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micheles

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Il termine "fan service" viene usato per indicare delle aggiunte non strettamente necessarie all'opera, messe per far contenti i fan: dovrebbe quindi essere qualcosa di positivo, per lo meno se si è dei fan. Tuttavia, nella maggioranza dei casi il termine viene usato in senso contrario al suo significato originale, in senso dispregiativo, per indicare un'aggiunta molesta di inquadrature erotiche/ecchi, messe per attirare i non fan: lettori che non conoscono l'opera in questione e vengono invogliati alla lettura da copertine ammiccanti o da protagoniste femminili particolarmente procaci. I veri fan, invece, sono spesso infastiditi da queste aggiunte, specialmente se l'opera originale ne era priva. Parlando di manga robotici, mi viene in mente il caso eclatante di "RahXephon", anime drammatico, complesso e di altro profilo, che in versione manga viene ridotto a una sfilata di mutandine, specialmente nei momenti che si vorrebbero essere drammatici, con effetto molesto al massimo grado. Diversa è la situazione per i manga robotici ispirati alle opere di Go Nagai: essendo l'originale ricco di scene ecchi e inquadrature piccanti, qualunque suo successore che presenti questi elementi è ben accetto e consistente con lo spirito del maestro.

"Mazinger Angels" si presenta quindi come un caso in cui l'aggiunta di elementi ecchi è non solo gradevole, ma anzi necessaria: è un caso raro di fan service onesto. Tanto più che presenta non solo fan service di tipo ecchi (il più comune) ma anche tantissimo fan service robotico, nelle armi dei vari mecha e soprattutto nelle bellissime tavole finali con i mecha design particolareggiati delle varie Afrodite A, Diane A, Venus A, e Minerva X. Le armi dei robot femminili, tutte naturalmente di tipo pettorale, sono originali, eppure chiari remake di armi dei vari Mazinger e Grendizer: quindi una vera manna per gli appassionati dei super robot nagaiani. Tutta l'opera si prende il massimo dei voti come aderenza agli originali. Dieci anche per il chara design, che fa il verso a quello di Go Nagai e Shingo Araki, ovviamente aumentando le dimensioni del seno delle protagoniste. Ma certamente il vecchio Go è stato ben contento dell'upgrade, visto che il manga è stato realizzato alla Dynamic con la sua approvazione. A differenza di altri remake, finalmente qui si dà la giusta importanza agli anime e non solo ai manga originali: quindi Boss ha il chara design dell'anime, non quello del manga, Afrodite A ha il mecha design dell'anime e non del manga, eccetera. Si omaggiano non solo le serie televisive (per una volta anche Grendizer, il nostro Goldrake, non sempre e solo il solito Z) ma anche i film cinematografici degli anni settanta, compreso il film del Dragosauro che è certamente ben noto allo zoccolo duro degli appassionati e che uscì anche in Italia. Tutti i personaggi che vediamo in "Mazinger Angels" derivano da personaggi nagaiani, alcuni dei quali quasi completamente sconosciuti in Italia e noti solo ai più esperti (come i personaggi della famiglia Abashiri, di "Iron Muscle", di "Dororon Enma-kun" e di tanti altri manga e anime meno noti), rendendo "Mazinger Angels" una lettura gradevolissima per i conoscitori. Gli altri si perderanno il piacere della citazione (innumerevoli scene, mostri meccanici e idee, anche le più ridicole, che potrebbero sembrare interpolazioni moderne sono invece dirette citazioni degli originali) ma comunque potranno lustrarsi gli occhi con le procacissime protagoniste. Se si possono fare critiche al fan service, è semmai quello di essere troppo casto e in linea con il Go Nagai degli anni settanta: il Go Nagai di adesso sarebbe molto più spinto.

