Battle Royale II - Blitz Royale
Dopo il lungo e tarantiniano "Battle Royale", si potrebbe vedere "Blitz" come una versione ridotta e senza servizi, breve come un lampo e assai infantilizzata. Ma non è così semplice.
Siamo nel solito stato fascista, con la solita classe di terza media mandata al macello, solo che si tratta di un programma speciale della marina militare. Lo scopo, ovviamente, è dare una formazione militare. Ma è solo una facciata, poiché lo scopo del progetto è ucciderli tutti in esercitazione mortale che lascerà in vita solo uno studente o due, unici degni di diventare soldati. Vorrei aggiungere altro ma, si sa, negli anime brevi il pericolo di spoilerare è molto alto, per cui mi limiterò ad aggiungere che la protagonista è una ragazzina piena di complessi perché ritiene di portare sfortuna e finendo così con il farsi odiare dai suoi compagni, che l’accusano di aver provocato la loro disgrazia. Un’opera piena di tensione e crudeltà, dal finale imprevedibile. Non so se sia monco perché la realizzazione è stata bloccata all’improvviso o se l’autore ha voluto così. In ogni caso la lettura sarà interessante, che abbiate letto "Battle Royale" o meno. Voto 7
Siamo nel solito stato fascista, con la solita classe di terza media mandata al macello, solo che si tratta di un programma speciale della marina militare. Lo scopo, ovviamente, è dare una formazione militare. Ma è solo una facciata, poiché lo scopo del progetto è ucciderli tutti in esercitazione mortale che lascerà in vita solo uno studente o due, unici degni di diventare soldati. Vorrei aggiungere altro ma, si sa, negli anime brevi il pericolo di spoilerare è molto alto, per cui mi limiterò ad aggiungere che la protagonista è una ragazzina piena di complessi perché ritiene di portare sfortuna e finendo così con il farsi odiare dai suoi compagni, che l’accusano di aver provocato la loro disgrazia. Un’opera piena di tensione e crudeltà, dal finale imprevedibile. Non so se sia monco perché la realizzazione è stata bloccata all’improvviso o se l’autore ha voluto così. In ogni caso la lettura sarà interessante, che abbiate letto "Battle Royale" o meno. Voto 7
Mi trovo veramente in difficoltà nel dover recensire questa opera.
Probabilmente sono troppo sentimentale, e quando sto per assegnare un voto particolarmente basso, penso al lavoro che vi sta dietro, alle persone che hanno avuto un'idea e la possibilità di mandarla avanti, alle loro aspettative... e questo mi invita ad essere un po' più "gentile".
Poi però subentra la parte razionale. Leggo manga da tanti e tanti anni ormai, e vi riservo buona parte delle mie spese... e quando mi imbatto in un prodotto scadente, non posso fare a meno di ritenermi delusa.
Purtroppo, questo "seguito ufficiale" di Battle Royale, a mio modesto parere, fa acqua da tutte le parti.
Ammetto la mia ignoranza... non ho mai letto opere illustrate da Hitoshi Tomizawa, ma so che è la prima volta che si cimenta in un genere che non sia il fantascientifico. Forse altre sue opere sono veramente ben illustrate, ma la prima impressione che ho avuto nel vedere questi disegni è stata "ma è una presa per il c**o?". Ho visto doujinshi e fanarts da parte di perfetti sconosciuti, che mi hanno colpito di più di questi pochi tratti! Personaggi molto simili tra loro, sproporzionati... addirittura ridicoli, se pensiamo a quello che è stato Battle Royale (il nemico principale mi sembra una presa in giro di Dick Dastardly!). Disegni, tra l'altro, che non si sposano affatto bene con il primo BR, dove gli sfondi e le esasperazioni delle espressioni erano curate all'inverosimile! Non comprendo, onestamente, questa scelta.
Dopo aver indugiato sui disegni, proseguo nella lettura, e passiamo alla trama.
La protagonista, Hashimoto Makoto, è quanto di più irreale possa esistere nell'universo creato da Koushun Takami. Makoto, è una ragazza senza nessuna caratteristica particolare, se non la convinzione di portare grande sfortuna a chiunque le stia attorno.
E questa sua convinzione prosegue fino alla fine!
Onestamente, in una storia dove il realismo dovrebbe essere alla base di tutto, un personaggio insignificante come lei mi sembra totalmente fuori luogo, e più adatto ad uno shoujo manga creato con l'intento di divertire.
Sotto la guida di un professore che sembra la fusione di Kidokoro (L'incantevole Creamy) e Giovanni Strauss (Bentornato Topo Gigio), la classe terza, sezione 2, della scuola media di Shikanotoride viene condotta su di un'isola per sottoporsi ad un progetto segreto della Marina Militare della Repubblica della Grande Asia dell'Est, frequentando la "La Scuola di Difesa Non-Aggressiva". In questa scuola, i ragazzini verranno addestrati ad essere soldati senza macchia e senza paura, pronti a difendere la loro patria.
Unico problema è che... nessuno è mai tornato vivo!
