Robot
Opera eccezionale composta da più storie brevi-brevissime per volume. Si tratta in generale o di titoli autoconclusivi, o di singoli capitoli (vedi la parte del leggendario Abe), fortunatamente a colori.
Le storie sono sempre all'insegna dell'originalità: si passa da puri esperimenti grafici, a veri e propri sogni.
Lo definirei un "must" che ogni lettore accanito di manga dovrebbe recuperare dopo aver letto molti altri titoli, ed essendo quindi diventato in grado di apprezzare quest'opera assolutamente fuori dal comune.
Peccato che sia interrotta al 2° volume, cosa prevedibile visto il caos che regna ormai da tempo nella D/Visual. Essendo, inoltre, un prodotto di nicchia, le probabilità che questa serie venga sbloccata sono inferiori allo zero.
Un vero peccato.
Le storie sono sempre all'insegna dell'originalità: si passa da puri esperimenti grafici, a veri e propri sogni.
Lo definirei un "must" che ogni lettore accanito di manga dovrebbe recuperare dopo aver letto molti altri titoli, ed essendo quindi diventato in grado di apprezzare quest'opera assolutamente fuori dal comune.
Peccato che sia interrotta al 2° volume, cosa prevedibile visto il caos che regna ormai da tempo nella D/Visual. Essendo, inoltre, un prodotto di nicchia, le probabilità che questa serie venga sbloccata sono inferiori allo zero.
Un vero peccato.
Un capolavoro. È un vero peccato che questo splendido esempio di arte a fumetti (mi piace pensarla così) non sia così diffuso e costi così tanto. Addirittura i volumi originali li ho trovati a 50 euro!
Le storie variano di autore in autore, ma la maggior parte sono di fantascienza nelle sue varie concezioni (tragica, speranzosa, ecc.). Le restanti sono, quasi sempre, vita comune, dolci e delicate.
Un bell'acquisto, soprattutto per la sua originalità e bellezza. E poi le immagini in copertina sono fatte quasi tutte dall'autore di Last Exile. Un buon motivo per acquistarlo ad occhi chiusi.
Le storie variano di autore in autore, ma la maggior parte sono di fantascienza nelle sue varie concezioni (tragica, speranzosa, ecc.). Le restanti sono, quasi sempre, vita comune, dolci e delicate.
Un bell'acquisto, soprattutto per la sua originalità e bellezza. E poi le immagini in copertina sono fatte quasi tutte dall'autore di Last Exile. Un buon motivo per acquistarlo ad occhi chiusi.
"Robot" è una rivista per cultori dell'immagine. Mi ricorda moltissimo le riviste francesi: alto prezzo, immagini curatissime, storie deboli o assenti ed in generale un sapore sperimentale e di avanguardia. Non è rivista per tutti. Ciò premesso, alcune delle storie presenti sono veramente ben disegnate ed è bello per una volta vedere un manga a colori. Io comunque non credo molto in questo tipo di riviste, non penso che troveranno mai pubblico sufficiente. Io stesso preferirei comperare un ArtBook di una serie che conosco piuttosto che comperare una rivista con lavori di autori diversi, molti dei quali non mi piacciono neppure. Un'opera da sfogliare e da guardare più che da leggere.
A dir poco splendido.
Questa raccolta di racconti è davvero strepitosa! Il termine "fantascienza" viene annacquato e distorto (soprattutto distorto...) in un insieme di storie che prese singolarmente risultano enigmatiche ed interrogative, ma messe tutte assieme diventano tasselli di un unico mosaico.
Si va da tutti i generi, dall'hentai alla storia per bambini, alcune storie leggere e divertenti (oddio, il Robopassero rischiava di farmi morire dal ridere!), altre violente e "d'alto impatto", altre ancora impregnate da una totale morbosità.
Ma soprattutto, vengono presentati una serie di autori "minori" (ma neanche tanto...) di cui in Italia non è stato pubblicato nulla... Passino Range Murata e Yu Kinutani e pochi altri, ma chi parla mai di Okama, Shigeki Maeshima, HACCAN... Mi fa quasi venire in mente che i manga più belli qui da noi non si voglia pubblicarli.
Questa raccolta di racconti è davvero strepitosa! Il termine "fantascienza" viene annacquato e distorto (soprattutto distorto...) in un insieme di storie che prese singolarmente risultano enigmatiche ed interrogative, ma messe tutte assieme diventano tasselli di un unico mosaico.
Si va da tutti i generi, dall'hentai alla storia per bambini, alcune storie leggere e divertenti (oddio, il Robopassero rischiava di farmi morire dal ridere!), altre violente e "d'alto impatto", altre ancora impregnate da una totale morbosità.
Ma soprattutto, vengono presentati una serie di autori "minori" (ma neanche tanto...) di cui in Italia non è stato pubblicato nulla... Passino Range Murata e Yu Kinutani e pochi altri, ma chi parla mai di Okama, Shigeki Maeshima, HACCAN... Mi fa quasi venire in mente che i manga più belli qui da noi non si voglia pubblicarli.
Robot è una splendida sorpresa.
