Keroro
Keroro è un manga ideato da Mine Yoshizaki e pubblicato dalla Star Comics a partire dal 17 Aprile del 2007 sulla testata up fino al numero 15 per poi passare alla testata "Storie di Kappa" dal numero 16 in poi.
Il protagonista di questa serie comica è il sergente Keroro, rana aliena giunta sulla terra insieme ad un plotone composto da altri 4 ranocchi (Tamama, Giroro, Kururu e Dororo) con lo scopo di conquistare la Terra (chiamata Pokopen). Insediatosi nel sotterraneo dell'abitazione della famiglia Hinata (composta da mamma Aki e dai due figli Fuyuki e Natsumi), Keroro si renderà conto che invadere il pianeta non è poi così facile. Tra un tentativo fallito e l'altro, il sergente scoprirà che l'amicizia può esistere anche tra umani ed alieni.
Per questo manga posso solo dire che è MOLTO demenziale, adatto per un lettore che si vuole fare delle risate leggendo tranquillamente, senza ragionare, le avventure di questo fantomatico sergente...
Il protagonista di questa serie comica è il sergente Keroro, rana aliena giunta sulla terra insieme ad un plotone composto da altri 4 ranocchi (Tamama, Giroro, Kururu e Dororo) con lo scopo di conquistare la Terra (chiamata Pokopen). Insediatosi nel sotterraneo dell'abitazione della famiglia Hinata (composta da mamma Aki e dai due figli Fuyuki e Natsumi), Keroro si renderà conto che invadere il pianeta non è poi così facile. Tra un tentativo fallito e l'altro, il sergente scoprirà che l'amicizia può esistere anche tra umani ed alieni.
Per questo manga posso solo dire che è MOLTO demenziale, adatto per un lettore che si vuole fare delle risate leggendo tranquillamente, senza ragionare, le avventure di questo fantomatico sergente...
Il manga Keroro inizia presentando i membri della famiglia Hinata, formata dalla madre Aki Hinata ed i due figli, Natsumi e Fuyuki. Fuyuki ama il mistero, i fenomeni paranormali ed agli alieni. Una mattina la vita della famiglia cambierà radicalmente. Troveranno nella loro casa una strana rana parlante di nome Keroro che affermerà di essere un sergente alieno venuto dal pianeta Keron per conquistare la Terra insieme alla sua truppa. Keroro e i suoi amici però si riveleranno non molto portati alla conquista tanto che considereranno gli umani come amici, il sergente per di più si ridurrà a fare i lavoretti di casa per pagare l'affitto per abitare a casa Hinata.
Manga di genere demenziale e comico, Keroro riesce seriamente a divertire e far sbellicare i lettori. I disegni sono molto curati e simpatici, i personaggi geniali. Non c'è una vera e propria storia in questo manga ma è proprio questo aspetto a renderlo bello e mai noioso, narra del divertimento nella quotidianità di un alieno. Non ho dato 10 perché negli ultimi volumi ho notato un calo di qualità nelle storie e nelle battute che lo rendono meno divertente, effettivamente dopo 20 volumi è difficile inventare nuove gag. Spero però che il manga si riprenda per tornare allo splendore dei primi volumi.
Manga di genere demenziale e comico, Keroro riesce seriamente a divertire e far sbellicare i lettori. I disegni sono molto curati e simpatici, i personaggi geniali. Non c'è una vera e propria storia in questo manga ma è proprio questo aspetto a renderlo bello e mai noioso, narra del divertimento nella quotidianità di un alieno. Non ho dato 10 perché negli ultimi volumi ho notato un calo di qualità nelle storie e nelle battute che lo rendono meno divertente, effettivamente dopo 20 volumi è difficile inventare nuove gag. Spero però che il manga si riprenda per tornare allo splendore dei primi volumi.
Iniziai questo manga quando non sapevo proprio cosa fare. La trama è fondamentalmente quella detta sopra. Non ho molto da dire su questo manga, a dirla tutta, tanto più che ho smesso di seguirlo, e ho venduto i numeri che avevo.
Storia
Storia banale (ho visto commedie con trame molto, molto migliori), che magari può tenere alta la curiosità per qualche numero, ma niente di più. Ho continuato a leggere fino al 15° numero per inerzia. Facesse almeno ridere, visto che lo scopo è quello, ma non riesce a fare nemmeno quello.
Non mi sono piaciuti nemmeno tutti i riferimenti ad altre serie - riferimenti che a me sembravano più insulti che altro.
Personaggi
Come per la storia, non hanno quasi nessun senso. Va bene che dovrebbe essere una storia leggera, ma qui si esagera. Non hanno minimamente carisma, e sono anche resi abbastanza male.
Disegni
Non sono così male, ma non c'è niente che mi abbia colpito particolarmente. Anche il chara design non mi sembra 'sta gran cosa, sinceramente.
Longevità
Se fosse stato un numero unico magari l'avrei trovato migliore. Dal numero otto circa diventa veramente una noia - più di quanto non fosse prima, intendo.
Apprezzamento personale
Non mi ha fatto ridere, e per una commedia penso che questo sia tutto dire. Non ve lo consiglio, se volete farsi quattro risate cercate qualcos'altro.
Voto complessivo: 1
Storia
Storia banale (ho visto commedie con trame molto, molto migliori), che magari può tenere alta la curiosità per qualche numero, ma niente di più. Ho continuato a leggere fino al 15° numero per inerzia. Facesse almeno ridere, visto che lo scopo è quello, ma non riesce a fare nemmeno quello.
Non mi sono piaciuti nemmeno tutti i riferimenti ad altre serie - riferimenti che a me sembravano più insulti che altro.
Personaggi
Come per la storia, non hanno quasi nessun senso. Va bene che dovrebbe essere una storia leggera, ma qui si esagera. Non hanno minimamente carisma, e sono anche resi abbastanza male.
Disegni
Non sono così male, ma non c'è niente che mi abbia colpito particolarmente. Anche il chara design non mi sembra 'sta gran cosa, sinceramente.
Longevità
Se fosse stato un numero unico magari l'avrei trovato migliore. Dal numero otto circa diventa veramente una noia - più di quanto non fosse prima, intendo.
