazione, mentre in Italia la pubblicazione da parte della Panini Comics è arrivata al 18 volume. Dal manga è stata tratta una serie animata di 103 episodi.
La vicenda si svolge in una cupa Europa dell'800. Il protagonista Allen Walker è un esorcista, cioè uno che deve uccidere i mostri che invadono il paese, gli Akuma. Il ragazzo è stato maledetto dal padre, ma lo stesso decide di entrare nella congrega degli esorcisti (l'Ordine oscuro) e distruggere tutti gli Akuma e il loro costruttore, il famigerato Conte del Millennio. Quest'ultimo sfrutta la tristezza degli umani per spargere terrore e creare gli Akuma. Insieme ad Allen c'è un golem di nome Timcampi con il quale trova la sede dell'Ordine e capisce qual è lo scopo di essa: trovare l'Innocence, arma in grado di fermare il Conte. Inizia così l'avventura del giovane esorcista. Conoscerà Linalee Lee, un'esorcista proveniente dalla Cina, Yu Kanda, un esorcista dal Giappone e molti altri personaggi per quella che si prospetta un'avventura epica.
Un manga che possiede un alone di mistero in un'ambientazione lugubre e triste senz'altro riuscita. Dal carattere gotico ed entusiasmante, quest'opera riesce ad attirare il lettore anche con la superba qualità del disegno e l'attenta analisi di ogni personaggio. Essi sono disegnati in modo superbo, ed ognuno presenta varie caratteristiche favolose, nonché diverse abilità. Prendiamo per esempio il Conte del millenio, ride e scherza e dall'aspetto uno direbbe che sia innocuo, ma in realtà mostra un carattere oscuro e senza scrupoli ed è ciò che lo rende il nemico principale, mentre Allan ha un animo gentile ed è senz'altro di buon cuore, ma quando è il momento riesce ad essere un combattente temibile e potente.
In conclusione, un manga che riserva sorprese con i suoi colpi di scena alternati da scene misteriose e a volte leggermente drammatiche. Un'opera imperdibile ma soprattutto molto, ma molto bella.
Questo manga è letteralmente stupendo, rispetta ogni mio singolo gusto in campo di manga, ci sono scenette divertenti, gli eventi si svolgono in un mondo oscuro e tetro governato dalla paura, i combattimenti sono avvincenti e trascinanti, gli antagonisti sono perfidi ma allo stesso tempo simpatici. Ma vabbè ora approfondiamo punto per punto ogni questione.
Trama: La storia è profonda, intrigata e ben articolata, con un intreccio narrativo che ti porta a leggere i volumetti in un soffio, inoltre la Hoshino è abilissima nel creare un climax che ti fa restare attaccato alle pagine. E poi l ambientazione gotica rende il tutto più affascinante.
Disegni: Il tratto della Hoshino è stupendo, e anche ideale per il tema trattato, le proporzioni sono perfette e i particolari sono curatissimi, riesce a dare un'espressività straordinaria ai visi dei personaggi, e poi sa disegnare alla perfezione il fisico delle ragazze (basta guardare Linalee).
Edizione italiana: Sappiamo di non poterci aspettare molto dalla Planet, le edizioni sono le classiche da 3.90€, ma in molti volumi la colla è talmente poca che le pagine reggono a stento, l'inchiostro smacchia e le pagine sono anche un po' trasparenti, per non parlare delle copertine, flessibilissime e che si rovinano appena le tocchi, possiamo dire che questo è l'unica pecca di quest'opera.
In sostanza è consigliatissimo, di sicuro un opera da leggere.
Trama: La storia è profonda, intrigata e ben articolata, con un intreccio narrativo che ti porta a leggere i volumetti in un soffio, inoltre la Hoshino è abilissima nel creare un climax che ti fa restare attaccato alle pagine. E poi l ambientazione gotica rende il tutto più affascinante.
Disegni: Il tratto della Hoshino è stupendo, e anche ideale per il tema trattato, le proporzioni sono perfette e i particolari sono curatissimi, riesce a dare un'espressività straordinaria ai visi dei personaggi, e poi sa disegnare alla perfezione il fisico delle ragazze (basta guardare Linalee).
Edizione italiana: Sappiamo di non poterci aspettare molto dalla Planet, le edizioni sono le classiche da 3.90€, ma in molti volumi la colla è talmente poca che le pagine reggono a stento, l'inchiostro smacchia e le pagine sono anche un po' trasparenti, per non parlare delle copertine, flessibilissime e che si rovinano appena le tocchi, possiamo dire che questo è l'unica pecca di quest'opera.
In sostanza è consigliatissimo, di sicuro un opera da leggere.
Sarebbe potuta divenire una splendida serie.
Avrebbe potuto cambiare la concezione del genere shounen.
Avrebbe potuto salvare il mondo dalla banalità di certe serie maingstream.
Invece no.
Devo dire che inizialmente m'innamorai del tratto delicato e preciso dell'autrice, che conferiva all'opera quella dose giusta di mistero e drammaticità perfetta, per una trama come quella di D.Gray-man. Una trama che, certamente, sarebbe stata molto bella, particolare e originale, se avesse saputo svilupparla correttamente.
Ma andiamo con ordine: i personaggi. Allen Walker è il tipico personaggio puro et casto, buono, che ama la giustizia e odia i cattivi, blablabla. Lenalee invece è il tipico personaggio femminile messo là per la gioia dei lettori di sesso maschile, inizialmente sembrava una ragazza forte, ma poi si è rivelata decisamente inutile. Una vera e propria Mary Sue che tutti amano e che ha sempre ragione. Kanda è perennemente arrabbiato, Lavi molto estroverso, ma nasconde un passato oscuro. Sì. I personaggi secondo me rovinano decisamente il plot narrativo.
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>
Dal primo volume sino al decimo circa, senza pensare alla caratterizzazione dei personaggi, tuttavia era godibile e carino. Il disegno era superbo, le proporzioni credibili e perfette. Dal capito dall'arca in poi è iniziata la sua lenta - ma neanche tanto! - decadenza sino a sprofondare nell'oblio più profondo. Ha esasperato il passato di Linalee, che è tra l'altro meno traumatico rispetto a quello di Allen, senza spiegare chi è Kanda, mettendo in secondo piano personaggi come Aleister e Miranda e cambiando drasticamente lo stile narrativo e di disegno.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Il suo nuovo tratto è senz'altro pulito, nulla da dire, ma bizzarro, ha secondo me giocato un po' troppo col deformed, rovinando il realismo delle forme e dei corpi. Gli scenari sono perfetti, ma ricordiamo che quelli, certamente, sono fatti dagli assistenti, e non dal mangaka, come accade in tutti i manga.
In conclusione, non è un brutto manga, ma nemmeno così bello, non merita assolutamente il 10. Discreto, gli regalo un 6 politico.
Avrebbe potuto cambiare la concezione del genere shounen.
Avrebbe potuto salvare il mondo dalla banalità di certe serie maingstream.
Invece no.
Devo dire che inizialmente m'innamorai del tratto delicato e preciso dell'autrice, che conferiva all'opera quella dose giusta di mistero e drammaticità perfetta, per una trama come quella di D.Gray-man. Una trama che, certamente, sarebbe stata molto bella, particolare e originale, se avesse saputo svilupparla correttamente.
Ma andiamo con ordine: i personaggi. Allen Walker è il tipico personaggio puro et casto, buono, che ama la giustizia e odia i cattivi, blablabla. Lenalee invece è il tipico personaggio femminile messo là per la gioia dei lettori di sesso maschile, inizialmente sembrava una ragazza forte, ma poi si è rivelata decisamente inutile. Una vera e propria Mary Sue che tutti amano e che ha sempre ragione. Kanda è perennemente arrabbiato, Lavi molto estroverso, ma nasconde un passato oscuro. Sì. I personaggi secondo me rovinano decisamente il plot narrativo.
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>
Dal primo volume sino al decimo circa, senza pensare alla caratterizzazione dei personaggi, tuttavia era godibile e carino. Il disegno era superbo, le proporzioni credibili e perfette. Dal capito dall'arca in poi è iniziata la sua lenta - ma neanche tanto! - decadenza sino a sprofondare nell'oblio più profondo. Ha esasperato il passato di Linalee, che è tra l'altro meno traumatico rispetto a quello di Allen, senza spiegare chi è Kanda, mettendo in secondo piano personaggi come Aleister e Miranda e cambiando drasticamente lo stile narrativo e di disegno.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Il suo nuovo tratto è senz'altro pulito, nulla da dire, ma bizzarro, ha secondo me giocato un po' troppo col deformed, rovinando il realismo delle forme e dei corpi. Gli scenari sono perfetti, ma ricordiamo che quelli, certamente, sono fatti dagli assistenti, e non dal mangaka, come accade in tutti i manga.
In conclusione, non è un brutto manga, ma nemmeno così bello, non merita assolutamente il 10. Discreto, gli regalo un 6 politico.
Che dire... se ho messo i volumi in vendita già si intuisce abbastanza.
Diciamo solo peccato, veramente un peccato. La trama c'era, l'ambientazione anche, le tinte scure mi sono sempre piaciute, ma per quanto riguarda i personaggi... No, non ci siamo, sono banali! Allen è il solito eroe, come si conviene per il personaggio principale, buono, gentile e molto attaccato ai suoi amici, e come tralasciare il suo forte senso della giustizia? Lenalee è la controparte femminile perennemente in lacrime, piange per tutto e per tutti, ed è sempre simpatica e gentile. Ora basta con la simpatia, dopo un po' diventa stucchevole, quindi ecco Kanda, musone e scontroso (tralascio le patetiche scenette con Allen), e poi il giocherellone Lavi con un piccolo lato "oscuro"... Molto più interessanti Alistair e Miranda, che invece sono poco presenti. I nemici sono ancora più disgustosi, l'unico personaggio veramente ben fatto è il Conte del Millennio.
Parlavo di una buona trama, ma con ciò intendevo quella dei primi 16 volumi circa, dopo cade anche quella. Un vero spreco visto che di base gli elementi c'erano! Di shonen come questo ne ho piene le tasche, e parlo sopratutto per il fatto che mi sembra di vedere sempre le stesse situazioni con scenari diversi in ognuno di loro! Manca fantasia nella caratterizzazione dei personaggi: basta con lo stereotipo dell'eroe che si spappola per la giustizia e gli amici, di donne che piangono e piangono (veramente, pensate a Lenalee, Sakura, Inoue...). Solitamente odio paragonare i manga fra loro perché credo che ogni opera vada vista singolarmente senza fissarmi su "questo copiato da o presa da...", ma in questo caso si tratta di una questione di fondo, le trame sono buone, in alcuni punti ottime, ma questi personaggi si comportano sempre nella stessa maniera! Ci vuole qualcosa di innovativo, e non c'è in D.Gray-man.
Diciamo solo peccato, veramente un peccato. La trama c'era, l'ambientazione anche, le tinte scure mi sono sempre piaciute, ma per quanto riguarda i personaggi... No, non ci siamo, sono banali! Allen è il solito eroe, come si conviene per il personaggio principale, buono, gentile e molto attaccato ai suoi amici, e come tralasciare il suo forte senso della giustizia? Lenalee è la controparte femminile perennemente in lacrime, piange per tutto e per tutti, ed è sempre simpatica e gentile. Ora basta con la simpatia, dopo un po' diventa stucchevole, quindi ecco Kanda, musone e scontroso (tralascio le patetiche scenette con Allen), e poi il giocherellone Lavi con un piccolo lato "oscuro"... Molto più interessanti Alistair e Miranda, che invece sono poco presenti. I nemici sono ancora più disgustosi, l'unico personaggio veramente ben fatto è il Conte del Millennio.
Parlavo di una buona trama, ma con ciò intendevo quella dei primi 16 volumi circa, dopo cade anche quella. Un vero spreco visto che di base gli elementi c'erano! Di shonen come questo ne ho piene le tasche, e parlo sopratutto per il fatto che mi sembra di vedere sempre le stesse situazioni con scenari diversi in ognuno di loro! Manca fantasia nella caratterizzazione dei personaggi: basta con lo stereotipo dell'eroe che si spappola per la giustizia e gli amici, di donne che piangono e piangono (veramente, pensate a Lenalee, Sakura, Inoue...). Solitamente odio paragonare i manga fra loro perché credo che ogni opera vada vista singolarmente senza fissarmi su "questo copiato da o presa da...", ma in questo caso si tratta di una questione di fondo, le trame sono buone, in alcuni punti ottime, ma questi personaggi si comportano sempre nella stessa maniera! Ci vuole qualcosa di innovativo, e non c'è in D.Gray-man.
Chi dice che gli shounen sono tutti uguali, noiosi, con combattimenti fotocopia e hanno come protagonista uno stereotipo vivente, non ha decisamente mai letto D.Gray-man.
Innanzitutto, Allen è un personaggio splendido: strano e un po' inquietante ad una prima occhiata; buono,gentile ed educatissimo alla seconda; malinconico,riservato e sfuggente alla terza. Allen Walker, quindi, non è facile da inquadrare, ma un indizio del suo modo di agire e pensare ce lo può dare il suo stesso cognome: Walker, "camminatore". Infatti non si fermerà mai, come promesso a Mana, suo padre adottivo. Nonostante tutte le difficoltà, le sconfitte (che quando avvengono sono davvero devastanti) e dubbi che lentamente vengono a crearsi intorno a lui, Allen non si ferma mai, si tiene tutto dentro, alle altre persone mostra solamente un sorriso. Quel sorriso che vuole nascondere il dolore, ma da cui traspare tutta la sua bontà; la forza per andare avanti non la prende solamente dalla promessa fatta al padre e tanto meno dai compagni (soprattutto all'inizio), ma dal desiderio di salvare i suoi stessi nemici, che siano essi Akuma, Noah o quant'altro.
Anche gli altri esorcisti hanno il loro carattere e non mancheranno certo di dimostrarlo.
Linalee, che quasi egoisticamente mette il bene dei suoi compagni al di sopra della salvezza dell'intero mondo, che per loro combatte sempre con tutte le sue forze (che non sono poche) rinunciando a piangersi addosso e ad arrendersi.
Lavi, che all'inizio sembra sereno e trasparente come l'acqua, si dimostra invece tormentato da mille dubbi: sull'essere il successore di Bookman e contemporaneamente un esorcista, la difficoltà di gestire le responsabilità differenti ed a volte inconciliabili che i due ruoli comportano, il riuscire a sentirsi davvero un compagno nonostante l'imparzialità che il"registrare la storia" esige.
Kanda, infine, che sembra il più imperscrutabile di tutti, si rivelerà, andando avanti con la storia, il più semplice da comprendere e quello che rivelerà più sorprese. Il suo comportamento di "chiudersi a riccio", di non pensare mai più del necessario, non vedere mai oltre la missione, tutto per non farsi male di nuovo.
Oltre agli esorcisti ci sono poi gli immancabili antagonisti che qui, però, dimostrano di avere una complessità ben sopra la media.
I Noah hanno famiglia, amici, potere politico, economico e soprannaturale, una storia millenaria alle spalle e non sono sicuri al 100% di vincere la guerra che loro stessi hanno cominciato. Se aggiungiamo il fatto che sono estremamente affascinanti, circondati costantemente da un alone di mistero e nonostante questo riescono ad avere degli atteggiamenti indubbiamente umani e divertenti, viene fuori un mix da cui escono dei personaggi ed avversari veramente incredibili.