Insomma, un manga da leggere assolutamente se volete rivedere in azione personaggi come Sayaka Yumi, Jun Hono, Hikaru Makiba (da noi meglio nota come Venusia), Maria Fleed e nemici come il Barone Ashura, le Gamia, la Marchesa Janus, il Conte Blocken, il Dottor Inferno, per non parlare di guest stars di eccezione come Cutie Honey e Akira Fudo/Devilman, più una caterva di cameo con personaggi nagaiani meno noti. Il terzo volume è un omaggio a God Mazinger, anime purtroppo inedito da noi. Il voto complessivo è solo 8 perché alla fine si tratta di un puro omaggio alle glorie del passato: è un manga senza una vera trama, senza sviluppo, senza personaggi a tutto tondo, più un doujinshi che altro: ma un un doujinshi fatto bene, disegnato divinamente, coltissimo e documentatissimo nelle sue citazioni, divertente, simpatico e brillante: è così che si omaggia il lato solare di Nagai! Quindi bravo all'autore, Akihiko Niina, che viene dal mondo dei doujinshi e si vede. Il lato oscuro di Nagai, invece, finora non l'ho mai visto omaggiato a dovere, ma la speranza è sempre l'ultima a morire...

Tacchan

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Tacchan

Volumi letti: 1/4 --- Voto 7
Mazinger Angels si presenta come un titolo leggero ma piacevole, che è riuscito a farmi sorridere in diverse occasioni. Ad essere sincero temevo di trovarmi fra le mani un prodotto che non fosse troppo consono ai miei gusti, invece l’ho letto volentieri.
I robot protagonisti di queste serie sono Afrodite Ace, Dianan Ace e Venus Ace, alle quali si unirà già da questo primo volumetto Minerva X, con un design aggiornato chiaramente ispirato all’Arpia Sirene (Silen) di Devilman. Insieme formeranno un team che ricalca le orme delle Charlie's Angels, come è intuibile già dal titolo e come è ben chiaro sin dalle prime tavole.
I robot, pur fragili e dalla forza limitata rispetto alla loro controparte maschile, dovranno sconfiggere i ‘temibili avversari’ che sbarrano la loro strada grazie al lavoro di squadra e al meccanismo segreto contenuto nel loro seno, capace di mimetizzare qualsiasi arma. La cosa ha chiaramente del paradossale, ma è comunque simpatica. Estrarranno dal seno, per esempio, delle spade, o lo trasformeranno in improbabili armi.
Anche i grandi nemici delle saghe di Mazinger vengono riproposti in chiave ironica. Non vestiranno più i panni di spietati invasori, ma li vedrete umanizzati e ridicolizzati. Non voglio rovinarvi nulla per cui non entro nei dettagli, ma alcune trovate sono piuttosto originali. Lo stesso destino lo subiranno anche i principali antagonisti robotici, molto più artigianali di come siamo abituati a ricordarli.
Ultima cosa, le protagoniste: potrete ovviamente ammirare Sayaka alla guida di Afrodite e Jun ai comandi di Venus, ma chi guiderà Dianan e Minerva? Ovviamente due personaggi ben noti ai fan di Go Nagai e Mazinger, ma le dovrete scoprire da soli.

Come ho detto è un manga piacevole e spensierato, e come tale va giudicato. Non troverete una trama appassionante, sono episodi autoconclusivi che per ora non sembrano voler sostenere una trama continuativa. Il disegno è invece abbastanza curato, soprattutto nel mecha, dove il disegnatore sembra riuscire a dare il meglio di se (splendido Minerva X). Bello anche il character design, spogli invece i fondali.
L’edizione italiana è realizzata con estrema diligenza, i materiali sono molto buoni ed inoltre a fine volumetto trovate le schede tecniche dei vari robot.
Mazinger Angels è tuttavia indirizzato quasi esclusivamente ad appassionati di Mazinger: se non conoscete questa saga sappiate che il manga perde parte della sua attrattiva. Ma vi basterà aver seguito, anche in modo non assiduo, qualche episodio per apprezzarlo. Inoltre è bene sottolineare come TUTTI i personaggi (e non solo) siano tratti da altre opere di Go Nagai. Se cercate una lettura piacevole e spensierata, potrebbe essere un titolo da tenere d’occhio. 6,70 Euro, d/visual.