Dream Kiss
"Dream Kiss" è una serie breve di quattro volumi edita nel periodo in cui la Star Comics, attraverso la collana Amici, proponeva in alternanza tre titoli shoujo. Nel 2003 questa non era la mia pubblicazione preferita, ma rappresentava una delle rare serie non majokko legate al mondo dello spettacolo. Creamy Mami lasciava il posto nel palco scenico a quattro bei ragazzi provenienti da un contesto ordinario dove per sfondare non occorrono i poteri magici, ma del talento. E' una premessa importante perché in questi vent'anni sono arrivati altri titoli shoujo legati al mondo dello spettacolo, ben strutturati e che sicuramente hanno beneficiato di un pubblico già preparato da serie minori come questa.
La protagonista di questa storia è Azuki, la figlia di un pezzo grosso nell'industria dei talenti del mondo dello spettacolo. Nel suo tempo libero Azuki supporta l'attività del padre e quando l'agenzia per cui lavora lancia un progetto lei si trova coinvolta in prima persona. L'obiettivo è individuare un gruppo di quattro giovani e prestanti ragazzi, tra i più belli e talentuosi, per conquistare lo schermo grazie al loro talento canoro e artistico. Come individuarli nel panorama diversificato e numeroso dei giovani che desiderano sfondare nel mondo dello spettacolo? Viene deciso di lanciare delle audizioni e di sottoporre i candidati ad una serie di selezioni faticose e sfidanti. Azuki, approfittando della sua fisicità discreta, viene coinvolta dal padre nello staff dei selezionatori con un ruolo particolare: mimetizzarsi tra di loro per studiarne le reazioni dietro le quinte e conoscerli meglio. Riuscirà Azuki a individuare la migliore rosa di candidati e creare questa squadra talentuosa senza farsi scoprire?
"Dream Kiss" è una commedia leggera che non conosce uno sviluppo della storia e dei suoi personaggi. È la fotografia di un istante in cui un gruppo di ragazzi raggiunge la notorietà e la nascita di una coppia non convenzionale. Azuki, infatti, presto si scopre innamorata di uno dei futuri idol e ne seguirà dietro le quinte il successo, con tutti i dilemmi tipici di una storia d'amore che non deve raggiungere le orecchie del pubblico di ammiratrici. Si tratta di una storia che poggia su temi noti se si conosce la letteratura sul genere e non brilla né per introspezione, né per caratterizzazione dei personaggi. Ciascun componente del gruppo a turno ha dei paragrafi a lui dedicati, ma l'obiettivo resta mantenere una visione di insieme sul progetto che ruota intorno a loro e all'agenzia.
In questo contesto si inserisce il personaggio di Azuki, studentessa lavoratrice, arguta e attenta alle esigenze del progetto. Emerge una protagonista femminile emancipata, determinata e incisiva nel gestire dietro le quinte le selezioni e l'ascesa del gruppo di idol nascente. Lo stesso vale per il modo di affrontare la relazione con Soma, il suo preferito. "Dream Kiss" offre sentimento ma senza scadere nei vittimismi e tormentoni tipici del genere. Altrettanto interessante il protagonista maschile, sorretto da motivazioni nobili che lo rendono affascinante agli occhi delle lettrici alla ricerca di una storia di successo non ordinaria che sfocia nell'ambito privato. Anche se meno incisivi, hanno un ruolo anche gli altri personaggi ai quali non è stato dato lo spazio di esprimersi pienamente a causa forse del numero ridotto di volumi. Una lacuna non da poco se si pensa che il progetto al quale Azuki lavorava verteva proprio un gruppo di ragazzi aspitanti idol.
Forse sono proprio i quattro volumi ad avere sacrificato gli sviluppi di questa storia e la conoscenza dei suoi personaggi. Quando mi trovo a leggere delle storie dall'incipit interessante e dagli elementi curiosi non ampliati, le chiudo sempre con un velo di rammarico. Anche il tratto grafico non è dei migliori visti negli ultimi vent'anni. Alcune tavole sembrano avere dei dettagli appena accennati e l'estetica dei personaggi non offre dei capolavori palestrati, ad eccezione dei bei primi piani. Tuttavia, considerato che si tratta di una storia che ha segnato le mie prime letture shoujo non posso non valutarlo con gli occhi della ragazzetta che aspettava tre mesi per seguire le vicende dei suoi personaggi. Non è un capolavoro al pari di "Love me Knight" , ma qui la protagonista femminile non attende il proprio idolo a casa indossando un grembiule. Questi cambiamenti nel ruolo della donna - anche se non immediatamente percettibili e oggi forse scontati - segnano un'epoca ed è un dovere del genere darvi credito.