Apprezzamento personale
Non mi ha fatto ridere, e per una commedia penso che questo sia tutto dire. Non ve lo consiglio, se volete farsi quattro risate cercate qualcos'altro.
Voto complessivo: 1
Ho deciso di iniziare il manga di Keroro dopo aver visto e molto apprezzato la rispettiva serie anime su Italia1. Già dal primo numero, però, ho subito notato delle piccole differenze.
La prima, che salta subito all'occhio anche vedendo solamente la copertina del primo volume, è la differenza nello stile di disegno. Il protagonista Keroro, infatti, viene rappresentato diversamente dalla serie anime dal suo vero e originale creatore, Mine Yoshizaki. E secondo me il cambiamento è purtroppo in peggio, infatti trovo molto meglio disegnato, per proporzioni eccetera, il Keroro protagonista della serie anime. C'è da dire però che andando avanti con i vari numeri, il tratto di Mine Yoshizaki si affina e migliora, come giusto che sia.
Qualche differenza c'è anche nella trama. Nell'anime infatti, le varie situazioni vengono raccontate e presentate in maniera più allegra e spensierata, rendendole anche più comiche e quindi godibili, anche se in questo aiuta molto proprio il fatto che il tutto sia animato. La trama è abbastanza semplice a prima vista, infatti in questo manga viene narrata l'impresa di una bizzarra e simpatica rana aliena che cerca in tutti i modi di conquistare la Terra. Keroro però approda inizialmente a casa di due ragazzi, Natsumi e Fuyuki, fratello e sorella. Qui costruirà la base operativa della sua flotta, a cui, uno alla volta, si aggiungeranno altri compagni, tutte rane aliene come Keroro ma ognuna con un proprio carattere distintivo, e grado: Tamama, un soldato semplice molto simpatico e coraggioso solo quando serve; Giroro, un caporale molto coraggioso e sicuramente il più determinato del gruppo, anche più del suo capo Keroro; Kururu, un sergente maggiore molto esperto di informatica e computer, e sarà lui ad aiutare molte volte il suo capo, e infine Dororo, una strana rana ninja che non prende molto parte alle attività del gruppo. Detto questo, la trama si basa molto anche su varie parodie di anime e manga o varie citazioni, la più esplicita è sicuramente quella per Gundam.
Anche se divertente però, francamente penso che la serie si stia prolungando troppo, infatti, già dopo i primi volumi ha cominciato un po' ad annoiarmi, questo perché la storia principale procede lentamente, lasciando forse troppo spazio alle varie gag e scene comiche. Secondo me l'ideale sarebbe stato fare una serie molto più corta, che si fosse conclusa magari con il dodicesimo volume.
Comunque consiglio il manga a tutti, ma solo a chi conosce bene questo mondo e ha già letto diverse serie, perché magari come prima serie potrebbe stancare, vista anche la lunghezza. Buona l'edizione curata da Star Comics, con formato standard per questa casa editrice. Buono anche il rapporto qualità/prezzo.
La prima, che salta subito all'occhio anche vedendo solamente la copertina del primo volume, è la differenza nello stile di disegno. Il protagonista Keroro, infatti, viene rappresentato diversamente dalla serie anime dal suo vero e originale creatore, Mine Yoshizaki. E secondo me il cambiamento è purtroppo in peggio, infatti trovo molto meglio disegnato, per proporzioni eccetera, il Keroro protagonista della serie anime. C'è da dire però che andando avanti con i vari numeri, il tratto di Mine Yoshizaki si affina e migliora, come giusto che sia.
Qualche differenza c'è anche nella trama. Nell'anime infatti, le varie situazioni vengono raccontate e presentate in maniera più allegra e spensierata, rendendole anche più comiche e quindi godibili, anche se in questo aiuta molto proprio il fatto che il tutto sia animato. La trama è abbastanza semplice a prima vista, infatti in questo manga viene narrata l'impresa di una bizzarra e simpatica rana aliena che cerca in tutti i modi di conquistare la Terra. Keroro però approda inizialmente a casa di due ragazzi, Natsumi e Fuyuki, fratello e sorella. Qui costruirà la base operativa della sua flotta, a cui, uno alla volta, si aggiungeranno altri compagni, tutte rane aliene come Keroro ma ognuna con un proprio carattere distintivo, e grado: Tamama, un soldato semplice molto simpatico e coraggioso solo quando serve; Giroro, un caporale molto coraggioso e sicuramente il più determinato del gruppo, anche più del suo capo Keroro; Kururu, un sergente maggiore molto esperto di informatica e computer, e sarà lui ad aiutare molte volte il suo capo, e infine Dororo, una strana rana ninja che non prende molto parte alle attività del gruppo. Detto questo, la trama si basa molto anche su varie parodie di anime e manga o varie citazioni, la più esplicita è sicuramente quella per Gundam.
Anche se divertente però, francamente penso che la serie si stia prolungando troppo, infatti, già dopo i primi volumi ha cominciato un po' ad annoiarmi, questo perché la storia principale procede lentamente, lasciando forse troppo spazio alle varie gag e scene comiche. Secondo me l'ideale sarebbe stato fare una serie molto più corta, che si fosse conclusa magari con il dodicesimo volume.
Comunque consiglio il manga a tutti, ma solo a chi conosce bene questo mondo e ha già letto diverse serie, perché magari come prima serie potrebbe stancare, vista anche la lunghezza. Buona l'edizione curata da Star Comics, con formato standard per questa casa editrice. Buono anche il rapporto qualità/prezzo.
Keroro è un manga creato da Mine Yoshizaki. In Giappone, il manga è pubblicato da Kadokawa Shoten e serializzato sulla rivista Shonen Ace dal 1999. In Italia è edito da Star Comics. La serie conta 20 volumi ed è tutt'ora in corso.
La trama segue Keroro, una rana verde venuta dallo spazio con l'intenzione di conquistare la Terra. Ad aiutare Keroro ci sono Tamama, una rana blu nonché soldato semplice, Giroro il caporale (rana rossa), il soldato azzurro Dororo e Kururu, il sergente maggiore e rana gialla. Keroro invade la casa di Natsumi, che vive con il fratello Fuyuki e la madre Aki. Ovviamente Keroro avrà molta difficoltà ad invadere la Terra, ma inizierà anche un rapporto di amicizia con i "Pokoponiani" (così chiama gli umani). Nella storia interverrà anche Angel- Mois, innamorata di Keroro.