Il perché lo reputo abbastanza stupido! Non è infatti che, come sarebbe logico dedurre, i ragazzi vengano prima addestrati e poi mandati in battaglia... la selezione inizia proprio con gli ignari studenti che, non avendo mai maneggiato armi, vengono spediti in missioni di alto livello (e ci stupiamo se muoiono? Io mi stupirei maggiormente se uscissero vivi!).
Ma questa non è l'unica pecca. Purtroppo, Blitz Royale presenta due grandi difetti:
Primo: Vengono dati al lettore tanti input e spunti di riflessione, viene presentato un personaggio, si introduce una storia... e poi nulla viene concluso! Non si capisce in cosa consistano le lezioni, la storia del padre della protagonista, perché uno dei militari sembra avere a cuore il portafortuna che la protagonista portava con sé, se il professore che li segue ci sia o meno con la testa... e potrei continuare così per righe e righe! Ogni "segmento" di storia è destinato a nascere e morire in pochi balloon, lasciando chi legge con un senso di rabbia e smarrimento.
Secondo: Personaggi piatti, vuoti, atipici... e le cui storie non vengono mai approfondite. Contrariamente a Battle Royale, dove alla fine della serie, avevi aperto il tuo cuore, odiando, amando o provando indifferenza per quarantadue studenti... alla fine di Blitz Royale, non solo non conosci nessuno... ma i pochi che fanno parlare di sé, mostrano atteggiamenti e comportamenti che non hanno nulla di realistico e appassionante, e che nulla hanno in comune con i ragazzi di BR.
Unica cosa in comune sembrano essere gli immancabili collari, che gli studenti si ritrovano al collo (dopo essere stati addormentati con del gas soporifero uscito dalle docce, e che mi ricorda vagamente i campi di concentramento hitleriani. Spero che la "citazione" non sia voluta, altrimenti sarebbe molto triste).
Se proprio voglio trovare un pregio a questa serie, devo ammettere che l'ambiente militare più crudo, con le sue regole e le sue ingiustizie, è stato ricreato piuttosto bene... peccato che con personaggi così vuoti, tutto cada nel banale e nel caotico!
In conclusione, un manga che mi lascia seriamente basita, in senso negativo. Non ho apprezzato il disegno (per carità, non sono così banale da giudicare una storia "brutta" solo perché non mi piace il tratto, ma in BR l'accuratezza delle espressioni come minimo riveste una certa importanza!), non ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, ho trovato spigolosa la lettura e difficile da comprendere in alcuni tratti, dispiacendomi per tutti gli spunti mai sviluppati.
Da quello che è considerato il seguito ufficiale di Battle Royale, mi aspettavo un prodotto di tutt'altro livello.
Concludendo, non posso di certo dire che questi due manga mi abbiano soddisfatto, ma è pur vero che sono quel tipo di persona che se adora una serie (in tal caso Battle Royale), non posso fare a meno di procurarmi tutto il materiale relativo, quindi, recensioni negative o meno, avrei acquistato comunque questo prodotto, e mi va più che bene l'idea di averlo in collezione.
Se siete come me, magari troverete divertente leggere un'altra opera supervisionata da Koushin Takami e i suoi relativi commenti all'opera... altrimenti, non posso che consigliarvi di spendere in altro modo i vostri guadagni.
P.S. Purtroppo ho notato anche qualche errore grammaticale nei balloon. Okay, errare è umano, ma quando gli errori sono numerosi e io per un prodotto ho pagato... la cosa mi urta leggermente.
Probabilmente sono troppo sentimentale, e quando sto per assegnare un voto particolarmente basso, penso al lavoro che vi sta dietro, alle persone che hanno avuto un'idea e la possibilità di mandarla avanti, alle loro aspettative... e questo mi invita ad essere un po' più "gentile".
Poi però subentra la parte razionale. Leggo manga da tanti e tanti anni ormai, e vi riservo buona parte delle mie spese... e quando mi imbatto in un prodotto scadente, non posso fare a meno di ritenermi delusa.
Purtroppo, questo "seguito ufficiale" di Battle Royale, a mio modesto parere, fa acqua da tutte le parti.
Ammetto la mia ignoranza... non ho mai letto opere illustrate da Hitoshi Tomizawa, ma so che è la prima volta che si cimenta in un genere che non sia il fantascientifico. Forse altre sue opere sono veramente ben illustrate, ma la prima impressione che ho avuto nel vedere questi disegni è stata "ma è una presa per il c**o?". Ho visto doujinshi e fanarts da parte di perfetti sconosciuti, che mi hanno colpito di più di questi pochi tratti! Personaggi molto simili tra loro, sproporzionati... addirittura ridicoli, se pensiamo a quello che è stato Battle Royale (il nemico principale mi sembra una presa in giro di Dick Dastardly!). Disegni, tra l'altro, che non si sposano affatto bene con il primo BR, dove gli sfondi e le esasperazioni delle espressioni erano curate all'inverosimile! Non comprendo, onestamente, questa scelta.
Dopo aver indugiato sui disegni, proseguo nella lettura, e passiamo alla trama.