La protagonista di questa storia è Azuki, la figlia di un pezzo grosso nell'industria dei talenti del mondo dello spettacolo. Nel suo tempo libero Azuki supporta l'attività del padre e quando l'agenzia per cui lavora lancia un progetto lei si trova coinvolta in prima persona. L'obiettivo è individuare un gruppo di quattro giovani e prestanti ragazzi, tra i più belli e talentuosi, per conquistare lo schermo grazie al loro talento canoro e artistico. Come individuarli nel panorama diversificato e numeroso dei giovani che desiderano sfondare nel mondo dello spettacolo? Viene deciso di lanciare delle audizioni e di sottoporre i candidati ad una serie di selezioni faticose e sfidanti. Azuki, approfittando della sua fisicità discreta, viene coinvolta dal padre nello staff dei selezionatori con un ruolo particolare: mimetizzarsi tra di loro per studiarne le reazioni dietro le quinte e conoscerli meglio. Riuscirà Azuki a individuare la migliore rosa di candidati e creare questa squadra talentuosa senza farsi scoprire?
"Dream Kiss" è una commedia leggera che non conosce uno sviluppo della storia e dei suoi personaggi. È la fotografia di un istante in cui un gruppo di ragazzi raggiunge la notorietà e la nascita di una coppia non convenzionale. Azuki, infatti, presto si scopre innamorata di uno dei futuri idol e ne seguirà dietro le quinte il successo, con tutti i dilemmi tipici di una storia d'amore che non deve raggiungere le orecchie del pubblico di ammiratrici. Si tratta di una storia che poggia su temi noti se si conosce la letteratura sul genere e non brilla né per introspezione, né per caratterizzazione dei personaggi. Ciascun componente del gruppo a turno ha dei paragrafi a lui dedicati, ma l'obiettivo resta mantenere una visione di insieme sul progetto che ruota intorno a loro e all'agenzia.
In questo contesto si inserisce il personaggio di Azuki, studentessa lavoratrice, arguta e attenta alle esigenze del progetto. Emerge una protagonista femminile emancipata, determinata e incisiva nel gestire dietro le quinte le selezioni e l'ascesa del gruppo di idol nascente. Lo stesso vale per il modo di affrontare la relazione con Soma, il suo preferito. "Dream Kiss" offre sentimento ma senza scadere nei vittimismi e tormentoni tipici del genere. Altrettanto interessante il protagonista maschile, sorretto da motivazioni nobili che lo rendono affascinante agli occhi delle lettrici alla ricerca di una storia di successo non ordinaria che sfocia nell'ambito privato. Anche se meno incisivi, hanno un ruolo anche gli altri personaggi ai quali non è stato dato lo spazio di esprimersi pienamente a causa forse del numero ridotto di volumi. Una lacuna non da poco se si pensa che il progetto al quale Azuki lavorava verteva proprio un gruppo di ragazzi aspitanti idol.
Forse sono proprio i quattro volumi ad avere sacrificato gli sviluppi di questa storia e la conoscenza dei suoi personaggi. Quando mi trovo a leggere delle storie dall'incipit interessante e dagli elementi curiosi non ampliati, le chiudo sempre con un velo di rammarico. Anche il tratto grafico non è dei migliori visti negli ultimi vent'anni. Alcune tavole sembrano avere dei dettagli appena accennati e l'estetica dei personaggi non offre dei capolavori palestrati, ad eccezione dei bei primi piani. Tuttavia, considerato che si tratta di una storia che ha segnato le mie prime letture shoujo non posso non valutarlo con gli occhi della ragazzetta che aspettava tre mesi per seguire le vicende dei suoi personaggi. Non è un capolavoro al pari di "Love me Knight" , ma qui la protagonista femminile non attende il proprio idolo a casa indossando un grembiule. Questi cambiamenti nel ruolo della donna - anche se non immediatamente percettibili e oggi forse scontati - segnano un'epoca ed è un dovere del genere darvi credito.