Un manga veramente piacevole. Il punto forte di questo manga è il riuscire a far divertire, infatti è veramente un manga simpatico ed umoristico. Il disegno è molto buono per quanto riguarda tutti i volumi tranne i primi, infatti si riscontra un miglioramento progressivo dei disegni, sempre più fatti bene e più accurati, al contrario di ciò che si può vedere per esempio nel primo volume. La trama, molto originale, è simpatica ed i personaggi sono uno dei suoi punti di forza. Tutti avranno sentito parlare dei personaggi in quanto l'anime è trasmesso da Italia 1: Keroro un sergente abbastanza sfortunato ma ambizioso e fanatico dei modellini, Tamama, soldato semplice che ha una venerazione/amore per Keroro e che presenta una doppia personalità, Kururu che capta le onde magnetiche ed è molto pericoloso ed a volte cattivo, Giroro che ama Ntsumi ma riesce lo stesso ad essere spavaldo e forte ecc.
In conclusione, un ottimo manga che ognuno può leggere perché molto originale e simpatico (a volte demenziale). Consigliato vivamente!
La trama segue Keroro, una rana verde venuta dallo spazio con l'intenzione di conquistare la Terra. Ad aiutare Keroro ci sono Tamama, una rana blu nonché soldato semplice, Giroro il caporale (rana rossa), il soldato azzurro Dororo e Kururu, il sergente maggiore e rana gialla. Keroro invade la casa di Natsumi, che vive con il fratello Fuyuki e la madre Aki. Ovviamente Keroro avrà molta difficoltà ad invadere la Terra, ma inizierà anche un rapporto di amicizia con i "Pokoponiani" (così chiama gli umani). Nella storia interverrà anche Angel- Mois, innamorata di Keroro.
Un manga veramente piacevole. Il punto forte di questo manga è il riuscire a far divertire, infatti è veramente un manga simpatico ed umoristico. Il disegno è molto buono per quanto riguarda tutti i volumi tranne i primi, infatti si riscontra un miglioramento progressivo dei disegni, sempre più fatti bene e più accurati, al contrario di ciò che si può vedere per esempio nel primo volume. La trama, molto originale, è simpatica ed i personaggi sono uno dei suoi punti di forza. Tutti avranno sentito parlare dei personaggi in quanto l'anime è trasmesso da Italia 1: Keroro un sergente abbastanza sfortunato ma ambizioso e fanatico dei modellini, Tamama, soldato semplice che ha una venerazione/amore per Keroro e che presenta una doppia personalità, Kururu che capta le onde magnetiche ed è molto pericoloso ed a volte cattivo, Giroro che ama Ntsumi ma riesce lo stesso ad essere spavaldo e forte ecc.
In conclusione, un ottimo manga che ognuno può leggere perché molto originale e simpatico (a volte demenziale). Consigliato vivamente!
Manga umoristico molto divertente, che non vi farà smettere di ridere quasi mai dalla prima all'ultima pagina. Questo manga parla di un ranocchio alieno venuto dalla galassia Gama per invadere la Terra, chiamata dagli invasori Pokopen (nell'anime invece vieni chiamata Pekopon) e sottomettere gli abitanti del pianeta, ovvero i pekoponiani. Inizialmente il sergente Keroro pensava che fosse una cosa da niente conquistare il pianeta, ma sfortunatamente si imbatte nella famiglia Hinata, che all'apparenza può sembrare una famiglia normale, ma che in realtà è molto più speciale di quello che sembra. Keroro non si trova insieme al suo plotone sin dall'inizio del manga, ma lo ritrova mano a mano che la storia va avanti; tale plotone è composto da Tamama, soldato semplice che presenta una doppia personalità, Giroro, caporale esperto in battaglia, il soldato scelto Dororo (una volta chiamato Zeroro), il sergente maggiore Kururu, astuto e a volte malvagio, e infine Keroro, ovvero il sergente del plotone e a comando dell'operazione "Grandi manovre".
La storia conta molto sul fattore umoristico, ma non sarà basata solo su quello, ma anche su l'introduzione di altri personaggi (che non vi cito) e battaglie con questi ultimi. Per quanto riguarda i disegni il lettore rimarrà un po deluso all'inizio, infatti troviamo dei disegni non molto ben riusciti, specialmente per quanto riguarda il sergente Keroro, e questo gioca a sfavore del manga, ma fortunatamente già dal volume 2 i disegni vanno migliorando e dal 3 possiamo vedere ottimi disegni che sono degni di un grande manga.
Altra cosa negativa è che inizialmente il prezzo era di 3.90 euro, ma mano a mano è arrivato a 4.20, ma non badate al prezzo, è sicuramente un manga che vale i soldi che costa.
La storia conta molto sul fattore umoristico, ma non sarà basata solo su quello, ma anche su l'introduzione di altri personaggi (che non vi cito) e battaglie con questi ultimi. Per quanto riguarda i disegni il lettore rimarrà un po deluso all'inizio, infatti troviamo dei disegni non molto ben riusciti, specialmente per quanto riguarda il sergente Keroro, e questo gioca a sfavore del manga, ma fortunatamente già dal volume 2 i disegni vanno migliorando e dal 3 possiamo vedere ottimi disegni che sono degni di un grande manga.
Altra cosa negativa è che inizialmente il prezzo era di 3.90 euro, ma mano a mano è arrivato a 4.20, ma non badate al prezzo, è sicuramente un manga che vale i soldi che costa.
Aiuto, gli alieni!
Le temibili rane extraterrestri provenienti dalla galassia Gama sono giunte sulla Terra per invaderla: il sergente Keroro, comandante inetto, sfortunatissimo e col pallino dell’otaku; il caporale Giroro, integerrimo macho e uomo d’azione tuttavia non insensibile alle palpitazioni del cuore; il soldato Tamama, girino all’apparenza puccettoso e un po’ gay che si rivela invece essere un potente esperto di arti marziali nonché possessore di una seconda personalità invidiosa e maligna; il tecnico Kururu, inventore quanto geniale tanto subdolo; Dororo, ninja sensibile e amante della pace e della natura, nonché, purtroppo per lui, ultima ruota del carro dimenticato da tutti.