La protagonista, Hashimoto Makoto, è quanto di più irreale possa esistere nell'universo creato da Koushun Takami. Makoto, è una ragazza senza nessuna caratteristica particolare, se non la convinzione di portare grande sfortuna a chiunque le stia attorno.
E questa sua convinzione prosegue fino alla fine!
Onestamente, in una storia dove il realismo dovrebbe essere alla base di tutto, un personaggio insignificante come lei mi sembra totalmente fuori luogo, e più adatto ad uno shoujo manga creato con l'intento di divertire.
Sotto la guida di un professore che sembra la fusione di Kidokoro (L'incantevole Creamy) e Giovanni Strauss (Bentornato Topo Gigio), la classe terza, sezione 2, della scuola media di Shikanotoride viene condotta su di un'isola per sottoporsi ad un progetto segreto della Marina Militare della Repubblica della Grande Asia dell'Est, frequentando la "La Scuola di Difesa Non-Aggressiva". In questa scuola, i ragazzini verranno addestrati ad essere soldati senza macchia e senza paura, pronti a difendere la loro patria.
Unico problema è che... nessuno è mai tornato vivo!
Il perché lo reputo abbastanza stupido! Non è infatti che, come sarebbe logico dedurre, i ragazzi vengano prima addestrati e poi mandati in battaglia... la selezione inizia proprio con gli ignari studenti che, non avendo mai maneggiato armi, vengono spediti in missioni di alto livello (e ci stupiamo se muoiono? Io mi stupirei maggiormente se uscissero vivi!).
Ma questa non è l'unica pecca. Purtroppo, Blitz Royale presenta due grandi difetti:
Primo: Vengono dati al lettore tanti input e spunti di riflessione, viene presentato un personaggio, si introduce una storia... e poi nulla viene concluso! Non si capisce in cosa consistano le lezioni, la storia del padre della protagonista, perché uno dei militari sembra avere a cuore il portafortuna che la protagonista portava con sé, se il professore che li segue ci sia o meno con la testa... e potrei continuare così per righe e righe! Ogni "segmento" di storia è destinato a nascere e morire in pochi balloon, lasciando chi legge con un senso di rabbia e smarrimento.
Secondo: Personaggi piatti, vuoti, atipici... e le cui storie non vengono mai approfondite. Contrariamente a Battle Royale, dove alla fine della serie, avevi aperto il tuo cuore, odiando, amando o provando indifferenza per quarantadue studenti... alla fine di Blitz Royale, non solo non conosci nessuno... ma i pochi che fanno parlare di sé, mostrano atteggiamenti e comportamenti che non hanno nulla di realistico e appassionante, e che nulla hanno in comune con i ragazzi di BR.
Unica cosa in comune sembrano essere gli immancabili collari, che gli studenti si ritrovano al collo (dopo essere stati addormentati con del gas soporifero uscito dalle docce, e che mi ricorda vagamente i campi di concentramento hitleriani. Spero che la "citazione" non sia voluta, altrimenti sarebbe molto triste).
Se proprio voglio trovare un pregio a questa serie, devo ammettere che l'ambiente militare più crudo, con le sue regole e le sue ingiustizie, è stato ricreato piuttosto bene... peccato che con personaggi così vuoti, tutto cada nel banale e nel caotico!
In conclusione, un manga che mi lascia seriamente basita, in senso negativo. Non ho apprezzato il disegno (per carità, non sono così banale da giudicare una storia "brutta" solo perché non mi piace il tratto, ma in BR l'accuratezza delle espressioni come minimo riveste una certa importanza!), non ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, ho trovato spigolosa la lettura e difficile da comprendere in alcuni tratti, dispiacendomi per tutti gli spunti mai sviluppati.
Da quello che è considerato il seguito ufficiale di Battle Royale, mi aspettavo un prodotto di tutt'altro livello.
Concludendo, non posso di certo dire che questi due manga mi abbiano soddisfatto, ma è pur vero che sono quel tipo di persona che se adora una serie (in tal caso Battle Royale), non posso fare a meno di procurarmi tutto il materiale relativo, quindi, recensioni negative o meno, avrei acquistato comunque questo prodotto, e mi va più che bene l'idea di averlo in collezione.
Se siete come me, magari troverete divertente leggere un'altra opera supervisionata da Koushin Takami e i suoi relativi commenti all'opera... altrimenti, non posso che consigliarvi di spendere in altro modo i vostri guadagni.
P.S. Purtroppo ho notato anche qualche errore grammaticale nei balloon. Okay, errare è umano, ma quando gli errori sono numerosi e io per un prodotto ho pagato... la cosa mi urta leggermente.
Blitz Royale è un manga scritto nell'arco di tempo 2003-2004. Ideato da Hitoshi Tomizawa, autore del romanzo Battle Royale, da cui verrà poi tratto il manga ed i due film, è disegnato da Hitoshi Tomizawa. Il manga venne pubblicato dalla Akita Shoten. Il manga è un fallimento sotto ogni punto di vista, ed ora vedremo perché.