Passando finalmente al lato tecnico dico solamente una cosa: adoro il disegno della Hoshino. Adoro il fatto che cambi velocemente, senza sosta, sembra quasi che segua il cambiamento e l'andamento dei personaggi e della storia.
Sinceramente vi consiglio di provare a leggerlo se vi piacciono le belle storie, quelle pensate e costruite con la testa, dove niente è buttato lì a caso.
Leggetelo, merita veramente tanto.
Innanzitutto, Allen è un personaggio splendido: strano e un po' inquietante ad una prima occhiata; buono,gentile ed educatissimo alla seconda; malinconico,riservato e sfuggente alla terza. Allen Walker, quindi, non è facile da inquadrare, ma un indizio del suo modo di agire e pensare ce lo può dare il suo stesso cognome: Walker, "camminatore". Infatti non si fermerà mai, come promesso a Mana, suo padre adottivo. Nonostante tutte le difficoltà, le sconfitte (che quando avvengono sono davvero devastanti) e dubbi che lentamente vengono a crearsi intorno a lui, Allen non si ferma mai, si tiene tutto dentro, alle altre persone mostra solamente un sorriso. Quel sorriso che vuole nascondere il dolore, ma da cui traspare tutta la sua bontà; la forza per andare avanti non la prende solamente dalla promessa fatta al padre e tanto meno dai compagni (soprattutto all'inizio), ma dal desiderio di salvare i suoi stessi nemici, che siano essi Akuma, Noah o quant'altro.
Anche gli altri esorcisti hanno il loro carattere e non mancheranno certo di dimostrarlo.
Linalee, che quasi egoisticamente mette il bene dei suoi compagni al di sopra della salvezza dell'intero mondo, che per loro combatte sempre con tutte le sue forze (che non sono poche) rinunciando a piangersi addosso e ad arrendersi.
Lavi, che all'inizio sembra sereno e trasparente come l'acqua, si dimostra invece tormentato da mille dubbi: sull'essere il successore di Bookman e contemporaneamente un esorcista, la difficoltà di gestire le responsabilità differenti ed a volte inconciliabili che i due ruoli comportano, il riuscire a sentirsi davvero un compagno nonostante l'imparzialità che il"registrare la storia" esige.
Kanda, infine, che sembra il più imperscrutabile di tutti, si rivelerà, andando avanti con la storia, il più semplice da comprendere e quello che rivelerà più sorprese. Il suo comportamento di "chiudersi a riccio", di non pensare mai più del necessario, non vedere mai oltre la missione, tutto per non farsi male di nuovo.
Oltre agli esorcisti ci sono poi gli immancabili antagonisti che qui, però, dimostrano di avere una complessità ben sopra la media.
I Noah hanno famiglia, amici, potere politico, economico e soprannaturale, una storia millenaria alle spalle e non sono sicuri al 100% di vincere la guerra che loro stessi hanno cominciato. Se aggiungiamo il fatto che sono estremamente affascinanti, circondati costantemente da un alone di mistero e nonostante questo riescono ad avere degli atteggiamenti indubbiamente umani e divertenti, viene fuori un mix da cui escono dei personaggi ed avversari veramente incredibili.
Passando finalmente al lato tecnico dico solamente una cosa: adoro il disegno della Hoshino. Adoro il fatto che cambi velocemente, senza sosta, sembra quasi che segua il cambiamento e l'andamento dei personaggi e della storia.
Sinceramente vi consiglio di provare a leggerlo se vi piacciono le belle storie, quelle pensate e costruite con la testa, dove niente è buttato lì a caso.
Leggetelo, merita veramente tanto.
Manga stupendo, ho da poco recuperato tutti i volumi ed è stata un'impresa mastodontica. Un manga che si presenta a tratti con sfumature gotiche, con trama intricata, nemici sempre più forti, e con molti colpi di scena. Narra la storia di Allen Walker e dell'ordine oscuro degli esorcisti, degli scontri contro gli akuma e del Conte del Millennio. Il disegno dell'autrice Katsura Hoshino è fantastico, la grafica dei personaggi di Allen Walker, Aleister Crowley (quando usa l'innocence), del Conte del Millennio (quando sghignazza arrabbiato ai suoi subordinati) e di Road sono davvero belli. Un manga che consiglio a tutti e che merita molto rispetto ad altri titoli in giro.
D.Gray-man è un manga splendido, con una storia complicata, che però appassiona moltissimo, ricca di misteri ancora da svelare e personaggi fantastici. Il tratto della Hoshino è sublime, i personaggi sono caratterizzati stupendamente e l'ambientazione gotica che fa da sfondo alla storia è fantastica. La storia parla di Allen Walker e degli esorcisti dell'ordine oscuro, che hanno il compito di proteggere la terra dal conte del millennio e dagli akuma da lui creati. La storia è ricca di misteri, di combattimenti e power-up spettacolari. D.Gray-man è un manga consigliatissimo, che merita di più di molti altri shonen.
Mi sono molto appassionata a "D. Gray-man", soprattutto in questo periodo in cui mi ispirano di più i manga (e gli anime) gotici.
Un 9 se lo merita appieno: innanzitutto l'ambientazione, in una specie di "Europa immaginaria" mai esistita, ma tanto ben rappresentata da sembrare quasi vera. La base della storia, in sé, non è molto originale: un ordine segreto di esorcisti che elimina creature soprannaturali (i cosiddetti Akuma) mandati da un gran boss (il Conte del Millennio) per preservare la pace nell'umanità.
Sviluppata comunque in un modo mai fatto prima, anche con l'idea dell'Innocence, "cosa" che devono avere tutti gli esorcisti per riuscire ad eliminare gli Akuma, e che tuttavia può anche ferirli (ad esempio, vediamo Allen alle prese con l'Innocence di Suman nel volume 6).
I personaggi sono grandi, a partire dal protagonista, ovviamente. Allen Walker è uno dei tanti protagonisti di manga mangioni e un po' ottusi, ma con quel tocco di "non-so-che" di nuovo che lo rende differente da tutti gli altri... un personaggio in dramma per il suo occhio destro e il braccio.
Anche gli altri hanno un carattere molto ben definito e restano fedeli a quello: prendiamo Kanda, resta sempre quello che è, e cioè una persona poco incline al dialogo e piuttosto scorbutica, o Linalee, gentile e buona ma anche testarda. Personalmente però, preferisco i personaggi della famiglia Noah, come carattere.
L'idea di rendere gli esorcisti una qualche specie di "apostoli" è anch'essa originale.
Un'altra cosa che mi piace molto di questo manga sono le copertine: a parte il fatto che i disegni sono molto belli e con soggetti originali, i colori sono sempre impostati nel modo più consono al contesto, anche se alle volte possono sembrare strani, ad esempio in certi casi appaiono un po'... psichedelici, che saltano subito all'occhio. L'elemento degli scacchi bianchi e neri è molto presente (e non solo sul dorso delle copertine).
Leggetelo, leggetelo tutti, ne vale davvero la pena.
Un 9 se lo merita appieno: innanzitutto l'ambientazione, in una specie di "Europa immaginaria" mai esistita, ma tanto ben rappresentata da sembrare quasi vera. La base della storia, in sé, non è molto originale: un ordine segreto di esorcisti che elimina creature soprannaturali (i cosiddetti Akuma) mandati da un gran boss (il Conte del Millennio) per preservare la pace nell'umanità.
Sviluppata comunque in un modo mai fatto prima, anche con l'idea dell'Innocence, "cosa" che devono avere tutti gli esorcisti per riuscire ad eliminare gli Akuma, e che tuttavia può anche ferirli (ad esempio, vediamo Allen alle prese con l'Innocence di Suman nel volume 6).
I personaggi sono grandi, a partire dal protagonista, ovviamente. Allen Walker è uno dei tanti protagonisti di manga mangioni e un po' ottusi, ma con quel tocco di "non-so-che" di nuovo che lo rende differente da tutti gli altri... un personaggio in dramma per il suo occhio destro e il braccio.
Anche gli altri hanno un carattere molto ben definito e restano fedeli a quello: prendiamo Kanda, resta sempre quello che è, e cioè una persona poco incline al dialogo e piuttosto scorbutica, o Linalee, gentile e buona ma anche testarda. Personalmente però, preferisco i personaggi della famiglia Noah, come carattere.
L'idea di rendere gli esorcisti una qualche specie di "apostoli" è anch'essa originale.
Un'altra cosa che mi piace molto di questo manga sono le copertine: a parte il fatto che i disegni sono molto belli e con soggetti originali, i colori sono sempre impostati nel modo più consono al contesto, anche se alle volte possono sembrare strani, ad esempio in certi casi appaiono un po'... psichedelici, che saltano subito all'occhio. L'elemento degli scacchi bianchi e neri è molto presente (e non solo sul dorso delle copertine).
Leggetelo, leggetelo tutti, ne vale davvero la pena.
Voglio iniziare il discorso avvertendovi sin da ora che D.Gray-Man è un manga che amo molto: lo stile della Hoshino nel disegno mi è piaciuto sin dal primo volume, molti sostengono che per varie cause sia andato peggiorando, ma personalmente ho trovato interessante questa evoluzione e la vedo come una crescita nello stile dell'autrice anziché come una perdita.
I personaggi mi hanno particolarmente colpito in quanto provengono da ogni parte del mondo, sono molto ben curati nel vestiario e nella personalità e il loro passato viene presentato nel corso degli eventi in maniera brillante.
I luoghi nei quali si svolge la storia - come i personaggi - sono molto eterogenei e splendidamente rappresentati.
Il manga, ambientato in un Ottocento immaginario, ruota attorno alla vita del protagonista, Allen Walker, uno strano ragazzo di quindici anni dai capelli bianchi, un braccio all'apparenza deforme, una misteriosa cicatrice sull'occhio sinistro e una grande bontà d'animo.
E più in generale è incentrato sull'esistenza degli esorcisti: uomini e donne scelti da Dio per sincronizzarsi con l'Innocence, sua arma, e distruggere così gli Akuma, armi create dal Conte del Millennio (il cattivo della situazione) per eliminare gli uomini.
Allen è appunto uno di questi "uomini di Dio" ma la sua storia si rivelerà essere molto complicata e dai risvolti impensabili, comunque il nostro eroe affronterà la vita, la morte e la guerra cercando sempre di salvare le persone e proteggere i suoi compagni.
È uno degli shonen più belli ed emozionanti che possiate mai leggere, che aspettate?
I personaggi mi hanno particolarmente colpito in quanto provengono da ogni parte del mondo, sono molto ben curati nel vestiario e nella personalità e il loro passato viene presentato nel corso degli eventi in maniera brillante.
I luoghi nei quali si svolge la storia - come i personaggi - sono molto eterogenei e splendidamente rappresentati.
Il manga, ambientato in un Ottocento immaginario, ruota attorno alla vita del protagonista, Allen Walker, uno strano ragazzo di quindici anni dai capelli bianchi, un braccio all'apparenza deforme, una misteriosa cicatrice sull'occhio sinistro e una grande bontà d'animo.
E più in generale è incentrato sull'esistenza degli esorcisti: uomini e donne scelti da Dio per sincronizzarsi con l'Innocence, sua arma, e distruggere così gli Akuma, armi create dal Conte del Millennio (il cattivo della situazione) per eliminare gli uomini.
Allen è appunto uno di questi "uomini di Dio" ma la sua storia si rivelerà essere molto complicata e dai risvolti impensabili, comunque il nostro eroe affronterà la vita, la morte e la guerra cercando sempre di salvare le persone e proteggere i suoi compagni.
È uno degli shonen più belli ed emozionanti che possiate mai leggere, che aspettate?
Se ne son dette davvero di tutti i colori su questo manga, troppe a mio avviso, ma non sono qui, e né sarebbe mia intenzione esserlo, per disquisire di questo, tutt’altro.
D.Gray Man ha come protagonista Allen Walker, un ragazzino al primo impatto, un uomo al secondo, un adolescente maturo e fin troppo assennato in seguito che non esito a definire l’eroe per eccellenza, e badate bene che in queste mie parole non c’è sarcasmo o alcuna forma di ironia.
Sin dalle prime pagine, ancor prima che comparissero personaggi principali del calibro di Bookman, Noah ed Esorcisti vari, Allen mi aveva colpito e catturato al primo sguardo.
La mano nera che sembrava in putrefazione, gli occhi dolci e infinitamente tristi, mi sembrava una specie di piccolo eroe dal cuore d’oro. Ora posso dire quanto la mia prima impressione fosse sbagliata e giusta al tempo stesso. La vena malinconica che avevo riscontrato in quel “bambino” lo accompagna fino in fondo, sempre smorzata dal sorriso. Ed ecco il mio errore. Allen non è un piccolo eroe, ma l’eroe, quello che noi tutti aneliamo ad essere, quello irraggiungibile dei nostri sogni, che è un superuomo nella sua umanità e che di accentuato non ha solo la forza e quelle abilità aliene alla natura comune, ma anche e soprattutto il cuore, una sensibilità troppo grande per essere contenuta in una persona sola, un senso di colpa che tormenta e funge da adito e monito in un futuro che non si desidera, ma si ha, che si è costretti a vivere per tentare di espiare quell’errore passato e impossibile da dimenticare.
Allen dal cuore di burro e nessuna scorza d’acciaio a proteggerlo se non il braccio maledetto, che non vuole combattere, ma non può fare altro per proteggere le persone che tanto male gli hanno procurato e non poco dolore nella loro indifferenza odiosa e incapacità di comprenderlo, nel loro emarginarlo e metterlo al bando perché diverso, unico nel suo genere. Potrebbe sembrare il classico protagonista dal passato burrascoso costellato di delusioni e solitudine e lo è, è una storia nota, banale nel suo essere ripetitiva, ma a chi dare la colpa se non a noi stessi? È forse cambiato il mondo in cui viviamo, il modo malignamente ottuso e vecchio della massa di non accettare ciò che non corrisponde al proprio modo di essere e vedere la realtà? Affatto. Allora perché dovrebbero essere cambiati gli eroi impavidi e cavalieri scintillanti che ci difendono? Perché non possono rimanere ancorati alla loro classicità, quella fermezza d’animo che ci fa sentire al sicuro e ce li fa tanto apprezzare? Sono fin troppo buoni, il loro desiderio è quello di riuscire sempre a salvare tutti, non una vita, ma ogni vita ed una missione fallita non è semplice tacca alla loro immacolata reputazione, ma segna una croce in mente, un fallimento che si aggiunge alla sofferenza che li anima e li spinge ad andare avanti. Non vedo nulla di sbagliato nella loro natura volenterosa e altruistica, generosa e gentile, se non nella maschera che tale scelta di lavoro comporti essi indossino. Quel velo impalpabile che li dissacra dalla loro semplice essenza di uomini quali sono e sappiano bene d’essere nonostante tutto, costringendoli ad innalzarsi sopra ogni cosa e persona, compresi amici e familiari. Pur rimanendo ancorati alla vita precedente, il momento in cui non erano ancora diventati, non avevano ancora scelto di essere promesse per il Bene comune, c’è una sottile, ma sostanziale differenza. Si tratta delle emozioni, dell’anima che deve essere sottoposta ad una strenua battaglia con se stessa e contro i suoi stessi primordiali ed istintivi desideri, la sensazione che tutto perda di significato acquisendo tutt’altra importanza. I valori e le virtù che possiedono, le sensazioni imprigionate che si costringono a non provare più se non in modo ridotto, artefatto.
