Shizume
Ancora una volta, Yuzo Takada, autore di 3x3 Occhi, ci porta in un mondo pieno di occultismo e di avventura con un manga decisamente originale e ben realizzato. La storia è piuttosto semplice, così come lo è l'idea di base, ma è resa molto interessante e coinvolgente grazie all'esperienza ventennale ed al talento narrativo dell'autore, che riesce a sviluppare tutte le idee di fondo nonostante la brevità della storia. Una nota di merito alla dettagliata ricostruzione storica dei primi anni del periodo Meiji. Takada, con i suoi disegni, riesce a far percepire al lettore l'atmosfera di quel periodo in cui i giapponesi cercavano di integrare nella loro cultura i costumi occidentali (un esempio lampante è il protagonista maschile, Kogenta, che indossa abiti giapponesi assieme ad una camicia ed un berretto tipicamente occidentali).
La miniserie ricorda molto, sia per le tematiche che per l'ambientazione (anche se in contesti diversi), l'opera primaria dell'autore. I disegni sono molto puliti e ricchi di dettagli ed i personaggi principali ricordano molto (un po' come tutte le storie di Takada) Pai e Yakumo, protagonisti di 3x3 Occhi. Shizume è un manga molto piacevole che riesce a catturare il lettore (una volta che avete iniziato a leggere non riuscirete a smettere) con una storia poco impegnativa ma tutto sommato interessante e ben realizzata.
La miniserie ricorda molto, sia per le tematiche che per l'ambientazione (anche se in contesti diversi), l'opera primaria dell'autore. I disegni sono molto puliti e ricchi di dettagli ed i personaggi principali ricordano molto (un po' come tutte le storie di Takada) Pai e Yakumo, protagonisti di 3x3 Occhi. Shizume è un manga molto piacevole che riesce a catturare il lettore (una volta che avete iniziato a leggere non riuscirete a smettere) con una storia poco impegnativa ma tutto sommato interessante e ben realizzata.
Sinceramente mi è piaciuto molto. Sono appassionata del genere, l'ho trovato superiore a Trinetra. Come anche Genzo in effetti. Certo è una miniserie. Unica pecca un passaggio non troppo chiaro nel terzo volume. Avrei speso, senza giudicare Takada, sia chiaro, un paio di immagini in più. Nel complesso molto piacevole. Ho qualche perplessità sulla traduzione maschile di un personaggio nettamente con fisico femminile.
Do un 6, comunque non è da intendere come un voto negativo, è ampiamente sufficiente, però purtroppo non è nemmeno abbastanza buono da meritarsi un 7. Certamente è un manga di buona qualità, tuttavia con una trama poco interessante, e sicuramente inferiore a quel capolavoro (dopo 3X3 occhi ovviamente) di Genzo! Peccato, perchè Takada è uno di quei mangaka della vecchia scuola che certamente è capace di tirare ancora fuori degli assi nella manica, a meno che non faccia la fine del povero Toriyama, che non riesce più a imbroccare un manga decente... Il brutto di questo manga è anche il fatto che la storia si interrompe ad un punto cruciale, resta da vedere se l'autore deciderà di continuarla, oppure passerà ad altri manga, come sembra più plausibile.
<b>Yuzo Takada</b> in Italia è riuscito ha ritagliarsi una piccola fetta di appassionati che l’hanno seguito nonostante la vita editoriale italiana della sua opera più famosa, <b>3x3 Occhi</b>, non sia stata delle più serene e costanti.
<b>Shizume</b> appare come un ‘more of the same’, ovvero tre volumetti che ricordano per tematiche, ambientazione e stile 3x3 Occhi. Per ora ho letto il solo il primo, che comunque mi è piaciuto. Non si tratta di nulla in grado di lasciare il segno, né come tratto né come trama, ma garantisce qualche scontro, dei personaggi piacevoli e un’ambientazione e una storia che riescono a reggere per ora bene. Non ho onestamente molto da aggiungere a queste impressioni: per ora, pur non essendo sicuramente la miglior opera di Yuzo Takada, risulta semplicemente piacevole da leggere, soprattutto se amate e conoscete lo stile dell’autore. Troverete tutto quello che avete già apprezzato in <i>3x3 Occhi</i> offerto in una formula simile, ma con un’ambientazione e personaggi diversi.
La protagonista di questa avventura si chiama <b>Shizume Kurahashi</b> ed ha una caratteristica che la rende unica: in talune situazioni il suo cuore inizia a battere in modo irregolare, perde i sensi e dal suo petto esce una gigantesca creatura a forma di ragno. Nel periodo in cui vive la scienza sta facendo grandi progressi e si stanno apprezzando i risultati del così detto ‘metodo scientifico’, di cui Shizune è tra l’altro sostenitrice. Ma cosa può esserci di scientifico nella sua situazione? E che possono avere a che fare demoni e spiriti con la scienza? Ad aiutarla a scoprire la verità sulla sua condizione ci sarà anche <b>Kogenta Inui</b>, un agente segreto in realtà sulle tracce del padre della ragazza, che sembra giocare un ruolo importante in quanto sta accadendo.
Un manga discreto: piacevole, ma poco carismatico, che vi consiglio solo se amate l’autore o se cercate qualcosa che non vi impegni troppo. Pur prospettandosi una trama che non potrà avere grandi sviluppi, vista la breve durata dell’opera, si nota almeno come quanto narrato sia strutturato con intelligenza: già dal primo numero introduce diversi misteri i quali non vi spiacerà vedere, nei due volumetti successivi, districati.
<b>Shizume</b> appare come un ‘more of the same’, ovvero tre volumetti che ricordano per tematiche, ambientazione e stile 3x3 Occhi. Per ora ho letto il solo il primo, che comunque mi è piaciuto. Non si tratta di nulla in grado di lasciare il segno, né come tratto né come trama, ma garantisce qualche scontro, dei personaggi piacevoli e un’ambientazione e una storia che riescono a reggere per ora bene. Non ho onestamente molto da aggiungere a queste impressioni: per ora, pur non essendo sicuramente la miglior opera di Yuzo Takada, risulta semplicemente piacevole da leggere, soprattutto se amate e conoscete lo stile dell’autore. Troverete tutto quello che avete già apprezzato in <i>3x3 Occhi</i> offerto in una formula simile, ma con un’ambientazione e personaggi diversi.
La protagonista di questa avventura si chiama <b>Shizume Kurahashi</b> ed ha una caratteristica che la rende unica: in talune situazioni il suo cuore inizia a battere in modo irregolare, perde i sensi e dal suo petto esce una gigantesca creatura a forma di ragno. Nel periodo in cui vive la scienza sta facendo grandi progressi e si stanno apprezzando i risultati del così detto ‘metodo scientifico’, di cui Shizune è tra l’altro sostenitrice. Ma cosa può esserci di scientifico nella sua situazione? E che possono avere a che fare demoni e spiriti con la scienza? Ad aiutarla a scoprire la verità sulla sua condizione ci sarà anche <b>Kogenta Inui</b>, un agente segreto in realtà sulle tracce del padre della ragazza, che sembra giocare un ruolo importante in quanto sta accadendo.
Un manga discreto: piacevole, ma poco carismatico, che vi consiglio solo se amate l’autore o se cercate qualcosa che non vi impegni troppo. Pur prospettandosi una trama che non potrà avere grandi sviluppi, vista la breve durata dell’opera, si nota almeno come quanto narrato sia strutturato con intelligenza: già dal primo numero introduce diversi misteri i quali non vi spiacerà vedere, nei due volumetti successivi, districati.