Trama:
Nello stato totalitario della Repubblica della Grande Asia è in vigore il Program, un programma che consiste nel prendere una classe liceale a caso e forzarne i membri ad uccidersi fra loro. La protagonista, Hashimoto Makoto, è convinta di portare sfortuna a tutti, e che quindi la sua classe verrà scelta per partecipare al Program. Si sa però che le classi per il Program sono già state scelte, e quindi i ragazzi pensano di essere al sicuro. Ma la Marina ne organizza un altro di sana pianta, e la loro classe è scelta per partecipare. La trama è finita, andate in pace. No, seriamente, la trama finisce qui. Perché dal punto in cui la classe approda all'isola dove si svolgerà il Program fino alla fine non c'è filo logico. Infatti appena arrivati un soldato impazzirà e deciderà di uccidere tutta la guarnigione dell'isola barricandosi in una casa con un fucile da cecchino, e i ragazzi dovranno stanarlo. Ma chi è il soldato? E perché è impazzito? E continua così. Una squadra di ragazzi va a ripulire una spiaggia da alcuni cadaveri, che sono ragazzi come loro. Ma perché? Non era la prima volta che si organizzava questo Program? Una ragazza inspiegabilmente non è nella classe scelta ma uccide comunque tutti e ha un telecomando per far saltare in aria i collari. E' davvero necessario porre domande? Il finale è come la trama. Confusionario, sembra posto lì giusto per chiudere subito il manga.
Caratteristiche:
Genere? Quale genere? Azione? E dov'è? Chiunque abbia letto Battle Royale sa che tutti gli scontri sono qualcosa di epico. Non solo dal punto di vista grafico e della lotta in se, ma anche dal punto di vista psicologico dello scontro. Sono scontri che ti tengono con il fiato sospeso, perché sai le motivazioni dei personaggi coinvolti, sai cosa accadrebbe nel caso vincesse uno o l'altro. Qui niente. L'azione è limitata allo stanare il cecchino pazzo e alla sfida finale. E solo qui c'è qualcosa, ma leggendo sembra più un videogioco di guerra che qualcosa al livello di Battle Royale. Parlando dei personaggi non è che cambi molto. Anzi, le cose peggiorano. Non esiste nessuna caratterizzazione psicologica di essi, eccetto per Makoto, ma è l'unica. Tutti gli altri o sono stereotipi o sono privi di qualsivoglia personalità.
Tematiche:
Tematiche? Quali tematiche?
Disegni:
Il punto peggiore. Mai visti disegni peggiori di questi. Sembrano fatti da un bambino che ha appena imparato a disegnare. La fisionomia dei personaggi è veramente orribile: nasi troppo marcati per gli adulti, inesistenti per i ragazzi, occhi che passano dai rettiliani dei soldati a quelli classici da ragazza per i tutti i ragazzi. Uniche cose degne di nota sono le armi e le ambientazioni, ma rispetto ai volti...
Note generali:
- Usare Battle Royale per produrre questa... cosa è veramente un'eresia
- Trama troppo semplicistica e troppo confusionaria
- Disegni veramente fatti male
Se siete curiosi di leggerlo fatelo dove può essere utile: in bagno.
Trama:
Nello stato totalitario della Repubblica della Grande Asia è in vigore il Program, un programma che consiste nel prendere una classe liceale a caso e forzarne i membri ad uccidersi fra loro. La protagonista, Hashimoto Makoto, è convinta di portare sfortuna a tutti, e che quindi la sua classe verrà scelta per partecipare al Program. Si sa però che le classi per il Program sono già state scelte, e quindi i ragazzi pensano di essere al sicuro. Ma la Marina ne organizza un altro di sana pianta, e la loro classe è scelta per partecipare. La trama è finita, andate in pace. No, seriamente, la trama finisce qui. Perché dal punto in cui la classe approda all'isola dove si svolgerà il Program fino alla fine non c'è filo logico. Infatti appena arrivati un soldato impazzirà e deciderà di uccidere tutta la guarnigione dell'isola barricandosi in una casa con un fucile da cecchino, e i ragazzi dovranno stanarlo. Ma chi è il soldato? E perché è impazzito? E continua così. Una squadra di ragazzi va a ripulire una spiaggia da alcuni cadaveri, che sono ragazzi come loro. Ma perché? Non era la prima volta che si organizzava questo Program? Una ragazza inspiegabilmente non è nella classe scelta ma uccide comunque tutti e ha un telecomando per far saltare in aria i collari. E' davvero necessario porre domande? Il finale è come la trama. Confusionario, sembra posto lì giusto per chiudere subito il manga.
Caratteristiche:
Genere? Quale genere? Azione? E dov'è? Chiunque abbia letto Battle Royale sa che tutti gli scontri sono qualcosa di epico. Non solo dal punto di vista grafico e della lotta in se, ma anche dal punto di vista psicologico dello scontro. Sono scontri che ti tengono con il fiato sospeso, perché sai le motivazioni dei personaggi coinvolti, sai cosa accadrebbe nel caso vincesse uno o l'altro. Qui niente. L'azione è limitata allo stanare il cecchino pazzo e alla sfida finale. E solo qui c'è qualcosa, ma leggendo sembra più un videogioco di guerra che qualcosa al livello di Battle Royale. Parlando dei personaggi non è che cambi molto. Anzi, le cose peggiorano. Non esiste nessuna caratterizzazione psicologica di essi, eccetto per Makoto, ma è l'unica. Tutti gli altri o sono stereotipi o sono privi di qualsivoglia personalità.