Sin dall’antichità si è sempre paragonato i grandi eroi quali Ercole a semidivinità, essendone tralaltro figli, ma io ritengo che ora più che mai si sia trovata l’espressione di questa trasformazione nella parola “robot”, essere artificiale. Gli eroi si sottopongono all’effetto contrario dell’antropomorfismo, da uomini ad esseri privi di una qualche coscienza, tutto per raggiungere quella totale imparzialità, la capacità di distinguere senza problema tra ciò che vi è di giusto e sbagliato. Potrà sembrare esagerato, ma osservando Allen, scrutandone l’aspetto glaciale, i comportamenti da gentiluomo privi di quell’emotività tutta umana, ho visto questo.
C’è un calmo controllo, una razionalità e una continua vigilanza su se stesso, quasi volesse arrivare a rispondere al quesito irrisolvibile "Quis custodiet ipsos custodes?" (chi sorveglierà i sorveglianti stessi), portarsi oltre i livelli di autodisciplina sopportati, un autocontrollo ferreo e senza limiti o tregue, il completo dominio sul proprio potere e ciò che comporti.
Allen rinnega quasi il proprio lato umano, l’ha bandito confinandolo nei ricordi insieme a quelli del padre adottivo morto all’inizio della sua avventura. Ora sopravvive solo in funzione del suo compito, il dovere che deve compiere e il volerlo realizzare a tutti i costi, portarlo a termine anche a costo della vita. Dopotutto è proprio di ogni eroe dare tanto valore alla vita di un altro e tanto poco alla propria, decidere di sacrificarsi senza rimpianto o rimorso, quasi come una sorta di liberazione, di assoluzione, il sollievo di essere sgravati dal peso della colpa.
Si potrebbe pensare che stando a stretto contatto con tante persone, affezionandosi e sentendole parte della propria famiglia un cuore ce lo si debba avere per forza. Non è necessariamente così. Non ho detto che non provino nulla, ma che arrivi attutito, quasi ovattato sì.
Pur essendo circondato da tanti compagni e alleati, Allen non mi ha dato l’impressione di essere affezionato a nessuno in modo particolare. Ama ognuno e nessuno in ugual modo e gli dedica attenzione senza distinzione alcuna, tratta tutti, amici, a volte anche nemici, sconosciuti o persone appena conosciute con lo stesso garbo raffinato ed elegante, signorile, che riserva alle persone maggiormente care.
Quasi evitasse di oltrepassare un certo stadio onde evitare di stringere rapporti ritenuti da lui troppo intimi.
Questo discorso vale grosso modo per ogni personaggio. Tutti sono eroi e paladini della giustizia anche chi non combatte in prima linea e ognuno, chi più chi meno, è preda di questi dubbi, del terrore di non riuscire a svolgere il proprio incarico. Tutti credono di temere la morte quando alcuni, in realtà, la bramano e la ricercano pur involontariamente. Tra questi spicca Allen per il solo fatto che nel suo caso il tutto sia aggravato dalla sua identità e dal tentativo di rifuggirla.
L’essere a così stretto contatto con il Male, la guerra, forzati ad essere assassini, giustificati in senso lato in quel si fa e del sangue che non sgorga essendo gli avversari, gli Akuma, anime innocenti di persone morte manovrate, ma dell’ombra che comunque sembra offuscare e sporcare ogni cosa, non rende la situazione più semplice o serve ad agevolarla, al contrario.
C’è tutta la fragilità degli esseri umani, la loro essenza forte nella debolezza, nella personalità femminile e falsamente delicata di Linalee, nell’indecisione di Lavi, nell’indifferenza apatica e indolente di Yu Kanda, nella solidarietà che unisce l’intero Ordine Oscuro, insieme per vincere l’infelicità. D.Gray Man è uno spettacolo sullo stile della tragicommedia e ognuno riveste il ruolo che più gli si addice. Allen è un Pierrot così come il nemico, il Conte del Millennio, e ognuno indossa un costume, prigioniero di se stesso o del proprio travestimento. Ambientato in un’ipotetica Europa ottocentesca, sfondo costante è la luna lontana e mestamente irrisoria a cui Allen, da bravo Pierrot, sembra anelare in sogno ed uno scenario gotico nero e avorio che gioca sul chiaroscurato.
Nel corso dei volumi si assiste ad un mutamento nella grafica e nel modo in cui vengono resi i personaggi, ma non ritengo sia giusto parlare di una migliore o peggiore qualità di realizzazione quanto di una crescita in generale dei personaggi e delle loro metamorfosi.
Per concludere, un’opera profonda, toccante e mai noiosa, dove cliché e luoghi comini diventano forme conosciute, modi comuni di intendere e interpretare quel che ci circonda, preconcetti che tutti conoscono fin troppo bene, ma nessuno ha il coraggio di distruggere, abitudini e tradizioni secolari dure a morire. Fino al momento decisivo, quello in cui verrà calato il sipario, si prospetta un’ardua lotta tra l’innocenza vincolata che non è più tale se non nel nome e il vizioso e immorale circolo della corruzione e della depravazione.
“Tutto il mondo è un palcoscenico, e gli uomini e le donne sono solo attori."(William Shakespeare.) D.Gray Man non è da meno!
D.Gray Man ha come protagonista Allen Walker, un ragazzino al primo impatto, un uomo al secondo, un adolescente maturo e fin troppo assennato in seguito che non esito a definire l’eroe per eccellenza, e badate bene che in queste mie parole non c’è sarcasmo o alcuna forma di ironia.
Sin dalle prime pagine, ancor prima che comparissero personaggi principali del calibro di Bookman, Noah ed Esorcisti vari, Allen mi aveva colpito e catturato al primo sguardo.
La mano nera che sembrava in putrefazione, gli occhi dolci e infinitamente tristi, mi sembrava una specie di piccolo eroe dal cuore d’oro. Ora posso dire quanto la mia prima impressione fosse sbagliata e giusta al tempo stesso. La vena malinconica che avevo riscontrato in quel “bambino” lo accompagna fino in fondo, sempre smorzata dal sorriso. Ed ecco il mio errore. Allen non è un piccolo eroe, ma l’eroe, quello che noi tutti aneliamo ad essere, quello irraggiungibile dei nostri sogni, che è un superuomo nella sua umanità e che di accentuato non ha solo la forza e quelle abilità aliene alla natura comune, ma anche e soprattutto il cuore, una sensibilità troppo grande per essere contenuta in una persona sola, un senso di colpa che tormenta e funge da adito e monito in un futuro che non si desidera, ma si ha, che si è costretti a vivere per tentare di espiare quell’errore passato e impossibile da dimenticare.
Allen dal cuore di burro e nessuna scorza d’acciaio a proteggerlo se non il braccio maledetto, che non vuole combattere, ma non può fare altro per proteggere le persone che tanto male gli hanno procurato e non poco dolore nella loro indifferenza odiosa e incapacità di comprenderlo, nel loro emarginarlo e metterlo al bando perché diverso, unico nel suo genere. Potrebbe sembrare il classico protagonista dal passato burrascoso costellato di delusioni e solitudine e lo è, è una storia nota, banale nel suo essere ripetitiva, ma a chi dare la colpa se non a noi stessi? È forse cambiato il mondo in cui viviamo, il modo malignamente ottuso e vecchio della massa di non accettare ciò che non corrisponde al proprio modo di essere e vedere la realtà? Affatto. Allora perché dovrebbero essere cambiati gli eroi impavidi e cavalieri scintillanti che ci difendono? Perché non possono rimanere ancorati alla loro classicità, quella fermezza d’animo che ci fa sentire al sicuro e ce li fa tanto apprezzare? Sono fin troppo buoni, il loro desiderio è quello di riuscire sempre a salvare tutti, non una vita, ma ogni vita ed una missione fallita non è semplice tacca alla loro immacolata reputazione, ma segna una croce in mente, un fallimento che si aggiunge alla sofferenza che li anima e li spinge ad andare avanti. Non vedo nulla di sbagliato nella loro natura volenterosa e altruistica, generosa e gentile, se non nella maschera che tale scelta di lavoro comporti essi indossino. Quel velo impalpabile che li dissacra dalla loro semplice essenza di uomini quali sono e sappiano bene d’essere nonostante tutto, costringendoli ad innalzarsi sopra ogni cosa e persona, compresi amici e familiari. Pur rimanendo ancorati alla vita precedente, il momento in cui non erano ancora diventati, non avevano ancora scelto di essere promesse per il Bene comune, c’è una sottile, ma sostanziale differenza. Si tratta delle emozioni, dell’anima che deve essere sottoposta ad una strenua battaglia con se stessa e contro i suoi stessi primordiali ed istintivi desideri, la sensazione che tutto perda di significato acquisendo tutt’altra importanza. I valori e le virtù che possiedono, le sensazioni imprigionate che si costringono a non provare più se non in modo ridotto, artefatto.
Sin dall’antichità si è sempre paragonato i grandi eroi quali Ercole a semidivinità, essendone tralaltro figli, ma io ritengo che ora più che mai si sia trovata l’espressione di questa trasformazione nella parola “robot”, essere artificiale. Gli eroi si sottopongono all’effetto contrario dell’antropomorfismo, da uomini ad esseri privi di una qualche coscienza, tutto per raggiungere quella totale imparzialità, la capacità di distinguere senza problema tra ciò che vi è di giusto e sbagliato. Potrà sembrare esagerato, ma osservando Allen, scrutandone l’aspetto glaciale, i comportamenti da gentiluomo privi di quell’emotività tutta umana, ho visto questo.
C’è un calmo controllo, una razionalità e una continua vigilanza su se stesso, quasi volesse arrivare a rispondere al quesito irrisolvibile "Quis custodiet ipsos custodes?" (chi sorveglierà i sorveglianti stessi), portarsi oltre i livelli di autodisciplina sopportati, un autocontrollo ferreo e senza limiti o tregue, il completo dominio sul proprio potere e ciò che comporti.
Allen rinnega quasi il proprio lato umano, l’ha bandito confinandolo nei ricordi insieme a quelli del padre adottivo morto all’inizio della sua avventura. Ora sopravvive solo in funzione del suo compito, il dovere che deve compiere e il volerlo realizzare a tutti i costi, portarlo a termine anche a costo della vita. Dopotutto è proprio di ogni eroe dare tanto valore alla vita di un altro e tanto poco alla propria, decidere di sacrificarsi senza rimpianto o rimorso, quasi come una sorta di liberazione, di assoluzione, il sollievo di essere sgravati dal peso della colpa.
Si potrebbe pensare che stando a stretto contatto con tante persone, affezionandosi e sentendole parte della propria famiglia un cuore ce lo si debba avere per forza. Non è necessariamente così. Non ho detto che non provino nulla, ma che arrivi attutito, quasi ovattato sì.
Pur essendo circondato da tanti compagni e alleati, Allen non mi ha dato l’impressione di essere affezionato a nessuno in modo particolare. Ama ognuno e nessuno in ugual modo e gli dedica attenzione senza distinzione alcuna, tratta tutti, amici, a volte anche nemici, sconosciuti o persone appena conosciute con lo stesso garbo raffinato ed elegante, signorile, che riserva alle persone maggiormente care.
Quasi evitasse di oltrepassare un certo stadio onde evitare di stringere rapporti ritenuti da lui troppo intimi.
Questo discorso vale grosso modo per ogni personaggio. Tutti sono eroi e paladini della giustizia anche chi non combatte in prima linea e ognuno, chi più chi meno, è preda di questi dubbi, del terrore di non riuscire a svolgere il proprio incarico. Tutti credono di temere la morte quando alcuni, in realtà, la bramano e la ricercano pur involontariamente. Tra questi spicca Allen per il solo fatto che nel suo caso il tutto sia aggravato dalla sua identità e dal tentativo di rifuggirla.
L’essere a così stretto contatto con il Male, la guerra, forzati ad essere assassini, giustificati in senso lato in quel si fa e del sangue che non sgorga essendo gli avversari, gli Akuma, anime innocenti di persone morte manovrate, ma dell’ombra che comunque sembra offuscare e sporcare ogni cosa, non rende la situazione più semplice o serve ad agevolarla, al contrario.
C’è tutta la fragilità degli esseri umani, la loro essenza forte nella debolezza, nella personalità femminile e falsamente delicata di Linalee, nell’indecisione di Lavi, nell’indifferenza apatica e indolente di Yu Kanda, nella solidarietà che unisce l’intero Ordine Oscuro, insieme per vincere l’infelicità. D.Gray Man è uno spettacolo sullo stile della tragicommedia e ognuno riveste il ruolo che più gli si addice. Allen è un Pierrot così come il nemico, il Conte del Millennio, e ognuno indossa un costume, prigioniero di se stesso o del proprio travestimento. Ambientato in un’ipotetica Europa ottocentesca, sfondo costante è la luna lontana e mestamente irrisoria a cui Allen, da bravo Pierrot, sembra anelare in sogno ed uno scenario gotico nero e avorio che gioca sul chiaroscurato.
Nel corso dei volumi si assiste ad un mutamento nella grafica e nel modo in cui vengono resi i personaggi, ma non ritengo sia giusto parlare di una migliore o peggiore qualità di realizzazione quanto di una crescita in generale dei personaggi e delle loro metamorfosi.
Per concludere, un’opera profonda, toccante e mai noiosa, dove cliché e luoghi comini diventano forme conosciute, modi comuni di intendere e interpretare quel che ci circonda, preconcetti che tutti conoscono fin troppo bene, ma nessuno ha il coraggio di distruggere, abitudini e tradizioni secolari dure a morire. Fino al momento decisivo, quello in cui verrà calato il sipario, si prospetta un’ardua lotta tra l’innocenza vincolata che non è più tale se non nel nome e il vizioso e immorale circolo della corruzione e della depravazione.
“Tutto il mondo è un palcoscenico, e gli uomini e le donne sono solo attori."(William Shakespeare.) D.Gray Man non è da meno!
Stupendo per i disegni, a tratti cupi, per la trama originale, per i personaggi a mio parere disegnati alla perfezione e sono tantissimi. La storia è quella di un esorcista di nome Allen che viene arruolato nell'ordine oscuro (associazione che combatte le entità malvagie) per la lotta contro il conte del millennio che vuole distruggere il genere umano.
Ultimamente ho letto che l'autrice ha problemi di salute e per questo le uscite sono diminuite, spero non sia nulla di grave, ma spesso in Giappone le serie vengono interrotte: in bocca al lupo all'autrice, porta a termine questa splendida opera e rimettiti in forma!
Ultimamente ho letto che l'autrice ha problemi di salute e per questo le uscite sono diminuite, spero non sia nulla di grave, ma spesso in Giappone le serie vengono interrotte: in bocca al lupo all'autrice, porta a termine questa splendida opera e rimettiti in forma!
