Kingdom Hearts
Ricordo ancora la meraviglia e la passione che mi accompagnavano quando giocavo al primissimo "Kingdom Hearts" sulla playstation 2, ormai parecchi anni fa, uno dei titoli che mi è rimasto più nel cuore.
Fui quindi molto contento quando la Disney propose la trasposizione in manga e lo presi senza indugio, come poi anche le successive serie, nonostante avessi già constatato la pessima qualità di questo adattamento cartaceo.
Sì, perché il manga di "Kingdom Hearts" è molto meno che mediocre, e mi piange il cuore pensando alla bellissima storia che si aveva tra le mani e a come invece è stata realizzata.
Di solito nelle trasposizioni i problemi scattano nella fedeltà all'opera originale, qui invece è stato probabilmente il mantenere intatta la sequenza degli eventi a rovinare tutto.
Non saprei a chi dare la colpa, forse a Shiro Amano, disegnatore e sceneggiatore? Ho paura che non sia così semplice, mi viene da pensare che su un prodotto del genere siano state calate pesanti scelte editoriali, che hanno portato Amano a tirare fuori il meglio possibile dalla gabbia che gli era stata messa attorno.
I disegni, infatti, funzionano anche. Forse sono un po' troppo bambineschi, anche per i personaggi Disney, ma non si può dire che siano fatti male.
È la storia a fare acqua da tutte le parti. Soffre, molto semplicemente, di un'assurda compressione: il voler trasportare tutti gli avvenimenti del lungo videogioco in quei soli strettissimi 4 volumi ha sacrificato tutto, le emozioni, i climax e i momenti epici, la qualità dell'azione, l'approfondimento dei personaggi...
Il risultato è una sequenza di scene che sembrano l'edizione illustrata di un riassunto su Wikipedia, che non riescono a depositarsi per lasciare un segno nel lettore.
Peccato, davvero.
Posso quindi consigliare la lettura di questo manga? Direi in generale di no. Potrebbe valerne la pena solo se siete grandi fan del franchise e avete voglia di riportare velocemente in memoria quella storia che avete già vissuto, alla fine quattro volumi costano anche poco.
Sconsigliato invece senza se e senza ma a chi non conosce il videogioco, vi farebbe sembrare mediocre un mondo che invece è fantastico.
Fui quindi molto contento quando la Disney propose la trasposizione in manga e lo presi senza indugio, come poi anche le successive serie, nonostante avessi già constatato la pessima qualità di questo adattamento cartaceo.
Sì, perché il manga di "Kingdom Hearts" è molto meno che mediocre, e mi piange il cuore pensando alla bellissima storia che si aveva tra le mani e a come invece è stata realizzata.
Di solito nelle trasposizioni i problemi scattano nella fedeltà all'opera originale, qui invece è stato probabilmente il mantenere intatta la sequenza degli eventi a rovinare tutto.
Non saprei a chi dare la colpa, forse a Shiro Amano, disegnatore e sceneggiatore? Ho paura che non sia così semplice, mi viene da pensare che su un prodotto del genere siano state calate pesanti scelte editoriali, che hanno portato Amano a tirare fuori il meglio possibile dalla gabbia che gli era stata messa attorno.
I disegni, infatti, funzionano anche. Forse sono un po' troppo bambineschi, anche per i personaggi Disney, ma non si può dire che siano fatti male.
È la storia a fare acqua da tutte le parti. Soffre, molto semplicemente, di un'assurda compressione: il voler trasportare tutti gli avvenimenti del lungo videogioco in quei soli strettissimi 4 volumi ha sacrificato tutto, le emozioni, i climax e i momenti epici, la qualità dell'azione, l'approfondimento dei personaggi...
Il risultato è una sequenza di scene che sembrano l'edizione illustrata di un riassunto su Wikipedia, che non riescono a depositarsi per lasciare un segno nel lettore.
Peccato, davvero.
Posso quindi consigliare la lettura di questo manga? Direi in generale di no. Potrebbe valerne la pena solo se siete grandi fan del franchise e avete voglia di riportare velocemente in memoria quella storia che avete già vissuto, alla fine quattro volumi costano anche poco.
Sconsigliato invece senza se e senza ma a chi non conosce il videogioco, vi farebbe sembrare mediocre un mondo che invece è fantastico.
Vi prego, voi altri che avete prima giocato i primi tre Kingdom Hearts e poi letto per intero tutti i manga, datemi qualche parola per descrivere questo "capolavoro di arte moderna", senza offesa per quelli reali.
Il primo errore lo si nota immediatamente, anche se per molti può sembrare superfluo: vi fate chiamare Disney Manga ed il manga di inaugurazione (questo qua, per chi non lo sapesse) me lo stampate per una lettura alla occidentale? E vabbè. [4]
La storia segue il filo del gioco, per fortuna, ma la velocità con cui viene ripercorsa è impressionante. Un riassunto sicuramente insufficiente. Tanto per capirsi, chi non lo ha giocato in precedenza si perde così tanti dettagli che la storia perde la sua bellezza. [3]
Diciamocelo, queste tavole non è che siano granchè, soprattutto nelle scene di combattimento. L'unica cosa che si può realmente apprezzare in questi manga sono i disegni dei personaggi Disney. [5 1/2]
Diciamo che questo è un manga adatto a chi ama leggere Topolino o a chi inizia a interessarsi di manga in età molto giovane. Moolto giovane.
4, e sono clemente.
Il primo errore lo si nota immediatamente, anche se per molti può sembrare superfluo: vi fate chiamare Disney Manga ed il manga di inaugurazione (questo qua, per chi non lo sapesse) me lo stampate per una lettura alla occidentale? E vabbè. [4]
La storia segue il filo del gioco, per fortuna, ma la velocità con cui viene ripercorsa è impressionante. Un riassunto sicuramente insufficiente. Tanto per capirsi, chi non lo ha giocato in precedenza si perde così tanti dettagli che la storia perde la sua bellezza. [3]
Diciamocelo, queste tavole non è che siano granchè, soprattutto nelle scene di combattimento. L'unica cosa che si può realmente apprezzare in questi manga sono i disegni dei personaggi Disney. [5 1/2]
Diciamo che questo è un manga adatto a chi ama leggere Topolino o a chi inizia a interessarsi di manga in età molto giovane. Moolto giovane.
4, e sono clemente.
Se state pensando di leggere un manga e avete sentito parlare di 'Kingdom Hearts' non fate l'errore di leggerlo. Già il fatto di chiamarlo manga è esagerato. La storia parla di un ragazzino, Sora, che dopo aver smarrito i suoi amici, si ritrova a viaggiare i vari mondi alla ricerca di essi. I nemici con cui ha a che fare sono gli Heartless, omini d'ombra che rubano i cuori alle persone. Per poterli sconfiggere viene prescelto Keyblade. Fin qui la storia potrebbe sembrare interessante, ma non lo è per niente, trattandosi infatti di copia di altri manga con l'aggiunta di quei 'simpatici' personaggi Disney. Ho trovato questo fumetto noioso da leggere e di una banalità assurda, infatti dopo il secondo volume ho deciso di smettere di auto-lesionarmi e l'ho concluso così. I disegni sono accettabili, infatti il mio 4 l'ho dato principalmente per questo. In conclusione consiglio questo 'manga' ai bambini e ai ragazzi di non più di 13 anni, esagerando.
Questa è la trasposizione del videogioco di "Kingdom Hearts" su carta. Una bella idea, quella di creare la versione di "Kingdom Hearts" su carta, soprattutto per quelli che non hanno la possibilità di comprarsi tutte le console che servono per giocare ai vari videogiochi. L'unica pecca di questo manga è che non rispetta fedelmente la trama: ci sono scene del videogioco tagliate, mentre altre vengono modificate.
Ci possono stare i tagli di scena, visto che per riportare l'intera trama del gioco ci sarebbero voluti ben più di quattro volumi, ma non capisco i cambiamenti di altre scene.
In ogni caso, i personaggi sono disegnati molto bene e la storia in alcuni punti è fedele alla storia.
Un 8 come voto è meritato.
Ci possono stare i tagli di scena, visto che per riportare l'intera trama del gioco ci sarebbero voluti ben più di quattro volumi, ma non capisco i cambiamenti di altre scene.
In ogni caso, i personaggi sono disegnati molto bene e la storia in alcuni punti è fedele alla storia.
Un 8 come voto è meritato.
Con notevole forza di volontà ho riletto la prima serie di "Kingdom Hearts", tratta dal famosissimo videogioco a cura di Squaresoft, a guisa di redarre questa recensione. Cosa mi ha deluso di questo manga? Sarebbe troppo facile saltare nevroticamente tra le due scuole di pensiero in campo "trasposizione video ludica": il fanboy ineluttabilmente entusiasta di poter visionare un'altra versione della sua opera preferita e l'hater graniticamente ostruttore di qualsiasi opera mini pure impercettibilmente la perfezione del suo totem. Nossignori, Kingdom Hearts non consente discussioni, non perché sia un manga brutto ma per la sua tenacia nel perseguire la mediocrità.
Partiamo dai disegni: anche senza avere in mente il modello di Nomura, che cos'hanno di speciale queste tavole? Il solito tratto rotondeggiante, i soliti occhioni moe accostati a nasini impercettibili, le solite campiture di retini alla bell'e meglio. Neanche la traduzione dei personaggi Disney suscita attrattiva proprio per quel segno anonimo, blando, tirato via tra un clichè e l'altro.
La trama riassume abbastanza fedelmente quella originale. Sora, il ragazzino custode del Keyblade (una strana arma a metà tra un passepartout e uno spadone a due mani) vive paciosamente sulla sua isola tropicale, fin quando questa non viene distrutta: intraprende così un disperato viaggio tra un mondo Disney e l'altro per salvare i suoi due migliori amici e la sua terra natia. Insomma, "Sora, your princess is in another castle" direbbe un certo Mario; e se un soggetto così semplice può reggere in un videogioco dove ha primaria importanza il gameplay, in un'opera che obbliga alla fruizione passiva come un manga questo deve essere la premessa per qualcosa di un attimino più complesso, anche a costo di fuggire il referente originale. Ma la pavidità e la frettolosità dell'autore nel tradurre decine di ore di gioco in appena 4 volumi non sono mancanze gravi quanto l'assoluta superficialità nella gestione dei numerosi personaggi, che si limitano a scimmiottare sé stessi per qualche tavola dando alla lettura un contributo nullo. Se possono distinguersi in parte i comprimari più importanti come Pippo e Paperino, l'eroe Sora assume tre espressioni nel corso dell'intera serie: quella ebete, quella decisa e quella triste. L'ultima sarebbe pure credibile in risposta a determinati eventi della trama, ma dura sì e no una vignetta. I suoi amici Riku e Kairi, al pari dei numerosi cattivi, si ricordano a malapena per il design.
Ripeto, in una visione quanto più possibile oggettiva "Kingdom Hearts" suscita un minimo di interesse solo per il nome che porta e per i dossier a margine dei volumi, per il resto è tranquillamente trascurabile. Potrà piacere solo alla prima categoria di cui sopra, agli altri consiglio di investire i sudati risparmi in uno dei tanti manga infinitamente più interessanti
Partiamo dai disegni: anche senza avere in mente il modello di Nomura, che cos'hanno di speciale queste tavole? Il solito tratto rotondeggiante, i soliti occhioni moe accostati a nasini impercettibili, le solite campiture di retini alla bell'e meglio. Neanche la traduzione dei personaggi Disney suscita attrattiva proprio per quel segno anonimo, blando, tirato via tra un clichè e l'altro.
La trama riassume abbastanza fedelmente quella originale. Sora, il ragazzino custode del Keyblade (una strana arma a metà tra un passepartout e uno spadone a due mani) vive paciosamente sulla sua isola tropicale, fin quando questa non viene distrutta: intraprende così un disperato viaggio tra un mondo Disney e l'altro per salvare i suoi due migliori amici e la sua terra natia. Insomma, "Sora, your princess is in another castle" direbbe un certo Mario; e se un soggetto così semplice può reggere in un videogioco dove ha primaria importanza il gameplay, in un'opera che obbliga alla fruizione passiva come un manga questo deve essere la premessa per qualcosa di un attimino più complesso, anche a costo di fuggire il referente originale. Ma la pavidità e la frettolosità dell'autore nel tradurre decine di ore di gioco in appena 4 volumi non sono mancanze gravi quanto l'assoluta superficialità nella gestione dei numerosi personaggi, che si limitano a scimmiottare sé stessi per qualche tavola dando alla lettura un contributo nullo. Se possono distinguersi in parte i comprimari più importanti come Pippo e Paperino, l'eroe Sora assume tre espressioni nel corso dell'intera serie: quella ebete, quella decisa e quella triste. L'ultima sarebbe pure credibile in risposta a determinati eventi della trama, ma dura sì e no una vignetta. I suoi amici Riku e Kairi, al pari dei numerosi cattivi, si ricordano a malapena per il design.