Fortunatamente per loro, a contrastare gli assurdi piani di questi insensati extraterrestri c’è una squadra di difesa ancor più assurda formata da Fuyuki Hinata, studente delle elementari timido e pigrone col pallino dell’occultismo, la sua sorella maschiaccio e asso degli sport Natsumi Hinata, la ricca e schizofrenica ragazzina miliardaria Momoka Nishizawa, l’enigmatica star dei programmi radiofonici Mutsumi Saburo e la ninja in erba dalle strane tendenze sessuali Koyuki Azumaya.
Da qui prende il via una serie di storie completamente insensate, incentrate sui maldestri tentativi degli alieni di conquistare il nostro pianeta, di abituarsi alla vita degli umani, di difendere il loro “diritto all’invasione” da razze aliene o da personaggi demenzialissimi o di sventare la distruzione del pianeta innescatasi per qualche assurdo motivo.
Keroro (Gunsou) di Mine Yoshizaki, è per l’appunto, un’opera assolutamente assurda, che fa della demenzialità la sua ragion d’essere. I personaggi introdotti e le vicende che vivranno saranno completamente prive di senso e innegabilmente “stupidi”, privi di qualsiasi appiglio nella vita reale (per fortuna!).
C’è un punto che bisogna assolutamente precisare, parlando di Keroro. Ordunque, Keroro cita. Cita qualsiasi cosa. Anime, manga, videogiochi, film, copertine di cd, locandine di film, flyers di cabinati da sala giochi, Dragon Ball, Street Fighter 2, Il pianeta proibito, Darkstalkers, Hokuto no Ken, Final Fight, Dragon Quest, Animal Crossing, One Piece, Sailor Moon, Kaiketsu Zorori, Pikmin, Arcade Gamer Fubuki, Galaxy Express 999, Initial D, Jumanji, Carletto il principe dei mostri, Guerre Stellari, Evangelion, Super Mario World, Street Fighter Alpha, l’album “Rainbow” di Mariah Carey e, soprattutto, Gundam in tutte le salse. Va da sé che c’è bisogno di una certa cultura otaku in fatto di videogiochi e opere degli anni ’80 e ’90 per godersi appieno Keroro. Purtroppo, il grosso di Keroro si riduce a continue citazioni a questo e a quello, e la lettura del manga rimane una caccia alla citazione sviscerando ogni vignetta nei minimi particolari per beccarle tutte e rileggendo il manga diverse volte a distanza di tempo per vedere se il nostro “istinto citazionistico” e la nostra “cultura otaku” sono migliorati col tempo o meno.
Le trame degli episodi, di base, sono di una semplicità disarmante, al limite della stupidità, e non lasciano spazio all’approfondimento psicologico dei personaggi, che rimangono fissi nei loro caratteri stereotipati e prefissati all’inizio della storia. Anche le varie sottotrame amorose che li coinvolgono rimangono ad un livello molto superficiale, non lasciando intendere alcun risvolto o evoluzione in tal senso. Quando non si cita nulla, o quando il lettore non riesce a cogliere eventuali citazioni, la lettura si fa noiosa, superficiale e poco interessante.
Va detto che l’autore di tanto in tanto riesce a inserire episodi abbastanza ispirati, che rivelano l’esistenza di una trama di fondo più complessa di quanto sembri in apparenza, ma questi “hints” vengono soltanto buttati lì e non spiegati approfonditamente quindi lasciano un po’ il tempo che trovano. Di tanto in tanto, poi, avremo anche qualche rara perla, qualche episodio meno comico e più intimistico, che vuole, riuscendoci peraltro, veicolare valori quali l’importanza del “carpe diem”, delle piccole cose, dei ricordi, dell’amicizia, del passato e una certa critica alla società di oggi. Questi piccoli sprazzi di “fumetto di valore” vengono tuttavia affossati da tutto ciò che li contorna, dal citazionismo a tutti i costi, dall’inconsistenza della maggior parte delle trame, dalla ripetitività delle gags e dai personaggi che sono troppo piatti e monodimensionali per riuscire a spiccare davvero.
Lo stile di disegno, bisogna dirlo, non aiuta. Morbido e gradevole, simpatico e originale nella caratterizzazione delle rane extraterrestri e dei vari mostri, dinamico e piacevole, ma anche contraddittorio. Mine Yoshizaki riesce abilmente a riprodurre lo stile di disegno di qualsiasi altro autore, sia esso lo Shuichi Shigeno di Initial D o il Tetsuo Hara di Hokuto no Ken. La gran mole di personaggi presenti nella storia, poi, fa capire come riesca a disegnare personalità di ogni tipo. Vien da chiedersi, dunque, perché abbia scelto uno stile di disegno così banalotto e poco personale per i suoi personaggi, che sono perlopiù ragazzini disegnati in stile moe, con espressioni forzatamente pucciose e un po’ ripetitive e un reiterato porre l’accento sulle forme e l’intimo dei personaggi femminili, cosa a mio avviso un po’ esagerata e fuori luogo, data la loro giovanissima età.
Data “l’età” delle cose che Mine Yoshizaki cita, che non sono certo uscite l’altroieri e che, ci scommetto, non saranno notissime ai lettori odierni, e dati anche taluni messaggi che lancia negli episodi più “seri”, ci si stupisce davvero che l’autore abbia utilizzato per il suo fumetto uno stile di disegno così forzato, così perfettamente inserito nella fastidiosa corrente moe tanto in voga al giorno d’oggi, ma che cozza con gli intenti più taciuti della storia, facendole perdere diversi punti.
Keroro, insomma, è un fumetto un po’ insensato il cui intento primario è far ridere. Tuttavia, la verve comica propria dell’autore si esaurisce dopo poco, e la lettura del manga si trasforma in una continua “caccia alla citazione”, che può essere un simpatico divertissement per chi di manga se ne intende (ma non fa che svilire gli episodi dove non si cita nulla, che risultano molto più piatti e noiosi), ma che difficilmente interesserà chi è alle prime armi, chi non sa nulla dei grandi classici del passato o chi non è un nerd sfegatatissimo che conosce vita, morte e miracoli dei vecchi videogiochi da sala, poiché, non capendo le citazioni, si annoierebbe e basta, dato che la trama di base e i personaggi che la vivono perdono smalto quasi subito.