Uno shonen bellissimo, innovativo e con una trama robusta alle spalle. Ottime idee e bei disegni, una combinazione perfetta.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, e i colpi di scena non mancano (soprattutto negli ultimi capitoli usciti in Giappone). Allen ogni tanto ha la fissa di salvare tutti, ma ognuno ha i suoi difetti. Linalee non è la classica co-protagonista inutile, è più tosta di molti protagonisti di altri shonen. Kanda è un musone adorabile, e Lavi un cucciolotto pieno di misteri. Ma la mia preferita rimarrà sempre Miranda. Spero solo che l'autrice si riprenda del tutto dai suoi problemi di salute.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, e i colpi di scena non mancano (soprattutto negli ultimi capitoli usciti in Giappone). Allen ogni tanto ha la fissa di salvare tutti, ma ognuno ha i suoi difetti. Linalee non è la classica co-protagonista inutile, è più tosta di molti protagonisti di altri shonen. Kanda è un musone adorabile, e Lavi un cucciolotto pieno di misteri. Ma la mia preferita rimarrà sempre Miranda. Spero solo che l'autrice si riprenda del tutto dai suoi problemi di salute.
Atmosfere gotiche, disegni ben fatti, personaggi molto ben caratterizzati. Ho comprato questo manga quasi a scatola chiusa, e devo dire che non me ne sono affatto pentita.
Il primo volume introduce il lettore in un'Europa ottocentesca, presentando il protagonista, Allen Walker, i personaggi dell'Ordine e il "super cattivo" il Conte del Millennio. Dal secondo volume la storia prende il via con un susseguirsi di incontri, scontri e varie avventure tutt'altro che monotone. Personaggi come Lavi, Crowley e Tiky si impongono sulla carta regalando anche momenti spiritosi.
Un manga che consiglio vivamente e che merita veramente un bel 9.
Il primo volume introduce il lettore in un'Europa ottocentesca, presentando il protagonista, Allen Walker, i personaggi dell'Ordine e il "super cattivo" il Conte del Millennio. Dal secondo volume la storia prende il via con un susseguirsi di incontri, scontri e varie avventure tutt'altro che monotone. Personaggi come Lavi, Crowley e Tiky si impongono sulla carta regalando anche momenti spiritosi.
Un manga che consiglio vivamente e che merita veramente un bel 9.
D.Gray-man è uno dei manga più discussi a causa dei recenti problemi della Mangaka, dicono di salute, ma c'è da prendere per buono il fatto che, invece, abbia passato e forse non superato un momento di crisi di ispirazione. Tralasciando questi eventi basati su alcune tavole quasi identiche ad altre, disegnate da mangaka peraltro famosissimi, e dando per buono il fatto che tra migliaia di pagine e di storie, la descrizione di una scena può non cambiare di molto (io personalmente alcune tavole neanche le considererei), è anche vero che disegnare l'arma di uno dei nuovi entrati nel 18° volume, in modo spudoratamente identico a quello di uno dei personaggi di Bleach, è imperdonabile sotto ogni più umano punto di vista.
Ciò che mi ha avvicinato a questo manga non sono certo state queste tristi notizie. La verità è che ho visto qualche episodio dell'anime ed, interessato, sono corso ad acquistare i volumi fino ad allora usciti. Vi dico solo che ho letto i primi 13 volumi tutti un sabato sera (serata di pioggia, non mi andava di uscire) dalle 21 alle 5:30 del mattino seguente. Si sono pazzo.
Il manga devo dire che inizialmente scorre più velocemente dell'anime, che invece ha qualche filler per motivi risaputi.
L'ambientazione mi ha subito incollato a quelle pagine. I personaggi sono ben definiti, alcuni dei quali ancora nel pieno mistero (come Kanda), e ben disegnati.
Certo gli stereotipi ci sono sempre come in tutte le storie: il Duro-irascibile-asociale(Kanda), il curioso-simpatico-buono(Lavi) ecc..
Ciò che merita è il fatto che il protagonista non è frutto di un luogo comune, ma un essere umano che da piccolo, debole e spaventato, ha commesso un errore che ora lo perseguita.
La pubblicazione ultimamente è andata a rilento, appunto per la salute della mangaka. Attualmente non si sa soprattutto se uscirà il numero 19, visto che si è in attesa di un verdetto per l'accusa di plagio.
Voto 8 perché è un manga appassionante e affascinante.
Io consiglio di seguire questo manga che si può gustare meglio con luce bassa, giusto per riuscire a leggere, e tutto intorno spento, possibilmente di sera, ancora meglio di notte.
Ciò che mi ha avvicinato a questo manga non sono certo state queste tristi notizie. La verità è che ho visto qualche episodio dell'anime ed, interessato, sono corso ad acquistare i volumi fino ad allora usciti. Vi dico solo che ho letto i primi 13 volumi tutti un sabato sera (serata di pioggia, non mi andava di uscire) dalle 21 alle 5:30 del mattino seguente. Si sono pazzo.
Il manga devo dire che inizialmente scorre più velocemente dell'anime, che invece ha qualche filler per motivi risaputi.
L'ambientazione mi ha subito incollato a quelle pagine. I personaggi sono ben definiti, alcuni dei quali ancora nel pieno mistero (come Kanda), e ben disegnati.
Certo gli stereotipi ci sono sempre come in tutte le storie: il Duro-irascibile-asociale(Kanda), il curioso-simpatico-buono(Lavi) ecc..
Ciò che merita è il fatto che il protagonista non è frutto di un luogo comune, ma un essere umano che da piccolo, debole e spaventato, ha commesso un errore che ora lo perseguita.
La pubblicazione ultimamente è andata a rilento, appunto per la salute della mangaka. Attualmente non si sa soprattutto se uscirà il numero 19, visto che si è in attesa di un verdetto per l'accusa di plagio.
Voto 8 perché è un manga appassionante e affascinante.
Io consiglio di seguire questo manga che si può gustare meglio con luce bassa, giusto per riuscire a leggere, e tutto intorno spento, possibilmente di sera, ancora meglio di notte.
Premetto che ho letto la serie praticamente in blocco, fino al 14 volume circa, e anche un poco oltre (il perché ci tengo a fare la precisazione tenterò di spiegarlo strada facendo).
Partiamo con la trama innanzitutto: riassumendo un po’ a favore di un maggiore ordine, ci viene presentato quello che sarà il protagonista della storia, Allen Walker un ragazzino che, a causa del suo desiderio di resuscitare il padre adottivo, viene maledetto proprio da quest’ultimo.
Il perché della maledizione, e in cosa essa consista, è presto detto: coloro che vengono “riportati alla vita” in realtà non resuscitano, ma tornano sotto forma di “Akuma” (una sorta di diabolica arma vivente) e prendono come ospite il corpo di chi li ha invocati, per confondersi tra i comuni esseri umani.
Il padre di Allen quindi, poco prima di trasformarsi completamente in una di queste creature per colpa del suo stesso figlio, maledice il ragazzo, facendo in modo che con il suo occhio sinistro sia condannato a vedere le anime disperate che si celano dentro ogni Akuma, rendendoli così riconoscibili al ragazzo, ma condannandolo a vivere esperienze terribili sul piano emotivo.
Sarà allora che Allen risveglierà in sé un potere sopito che, inaspettatamente, gli consentirà di annientare ciò che resta del padre e procedere con quella che sarà la sua missione: diventare un “Esorcista” e sconfiggere così gli Akuma e colui che li guida: il Conte del Millennio.
Mettendo un momento da parte la trama, veniamo ora a parlare di quello che è l’aspetto grafico.
Le tavole presentano pesanti giochi di chiaroscuro, probabilmente per enfatizzare la componente cupa (e se vogliamo “opprimente”) della storia, e sia i personaggi che gli ambienti risultano molto ben caratterizzati e curati, tutti (o quasi) differenti gli uni dagli altri, il che sembra una bazzecola, ma oggi come oggi se ne vedono molti di fumetti con personaggi indistinguibili!
Un aspetto dello stile che può però risultare positivo o meno, a seconda dei casi, è la “rapida” evoluzione dello stesso: date un’occhiata a come era Allen nel primo volume e riguardatelo in uno degli ultimi. Ora prendete il volume quattro, guardate Lavi (il personaggio in cover), e ricercatelo in uno dei volumi più recenti. Al di là dei capi di vestiario diversi, la caratterizzazione grafica è decisamente diversa. Purtroppo certe variazioni non sono sempre così lineari e gradevoli, anzi, in certi casi, pur non essendo troppo evidente, i personaggi passano da una data fisionomia ad un’altra: prendete Kanda (dalla seconda cover), guardatelo, ricercatelo verso il volume 16 -17 e poi aspettate di vederlo nuovamente negli ultimi capitoli usciti.
Esempi simili si possono applicare (dove più, dove meno) a tutti i personaggi del fumetto, complici numerosi fattori non sempre (o non solo) riconducibili a quella che è l’evoluzione artistica.
Se da una parte è vero che la storia si svolge in un arco temporale abbastanza esteso, e i protagonisti (a maggior ragione quelli adolescenti) crescono e mutano di aspetto, dall’altra abbiamo avuto numerosi blocchi (dovuti alle più svariate cause) che hanno messo in stand-by la stesura dell’opera, rendendo possibile nel frattempo un cambio di stile che si è reso evidente anche a distanza di eventi che si susseguono in un arco di tempo tale che però non giustifica un cambio di fisionomia da parte dei personaggi.
Continuando a parlare delle pause subite dall’opera, qui mi vorrei soffermare un poco. E’ inutile dire che una lettura interrotta per lunghi periodi rischia di rovinare (e far dimenticare) la storia che fino a quel momento è stata raccontata, questo vale per qualsiasi fumetto. D.Gray-man, a mio parere, rientra tra quelli che escono veramente disastrati da un simile trattamento. Per i primi volumi i ritmi sono velocissimi, si introducono molti personaggi, storie e chi più e ha e più ne metta, moltissime cose rimangono in sospeso (e lo sono tutt’ora), poi i ritmi rallentano e si passa a dei volumi decisamente più “tranquilli” (e forse troppo carichi di cliché tipici del genere), per poi ripartire in quarta con altri misteri.
Ritornando a ciò che dissi all’inizio, leggere tutto d’un fiato fa sicuramente un effetto ben diverso da quello che potrebbe fare una lettura dilazionata in mesi e mesi di attesa, che rende sofferente la prosecuzione dell’opera da parte del lettore nei momenti “morti”, specialmente se si aspettava eventi incalzanti come nei primi episodi.
Il ritmo poi riprende a essere più o meno quello a cui ci si era abituati, ma bisogna comunque passare oltre quei tre o quattro volumi che decisamente non brillano per originalità.
Volendo poi dirla tutta (ma qua concedo il beneficio del dubbio finché non sarà conclusa l’opera), tutti i vari colpi di scena e misteri accennati possono piacere e invogliare il lettore a continuare, ma hanno anche il difetto (ripeto, almeno fino ad ora) di essere trascinati come grosse incognite per molto, forse troppo, a lungo, rendendo il tutto vagamente difficile da seguire, specialmente se i pezzi da mettere assieme son sparsi qua e la come indizi celati durante la narrazione.
Per dirla con altre parole, probabilmente è una di quelle opere a cui giova maggiormente una lettura “tutta d’un fiato” che non una piena di lunghe pause.
Mi rendo conto che fino ad adesso mi son prodigata più che altro a esporre quelli che sono (o potrebbero essere), gli elementi di debolezza dell’opera, facendo così sembrare quello che in realtà è un giudizio più che positivo una stroncatura su parecchi fronti. Veniamo quindi a quelli che sono invece i punti di forza.
Se si apprezzano le atmosfere dark e “soffocanti” sicuramente il comparto grafico non mancherà di farsi apprezzare nel suo insieme, dai già citati personaggi, all’ambientazione nel suo complesso, che mescola senza far cozzare, scenari ottocenteschi ed attrezzature (fanta)scientifiche, riuscendo sempre a mantenere una resa grafica molto curata e precisa, infatti il tratto di quest’opera è davvero pulitissimo e dettagliato al punto giusto.
Anche i combattimenti sono ben dosati e strutturati: raramente troverete pagine e pagine di contendenti prodighi a raccontarsi lunghi aneddoti senza passare ai fatti, così come non vi capiterà di incappare in stressanti battaglie che durano decine di episodi senza mandare avanti la trama. Il tutto sarà inoltre gradevolmente condito da pose e inquadrature dinamiche, ma mai troppo confusionarie.
Alle scene d’azione poi, si alterneranno sequenze di esplorazione, flashback, o digressioni di varia natura che però non smorzano “l’adrenalina” del combattimento, e ben si integrano con la narrazione nel suo insieme e vi invoglieranno senz’altro a proseguire ulteriormente nella lettura.
Di personaggi poi, come già ribadito in altri punti, ce n’è per tutti i gusti, alcuni forse non troppo ispirati, mentre altri sono decisamente accattivanti e particolari, certuni “bizzarri” oserei dire.
Il protagonista poi, devo ammettere, l’ho trovato un personaggio interessante e ben studiato, che riesce a mantenersi al centro dell’attenzione anche quando affiancato da comprimari di tutto rispetto, altra cosa questa apparentemente scontata, ma che ho constatato non costituire sempre la norma.
Concludendo, ritengo questo fumetto decisamente un buon prodotto, piacevole e non troppo impegnativo, molto gradevole soprattutto se si cerca anche una trama abbastanza articolata e non solo le classiche “botte da orbi”.
Partiamo con la trama innanzitutto: riassumendo un po’ a favore di un maggiore ordine, ci viene presentato quello che sarà il protagonista della storia, Allen Walker un ragazzino che, a causa del suo desiderio di resuscitare il padre adottivo, viene maledetto proprio da quest’ultimo.
Il perché della maledizione, e in cosa essa consista, è presto detto: coloro che vengono “riportati alla vita” in realtà non resuscitano, ma tornano sotto forma di “Akuma” (una sorta di diabolica arma vivente) e prendono come ospite il corpo di chi li ha invocati, per confondersi tra i comuni esseri umani.
Il padre di Allen quindi, poco prima di trasformarsi completamente in una di queste creature per colpa del suo stesso figlio, maledice il ragazzo, facendo in modo che con il suo occhio sinistro sia condannato a vedere le anime disperate che si celano dentro ogni Akuma, rendendoli così riconoscibili al ragazzo, ma condannandolo a vivere esperienze terribili sul piano emotivo.
Sarà allora che Allen risveglierà in sé un potere sopito che, inaspettatamente, gli consentirà di annientare ciò che resta del padre e procedere con quella che sarà la sua missione: diventare un “Esorcista” e sconfiggere così gli Akuma e colui che li guida: il Conte del Millennio.
Mettendo un momento da parte la trama, veniamo ora a parlare di quello che è l’aspetto grafico.
Le tavole presentano pesanti giochi di chiaroscuro, probabilmente per enfatizzare la componente cupa (e se vogliamo “opprimente”) della storia, e sia i personaggi che gli ambienti risultano molto ben caratterizzati e curati, tutti (o quasi) differenti gli uni dagli altri, il che sembra una bazzecola, ma oggi come oggi se ne vedono molti di fumetti con personaggi indistinguibili!
Un aspetto dello stile che può però risultare positivo o meno, a seconda dei casi, è la “rapida” evoluzione dello stesso: date un’occhiata a come era Allen nel primo volume e riguardatelo in uno degli ultimi. Ora prendete il volume quattro, guardate Lavi (il personaggio in cover), e ricercatelo in uno dei volumi più recenti. Al di là dei capi di vestiario diversi, la caratterizzazione grafica è decisamente diversa. Purtroppo certe variazioni non sono sempre così lineari e gradevoli, anzi, in certi casi, pur non essendo troppo evidente, i personaggi passano da una data fisionomia ad un’altra: prendete Kanda (dalla seconda cover), guardatelo, ricercatelo verso il volume 16 -17 e poi aspettate di vederlo nuovamente negli ultimi capitoli usciti.