Ripeto, in una visione quanto più possibile oggettiva "Kingdom Hearts" suscita un minimo di interesse solo per il nome che porta e per i dossier a margine dei volumi, per il resto è tranquillamente trascurabile. Potrà piacere solo alla prima categoria di cui sopra, agli altri consiglio di investire i sudati risparmi in uno dei tanti manga infinitamente più interessanti
Sora vive su un isola insieme agli amici Rikku e Kairi. Un giorno avviene uno strano evento sull'isola ed i tre si separano. Sora si risveglia in una città a lui sconosciuta senza sapere dove sono gli amici. Lì incontra Paperino, Pippo e Pluto che sono alla ricerca del loro re Topolino. Sora si unisce a loro per aiutarli e per cercare Sora e Rikku. Il protagonista scopre che è il prescelto del Keyblade, che gli permette di usare una chiave gigante magica per sconfiggere gli Heartless, esseri che hanno perso il proprio cuore ed attaccano gli umani per rubare i loro cuori. Così inizia l'avventura di Sora nelle varie dimensioni Disney o Square Enix alla ricerca dei suoi amici.
Il manga riprende le vicende del videogame per PlayStation 2 che unisce i mondi Disney a quelli di Square Enix creando un gioco fantastico. Questa versione a fumetti è molto deludente, noiosa e poco profonda. L'atmosfera è completamente diversa dal videogame; anche il disegno, seppur molto carino e piacevole, non combacia molto con quello originale. I personaggi Disney e Square Enix sono disegnati bene (sopratutto quelli Disney), per questo bisogna fare i complimenti all'autore. L'edizione Disney manga l'ho trovata molto buona, sovra coperta, prezzo modico ed extra interessanti. Nonostante questo non riesco a consigliare questo manga che non arriva assolutamente alla sufficienza.
Trama: 3
Disegno: 7
Originalità: 3
Il manga riprende le vicende del videogame per PlayStation 2 che unisce i mondi Disney a quelli di Square Enix creando un gioco fantastico. Questa versione a fumetti è molto deludente, noiosa e poco profonda. L'atmosfera è completamente diversa dal videogame; anche il disegno, seppur molto carino e piacevole, non combacia molto con quello originale. I personaggi Disney e Square Enix sono disegnati bene (sopratutto quelli Disney), per questo bisogna fare i complimenti all'autore. L'edizione Disney manga l'ho trovata molto buona, sovra coperta, prezzo modico ed extra interessanti. Nonostante questo non riesco a consigliare questo manga che non arriva assolutamente alla sufficienza.
Trama: 3
Disegno: 7
Originalità: 3
"Quando la luce diventa oscurità e la calma si trasforma in tempesta... Quando la realtà è un sogno, il bene deve combattere il male... Il coraggio è la chiave... Libera il tuo destino" - Introduzione al primo volume.
INTRODUZIONE
Kingdom Hearts è un manga tratto da uno dei capisaldi della Square-Enix (al tempo Squaresoft) e della Disney, il famosissimo gioco per la Playstation 2, per l'appunto l'omonimo "Kingdom Hearts". Il videogioco è un action RPG, uscito nel 2002. La particolarità del gioco è l'incontro del mondo Squaresoft/Square-Enix con quello della Disney, quindi l'incontro dei personaggi di Final Fantasy con quelli classici disneyiani, un vero sogno per molti, me compreso. Ma ritorniamo al manga, è stato pubblicato a partire dal 2003 ed in totale conta solamente 4 volumi, la storia e i disegni sono stati assegnati al mangaka Shiro Amano. In Italia il manga è stato pubblicato dalla Disney Manga, collana che raccoglieva capisaldi Disney in chiave manga. La lettura del manga è all'occidentale, ha la sovra-copertina, ma non le pagine a colori, il prezzo finale è di 3,90€ a volume.
TRAMA
Il manga cerca di seguire fedelmente la trama del videogioco, ma visto la vastità di esso, Shiro Amano non è riuscito nel ricoprire completamente la storia del videogioco. Il manga narra la storia di Sora, un giovane ragazzo di 12 anni, che si ritrova insieme ad altri ragazzi in un'isola. I ragazzi sono alla ricerca di altri mondi diversi da quella piccola isola. Tra gli amici di Sora, troviamo il cosiddetto "Rivale" del protagonista, Rikku, e la gentil donzella, la piccola Kairi. Misteriosamente una sera l'isola viene stravolta dalla comparsa degli Heartless e si viene a scoprire che Sora è il cosiddetto "prescelto del Keyblade". Sora si ritroverà in un mondo diverso, dove incontrerà Pippo e Paperino, alla ricerca del Re (Topolino). I tre formeranno un gruppo solido, per cercare il Re, Rikku e Kairi. Riusciranno nella loro impresa?
CONSIDERAZIONI
Ovviamente riprodurre perfettamente l'opera originale, sarebbe risultato impossibile, ma questa versione è fin troppo riassuntiva, forse con qualche volume in più, la lettura sarebbe apparsa più interessante. La trama è sviluppata solamente nell'essenziale. I disegni del maestro Shiro Amano appaiono veramente fatti bene, sopratutto nei personaggi Disney, riprodotti divinamente, leggermente meno per i personaggi Square ed i personaggi originali della serie come Sora e Rikku. Una grave colpa del manga è la traduzione errata della parola Keyblade, che viene nominata "La Keyblade", invece "Il Keyblade", ma passiamo oltre. In definitiva il manga non verrà apprezzato da coloro che hanno giocato al gioco, in quanto il manga troppo semplicistico, mentre coloro che non hanno giocato il gioco, lo considereranno un po' piatto. Quindi in definitiva il manga non merita la sufficienza per un soffio, ma in conclusione è un 5.
INTRODUZIONE
Kingdom Hearts è un manga tratto da uno dei capisaldi della Square-Enix (al tempo Squaresoft) e della Disney, il famosissimo gioco per la Playstation 2, per l'appunto l'omonimo "Kingdom Hearts". Il videogioco è un action RPG, uscito nel 2002. La particolarità del gioco è l'incontro del mondo Squaresoft/Square-Enix con quello della Disney, quindi l'incontro dei personaggi di Final Fantasy con quelli classici disneyiani, un vero sogno per molti, me compreso. Ma ritorniamo al manga, è stato pubblicato a partire dal 2003 ed in totale conta solamente 4 volumi, la storia e i disegni sono stati assegnati al mangaka Shiro Amano. In Italia il manga è stato pubblicato dalla Disney Manga, collana che raccoglieva capisaldi Disney in chiave manga. La lettura del manga è all'occidentale, ha la sovra-copertina, ma non le pagine a colori, il prezzo finale è di 3,90€ a volume.
TRAMA
Il manga cerca di seguire fedelmente la trama del videogioco, ma visto la vastità di esso, Shiro Amano non è riuscito nel ricoprire completamente la storia del videogioco. Il manga narra la storia di Sora, un giovane ragazzo di 12 anni, che si ritrova insieme ad altri ragazzi in un'isola. I ragazzi sono alla ricerca di altri mondi diversi da quella piccola isola. Tra gli amici di Sora, troviamo il cosiddetto "Rivale" del protagonista, Rikku, e la gentil donzella, la piccola Kairi. Misteriosamente una sera l'isola viene stravolta dalla comparsa degli Heartless e si viene a scoprire che Sora è il cosiddetto "prescelto del Keyblade". Sora si ritroverà in un mondo diverso, dove incontrerà Pippo e Paperino, alla ricerca del Re (Topolino). I tre formeranno un gruppo solido, per cercare il Re, Rikku e Kairi. Riusciranno nella loro impresa?
CONSIDERAZIONI
Ovviamente riprodurre perfettamente l'opera originale, sarebbe risultato impossibile, ma questa versione è fin troppo riassuntiva, forse con qualche volume in più, la lettura sarebbe apparsa più interessante. La trama è sviluppata solamente nell'essenziale. I disegni del maestro Shiro Amano appaiono veramente fatti bene, sopratutto nei personaggi Disney, riprodotti divinamente, leggermente meno per i personaggi Square ed i personaggi originali della serie come Sora e Rikku. Una grave colpa del manga è la traduzione errata della parola Keyblade, che viene nominata "La Keyblade", invece "Il Keyblade", ma passiamo oltre. In definitiva il manga non verrà apprezzato da coloro che hanno giocato al gioco, in quanto il manga troppo semplicistico, mentre coloro che non hanno giocato il gioco, lo considereranno un po' piatto. Quindi in definitiva il manga non merita la sufficienza per un soffio, ma in conclusione è un 5.
Kingdom Hearts è l’adattamento manga del famoso e omonimo videogame per Playstation 2 di Squaresoft e Disney.
La storia del videogame e del manga racconta di Sora, ragazzo prescelto dal Keyblade, che grazie all’aiuto di Donald Duck e di Goofy deve salvare i mondi dall’oscurità, minacciati dagli Heartless.
Il videogame è diventato famosissimo e la trasposizione in manga è quasi d’obbligo, anche se il prodotto a mio parere è più adatto a una serie anime, o in un film al massimo. La forma di manga purtroppo si rivela inadatta nel raccontare la lunga e complessa storia del videogame, facendola sembrare più banale e infantile, semplificandola troppo.
Il manga è disegnato da Shiro Amano, e la storia ripercorre quella del videogame in modo più o meno fedele, ha molte differenze e scene aggiuntive, ma anche molte scene mancanti (anche abbastanza importanti).
I personaggi sono resi abbastanza bene per aspetto grafico, ma i disegni sono sufficienti e non molto curati.
In soli quattro volumi la storia adatta comunque solo le parti principali, di conseguenza la lettura è consigliata solo a chi ha completato il videogame, anche se è comprensibile per chi di Kingdom Hearts non sa nulla, ma non ha lo stesso effetto.
L’edizione curata da Disney Manga è buona per il prezzo a cui è proposto, visto che i volumi sono di formato più grande e dotati di sovraccopertina.
La storia del videogame e del manga racconta di Sora, ragazzo prescelto dal Keyblade, che grazie all’aiuto di Donald Duck e di Goofy deve salvare i mondi dall’oscurità, minacciati dagli Heartless.
Il videogame è diventato famosissimo e la trasposizione in manga è quasi d’obbligo, anche se il prodotto a mio parere è più adatto a una serie anime, o in un film al massimo. La forma di manga purtroppo si rivela inadatta nel raccontare la lunga e complessa storia del videogame, facendola sembrare più banale e infantile, semplificandola troppo.
Il manga è disegnato da Shiro Amano, e la storia ripercorre quella del videogame in modo più o meno fedele, ha molte differenze e scene aggiuntive, ma anche molte scene mancanti (anche abbastanza importanti).
I personaggi sono resi abbastanza bene per aspetto grafico, ma i disegni sono sufficienti e non molto curati.
In soli quattro volumi la storia adatta comunque solo le parti principali, di conseguenza la lettura è consigliata solo a chi ha completato il videogame, anche se è comprensibile per chi di Kingdom Hearts non sa nulla, ma non ha lo stesso effetto.
L’edizione curata da Disney Manga è buona per il prezzo a cui è proposto, visto che i volumi sono di formato più grande e dotati di sovraccopertina.
Dopo essermi completamente immerso nell'omonimo videogioco, ho pensato di poter rivivere quell'intensa ed appassionante avventura che aveva reso "Kingdom Hearts", uno dei miei videogiochi preferiti in assoluto. Sfortunatamente allo sfogliare di quelle tediose pagine, le emozioni indescrivibili che avevo provato giocando, si volatilizzarono come vapore.
Da una parte c'è da dire che il manga resta piuttosto fedele alla trama del videogioco, però non "aggiunge" niente di nuovo che possa appassionare il lettore, rimuovendo quella dinamicità, ebbrezza, malinconia, senso di nostalgia e commozione che era impossibile non provare giocando.
Tutto questo diventa semplicemente un insieme di statici disegni, privi di volumetria, disegnati in modo molto semplice che si susseguono in modo monotono e lento.
È molto difficile giudicare un'opera obbiettivamente quando hai un metro di paragone, ma il contrasto che si viene a creare è impossibile da sottovalutare. La speranza di vedere qualcosa in più, che solo la "letteratura disegnata" può offrire, non si realizzò.