Inizio col dire che non amo molto i manga composti da meno di 6 volumi, poiché fino ad ora quelli che ho letto con un minimo di 1 ad un massimo di 6 volumi non mi hanno per niente entusiasmato, non so se per via della storia troppo "veloce" visto il numero ristretto dei volumi, o se perché non ho ancora trovato quello giusto, e questo manga rientra nella categoria.
La storia gira intorno ad Azuki, bella ragazza con lo spirito del maschiaccio che "aiuta" il padre a trovare talenti. La storia narra appunto di questa ragazza che durante le audizioni per la formazione di un nuovo gruppo, si traveste da uomo per essere accettata, ma che ben presto viene scoperta con un bacio...
Durante la formazione di questo gruppo conosce diversi ragazzi, ognuno dei quali con storie, famiglie, e situazioni diverse, alcune decisamente bizzarre, ma che riesce a sostenere e aiutare in egual modo.
Manga decisamente poco avvincente ed entusiasmante visto che ogni storia dura un volumetto in media, la protagonista assomiglia più ad una paladina, classica ragazza schiava di un mondo che la soffoca, e da cui viene "sfruttata", visto che ogni ragazzo le sta insieme per convenienza, ma che lei stessa non riesce a rinnegare visto che il suo amore è una star. I protagonisti maschili come già detto hanno le storie più bizzarre e molto diverse fra loro, classici ragazzini che cercano la popolarità, chi per problemi economici, chi per scappare da una vita che non piace, e chi semplicemente per confermare a se stesso la propria popolarità.
Manga che anche sviluppato in 20 volumi sarebbe stato comunque pessimo, ma che in 4 risulta addirittura ridicolo. Poco coinvolgente, persino la storia d'amore è triste e senza nessuno sviluppo che non sia scontato, l'unico colpo di scena su cui si poteva giocare è stato sprecato in poco più di 5 pagine, 5 pagine che valgono loro stesse tutto il manga, salvatevi fin che potete, non cadete in tentazione, il manga non ne vale decisamente la pena.
La storia gira intorno ad Azuki, bella ragazza con lo spirito del maschiaccio che "aiuta" il padre a trovare talenti. La storia narra appunto di questa ragazza che durante le audizioni per la formazione di un nuovo gruppo, si traveste da uomo per essere accettata, ma che ben presto viene scoperta con un bacio...
Durante la formazione di questo gruppo conosce diversi ragazzi, ognuno dei quali con storie, famiglie, e situazioni diverse, alcune decisamente bizzarre, ma che riesce a sostenere e aiutare in egual modo.
Manga decisamente poco avvincente ed entusiasmante visto che ogni storia dura un volumetto in media, la protagonista assomiglia più ad una paladina, classica ragazza schiava di un mondo che la soffoca, e da cui viene "sfruttata", visto che ogni ragazzo le sta insieme per convenienza, ma che lei stessa non riesce a rinnegare visto che il suo amore è una star. I protagonisti maschili come già detto hanno le storie più bizzarre e molto diverse fra loro, classici ragazzini che cercano la popolarità, chi per problemi economici, chi per scappare da una vita che non piace, e chi semplicemente per confermare a se stesso la propria popolarità.
Manga che anche sviluppato in 20 volumi sarebbe stato comunque pessimo, ma che in 4 risulta addirittura ridicolo. Poco coinvolgente, persino la storia d'amore è triste e senza nessuno sviluppo che non sia scontato, l'unico colpo di scena su cui si poteva giocare è stato sprecato in poco più di 5 pagine, 5 pagine che valgono loro stesse tutto il manga, salvatevi fin che potete, non cadete in tentazione, il manga non ne vale decisamente la pena.
Dream Kiss è uno shoujo tipico, con la sola "innovazione" dei gruppi musicali, che in questi anni hanno preso molto piede. La trama, anche se banale, non è delle peggiori, così come i disegni - anche se non si riescono a distinguere gli uomini dalle donne, ora non dico che le donne debbano avere un seno spropositato ma un pochino giusto per distinguere sarebbe gradito, anzi sono più i ragazzi che sembrano ragazze. Diciamo che questo manga ha tutto quello che servirebbe per essere un bel manga però non lo ha sfruttato a dovere, ha di tutto un po' ma niente che spicchi; i quattro volumi non sono stati sufficienti a conoscere i personaggi, anche se penso che quattro volumi siano stati allo stesso tempo il numero perfetto dato che se fosse continuato per me sarebbe diventato noioso. Perciò lettura carina e leggera, ma niente di speciale.