Esempi simili si possono applicare (dove più, dove meno) a tutti i personaggi del fumetto, complici numerosi fattori non sempre (o non solo) riconducibili a quella che è l’evoluzione artistica.
Se da una parte è vero che la storia si svolge in un arco temporale abbastanza esteso, e i protagonisti (a maggior ragione quelli adolescenti) crescono e mutano di aspetto, dall’altra abbiamo avuto numerosi blocchi (dovuti alle più svariate cause) che hanno messo in stand-by la stesura dell’opera, rendendo possibile nel frattempo un cambio di stile che si è reso evidente anche a distanza di eventi che si susseguono in un arco di tempo tale che però non giustifica un cambio di fisionomia da parte dei personaggi.
Continuando a parlare delle pause subite dall’opera, qui mi vorrei soffermare un poco. E’ inutile dire che una lettura interrotta per lunghi periodi rischia di rovinare (e far dimenticare) la storia che fino a quel momento è stata raccontata, questo vale per qualsiasi fumetto. D.Gray-man, a mio parere, rientra tra quelli che escono veramente disastrati da un simile trattamento. Per i primi volumi i ritmi sono velocissimi, si introducono molti personaggi, storie e chi più e ha e più ne metta, moltissime cose rimangono in sospeso (e lo sono tutt’ora), poi i ritmi rallentano e si passa a dei volumi decisamente più “tranquilli” (e forse troppo carichi di cliché tipici del genere), per poi ripartire in quarta con altri misteri.
Ritornando a ciò che dissi all’inizio, leggere tutto d’un fiato fa sicuramente un effetto ben diverso da quello che potrebbe fare una lettura dilazionata in mesi e mesi di attesa, che rende sofferente la prosecuzione dell’opera da parte del lettore nei momenti “morti”, specialmente se si aspettava eventi incalzanti come nei primi episodi.
Il ritmo poi riprende a essere più o meno quello a cui ci si era abituati, ma bisogna comunque passare oltre quei tre o quattro volumi che decisamente non brillano per originalità.
Volendo poi dirla tutta (ma qua concedo il beneficio del dubbio finché non sarà conclusa l’opera), tutti i vari colpi di scena e misteri accennati possono piacere e invogliare il lettore a continuare, ma hanno anche il difetto (ripeto, almeno fino ad ora) di essere trascinati come grosse incognite per molto, forse troppo, a lungo, rendendo il tutto vagamente difficile da seguire, specialmente se i pezzi da mettere assieme son sparsi qua e la come indizi celati durante la narrazione.
Per dirla con altre parole, probabilmente è una di quelle opere a cui giova maggiormente una lettura “tutta d’un fiato” che non una piena di lunghe pause.
Mi rendo conto che fino ad adesso mi son prodigata più che altro a esporre quelli che sono (o potrebbero essere), gli elementi di debolezza dell’opera, facendo così sembrare quello che in realtà è un giudizio più che positivo una stroncatura su parecchi fronti. Veniamo quindi a quelli che sono invece i punti di forza.
Se si apprezzano le atmosfere dark e “soffocanti” sicuramente il comparto grafico non mancherà di farsi apprezzare nel suo insieme, dai già citati personaggi, all’ambientazione nel suo complesso, che mescola senza far cozzare, scenari ottocenteschi ed attrezzature (fanta)scientifiche, riuscendo sempre a mantenere una resa grafica molto curata e precisa, infatti il tratto di quest’opera è davvero pulitissimo e dettagliato al punto giusto.
Anche i combattimenti sono ben dosati e strutturati: raramente troverete pagine e pagine di contendenti prodighi a raccontarsi lunghi aneddoti senza passare ai fatti, così come non vi capiterà di incappare in stressanti battaglie che durano decine di episodi senza mandare avanti la trama. Il tutto sarà inoltre gradevolmente condito da pose e inquadrature dinamiche, ma mai troppo confusionarie.
Alle scene d’azione poi, si alterneranno sequenze di esplorazione, flashback, o digressioni di varia natura che però non smorzano “l’adrenalina” del combattimento, e ben si integrano con la narrazione nel suo insieme e vi invoglieranno senz’altro a proseguire ulteriormente nella lettura.
Di personaggi poi, come già ribadito in altri punti, ce n’è per tutti i gusti, alcuni forse non troppo ispirati, mentre altri sono decisamente accattivanti e particolari, certuni “bizzarri” oserei dire.
Il protagonista poi, devo ammettere, l’ho trovato un personaggio interessante e ben studiato, che riesce a mantenersi al centro dell’attenzione anche quando affiancato da comprimari di tutto rispetto, altra cosa questa apparentemente scontata, ma che ho constatato non costituire sempre la norma.
Concludendo, ritengo questo fumetto decisamente un buon prodotto, piacevole e non troppo impegnativo, molto gradevole soprattutto se si cerca anche una trama abbastanza articolata e non solo le classiche “botte da orbi”.
Pregi: La storia è davvero originale e unita ad una atmosfera gotica unica nel suo genere e a un disegno eccezionale. La trama è ben sviluppata senza troppi cali e fitta di misteri non ancora svelati che incollano il lettore. Un'altra particolarità di questo manga è che non esistono buoni o cattivi, perché entrambe le parti sono mosse da ideali ragionevoli.
Difetti: Personaggi classici da shonen con un carattere molto stereotipato. Alla lunga il disegno molto dettagliato può risultare pesante in particolare nei combattimenti che comunque non sono numerosi. Manca di adrenalina in particolare nei combattimenti.
Opinione finale: Un manga particolarmente consigliato a chi non vuole leggere un classico shonen. L'atmosfera che regna in questo manga è davvero unica, come in nessun altro manga e i continui colpi di scena ti invogliano a leggere e ad aspettare con ansia il volume successivo.
Difetti: Personaggi classici da shonen con un carattere molto stereotipato. Alla lunga il disegno molto dettagliato può risultare pesante in particolare nei combattimenti che comunque non sono numerosi. Manca di adrenalina in particolare nei combattimenti.
Opinione finale: Un manga particolarmente consigliato a chi non vuole leggere un classico shonen. L'atmosfera che regna in questo manga è davvero unica, come in nessun altro manga e i continui colpi di scena ti invogliano a leggere e ad aspettare con ansia il volume successivo.
Ottimo manga, decisamente al di sopra della media degli shonen di questo periodo, a mio dire ben superiore a manga più famosi come Naruto, Bleach e One Piece. L'atmosfera gotica che si respira fin dai primi volumi rende il manga molto intrigante e coinvolgente e, con il passare dei numeri, lo stile di disegno dell'autrice si evolve in favore di un tratto più regolare, che sintetizza con efficacia lo stile goticheggiante ed un po' tormentato dei primi volumi.
La storia di base è abbastanza classica, tuttavia si evolve e assume sfaccettature sempre più coinvolgenti ed appassionanti che coinvolgono il lettore.
I personaggi, che all'inizio possono ricalcare i classici stereotipi (Allen è il ragazzo buono e gentile, Lenalee è la ragazza forte ma fragile, Kanda l'asociale senza cuore, Lavi il solito ragazzo allegro) si evolvono e mutano in modo estremamente umano e realistico, donando un fascino ancora maggiore alla vicenda. I personaggi secondari non sono da meno: nonostante siano moltissimi hanno una loro individualità, impreziosiscono l'opera e sono ben trattati, mai lasciati eccessivamente da parte. I membri della famiglia Noah sono altrettanto ben indagati e non sono i classici prevedibili cattivoni da shonen come se ne vedono da ogni parte. D.Gray Man è un manga da seguire molto bene, i cui punti forti sono comprensibili interamente solo ad uno sguardo attento... proprio per questo si discosta da shonen più adolescenziali.
In buona sostanza consiglio questo manga a tutti coloro che vogliono appassionarsi ad una trama ben costruita e a personaggi umani e dalle mille sfaccettature.
La storia di base è abbastanza classica, tuttavia si evolve e assume sfaccettature sempre più coinvolgenti ed appassionanti che coinvolgono il lettore.
I personaggi, che all'inizio possono ricalcare i classici stereotipi (Allen è il ragazzo buono e gentile, Lenalee è la ragazza forte ma fragile, Kanda l'asociale senza cuore, Lavi il solito ragazzo allegro) si evolvono e mutano in modo estremamente umano e realistico, donando un fascino ancora maggiore alla vicenda. I personaggi secondari non sono da meno: nonostante siano moltissimi hanno una loro individualità, impreziosiscono l'opera e sono ben trattati, mai lasciati eccessivamente da parte. I membri della famiglia Noah sono altrettanto ben indagati e non sono i classici prevedibili cattivoni da shonen come se ne vedono da ogni parte. D.Gray Man è un manga da seguire molto bene, i cui punti forti sono comprensibili interamente solo ad uno sguardo attento... proprio per questo si discosta da shonen più adolescenziali.
In buona sostanza consiglio questo manga a tutti coloro che vogliono appassionarsi ad una trama ben costruita e a personaggi umani e dalle mille sfaccettature.
Quando un titolo è targato Jump, sinceramente l'acquisto a scatola chiusa... e D.Gray-man non è stata un'eccezione, anzi: l'ho comprato come spesso mi capita con i bestseller, in duplice copia: la storia ha risvegliato in me un che di nostalgico incollandomi alla trama principale, pagina dopo pagina, che richiama il fantasy medievale occidentale, unendolo al carisma dell'horror leggendario ed iconico: Allen è un protagonista "dannato" che esercita molto fascino, così come gli altri due comprimari: il freddo Kanda e lo spensierato Lavi, che vanno a completarsi per carattere, aspetto, fascino e carisma.
Il design particolarmente attento e curato s'accompagna bene alla complessa e oscura trama, guadagnandosi l'attenzione di un certo Tim Burton... e non so se mi spiego! Consiglio tuttavia l'acquisto in blocco dei volumi, perché l'alternata (ed altalenante...) periodicità italiana, rende spesso complicato il proseguo della trama senza aver prima riletto gli ultimi numeri, e ciò diventa frustrante! Per il resto è lo Shonen Dark per eccellenza.
Il design particolarmente attento e curato s'accompagna bene alla complessa e oscura trama, guadagnandosi l'attenzione di un certo Tim Burton... e non so se mi spiego! Consiglio tuttavia l'acquisto in blocco dei volumi, perché l'alternata (ed altalenante...) periodicità italiana, rende spesso complicato il proseguo della trama senza aver prima riletto gli ultimi numeri, e ciò diventa frustrante! Per il resto è lo Shonen Dark per eccellenza.
D.Gray-man è secondo me uno dei migliori shounen in circolazione. L'ambientazione gotica è fantastica, la storia molto bella e i personaggi sono stupendi, sopratutto quelli secondari che sono ben strutturati. I combattimenti sono incredibili e, come tutti gli shounen, molto frequenti. Il fatto di parlare di esorcisti e di trattare il tema biblico lo rende diverso dagli altri manga. Consiglio la lettura di questo manga meraviglioso a tutti.
Ho letto il primo volumetto su internet, poi ho preso gli altri in edicola e mi sono sembrati... magnifici!
Trama: nell'Inghilterra del 19° secolo Allen Walker, un esorcista, si unisce all'ordine oscuro per combattere il famigerato conte del millennio. In Italia siamo arrivati ad un totale di 17 volumi, mentre in Giappone a 18, e la serie non sembra voglia aver fine...e lo spero anche io! E’ davvero bellissimo: la trama, lo stile gotico e i disegni di Hoshino-sensei, rendono questo manga eccezionalmente unico.
Trama: nell'Inghilterra del 19° secolo Allen Walker, un esorcista, si unisce all'ordine oscuro per combattere il famigerato conte del millennio. In Italia siamo arrivati ad un totale di 17 volumi, mentre in Giappone a 18, e la serie non sembra voglia aver fine...e lo spero anche io! E’ davvero bellissimo: la trama, lo stile gotico e i disegni di Hoshino-sensei, rendono questo manga eccezionalmente unico.
Iniziai D.Gray-man perché ne avevo sentito parlare più o meno bene ed era molto tempo che volevo vederlo, non so perché, probabilmente mi attirava il titolo, in effetti particolare (allora pensavo che la "D" stesse per "Dottor" XD). Forse, una delle migliori scelte che potessi compiere.
I primi volumi non mi entusiasmarono più di tanto: alla domanda:"com'è D.Gray-man?" probabilmente avrei risposto:"Niente di che. Il solito shonen".
Ma io ho il brutto vizio di non lasciare le cose in sospeso, perché mi piace dare a tutto un'opportunità. L'atmosfera era molto particolare, gotica come non ne avevo mai vista in un manga, e i disegni erano piuttosto apprezzabili. Tuttavia l'idea di abbandonarlo mi sfiorò spesso. I personaggi poi, li detestavo; Allen Walker, il protagonista principale, era il più odioso di tutti, sempre buono, sempre dolce, sempre sorridente e pronto a salvare tutti i suoi amichetti. Lenalee era la sua degna compare, ovviamente strafiga, dolcissima, senza alcun difetto, amata e benvoluta da tutti, il cui unico "utilizzo" non poteva che essere quello di mettersi col protagonista.
Kanda, era l'ovvio rivale di Allen, il solito Sasuke/Vegeta/Pincopallino della situazione, e detestavo anche lui, perché mi sembrava il classico tipo "vado-a-tagliarmi-le-vene-in-solitudine". Lavi, anche lui un figo ovviamente, era sempre lì con la battuta pronta che però, prima o poi, non ti fa ridere più... insignificante.
Forse l'unica ragione per cui iniziai a leggere con più attenzione D.gray-man furono personaggi secondari, davvero deliziosi, come Miranda e Crowley.
Poi D.gray-man cambia, diventa un altro manga. I disegni migliorano, la trama si sviluppa, i personaggi acquistano una psicologia superba e invidiabile e tutti i cliché tipici del classico shonen, crollano come castelli di carte.
Così anche i primi volumi acquistano significato. Ogni azione, ogni personaggio, ogni singola vignetta ha un suo perché in D.gray-man. La storia dei personaggi e dell'opera in sé (che prima sembrava terribilmente scontata) si sviluppa e colpisce. Bisogna leggerlo con MOLTA attenzione, non superficialmente.
Invito tutti coloro che l'hanno iniziato a leggere e non hanno intenzione di continuarlo, di dargli un'altra occasione, perché merita, merita davvero.
Com'è D.gray-man? Uno dei manga migliori di sempre, un capolavoro se la Hoshino non mi delude, e so che non lo farà, ed è anche il mio preferito.
I primi volumi non mi entusiasmarono più di tanto: alla domanda:"com'è D.Gray-man?" probabilmente avrei risposto:"Niente di che. Il solito shonen".
Ma io ho il brutto vizio di non lasciare le cose in sospeso, perché mi piace dare a tutto un'opportunità. L'atmosfera era molto particolare, gotica come non ne avevo mai vista in un manga, e i disegni erano piuttosto apprezzabili. Tuttavia l'idea di abbandonarlo mi sfiorò spesso. I personaggi poi, li detestavo; Allen Walker, il protagonista principale, era il più odioso di tutti, sempre buono, sempre dolce, sempre sorridente e pronto a salvare tutti i suoi amichetti. Lenalee era la sua degna compare, ovviamente strafiga, dolcissima, senza alcun difetto, amata e benvoluta da tutti, il cui unico "utilizzo" non poteva che essere quello di mettersi col protagonista.