Lo sconsiglio altamente, soprattutto alle persone che hanno provato il videogioco.
Da una parte c'è da dire che il manga resta piuttosto fedele alla trama del videogioco, però non "aggiunge" niente di nuovo che possa appassionare il lettore, rimuovendo quella dinamicità, ebbrezza, malinconia, senso di nostalgia e commozione che era impossibile non provare giocando.
Tutto questo diventa semplicemente un insieme di statici disegni, privi di volumetria, disegnati in modo molto semplice che si susseguono in modo monotono e lento.
È molto difficile giudicare un'opera obbiettivamente quando hai un metro di paragone, ma il contrasto che si viene a creare è impossibile da sottovalutare. La speranza di vedere qualcosa in più, che solo la "letteratura disegnata" può offrire, non si realizzò.
Lo sconsiglio altamente, soprattutto alle persone che hanno provato il videogioco.
Kingdom Hearts è, secondo me, un manga che parte molto bene e davvero diverte, ma che poi, dal volume 2 verso la fine del 4, perde tristemente il suo smalto e carisma. Purtroppo le vicissitudini di Sora, Pippo e Paperino è come se venissero un po' trascurate.
La storia parte, come detto in precedenza, davvero bene ed è molto divertente, con disegni molto simili al gioco Square. Devo dire che Amano è stata sicuramente la miglior scelta per riprodurre davvero fedelmente tutto il fantastico immaginario mondo legato a Kingdom Hearts. Secondo me le altre due opere, cioè Chains of Memory e la seconda saga di Kingdom Hearts, sono superiori in tutto tranne che per i disegni, che sanno sempre tirare fuori il meglio di Amano e di Sora e company.
Peccato che, come detto prima, dalla fine del secondo volume ho iniziato ad avere la sensazione che troppi passaggi e cose fondamentali per la trama di un action J-Rpg come lo è K, siano state un po' buttate là a caso, hanno messo solo i pezzi più importanti, lasciando un po' di incomprensioni a chi non dovesse aver giocato il gioco. Da sottolineare però la parte umoristica, davvero molto divertente e con battute memorabili che fanno ridere a crepapelle. Infine, mi sento di consigliare questo manga solo ai lettori più piccoli e magari a chi conosce e ama questa saga di KH. Ah, l'edizione della Disney Manga è assolutamente di ottima fattura: a soli 3,90€ ottima rilegatura, sovracopertina, molto maneggievole. Davvero esemplare, vero Panini?
La storia parte, come detto in precedenza, davvero bene ed è molto divertente, con disegni molto simili al gioco Square. Devo dire che Amano è stata sicuramente la miglior scelta per riprodurre davvero fedelmente tutto il fantastico immaginario mondo legato a Kingdom Hearts. Secondo me le altre due opere, cioè Chains of Memory e la seconda saga di Kingdom Hearts, sono superiori in tutto tranne che per i disegni, che sanno sempre tirare fuori il meglio di Amano e di Sora e company.
Peccato che, come detto prima, dalla fine del secondo volume ho iniziato ad avere la sensazione che troppi passaggi e cose fondamentali per la trama di un action J-Rpg come lo è K, siano state un po' buttate là a caso, hanno messo solo i pezzi più importanti, lasciando un po' di incomprensioni a chi non dovesse aver giocato il gioco. Da sottolineare però la parte umoristica, davvero molto divertente e con battute memorabili che fanno ridere a crepapelle. Infine, mi sento di consigliare questo manga solo ai lettori più piccoli e magari a chi conosce e ama questa saga di KH. Ah, l'edizione della Disney Manga è assolutamente di ottima fattura: a soli 3,90€ ottima rilegatura, sovracopertina, molto maneggievole. Davvero esemplare, vero Panini?
Kingdom Hearts è uno dei più vasti fenomeni videoludici degli ultimi dieci anni: il suo mix di personaggi disneyani, stile alla Final Fantasy e gameplay classico ha spopolato tra appassionati e non. Fra tutti i gadget che sono stati prodotti a riguardo (action figure, guide di gioco, ninnoli intrippanti) non poteva mancare una trasposizione manga. Ma, si sa, spesso si tiene di troppo conto la celebrità della serie iniziale, tralasciandone e trascurandone la qualità. Tant'è che l'autore della qui presente opera è definito come un "esperto" nelle trasposizioni da videogiochi.
Se la storia viene pesantemente tagliata, anche i disegni non brillano per la qualità, anzi. Partiamo proprio da quelli: vi è una generale mancanza di cura del dettaglio, troppi sfondi bianchi ed anatomie approssimative delle quali non si sente il minimo bisogno, anzi sono decisamente fastidiose. Trasuda proprio l'idea che qui il mangaka abbia fatto il minimo, tanto per contentare chi lo paga senza curarsi dei normali acquirenti ed appassionati che cercano un buon prodotto. Basterebbe non palesare che non c'è impegno, basterebbe un minimo, basterebbe un disegno anche sotto la media. Invece? Ammetto che le anatomie siano ben fatte e idem per i personaggi Disney, senza dubbio difficili da disegnare. Ma ogni cosa collaterale è mollata li, senza cure. Come ho detto, proprio il minimo da contratto.
E dobbiamo parlare della storia? Un elemento chiave di KH come i viaggi per i mondi sono banalizzati con tagli e la mancanza di approfondimenti, scompare l'utilità del girovagare di Sora e compagni. Non solo: dopo le mancanze di interi mondi secondari, anche quelli che appaiono risultano tagliati (famoso è l'esempio del combattimento finale). Un fallimento, insomma.
Ma, se è vero che è fatto per essere venduto sull'onda della fama del videogame, esso risulta chiaramente più fruibile per chi è un fan accanito. Non più di tanto, comunque. Anche ad un mio amico (fan affiatato della serie) l'opera non ha soddisfatto. Quindi, a meno che non siate dei super fan, lasciatelo sullo scaffale della fumetteria, ripiegando su qualche opera in cui si palesa che l'autore abbia impegnato tutto se stesso. Un ultimo appunto, sull'edizione: la Disney manga non ha di certo alcun problema né di budget né di produrre opere di nicchia, quindi ha optato tranquillamente su un grande formato (davvero grosso, anche di più delle gold Panini), sovraccoperta e su buona qualità di stampa, ma fregandosene delle pagine a colori (beh, per tre e novanta può andare).
Se la storia viene pesantemente tagliata, anche i disegni non brillano per la qualità, anzi. Partiamo proprio da quelli: vi è una generale mancanza di cura del dettaglio, troppi sfondi bianchi ed anatomie approssimative delle quali non si sente il minimo bisogno, anzi sono decisamente fastidiose. Trasuda proprio l'idea che qui il mangaka abbia fatto il minimo, tanto per contentare chi lo paga senza curarsi dei normali acquirenti ed appassionati che cercano un buon prodotto. Basterebbe non palesare che non c'è impegno, basterebbe un minimo, basterebbe un disegno anche sotto la media. Invece? Ammetto che le anatomie siano ben fatte e idem per i personaggi Disney, senza dubbio difficili da disegnare. Ma ogni cosa collaterale è mollata li, senza cure. Come ho detto, proprio il minimo da contratto.
E dobbiamo parlare della storia? Un elemento chiave di KH come i viaggi per i mondi sono banalizzati con tagli e la mancanza di approfondimenti, scompare l'utilità del girovagare di Sora e compagni. Non solo: dopo le mancanze di interi mondi secondari, anche quelli che appaiono risultano tagliati (famoso è l'esempio del combattimento finale). Un fallimento, insomma.
Ma, se è vero che è fatto per essere venduto sull'onda della fama del videogame, esso risulta chiaramente più fruibile per chi è un fan accanito. Non più di tanto, comunque. Anche ad un mio amico (fan affiatato della serie) l'opera non ha soddisfatto. Quindi, a meno che non siate dei super fan, lasciatelo sullo scaffale della fumetteria, ripiegando su qualche opera in cui si palesa che l'autore abbia impegnato tutto se stesso. Un ultimo appunto, sull'edizione: la Disney manga non ha di certo alcun problema né di budget né di produrre opere di nicchia, quindi ha optato tranquillamente su un grande formato (davvero grosso, anche di più delle gold Panini), sovraccoperta e su buona qualità di stampa, ma fregandosene delle pagine a colori (beh, per tre e novanta può andare).
Nonostante sia la trasposizione a fumetti di un videogioco di successo (o forse proprio per questo?) questo manga risulta carente sotto tutti i punti di vista. Innanzitutto la trama, se non si ha giocato al videogioco, è di difficile comprensione a causa di cambi di scena non chiari e dialoghi poco riusciti. Anche i personaggi, come la trama, perdono di spessore e carisma, un po' anche a causa dei disegni, che spesso tendono ad essere caricaturali. Oltre a questo è stato scelto di trasportare alcuni aspetti del videogioco nel fumetto con l'effetto di rendere tutto più irrealistico, infatti capiterà di vedere Paperino lanciare in aria una pozione che "magicamente" curerà Sora proprio come nel videogioco. Perfino il formato scelto dalla casa editrice per pubblicare il fumetto risulta scadente, infatti manca di copertina rigida e la carta non è certo delle migliori. A conti fatti, più che una buona trasposizione, questo fumetto risulta piuttosto una brutta caricatura del gioco originale.
Oltre ad essere un gioco molto sopravvalutato adesso è anche un fumetto.
Ho cercato comunque di non farmi troppo influenzare dal gioco mentre lo leggevo. È abbastanza scadente, sembra fatto giusto per i fan e niente di più. Ma il bello è che è fatto anche male. A parte che risulta ancora più confusionario del videogioco, eventi e scene che capitano a caso, così come alcuni personaggi che escono fuori dal nulla (Riku per primo). I personaggi Disney e Square creano solo un grande miscuglio con poco senso logico.
Di solito non mi preoccupo molto della grafica, perché penso di più al contenuto, ma la trama qua dove sta? C'è solo TANTA confusione. Oggettivamente parlando, i disegni sono davvero bruttini, con un uso dei retini messo qua e là a random. Lo stile utilizzato per i personaggi Square è molto infantile, soprattutto per quanto riguarda Sora. I personaggi Disney invece sono disegnati con una certa cura nei confronti degli originali.
Solo per appassionati/fanboy, altrimenti potete anche evitarlo, che è solo un bene.
Ho cercato comunque di non farmi troppo influenzare dal gioco mentre lo leggevo. È abbastanza scadente, sembra fatto giusto per i fan e niente di più. Ma il bello è che è fatto anche male. A parte che risulta ancora più confusionario del videogioco, eventi e scene che capitano a caso, così come alcuni personaggi che escono fuori dal nulla (Riku per primo). I personaggi Disney e Square creano solo un grande miscuglio con poco senso logico.
Di solito non mi preoccupo molto della grafica, perché penso di più al contenuto, ma la trama qua dove sta? C'è solo TANTA confusione. Oggettivamente parlando, i disegni sono davvero bruttini, con un uso dei retini messo qua e là a random. Lo stile utilizzato per i personaggi Square è molto infantile, soprattutto per quanto riguarda Sora. I personaggi Disney invece sono disegnati con una certa cura nei confronti degli originali.
Solo per appassionati/fanboy, altrimenti potete anche evitarlo, che è solo un bene.
Ragazzi, che delusione! Avevano in mano un prodotto dalle potenzialità ottime, e ne hanno tirato fuori un manga approssimativo e superficiale! Ora, io capisco che dal passaggio videogioco-supporto cartaceo ci siano aspetti che vanno modificati, ma qui mi pare che si sia fatta un po' di confusione: non sarebbe stato meglio ridurre ulteriormente la trama e approfondire invece la psicologia dei personaggi principali, invece di fare l'esatto opposti? Abbiamo così un frenetico susseguirsi di mondi inutili (che già dopo un po' stufavano ne videogioco, figuriamoci qui...) e di personaggi buttati in scena tanto per fare presenza, mentre i protagonisti oscillano continuamente tra l'odioso e il ridicolo. Che scempio è stato fatto di uno dei migliori videogiochi degli ultimi anni!
Kingdom Hearts nasce come un gran bel videogioco, perché farne un manga? Per far soldi, ovvio! Questo fumetto non è neanche classificabile come "fumetto", è un libretto di brutte illustrazioni con dei grandi personaggi Disney. La trama del fumetto non offre la stessa drammaticità e il coinvolgimento che troviamo nel videogioco, anzi, non troviamo proprio nulla. I personaggi hanno solo un nome e niente anima, tutto è raccontato velocemente e approssimativamente. I disegni non si sposano bene con l'opera, e tutto è concepito verso un target di età sotto i 6 anni. Una grandissima delusione, consigliato solo a chi ha giocato al videogioco o a chi ama Paperino e co. ma si vergogna di comprare Topolino, e quindi sopperisce a questa mancanza con un manga.