Si tratta di una produzione poco più che sufficiente, ma che non può ambire a qualcosa di più per il suo appoggiarsi unicamente alle storie e ai personaggi di successo creati da altri, che qui vengono presi in giro per la gioia dei lettori. L’originalità propria dell’autore è ben poca e purtroppo mal sfruttata, nonostante qualche interessante spunto riuscito però male.
Consigliato a chi è “otaku inside”, che potrà cogliere svariate citazioni e farsi due risate, ma di certo nell’ambito dei fumetti comici sono ben altri i veri capolavori, in primis le opere di Rumiko Takahashi o Akira Toriyama. Personalmente, gli darei un sei e mezzo, ma lo arrotondo per eccesso perché mi trovo a cogliere la maggior parte delle citazioni e la cosa mi diverte, ma riconosco che non è un fumetto che possono apprezzare tutti e che di certo non sarà mai sulla vetta dell'Olimpo dei manga.
Chi è alle prime armi con la lettura dei manga gli stia assolutamente alla larga, perché andrà incontro a una cocente delusione.
Le temibili rane extraterrestri provenienti dalla galassia Gama sono giunte sulla Terra per invaderla: il sergente Keroro, comandante inetto, sfortunatissimo e col pallino dell’otaku; il caporale Giroro, integerrimo macho e uomo d’azione tuttavia non insensibile alle palpitazioni del cuore; il soldato Tamama, girino all’apparenza puccettoso e un po’ gay che si rivela invece essere un potente esperto di arti marziali nonché possessore di una seconda personalità invidiosa e maligna; il tecnico Kururu, inventore quanto geniale tanto subdolo; Dororo, ninja sensibile e amante della pace e della natura, nonché, purtroppo per lui, ultima ruota del carro dimenticato da tutti.
Fortunatamente per loro, a contrastare gli assurdi piani di questi insensati extraterrestri c’è una squadra di difesa ancor più assurda formata da Fuyuki Hinata, studente delle elementari timido e pigrone col pallino dell’occultismo, la sua sorella maschiaccio e asso degli sport Natsumi Hinata, la ricca e schizofrenica ragazzina miliardaria Momoka Nishizawa, l’enigmatica star dei programmi radiofonici Mutsumi Saburo e la ninja in erba dalle strane tendenze sessuali Koyuki Azumaya.
Da qui prende il via una serie di storie completamente insensate, incentrate sui maldestri tentativi degli alieni di conquistare il nostro pianeta, di abituarsi alla vita degli umani, di difendere il loro “diritto all’invasione” da razze aliene o da personaggi demenzialissimi o di sventare la distruzione del pianeta innescatasi per qualche assurdo motivo.
Keroro (Gunsou) di Mine Yoshizaki, è per l’appunto, un’opera assolutamente assurda, che fa della demenzialità la sua ragion d’essere. I personaggi introdotti e le vicende che vivranno saranno completamente prive di senso e innegabilmente “stupidi”, privi di qualsiasi appiglio nella vita reale (per fortuna!).
C’è un punto che bisogna assolutamente precisare, parlando di Keroro. Ordunque, Keroro cita. Cita qualsiasi cosa. Anime, manga, videogiochi, film, copertine di cd, locandine di film, flyers di cabinati da sala giochi, Dragon Ball, Street Fighter 2, Il pianeta proibito, Darkstalkers, Hokuto no Ken, Final Fight, Dragon Quest, Animal Crossing, One Piece, Sailor Moon, Kaiketsu Zorori, Pikmin, Arcade Gamer Fubuki, Galaxy Express 999, Initial D, Jumanji, Carletto il principe dei mostri, Guerre Stellari, Evangelion, Super Mario World, Street Fighter Alpha, l’album “Rainbow” di Mariah Carey e, soprattutto, Gundam in tutte le salse. Va da sé che c’è bisogno di una certa cultura otaku in fatto di videogiochi e opere degli anni ’80 e ’90 per godersi appieno Keroro. Purtroppo, il grosso di Keroro si riduce a continue citazioni a questo e a quello, e la lettura del manga rimane una caccia alla citazione sviscerando ogni vignetta nei minimi particolari per beccarle tutte e rileggendo il manga diverse volte a distanza di tempo per vedere se il nostro “istinto citazionistico” e la nostra “cultura otaku” sono migliorati col tempo o meno.
Le trame degli episodi, di base, sono di una semplicità disarmante, al limite della stupidità, e non lasciano spazio all’approfondimento psicologico dei personaggi, che rimangono fissi nei loro caratteri stereotipati e prefissati all’inizio della storia. Anche le varie sottotrame amorose che li coinvolgono rimangono ad un livello molto superficiale, non lasciando intendere alcun risvolto o evoluzione in tal senso. Quando non si cita nulla, o quando il lettore non riesce a cogliere eventuali citazioni, la lettura si fa noiosa, superficiale e poco interessante.
Va detto che l’autore di tanto in tanto riesce a inserire episodi abbastanza ispirati, che rivelano l’esistenza di una trama di fondo più complessa di quanto sembri in apparenza, ma questi “hints” vengono soltanto buttati lì e non spiegati approfonditamente quindi lasciano un po’ il tempo che trovano. Di tanto in tanto, poi, avremo anche qualche rara perla, qualche episodio meno comico e più intimistico, che vuole, riuscendoci peraltro, veicolare valori quali l’importanza del “carpe diem”, delle piccole cose, dei ricordi, dell’amicizia, del passato e una certa critica alla società di oggi. Questi piccoli sprazzi di “fumetto di valore” vengono tuttavia affossati da tutto ciò che li contorna, dal citazionismo a tutti i costi, dall’inconsistenza della maggior parte delle trame, dalla ripetitività delle gags e dai personaggi che sono troppo piatti e monodimensionali per riuscire a spiccare davvero.