Kanda, era l'ovvio rivale di Allen, il solito Sasuke/Vegeta/Pincopallino della situazione, e detestavo anche lui, perché mi sembrava il classico tipo "vado-a-tagliarmi-le-vene-in-solitudine". Lavi, anche lui un figo ovviamente, era sempre lì con la battuta pronta che però, prima o poi, non ti fa ridere più... insignificante.
Forse l'unica ragione per cui iniziai a leggere con più attenzione D.gray-man furono personaggi secondari, davvero deliziosi, come Miranda e Crowley.
Poi D.gray-man cambia, diventa un altro manga. I disegni migliorano, la trama si sviluppa, i personaggi acquistano una psicologia superba e invidiabile e tutti i cliché tipici del classico shonen, crollano come castelli di carte.
Così anche i primi volumi acquistano significato. Ogni azione, ogni personaggio, ogni singola vignetta ha un suo perché in D.gray-man. La storia dei personaggi e dell'opera in sé (che prima sembrava terribilmente scontata) si sviluppa e colpisce. Bisogna leggerlo con MOLTA attenzione, non superficialmente.
Invito tutti coloro che l'hanno iniziato a leggere e non hanno intenzione di continuarlo, di dargli un'altra occasione, perché merita, merita davvero.
Com'è D.gray-man? Uno dei manga migliori di sempre, un capolavoro se la Hoshino non mi delude, e so che non lo farà, ed è anche il mio preferito.
Definirei D.Gray-man come lo shonen in salsa gotica, punto.
Inizialmente ammetto di essere stato nauseato da questo fumetto: i primi volumi sanno di già letto e riletto con l'unica differenza di avere un'ambientazione in salsa gotica: il protagonista è "maledetto" e ha un potere dentro di se molto pericoloso, mentre il co-protagonista è il classico solitario che ha un rapporto scontroso con il principale e che ha un passato torbido alle spalle (no, non sto parlando di Naruto, eh eh).
MA dal numero 4 la storia comicia ad essere più originale, complice il bellissimo tratto che ha LA mangaka, dei personaggi ben riusciti e armi originali.
Da qui in avanti il coinvolgimento è assicurato, molti scontri in puro stile shonen e con una storia ben articolata.
Purtroppo dal numero 16 in poi si ritorna nell'assoluta banalità, e a causa dello stato di salute dell'autrice anche il disegno perde vitalità.
A favore di quest'opera posso dire che a tratti è affascinante e godibile, sicuramente adatto alle ragazze, mentre a sfavore c'è da dire che i combattimenti sono troppo frenetici e che la storia, basata su esorcisti e sulla chiesa, può non piacere a tutti tanto da risultare a volte blasfema.
Inizialmente ammetto di essere stato nauseato da questo fumetto: i primi volumi sanno di già letto e riletto con l'unica differenza di avere un'ambientazione in salsa gotica: il protagonista è "maledetto" e ha un potere dentro di se molto pericoloso, mentre il co-protagonista è il classico solitario che ha un rapporto scontroso con il principale e che ha un passato torbido alle spalle (no, non sto parlando di Naruto, eh eh).
MA dal numero 4 la storia comicia ad essere più originale, complice il bellissimo tratto che ha LA mangaka, dei personaggi ben riusciti e armi originali.
Da qui in avanti il coinvolgimento è assicurato, molti scontri in puro stile shonen e con una storia ben articolata.
Purtroppo dal numero 16 in poi si ritorna nell'assoluta banalità, e a causa dello stato di salute dell'autrice anche il disegno perde vitalità.
A favore di quest'opera posso dire che a tratti è affascinante e godibile, sicuramente adatto alle ragazze, mentre a sfavore c'è da dire che i combattimenti sono troppo frenetici e che la storia, basata su esorcisti e sulla chiesa, può non piacere a tutti tanto da risultare a volte blasfema.
Inizialmente questo era uno dei manga che più mi piacevano, alcuni personaggi erano indimenticabili e non mancavano situazioni belle che coinvolgevano emotivamente. Purtroppo dal volumetto 7 in poi inizia a scadere di molto e, con la battaglia a Edo, diventa la più grande cavolata della storia dei manga.
Anche i disegni, invece di migliorare, peggiorano a vista d'occhio, con dei "chibi" e "super deformed" che fanno storcere il naso e sembrano messi li solo perché l'autore s'era scocciato di disegnare i personaggi in un modo decente.
Dall'episodio di Anita in poi, è tutta una battaglia senza senso, che si complica e va avanti per volumi e volumi solo perché l'autore non sapeva come continuare questo strazio; credetemi mi sento male se penso invece alla bellezza dei primi volumetti.
Poi... magicamente finisce la battaglia?! Ed ecco comparire una marea di capitoli inutili, migliaia di episodi che si potrebbero tranquillamente equiparare ai peggiori filler degli anime: insopportabili!
Ed ecco poi arrivare nuovi personaggi... perché giustamente non si sa più come approfondire i vecchi, che intanto perdono spessore o resuscitano per l'ennesima volta.
E poi Allen (si lo so, sono di parte visto che ci sono veramente pochi protagonisti che mi piacciono) insomma, sarà anche l'uomo più buono del mondo, tutto fiori amore e fantasia, che si ritrova a doversi confrontare con dei pazzi psicotici... ma c'è davvero troppo buonismo da parte sua! Non è umano, non cade mai, salva tutti (anche i nemici): ma che noia!
C'è ovviamente da aggiungere che stimo parlando del solito orfano con le sfighe più atroci alle spalle, ma che è naturalmente il più forte di tutti.
Questi inoltre, pur essendo il più piccolo tra i protagonisti, graficamente sembra un ventenne col procedere dei volumi, anche il personaggio di Kanda non è più riconoscibile, mentre Road da un essere il cui sesso era determinato solo dalla gonna, ora è una bimbetta molto femminile e aggraziata. Vabbe'!
Sinceramente ritengo che se la storia fosse terminata coi primi 6 volumi, probabilmente questo manga sarebbe restato nella storia... così, invece, ogni pagina nuova è un'agonia.
Anche i disegni, invece di migliorare, peggiorano a vista d'occhio, con dei "chibi" e "super deformed" che fanno storcere il naso e sembrano messi li solo perché l'autore s'era scocciato di disegnare i personaggi in un modo decente.
Dall'episodio di Anita in poi, è tutta una battaglia senza senso, che si complica e va avanti per volumi e volumi solo perché l'autore non sapeva come continuare questo strazio; credetemi mi sento male se penso invece alla bellezza dei primi volumetti.
Poi... magicamente finisce la battaglia?! Ed ecco comparire una marea di capitoli inutili, migliaia di episodi che si potrebbero tranquillamente equiparare ai peggiori filler degli anime: insopportabili!
Ed ecco poi arrivare nuovi personaggi... perché giustamente non si sa più come approfondire i vecchi, che intanto perdono spessore o resuscitano per l'ennesima volta.
E poi Allen (si lo so, sono di parte visto che ci sono veramente pochi protagonisti che mi piacciono) insomma, sarà anche l'uomo più buono del mondo, tutto fiori amore e fantasia, che si ritrova a doversi confrontare con dei pazzi psicotici... ma c'è davvero troppo buonismo da parte sua! Non è umano, non cade mai, salva tutti (anche i nemici): ma che noia!
C'è ovviamente da aggiungere che stimo parlando del solito orfano con le sfighe più atroci alle spalle, ma che è naturalmente il più forte di tutti.
Questi inoltre, pur essendo il più piccolo tra i protagonisti, graficamente sembra un ventenne col procedere dei volumi, anche il personaggio di Kanda non è più riconoscibile, mentre Road da un essere il cui sesso era determinato solo dalla gonna, ora è una bimbetta molto femminile e aggraziata. Vabbe'!
Sinceramente ritengo che se la storia fosse terminata coi primi 6 volumi, probabilmente questo manga sarebbe restato nella storia... così, invece, ogni pagina nuova è un'agonia.
D.Gray - man è un manga che ho scoperto da poco, ma mi ha appassionato subito. I motivi sono vari e molti. Inanzitutto, la cornice dove si muovono i personaggi: un mondo di fine ottocento incredibilmente gotico, come pochi ne ho visti. Non ho mai trovato così tanto gotico in un manga. Un altro motivo sono i disegni: nel corso dell' opera l' autrice migliora il suo tratto, fino a giungere, negli ultimi capitoli, a uno stile completamente originale, nerissimo (mi sembra quasi una cosa noir) e gotico. Nessuno, che io conosca, usa uno stile così particolare. Anche la trama appassiona. In un' Europa gotica di fine ottocento, vive il giovane esorcista Allen Walker. Un giovane che ha deciso di dedicare la sua vita alla distruzione degli akuma e alla sconfitta del Conte del Millenio, loro creatore. Per farlo dovrà andare al quartier generale degli esorcisti. E qui incotrerà personaggi come Linalee, Kanda, Lavi. Tutti personaggi uno diverso dall' altro, ma con molti misteri alle spalle. E' una storia complessa e piena di enigmi, che l' autrice non svela subito, ma dissemina il manga d' indizi, riconducibili dopo la conoscenza dei fatti.
Anche i personaggi non sono banali: tutti coloro che combattono non lo fanno per divertimento, ma per difendere le loro idee. E', principalmente, uno scontro di opinioni, violento, forte. E, fino in fondo, rimane il dubbio che tutti i combattenti sono usati, sono pedine nelle mani di chi coordinata tutto. Come il conte, personaggio misterioso: ha come alleati la famiglia Noah, ma non si la certezza che essi non sia solo degli strumenti in mano sua. Anche gli esorcisti sono considerati pure e mere armi: lo dimostrano alcune scene del manga, in cui i loro sentimenti vengono sacrificati "per una causa maggiore". E questo, gli esorcisti, lo sanno, e sognano di poter vivere normalmente.
Tirando le somme, è un manga complesso, particolare, da avere.
Anche i personaggi non sono banali: tutti coloro che combattono non lo fanno per divertimento, ma per difendere le loro idee. E', principalmente, uno scontro di opinioni, violento, forte. E, fino in fondo, rimane il dubbio che tutti i combattenti sono usati, sono pedine nelle mani di chi coordinata tutto. Come il conte, personaggio misterioso: ha come alleati la famiglia Noah, ma non si la certezza che essi non sia solo degli strumenti in mano sua. Anche gli esorcisti sono considerati pure e mere armi: lo dimostrano alcune scene del manga, in cui i loro sentimenti vengono sacrificati "per una causa maggiore". E questo, gli esorcisti, lo sanno, e sognano di poter vivere normalmente.
Tirando le somme, è un manga complesso, particolare, da avere.
Manga davvero bello e per quel che riguarda lo stile di disegno e per ciò che attiene alla caratterizzazione dei personaggi, ciascuno dei quali presenta un particolare che permette di distinguerlo dagli altri ed imprimerlo nella mente. Da notare soprattutto l'importanza degli antagonisti e l'attenzione dell'autrice alla loro personalizzazione, talvolta superano i protagonisti!
Ambientazione gotica decisamente affascinante e storia in qualche modo fuori dal comune con una trama che si infittisce di particolari man mano che aumentano i volumetti. Unica pecca i troppi ritardi nella serializzazione che rischiano di far perdere il filo del discorso, altrimenti avrei dato un dieci pieno.
Ambientazione gotica decisamente affascinante e storia in qualche modo fuori dal comune con una trama che si infittisce di particolari man mano che aumentano i volumetti. Unica pecca i troppi ritardi nella serializzazione che rischiano di far perdere il filo del discorso, altrimenti avrei dato un dieci pieno.
Davvero fantastico, uno shonen particolarissimo, che certamente non puo piacere a tutti... il grande punto di forza sono i disegni e personalmente alcuni personaggi come Lavi e Noah in particolare il Conte. Non sopporto il protagonista Allen, troppo buonista (Lavi sarebbe stato molto meglio, più sprint, piu maturo), comunque lo consiglio a chi vuole leggere qualcosa di fuori dal comune!!
Manga di ambientazione gotica, col protagonista “prescelto” che deve affrontare numerosi nemici per affinare i suoi poteri e prepararsi così allo scontro decisivo.
Buona dose di azione, intrighi e colpi di scena, con un buon livello di tensione, elementi che tengono desta l'attenzione del lettore.
La trama non brilla per originalità, ma il punto di forza di questo manga è il disegno, deciso, caratterizzato dall'abbondanza del chiaroscuro ottenuto con le retinature, struttura equilibrata: uno stile che strizza l'occhio a un certo tipo di cinema visionario, di grande impatto.
Interessante anche la caratterizzazione dei personaggi, sia graficamente che dal punto di vista psicologico, soprattutto per quanto riguarda i comprimari.
Buona dose di azione, intrighi e colpi di scena, con un buon livello di tensione, elementi che tengono desta l'attenzione del lettore.
La trama non brilla per originalità, ma il punto di forza di questo manga è il disegno, deciso, caratterizzato dall'abbondanza del chiaroscuro ottenuto con le retinature, struttura equilibrata: uno stile che strizza l'occhio a un certo tipo di cinema visionario, di grande impatto.
Interessante anche la caratterizzazione dei personaggi, sia graficamente che dal punto di vista psicologico, soprattutto per quanto riguarda i comprimari.
Un manga molto ben strutturato. L'ambientazione gotica cattura fin da subito ed anche i personaggi sono ben caratterizzati. La storia tratta di Allen Walker, che dopo essersi recato al quartier generale degli esorcisti, deve affrontare varie missioni per trovare i 109 pezzi dell'innocence e scoprire altri esorcisti. Ma i cattivi non mancano di certo. Le battaglie contro gli akuma (armi con all'interno anime umane) ed in seguito contro i noah ed il conte millenario sono state realizzate molto bene. Non da meno sono i colpi di scena che ci verranno presentati durante lo svolgimento della storia. E' un manga che si becca un 9 meritato e che consiglio di leggere a tutti.
Un manga con disegni molto buoni. La storia è molto buona, e ha spesso dei colpi di scena molto interessanti. Nei combattimenti posso dire che non si capisce quasi niente di quello che succede. Una cosa che non molto piacevole è il fatto che l'autrice sta spesso male, ciò ostacola l'andamento regolare del manga. Ma per il resto è un manga caratterizzato dal continuo mutamento dei personaggi.
Per me è un manga che va letto,anche se la sua uscita non è tra le più regolari.
Per me è un manga che va letto,anche se la sua uscita non è tra le più regolari.