Non avendo giocato al videogame di Kingdom Hearts, e volendomi avvicinare a questo titolo, ho pensato di cominciare leggendo "a scrocco" il manga. E non mi è piaciuto molto. La trama penso sia la stessa del videogioco: ogni stella è un mondo, i mondi non devono interferire tra loro, e dei mostri chiamati Heartless (al comando della strega Malefica, della Bella Addormentata) stanno interferendo nei vari mondi generando il caso. Spetterà al protagonista Sora rimettere le cose a posto, che accompagnato da Paperino e Pippo, a bordo di una nave i cui meccanici sono Cip e Ciop, viaggerà nei mondi per combattere gli Heartless e chiudere delle serrature dimensionali grazie ad una spada-chiave.
Ho continuato la lettura mosso da una leggera curiosità, tuttavia non ho apprezzato affatto il modo caotico in cui viene presentata la trama (danno per scontato che tu riesca a seguire tutto, avendo già utilizzato il videogioco). Invece, pur essendo la trama molto semplice, in sole 10 pagine per capitolo (anziché 20 come di norma) succedono moltissime cose tutte insieme, a volte mi sono ritrovato a tornare indietro e leggere la pagina precedente per capire bene cosa sia accaduto. L'idea di mondi minuscoli e separati tra loro non mi piace molto, trovo inconcepibile che un mondo a sé stante sia formato solo dalla città di Agrabah, o dalla pancia della balena di Pinocchio. Non ho mai giocato neppure a Final Fantasy, ma ho iniziato questo fumetto poiché sono sempre stato fan dei vecchi film della Disney, e questo fumetto rappresenta un interessante cross-over di personaggi Disney. Inoltre, questo è l'unico fumetto Disney in cui vedo utilizzare le parolacce. Non capita spesso di vedere Paperino che dice "merda", anche se non è molto educativo. I combattimenti sono minimi, durano una o due vignette, cosa strana per un videogioco in cui dovrebbero abbondare. Forse la brevità del combattimento è una scelta voluta per poterlo fare leggere anche ai più piccoli bambini occidentali, i cui genitori iperprotettivi potrebbero non amare i fumetti violenti. Tuttavia, per un adulto essi risultano frustranti e privi di imprevisti.
Quindi, il mio voto in quanto adulto a questo fumetto è 6. Non so nemmeno se considerarlo un vero manga, sembra piuttosto una storiella del "Topolino" solo leggermente più complessa.
Ho continuato la lettura mosso da una leggera curiosità, tuttavia non ho apprezzato affatto il modo caotico in cui viene presentata la trama (danno per scontato che tu riesca a seguire tutto, avendo già utilizzato il videogioco). Invece, pur essendo la trama molto semplice, in sole 10 pagine per capitolo (anziché 20 come di norma) succedono moltissime cose tutte insieme, a volte mi sono ritrovato a tornare indietro e leggere la pagina precedente per capire bene cosa sia accaduto. L'idea di mondi minuscoli e separati tra loro non mi piace molto, trovo inconcepibile che un mondo a sé stante sia formato solo dalla città di Agrabah, o dalla pancia della balena di Pinocchio. Non ho mai giocato neppure a Final Fantasy, ma ho iniziato questo fumetto poiché sono sempre stato fan dei vecchi film della Disney, e questo fumetto rappresenta un interessante cross-over di personaggi Disney. Inoltre, questo è l'unico fumetto Disney in cui vedo utilizzare le parolacce. Non capita spesso di vedere Paperino che dice "merda", anche se non è molto educativo. I combattimenti sono minimi, durano una o due vignette, cosa strana per un videogioco in cui dovrebbero abbondare. Forse la brevità del combattimento è una scelta voluta per poterlo fare leggere anche ai più piccoli bambini occidentali, i cui genitori iperprotettivi potrebbero non amare i fumetti violenti. Tuttavia, per un adulto essi risultano frustranti e privi di imprevisti.
Quindi, il mio voto in quanto adulto a questo fumetto è 6. Non so nemmeno se considerarlo un vero manga, sembra piuttosto una storiella del "Topolino" solo leggermente più complessa.
Kingdom Hearts rappresenta una serie di videogiochi di culto sviluppati dalla Square Enix con la collaborazione della Disney. La serie per ora conta 2 videogiochi principali per la Playstation2 (KH e KH2), un gioco per Gameboy Advance ( KH Chain of Memories), 1 per Nintendo DS ( KH 358/2 Days), 1 per PSP (Kh Birth By Sleep) e 1 per cellulare (KH coded). In Giappone inoltre sono usciti due giochi per PS2 che rivisitano il primo capitolo il secondo e il Chain of Memories, e sono KH Final mix e KH Final Mix. Attualmente l'autore dovrebbe iniziare a lavorare sul terzo capitolo della serie. Per quanto riguarda il manga conta 4 volumi.
La trama narra di un ragazzo di nome Sora che vive sull'isola del destino insieme a due suoi amici, Riku e Kairi. Trovata una serratura in una grotta e fatto un sogno nel quale Sora ottiene una spada a forma di chiave, sull'isola appaiono dei mostri (chiamati Heartless) e viene inghiottita dall'oscurità. Sora si sveglia nella Città di Mezzo, dove incontra Leon, Yuffie e Aerith che gli spiegano tutta la faccenda e che la spada è il Keyblade. Lì incontra anche Paperino e Pippo, che stanno cercando il loro re e si unisce a loro per viaggiare attraverso i mondi. Così alla ricerca degli amici e del re inizia la loro avventura!
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Visitano il Paese delle meraviglie di Alice, Agrabah di Aladinn, l'Olimpo di Ercole,la balena di Pinocchio, Atlantide di Ariel, la nave di Capitan Uncino per poi arrivare alla Fortezza oscura poiché Malefica, insieme a Riku, sta cercando di rapire le "Principesse del cuore", tra le quali c'è Kairi. Sconfitti Malefica e Riku e dopo essere diventato un Heartless, Sora salva Kairi e parte per la battaglia finale. In realtà Riku è stato posseduto da Ansem (uno studioso dell'oscurità) e sconfitto anche quello viene aperta la porta di Kingdom Hearts. Da lì però iniziano ad uscire mostri, perciò Sora la chiude da una parte mentre Riku ed il re la chiudono dalla parte dell'oscurità rimanendo lì. Alla fine Sora e il gruppo trovano una lettera del re, e da quel momento inizierà il Chain of Memories.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Nel videogioco ci sono più mondi, come la giungle di Tarzan o la città di Halloween di Jack Skeletron. Insieme ai personaggi Disney compaiono i personaggi più noti della Saga di Final Fantasy come Leon (Squall), Yuffie, Aerith, Cid, Tidus, Moguri,Cloud, ecc.
I disegni sono belli e il manga è piuttosto fedele al primo capitolo. L'unica pecca è la lettura all'occidentale di questa serie. Consigliato ai fan del videogioco ma anche chi vuole una bella storia, particolare, piacevole, che presenta moltissimi personaggi amati sia della Disney che di Final Fantasy.
La trama narra di un ragazzo di nome Sora che vive sull'isola del destino insieme a due suoi amici, Riku e Kairi. Trovata una serratura in una grotta e fatto un sogno nel quale Sora ottiene una spada a forma di chiave, sull'isola appaiono dei mostri (chiamati Heartless) e viene inghiottita dall'oscurità. Sora si sveglia nella Città di Mezzo, dove incontra Leon, Yuffie e Aerith che gli spiegano tutta la faccenda e che la spada è il Keyblade. Lì incontra anche Paperino e Pippo, che stanno cercando il loro re e si unisce a loro per viaggiare attraverso i mondi. Così alla ricerca degli amici e del re inizia la loro avventura!
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Visitano il Paese delle meraviglie di Alice, Agrabah di Aladinn, l'Olimpo di Ercole,la balena di Pinocchio, Atlantide di Ariel, la nave di Capitan Uncino per poi arrivare alla Fortezza oscura poiché Malefica, insieme a Riku, sta cercando di rapire le "Principesse del cuore", tra le quali c'è Kairi. Sconfitti Malefica e Riku e dopo essere diventato un Heartless, Sora salva Kairi e parte per la battaglia finale. In realtà Riku è stato posseduto da Ansem (uno studioso dell'oscurità) e sconfitto anche quello viene aperta la porta di Kingdom Hearts. Da lì però iniziano ad uscire mostri, perciò Sora la chiude da una parte mentre Riku ed il re la chiudono dalla parte dell'oscurità rimanendo lì. Alla fine Sora e il gruppo trovano una lettera del re, e da quel momento inizierà il Chain of Memories.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Nel videogioco ci sono più mondi, come la giungle di Tarzan o la città di Halloween di Jack Skeletron. Insieme ai personaggi Disney compaiono i personaggi più noti della Saga di Final Fantasy come Leon (Squall), Yuffie, Aerith, Cid, Tidus, Moguri,Cloud, ecc.
I disegni sono belli e il manga è piuttosto fedele al primo capitolo. L'unica pecca è la lettura all'occidentale di questa serie. Consigliato ai fan del videogioco ma anche chi vuole una bella storia, particolare, piacevole, che presenta moltissimi personaggi amati sia della Disney che di Final Fantasy.
Questo manga, tratto dal ben più celebre e riuscito videogioco, racconta bene, ma non al meglio, le avventure di Sora e dei suoi amici Paperino e Pippo, che si possono giocare su consolle. La storia, che è quella del videogame, è molto bella, articolata ed anche profonda in alcuni punti. Il rapporto tra luce ed oscurità infatti viene trattato in modo complesso e profondo, forse poco comprensibile per i più piccoli, anche se la presenza dei vari personaggi Disney suggerisce il contrario. La loro presenza comunque contribuisce non poco in quanto a marketing e pubblicità generale per il videogame, inoltre rende più piacevole giocarci anche per la presenza di parecchie scene comiche e divertenti. Tornando al manga, i disegni sono ben fatti da Shiro Amano, anche se avrei preferito in una durata maggiore, magari dedicando più tempo ai vari mondi fra cui Sora e gli altri viaggiano con la Gummiship nel tentativo di riportare la luce chiudendo la porta dell'oscurita con la Keyblade. Consiglio l'acquisto solo se si ha giocato il videogioco. Buona l'edizione e il rapporto qualità/prezzo.
Io sono un appassionato del gioco "Kingdom Hearts". La storia parla di un ragazzo che vive in un isola insieme ai suoi genitori (che nel manga e nel videogioco non si sono mai visti), a dei ragazzi e in particolare insieme a una ragazza di nome Kairi, di cui lui è chiaramente innamorato, e a un ragazzo chiamato Riku. Un giorno l'oscurità circonda l'isola e il protagonista, Sora, ottiene da chissacchì la Keyblade: una spada a forma di chiave capace di aprire o chiudere qualsiasi cosa. In un altro mondo Sora incontra Paperino e Pippo, e parte con loro alla ricerca del re Topolino, di Kairi e di Riku e intanto vanno in giro per i mondi a chiudere serrature in modo che non entri più l'oscurità.
È una storia a dir poco fantastica a mio parere, anche se io avrei preferito che si fosse seguito di più il gioco, facendo dei volumi in più, avrei voluto vedere tutti i mondi visitati da Sora nel gioco. Shiro Amano ha una buona mano, capace di fare disegni chiari e il tratto è bello e pulito. Un peccato per la lunghezza del manga che finora, parlando esclusivamente di Kingdom Hearts, è arrivato a 11 volumi in totale per 3 serie, il che mi sembra un po' pochino. Appunto per questo non posso dare un 10, ma un 8 che mi sembra appropriato per un manga del genere.
È una storia a dir poco fantastica a mio parere, anche se io avrei preferito che si fosse seguito di più il gioco, facendo dei volumi in più, avrei voluto vedere tutti i mondi visitati da Sora nel gioco. Shiro Amano ha una buona mano, capace di fare disegni chiari e il tratto è bello e pulito. Un peccato per la lunghezza del manga che finora, parlando esclusivamente di Kingdom Hearts, è arrivato a 11 volumi in totale per 3 serie, il che mi sembra un po' pochino. Appunto per questo non posso dare un 10, ma un 8 che mi sembra appropriato per un manga del genere.