Una raccolta di brevi racconti di artisti di prim'ordine, con risultati in genere, dal punto di vista grafico, sorprendenti.
L'edizione offerta da D/Visual è inoltre ottima. Certo, sono 15 Euro, ma vista la carta patinata, il formato 21 x 28 cm e la splendida stampa a colori, il prezzo lo definirei più che giusto, soprattutto se confrontato con quello di molti altri prodotti sul mercato.
Senza farvi un elenco di tutti gli artisti coinvolti in questo progetto, vi basti sapere che molti sono ben noti in Italia e che in Robot danno artisticamente il meglio di se.
D/Visual ha dichiarato che i primi due numeri sono una sorta di introduzione a quello che leggeremo poi. Mi chiedo pertanto che mi aspetta dal terzo numero.
Robot è una rivista contenitore, ma scordatevi quelle che avete letto fino ad ora. In questo primo numero alcuni artisti hanno partecipato solo come illustratori, offrendo 3-4 tavole, altri hanno contribuito con una storia autoconclusiva, alcuni invece hanno iniziato un racconto più lungo, che continuerà nei prossimi numeri.
Lo spazio a disposizione di ogni artista non è mai molto, al massimo una decina di pagine, pertanto non aspettatevi, a livello di trama, cose stellari. Alcuni però lo sfruttano nel migliore dei modi, offrendo racconti davvero carini. Quello che sorprende, tuttavia, è che l'80% della tavole è graficamente eccellente, nonostante le diverse tecniche usate e i diversi stili di disegno. I colori sono in genere davvero brillanti e usati in modo sempre saggio. Voglio segnalare in particolare un racconto, quasi completamente in bianco e nero, in cui i colori sono cancellati proprio dai protagonisti. Da vedere, l'effetto è splendido.
Robot sembra, come resa grafica e bellezza delle tavole, un artbook. In più offre delle storie che, sebbene siano brevi e spesso semplici, sono un piacevole valore aggiunto.
Ora c'è da vedere se quelle non autoconclusive riusciranno a diventare anche appassionanti, un paio come ambientazione sembrano decisamente promettenti.
Non ho tanto altro da scrivere, non posso che esortarvi ad andare in fumetterie a sfogliarlo, sono certo che ne rimarrete colpiti.
Se cercate un manga con una trama intrigante e complessa passate pure ad altro. Così facendo tuttavia vi perdereste un prodotto molto valido, una rivista in cui alcuni tra i migliori artisti giapponesi possono esprimersi dando libero sfogo al proprio estro. Non è poco.
Altamente consigliato.
Una raccolta di brevi racconti di artisti di prim'ordine, con risultati in genere, dal punto di vista grafico, sorprendenti.
L'edizione offerta da D/Visual è inoltre ottima. Certo, sono 15 Euro, ma vista la carta patinata, il formato 21 x 28 cm e la splendida stampa a colori, il prezzo lo definirei più che giusto, soprattutto se confrontato con quello di molti altri prodotti sul mercato.
Senza farvi un elenco di tutti gli artisti coinvolti in questo progetto, vi basti sapere che molti sono ben noti in Italia e che in Robot danno artisticamente il meglio di se.
D/Visual ha dichiarato che i primi due numeri sono una sorta di introduzione a quello che leggeremo poi. Mi chiedo pertanto che mi aspetta dal terzo numero.
Robot è una rivista contenitore, ma scordatevi quelle che avete letto fino ad ora. In questo primo numero alcuni artisti hanno partecipato solo come illustratori, offrendo 3-4 tavole, altri hanno contribuito con una storia autoconclusiva, alcuni invece hanno iniziato un racconto più lungo, che continuerà nei prossimi numeri.
Lo spazio a disposizione di ogni artista non è mai molto, al massimo una decina di pagine, pertanto non aspettatevi, a livello di trama, cose stellari. Alcuni però lo sfruttano nel migliore dei modi, offrendo racconti davvero carini. Quello che sorprende, tuttavia, è che l'80% della tavole è graficamente eccellente, nonostante le diverse tecniche usate e i diversi stili di disegno. I colori sono in genere davvero brillanti e usati in modo sempre saggio. Voglio segnalare in particolare un racconto, quasi completamente in bianco e nero, in cui i colori sono cancellati proprio dai protagonisti. Da vedere, l'effetto è splendido.
Robot sembra, come resa grafica e bellezza delle tavole, un artbook. In più offre delle storie che, sebbene siano brevi e spesso semplici, sono un piacevole valore aggiunto.
Ora c'è da vedere se quelle non autoconclusive riusciranno a diventare anche appassionanti, un paio come ambientazione sembrano decisamente promettenti.
Non ho tanto altro da scrivere, non posso che esortarvi ad andare in fumetterie a sfogliarlo, sono certo che ne rimarrete colpiti.
Se cercate un manga con una trama intrigante e complessa passate pure ad altro. Così facendo tuttavia vi perdereste un prodotto molto valido, una rivista in cui alcuni tra i migliori artisti giapponesi possono esprimersi dando libero sfogo al proprio estro. Non è poco.
Altamente consigliato.