D.Gray-Man è un tipico shounen, caratterizzato dall'ambientazione gotica e dall'incredibile carisma dei nemici, i Noah. La trama narra di Allen Walker, un esorcista maledetto, capace di poter vedere gli Akuma, i demoni costruiti dal Conte del millennio per abbattere il genere umano. Allen decide, sul consiglio del suo maestro, anch'esso esorcista, di andare alla base segreta degli esorcisti, l'Home. Lì, trova molti altri esorcisti tra cui Kanda, uno spadaccino dall'umore costantemente nero, Linalee, una ragazza cinese, costretta a combattere per l'Ordine Oscuro, e Lavi, il futuro Bookman. Assieme ad essi, si ritrova all'inizio a svolgere delle missioni per trovare l'innocence, l'elemento che permette ad una persona di diventare esorcista. Durante una di esse conosce anche Miranda Lotto, un'esorcista capace di controllare il tempo e Road Kamelot, una Noah. Dopo questa missione, i compiti degli esorcisti cambiano: adesso dovranno trovare i Generali esorcisti, sparsi per tutto il mondo alla ricerca di compatibili con l'innocence, e di proteggerli dalla minaccia degli Akuma e dei Noah. Essi infatti vogliono distruggere il cuore dell'innocence, ovvero quella parte di innocence che, se distrutta, provocherebbe a seguito la distruzione di tutti i 109 pezzi dell'innocence. Ad Allen Walker, Linalee Lee Lavi, Bookman, Aleister Crowly e a Miranda Lotto viene incaricato di proteggere il vecchio maestro di Allen, Marian Cross. Da questo punto in poi la storia subisce un grande cambiamento e si susseguono decine e decine di colpi di scena e combattimenti, anche se un po' confusi, memorabili. Vi consiglio vivamente di non farvi sfuggire un manga speciale come questo, non ve ne pentirete affatto!
D.Gray-man è un manga che mi ha colpito molto e che mi sento di consigliare a tutti gli appassionati.
La storia è molto bella ed intricata, i personaggi sono caratterizzati bene ed il tratto dell'autrice è molto bello... L'unico problema che ho riscontrato è nelle scene di combattimento che sono un po' troppo confusionarie e che danno spazio alla libera interpretazione.
Il voto che ho dato è comunque 9 perché lo ritengo uno degli shonen più belli in circolazione.
La storia è molto bella ed intricata, i personaggi sono caratterizzati bene ed il tratto dell'autrice è molto bello... L'unico problema che ho riscontrato è nelle scene di combattimento che sono un po' troppo confusionarie e che danno spazio alla libera interpretazione.
Il voto che ho dato è comunque 9 perché lo ritengo uno degli shonen più belli in circolazione.
D.Gray-man è molto bello e piacevole da leggere, il disegno è semplice e puro,i protagonisti sono carismatici e molto responsabili. L'ambientazione è gotica, le scene di scontro sono fantastiche ed eccezionali; i nemici sono molto complessi ma originali. Il mio voto è 7, lo consiglio a tutti ma sopratutto a coloro che gli piace lo stile gotico e shounen.
Uno dei migliori shonen che ci sono al momento, non c'è che dire. Un'ottima idea quella di riprendere il racconto de "Il ritratto di Dorian Gray" come titolo e fare dei riferimenti a quest'ultimo. L'atmosfera dark è l'ideale per un racconto simile anche se con il continuare, è andata peggiorando e ha perso quel tratto deciso che teneva nei primi numeri.
Ottimo ottimo manga... storia intrigante con bei colpi di scena e personaggi stupendi. I "cattivi" poi son a dir poco fantastici ed il conte, col suo ghigno da psicopatico, quasi satanico ne è la massima espressione.
Un altro punto a favore è il fatto che la storia non rallenta mai: sono rari, molto rari, i momenti di pausa che comunque non sono mai fine a se stessi.
Forse in certe occasioni alcune tavole dei combattimenti potrebbero risultare alquanto caotiche ma nel complesso soddisfano appieno il lettore.
Decisamente un buon manga.
Un altro punto a favore è il fatto che la storia non rallenta mai: sono rari, molto rari, i momenti di pausa che comunque non sono mai fine a se stessi.
Forse in certe occasioni alcune tavole dei combattimenti potrebbero risultare alquanto caotiche ma nel complesso soddisfano appieno il lettore.
Decisamente un buon manga.
Uno Shonen con i fiocchi! Ad essere sincero non sapevo molto di questo manga o della sua autrice prima di prenderlo, ma dopo aver letto il primo numero sono rimasto estasiato dalla bellezza e cura delle sue tavole; uno stile con linee pulite e morbide ma molto particolareggiate. La storia diventa intrigante sin dalle prime pagine, forse anche per la fantastica ambientazione gotico-fantasy molto "dark" per certi versi. C'è un buono sviluppo dei personaggi e delle relazioni tra di loro, che vengono svelati poco per volta e nel momento giusto, nulla sembra essere dato al caso. Qui i personaggi non combattono per il piacere di farlo o per diventare i più forti, sono costretti perchè gli unici ad essere compatibili con l'innocence, e i mostri che affrontano sono le anime dei morti che non riescono a darsi pace. Tra colpi di scena e numerosi misteri la serie prosegue splendidamente...non vedo lora che esca il nuovo numero!
Al contrario dell'anime che ha avuto qualche intoppo, il manga fila liscio e senza problemi.
Ognuno ha un proprio criterio per quanto riguarda iniziare una serie: il mio è stato il disegno del mangaka. Volevo un manga disegnato bene ed ho trovato questo. Mischiateci la storia affascinante ed i personaggi intriganti e siete a cavallo.
D.Gray-man ha tutti gli elementi che possono affascinare: un po' di gotico qua e là, una storia studiata e curata che rimane spesso misteriosa, personaggi ben sviluppati a cui ci si affeziona (amo i personaggi come Kanda non c'è niente da fare) e qualche accenno a vignette comiche e veramente divertenti.
Non ho mai trovato D.Gray-man pesante anzi, anche se aspettavo con ansia l'arrivo del mio personaggio preferito continuavo a leggere con molta voglia per capire dove andava a parare la Hoshino.
Non vedo l'ora si svelino tutti i misteri.
Ognuno ha un proprio criterio per quanto riguarda iniziare una serie: il mio è stato il disegno del mangaka. Volevo un manga disegnato bene ed ho trovato questo. Mischiateci la storia affascinante ed i personaggi intriganti e siete a cavallo.
D.Gray-man ha tutti gli elementi che possono affascinare: un po' di gotico qua e là, una storia studiata e curata che rimane spesso misteriosa, personaggi ben sviluppati a cui ci si affeziona (amo i personaggi come Kanda non c'è niente da fare) e qualche accenno a vignette comiche e veramente divertenti.
Non ho mai trovato D.Gray-man pesante anzi, anche se aspettavo con ansia l'arrivo del mio personaggio preferito continuavo a leggere con molta voglia per capire dove andava a parare la Hoshino.
Non vedo l'ora si svelino tutti i misteri.
Un manga veramente eccezionale. Ottima sia la grafica che la trama che coinvolge il lettore in un crescendo di colpi di scena. Niente è lasciato al caso ed i personaggi, sia il protagonista che quelli secondari sono molto curati, pieni di fascino e mistero, ognuno con una sua storia non completamente rivelata e uno sviluppo continuo. Un cattivo molto "particolare" e degli antagonisti davvero accattivanti, l'alternanza perfetta tra ambientazione cupa di fine 19° secolo e scenette divertenti e l'eterna lotta tra "bianco" e "nero", fanno sì che il manga sia molto intrigante e mai piatto. Purtroppo poco conosciuto in Italia, rappresenta una lettura veramente piacevole ed interessante. Lo consiglio vivamente a tutti!
Ho appena finito di leggere il numero 14 di D.Gray-Man e devo dire che è stupendo! Insomma, non ho mai letto un manga così bello e ben disegnato. Cross è il mio idolo, lo adoro sia per il modo brutale con cui tratta la gente (donne escluse), sia per la sua arma - Judgment - a dir poco favolosa. Non capisco come mai ci siano alcuni voti sotto l'8. Sì, ok, questa parte dell'arca va un po' a rilento, ma la trovo un bel modo per spiegare più cose sui personaggi.
Penso che sia davvero impossibile dare un voto inferiore all'8. D.Gray-Man è uno dei migliori manga degli ultimi anni, sia per il disegno che per il contenuto. La storia è davvero fantastica e appassionante, anche se devo dire che negli ultimi numeri la storia si sta un po' fermando, forse per gLi scontri con i Noah che stanno rallentando la storia, ma in generale è la storia è affascinante, soprattutto per i personaggi, uno migliore dell'altro. Il mio preferito è Miranda Lotto, forse il personaggio più bizzarro tra tutti, ma nessun personaggio è fuori luogo, infatti insieme compongono perfettamente la trama.
Manga splendido. Non sono d'accordo con chi dice che è pesante. Trovo invece che sia uno dei pochi manga in circolazione che riesce a stimolare la mente del lettore: ogni arco di storie è interconnesso da particolari impercettibili che in seguito si riveleranno fondamentali per la trama. Per quanto riguarda il numero di personaggi credo che sia adeguato alla storia: non bisogna lasciarsi illudersi dall'onnipresenza (relativa)di Allen Walker, in questo manga sono TUTTI protagonisti perché ogni pertsonaggio potrebbe essere la chiave di un grande mistero (e di misteri in questa serie ce ne sono tantissimi).
La storia si muove, va avanti senza che il lettore si accorga realmente dell'evoluzione che la storia sta compiendo, per poi esplodere tutto magari in due capitoli. Le capacità narrative di Hoshino sensei lasciano di stucco il lettore ad ogni capitolo.
Insomma... secondo me questo manga è un must have nella vostra mangateca!
La storia si muove, va avanti senza che il lettore si accorga realmente dell'evoluzione che la storia sta compiendo, per poi esplodere tutto magari in due capitoli. Le capacità narrative di Hoshino sensei lasciano di stucco il lettore ad ogni capitolo.
Insomma... secondo me questo manga è un must have nella vostra mangateca!
Questo è un manga che mi ha messo (e mi mette ancora) in seria difficoltà: nonostante io adori Allen (e Lina Lee, che è la mia preferita) e il conte del millennio mi faccia sbellicare di risate, non riesco a leggerlo, cioè lo leggo con molta fatica. E' pesante! E' troppo lungo, ci sono moltissimi personaggi, forse troppi (ok, visto che Angel Sanctuary è il mio manga preferito non dovrei parlare di numeri...). I primi numeri mi piacevano molto di più, adesso, anche se siamo più nel vivo della storia mi viene da dire: ok, allora? Ci muoviamo?
Continuerò a leggerlo, ovviamente, anche perchè i disegni sono qualcosa di fantastico, ma spero che non duri ancora moltissimo... x)
Continuerò a leggerlo, ovviamente, anche perchè i disegni sono qualcosa di fantastico, ma spero che non duri ancora moltissimo... x)
Se dovessero chiedermi qual'è il manga che più mi ha coinvolto negli ultimi 5 anni (quindi escludete quelli anteriori a questo periodo...) di sicuro risponderei D.Gray-man. Diverso sai soliti shonen, DGM strizza l'occhio allo steampunk in modo alternativo e usa il gotico solo come pretesto a storie che vanno oltre il gotico.
non bisogna fermarsi ai primi due volumi (che a parer mio sono dei piccoli capolavori a se stanti...bisognerebbe considerarli come volumi auto conclusivi)...la narrazione è fluida e veramente per nulla prevedibile. ogni storia presentata (finanche quei pochi capitoli che da molti sono stati definiti filler) ha un suo motivo d'esistere, nulla è lasciato al caso ed ogni piccolo particolare (anche quello più impercettibile) è d'importanza fondamentale...
dopo la night 165 le atmosfere cambiano ulteriormente e notevolmente...dgm diventa quasi un manga noir (...meno combattimenti, e tema del confine tra il "bianco" e il "nero" diventa sempre più presente...)...
i disegni di hoshino sensei sono semplicemente magnifici, pochi mangaka riescono a riportare nel proprio tratto i "sentimenti e le sensazioni" dei protagonisti...
consiglio a tutti questo splendido manga, purtroppo molto sottovalutato qui in Italia...
non bisogna fermarsi ai primi due volumi (che a parer mio sono dei piccoli capolavori a se stanti...bisognerebbe considerarli come volumi auto conclusivi)...la narrazione è fluida e veramente per nulla prevedibile. ogni storia presentata (finanche quei pochi capitoli che da molti sono stati definiti filler) ha un suo motivo d'esistere, nulla è lasciato al caso ed ogni piccolo particolare (anche quello più impercettibile) è d'importanza fondamentale...
dopo la night 165 le atmosfere cambiano ulteriormente e notevolmente...dgm diventa quasi un manga noir (...meno combattimenti, e tema del confine tra il "bianco" e il "nero" diventa sempre più presente...)...
i disegni di hoshino sensei sono semplicemente magnifici, pochi mangaka riescono a riportare nel proprio tratto i "sentimenti e le sensazioni" dei protagonisti...
consiglio a tutti questo splendido manga, purtroppo molto sottovalutato qui in Italia...
Adesso come adesso, se ci fosse un 11 lo darei di sicuro a questo manga! Tanti colpi di scena, dopo una serie di capitoli idioti, hanno rialzato la qualità del manga e della storia in generale. Vengono svelati molti misteri ed altri se ne creano. I nuovi personaggi che vengono introdotti come "l'elitè dell'elitè" dei combattimenti sono fantastici e terribili allo stesso tempo. La vera identità di Mana è sconvolgente e inaspettata, e il futuro incombente di Allen è tremendo. Lenalee riacquista carattere e forza di spirito, è diventata un personaggi con ancora più spessore!
Il fatto che Allen sia destinato a [...] di sicuro è una "botta" inaspettata e tremenda alla storia. Una "botta" che comunque è in grado di mostrare il lato nascosto dell'Ordine Oscuro, quello fatto di soli inganni e tranelli per prendere il potere.
La scomparsa improvvisa di [...] un mistero che si aggiunge già a tutti gli altri preesistenti.
Insomma, sì, tutta la storia dell'Arca procede a rilento ed è un via vai di personaggi che si trasformano, diventano più potenti e, per certi versi, insopportabili, ma col proseguire delle vicende è un continuo rimanere a bocca aperta dinnanzi a stupende immagini e rivelazioni sensazionali.
Il fatto che Allen sia destinato a [...] di sicuro è una "botta" inaspettata e tremenda alla storia. Una "botta" che comunque è in grado di mostrare il lato nascosto dell'Ordine Oscuro, quello fatto di soli inganni e tranelli per prendere il potere.
La scomparsa improvvisa di [...] un mistero che si aggiunge già a tutti gli altri preesistenti.
Insomma, sì, tutta la storia dell'Arca procede a rilento ed è un via vai di personaggi che si trasformano, diventano più potenti e, per certi versi, insopportabili, ma col proseguire delle vicende è un continuo rimanere a bocca aperta dinnanzi a stupende immagini e rivelazioni sensazionali.
Indubbiamente il più bel manga che io abbia mai letto, mi ha appassionata sin da subito. La trama è ben strutturata e ricca di colpi di scena, e non sono d'accordo con chi dice che più la storia va avanti più peggiora. Secondo me è tutto il contrario. I personaggi poi sono ben caratterizzati e per nulla stereotipati, in particolar modo Allen, il protagonista, che personalmente adoro. I disegni sono di ottima qualità e anche questi man mano si procede e più migliorano. Sono anche convinta che questo manga non debba essere paragonato a nessun altro, perché é davvero unico! Inoltre, per apprezzare fino in fondo D.Gray-man, è bene leggere almeno fino al volume 3 o 4. Anche se è dal volume 9 che la trama si arricchisce e si evolve. In conclusione sono convinta che questo splendido manga si meriti il massimo dei voti! Leggetelo e ve ne convincerete tutti! ^_^
Ricordo ancora la prima volta che presi in mano il numero 1 di questo manga, ero letteralmente affascinata dal disegno di copertina, nonostante adesso lo trovi spoglio e completamente differente da quelli pubblicati sugli ultimi numeri, e così decisi di comprarlo. Lo lessi tutto d'un fiato, non lo trovavo male, ma non mi pareva nemmeno così speciale. In fondo era solo il secondo della lunga serie di manga che avrei comprato più avanti.