Ho giocato al videogioco e questo mi è piaciuto molto, sia per giocabilità che per la storia. Infatti, il videogioco contiene una storia bella e accurata, cosa non assolutamente comune nel mondo videogiochi. Così, appena ho visto il manga in edicola, non ho saputo resistere e così l'ho acquistato.
Che dire? Un occasione mancata davvero, ne poteva venir fuori davvero qualcosa di buono e invece...
Intanto il modo di raccontare la storia è assolutamente troppo sbrigativo, mentre leggi sembra che siano stati costretti a scrivere qualcosa buttata lì tanto per guadagnarci qualcosa! Alcuni pezzi del videogioco sono stati anche saltati (e io che pensavo che alcuni momenti del videogioco sarebbero stati approfonditi, vana illusione). Anche le tavole sono fatte in modo sbrigativo, nei combattimenti poi non si capisce assolutamente niente. Le frasi sono ridotte all'osso, e molte volte sono alquanto banali. Mi dispiace dirlo, ma sono stato troppo deluso da questo manga, e la cosa peggiore è che il materiale da sfruttare era tanto e pure abbastanza interessante! Non so perché ho deciso di completarla, ma è stata un opera deludentissima dall'inizio alla fine. Non credo proprio che leggerò anche il manga del secondo, non voglio vedere anche quella storia rovinata.
Che dire? Un occasione mancata davvero, ne poteva venir fuori davvero qualcosa di buono e invece...
Intanto il modo di raccontare la storia è assolutamente troppo sbrigativo, mentre leggi sembra che siano stati costretti a scrivere qualcosa buttata lì tanto per guadagnarci qualcosa! Alcuni pezzi del videogioco sono stati anche saltati (e io che pensavo che alcuni momenti del videogioco sarebbero stati approfonditi, vana illusione). Anche le tavole sono fatte in modo sbrigativo, nei combattimenti poi non si capisce assolutamente niente. Le frasi sono ridotte all'osso, e molte volte sono alquanto banali. Mi dispiace dirlo, ma sono stato troppo deluso da questo manga, e la cosa peggiore è che il materiale da sfruttare era tanto e pure abbastanza interessante! Non so perché ho deciso di completarla, ma è stata un opera deludentissima dall'inizio alla fine. Non credo proprio che leggerò anche il manga del secondo, non voglio vedere anche quella storia rovinata.
Sono davvero appassionato al videogioco di Kingdom Hearts, per la novità che presenta, mischiando personaggi della famosissima "Disney" con personaggi di "Final Fantasy" e personaggi inventati appositamente da Shiro Amano, produttore del videogioco e mangaka dell'omonima serie manga.
Detto questo posso dire che il manga, nel complesso, è buono: discorsi fludi, disegni che di volume in volume migliorano dimostrando la grande abilità di Amano e storie buffe contrapposte a situazioni serie. Ma manca quel qualcosa che nel videogioco ti spingeva sempre più ad andare avanti; magari ciò è dovuto alla breve durata del manga. Nel complesso un buon manga, che consiglio vivamente agli amanti del videogioco e non.
Detto questo posso dire che il manga, nel complesso, è buono: discorsi fludi, disegni che di volume in volume migliorano dimostrando la grande abilità di Amano e storie buffe contrapposte a situazioni serie. Ma manca quel qualcosa che nel videogioco ti spingeva sempre più ad andare avanti; magari ciò è dovuto alla breve durata del manga. Nel complesso un buon manga, che consiglio vivamente agli amanti del videogioco e non.
Da grandissimo fan del videogioco sono rimasto deluso dal manga. Le battutine umoristiche, che a mio avviso non centravano nulla, è inutile metterle in un manga drammatico. E non dite di no perché il videogioco è abbastanza drammatico.
Trama: La storia parla di Sora, un ragazzino di appena 14 anni che si ritrova a girare per i mondi e eliminare heartless. Ma torniamo all'inizio. Sora vive sulle Isole del Destino insieme ai suoi due amici Kairi, molto importante per lui, e Riku, un ragazzo molto intelligente. Riku decide di costruire una zattera per andare verso nuovi mondi. Ha deciso questa cosa dopo l'arrivo di Kairi in città, perché hanno capito che al di fuori di quella prigione d'acqua, ci sono altri mondi da visitare. Le complicazioni arrivano la sera prima di partire. In una grotta dell'isola, mentre ripensa ai bei momenti passati con gli amici, una misteriosa figura compare dietro di lui. Egli gli dice che quel mondo è collegato all'oscurità ma Sora non riesce a comprendere. Ignaro di quello che sta per succedere torna a casa. Intanto nel Castello Disney, Pippo e Paperino scoprono che Re Topolino è partito per un viaggio perché ha notato che le stelle si stanno spegnendo una dopo l'altra, e questo non può essere che un oscuro presagio. Dice loro di cercare colui che ha la chiave e viaggiare con lui per salvare i mondi. Torniamo nelle Isole del Destino. Sora va all'isola perché avevano fissato la partenza. Torna di nuovo nella grotta per cercare Riku e Kairi, ma sulla parete della grotta trova una grossa porta. Da questa porta esce vento e l'immagine di Kairi. Sora cerca di prenderla ma ella era solo una figura creata dal vento. Sora torna di nuovo fuori e vede che l'isola è stata invasa da delle strane creature nere, chiamate Heartsless proprio perché non hanno un cuore. Trova Riku che però viene inghiottito dall'oscurità e Sora lo afferra, ma non riesce a salvarlo. Lui si salva grazie alla comparsa del Keyblade, una spada a forma di chiave in grado di eliminare gli Heartless. Lui infatti era "The Keyblade Chooser", il Prescelto del Keyblade. Sull'isola compare un Heartless gigante con cui combatte, ma la battaglia ha un esito negativo, e lui viene trasportato in un altro mondo La Città di Mezzo...
Do un 7 di incoraggiamento alla Disney manga, e la ringrazio di avermi portato il manga che avevo tanto atteso.
Trama: La storia parla di Sora, un ragazzino di appena 14 anni che si ritrova a girare per i mondi e eliminare heartless. Ma torniamo all'inizio. Sora vive sulle Isole del Destino insieme ai suoi due amici Kairi, molto importante per lui, e Riku, un ragazzo molto intelligente. Riku decide di costruire una zattera per andare verso nuovi mondi. Ha deciso questa cosa dopo l'arrivo di Kairi in città, perché hanno capito che al di fuori di quella prigione d'acqua, ci sono altri mondi da visitare. Le complicazioni arrivano la sera prima di partire. In una grotta dell'isola, mentre ripensa ai bei momenti passati con gli amici, una misteriosa figura compare dietro di lui. Egli gli dice che quel mondo è collegato all'oscurità ma Sora non riesce a comprendere. Ignaro di quello che sta per succedere torna a casa. Intanto nel Castello Disney, Pippo e Paperino scoprono che Re Topolino è partito per un viaggio perché ha notato che le stelle si stanno spegnendo una dopo l'altra, e questo non può essere che un oscuro presagio. Dice loro di cercare colui che ha la chiave e viaggiare con lui per salvare i mondi. Torniamo nelle Isole del Destino. Sora va all'isola perché avevano fissato la partenza. Torna di nuovo nella grotta per cercare Riku e Kairi, ma sulla parete della grotta trova una grossa porta. Da questa porta esce vento e l'immagine di Kairi. Sora cerca di prenderla ma ella era solo una figura creata dal vento. Sora torna di nuovo fuori e vede che l'isola è stata invasa da delle strane creature nere, chiamate Heartsless proprio perché non hanno un cuore. Trova Riku che però viene inghiottito dall'oscurità e Sora lo afferra, ma non riesce a salvarlo. Lui si salva grazie alla comparsa del Keyblade, una spada a forma di chiave in grado di eliminare gli Heartless. Lui infatti era "The Keyblade Chooser", il Prescelto del Keyblade. Sull'isola compare un Heartless gigante con cui combatte, ma la battaglia ha un esito negativo, e lui viene trasportato in un altro mondo La Città di Mezzo...
Do un 7 di incoraggiamento alla Disney manga, e la ringrazio di avermi portato il manga che avevo tanto atteso.
Sono un grande appassionato di manga, un buon appassionato di Disney e un fan accanito di Kingdom Hearts. Pensavo che questa triade fosse più che sufficiente a farmi apprezzare il Disney manga di Kingdom Hearts, ed invece sono costretto a ritenermi estremamente deluso. Intendiamoci: Shiro Amano ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda il design dei personaggi (sia per quanto concerne gli originali del gioco, sia i personaggi Disney che quelli tratti dai vari capitoli di Final Fantasy), un lavoro mediocre per quanto riguarda i fondali spesso spogli ed assenti, ma nel complesso la storia risulta poco avvincente, frettolosa e trattata in maniera superficiale, non approfondendo alcune parti salienti della storia, dialoghi fondamentali (spesso rappresentati stravolti, ma penso sia più che altro un problema d'adattamento) e addirittura l'assenza di alcuni tasselli fondamentali (il mondo di Tarzan e di Nightmare Before Christmas, tanto per citarne un paio). Forse quattro numeri sono un po' pochi per un titolo prolisso e prolifico quale Kingdom Hearts? Forse, però allo stato attuale lo consiglio solo ai collezionisti e a chi il gioco non l'ha giocato, forse queste cose non le noterà. Un adattamento mediocre che raggiunge la sufficienza solo grazie al gradevole stile di disegno, ma in linea di massima un prodotto evitabile. Peccato! Speriamo vada meglio coi due sequel!
Ho giocato tanto, tanto, tanto... troppo a Kingdom Heats, e vedere il manga su carta stampata finalmente in Italia mi ha fatto molto felice. Parla delle avventure del giovane Sora, ragazzino come tanti altri, che vive sull'isola del destino, un piccola isola spersa nel mare, insieme ai suoi migliori amici, Kairi, una ragazza comparsa misteriosamente sull'isola anni or sono, e Riku, un ragazzo più bravo in TUTTO rispetto a Sora. I tre sono molto amici, e il loro sogno è andarsene dall'isola per scoprire altre terre, altri paesi, nuovi mondi. Così iniziano a costruire una zattera, ma quando arriva il giorno della partenza, l'isola del destino è colpita da una tempesta oscura. Sora, vedendo la situazione, si precipita a legare la zattera, e in questo modo scopre che l'isola è invasa da esserini neri, chiamati Hertless, la cui funzione è quella di catturare l'oscurità del cuore delle persone. Sora, spaventato, va alla ricerca degli amici, ma non trova nessuno. Ad un certo punto, vede Riku, circondato da un alone nero, che lo spinge ad andare con lui nell'oscurità, in modo di viaggiare tra i mondi, ma Sora rifiuta, spaventato dal cambiamento dell'amico, e va a cercare Kairi, che si trova nel rifugio segreto, che altro non è che una grotta nascosta da un albero. Come la trova, la ragazza li corre incontro, ma li passa attraverso e sviene. Una misteriosa porta che era nella grotta si apre, e Sora ne viene inghiottito. Sviene e quando si risveglia si ritrova in un'altra città, appartenete ad un altro mondo. Qui incontra Pippo e Paperino che li rivelano essere il prescelto del Keyblade. Così inizia l'avventura contro l'oscurità di Sora che, insieme a Paperino e Pippo, andrà alla ricerca degli amici perduti.
Ammetto che forse il manga non mi sarebbe piaciuto se non avessi giocato prima a Kingdom Hearts, visto che mi ha fatto rivivere bei momenti di gioco, passati davanti alla tv, o ore per finire un determinato boss mentre imprecavo contro di lui!
A parte questo è un bel manga, i disegni sono carini e ben definiti, la trama è quella del videogioco, quindi bellissima. Forse un po' troppo corto, ma ci si può passare sopra. Ve lo consiglio se amate il videogioco o i personaggi Disney.
Ammetto che forse il manga non mi sarebbe piaciuto se non avessi giocato prima a Kingdom Hearts, visto che mi ha fatto rivivere bei momenti di gioco, passati davanti alla tv, o ore per finire un determinato boss mentre imprecavo contro di lui!
A parte questo è un bel manga, i disegni sono carini e ben definiti, la trama è quella del videogioco, quindi bellissima. Forse un po' troppo corto, ma ci si può passare sopra. Ve lo consiglio se amate il videogioco o i personaggi Disney.