Tematiche:
Tematiche? Quali tematiche?
Disegni:
Il punto peggiore. Mai visti disegni peggiori di questi. Sembrano fatti da un bambino che ha appena imparato a disegnare. La fisionomia dei personaggi è veramente orribile: nasi troppo marcati per gli adulti, inesistenti per i ragazzi, occhi che passano dai rettiliani dei soldati a quelli classici da ragazza per i tutti i ragazzi. Uniche cose degne di nota sono le armi e le ambientazioni, ma rispetto ai volti...
Note generali:
- Usare Battle Royale per produrre questa... cosa è veramente un'eresia
- Trama troppo semplicistica e troppo confusionaria
- Disegni veramente fatti male
Se siete curiosi di leggerlo fatelo dove può essere utile: in bagno.
Blitz Royale è un manga in due volumi, che come si può capire dal sottotitolo, quel "Battle Royale II", è uno pseudo-sequel del più famoso Battle Royale.
L'autore del soggetto originale è Koushun Takami, autore del romanzo originale, mentre i disegni sono di Hitoshi Tomizawa. Il sottotitolo è solo uno specchietto per le allodole, che con me purtroppo ha funzionato.
Questo "fumetto" non ha nulla da spartire con Battle Royale, se non qualche vago collegamento per il setting della storia che si svolge nello stesso paese, ovvero "La grande repubblica dell'estremo oriente". In questo paese dal regime totalitario e militaristico, ogni anno si tiene il "Program".
I ragazzi protagonisti di questo manga sono convinti di essere riusciti a evitarlo, ma invece finiscono in un altro Program, organizzato dalla Marina Militare.
La trama fa acqua da tutte le parti: non viene spiegato nulla, assolutamente. In cosa consiste il nuovo Program, l'obbiettivo, il perché del tutto. Niente.
Inoltre vengono fatti anche degli errori grossolani a livello di sceneggiatura: all'inizio viene detto che il nuovo Program è stato finalmente approvato e viene svolto per la prima volta, ma dopo pochi capitoli, i ragazzi trasferiti nel campo militare ricevono la missione di sbarazzarsi dei cadaveri dei precedenti partecipanti. Ma loro non erano i primi?
I personaggi sono solo abbozzati psicologicamente: prima dicono una cosa, poi ne fanno un'altra. Poco caratterizzati in tutti gli aspetti, di una classe di 42 elementi, la storia vede protagonisti solo cinque o sei studenti più importanti, ma d'altronde in due volumi non si può fare molto. Non che mi dispiaccia, anzi, due volumi sono fin troppi.
Anche il finale non soddisfa, anzi è il definitivo colpo di grazia a un manga brutto sotto tutti gli aspetti.
Neanche i disegni si salvano. Di solito non critico i disegni, io non so disegnare granché bene, ma cavolo stavolta no. Pensavo che per fare il mangaka ci volesse un minimo di tecnica e di bravura, ma disegni in bianco e nero come quelli li so fare pure io, anzi forse mi riescono meglio.
Comunque solo per quel che riguarda i personaggi, mentre invece armi, edifici, e veicoli sono disegnati in modo sufficiente. Ma davvero un manga con questi disegni è disegnato da un "professionista"?
Posso affermare che da quando leggo manga, e ormai sono undici anni, Blitz Royale è indubbiamente il manga più brutto che mi sia capitato di leggere, e che mi sono davvero pentito di averlo comprato e speso soldi.
Questo fumetto non ha nulla di bello o di valido. Può essere buono solo come carta igienica o per accendere il camino. Blitz Royale è spazzatura, immondizia.
Non compratelo, non leggetelo, impedite agli altri di leggerlo.
Organizziamo un falò di piazza in cui bruciare tutte le copie esistenti.
L'autore del soggetto originale è Koushun Takami, autore del romanzo originale, mentre i disegni sono di Hitoshi Tomizawa. Il sottotitolo è solo uno specchietto per le allodole, che con me purtroppo ha funzionato.
Questo "fumetto" non ha nulla da spartire con Battle Royale, se non qualche vago collegamento per il setting della storia che si svolge nello stesso paese, ovvero "La grande repubblica dell'estremo oriente". In questo paese dal regime totalitario e militaristico, ogni anno si tiene il "Program".
I ragazzi protagonisti di questo manga sono convinti di essere riusciti a evitarlo, ma invece finiscono in un altro Program, organizzato dalla Marina Militare.
La trama fa acqua da tutte le parti: non viene spiegato nulla, assolutamente. In cosa consiste il nuovo Program, l'obbiettivo, il perché del tutto. Niente.
Inoltre vengono fatti anche degli errori grossolani a livello di sceneggiatura: all'inizio viene detto che il nuovo Program è stato finalmente approvato e viene svolto per la prima volta, ma dopo pochi capitoli, i ragazzi trasferiti nel campo militare ricevono la missione di sbarazzarsi dei cadaveri dei precedenti partecipanti. Ma loro non erano i primi?