Lo stile di disegno, bisogna dirlo, non aiuta. Morbido e gradevole, simpatico e originale nella caratterizzazione delle rane extraterrestri e dei vari mostri, dinamico e piacevole, ma anche contraddittorio. Mine Yoshizaki riesce abilmente a riprodurre lo stile di disegno di qualsiasi altro autore, sia esso lo Shuichi Shigeno di Initial D o il Tetsuo Hara di Hokuto no Ken. La gran mole di personaggi presenti nella storia, poi, fa capire come riesca a disegnare personalità di ogni tipo. Vien da chiedersi, dunque, perché abbia scelto uno stile di disegno così banalotto e poco personale per i suoi personaggi, che sono perlopiù ragazzini disegnati in stile moe, con espressioni forzatamente pucciose e un po’ ripetitive e un reiterato porre l’accento sulle forme e l’intimo dei personaggi femminili, cosa a mio avviso un po’ esagerata e fuori luogo, data la loro giovanissima età.
Data “l’età” delle cose che Mine Yoshizaki cita, che non sono certo uscite l’altroieri e che, ci scommetto, non saranno notissime ai lettori odierni, e dati anche taluni messaggi che lancia negli episodi più “seri”, ci si stupisce davvero che l’autore abbia utilizzato per il suo fumetto uno stile di disegno così forzato, così perfettamente inserito nella fastidiosa corrente moe tanto in voga al giorno d’oggi, ma che cozza con gli intenti più taciuti della storia, facendole perdere diversi punti.
Keroro, insomma, è un fumetto un po’ insensato il cui intento primario è far ridere. Tuttavia, la verve comica propria dell’autore si esaurisce dopo poco, e la lettura del manga si trasforma in una continua “caccia alla citazione”, che può essere un simpatico divertissement per chi di manga se ne intende (ma non fa che svilire gli episodi dove non si cita nulla, che risultano molto più piatti e noiosi), ma che difficilmente interesserà chi è alle prime armi, chi non sa nulla dei grandi classici del passato o chi non è un nerd sfegatatissimo che conosce vita, morte e miracoli dei vecchi videogiochi da sala, poiché, non capendo le citazioni, si annoierebbe e basta, dato che la trama di base e i personaggi che la vivono perdono smalto quasi subito.
Si tratta di una produzione poco più che sufficiente, ma che non può ambire a qualcosa di più per il suo appoggiarsi unicamente alle storie e ai personaggi di successo creati da altri, che qui vengono presi in giro per la gioia dei lettori. L’originalità propria dell’autore è ben poca e purtroppo mal sfruttata, nonostante qualche interessante spunto riuscito però male.
Consigliato a chi è “otaku inside”, che potrà cogliere svariate citazioni e farsi due risate, ma di certo nell’ambito dei fumetti comici sono ben altri i veri capolavori, in primis le opere di Rumiko Takahashi o Akira Toriyama. Personalmente, gli darei un sei e mezzo, ma lo arrotondo per eccesso perché mi trovo a cogliere la maggior parte delle citazioni e la cosa mi diverte, ma riconosco che non è un fumetto che possono apprezzare tutti e che di certo non sarà mai sulla vetta dell'Olimpo dei manga.
Chi è alle prime armi con la lettura dei manga gli stia assolutamente alla larga, perché andrà incontro a una cocente delusione.
In molti conosceranno Keroro grazie all'anime che venne trasmesso (ora non so) su Italia 1, e quel che vidi non me lo fece di certo piacere. Ho letto il manga solo perché mi sono stati regalati 8 tankobon da un amico, e ho cambiato opinione riguardo al sergente ranocchio e compagnia. L'ho trovato divertente, anche se alla lunga le stesse battute stufano, i disegni di Mine Yoshizaki discreti, personaggi semplici e storia ricca di episodi fini a se stessi e che quindi faranno sì che la serie sarà bella lunga.
Ho apprezzato molto le tante citazioni a Dragon Ball, Evangelion (il second impact su tutte!) e altri anime/manga come Gundam.
Piacevole da leggere.
Ho apprezzato molto le tante citazioni a Dragon Ball, Evangelion (il second impact su tutte!) e altri anime/manga come Gundam.
Piacevole da leggere.
Se dovessi giudicare Keroro in generale, darei un dieci. Sono pochi gli anime spassosi come il ranocchio (come Crayon Shin-chan) e non si può resistere al gruppo di rane venute per invadere Pekopon, con le loro citazioni ad altri anime. Se però dovessi scegliere, preferirei l'anime. Lo so che il manga rappresenta la storia originale, ma non posso far altro che muovere qualche critica, come il disegno non bellissimo. In particolare il protagonista risulta molto più goffo del ranocchio slanciato della TV (l'avrà dimagrito la televisione?). In ogni caso, Keroro è Keroro dovunque e rimane sempre un manga eccezionale.
Manga assolutamente demenziale che non ha nulla da offrire ad un appassionato di manga. Inoltre è un manga adatto solamente ad un certo target di persone. Se ci si vuole fare 2 risate basta e avanza l'anime, sempre che riesca a farvi sorridere... io per esempio lo trovo molto banale, tanto da non riuscire più a leggerlo, se ho letto qualcosa è perché me lo sono trovato in casa. Sconsigliato ai veri amanti di manga.
Questo è il primo manga che ho letto, si ne avevo provati altri in passato, quando ero più piccolo ho letto un volumetto di Dragon Ball ma non mi ha suscitato grande passione... invece questo mi ha fatto appassionare molto ai manga e anche agli anime... possiedo tutti i volumi usciti fin'ora (Quando uscirà il 16 ç_ç?) le storie sono divertentissime, ti fanno piegare in 2 dalle risate, poi quelle ranocchiette sono così carine e irresistibili! Ha ragione mamma Hinata quando dice che Kero-chan è carino... lo stile di disegno nei primi 2 volumi mi aveva lasciato un po' deluso, ma non essendo ancora molto esperto di manga non potevo immaginare che nei primi volumi di un manga i disegni di solito sono sempre meno belli rispetto a quelli successivi...
Ci sono molte differenze rispetto all'anime, una differenza molto importante è che nel manga non ci sono censure, rispetto all'anime che in Italia viene censurato molto c'è una gran differenza, ad esempio nei sentimenti che Koyuki Azumaya prova nei confronti di Natsumi... poi il manga è più divertente e più demenziale dell'anime... vale la pena comprarlo, lo consiglio a tutti coloro che amano i manga comici (Come Excel Saga, Haruhi Suzumiya, ecc...)