Nonostante sia un grande fan del videogioco, appena ho saputo del manga, non volevo acquistarlo... poi ho comprato il primo volume e l'ho letto tutto d'un fiato. L'unica parola per descriverlo è bellissimo, anche se i disegni non erano dei migliori. Comunque avevo deciso di continuarlo, i disegni sono migliorati moltissimo nel corso della storia, la trama ben descritta, i personaggi caratterizzati al 100%! Ma 2 cose lo hanno rovinato: la breve durata e i combattimenti (anche essi moolto corti) il finale è stato svolto in maniera sbrigativa. Certo il manga non poteva essere come il videogico, ma da Shiro Amano mi aspettavo qualcosa di più.
Il mio voto finale è 8 e lo consiglio a chi vuole passare il tempo e farsi 4 risate, la parte migliore son proprio le gag.
Il mio voto finale è 8 e lo consiglio a chi vuole passare il tempo e farsi 4 risate, la parte migliore son proprio le gag.
Sono una fan della serie di Kingdom Hearts, quindi non potevo non prenderlo! Naturalmente il gioco è nettamente superiore alla versione cartacea, ma nonostante tutto quest'ultima è realizzata bene. Il disegno mi è piaciuto molto, sfortunatamente in soli 4 volumetti non è possibile raccontare tutta la storia, infatti la storia è narrata molto velocemente e i combattimenti molto sbrigativi,nonostante tutto risulta essere comprensibile. Lo consiglierei a chi ha provato la versione ludica. l'8 se lo merita comunque, a mio avviso.
Per chi ha giocato con il videogioco, vedrà alcune leggere differenze nel manga, ma per gli altri (che non conoscono "Kingdom Hearts")
sarà un storia avvincente come altre serie manga. Kingdom Hearts narra le avventure di Sora, un ragazzo a cui viene donata una spada leggendaria a forma di chiave, con la quale deve aprire e chiudere i portali di molti mondi. Mondi fantastici che nascondono dietro ai loro portali mondi incredibili pieni di fantasia: I mondi Disney. Sora, essendo stato trascinato via dalla sua isola, dove soggiornava coi suoi amici, fa amicizia con Paperino e Pippo, coi quali parte per un avventura mitica alla ricerca, Sora di Kairi e Riku, i suoi amici, e Paperino e Pippo del re Topolino. In questo viaggio conosceranno molti amici, tutti buoni e particolari, che si uniranno a loro per farli raggiungere il loro ambito obbiettivo e combatteranno sfide crude contro severi avversari e i loro scagnozzi malvagi: gli heartless. Questa saga, nata per le console videoludiche, unisce due mondi completamente differenti e con essi due culture diverse fra loro: L'occidente e l'oriente, la Disney e la Sqare Enix, simbolo della tecnologia videoludica giapponese degli ultimi tempi e produttrice di Final Fantasy. Mischiando sogno e realtà, Kingdom Hearts non trasporterà soltanto i suoi protagonisti in mondi magici e sfide mozzafiato, ma anche i lettori di questa versione manga di Kingdom Hearts, che colpisce molto per la sua bellezza e finezza... tipica del tratto giapponese!
sarà un storia avvincente come altre serie manga. Kingdom Hearts narra le avventure di Sora, un ragazzo a cui viene donata una spada leggendaria a forma di chiave, con la quale deve aprire e chiudere i portali di molti mondi. Mondi fantastici che nascondono dietro ai loro portali mondi incredibili pieni di fantasia: I mondi Disney. Sora, essendo stato trascinato via dalla sua isola, dove soggiornava coi suoi amici, fa amicizia con Paperino e Pippo, coi quali parte per un avventura mitica alla ricerca, Sora di Kairi e Riku, i suoi amici, e Paperino e Pippo del re Topolino. In questo viaggio conosceranno molti amici, tutti buoni e particolari, che si uniranno a loro per farli raggiungere il loro ambito obbiettivo e combatteranno sfide crude contro severi avversari e i loro scagnozzi malvagi: gli heartless. Questa saga, nata per le console videoludiche, unisce due mondi completamente differenti e con essi due culture diverse fra loro: L'occidente e l'oriente, la Disney e la Sqare Enix, simbolo della tecnologia videoludica giapponese degli ultimi tempi e produttrice di Final Fantasy. Mischiando sogno e realtà, Kingdom Hearts non trasporterà soltanto i suoi protagonisti in mondi magici e sfide mozzafiato, ma anche i lettori di questa versione manga di Kingdom Hearts, che colpisce molto per la sua bellezza e finezza... tipica del tratto giapponese!
Il manga di Kingdom Hearts è senza dubbio molto più sbrigativo della sua controparte ludica...
I volumi riportano gli avvenimenti del primo gioco. I disegni sono molto curati e puliti ed i personaggi sono rappresentati esattamente come nel videogioco.
Purtroppo, ripeto, rimane tutto molto sbrigativo e confuso... anche le battaglie più importanti nel videogioco si concludono in poche vignette.
Ma per chi ha giocato il videogioco rimane comunque un must da collezionare.
I volumi riportano gli avvenimenti del primo gioco. I disegni sono molto curati e puliti ed i personaggi sono rappresentati esattamente come nel videogioco.
Purtroppo, ripeto, rimane tutto molto sbrigativo e confuso... anche le battaglie più importanti nel videogioco si concludono in poche vignette.
Ma per chi ha giocato il videogioco rimane comunque un must da collezionare.
E' vero, molte parti presenti del videogioco sono state omesse ma questo è perché le parti in questione non risultavano importanti nella storia ed appesantivano eccessivamente il manga; la trama resta comunque molto comprensibile e bellissima.
Il manga ha una buona vena comica ed il tratto di Shiro Amano risulta pulito ed accattivante.
Il manga ha una buona vena comica ed il tratto di Shiro Amano risulta pulito ed accattivante.
Il manga rispetto al videogioco è molto più veloce. Molte parti sono state omesse oppure rese molto più veloci. Se fossi stato uno che non conosceva il gioco, leggendo il manga della trama di Kingdom Hearts ci capirei poco e niente. I disegni sono carini e puliti anche se nelle situazioni più concitate non si riesce a capire bene quello che succede.
Concludo dicendo che Kingdom Hearts è un manga insufficiente ed è possibile comprendere appieno quello che è successo solo avendo precedentemente giocato il videogioco.
Concludo dicendo che Kingdom Hearts è un manga insufficiente ed è possibile comprendere appieno quello che è successo solo avendo precedentemente giocato il videogioco.
Rispetto al gioco per Playstation il manga è molto sbrigativo (anche perchè sono solo 4 volumi) e alcuni eventi sono inseriti in modo confuso, rendendone difficile la comprensione a chi non ha il gioco. Tuttavia mi sono piaciuti molto i personaggi, che qui emergono con aspetti del carattere che non si vedono nel gioco. Soprattutto mi è piaciuto il personaggio di Sora, molto simpatico e spiritoso.
Il manga inoltre è ricco di gaffe e intermezzi divertenti. Direi 7 pieno!
Il manga inoltre è ricco di gaffe e intermezzi divertenti. Direi 7 pieno!
Il manga di Kingdom Hearts mi è parso molto bello anche se un po' cortino. D'altronde ho apprezzato anche i giochi per PS2 e quello per GBA e mi risulta impossibile non apprezzare il manga. Simpatici i disegni e le cover molto colorate e allegre. Non vedo l'ora che sia ottobre per recarmi in edicola a comprare il primo volume di Kingdom Hearts CHAIN OF MEMORIES, ovviamente comprerò anche il secondo da amante di questa saga. Gli do un bel 10.
Mi è piaciuto molto, peccato solo che hanno tolto i mondi di Tarnan e di Nightmare Before Cristhmas! Comunque, ho tolto punti anche perchè non hanno messo la battaglia di Sora contro Riku (che ci tenevo a vederla) e hanno fatto durare pochissimo la battaglia final contro Ansem. In ogni caso, li ho letti tutto d'un fiato e spero che la seconda serie sia ancora più bella!
Scrivo 6 solo per il bello riscontrato nel gioco che fa veramente le buche. Sembra (e lo e') veramente tirato via i mostri durano 3 pagine come gli incontri di personaggi saltai completamente e pure levato tutto il gusto della lettura, e non so come si fa a dire che emoziona una roba cosi perché io non ci riesco. Lo leggi e poi non ti rimane nulla di bello impresso, proprio brutto per come e' costruito, mentre i disegni carini e adatti a Kingdom Hearts. Peccato poi il resto sia quasi totalmente da buttare e poi ci si chiede come si rovinano i prodotti.
Io sono un appassionato del videogioco e devo dire che il manga è molto bello, sia come disegni che come carattere dato dall'autore ai personaggi. La trama è esattamente quella del gioco, solo con il piccolo problema che è narrata in modo un po veloce e quindi questo a qualcuno potrebbe non piacere (sono 4 volumi in totale).
Tutto sommato è consigliato comunque a tutti, soprattutto a chi non ha giocato a Kingdom Hearts su PS2 (presumo pochi...).
A me personalmente è piaciuto davvero molto.
Tutto sommato è consigliato comunque a tutti, soprattutto a chi non ha giocato a Kingdom Hearts su PS2 (presumo pochi...).
A me personalmente è piaciuto davvero molto.
Non vedevo l'ora di cominciare a leggere questo manga dopo aver giocato ai due meravigliosi giochi! Devo dire che apprezzo Shiro Amano per averci provato, ma il manga non emoziona per niente. Io quasi piangevo davanti alla PS2 mentre questi fumetti si sfogliano soltanto...
bhè il voto sarebbe 5 e mezzo...
Se non conoscete la storia ve lo consiglio però.
P.S: ai disegni do voto 10.
bhè il voto sarebbe 5 e mezzo...
Se non conoscete la storia ve lo consiglio però.
P.S: ai disegni do voto 10.
Sicuramente un ottimo fumetto per gli appassionati dei videogiochi. Il manga infatti ricrea con grande perfezione l'universo di Sora e company. Le copertine sono state davvero ben scelte e la qualità è ottima. La storia, purtroppo, come si potrebbe notare, è stata ridotta all'osso, per il fatto che soli quattro volumi non bastano per riprodurre con precisione tutti gli avvenimenti. Mi sento di consigliarlo agli appassionati del game e gli altri potrebbero almeno darci un'occhiata...
Personalmente sono abbastanza soddisfatto di questi manga. Shiro Amano riesce infatti a personalizzare ogni singolo personaggio con un tocco di allegria mista a fantasia che rende il manga gradevole da leggere. Buona la scelta delle copertine e lo sviluppo della storia e dei disegni. Purtroppo, non passano inosservati molti difetti che, considerando di trovarsi su un adattamento su carta di uno dei GDR più belli al mondo, abbassano non di poco la media dei voti che potrebbe dare qualsiasi esperto di Kingdom Hearts. Personalmente posso solo concordare con le recensioni sopra riportate in quanto il manga si prospetta molto superficiale per il genere e adattato solo per una fascia d'età inferiore ai 12 anni. Comunque sono da notare anche le pagine in più che includono bozzi sui personaggi di Shiro Amano, divertenti "Kingdom Bites", ovvero piccole strisce di fumetto, ma soprattutto pagine che raccontano e spiegano la storia del manga e dei grandi capolavori Disney e Squareeenix fino a oggi. All'inizio volevo dare un voto complessivo pari a 10, ma ho preferito lasciare l'entusiasmo per questa novità sul mercato europeo per fare spazio ad un voto più obiettivo e critico; per me un 8 pieno.
Al dire il vero mi ha deluso molto. Cioè, la storia è la stessa del gioco ma la segue in modo lascivo e trasandato se non superficiale. Già il fatto che siano solo 4 volumetti ci potrebbe far capire perché hanno saltato i particolari che ci hanno entusiasmato nel gioco. Per esempio, l'apparizione di Cloud -Final Fantasi VII- è assolutamente, imperdonabilmente deludente; appare per 2 pagine e poi... niente. La grafica è abbastanza carina, i disegni sono molto chiari e con un buon tratto, ma mi sembrano più indirizzati ad un pubblico più piccolo.
Gradevole è stata la scelta di inserire pagine d'informazione e schede sui personaggi all'inizio e alla fine dei capitolo (del tipo: la differenza tra lettura occidentale e orientale, l'origine dei manga, alcune informazioni su "manga no kamisama", ovvero Osamu Tezuka, ecc...) destinate ai lettori meno esperti del genere. Ad ogni modo, per essere il primo Manga della Disney gli do un 6 e mezzo, ma, considerando che il Mangaka è Shiro Amano, mi considero molto insoddisfatta.
Gradevole è stata la scelta di inserire pagine d'informazione e schede sui personaggi all'inizio e alla fine dei capitolo (del tipo: la differenza tra lettura occidentale e orientale, l'origine dei manga, alcune informazioni su "manga no kamisama", ovvero Osamu Tezuka, ecc...) destinate ai lettori meno esperti del genere. Ad ogni modo, per essere il primo Manga della Disney gli do un 6 e mezzo, ma, considerando che il Mangaka è Shiro Amano, mi considero molto insoddisfatta.
