Wingman
Breve introduzione:
Primo manga serializzato del maestro Katsura nel lontano '83. Qui si nota la conformazione per le storie d'amore unita alla fantascienza e la vena supereroistica, che lo accompagnerà poi alla realizzazione della prima bozza di Zetman nel 1994.
Commento:
Che dire di Wingman? Il mio voto oggettivo, ovviamente, è un misero 6, perché essendo alla prima esperienza non si può dare oltre; i disegni sono buoni per l'epoca e anche ben congegnati, ma la storia si regge sul filo del rasoio, e a tratti si tiene unita per espedienti narrativi pessimi e presi a random.
Perché allora il voto è 8? Beh, devo ammettere che l'anime di Wingman mi ha tenuto compagnia per una buona parte della mia infanzia, se vogliamo anche la peggiore, quindi non me la sento di dargli un misero 6, ma di alzare di ben 2 voti perché mi ha regalato emozioni che nemmeno immaginate, quindi reputo Wingman un'ottima barricata contro la solitudine e anche un magnifico manga per sognare, anche perché il loro scopo è quello di far sognare e di regalati attimi unici, quindi l'8 se lo merita.
Trama:
Il giovane Hirono Kenta sogna di poter essere un supereroe, come quelli di cui legge le gesta sui fumetti o che egli stesso inventa e disegna. Addirittura Kenta si è creato un vero e proprio costume da paladino della giustizia, battezzandosi col il nome di "Wingman". Poi un giorno il destino gli fa incontrare la graziosa Yume Aoi, principessa del regno dei sogni Botorem, che ha con sé il magico "Dream Note", un blocchetto degli appunti dotato del potere di far diventare realtà qualunque cosa venga disegnata in esso. Kenta decide di rendere realtà il proprio sogno di diventare Wingman grazie al "Dream Note", ed insieme ad Aoi e alla sua amica di infanzia Miku decidono di salvare Botorem dal malvagio Rimeru, il cui fine ultimo è impadronirsi proprio del "Dream Note". E mentre è impegnato a salvare Botorem, Kenta dovrà anche prendere una decisione su chi fra Miku e Aoi vuole avere per sempre al proprio fianco.
Primo manga serializzato del maestro Katsura nel lontano '83. Qui si nota la conformazione per le storie d'amore unita alla fantascienza e la vena supereroistica, che lo accompagnerà poi alla realizzazione della prima bozza di Zetman nel 1994.
Commento:
Che dire di Wingman? Il mio voto oggettivo, ovviamente, è un misero 6, perché essendo alla prima esperienza non si può dare oltre; i disegni sono buoni per l'epoca e anche ben congegnati, ma la storia si regge sul filo del rasoio, e a tratti si tiene unita per espedienti narrativi pessimi e presi a random.
Perché allora il voto è 8? Beh, devo ammettere che l'anime di Wingman mi ha tenuto compagnia per una buona parte della mia infanzia, se vogliamo anche la peggiore, quindi non me la sento di dargli un misero 6, ma di alzare di ben 2 voti perché mi ha regalato emozioni che nemmeno immaginate, quindi reputo Wingman un'ottima barricata contro la solitudine e anche un magnifico manga per sognare, anche perché il loro scopo è quello di far sognare e di regalati attimi unici, quindi l'8 se lo merita.
Trama:
Il giovane Hirono Kenta sogna di poter essere un supereroe, come quelli di cui legge le gesta sui fumetti o che egli stesso inventa e disegna. Addirittura Kenta si è creato un vero e proprio costume da paladino della giustizia, battezzandosi col il nome di "Wingman". Poi un giorno il destino gli fa incontrare la graziosa Yume Aoi, principessa del regno dei sogni Botorem, che ha con sé il magico "Dream Note", un blocchetto degli appunti dotato del potere di far diventare realtà qualunque cosa venga disegnata in esso. Kenta decide di rendere realtà il proprio sogno di diventare Wingman grazie al "Dream Note", ed insieme ad Aoi e alla sua amica di infanzia Miku decidono di salvare Botorem dal malvagio Rimeru, il cui fine ultimo è impadronirsi proprio del "Dream Note". E mentre è impegnato a salvare Botorem, Kenta dovrà anche prendere una decisione su chi fra Miku e Aoi vuole avere per sempre al proprio fianco.