I personaggi sono solo abbozzati psicologicamente: prima dicono una cosa, poi ne fanno un'altra. Poco caratterizzati in tutti gli aspetti, di una classe di 42 elementi, la storia vede protagonisti solo cinque o sei studenti più importanti, ma d'altronde in due volumi non si può fare molto. Non che mi dispiaccia, anzi, due volumi sono fin troppi.
Anche il finale non soddisfa, anzi è il definitivo colpo di grazia a un manga brutto sotto tutti gli aspetti.
Neanche i disegni si salvano. Di solito non critico i disegni, io non so disegnare granché bene, ma cavolo stavolta no. Pensavo che per fare il mangaka ci volesse un minimo di tecnica e di bravura, ma disegni in bianco e nero come quelli li so fare pure io, anzi forse mi riescono meglio.
Comunque solo per quel che riguarda i personaggi, mentre invece armi, edifici, e veicoli sono disegnati in modo sufficiente. Ma davvero un manga con questi disegni è disegnato da un "professionista"?
Posso affermare che da quando leggo manga, e ormai sono undici anni, Blitz Royale è indubbiamente il manga più brutto che mi sia capitato di leggere, e che mi sono davvero pentito di averlo comprato e speso soldi.
Questo fumetto non ha nulla di bello o di valido. Può essere buono solo come carta igienica o per accendere il camino. Blitz Royale è spazzatura, immondizia.
Non compratelo, non leggetelo, impedite agli altri di leggerlo.
Organizziamo un falò di piazza in cui bruciare tutte le copie esistenti.
Battle Royale II - Blitz Royale è un manga drammatico e di azioni in soli due numeri disegnato orridamente da Tomizawa basato su un'opera di Takami, Battle Royale.
Blitz Royale parla di vicissitudini simili a quelle di Battle Royale, in cui una classe di una repubblica orientale va in gita, quando invece si trova di fronte ad un'orrida e truce realtà. La classe è infatti protagonista del "Program" progetto di studio dei comportamenti degli individui sottoposti ad uno stravolgimento completo della realtà, della propria persona e dei rapporti con i compagni. Scopo finale del Program è infatti quello di essere tutti l'uno contro l'altro e la sola persona che riuscirà a rimanere viva sarà il vincitore. Infatti ad ogni studente viene consegnato un zainetto che contiene materiale diverso per ogni persona di una stessa squadra: chi ha armi di un tipo, chi di un altro, chi ha dei medicamenti e tutti hanno delle pastiglie.
Inizialmente alla notizia di ciò si ribellano e si spaventano, ma l'esercito che gestisce il Program interviene subito pestando i dissidenti e minacciandoli di morte, stessa sorte subisce il professore incaricato di portare in "gita" la classe.
Il program inizia, ma subito c'è un intoppo: c'è un cecchino impazzito dell'esercito dentro una casetta che gli studenti armati dovrebbero raggiungere, quindi i piani cambiano e viene detto agli studenti di entrare nella casetta e di neutralizzare il pazzo.
Iniziano i primi spargimenti di sangue, i primi dubbi, le sicurezze dettate dal voler controllare la situazione critica e imprevedibile la quale viene in qualche modo fronteggiata dalla classe.
Nella seconda parte della trama assistiamo al vero e proprio massacro in cui le squadre della classe si troveranno coinvolte per portare a termine l'obbiettivo a loro assegnato generando tradimenti, alleanze e spionaggi.
La conclusione del manga avverrà in modo accelerato e un po' prevedibile, lasciando il lettore un po' senza parole.
Dal punto grafico ed estetico è stata una vera pena per i miei gusti: dei disegni così orribili, dei volti così mal disegnati non ne avevo mai visti, un bimbo farebbe di meglio. I dettagli sono curati, ma secondo me l'attenzione andava rivolta altrove.
La trama non è originale, vista l'opera principale Battle Royale questa sembra un retelling alternativo con situazioni diversi e personaggi caratterizzati differentemente, anche se con un carattere bene definito.
Il finale ha ovviamente dei colpi di scena, ma il comparto grafico ha rovinato tutto.
Non posso che bocciare l'opera nonostante una trama ben fatta e sufficiente, anche se poteva essere approfondita di più, ma per quanto riguarda i disegni è meglio mettergli una pietra sopra: mi han rovinato la storia, non sono stati proprio di mio gusto e mi sono restati sullo stomaco. Voto: 3.
Blitz Royale parla di vicissitudini simili a quelle di Battle Royale, in cui una classe di una repubblica orientale va in gita, quando invece si trova di fronte ad un'orrida e truce realtà. La classe è infatti protagonista del "Program" progetto di studio dei comportamenti degli individui sottoposti ad uno stravolgimento completo della realtà, della propria persona e dei rapporti con i compagni. Scopo finale del Program è infatti quello di essere tutti l'uno contro l'altro e la sola persona che riuscirà a rimanere viva sarà il vincitore. Infatti ad ogni studente viene consegnato un zainetto che contiene materiale diverso per ogni persona di una stessa squadra: chi ha armi di un tipo, chi di un altro, chi ha dei medicamenti e tutti hanno delle pastiglie.