Considerando che ci troviamo di fronte all'adattamento su carta di un videogioco con Pippo e Paperino l'impressione che si ricava dalla lettura del primo numero potrebbe essere più che positiva. Bella copertina, ottimo il prezzo, gradevole la storia, graziosi i disegni.
Se invece consideriamo che si tratta della trasposizione su carta di un rpg di successo, ritenuto a buon ragione dagli amanti del genere come uno dei migliori in assoluto nel proprio campo, allora diventa spontaneo provare un certa delusione per un'occasione mancata.
Occasione mancata perchè l'opera è superficiale, lacunosa e decisamente pensata per un lettore molto giovane. Il che non è un fatto negativo di per se, ma sicuramente esclude dalla lettura un gran numero di fan che di certo avrebbero preferito un’impostazione meno infantile seppur consona ad un pubblico comunque eterogeneo. Gli elementi che incidono fortemente su un giudizio non troppo positivo sono diversi. Andiamo per gradi.
Un totale di quattro volumetti (su questo ha influito probabilmente l’idea di non proporre troppi numeri ad un pubblico molto giovane e magari abituato a episodi indipendenti l’uno dall’altro) da 130 pagine in media ciascuno non possono contenere per forza di cose gli intrecci e gli scenari propri di una storia che di certo così lineare non è, a meno che non si decida di tagliare qualche situazione (cosa improbabile dato che ciascuno scenario ad esempio, costituisce la tessera di un mosaico) oppure di mettere tutto dentro rinunciando però al contenuto. Ovviamente la scelta è caduta sulla seconda opzione Ne risulta un lavoro troppo frettoloso, poco approfondito e anche in parte non bilanciato. Situazioni che meriterebbero più spazio in quanto funzionali alle vicende narrate si risolvono in poche pagine lasciando si molto spazio all'immaginazione, ma creando anche un certo spaesamento, soprattutto per chi non ha giocato con il videogame e non conosce i vari passaggi. Insomma la sensazione è che tutto (incontri, prese di coscienza sullo uno stato degli eventi, scontri, dialoghi, spiegazioni, scorrere del tempo, viaggi spaziali) avvenga con troppa velocità. Tutto accade in poche vignette e allora capita di vedere personaggi apparire dal nulla, di sconfiggere boss giganti con un solo colpo di Keyblade, di esplorare di sfuggita mondi troppo limitati a livello spaziale e di conseguenza non corrispondenti a quelli visti su PS2. Su questo piano è ovvio che non si possa fare un confronto con un gioco di ruolo che permette di visitare a proprio piacimento gli ambienti per un numero enorme di ore ma ciò che manca a quelli su carta è un pò di "carattere". Sono anonimi, piatti, un semplice e vago sfondo su cui si doveva fare di più e su cui l'autore non ha potuto concentrarsi.
La sensazione che ne deriva quindi è di leggera frustrazione accentuata oltretutto da un eccessiva segmentazione della storia che finisce per indisporre il lettore. Infatti se il primo capitolo è composto di sedici tavole, il resto è suddiviso in dodici capitoli da sole sei tavole ciascuno. Insomma troppe pause per 130 pagine.
Ovviamente un lavoro superficiale non può che ripercuotersi anche sui personaggi e sui dialoghi. Per quanto riguarda i primi a livello di character design siamo su livelli più che buoni, considerando anche il tipo di personaggi con cui Shiro Amano ha avuto a che fare. Ciò che manca è invece il carattere, il profilo psicologico. Sora, da questo punto di vista, è simile al personaggio visto sulla Play ma qui sembra un po’ più “bamboccione”(su questo influisce probabilmente anche la scelta grafica di usare gli occhioni neri da cerbiatto) mentre il vero problema sono Paperino e Pippo ridotti eccessivamente al ruolo di comprimari, di macchiette. In poche parole: Amano ha a disposizione due superstar, due monumenti, protagonisti di migliaia di avventure da più di cinquanta anni e la loro parte non può ridursi a qualche sbuffo o a qualche battutina. Il numero ridotto di dialoghi di certo non aiuta ma si trattava di garantire un migliore equilibrio fra le parti, come avvenuto nel videogioco.
Fin qui solo critiche. Ovviamente non tutto è da buttare, anzi. Il manga in linea generale è abbastanza gradevole e piacerà sicuramente ai più piccoli. Apprezzabile poi è la scelta della Disney di guardare ancora una volta al Giappone, stavolta proponendosi attraverso i manga. Per essere stato il primo lavoro di questo tipo è stata realizzata un’edizione di ottima fattura ad un prezzo contenuto.
Ottima anche la scelta di introdurre il lettore inesperto al mondo dei manga, degli anime e dei videogiochi attraverso alcune rubriche all’inizio e alla fine del volume e l’inserimento di alcune pagine extra sullo studio dei personaggi. Insomma la partenza è buona e lascia presupporre un deciso e sempre maggiore interesse della Disney in questo campo.
In definitiva, considerando che il voto massimo non si da come niente Kingdom Hearts merita un 6, di incoraggiamento.
Se invece consideriamo che si tratta della trasposizione su carta di un rpg di successo, ritenuto a buon ragione dagli amanti del genere come uno dei migliori in assoluto nel proprio campo, allora diventa spontaneo provare un certa delusione per un'occasione mancata.
Occasione mancata perchè l'opera è superficiale, lacunosa e decisamente pensata per un lettore molto giovane. Il che non è un fatto negativo di per se, ma sicuramente esclude dalla lettura un gran numero di fan che di certo avrebbero preferito un’impostazione meno infantile seppur consona ad un pubblico comunque eterogeneo. Gli elementi che incidono fortemente su un giudizio non troppo positivo sono diversi. Andiamo per gradi.
Un totale di quattro volumetti (su questo ha influito probabilmente l’idea di non proporre troppi numeri ad un pubblico molto giovane e magari abituato a episodi indipendenti l’uno dall’altro) da 130 pagine in media ciascuno non possono contenere per forza di cose gli intrecci e gli scenari propri di una storia che di certo così lineare non è, a meno che non si decida di tagliare qualche situazione (cosa improbabile dato che ciascuno scenario ad esempio, costituisce la tessera di un mosaico) oppure di mettere tutto dentro rinunciando però al contenuto. Ovviamente la scelta è caduta sulla seconda opzione Ne risulta un lavoro troppo frettoloso, poco approfondito e anche in parte non bilanciato. Situazioni che meriterebbero più spazio in quanto funzionali alle vicende narrate si risolvono in poche pagine lasciando si molto spazio all'immaginazione, ma creando anche un certo spaesamento, soprattutto per chi non ha giocato con il videogame e non conosce i vari passaggi. Insomma la sensazione è che tutto (incontri, prese di coscienza sullo uno stato degli eventi, scontri, dialoghi, spiegazioni, scorrere del tempo, viaggi spaziali) avvenga con troppa velocità. Tutto accade in poche vignette e allora capita di vedere personaggi apparire dal nulla, di sconfiggere boss giganti con un solo colpo di Keyblade, di esplorare di sfuggita mondi troppo limitati a livello spaziale e di conseguenza non corrispondenti a quelli visti su PS2. Su questo piano è ovvio che non si possa fare un confronto con un gioco di ruolo che permette di visitare a proprio piacimento gli ambienti per un numero enorme di ore ma ciò che manca a quelli su carta è un pò di "carattere". Sono anonimi, piatti, un semplice e vago sfondo su cui si doveva fare di più e su cui l'autore non ha potuto concentrarsi.
La sensazione che ne deriva quindi è di leggera frustrazione accentuata oltretutto da un eccessiva segmentazione della storia che finisce per indisporre il lettore. Infatti se il primo capitolo è composto di sedici tavole, il resto è suddiviso in dodici capitoli da sole sei tavole ciascuno. Insomma troppe pause per 130 pagine.
Ovviamente un lavoro superficiale non può che ripercuotersi anche sui personaggi e sui dialoghi. Per quanto riguarda i primi a livello di character design siamo su livelli più che buoni, considerando anche il tipo di personaggi con cui Shiro Amano ha avuto a che fare. Ciò che manca è invece il carattere, il profilo psicologico. Sora, da questo punto di vista, è simile al personaggio visto sulla Play ma qui sembra un po’ più “bamboccione”(su questo influisce probabilmente anche la scelta grafica di usare gli occhioni neri da cerbiatto) mentre il vero problema sono Paperino e Pippo ridotti eccessivamente al ruolo di comprimari, di macchiette. In poche parole: Amano ha a disposizione due superstar, due monumenti, protagonisti di migliaia di avventure da più di cinquanta anni e la loro parte non può ridursi a qualche sbuffo o a qualche battutina. Il numero ridotto di dialoghi di certo non aiuta ma si trattava di garantire un migliore equilibrio fra le parti, come avvenuto nel videogioco.
Fin qui solo critiche. Ovviamente non tutto è da buttare, anzi. Il manga in linea generale è abbastanza gradevole e piacerà sicuramente ai più piccoli. Apprezzabile poi è la scelta della Disney di guardare ancora una volta al Giappone, stavolta proponendosi attraverso i manga. Per essere stato il primo lavoro di questo tipo è stata realizzata un’edizione di ottima fattura ad un prezzo contenuto.
Ottima anche la scelta di introdurre il lettore inesperto al mondo dei manga, degli anime e dei videogiochi attraverso alcune rubriche all’inizio e alla fine del volume e l’inserimento di alcune pagine extra sullo studio dei personaggi. Insomma la partenza è buona e lascia presupporre un deciso e sempre maggiore interesse della Disney in questo campo.
In definitiva, considerando che il voto massimo non si da come niente Kingdom Hearts merita un 6, di incoraggiamento.
Devo dire che sono rimasto deluso da questo primo volumetto.
L'ho trovato decisamente superficiale e sbrigativo. Segue la trama del videogioco in modo abbastanza fedele (ormai l'ho giocato parecchi anni fa, ma a grandi linee la ricordo), ma lo fa in modo rapido e senza approfondire alcun aspetto. Gli eventi si succedono in modo molto veloce in capitoli molto brevi e con poco testo. Il tutto sembra solo accennato e si nota il target ancor più giovane di quel che speravo. Inoltre non si ha si ha modo di conoscere davvero i personaggi e lo spirito del videogioco è pertanto solo in parte riportato. Forse avrei preferito che offrisse qualcosa in più del videogioco, che si sviluppasse in modo più articolato e con un ritmo meno incalzante, soffermandosi un po' di più sulla situazione di Sora, per renderlo un personaggio più realistico e meglio caratterizzato psicologicamente.
Kingdom Hearts aveva una trama abbastanza articolata e già prima di leggerlo temevo che solo 4 volumetti non avrebbero potuto offrire lo spazio che necessita per essere sviluppata a dovere. Così infatti è: troppa carne messa al fuoco, poco spazio, per cui ci si trova davanti solo ad una veloce carrellata di personaggi e situazioni. Peccato, speravo in qualcosa in più.
D'altro canto mi piace il tratto, molto carino il character design, supportato da un buon uso dei retini.
Prodotto dedicato ad un pubblico piuttosto giovane e agli appassionati della saga.
L'ho trovato decisamente superficiale e sbrigativo. Segue la trama del videogioco in modo abbastanza fedele (ormai l'ho giocato parecchi anni fa, ma a grandi linee la ricordo), ma lo fa in modo rapido e senza approfondire alcun aspetto. Gli eventi si succedono in modo molto veloce in capitoli molto brevi e con poco testo. Il tutto sembra solo accennato e si nota il target ancor più giovane di quel che speravo. Inoltre non si ha si ha modo di conoscere davvero i personaggi e lo spirito del videogioco è pertanto solo in parte riportato. Forse avrei preferito che offrisse qualcosa in più del videogioco, che si sviluppasse in modo più articolato e con un ritmo meno incalzante, soffermandosi un po' di più sulla situazione di Sora, per renderlo un personaggio più realistico e meglio caratterizzato psicologicamente.
Kingdom Hearts aveva una trama abbastanza articolata e già prima di leggerlo temevo che solo 4 volumetti non avrebbero potuto offrire lo spazio che necessita per essere sviluppata a dovere. Così infatti è: troppa carne messa al fuoco, poco spazio, per cui ci si trova davanti solo ad una veloce carrellata di personaggi e situazioni. Peccato, speravo in qualcosa in più.