Per la stagrande maggioranza dei lettori, il nome di Masakatsu Katsura è noto principalmente per le sue commedie sentimentali. Non tutti, però, sanno che altrettanto importante nelle opere dell'autore è la sua passione per il genere supereroistico (si ricordino, nel celebre "Video Girl Ai", i ripetuti rimandi a Batman), che spesso e volentieri lo porta a realizzare fumetti con eroi mascherati.
"Wingman", la sua opera d'esordio, datata 1983, è un fumetto molto particolare, che, in un modo tutto suo, reinterpreta il filone dei tokusatsu e dei sentai (i telefilm dei supereroi giapponesi, in singolo o in squadra) mescolandolo con una commedia sentimentale degna del coevo e più celebre "Kimagure Orange Road".
Kenta, il protagonista della storia, è un ragazzo ingenuo e puro di cuore la cui passione per i supereroi lo porta a mettere in scena teatrini da sedicente paladino della giustizia vestendo i panni dell'eroe da lui inventato, Wingman, durante le lezioni a scuola, rendendolo il giullare della classe e lo spauracchio della sua insegnante.
Innamorato della timida e silenziosa Miku, Kenta vede cambiare radicalmente la sua vita quando dal cielo gli piomba addosso la sensuale Aoi, ragazza proveniente da una dimensione parallela minacciata da un malvagio dittatore. L'incontro con la ragazza, in possesso di un magico quaderno in cui tutto ciò che vi si disegna diventa reale, dà a Kenta l'occasione di diventare l'eroe dei suoi sogni, a condizione che usi questi suoi poteri per salvare i due mondi in pericolo.
Quando i Power Rangers incontrano Orange Road, ecco che arriva "Wingman", che riesce ad essere allo stesso tempo una simpatica commedia sentimentale e un'opera d'azione che presenta tutte le caratteristiche e i cliché dei telefilm supereroistici. L'eroe Wingman, infatti, ha un costume con un casco, una trasformazione dal tempo limitato, una moto e diversi potenziamenti, combatte con nemici che sembrano dei pupazzoni ed esegue numerose pose plastiche con esplosioni sullo sfondo. Allo stesso tempo, però, cerca di capire le intenzioni del suo cuore, diviso tra la dolce Miku e la misteriosa Aoi e attaccato da più fronti anche dall'allegra Momoko, dalla giornalista Kumiko, dall'idol Kurumi e da altri, occasionali, personaggi femminili.
Le due anime della storia riescono a intersecarsi in maniera efficace, creando delle scene di lotta molto coreografiche, che sembrano davvero un telefilm su carta ("cinema su carta", si dirà di "Video Girl Ai", una delle successive opere dello stesso autore, non a caso) e che non mancano di indagare nei sentimenti dei personaggi, per dargli forza od ostacoli nei combattimenti, all'occorrenza. Chi è abituato alle scene di lotta dei telefilm, si troverà perfettamente a suo agio con quelle di "Wingman", che sono altrettanto plastiche e poco dinamiche, ma di grande effetto.
Il fumetto di Katsura, in più, aggiunge non una squadra di eroi con i caschi di diversi colori, come compagni del protagonista (anche se su questo elemento ci gioca più volte), ma una serie di bellissime ragazze in costumini sgambati, quasi una squadra di guerriere Sailor ante-litteram (ma con una personalità meno forte e più fanservice). Le varie ragazze a cui il quaderno magico di Kenta darà di volta in volta poteri affinchè lo aiutano nelle battaglie, tuttavia, non saranno mai troppo approfondite (il lettore non riuscirà quasi a capire quale sia l'esatta portata dei loro poteri) e la loro utilità in battaglia spesso e volentieri non andrà oltre il farsi rapire dal cattivo o mostrare minigonne svolazzanti.
Ben più interessante, invece, l'altra parte della barricata. Se, da un lato, i boss finali delle due saghe che compongono la storia non sono altro che dei cattivi "tanto per" dalla caratterizzazione piuttosto blanda, fra le fila dei malvagi ci saranno diversi personaggi più sfaccettati e interessanti, che spesso offriranno all'eroe l'occasione di un confronto anche sul piano psicologico.