Inizialmente alla notizia di ciò si ribellano e si spaventano, ma l'esercito che gestisce il Program interviene subito pestando i dissidenti e minacciandoli di morte, stessa sorte subisce il professore incaricato di portare in "gita" la classe.
Il program inizia, ma subito c'è un intoppo: c'è un cecchino impazzito dell'esercito dentro una casetta che gli studenti armati dovrebbero raggiungere, quindi i piani cambiano e viene detto agli studenti di entrare nella casetta e di neutralizzare il pazzo.
Iniziano i primi spargimenti di sangue, i primi dubbi, le sicurezze dettate dal voler controllare la situazione critica e imprevedibile la quale viene in qualche modo fronteggiata dalla classe.
Nella seconda parte della trama assistiamo al vero e proprio massacro in cui le squadre della classe si troveranno coinvolte per portare a termine l'obbiettivo a loro assegnato generando tradimenti, alleanze e spionaggi.
La conclusione del manga avverrà in modo accelerato e un po' prevedibile, lasciando il lettore un po' senza parole.
Dal punto grafico ed estetico è stata una vera pena per i miei gusti: dei disegni così orribili, dei volti così mal disegnati non ne avevo mai visti, un bimbo farebbe di meglio. I dettagli sono curati, ma secondo me l'attenzione andava rivolta altrove.
La trama non è originale, vista l'opera principale Battle Royale questa sembra un retelling alternativo con situazioni diversi e personaggi caratterizzati differentemente, anche se con un carattere bene definito.
Il finale ha ovviamente dei colpi di scena, ma il comparto grafico ha rovinato tutto.
Non posso che bocciare l'opera nonostante una trama ben fatta e sufficiente, anche se poteva essere approfondita di più, ma per quanto riguarda i disegni è meglio mettergli una pietra sopra: mi han rovinato la storia, non sono stati proprio di mio gusto e mi sono restati sullo stomaco. Voto: 3.
Battle Royale 2 sarebbe meglio chiamarlo "Blitz Royale" visto che con l'opera dalla quale prende il nome quest'ultima ha poco o niente da spartire. La trama di fondo è la stessa, o meglio, risulta essere parecchio similare, con dei ragazzi di terza media prescelti per prender parte ad un assurdo programma di morte, tuttavia possiamo facilmente notare due grossi peggioramenti, in primi dal punto di vista grafico: i disegni sono molto meno curati rispetto a Battle Royale ed hanno uno stile quasi "infantile". In secundis c'è un netto calo dal punto di vista narrativo e le cause non vanno ricercate unicamente nel ristretto numero di volumetti, solo due rispetto ai quindici del primo Battle Royale.
La storia non ha lo stesso mordente, i protagonisti sono insipidi, mal caratterizzati e il tutto perde l'immensa profondità presente invece nel suo predecessore. Le due opere hanno una trama di base simile, ma i valori messi in campo non sono in alcun modo paragonabili.
Chi, come me, si aspettava un degno successore dell'opera che risponde al nome di Battle Royale non può che rimanere profondamente deluso dalla mediocre realizzazione grafica e narrativa di questo manga. Sconsigliato vivamente a chiunque, e in special modo a chi ha amato il primo vero Battle Royale.
La storia non ha lo stesso mordente, i protagonisti sono insipidi, mal caratterizzati e il tutto perde l'immensa profondità presente invece nel suo predecessore. Le due opere hanno una trama di base simile, ma i valori messi in campo non sono in alcun modo paragonabili.
Chi, come me, si aspettava un degno successore dell'opera che risponde al nome di Battle Royale non può che rimanere profondamente deluso dalla mediocre realizzazione grafica e narrativa di questo manga. Sconsigliato vivamente a chiunque, e in special modo a chi ha amato il primo vero Battle Royale.
Do a questo manga la sufficienza solamente perché appare la scritta "Battle Royale".
Assolutamente inferiore rispetto alla prima opera, come storia, come personaggi e a mio avviso anche come disegni.
Perde la brutalità, la cattiveria, la psicologia e la follia di Battle Royale. Trama semplice, senza troppe pretese.
Un "Programma" diverso, quello che toccherà alla classe 3A e alla protagonista Hashimoto Makoto, ma ugualmente spietato e rischioso.
Gli sfortunati dovranno superare dure prove per sopravvivere, ai limiti delle loro capacità e della sopportazione umana.
Assolutamente inferiore rispetto alla prima opera, come storia, come personaggi e a mio avviso anche come disegni.
Perde la brutalità, la cattiveria, la psicologia e la follia di Battle Royale. Trama semplice, senza troppe pretese.
Un "Programma" diverso, quello che toccherà alla classe 3A e alla protagonista Hashimoto Makoto, ma ugualmente spietato e rischioso.
Gli sfortunati dovranno superare dure prove per sopravvivere, ai limiti delle loro capacità e della sopportazione umana.