D'altro canto mi piace il tratto, molto carino il character design, supportato da un buon uso dei retini.
Prodotto dedicato ad un pubblico piuttosto giovane e agli appassionati della saga.
Dopo diversi mesi dall'annuncio ufficiale, risalente al periodo di Lucca 07, ecco in arrivo dal 9 Febbraio in edicola e fumetteria, grazie alla nuova divisione <i>Disney Manga</i>, il primo numero di <b>Kingdom Hearts</b>.
Essendo questa la primissima operazione in campo manga da parte della Disney, non sono stati pochi gli appassionati a storcere il naso, sospettando una probabile incapacità da parte della casa editrice nel trattare tale genere di pubblicazioni. Ebbene, tutti coloro che la pensavano in questo modo possono essere tranquillamente smentiti, perché l'ingresso della casa di <i>Topolino</i> in campo manga si dimostra promettente e tutt'altro che ombroso!
Kingdom Hearts è il manga ufficiale tratto dall'omonima saga videoludica targata <i>Square-Enix</i>, campione d'incassi e dal successo internazionale, che mette insieme i personaggi Disney con quelli della celeberrima serie di <b>Final Fantasy</b>, in un cocktail perfetto ed estremamente avvincente. L'edizione originale è stata pubblicata prima sul mensile <i>Monthly Shounen GanGan</i> della Square-Enix, e successivamente ripubblicata in quattro tankobon monografici dalla Enterbrain. I disegni e la sceneggiatura sono ad opera di Shiro Amano, responsabile, fra le altre cose, dell'adattamento fumettistico di <i>Legend of Mana e di Subarashi Kono Sekai</i>.
La storia narra del viaggio di <b>Sora</b>, un ragazzino di 12 anni, e della sua lotta contro gli <b>Heartless</b>, esseri d'ombra che si nutrono dei cuori delle persone e della luce contenuta in essi. Sora è infatti il "prescelto del <b>Keyblade</b>", colui che è in grado di combattere e sconfiggere gli Heartless e mettere al sicuro quella luce che mantiene in ordine l'Universo. Insieme ai suoi compagni di viaggio <b>Paperino e Pippo</b>, Sora viaggerà fra decine di mondi, ispirati prevalentemente alla cultura disneyana, per richiudere le "serrature" che permettono agli Heartless di contaminare l'ordine di ciascuno di essi, e scoprire chi c'è dietro lo squilibrio verificatosi nel potere dell'oscurità. Nel frattempo, cercherà di ritrovare i suoi amici <b>Riku</b> e <b>Kairi</b>, che ha perso di vista dopo un attacco degli Heartless all'<i>Isola del Destino</i>, luogo da cui comincia il suo viaggio.
La storia ha un andamento tutt'al più episodico, ma rivedere i personaggi Disney che abbiamo imparato a conoscere tramite i film d'animazione (fra cui <b>Alice nel Paese delle Meraviglie, la Sirenetta, Aladdin, la Bella e la Bestia, Tarzan</b>, etc...) reinseriti in un contesto totalmente "orientale", è un'esperienza appagante e che può riservare non poche sorprese!
Per essere la sua prima iniziativa in campo manga, la Disney ha realizzato un'edizione italiana di buona fattura e in linea di massima soddisfacente per gli standard qualitativi a cui i lettori italiani di manga sono abituati. Ci ritroviamo di fronte a un volume corposo, di circa 150 pagine, e le cose che saltano subito all'occhio sono senza dubbio le dimensioni più grandi del solito, 20x14, e la presenza della sovraccoperta, che riprende a colori la copertina plastificata del volume vero e proprio. La carta utilizzata per stampare le pagine interne è forse leggermente inferiore rispetto a quella comunemente usata, dato che si tratta di una carta riciclata abbastanza leggera e poco spessa, simile se vogliamo a quella utilizzata dalla Play Press nella sua vecchia rivista contenitore Yatta!, anche se di qualità nettamente superiore: le tavole in bianco e nero sono stampate molto bene, e non si riscontrano particolari difetti o macchie di inchiostro, mentre le pagine a colori, presenti nella versione originale, sono purtroppo assenti, sostituite dalle corrispondenti in scala di grigio.
Parlando di adattamento e traduzione italiana, ci troviamo senza dubbio di fronte a un lavoro eccellente ed estremamente fedele: le battute dei personaggi sono scritte in modo chiaro, né banale né artificioso, i termini stranieri come "Keyblade", "Gummiblock", "Thank you!", etc, sono rimasti originali, le onomatopee sono adattate ottimamente e il numero di pecette e nullo. L'unica cosa per cui i veterani della serie potrebbero restare interdetti è forse l'utilizzo dell'articolo femminile per indicare la parola "Keyblade", dato che, se nel videogioco tale oggetto veniva indicato come "IL Keyblade", nell'adattamento cartaceo subentra "LA Keyblade", che, a pensarci bene, dal punto di vista grammaticale sarebbe la forma più corretta, tuttavia lava via un po' di quell'impronta "virile" che caratterizza l'arma... Ma ci si farà l'abitudine, non è nulla di irreparabile!
Nota a parte va fatta per il senso di lettura, prima che i presunti "puristi" condannino la Disney Manga alla forca: il senso di lettura di questo manga è quello occidentale... ovvero l'originale, dato che la stessa versione giapponese, un po' per originalità un po' per stravaganza (parafrasando il commento dell'editor), è stata realizzata nel senso di lettura occidentale, come a simboleggiare l'unione fra due culture (quella occidentale e quella orientale) così distanti, ma anche così vicine, unione che dopotutto è il presupposto su cui poggia tutta la serie di Kingdom Hearts. In ogni caso, tutti i manga che verranno pubblicati dopo la fine di questa miniserie manterranno il classico senso di lettura orientale. Ulteriori informazioni potrete trovarle direttamente nel volume.
Come supplemento alle pagine a fumetti, sono presenti in questo numero un paio di interessanti rubriche sul fenomeno Kingdom Hearts e sul mondo dei manga e anime giapponesi: nonostante siano notizie che ai più saranno sicuramente familiari, fa piacere notare la precisione e la veridicità con cui queste vengono esposte, caratteristiche che fanno pensare ad un lavoro di ricerca sicuramente serio e professionale, ben più di quello dimostrato da altre case editrici.
In conclusione, se il buongiorno si vede dal mattino, il mattino di questa "nuova" casa editrice è luminoso ed estremamente promettente! Il mio consiglio è di darle fiducia, sono certo che non deluderà, se contiamo anche che un prezzo di vendita di 3.90€, per delle edizioni del genere, è più che onesto. Voto 7.5/10
Essendo questa la primissima operazione in campo manga da parte della Disney, non sono stati pochi gli appassionati a storcere il naso, sospettando una probabile incapacità da parte della casa editrice nel trattare tale genere di pubblicazioni. Ebbene, tutti coloro che la pensavano in questo modo possono essere tranquillamente smentiti, perché l'ingresso della casa di <i>Topolino</i> in campo manga si dimostra promettente e tutt'altro che ombroso!
Kingdom Hearts è il manga ufficiale tratto dall'omonima saga videoludica targata <i>Square-Enix</i>, campione d'incassi e dal successo internazionale, che mette insieme i personaggi Disney con quelli della celeberrima serie di <b>Final Fantasy</b>, in un cocktail perfetto ed estremamente avvincente. L'edizione originale è stata pubblicata prima sul mensile <i>Monthly Shounen GanGan</i> della Square-Enix, e successivamente ripubblicata in quattro tankobon monografici dalla Enterbrain. I disegni e la sceneggiatura sono ad opera di Shiro Amano, responsabile, fra le altre cose, dell'adattamento fumettistico di <i>Legend of Mana e di Subarashi Kono Sekai</i>.
La storia narra del viaggio di <b>Sora</b>, un ragazzino di 12 anni, e della sua lotta contro gli <b>Heartless</b>, esseri d'ombra che si nutrono dei cuori delle persone e della luce contenuta in essi. Sora è infatti il "prescelto del <b>Keyblade</b>", colui che è in grado di combattere e sconfiggere gli Heartless e mettere al sicuro quella luce che mantiene in ordine l'Universo. Insieme ai suoi compagni di viaggio <b>Paperino e Pippo</b>, Sora viaggerà fra decine di mondi, ispirati prevalentemente alla cultura disneyana, per richiudere le "serrature" che permettono agli Heartless di contaminare l'ordine di ciascuno di essi, e scoprire chi c'è dietro lo squilibrio verificatosi nel potere dell'oscurità. Nel frattempo, cercherà di ritrovare i suoi amici <b>Riku</b> e <b>Kairi</b>, che ha perso di vista dopo un attacco degli Heartless all'<i>Isola del Destino</i>, luogo da cui comincia il suo viaggio.
La storia ha un andamento tutt'al più episodico, ma rivedere i personaggi Disney che abbiamo imparato a conoscere tramite i film d'animazione (fra cui <b>Alice nel Paese delle Meraviglie, la Sirenetta, Aladdin, la Bella e la Bestia, Tarzan</b>, etc...) reinseriti in un contesto totalmente "orientale", è un'esperienza appagante e che può riservare non poche sorprese!
Per essere la sua prima iniziativa in campo manga, la Disney ha realizzato un'edizione italiana di buona fattura e in linea di massima soddisfacente per gli standard qualitativi a cui i lettori italiani di manga sono abituati. Ci ritroviamo di fronte a un volume corposo, di circa 150 pagine, e le cose che saltano subito all'occhio sono senza dubbio le dimensioni più grandi del solito, 20x14, e la presenza della sovraccoperta, che riprende a colori la copertina plastificata del volume vero e proprio. La carta utilizzata per stampare le pagine interne è forse leggermente inferiore rispetto a quella comunemente usata, dato che si tratta di una carta riciclata abbastanza leggera e poco spessa, simile se vogliamo a quella utilizzata dalla Play Press nella sua vecchia rivista contenitore Yatta!, anche se di qualità nettamente superiore: le tavole in bianco e nero sono stampate molto bene, e non si riscontrano particolari difetti o macchie di inchiostro, mentre le pagine a colori, presenti nella versione originale, sono purtroppo assenti, sostituite dalle corrispondenti in scala di grigio.
Parlando di adattamento e traduzione italiana, ci troviamo senza dubbio di fronte a un lavoro eccellente ed estremamente fedele: le battute dei personaggi sono scritte in modo chiaro, né banale né artificioso, i termini stranieri come "Keyblade", "Gummiblock", "Thank you!", etc, sono rimasti originali, le onomatopee sono adattate ottimamente e il numero di pecette e nullo. L'unica cosa per cui i veterani della serie potrebbero restare interdetti è forse l'utilizzo dell'articolo femminile per indicare la parola "Keyblade", dato che, se nel videogioco tale oggetto veniva indicato come "IL Keyblade", nell'adattamento cartaceo subentra "LA Keyblade", che, a pensarci bene, dal punto di vista grammaticale sarebbe la forma più corretta, tuttavia lava via un po' di quell'impronta "virile" che caratterizza l'arma... Ma ci si farà l'abitudine, non è nulla di irreparabile!
Nota a parte va fatta per il senso di lettura, prima che i presunti "puristi" condannino la Disney Manga alla forca: il senso di lettura di questo manga è quello occidentale... ovvero l'originale, dato che la stessa versione giapponese, un po' per originalità un po' per stravaganza (parafrasando il commento dell'editor), è stata realizzata nel senso di lettura occidentale, come a simboleggiare l'unione fra due culture (quella occidentale e quella orientale) così distanti, ma anche così vicine, unione che dopotutto è il presupposto su cui poggia tutta la serie di Kingdom Hearts. In ogni caso, tutti i manga che verranno pubblicati dopo la fine di questa miniserie manterranno il classico senso di lettura orientale. Ulteriori informazioni potrete trovarle direttamente nel volume.
Come supplemento alle pagine a fumetti, sono presenti in questo numero un paio di interessanti rubriche sul fenomeno Kingdom Hearts e sul mondo dei manga e anime giapponesi: nonostante siano notizie che ai più saranno sicuramente familiari, fa piacere notare la precisione e la veridicità con cui queste vengono esposte, caratteristiche che fanno pensare ad un lavoro di ricerca sicuramente serio e professionale, ben più di quello dimostrato da altre case editrici.
In conclusione, se il buongiorno si vede dal mattino, il mattino di questa "nuova" casa editrice è luminoso ed estremamente promettente! Il mio consiglio è di darle fiducia, sono certo che non deluderà, se contiamo anche che un prezzo di vendita di 3.90€, per delle edizioni del genere, è più che onesto. Voto 7.5/10