Benchè l'autore non dia tanto spazio alle vicende sentimentali delle "ragazze secondarie", che risultano un po' risicate, il triangolo amoroso su cui si basa la storia (Miku - Kenta - Aoi) è invece narrato in maniera efficace, anticipando la tematica principe del successivo Video Girl Ai (la ragazza proveniente da un altro mondo che aiuta il ragazzo a conquistare la sua bella ma finisce per innamorarsi di lui) in maniera meno melodrammatica e più leggera (fortunatamente, la dolce Miku è un personaggio ben più piacevole della futura piattola Moemi), arrivando ad un finale dal retrogusto un po' amaro ma comunque emozionante.
"Wingman" è una storia ancora acerba, sia nel disegno (che, pur aderendo perfettamente agli stilemi del periodo, non raggiunge ancora gli elevati livelli di realismo e dettaglio di opere successive dello stesso autore), sia nella narrazione, a volte confusa o superficiale nella caratterizzazione dei personaggi. Una lettura che, però, tutto sommato, risulta piacevole, in virtù del totale disimpegno profuso dall'autore nel realizzarla (non mancano i momenti umoristici, come numerose parodie dei telefilm supereroistici, di programmi tv come Il tenente Colombo, di colleghi come Akira Toriyama, pubblicità di giocattoli o sigle tv fittizie). Non presenta personaggi epocali, ma è una lettura simpatica, dal taglio tipicamente anni Ottanta, capace di far passare qualche ora spensierata e dotata di un protagonista maschile particolarmente azzeccato a livello caratteriale. Kenta risulta, infatti, un personaggio adorabile, nella sua perenne e ingenua sindrome di Peter Pan, nel suo essere un bamboccione sognatore che, d'un tratto, si ritrova a diventare davvero l'eroe che sognava di essere, scoprendo che fare l'eroe è più difficile di quanto non lo sia nei sogni. Per quanto difficile, tuttavia, il giovane Kenta non si arrende mai, e si butta a capofitto in scontri pericolosi in nome di un sogno di giustizia così ingenuo e così puro da risultare adorabile.
"Wingman" è un fumetto che sicuramente, oggi, può non piacere a tutti. Bisogna scendere a compromessi col fatto che si tratti di un'opera d'esordio, e come tale non perfetta, e che è un'opera ricca di sogni un po' infantili ma puri e toccanti.
Se, crescendo, avete rinnegato i telefilm dei Power Rangers, allora faticherete a capire "Wingman", ma se invece quegli eroi in calzamaglie colorate e caschi da motociclisti vi fanno ancora palpitare il cuoricino, questo potrebbe essere il fumetto che fa per voi.
"Wingman", la sua opera d'esordio, datata 1983, è un fumetto molto particolare, che, in un modo tutto suo, reinterpreta il filone dei tokusatsu e dei sentai (i telefilm dei supereroi giapponesi, in singolo o in squadra) mescolandolo con una commedia sentimentale degna del coevo e più celebre "Kimagure Orange Road".
Kenta, il protagonista della storia, è un ragazzo ingenuo e puro di cuore la cui passione per i supereroi lo porta a mettere in scena teatrini da sedicente paladino della giustizia vestendo i panni dell'eroe da lui inventato, Wingman, durante le lezioni a scuola, rendendolo il giullare della classe e lo spauracchio della sua insegnante.
Innamorato della timida e silenziosa Miku, Kenta vede cambiare radicalmente la sua vita quando dal cielo gli piomba addosso la sensuale Aoi, ragazza proveniente da una dimensione parallela minacciata da un malvagio dittatore. L'incontro con la ragazza, in possesso di un magico quaderno in cui tutto ciò che vi si disegna diventa reale, dà a Kenta l'occasione di diventare l'eroe dei suoi sogni, a condizione che usi questi suoi poteri per salvare i due mondi in pericolo.
Quando i Power Rangers incontrano Orange Road, ecco che arriva "Wingman", che riesce ad essere allo stesso tempo una simpatica commedia sentimentale e un'opera d'azione che presenta tutte le caratteristiche e i cliché dei telefilm supereroistici. L'eroe Wingman, infatti, ha un costume con un casco, una trasformazione dal tempo limitato, una moto e diversi potenziamenti, combatte con nemici che sembrano dei pupazzoni ed esegue numerose pose plastiche con esplosioni sullo sfondo. Allo stesso tempo, però, cerca di capire le intenzioni del suo cuore, diviso tra la dolce Miku e la misteriosa Aoi e attaccato da più fronti anche dall'allegra Momoko, dalla giornalista Kumiko, dall'idol Kurumi e da altri, occasionali, personaggi femminili.