È raro per me non riuscire a concludere una lettura, per quanto possa reputarla brutta o noiosa o non so che altro: mi intestardisco per arrivare sempre e comunque fino alla fine. Devo dire quindi che questo è il primo caso in cui mi capita una cosa simile con un manga; fra l’altro si tratta di un manga piuttosto breve e non ci avrei messo molto a concludere tutti e quattro i volumi, ma la mia volontà si è rifiutata di sprecare altro tempo in questo modo. Non ce l’ho proprio fatta ad arrivare fino in fondo e ho abbandonato la lettura al secondo volumetto!
Banale la trama, percorsa da una nota di presunzione, a mio avviso. Inverosimili i protagonisti. Irritante tutto il contesto, la storia, gli espedienti futili per mandare avanti la storia. Per non parlare dei disegni che ho trovato orribili, con corpi sgraziati e sproporzionati, mani e piedi deformi, personaggi così uguali l’uno all’altro da scambiarli in continuazione appesantendo la lettura. E per la storia: tutti i lati più detestabili degli shoujo (di cui pure per certi versi sono una fan) questo manga li ha collezionati, elevandoli all’ennesima potenza! Episodi forzati e inconcludenti, personaggi esclusivamente “di carta”, terribilmente finti e privi di qualsiasi spessore. In passato ho trovato degli shoujo disegnati male, ma il resto suppliva a questa mancanza; ho trovato anche shoujo molto ingenui, ma era chiaro che fossero rivolti a un pubblico decisamente infantile. Ma questo manga non è classificabile né con gli uni né con gli altri, è semplicemente fuori da ogni accettabile standard. Annoia e non è adatto neanche per una lettura leggera e disimpegnata con la poca comicità e i tanti psicodrammi che vuole raccontare. Non compratelo, sarebbero soldi buttati.
Banale la trama, percorsa da una nota di presunzione, a mio avviso. Inverosimili i protagonisti. Irritante tutto il contesto, la storia, gli espedienti futili per mandare avanti la storia. Per non parlare dei disegni che ho trovato orribili, con corpi sgraziati e sproporzionati, mani e piedi deformi, personaggi così uguali l’uno all’altro da scambiarli in continuazione appesantendo la lettura. E per la storia: tutti i lati più detestabili degli shoujo (di cui pure per certi versi sono una fan) questo manga li ha collezionati, elevandoli all’ennesima potenza! Episodi forzati e inconcludenti, personaggi esclusivamente “di carta”, terribilmente finti e privi di qualsiasi spessore. In passato ho trovato degli shoujo disegnati male, ma il resto suppliva a questa mancanza; ho trovato anche shoujo molto ingenui, ma era chiaro che fossero rivolti a un pubblico decisamente infantile. Ma questo manga non è classificabile né con gli uni né con gli altri, è semplicemente fuori da ogni accettabile standard. Annoia e non è adatto neanche per una lettura leggera e disimpegnata con la poca comicità e i tanti psicodrammi che vuole raccontare. Non compratelo, sarebbero soldi buttati.
Recentemente mi è capitato di rileggere, a distanza di qualche anno, il manga Dream Kiss. Secondo il mio modesto parere, merita di essere letto perché abbastanza romantico, leggero ed ha un bel stile pulito.
La storia è scontata in se, ma comunque molto carina, scorrevole; inoltre è appassionante vedere come i personaggi crescano e siano pronti a tutto per riuscire nei loro obiettivi.
Un bel 9 perché un dolce shojo non fa mai male!
La storia è scontata in se, ma comunque molto carina, scorrevole; inoltre è appassionante vedere come i personaggi crescano e siano pronti a tutto per riuscire nei loro obiettivi.
Un bel 9 perché un dolce shojo non fa mai male!
Non ho molto da dire su questo manga, la trama non mi è piaciuta molto ed anche i disegni, seppur non siano orrendi, non mi hanno colpito più di tanto. I personaggi non hanno un carattere ben definito, forse perché 4 volumi sono troppo pochi... anche se penso che se la storia fosse proseguita, forse sarebbe risultata noiosa.