Sequel di “Battle Royale”, Battle Royale II Blitz Royale si presenta come un’opera di soli due volumi con soggetto di Takami Koushun (scrittore del romanzo omonimo) e disegni di Tomizawa Hitoshi (autore di “Alien 9”).
Riassuntino privo di spoiler: Hashimoto Makoto, la protagonista principale, e i suoi compagni, provano un po’ di sollievo scoprendo che avrebbero potuto evitare il ‘programma’, esperimento omicida a cui è soggetta una classe 3° delle medie sorteggiata casualmente; ma ecco che vengono coinvolti in un nuovo ‘programma’, questa volta progettato dalla Marina Militare della Repubblica. Quello che li aspetta è un corso intensivo in una scuola di tecnica militare, dove gli esami saranno veri e propri campi di battaglia da affrontare con un “equipaggiamento” del tutto completo.
Di innovativo c’è molto:
i ragazzi della classe scelta vengono divisi per squadre, tutti hanno lo stesso equipaggiamento, per classificare i migliori viene usata una graduatoria a punti.
Peccato sia tutto fumo e niente arrosto; con questo titolo Takami Koushun si concentra principalmente sulla protagonista (creduta un autentico portaSfortuna) e sul suo lato psicologico, tralasciando il resto.
Il tratto di Tomizawa Hitoshi si presenta più caricaturale rispetto quello di Masayuki Taguchi, mostrando al lettore una classe di ragazzi in parte più umani (nessun palestrato all’ orizzonte, tutti hanno le sembianze di bambini più che di liceali), e adulti più crudeli e stereotipati dando un’ impressione negativa prossima alla rabbia riguardo i militari che parteciperanno attivamente al susseguirsi degli eventi .
La sceneggiatura presenta alti e bassi, nella norma per serie tanto brevi:
- le azioni dei protagonisti sono realistiche e, stranamente, scontate (con scene continue di pianti, urla e incertezze anormali per un manga di tale argomento);
- la grande freddezza in molte scene, aiutata dai disegni, rende l’ atmosfera claustrofobica e tesa ad ogni pagina;
- i due volumi si leggono velocemente e, sicuramente, NON annoiano;
- la storia, superato il primo volume, comincia a traballare con scelte poco azzeccate e poco in sintonia con la fama del primo “Battle Royale”;
- le idee originali non sono sfruttate al meglio.
In sintesi: opera commerciale e promozionale in seguito all’ uscita del film “Battle Royale II” diretto da Fukasaku Kenta; presentata in un’ edizione italiana non particolarmente curata.
Forse maggiormente consigliato a chi non abbia mai letto un volume del “Battle Royale” di Masayuki Taguchi e Takami Koushun.
Riassuntino privo di spoiler: Hashimoto Makoto, la protagonista principale, e i suoi compagni, provano un po’ di sollievo scoprendo che avrebbero potuto evitare il ‘programma’, esperimento omicida a cui è soggetta una classe 3° delle medie sorteggiata casualmente; ma ecco che vengono coinvolti in un nuovo ‘programma’, questa volta progettato dalla Marina Militare della Repubblica. Quello che li aspetta è un corso intensivo in una scuola di tecnica militare, dove gli esami saranno veri e propri campi di battaglia da affrontare con un “equipaggiamento” del tutto completo.
Di innovativo c’è molto:
i ragazzi della classe scelta vengono divisi per squadre, tutti hanno lo stesso equipaggiamento, per classificare i migliori viene usata una graduatoria a punti.
Peccato sia tutto fumo e niente arrosto; con questo titolo Takami Koushun si concentra principalmente sulla protagonista (creduta un autentico portaSfortuna) e sul suo lato psicologico, tralasciando il resto.
Il tratto di Tomizawa Hitoshi si presenta più caricaturale rispetto quello di Masayuki Taguchi, mostrando al lettore una classe di ragazzi in parte più umani (nessun palestrato all’ orizzonte, tutti hanno le sembianze di bambini più che di liceali), e adulti più crudeli e stereotipati dando un’ impressione negativa prossima alla rabbia riguardo i militari che parteciperanno attivamente al susseguirsi degli eventi .
La sceneggiatura presenta alti e bassi, nella norma per serie tanto brevi:
- le azioni dei protagonisti sono realistiche e, stranamente, scontate (con scene continue di pianti, urla e incertezze anormali per un manga di tale argomento);
- la grande freddezza in molte scene, aiutata dai disegni, rende l’ atmosfera claustrofobica e tesa ad ogni pagina;
- i due volumi si leggono velocemente e, sicuramente, NON annoiano;
- la storia, superato il primo volume, comincia a traballare con scelte poco azzeccate e poco in sintonia con la fama del primo “Battle Royale”;
- le idee originali non sono sfruttate al meglio.
In sintesi: opera commerciale e promozionale in seguito all’ uscita del film “Battle Royale II” diretto da Fukasaku Kenta; presentata in un’ edizione italiana non particolarmente curata.
Forse maggiormente consigliato a chi non abbia mai letto un volume del “Battle Royale” di Masayuki Taguchi e Takami Koushun.