Le due anime della storia riescono a intersecarsi in maniera efficace, creando delle scene di lotta molto coreografiche, che sembrano davvero un telefilm su carta ("cinema su carta", si dirà di "Video Girl Ai", una delle successive opere dello stesso autore, non a caso) e che non mancano di indagare nei sentimenti dei personaggi, per dargli forza od ostacoli nei combattimenti, all'occorrenza. Chi è abituato alle scene di lotta dei telefilm, si troverà perfettamente a suo agio con quelle di "Wingman", che sono altrettanto plastiche e poco dinamiche, ma di grande effetto.
Il fumetto di Katsura, in più, aggiunge non una squadra di eroi con i caschi di diversi colori, come compagni del protagonista (anche se su questo elemento ci gioca più volte), ma una serie di bellissime ragazze in costumini sgambati, quasi una squadra di guerriere Sailor ante-litteram (ma con una personalità meno forte e più fanservice). Le varie ragazze a cui il quaderno magico di Kenta darà di volta in volta poteri affinchè lo aiutano nelle battaglie, tuttavia, non saranno mai troppo approfondite (il lettore non riuscirà quasi a capire quale sia l'esatta portata dei loro poteri) e la loro utilità in battaglia spesso e volentieri non andrà oltre il farsi rapire dal cattivo o mostrare minigonne svolazzanti.
Ben più interessante, invece, l'altra parte della barricata. Se, da un lato, i boss finali delle due saghe che compongono la storia non sono altro che dei cattivi "tanto per" dalla caratterizzazione piuttosto blanda, fra le fila dei malvagi ci saranno diversi personaggi più sfaccettati e interessanti, che spesso offriranno all'eroe l'occasione di un confronto anche sul piano psicologico.
Benchè l'autore non dia tanto spazio alle vicende sentimentali delle "ragazze secondarie", che risultano un po' risicate, il triangolo amoroso su cui si basa la storia (Miku - Kenta - Aoi) è invece narrato in maniera efficace, anticipando la tematica principe del successivo Video Girl Ai (la ragazza proveniente da un altro mondo che aiuta il ragazzo a conquistare la sua bella ma finisce per innamorarsi di lui) in maniera meno melodrammatica e più leggera (fortunatamente, la dolce Miku è un personaggio ben più piacevole della futura piattola Moemi), arrivando ad un finale dal retrogusto un po' amaro ma comunque emozionante.
"Wingman" è una storia ancora acerba, sia nel disegno (che, pur aderendo perfettamente agli stilemi del periodo, non raggiunge ancora gli elevati livelli di realismo e dettaglio di opere successive dello stesso autore), sia nella narrazione, a volte confusa o superficiale nella caratterizzazione dei personaggi. Una lettura che, però, tutto sommato, risulta piacevole, in virtù del totale disimpegno profuso dall'autore nel realizzarla (non mancano i momenti umoristici, come numerose parodie dei telefilm supereroistici, di programmi tv come Il tenente Colombo, di colleghi come Akira Toriyama, pubblicità di giocattoli o sigle tv fittizie). Non presenta personaggi epocali, ma è una lettura simpatica, dal taglio tipicamente anni Ottanta, capace di far passare qualche ora spensierata e dotata di un protagonista maschile particolarmente azzeccato a livello caratteriale. Kenta risulta, infatti, un personaggio adorabile, nella sua perenne e ingenua sindrome di Peter Pan, nel suo essere un bamboccione sognatore che, d'un tratto, si ritrova a diventare davvero l'eroe che sognava di essere, scoprendo che fare l'eroe è più difficile di quanto non lo sia nei sogni. Per quanto difficile, tuttavia, il giovane Kenta non si arrende mai, e si butta a capofitto in scontri pericolosi in nome di un sogno di giustizia così ingenuo e così puro da risultare adorabile.
"Wingman" è un fumetto che sicuramente, oggi, può non piacere a tutti. Bisogna scendere a compromessi col fatto che si tratti di un'opera d'esordio, e come tale non perfetta, e che è un'opera ricca di sogni un po' infantili ma puri e toccanti.
Se, crescendo, avete rinnegato i telefilm dei Power Rangers, allora faticherete a capire "Wingman", ma se invece quegli eroi in calzamaglie colorate e caschi da motociclisti vi fanno ancora palpitare il cuoricino, questo potrebbe essere il fumetto che fa per voi.