Ci sono molte differenze rispetto all'anime, una differenza molto importante è che nel manga non ci sono censure, rispetto all'anime che in Italia viene censurato molto c'è una gran differenza, ad esempio nei sentimenti che Koyuki Azumaya prova nei confronti di Natsumi... poi il manga è più divertente e più demenziale dell'anime... vale la pena comprarlo, lo consiglio a tutti coloro che amano i manga comici (Come Excel Saga, Haruhi Suzumiya, ecc...)
Il sergente Keroro, comandante dell’unità ricognitiva grandi manovre, appartenente alle forze d’invasione spaziali del 58° pianeta della Galassia Gama, si infiltra in casa Hinata al fine di iniziare i preparativi preliminari per la conquista della Terra. Ma viene subito catturato da Fuyuki e Natsumi. Grazie allo spirito caritatevole di Fuyuki, anzi a causa della sua curiosità, inizia a vivere da parassita a casa Hinata. Successivamente si aggiungono il soldato semplice Tamama, suo inferiore dotato di una ‘doppia personalità’; il caporale Giroro, un ‘militare ardente’; il sergente maggiore Kururu, un ‘esperto in onde elettriche’, e perfino Angol-mois, ‘il grande re del terrore’. Riescono perfino a costruire una base segreta, e fanno tutto ciò che pare a loro. La vita quotidiana degli Hinata va avanti, a sarà tutto come prima? No.
I personaggi keroniani mi piacciono molto, perchè ognuno ha i propri pregi e difetti che li rendono molto umani e hanno un carattere composito, non come i 4 criceti ekki di Hamtaro.
Fra i personaggi umani i più azzeccati mi sembrano l'otaku Fuyuki Hinata e Momoka Ishizawa, il perspnaggio con più personalità (ne ha 2!).
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Fukui e Natsumi Hinata sono fratello e sorella. Un giorno si trovano faccia a faccia con un alieno dalle sembianze di ranocchio che tenta di nascondersi nel loro appartamento. Si tratta del potente e pericoloso Sergente Keroro, del pianeta Keron, della Galassia Gama, venuto su Pekopon (il pianeta Terra) per conquistarlo e renderlo una colonia Keroniana. Con lui ha una potente arma, la KeroBall, che nasconde oscuri poteri. Catturato e legato, Keroro si ritrova solo, abbandonato dai suoi compagni su un pianeta sconosciuto e decide di entrare a far parte della famiglia Hinata e vivere sulla terra in modo pacifico…in modo da tessere indisturbato le trame per una futura invasione. Risate a non finire con la serie più bislacca e anime-citazionistica (Keroro è un grande appassionato di Gundam!) che ha dato vita al celebre cartone TV trasmesso da Italia 1!Molto più spicciolo della serie animata, con risvolti decisamente unpolitically correct, KERORO è un ranocchio borioso che ambisce alla conquista della Terra ma che a causa della sua goffaggine non ne combina mai una giusta, cacciandosi continuamente in una moltitudine di situazioni improbabili. Imprevedibile e irriverente Keroro NON E’ un manga per bambini! Un vero e proprio mito venuto dal Giappone per conquistare, in tutti i sensi, il pubblico Italiano.
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Ho comprato questo manga dopo aver visto l'anime su Mediaset, che, essendo adatto non solo ai bambini, ma anche agli adulti, ne fanno uno dei rari anime decenti trasmessi su Italia 1 negli ultimi anni.
Il manga si sviluppa più velocemente dell'anime e questo gli vale un 10, sebbene il fatto che siano episodi autoconclusivi ne limita la velocità della storia.
Se si vuole ridere è il manga giusto.
I personaggi keroniani mi piacciono molto, perchè ognuno ha i propri pregi e difetti che li rendono molto umani e hanno un carattere composito, non come i 4 criceti ekki di Hamtaro.
Fra i personaggi umani i più azzeccati mi sembrano l'otaku Fuyuki Hinata e Momoka Ishizawa, il perspnaggio con più personalità (ne ha 2!).
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Fukui e Natsumi Hinata sono fratello e sorella. Un giorno si trovano faccia a faccia con un alieno dalle sembianze di ranocchio che tenta di nascondersi nel loro appartamento. Si tratta del potente e pericoloso Sergente Keroro, del pianeta Keron, della Galassia Gama, venuto su Pekopon (il pianeta Terra) per conquistarlo e renderlo una colonia Keroniana. Con lui ha una potente arma, la KeroBall, che nasconde oscuri poteri. Catturato e legato, Keroro si ritrova solo, abbandonato dai suoi compagni su un pianeta sconosciuto e decide di entrare a far parte della famiglia Hinata e vivere sulla terra in modo pacifico…in modo da tessere indisturbato le trame per una futura invasione. Risate a non finire con la serie più bislacca e anime-citazionistica (Keroro è un grande appassionato di Gundam!) che ha dato vita al celebre cartone TV trasmesso da Italia 1!Molto più spicciolo della serie animata, con risvolti decisamente unpolitically correct, KERORO è un ranocchio borioso che ambisce alla conquista della Terra ma che a causa della sua goffaggine non ne combina mai una giusta, cacciandosi continuamente in una moltitudine di situazioni improbabili. Imprevedibile e irriverente Keroro NON E’ un manga per bambini! Un vero e proprio mito venuto dal Giappone per conquistare, in tutti i sensi, il pubblico Italiano.
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Ho comprato questo manga dopo aver visto l'anime su Mediaset, che, essendo adatto non solo ai bambini, ma anche agli adulti, ne fanno uno dei rari anime decenti trasmessi su Italia 1 negli ultimi anni.
Il manga si sviluppa più velocemente dell'anime e questo gli vale un 10, sebbene il fatto che siano episodi autoconclusivi ne limita la velocità della storia.
Se si vuole ridere è il manga giusto.
Il mio primo manga! Acquistato in seguito alla serie TV. Keroro: l'anime che ha radicalmente cambiato la mia vita ora su carta!
Voto 10 per questo stupendo manga che a si discosta alcune volte dagli episodi televisivi, ma rimanendo con una trama sempre convincente ed esilarante, grazie anche alle innumerevoli citazioni e vizi del protagonista. L'ironia è confermata anche dalla voce dell'autore (che in tv era quella del narratore) che esprime sue opinioni e ha volte si rifiuta di disegnare certe scene o perchè troppo violente o perchè non in grado di disegnarle.