Forse perché ci sono pochi numeri, forse perché non è finito come avevo immaginato, forse perché ha lasciato molti punti incerti della storia... ma Dream Kiss non mi ha detto quasi niente una volta arrivata all'ultimo numero. Certo i bei ragazzi aiutano a proseguire con la lettura, però del resto non mi ricordo quasi nulla, a parte alcune situazioni carine che mi sono rimaste in mente ancora oggi. La protagonista è la solita ragazza sbadata che finisce per essere amata da tutti nonostante non abbia nessuna dote, a parte avere il padre a comando di un'agenzia di talenti.
Il disegno è semplice, non tanto dettagliato, particolare il modo in cui sono disegnate le labbra; gli sfondi invece son quasi inesistenti.
Insomma una lettura leggera per passare un'oretta tranquilla, non aspettatevi colpi di scena o un finale mozzafiato.
Il disegno è semplice, non tanto dettagliato, particolare il modo in cui sono disegnate le labbra; gli sfondi invece son quasi inesistenti.
Insomma una lettura leggera per passare un'oretta tranquilla, non aspettatevi colpi di scena o un finale mozzafiato.
Assolutamente... noioso.
Dopo aver letto il primo volume ho deciso all'istante di non continuare a torturarmi.
Il manga racconta di una ragazza che, figlia di un pezzo grosso che cerca di formare gruppi di Idol, finisce per assistere ad una audizione...
Nonostante i disegni siano ben fatti i personaggi non li trovo affatto ben delineati: i ragazzi che passano la selezione se non avessero fisici differenti sarebbero tutti uguali, per non parlare di lei: incredibilmente... tonta.
In parole povere non lo consiglio affatto.
Dopo aver letto il primo volume ho deciso all'istante di non continuare a torturarmi.
Il manga racconta di una ragazza che, figlia di un pezzo grosso che cerca di formare gruppi di Idol, finisce per assistere ad una audizione...
Nonostante i disegni siano ben fatti i personaggi non li trovo affatto ben delineati: i ragazzi che passano la selezione se non avessero fisici differenti sarebbero tutti uguali, per non parlare di lei: incredibilmente... tonta.
In parole povere non lo consiglio affatto.
In realtà, non è che come storia questa sia particolarmente originale: una ragazza, finisce con il far parte del cast di un programma alla "Saranno famosi", dopo il quale verrà fuori un gruppo che avrà competenze in ballo, canto e recitazione. La giovane deve monitorare i componenti, ma travestendosi da ragazzo; tuttavia, presto verrà scoperta con tutte le conseguenze sentimentali del caso.
Il tema trattato è uno dei più attivi e presenti, negli ultimi anni, ossia la creazione di gruppi capaci di sfondare, composti per lo più da ragazzi e/o ragazze splendidi. A parte questo elemento "innovativo" e moderno, il resto della storia, segue più o meno, i classici topoi: tutti i ragazzi innamorati di lei, ma uno solo la spunta; ogni componente ha dei problemi e la protagonista li aiuta... insomma, niente di nuovo sotto il sole degli shoujo.
Un manga con disegni carini e dalla trama godibile, ma che non mi ha lasciato niente di speciale. Mi è piaciuta particolarmente la short story nell'ultimo volume, quella che vede protagonista uno dei RomeoRomeo: come dire, le storie più sempici e delicate, sono sempre le migliori!
Il tema trattato è uno dei più attivi e presenti, negli ultimi anni, ossia la creazione di gruppi capaci di sfondare, composti per lo più da ragazzi e/o ragazze splendidi. A parte questo elemento "innovativo" e moderno, il resto della storia, segue più o meno, i classici topoi: tutti i ragazzi innamorati di lei, ma uno solo la spunta; ogni componente ha dei problemi e la protagonista li aiuta... insomma, niente di nuovo sotto il sole degli shoujo.
Un manga con disegni carini e dalla trama godibile, ma che non mi ha lasciato niente di speciale. Mi è piaciuta particolarmente la short story nell'ultimo volume, quella che vede protagonista uno dei RomeoRomeo: come dire, le storie più sempici e delicate, sono sempre le migliori!
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