L'aderenza del Wingman di Masakazu Katsura al genere supereroistico giapponese, sovente detto tokusatsu anni settanta-ottanta, è palpabile. Per capirlo è quindi necessario tornare bambini, bambini del 1983 o di quelle parti che si svegliavano alle 6, guardavano il telefilm in costume di turno e poi andavano a scuola come tanti robottini, canticchiando le sigle (tutte uguali), non è facile.
Invero Katsura è sempre stato un bambino, alquanto idiota in certi casi considerata la mediocrità strutturale di molte delle sue opere, escluse le solite gemme conosciute ai più (Video Girl Ai, I"s e Zetman), l'autore conta più flop che dita dei piedi, si pensi al terrificante DNA2, al non ben definito Present From Lemon o all'inutile Shadow Lady.
Wingman è invece una serie da cui un fan di Katsura non può prescindere, se vuole conoscere a fondo il celebre mangaka. Tutto ha origine da qui, la sua passione per i comics americani, le storie sentimentali, i fondoschiena e le gambe femminili. L'inizio ricorda un - inedito - majokko al maschile dove un comune studente con la passione per i super eroi riceve in dono da una misteriosa extra-terrestre un quaderno, il Dream Note, capace di materializzare tutto ciò che viene disegnato su di esso. Il nostro protagonista Kenta Hirono decide così di diventare un paladino della giustizia, con costume e armi inventati dalla sua fervida immaginazione per combattere esseri malvagi ansiosi di impossessarsi del quaderno e già che ci sono del mondo, insomma le solite cose.
Wingman è questo, un mix di generi. Omaggio sì al tokusatsu e ai telefilm di super eroi tanto amati da Hirono, ma pubblicato a suo tempo su Jump, rivolto quindi agli adolescenti più cresciuti, non certo ai bambini dei vari Super Sentai. Seppur condite con gag e situazioni divertenti, le battaglie si faranno più violente e distruttive con il passare dei volumi, con il 12 che è a dir poco devastante. Altro aspetto è quello sentimentale, innovativo anche in questo caso con triangoli e varie relazioni tra i personaggi principali, tutt'altro che banali, e l'amore impossibile tra Kenta e Aoi anticipa, seppur con il dovuto ridimensionamento, quello tra Yota e Ai.
La storia la si può dividere in due grandi blocchi, quello di Rimel (1-8) e quello di Raiel (8-13), dove l'azione regna sovrana -con tutti i potenziamenti e cambi di look dovuti- alternata però in modo ottimo con le fasi commedia. Alcuni nemici poi ispirano quasi simpatia, come Snow Plus che acquista energia guardando le belle donne, o Magnet Plus che al contrario ne è allergico, un umorismo quindi in piena sintonia con lo stile dell'autore.
Un Katsura a tutto tondo quindi, penalizzato forse da un tratto ancora acerbo, funzionale alla storia ma senza il fascino vintage di altri manga del suo periodo e ciò ha allontanato non solo i nuovi lettori ma persino gli stessi fan del mangaka dall'acquisto di questa serie, troppo abituati al tratto di Katsura post-Video Girl Ai. Non è piaciuto, lo hanno tacciato di superficialità, di disegni brutti dove i seni non sono belli come in I"s, forse ignari del fatto che è un manga del 1983, e Katsura ne aveva 21 di anni, ed era un giovane sognatore forse proprio come Kenta, ragazzo con il cuore di bambino che vede qui realizzato il proprio desiderio di aiutare il prossimo.
Altamente consigliato.
Invero Katsura è sempre stato un bambino, alquanto idiota in certi casi considerata la mediocrità strutturale di molte delle sue opere, escluse le solite gemme conosciute ai più (Video Girl Ai, I"s e Zetman), l'autore conta più flop che dita dei piedi, si pensi al terrificante DNA2, al non ben definito Present From Lemon o all'inutile Shadow Lady.
Wingman è invece una serie da cui un fan di Katsura non può prescindere, se vuole conoscere a fondo il celebre mangaka. Tutto ha origine da qui, la sua passione per i comics americani, le storie sentimentali, i fondoschiena e le gambe femminili. L'inizio ricorda un - inedito - majokko al maschile dove un comune studente con la passione per i super eroi riceve in dono da una misteriosa extra-terrestre un quaderno, il Dream Note, capace di materializzare tutto ciò che viene disegnato su di esso. Il nostro protagonista Kenta Hirono decide così di diventare un paladino della giustizia, con costume e armi inventati dalla sua fervida immaginazione per combattere esseri malvagi ansiosi di impossessarsi del quaderno e già che ci sono del mondo, insomma le solite cose.