Mine inoltre si caratterizza per il tratto semplice e tondeggiante, ma allo stesso tempo attento ai particolari e lo si nota in particolare nelle figure umane, in cui, sebbene diverse dall'anime o dagli ultimi volumi, dimostrano un'abilità come pochi altri. Nonostante ciò la differenza tra i primi 2 tankobon e gli altri balza all'occhio, soprattutto nelle rane aliene, più tozze, rigide e dal copricapo squadrato nelle prime storie.
Un manga che regala ore di assoluto divertimento e che vi farà mancare il respiro dalle risate!
Voto 10 per questo stupendo manga che a si discosta alcune volte dagli episodi televisivi, ma rimanendo con una trama sempre convincente ed esilarante, grazie anche alle innumerevoli citazioni e vizi del protagonista. L'ironia è confermata anche dalla voce dell'autore (che in tv era quella del narratore) che esprime sue opinioni e ha volte si rifiuta di disegnare certe scene o perchè troppo violente o perchè non in grado di disegnarle.
Mine inoltre si caratterizza per il tratto semplice e tondeggiante, ma allo stesso tempo attento ai particolari e lo si nota in particolare nelle figure umane, in cui, sebbene diverse dall'anime o dagli ultimi volumi, dimostrano un'abilità come pochi altri. Nonostante ciò la differenza tra i primi 2 tankobon e gli altri balza all'occhio, soprattutto nelle rane aliene, più tozze, rigide e dal copricapo squadrato nelle prime storie.
Un manga che regala ore di assoluto divertimento e che vi farà mancare il respiro dalle risate!
La mia passione per Keroro nasce dalla serie tv (veramente buffa) e passa poi al manga (semplicemente fantastico). Voto 10 esclusivamente per i personaggi, dato che la storia non ha una vera e propria trama, che sono capaci di farti ridere (soprattutto il sergente) in ogni momento. Notevole anche "La trincea del tenente baroro" (sezione in alcuni volumi posta alla fine del libro) ricca di informazioni e curiosità.
Un manga davvero straordinario capace di tirarti su di morale leggendo solo alcune pagine. Tutti i personaggi sono molto ben caratterizzati e la storia, anche se non è legata ad un particolare filo logico, ma solo la perenne conquista della terra da parte degli stravaganti alieni ranocchi, ti prende e non vuoi sentire altro che il GRA GRA del mitico Keroro. Lo consiglio perchè non c'è un manga in grado di far ridere come questo!!!
E' fin troppo bello non diciamo poi esilarante! La storia parla di 5 rane aliene di vari colori (verde, nero/blu, rosso, giallo e blu/celeste) che avevano il compito di invadere il pianeta Pekopon, cioè Terra (ma che razza di nome!). M vengono sorpresi a casa di Fuyuki e Natsumi e mamma Aki, ma grazzie alla pieta' di Fuyuki, perchè se non era per lui il sergente sarebbe morto, e grazie a Natumi il sergente rimane sulla Terra a casa Hinata. Dopo qualche puntata ci si tasferiscono anche i suoi amichetti Giroro e Kururu, visto che Dororo vuole stare insieme a un'altra ragazza e Tamama con Momoka, la quale è ricca spondata ed è innamorata pazza di Fuyuki. Nella mischia si ci aggiunge anche Angol Mois che è innamorata del sergente.
La coppia più carina per me è quella di Giroro e Natumi, anche se non lo vuole ammettere. Amo quest'anime, lo metterei al secondo posto perchè al primo c'è Tokyo Mewmew, è troppo forte! E lo consiglierei ai banbini dai 7 anni in sù!
La coppia più carina per me è quella di Giroro e Natumi, anche se non lo vuole ammettere. Amo quest'anime, lo metterei al secondo posto perchè al primo c'è Tokyo Mewmew, è troppo forte! E lo consiglierei ai banbini dai 7 anni in sù!
E' uno spettacolo! Sinceramente ammetto il mio iniziale scetticismo mi sembrava un cosa troppo infantile, per bambini! Invece grazie sempre al mio inseparabile socio An_arty (arigatoo) ho scoperto uno dei manga più divertenti degli ultimi tempi. Il tutto raccontato e disegnato con una semplicità disarmante. Sostanzialmente la trama è questa un gruppo di 5 piccole rane aliene colorate devono conquistare la terra. E qui inizia il divertimento, ovvero tutti i contrattempi che il plotone trova, ma soprattutto si crea da solo che ne ritardano la conquista... primo fra tutti la passione del capo Keroro, ovvero il modellismo di Gundam!!! Grafica semplice ma grandiosa per quanto riguarda espressioni del muso degli alieni o riferimenti a personaggi di altri mangaanime, storia divertentissima, ma soprattutto... RIDERETE RIDERETE E ANCORA RIDERETE!rn
Ho letto questo manga per curiosità, e devo ammettere che è favoloso, sin dal primo numero non ho fatto altro che ridere tutti i personaggi azzeccatissimi ai loro ruoli, il tratto è semplice e chiaro, l'espressioni dei personaggi nelle diverse situazioni rendono benissimo l'idea, keroro e co. sono una banda di rane con una visione di invasione della terra tutta particolare e questo rende ancora più divertente il manga, la famiglia che li ospita poi si ritrova coinvolta nelle avventure di queste rane aliene; quindi io consiglio questo fumetto per chi vuole farsi delle belle risate
Il tratto dell'autrice è piacevole e da ai ragazzi umani un tratto paffuto che gli dona data la giovane età. Proprio perchè risalta questo aspetto però alcuni elementi sembrano più strani, tra cui la forza di natsumi ed il sentimento di Giroro (che sul manga è molto più contenuto). Coi disegni delle rane ci sono maggiori margini di miglioramento, talvolta infatti sembrano un pò statici e grezzi, per il resto possiede la stessa simpatia della serie tv, ma purtroppo chiude certi capitoli troppo in fretta (come il virus ed il fegato di Kerberos) dando una sensazione meno caotica di queste loro mini avventure. Una lettura leggera e divertente, ma la serie tv sviluppa tutto meglio.