Decisi di prendere anche il secondo volume, e fu allora che me ne innamorai completamente.
Non sono d'accordo sul fatto che in seguito questo manga peggiori, anzi.
Poi, vabbè, ognuno ha le proprie opinioni, ma sicuramente questo insieme a Full Metal Alchemist, Naruto e Bleach è uno dei più belli da me mai letti!
Decisi di prendere anche il secondo volume, e fu allora che me ne innamorai completamente.
Non sono d'accordo sul fatto che in seguito questo manga peggiori, anzi.
Poi, vabbè, ognuno ha le proprie opinioni, ma sicuramente questo insieme a Full Metal Alchemist, Naruto e Bleach è uno dei più belli da me mai letti!
Peccato. Lo dico perchè era partito molto bene. Poi è andato peggiorando dopo che Tyki ha distrutto il [...]. Ora è il solito shonen come ce ne sono tanti altri, pieno di trasformazioni e combattimenti al limite. E' diventato peggio di Naruto e Bleach a momenti.
Più va avanti e più mi annoia però continuo a leggerlo sperando che ritorni in parte l'atmosfera che aveva prima ma ne dubito. Do 6 perchè all'inizio avrei dato 8 o 9 mentre adesso gli darei 4 quindi facendo la media...
Più va avanti e più mi annoia però continuo a leggerlo sperando che ritorni in parte l'atmosfera che aveva prima ma ne dubito. Do 6 perchè all'inizio avrei dato 8 o 9 mentre adesso gli darei 4 quindi facendo la media...
BAH... esordisco così perchè tutti questi dieci mi lasciano a dir poco perplessa...
D.Gray Man indubbiamente è un buon manga. Un ottimo shounen da tutti i punti di vista , sopratutto se consideriamo lo stile di disegno (GRANDE HOSHINO^^) e la storia che non è davvero niente male.
Nonostante tutto, manca di qualcosa.
Non sto dicendo che sia un manga da buttare via, anzi io continuo a leggerlo con molto piacere, ma semplicemente non può essere paragonato a certi capolavori come FullMetal Alchemist, BERSERK o SAIYUKI.
Il motivo? Secondo me è tutto causato dallla lentezza della storia: secondo il mio parere la vera storia è iniziata dal volume 10 in poi, anche perchè hanno esordito i Noah in tutto il loro perverso fascino.
Un altra pecca è il protagonista... Allen è fiacco, buonaccione e sempliciotto. Più che un protagonista a me sembra un vecchietto!
Chissà, forse procedendo con i volumi riuscirà a mostrare un nuovo lato della sua personalità... staremo a vedere!
PS: ma dove "accipicchiolina" lo vedete un confronto con FullMetal Alchemist? Sono due cose totalmente assolutamente diverse, per la miseria!
D.Gray Man indubbiamente è un buon manga. Un ottimo shounen da tutti i punti di vista , sopratutto se consideriamo lo stile di disegno (GRANDE HOSHINO^^) e la storia che non è davvero niente male.
Nonostante tutto, manca di qualcosa.
Non sto dicendo che sia un manga da buttare via, anzi io continuo a leggerlo con molto piacere, ma semplicemente non può essere paragonato a certi capolavori come FullMetal Alchemist, BERSERK o SAIYUKI.
Il motivo? Secondo me è tutto causato dallla lentezza della storia: secondo il mio parere la vera storia è iniziata dal volume 10 in poi, anche perchè hanno esordito i Noah in tutto il loro perverso fascino.
Un altra pecca è il protagonista... Allen è fiacco, buonaccione e sempliciotto. Più che un protagonista a me sembra un vecchietto!
Chissà, forse procedendo con i volumi riuscirà a mostrare un nuovo lato della sua personalità... staremo a vedere!
PS: ma dove "accipicchiolina" lo vedete un confronto con FullMetal Alchemist? Sono due cose totalmente assolutamente diverse, per la miseria!
Si parla tanto di confrontare questo manga con fullmetal alchemist, dicendo che sono simili e altro. Per me non sono assolutamente simili, e li leggo entrambi, ma ho una predilezione per D.Gray man smisurata, tanto da considerarlo in assoluto il mio manga preferito. Mi colpisce così tanto che ogni volta aspetto che esca una nuova night così da leggerla, non posso aspettare ogni due mesi, son troppi! Mi piace tanto l'idea degli " Esorcisti ", è qualcosa di originale, la Famiglia Noah poi è stupenda ( basta considerare due personaggi Stilosissimi come Debit e Jusdero <3 ), il Conte poi non è il Solito Cattivo, l'ambientazione, i personaggi, tutto. Lo trovo meraviglioso. A mio parere un piccolo difetto è il protagonista troppo buono, Allen ( che io amo, eh!XD ma a volte è così... ukè XD)... diciamo che preferisco da morire Yu Kanda: è terribilmente misterioso e Hoshino non ha ancora approfondito la sua storia, che a parere mio dovrebbe essere interessantissima, basta pensare al suo tatuaggio e a tutto ciò che vi è dietro. Linalee... la preferisco di meno, la amano in troppi. Meglio Miranda ^_^
Manga davvero stupendo che con l'andare avanti della storia diventa sempre più intrigante e meglio disegnato. I personaggi sono ben strutturati, con un loro carattere e modo di comportarsi. Altra cosa molto bella è che il cattivo si vede fin da subito. Consiglio vivamente di leggerlo, e non bloccarsi ai primi volumi, di arrivare come minimo al 3°-4° dove inizia la storia un pò più "movimentata".
Davvero splendido. Era da molto tempo che non si vedeva un manga gotico così ben scritto, ma soprattutto disegnato. Scenari affascinanti ed esoterici, personaggi accattivanti che giocano spesso sul contrasto luce ed ombra, sia interiore che esteriore. La storia poi, non proprio originale, viene comunque trattata in modo coinvolgente e, man mano che progredisce, diventa sempre più intrigante e unica. I dialoghi sono efficaci e ben strutturati e alcune vignette sono realmente angoscianti e macabre...
Vivamente raccomandato a tutti!!!
Vivamente raccomandato a tutti!!!
Veramente stupendo. La storia colpisce, gli scenari sono affascinanti, i disegni magnifici e in continua evoluzione (ho letto fino al capitolo 146 e diventano sempre più belli), i personaggi, ben caratterizzati, si fanno amare dalla prima comparsa, il tema religioso sembra trattato con occhio piuttosto critico (cosa che non mi dispiace affatto), inoltre non vi è la solita lotta tra "buoni e cattivi", poichè non si possono dividere protagonisti e antagonisti in questa due categorie.
I siparietti comici non mo fanno impazzire, ma a volte servono, poichè la trama è piuttosto angosciante.
Un manga che consiglio!
I siparietti comici non mo fanno impazzire, ma a volte servono, poichè la trama è piuttosto angosciante.
Un manga che consiglio!
Ho comprato il primo volume per curiosità, ma non me la sono sentita di andare oltre.
I disegni sono molto belli, la trama non è male, ma comunque il tutto, per quanto valido, mi sa di già sentito. I siparietti comici purtroppo non mi fanno ridere e i personaggi mi lasciano indifferente (anche se devo ammettere che Lavi è simpatico, forse se fosse stato lui il protagonista). Il confronto con Full Metal Alchemist non aiuta, sono serie che trattano tematiche e topos simili, ma a mio parere FMA è meglio.
Carino, niente di più.
I disegni sono molto belli, la trama non è male, ma comunque il tutto, per quanto valido, mi sa di già sentito. I siparietti comici purtroppo non mi fanno ridere e i personaggi mi lasciano indifferente (anche se devo ammettere che Lavi è simpatico, forse se fosse stato lui il protagonista). Il confronto con Full Metal Alchemist non aiuta, sono serie che trattano tematiche e topos simili, ma a mio parere FMA è meglio.
Carino, niente di più.
Decisamente il manga migliore di questi ultimi anni, non è il solito shounen come Naruto o Bleach (che trovo stupendi sia chiaro, ma non hanno quel qualcosa che rendono D.Gray Man il migliore).
Ad una prima occhiata sicuramente i disegni sono la cosa che prendono di più, in continua evoluzione, arrivati al capitolo 127 il disegno è decisamente cambiato, questo è il bello dell'Hoshino, da disegni già belli è passata/o a disegni ancora migliori.
Per altro trovo magnifica la caratterizzazione dei personaggi, tutti, nessuno escluso, certo ci sono le simpatie ma non si riesce ad odiare veramente un personaggio. Anche se ultimamente Linalee stà calando a picco... taglio di capelli, cambio di personalità...?
I migliori comunque sono Rabi/Lavi e Allen. Rabi ti fa innamorare della prima volta che lo vedi, tanto scemo... ma che in realtà non è così e Allen, bhè è Allen, anche se trovo che capitano un pò tutte a lui, cioè ha più o meno 5000 evoluzioni tra occhio e arma mentre gli altri esorcisti sono sempre fermi allo primo stadio...
Vabè, tornando alla recensione, ho già elogiato abbastanza chara e disegni... di conseguenza ne deriva che la storia è magnifica, con personaggi così come potrebbe non esserlo? :D
E poi mi piace come l'Hoshino ha reinterpretato la religione, solitamente i manga con qualcosa di religioso mi lasciano indifferenti ma questo m'ha preso subito!
E' un peccato che non abbia quei fan che possiede Naruto o DeathNote, perchè ne vale davvero.
Ad una prima occhiata sicuramente i disegni sono la cosa che prendono di più, in continua evoluzione, arrivati al capitolo 127 il disegno è decisamente cambiato, questo è il bello dell'Hoshino, da disegni già belli è passata/o a disegni ancora migliori.
Per altro trovo magnifica la caratterizzazione dei personaggi, tutti, nessuno escluso, certo ci sono le simpatie ma non si riesce ad odiare veramente un personaggio. Anche se ultimamente Linalee stà calando a picco... taglio di capelli, cambio di personalità...?
I migliori comunque sono Rabi/Lavi e Allen. Rabi ti fa innamorare della prima volta che lo vedi, tanto scemo... ma che in realtà non è così e Allen, bhè è Allen, anche se trovo che capitano un pò tutte a lui, cioè ha più o meno 5000 evoluzioni tra occhio e arma mentre gli altri esorcisti sono sempre fermi allo primo stadio...
Vabè, tornando alla recensione, ho già elogiato abbastanza chara e disegni... di conseguenza ne deriva che la storia è magnifica, con personaggi così come potrebbe non esserlo? :D
E poi mi piace come l'Hoshino ha reinterpretato la religione, solitamente i manga con qualcosa di religioso mi lasciano indifferenti ma questo m'ha preso subito!
E' un peccato che non abbia quei fan che possiede Naruto o DeathNote, perchè ne vale davvero.
bellobellobello... prende subito e talmente tanto che non ti stacchi fino alla fine...anche se a mio parere è un po' molto battaglioso...(non amo le love story...sia chiaro...ma forse queste troppe battaglie tolgono spazio a qualche riflessione)i colpi di scena sono il punto di forza come anche la caratterizzazione dei personaggi, che pazzo, chi più umano, che drammatico. i misteri poi rendono l'atmosfera cupa di per sè ancora più irresistibile...da leggere
Ambientazioni gotiche sono il punto di forza. Demoni molto particolari da sconfiggere per un gruppo di esorcisti dai poteri soprannaturali, derivanti dall'Innocence. Solo combattimenti, quindiNooooo! I personaggi sono bellissimi (carina Linalee,eh) e alcuni anche buffi e simpatici come il protagonista Allen, il Conte, ma soprattutto il mitico Lavi! E' un idolo! Bello bello, non ve ne pentirete.
Purtroppo non posso mettere un voto maggiore a dieci, ma se potessi lo farei, questo è il miglior manga che esista!!! Ho letto il primo volume e me ne sono subito innamorato, e del quale ancora non sono riuscito a trovare un punto debole. In effetti, nei primi volumi, il disegno è peggiore in confronto al numero 9, o gia al 3, dove troviamo disegni fantastici!! Adoro anche l'ambientazione e i personaggi: l'800, un'epoca bellissima, e allen, un ragazzo misterioso e pieno di risorse.
Questo manga mi ha catturato fin dall'inizio!!! Ha un qualcosa di magnetico, ti attira in modo inesorabile: vuoi per il disegno sublime, vuoi per il tratto perfetto, vuoi per il chara design, vuoi per i personaggi uno più bello dell'altro, vuoi per le ambientazioni, vuoi per l'atmosfera gotica, vuoi per la trama, questo manga è uno dei più belli mai realizzati (e allo stato attuale, Dicembre 2006, ancora in prosecuzione).
E' il fumetto più bello che io abbia mai letto! Katsura Hoshino disegna benissimo e fa dei disegni mozzafiato. La cosa che mi piace molto del fumetto è che a volte non finisce bene e accadono cose strane[NO SPOILER]. Mi è dispiaciuto molto quando molti esorcisti muoiono. Ma è lo stile di Hoshino far morire un po' di gente. Tutto sommato l'autore di D.Gray Man oltre a essere bravo nel disegno è anche ironico. Il persoinaggio che mi piace di più è Yu Kanda, perchè è molto simpatico e sicuro di se e mi piace molto quando chiama Allen mammoletta. La cosa più brutta del fumetto è che la famiglia Noah è cattiva... ma tutto sommato è un bellissimo fumetto, e non vedo l'ora che esca l'anime anche qui in Italia.
Uscito in contemporanea che Full Metal Alchemist, forse è stato poco considerato fino ad ora (il raffronto tra le due opere era invetibile), ma l'opera di Hoshino è di una narrazione piacevole e complessa.
Non ci troviamo di fronte a super-uomini che combattono il male per riportare la pace in un mondo travagliato da guerre e crudeltà; i protagonisti di quest'opera sono dei semplici esseri umani che hanno avuto la (s)fortuna di ritrovarsi compatibili con l'Innocence, una sorta di pietra filosofale in grado di arrecare benefici o distruzione. Attraverso gli occhi del protagonista, il giovane Allen Walker, ci si imbatte in mostri riportati in vita dalla disperazione di chi non accetta la morte di un suo caro, episodi di solitudine estrema e tanta indifferenzaastio espressi da coloro che i novelli "alchimisti" dovrebbero proteggere.
Un'opera complessa, inchiostrata magistralmente, che alterna momenti drammatici ed altri di demenzialità allucinante.
Non ci troviamo di fronte a super-uomini che combattono il male per riportare la pace in un mondo travagliato da guerre e crudeltà; i protagonisti di quest'opera sono dei semplici esseri umani che hanno avuto la (s)fortuna di ritrovarsi compatibili con l'Innocence, una sorta di pietra filosofale in grado di arrecare benefici o distruzione. Attraverso gli occhi del protagonista, il giovane Allen Walker, ci si imbatte in mostri riportati in vita dalla disperazione di chi non accetta la morte di un suo caro, episodi di solitudine estrema e tanta indifferenzaastio espressi da coloro che i novelli "alchimisti" dovrebbero proteggere.
Un'opera complessa, inchiostrata magistralmente, che alterna momenti drammatici ed altri di demenzialità allucinante.