Wingman è questo, un mix di generi. Omaggio sì al tokusatsu e ai telefilm di super eroi tanto amati da Hirono, ma pubblicato a suo tempo su Jump, rivolto quindi agli adolescenti più cresciuti, non certo ai bambini dei vari Super Sentai. Seppur condite con gag e situazioni divertenti, le battaglie si faranno più violente e distruttive con il passare dei volumi, con il 12 che è a dir poco devastante. Altro aspetto è quello sentimentale, innovativo anche in questo caso con triangoli e varie relazioni tra i personaggi principali, tutt'altro che banali, e l'amore impossibile tra Kenta e Aoi anticipa, seppur con il dovuto ridimensionamento, quello tra Yota e Ai.
La storia la si può dividere in due grandi blocchi, quello di Rimel (1-8) e quello di Raiel (8-13), dove l'azione regna sovrana -con tutti i potenziamenti e cambi di look dovuti- alternata però in modo ottimo con le fasi commedia. Alcuni nemici poi ispirano quasi simpatia, come Snow Plus che acquista energia guardando le belle donne, o Magnet Plus che al contrario ne è allergico, un umorismo quindi in piena sintonia con lo stile dell'autore.
Un Katsura a tutto tondo quindi, penalizzato forse da un tratto ancora acerbo, funzionale alla storia ma senza il fascino vintage di altri manga del suo periodo e ciò ha allontanato non solo i nuovi lettori ma persino gli stessi fan del mangaka dall'acquisto di questa serie, troppo abituati al tratto di Katsura post-Video Girl Ai. Non è piaciuto, lo hanno tacciato di superficialità, di disegni brutti dove i seni non sono belli come in I"s, forse ignari del fatto che è un manga del 1983, e Katsura ne aveva 21 di anni, ed era un giovane sognatore forse proprio come Kenta, ragazzo con il cuore di bambino che vede qui realizzato il proprio desiderio di aiutare il prossimo.
Altamente consigliato.
Ricordate quando in altre recensioni ammisi d'aver letto tutto, ma proprio tutto di Katsura? Ecco, diciamo che in maniera più specifica è ciò che provai a fare. Wingman è ad oggi una delle serie più brutte e noiose che abbia mai letto: a partire dallo stile di disegno che definire acerbo rispetto di Video Girl Ai è poco. La serie non mi ha emozionato per nulla ed, anzi, di capitolo in capitolo è andata talmente peggiorando da dissuadermi nel proseguire l'acquisto della serie (complice anche un prezzo non da poco). Mi è stato presentato come prima opera lunga dell'autore, ma non sono davvero riuscito a trovare gradevole grafica, trama, personaggi, ambientazione ed appeal. Già da quest'opera è visibile l'attrazione che i supereroi hanno su K2R, ma lo è altrettanto quanta poca dimestichezza l'autore possedesse per realizzare una serie che, a mio avviso, è fra le più brutte in circolazione.
Noto che altri utenti hanno premiato quest'opera con un voto al di sopra della sufficienza, io non riesco proprio a farmela piacere e sì che Zetman, per quanto non mi trasmetta un amore spassionato, la considero comunque un'opera valida: questa proprio no. Sicuramente insufficiente, vorrei dare un voto più basso ma non comprometterò la media dei voti complessivi.
Noto che altri utenti hanno premiato quest'opera con un voto al di sopra della sufficienza, io non riesco proprio a farmela piacere e sì che Zetman, per quanto non mi trasmetta un amore spassionato, la considero comunque un'opera valida: questa proprio no. Sicuramente insufficiente, vorrei dare un voto più basso ma non comprometterò la media dei voti complessivi.
Fantastico.
Meraviglioso.
L'Anime è anche più bello mi dispiace che quelle 2 recensioni lo presentino male perchè secondo me è molto carina, fantasiosa ed è anche molto sinpatica.
Un ragazzino delle medie Kenta hirono (Ken) sogna di diventare un paladino della giustizia lo diventa grazie al aiuto di una ragazza, Aoi, di un altra dimensione, Podrems.
Che portava con se un quaderno chiamato nel manga dream note e nel anime quaderno dei sogni.
Tutto cio che ci scrivi diventa realta e kenta, senza saperlo, ci disegna wingman con una parola chiava chaing lui si trasforma nel super-eroe Wingman.
Così iniziano le loro strampalate avventure fatte di conbattimenti, inconprensioni e divertimento.
Meraviglioso.
L'Anime è anche più bello mi dispiace che quelle 2 recensioni lo presentino male perchè secondo me è molto carina, fantasiosa ed è anche molto sinpatica.
Un ragazzino delle medie Kenta hirono (Ken) sogna di diventare un paladino della giustizia lo diventa grazie al aiuto di una ragazza, Aoi, di un altra dimensione, Podrems.
Che portava con se un quaderno chiamato nel manga dream note e nel anime quaderno dei sogni.
Tutto cio che ci scrivi diventa realta e kenta, senza saperlo, ci disegna wingman con una parola chiava chaing lui si trasforma nel super-eroe Wingman.
Così iniziano le loro strampalate avventure fatte di conbattimenti, inconprensioni e divertimento.
Tratto irriconoscibile (e brutto) dell'allora acerbo Katsura, che col tempo ha fatto un salto qualitativo titanico. All'inizio Wingman si presenta come un'opera alla Go Go Five, forte del nome del suo famoso autore e nulla più, ma leggibile, con un'idea di fondo anche simpatica nel disegnare e scrivere il necessario per la vita da super eroe del protagonista, un ragazzo tutta giustizia e scarso buon senso. Il manga poi continua sempre nella stessa direzione, senza cambiamenti degni di nota anzi diventando prevedibile, ripetitivo e poco chiaro in altri punti. Katsura ama il genere Jap-eroico, ci sarà cresciuto, lo ritroviamo anche in Zetman, opera più oscura alla Gotham City ma comunque non del tutto riuscita. E' uno di quegli autori con un tratto ormai di altissima qualità, molto talentuoso ma adatto ad un genere specifico, nel suo caso gli Shojo. Purtroppo è anche uno di quegli autori che secondo molti ha già raggiunto l'apice narrativo con il bellissimo VG Ai. Purtroppo il risultato che può uscirne con opere del genere non potrà mai essere paragonabile alle sue opere sentimentali, figuriamoci in questa fatta quando era ancora imberbe. Wingman è un opera che presto diventa noiosissima e che ancora non può aggrapparsi disperatamente alla bellezza estetica. E' un manga altamente sconsigliato.
Prima opera lunga dell'autore nella quale il protagonista sogna di essere un super eroe paladino della giustizia e, grazie a una ragazza proveniente da un'altra dimensione e al quaderno che questa le dona, riesce veramente a trasformarsi nel super eroe dei suoi sogni. Per alcuni versi serie molto simile a quelle delle maghette, ma in questo caso il protagonista è maschile e non incontra un folletto/mascotte a donargli i poteri, ma una ragazza, alla quale si affiancheranno altre figure femminili per realizzare una squadra di super eroi che combattono contro il mostri e creature venute da altre dimensioni.
Serie strana che unisce aspetti legati alle serie delle maghette e a quelli dei super eroi, si nota comunque un insieme abbastanza omogeneo dei due filoni e degli altri che si intersecano come quello amoroso tra il protagonista e alcune ragazze del suo team. Resta comunque un’opera abbastanza grezza e manca in alcune occasioni di profondità. Dal punto di vista grafico siamo distanti mille anni luce dallo stile odierno dell'autore: infatti il disegno si presenta non molto dettagliato e privo di retini che hanno tanto caratterizzate le opere più moderne. Anche i visi dei personaggi non hanno ancora raggiunto quel realismo a cui Katsura ci ha abituato.
Serie strana che unisce aspetti legati alle serie delle maghette e a quelli dei super eroi, si nota comunque un insieme abbastanza omogeneo dei due filoni e degli altri che si intersecano come quello amoroso tra il protagonista e alcune ragazze del suo team. Resta comunque un’opera abbastanza grezza e manca in alcune occasioni di profondità. Dal punto di vista grafico siamo distanti mille anni luce dallo stile odierno dell'autore: infatti il disegno si presenta non molto dettagliato e privo di retini che hanno tanto caratterizzate le opere più moderne. Anche i visi dei personaggi non hanno ancora raggiunto quel realismo a cui Katsura ci ha abituato.